Giocate Registrate

Giocate Disponibili
Calendario
Trame
Giocate Registrate

Sarcasmo e Audacia

Free

1
0
con Naoko, Koetsu

11:10 Koetsu:
  [Prato] E' disteso sul prato ad amirare le varie nuvole che si aggirano nel cielo sopra di lui, le braccia alte con le mani poste dietro la nuca ad offrire appoggio alla testa, indossa come sempre un paio di pantaloni neri che fasciano le gambe e finiscono in sandali ninja e quella camicia nera, con le maniche arrotolate fino ai gomiti e completamente aperta sul davanti dove spicca una canottiera bianca che aderisce al busto mostrando quel fisico lonigilineo e ben definito. I capelli neri come la pece sono raccolti dal coprifronte saldo in testa che li tiene raccolti se non fosse per qualche ciocca ribelle che cade qua e la posandosi sul volto candido. Due tasche laterali alle gambe contengono rispettivamente 4 kunai l'una e 2 rotoli con sigillati tronchetti per la sostituzione l'altra. Se ne sta li, semplicemente ad ammirar il cielo in quella giornata nuvolosa in silenzio, lasciando solamente che un piccolo sospiro sfugga dalle proprie labbra [4 kunai - 2 rotoli per la sostitzione]

11:16 Naoko:
  [Prato] Ha deciso di uscire un poco dalla magione durante questa mattinata, dopo aver svolto un’abbondante colazione nell’assoluta tranquillità. I due gemelli sono usciti di buon’ora, regnava l’assoluto silenzio nella sua stanza e nella sala adibita al consumo delle pietanze. Ha trovato tutto pronto, quindi non doveva nemmeno cucinare. I capelli rossi sono rilegati in una comoda treccia, appoggiata contro la spalla sinistra, iridi blu sono incastonate sul viso bianco e delicato, di un colore così tenue che pare una bambolina di porcellana. Indossa un maglioncino lungo dal colore blu scuro, al di sotto di esso una canottiera che copre ulteriormente la maschera installata sulla schiena, nella zona lombare destra. Un paio di leggins blu scuro fasciano le gambe snelle e agili, allenate, mentre anfibi neri, con doppio nodo a ridosso delle stringhe, sono sistemati ai piedi, per avere un maggior controllo sui manti sconnessi delle strade. Con sé ha il solito coprifronte indossato, segno del suo essere Genin, così come il porta kunai rilegato alla gamba destra, per avere con sé qualche arma in caso di evenienza. Al braccio sinistro troviamo un portaoggetti con all’interno un coltello e degli spiedi, con un tonico coagulante in casi di emergenza. Ha sempre tutto quell’occorrente con sé, per paura di incappare in qualche agguato improvviso o in qualche azione maldestra da parte delle persone. Si è recata presso i prati per godersi quella giornata, nonostante il sole non brilli e non offra calore al villaggio dell’Erba. E punterebbe proprio in direzione dell’Uchiha, vedendolo appena dato che si trova sdraiato. Silenzio e nient’altro, sebbene non abbia ancora un passo felpato su cui contare. [Chakra Off][Coprifronte x1 – Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x2 – Tonico Coagulante x1]

11:27 Koetsu:
  [Prato] Rimane steso su quel prato come una macchia nera su quella distesa fiorita e colorata. Non si accorge di Naoko o forse semplicemente non da peso a quei passi che sente in sottofondo, lo sguardo resta fisso su quelle nuvole che passano sopra di lui, su quelle forme strane che vengono composte dalle varie nuvole che si susseguono. Le labbra si tendono in un piccolo sorriso mentre le mani restano dietro la nuca a sostener il capo. Solo quando sente quei passi più vicini che alza lo sguardo portandolo in direzione di Naoko che vede, osservandola dal basso verso l'alto vista la differenza di posizioni. Rimane in silenzio per alcuni istanti lasciando che lo sguardo passi sulla sua figura prima di tendere le labbra in un nuovo sorriso <Buon giorno...> Saluta, cordiale, senza scostarsi da quella posizione, rimanendo con lo sguardo su di lei mentre se ne resta steso su quel prato <Ti sono mancato?> Ironico nel dire, distogliendo lo sguardo da lei nel portarlo a favore nuovamente del cielo nuvoloso prima di inspirare ed espirare, lasciando che un nuovo sospiro abbandoni le proprie labbra [Equipaggiamento come sopra]

11:33 Naoko:
  [Prato] Una giornata uggiosa porterebbe chiunque ad abbandonare l’idea di uscire di casa, di recarsi in qualsivoglia posto ma sono proprio queste giornate a rendere tutto più bello, in quanto le persone rimangono prettamente all’interno del villaggio, senza spostarsi in zone esterne, fuori dal centro. Quei prati si estendono per tantissimi metri, con alcuni fiori ancora presenti, senza essere appassiti, senza essere oggetto del corso del tempo, delle stagioni. Erba sempreverde che adorna il tutto, con l’Uchiha che prenderebbe parola non appena la vicinanza sia praticamente azzerata, pochi centimetri a separare i piedi della ragazza con il corpo dell’altro. Si metterebbe seduta, accanto a lui, incrociando le gambe e ponendo le braccia a sostenere il mento. Un’osservazione più accurata, prima di alzare il sopracciglio destro verso l’alto <Buongiorno a te. Mancato? Mmh, direi proprio di no. Ho altre cose a cui pensare oltre al tuo viso, ai tuoi occhi, al tuo essere così maledettamente sarcastico> ed è stata ancora gentile, con un’accuratezza nelle parole particolare. Sorriso leggero a macchiare le labbra della giovane, ponendosi ora con le braccia dietro la schiena, affinchè i palmi possano aderire al terreno e offrire una stabilità diversa al corpo. Forme presenti data l’età che porta con sé, sebbene il maglione vada a occludere un po’ il tutto, largo abbastanza da non risultare aderente al busto. Deve pur coprire la maschera sulla schiena, nonostante l’altro abbia già saggiato la natura del proprio sangue, del proprio Clan. [Chakra Off][Coprifronte x1 – Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x2 – Tonico Coagulante x1]

11:39 Koetsu:
  [Prato] Resta steso seguendo i movimenti di Naoko, lasciandola sedere al proprio fianco ed ascoltandone le parole. Le labbra si tendono in un nuovo sorriso mentre le spalle si alzano per avvicinarsi al volto <Oh ti ringrazio> Commenta, socchiudendo le palpebre per alcuni istanti <Ma se continui a farmi complimenti finirai per farmi arrossire> Aggiunge, mantenendo quel sarcasmo che lei ha già saggiato. Le palpebre tornano ad aprirsi, lo sguardo, nero come la pece che nasconde quel potere che lei ha già saggiato che si posano su di lei e sul suo volto, quasi a cercar lo sguardo della ragazza come a poterle guardar dentro <E cos'hai fatto? Hai migliorato le tue capacità?> Domanda ancora, le mani restano dietro la nuca a sostener il capo mentre le ginocchia si flettono a far aderir le suole dei sandali ninja al terreno per aver una posizione più comoda <Per caso... sei diventata forte?> Prende in giro chiaramente, così com'è chiaro quel sorriso sarcastico che le offre alzando solamente un angolo della bocca in quel mezzo sorriso che le dona [Equipaggiamento come sopra]

11:52 Naoko:
  [Prato] Un soggetto alquanto interessante, alquanto particolare, alquanto singola oseremmo dire. Quegli occhi che aveva visto l’ultima volta lasciano poco spazio all’immaginazione, in quanto sono occhi conosciuti, un potere che è conosciuto nelle diverse terre. Rimane nella posizione assunta poco prima in quanto si trova comoda e tranquilla, una sicurezza che la fa sentire bene, a suo agio, senza accusare fatica. Carpirebbe la vena ironica altrui quando introduce la parte dei complimenti, sebbene non fossero propriamente tali. <Non credo proprio che sia facile farti arrossire ed erano tutti fuorché complimenti> diretta e sarcastica, un circolo vizioso che compiono tra loro. <Sei troppo interessato a quello che posso o non posso fare con le mie capacità. Cos’è, hai paura di quello che hai visto?> ovviamente lo sta prendendo in giro, potrebbe anticipare le sue mosse tranquillamente o chiuderla ancora una volta in un’illusione vera e propria. E’ la madre che sa usare i Genjutsu, lei purtroppo no. <Ho sicuramente preso più controllo e più consapevolezza delle mie capacità, sebbene ci sia sempre da migliorare i dettagli. Anche i ninja migliori non sono perfetti, hanno pecche su cui devono lavorare a fondo> spiega il suo punto di vista, un concetto che non farebbe una piega nella sua testolina. Proverebbe ad alzare la mano sinistra dal terreno dietro di sé e allungarsi verso il viso dell’altro per toccarlo appena, a ridosso della guancia destra. Dovrebbe trovarsi alla destra del corpo dell’Uchiha, vuole sentire un contatto come a volersi sincerare di qualcosa, come a voler carpire qualcosa in più del soggetto con cui sta interloquendo. [Chakra Off][Coprifronte x1 – Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x2 – Tonico Coagulante x1]

12:08 Koetsu:
  [Prato] Ancora se ne resta steso in quella posizione comoda, di riposo, ancora le mani dietro l anuca sostengono il capo mentre lo sguardo ancora una volta torna su di lei, come a studiarne la figura <Ah..!> Esclama, inarcando entrambe le sopracciglia <Non erano complimenti?> Domanda ironico, lasciando che il labbro inferiore sporga in un simil broncio infantile, quello stesso broncio che muta in sorriso tendendo le labbra nel momento in cui lei gli domanda se ha paura <Tantissima> Commenta, socchiudendo le palpebre <Non vedi? Più ti sto vicino e più tremo> Ancora ironia nelle parole, le palpebre socchiuse perdendo così la visione di lei per lasciar che un nuovo sospiro sfugga dalle labbra, annuendo poi con il capo alle sue ulteriori parole <Tutti devono migliorare, il potere che abbiamo ora non è che una briciola di ciò che possiamo ottenere> Aggiunge poi, riaprendo le palpebre per tornare con lo sguardo su di lei <Non vorrei però che troppe di quelle cose che ti escono dalle dita finiscano per rovinarti quelle belle manine> Forse un complimento o semplicemente nuovo sarcasmo che sfugge dalle proprie labbra che si mostrano nuovamente in un piccolo sorriso che le dedica, tenue, appena accennato [Equipaggiamento come sopra]

12:15 Naoko:
  [Prato] Non è la simpatia fatta a persona la Genin, dato che ha avuto abbastanza esperienze alle spalle per diffidare dalle persone, soprattutto quelle troppe sarcastiche come l’Uchiha. Lo osserverebbe in modo continuo, senza distogliere lo sguardo, con quelle iridi blu che sanno di rinascita, che non hanno nulla a che fare con le precedenti rosa, quelle legate ai suoi genitori, a quel codice genetico insito in lei. <No, non erano complimenti. Da parte mia lo capiresti subito, dato che non li elargisco in modo così effimero e superficiale> ha una dialettica piuttosto controllata per essere una quindicenne, ma studiare il galateo aiuta molto in questo. <Infatti, vedo come tremi. Neanche smuovi l’erba dalla paura che ti scorre in corpo> lo prende ulteriormente in giro, sentendosi presa in giro a sua volta. Ormai hanno iniziato quel gioco e vanno avanti così, peggio dei bambini. Molto peggio. <Non preoccuparti per le mie manine. Stanno benissimo, sono sempre delicate e dolci, non ho alcune ferita e alcun problema. Non vorrei che quelle mie cose ti finiscano in posti poco carini> vuole mettere in chiaro la sua posizione, in quanto non le piace che altri spifferino qualcosa riguardante le sue fibre. Sono la sua forza, il suo potere, la sua innata essenza quindi permane molto gelosa d’esse, così come della maschera installata sulla schiena dalla madre, quel giorno nella radura del bosco, tra le piante di ciliegio. <Tu piuttosto dovresti stare attento a non farti colpire agli occhi. Non vorrei che qualche malintenzionato ti privi di ciò che sei> ha visto quelle iridi rosse l’ultima volta, un dettaglio molto rilevante per chi manipola le illusioni, per chi le ricrea nella mente altrui. [Chakra Off][Coprifronte x1 – Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x2 – Tonico Coagulante x1]

12:28 Koetsu:
  [Prato] Lo sguardo resta su di lei, inarca entrambe le sopracciglia ma non replica subito alle sue parole, semplicemente si limita ad ascoltarle inarcando entrambe le sopracciglia in un espressione alquanto buffa <Dolci e delicate?> Ripete in domanda quando lei parla delle sue mani ed è in quel momento che la mano sinistra si toglie da dietro la nuca e la alza a mezz'aria, con il palmo rivolto verso l'alto <Vedere....> Semplice invito per lei, mantenendo quella mano a mezz'aria rivolta verso la ragazza prima di riportar lo sguardo nel suo, quello sguardo nero come la pece che nasconde l'essenza del proprio potere <Certo che starò attento, poi come faccio a guardarti se non ho più gli occhi?> Domanda ora, adulatore verso di lei in quel misto tra il serio ed il faceto che le dona nel rimaner steso a terra, comodo sopra quel manto fiorito e morbido che offre culla per le proprie membra [Equipaggiamento come sopra]

12:34 Naoko:
  [Prato] Di certo non ha utilizzato parole usuali per parlare delle proprie mani, per parlare delle estremità delle braccia da cui fuoriescono le sue fibre nere quando l’innata è attiva. Per il momento solo da quel punto hanno la loro presenza, è solo al primo stadio di una scala gerarchica, dove gli anziani ancora non si fanno vedere. La madre le ha attivato ogni cosa, solo lei si avvicina alla figlia e parla di ciò che sono. Sangue Kakuzu, nessuna essenza acida dei Ryoshu. <Sì, dolci e delicate. Sono pur sempre una ragazza, le mie mani non hanno addosso la fatica dei lavori manuali, sebbene mi sia dovuta sostenere per diverso tempo da sola, senza nessuno che potesse dirmi cosa fare e cosa no> non rivanga nulla del suo passato, dato che tutti hanno un passato più o meno turbolento. Sono ninja, questa è e sarà la loro vita d’ora in avanti. L’altro allungherebbe la mano sinistra nella sua direzione, per darle modo di posare la destra verso di lui e poggiarla contro il palmo, per fargli constatare la morbidezza della sua pelle, del candore che la contraddistingue. <Cosa senti?> chiede, una richiesta strana, ma vuole sapere cosa gli altri percepiscono di lei, in qualsiasi gesto, per avere più consapevolezza della propria persona. <Beh, i ciechi toccano la pelle altrui per vedere cos’hanno di fronte, cosa gli viene occluso da una perdita incolmabile. Ma chi nasce vedente farà di tutto per non perdere quel prezioso senso> in quanto passare dalla luce al buio spaventerebbe chiunque, anche il ninja più forte, anche la persona più temprata di questo mondo. Rimane in silenzio, poi, lasciando che l’altro possa sentire quel tocco leggero e portare le sue conclusioni in merito. [Chakra Off][Coprifronte x1 – Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x2 – Tonico Coagulante x1]

12:42 Koetsu:
  [Prato] La mano di lei vien poggiata sul proprio palmo, le falangi che delicate si muovono ad avvolgere quella mano di ragazza, morbida, lasciando che le falangi passino sulla pelle di lei in una quieta carezza <Ah davvero?> Domanda, nuovamente ironico, lasciando che lo sguardo passi volutamente sul corpo di lei come a studiarne i contorni <Non mi ero accorto fossi una ragazza> E' chiara la presa in giro ora verso di lei così com'è chiaro quel sorriso giocoso che le offre, mantenendo la mano di lei nella propria <Mhm...> Mugugna ora, tornando quasi serio alla sua domanda mentre le falangi passano ancora sul dorso della mano di lei ad accarezzarla <A dir la verità, non sento nulla che possa destar qualche informazione sul tuo potere> Commenta, per poi sentirne il seguito <Davvero?> Domanda, ed ora torna a socchiudere le palpebre perdendo la visione della ragazza <Adesso non ti vedo...> Mormora, mantenendo la mano di lei nella propria in quella presa flebile <Cosa mi fai vedere?> Domanda ora, riprendendo il discorso di lei, come se in quel momento fosse davvero cieco le lascia la libertà di mostrarsi senza che possa al momento vederla [Equipaggiamento, come sopra]

12:57 Naoko:
  [Prato] Continuano a prendersi bonariamente in giro, come se non potessero fare a meno di sentirsi così, di comportarsi così, nella semplicità e nella leggerezza della gioventù che li accomuna. Sente la mano dell’altro avvolgerle la propria, in un tocco tranquillo, per nulla pressante, senza che risulti fastidioso. <Ah-ah> riguardo all’essere una ragazza, sorridendo un poco di più a quella considerazione. Le carezze continuerebbero a ridosso del dorso della propria mano, con le parole altrui che verrebbero assimilate e fatte proprie <Non si sente nulla dall’esterno riguardo il mio potere, in quanto le fibre appaiono solo quando decido di richiamarle e non quando sono nell’assoluta tranquillità. Come vedi, come senti è tutto assolutamente normale: una pelle normale, una mano normale, un aspetto normale> spiega brevemente, con un tono leggero, quasi flebile, verso l’orecchio altrui. L’altro andrebbe a socchiudere le palpebre nella sua direzione, quella domanda che giungerebbe e che farebbe sorridere appena la Kakuzu. Le mani rimarrebbero ancora legate tra loro, in modo flebile, in modo leggero, senza che rechi fastidio al proprio animo. Dunque, farebbe qualcosa di assolutamente inaspettato, qualcosa che forse l’altro non avrebbe mai percepito, ma vuole fare una sorta di prova, vuole capire cosa possa suscitare, cosa possa venir fuori dietro la coltre di sarcasmo che si scambiano reciprocamente. La mano che la sosteneva ancora andrebbe a lasciare il terreno dietro di sé e si sporgerebbe appena verso l’Uchiha per donargli un bacio a stampo, di quelli appena percepiti, veloce, indolore, insapore quasi. Niente di passionale, niente di sentimentale, un semplicissimo bacio a stampo che si scambierebbero due amici. Un tentativo, per capire se qualcosa è ancora presente nel cuore. [Chakra Off][Coprifronte x1 – Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x2 – Tonico Coagulante x1]

13:11 Koetsu:
  [Prato] La mano resta nella sua, le palpebre che restano socchiuse nell'ascoltar le parole di lei <Una ragazza... normale?> mormora, lasciando sporgere il labbro inferiore in un simil broncio <Ed io che speravo che tu fossi in qualche modo... speciale> Aggiunge, inarcando entrambe le sopracciglia rimanendo sempre con le palpebre socchiuse a lasciar a lei il compito di mostrarsi come meglio crede. Ovviamente non si aspetta quel bacio per cui quando sente le labbra di lei per un istante posarsi sulle proprie rimane interdetto, le sopracciglia che nuovamente s'arcuano entrambe senza però riaprir le palpebre <Mhm...> Mugugna dopo quel contatto fin troppo fugace per poter sentir qualcosa oltre quel semplice contatto. Le labbra si schiudono subito dopo, la lingua sfugge andando ad umettarsele, come a voler prendere qualche traccia del suo sapore <Sembra abbiano un buon sapore> Commenta, tendendo ora le labbra in un piccolo sorriso, riaprendo le palpebre solo infine per tornar con lo sguardo su di lei <Quindi se ho capito...> Prende pausa, sorride <Sei abbastanza audace da gettarti ma troppo timida per esporti troppo> Commenta quel bacio a modo suo, le palpebre ora aperte e l'iridi che si posano nuovamente su di lei <Che dici? Ci ho preso?> Domanda infine, alzando le spalle per avvicinarle al volto [Equipaggiamento come sopra]

13:30 Naoko:
  [Prato] <Normale nel suo essere speciale. Siamo tutti speciali, in un modo o nell’altro. Chi più, chi meno. Basta solo capire in cosa possiamo essere speciali e mostrarlo agli altri, senza rivelare troppo di noi> spiega chiaramente il suo concetto, pur rimanendo indietro rispetto a tanti altri pensieri. Quel bacio a stampo voleva solo essere un tentativo di esposizione personale, per provare a sentire qualcosa di diverso, per provare a sperimentare qualcosa che dovrebbe essere giusto per la sua età, per quei quindici anni che porta con sé. L’altro ovviamente potrebbe decidere ciò che vuole, senza che lei obblighi nessuno. Non ha voce in capitolo e, per il momento, non ha inserito alcun elemento sentimentale in quel gesto. Arrossirebbe appena quando l’altro introduce le parole riguardanti il suo sapore, rimanendo interdetta e spiazzata allo stesso tempo. Non sa cosa dire in un primo momento, lasciando che l’Uchiha termini il discorso e lasci lì le domande. <Purtroppo sì> ammette, per una volta mostra quella sincerità che nasconde a tutti, per non incappare in debolezze, per essere più forte, per essere più audace di quanto non sia. E’ rimasta scottata dall’amore dei suoi genitori e con quel sentimento ci andrebbe con i piedi di piombo, per non sentire un altro vuoto incolmabile all’interno del proprio animo. E, consapevole di questo, lascerebbe l’altro in quei prati, donandogli un ultimo sorriso più caloroso. Si alzerebbe quindi in piedi e volterebbe le spalle per tornare indietro, per rientrare alla magione e stare così da sola con i suoi pensieri, con le sue prospettive, con i suoi sogni. [End per entrambi] [Chakra Off][Coprifronte x1 – Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x2 – Tonico Coagulante x1]

I due ragazzi si ritrovano ancora una volta, in cui si scambiano battute e si fa un piccolo esperimento per carpire le sensazioni.