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Il mio nuovo giocattolo

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con Raido, Fumiko, Shade

20:30 Fumiko:
 E' sveglia da un pò di tempo ormai, ha visto Murai e infine è arrivata lei di nuovo, Miho. L'hanno riportata nella stanza una volta che il sole è tramontato e adesso sta di nuovo accanto alla mammina. Le hanno tolto tutti i tubi e le siringhe nel braccio sinistro, che adesso si presenta con varie sfumature violacee e nere per via dei farmaci e delle varie punture, ma è libero anche se ancora debole. Lei si sta riprendendo abbastanza in fretta, sono ormai passati vari giorni e adesso può stare seduta ma anche in piedi , giusto il tempo per andare al bagno e lavarsi con l'aiuto della solita infermiera burbera che l'ha presa in simpatia, e anche lei anche se non lo avrebbe detto mai e poi mai. Ma va bene così. Ha mangiato grazie ad un Akimichi che le ha lasciato il cibo sul comodino della stanza. La piccola Miho si è addormentata, gli occhioni grandi e a mandorla, super espressivi, sono spenti e chiusi in una giusta prospettiva di sonno e coccole da parte della madre, sorride semplicemente guardandola. E' felice, finalmente ha colto la bimba sveglia quel mattino e prima che potesse farlo lo stesso Oboro, una soddisfazione da mamma la sua. É piu tranquilla adesso che riesce a passare più tempo con la piccina. E' ancora stanca e stressata data la mancanza di tranquillità e il non sentirsi per nulla a casa, protetta insomma, e ciò è visibile nelle occhiaie viola, meno prominenti dei giorni passati. Chissà che ricordo ha lasciato a Raido del giorno del parto e continua a ripensarci sempre, era orribile, si sentiva orribilmente debole e depressa. La sera in ospedale è molto più tranquilla, ha acceso una candela profumata alla lavanda e la lampada del comodino è accesa, ovvio che non aspetti nessuno dato che sta mezza coricata col viso rivolto alla figlia, la guarda e le sussurra dolci parole, niente di più e niente di meno, ma sta molto meglio, riesce anche a camminare nonostante tutto e i medici hanno dato il loro meglio con lei e con la piccola. Chissà dov'è Raido in quel momento, l'ha lasciata sola ma forse è meglio così per il momento. Passare qualche ora a guardare la piccola prima del giorno dell'uscita dei due.

20:47 Shade:
 Si trova all’ospedale di Kusa e non è la prima volta che si ritrova in quel luogo. L’ospedale è grande, troppo per lei, e non ne conosce le infermiere, cosa che le ha reso difficile riuscire a raggiungere la stanza della Senjuu durate l’orario di visita, finendo con l’esser cacciata senza se e senza ma. L’ansia l’ha presa, più di una volta, per più volte al giorno anche, cosa che l’ha portata a tornare a Konoha in preda al rimorso di non essere andata a trovarla. Ora però, vi chiederete, cosa ci fa all’ospedale di Kusa se era a Konoha? Niente, qualcuno, un ragazzo dal cuore d’oro, l’ha riaccompagnata indietro, portandola per mano, letteralmente, fin fuori dalla porta della camera di Fumiko, posto dove ora è effettivamente nascosta. Le parole di Shade, soprattutto per Kaeru, non saranno difficili da udire. Lei è lì, fuori dalla porta, che non sa come affrontare l’amica e sfoga la sua ansia su Uta. <E se non mi vuole vedere? Come le dico che mi sono persa in questo ospedale per due volte? Come le dico che mi dispiace non essere arrivata prima? Uta per favore, non so cosa fare aiutarmi!> e quale aiuto migliore del portarla direttamente in camera e lasciarla a Fumiko, salutandola con un cenno del capo e uno della mano in direzione della ragazza. Non uno dei migliori ingressi in scena per la piccola Hyuga, soprattutto perché non sa cosa fare, se esprimere il suo dispiacere, la preoccupazione o la felicità di vederla in piedi. <C…ciao Fumiko…> nel dubbio, magari, si saluta prima di tutto. <Mi dispiace non esser venuta prima…io sono felice di vedere che stai bene, perché stai bene vero? Vero che stai bene? Che le complicazioni che hai avuto non erano gravi, vero?> l’ansia è percepibile nelle parole della ragazza, parole di pura paura, che la portano a non guardarla nemmeno negl’occhi. Indossa un paio di jeans e una maglietta in lana, scarpette anti pioggia e cappotto appeso alla testa solo per il cappuccio. Gocciola, visto che fuori piove ed è riuscita a prendere acqua, ma per il resto sembra tutto normale, no? [Ch off]

Stop, attendere fato e passatemi la registrazione

Nuova serata in quel di Kusagakure, piove come non mai, le nuvole stanno oscurando tutto il cielo e l'acqua cade copiosa verso la terra mentre il vento soffia portandola a sbattere contro le finestre delle abitazioni. Oggi ci ritroviamo nell'ospedale di Kusagakure dove Fumiko Senjuu ha da poco dato alla luce la sua prima bambina la quale dorme sonni tranquilli accanto alla madre. Shade Hyuga, invece, è andata a trovare la sua "amica" non appena ha saputo del parto e la sua agitazione è piuttosto palese a quanto pare e siamo sicuro che Fumiko l'abbia notata. La serata fa schifo ma forse tra le due può nascere qualcosa di bello di nuovo ma, come al solito, ci deve essere qualcuno che rompe le scatole. Difatti la porta si apre, si spalanca mostrando un medico con i capelli a caschetto marroni, occhi verdi, fisico snello, camice ben messo, tesserino di riconoscimento appeso sul taschino, occhiali sul viso e cartella in mano <Oh, non sapevo aveste visite> commenta chiudendo la porta alle sue spalle <Sono il dottor Takashi Miike> si presenta alle due ragazze prima di avanzare verso la Senjuu <Sono qui per il controllo serale e dalla mia cartella mi dicono che devo controllare lo stato della cicatrice> inizia a leggere ciò che vi è scritto su quei fogli, li legge per bene <Signora mi dispiace dirlo ma si deve spogliare completamente, mi serve per controllare che tutto sia a posto> detto questo va a rivolgersi verso Shade, la guarda dall'alto in basso <Devo chiederle di uscire o quanto mano chiudersi in bagno per rispetto alla signora> molto gentile ed educato l'uomo, non c'è che dire, bravo medico. [AMBIENT]

21:43 Fumiko:
 La serata procede tranquilla come in un normale ospedale, niente di ignoto o diverso vi è, la caccia che l'ha lasciata in pace a vivere felice, più o meno eh. Ma qualcosa disturba il suo fare, dei rumori fuori dalla porta come qualcuno che stia per litigare con qualcun altro e la donna raddrizza la schiena , le coperte che lasciano il suo corpo per ritrovarsi in piedi, con un camice da paziente che è aperto sulla schiena ma invece che stare come Raido col culo e i gioielli al venti sta con un intimo semplice nero. Osserva la persona che si fa avanti nella stanza rimanendo un attimo di sasso, non si aspettava seriamente la visita di Shade, non quando le ha detto che era nata la bambina < Shade , Uta > sussurra leggermente imbarazzata il suo nome avvicinandosi leggermente a lei dopo che il ragazzo è andato via, fortuna che era ben coperta < bene? Chi te l'ha detto? > nella sua lettera non ha menzionato nulla sul disagio provato per partorire < sto bene adesso si.. stiamo bene > sussurra sempre impacciata finché qualcun altro non si fa avanti, un dottore < oh , lei è la persona che mi farà compagnia questa notte > si affretta a giustificare come può la presenza di Shade nella stanza per non farla cacciare via < cicatrice? Oh si.. giusto > stava quasi per chiedere quale cicatrice volesse dire < va bene se rimane qui.. ma se vuoi Shade puoi aspettare il tempo che mi visita e poi siamo tue > ovviamente parla di se e della bambina . La donna, che Shade ci sia o meno inzierebbe a slacciare il camice dal collo lasciando che il tessuto ospedaliero venga riposto sul lettino proprio < non mi serve fare leva sulla sua professione e sul fatto che non può riferire cosa hanno o meno i pazienti > nom deve dirlo ma lo fa comunque prima di voltarsi verso il dottore per farsi controllare la cicatrice del parto, non quella ancora presente e dolorante dei Kokketsu < mi sembra che si stia asciugando bene > ovviamente da il suo parere da paziente eh. Attende che quindi venga visitata con una certa impazienza.

21:52 Shade:
 Vederla spiazzata la lascia leggermente fuori luogo. Sente il bisogno di tornare indietro, di lasciarla sola, un po’ come ha fatto Uta, sganciandola lì senza farsi troppi problemi e lasciandole affrontare la serata completamente da sola. <Scusa se mi sono presentata solo a quest’ora…è che mi sono persa> lo ammette. Non si sa come ci si può perdere in un ospedale, ma lei ci è riuscita. <Eh?> la domanda la coglie impreparata, ma le da una conferma che avrebbe preferito non sentire. <Raido. Ma quindi è vero? Stai bene?> si preoccupa per lei, sfortunatamente, per la bambina non prova ancora nulla. Ed eccolo, il diavolo in persona che entra dalla porta. Lo guarda e , quando questo è costretto a passarle vicino, inizia ad indietreggiare, andando a poggiare la schiena contro il muro della stanza. Lo fissa, con attenzione, ogni suo movimento a partire da quando chiude la porta alle sue spalla a quando inizia ad avanzare verso Fumiko. Potendo inizierebbe anche a ringhiargli contro e, istintivamente, porterebbe la mano alla tasca kunai shuriken, sacca che non ha con se perché lasciata agl’anbu all’ingresso dell’ospedale. Maledizione! Per una volta che le armi le voleva davvero con se. <No. Io non la lascio da sola con te…> i medici sono tutti uguali, tutti fatti dello stesso stampo, almeno per come la vede lei. I medici sono pericolosi, falsi, crudeli e soprattutto inaffidabili. <Conosco il corpo di Fumiko, è come una sorella o una madre per me…> poi si volta verso Fumiko e, più calma e gentile, cercherebbe di renderla partecipe. <Casa tua era piccola…> insomma non è che ha spiato di proposito, ma si, ha fatto la fine della guardona in quella casa. <Visto? Nemmeno lei vuole che me ne vado!> maledetti medici e le loro regole. [Ch off]

Il medico entra trovando subito lo sfavore da parte di Shade che lo tratta come uno con la lebbra, ma quanto può essere cattiva una ragazza, non si fa così. Dice quello che deve dire e la Hyuga può rimanere, la guarda per qualche attimo sentendone le parole e un sorrisetto si forma su volto del dottore mentre Fumiko va a spogliarsi. E' quasi nuda tranne che per l'intimo che ne copre le giuste. Osserva la cicatrice, si avvicina andando a mettere un guanto nella mano destra per poi iniziare a toccare la parte lesa, lentamente all'inizio per poi iniziare a fare una maggiore pressione provocando un dolore lancinante alla Senjuu e non solo, anche una piccola fuoriuscita di sangue. Stacca la mano dalla ragazza andando ad osservare il sangue sui polpastrelli <Hai proprio un corpo da puttana Fumiko, non mi sorprende che anche la ragazza ti voglia vedere> la voce improvvisamente cambia divenendo uguale in tutto e per tutto a quella del di lei padre. Il medico si volta di scatto, una nuvola di fumo lo avvolge e poi eccolo, Noboru è li con loro in tutta la sua magnificenza. Capelli bianchi e lunghi che ricadono sulla schiena, cicatrice in faccia, vestiti neri aderenti al corpo compresi giaccia e camicia <Non provate a gridare o a chiedere aiuto altrimenti...> lo sguardo si porta sulla bambina, lentamente si avvicina a lei <..lei ne pagherà le conseguenze> il tono è quello di una serpe mentre le mani sfiorano il vetro <Il nonno è qui> una frase velenosa in tutto il suo essere, veramente in tutto il suo essere e anche la sua attenzione è tutta per la bambina. [AMBIENT]

22:18 Fumiko:
 < oh tranquilla > non le fa assolutamente una colpa anzi < non dovevi venire con questo tempo però .. mi spiace che ti sia dovuta bagnare, in bagno ci sono gli asciugamani > vederla come un pulcino spennacchiato non è la più bella delle visioni < Ah Raido, mi ricordavo che nella lettera che ti ho mandato non avevo scritto nulla > informa la piccola della lettera che crede sia stata letta ovviamente, ma non è così < c'è stato qualche problema... ma sono viva, e anche Miho lo è > ovvio che pensa a se e alla bambina quasi come un tutt'uno. Ma il medico arriva e vede una piccola Shade rabbiosa, sa cosa prova < non rimanere se non te la senti > sussurra un poco , poco convinta delle proprie parole pure. Ascolta il dire della ragazzina senza sorprendersi < non che abbia voluto nascondermi da te.. se è una donna, una ragazzina o bambina non me ne vergogno > ergo, camminava nuda per casa ovviamente, dal bagno alla camera specialmente perciò non se ne stupisce ne si vergogna lasciando che il dottore inizi a visitare la ferita del parto. Sente le mani dell'uomo scendere sulla cicatrice tastandola e lei sta calma ma quello.che avviene dopo la coglie completamente impreparata , un dolore lancinante al ventre la coglie come un grido soffocato in gola . Nemmeno la voce le esce per il dolore , la voce muore direttamente in gola mentre le gambe crollano su se stesse per accasciarsi al suolo in ginocchio, il sangue che esce piano e lento, ma il dolore la lascia a terra < o-oh > boccheggia ancora cercando di riprendersi < co-sa > soffoca su se stessa non capendo nulla . Ma poi qualcosa si schiarisce mentre grida dentro di se stringendo i denti , la voce di Noboru si fa sentire nella stanza e la paura , la paura la fa tremare. Non può essere lui, non può essere li dentro quando c'è pure la piccola Miho addormentata . Le minaccia e sa che non può gridare < n-non gridare > un ammonimento a Shade < n-no! > la disperazione che passa sul volto della donna, non può avvicinarsi a lei, alla piccola addormentata inconsapevole di quello che accade intorno a lei < lasciala stare.. lei no > le lacrime scendonk, rabbia e disperazione, non sa cosa fare , non può combattere contro l'uomo < ti prego non farlo > trattiene la voce dal gridare, non può farlo altrimenti avrebbe toccato la bambina < no > sussurra ancora alzandosi di nuovo in piedi con molta fatica, il corpo che trema, la paura che la possiede, il respiro corto , vuole Raido in quel momento, vuole l'Oboro con se ma non c'è. È sola, con la Hyuga nella stanza e con suo padre, e quella in pericolo è Miho. < che ci fai qui > altri sussurri disperati, perché è li? Perché è tornato adesso?

22:28 Shade:
 Ah beh, come se fosse il brutto tempo il vero problema. Ora parla così, ma sa, che se non si fosse effettivamente presentata in ospedale, Fumiko si sarebbe arrabbiata e non poco della sua assenza. <Non è il tempo atmosferico a fermarmi, lo sai…è questo posto…> insomma un ospedale, un luogo orrendo tanto quanto le persone che vi lavorano, Kouki esclusa, lei è l’unico medico con un briciolo di cervello. <No, è stato Raido…la tua lettera non credo nemmeno di averla ricevuta Fumiko….> insomma se non c’era Raido probabilmente si sarebbe solo persa la grande notizia. <Che genere di problema?> queste sono domande che sarebbe meglio non fare. <Vedo che sei viva, ma voglio sapere come stai qui…> direbbe indicando la testa <Oltre che qui> indicando ovviamente tutto il corpo della ragazza. E quando si torna a parlare del medico la situazione degera. Accade qualcosa che sinceramente non si aspettava eppure la reazione non è quella sperata, non inizialmente almeno. Lo osserva, il medico scompare e lascia spazio alla figura dell’uomo che le ha portato via la famiglia. Il bastardo che ha distrutto la vita di Fumiko in più di un modo, che l’ha privata di una infanzia felice e l’ha resa il mostro con cui ha finito per scontrarsi più di una volta, l’uomo che le ha lasciato la cicatrice sulla pancia. Il commento della puttana la lascia sconvolta, ma non sorpresa, soprattutto quando si rivela per quello che è e, stranamente, si rilassa. Sospira, profondamente, andando ad incrociare le braccia. Chissà come mai, quel medico, le faceva molta più paura. <Noboru, ti trovo in forma, e dire che l’ultima volta che ti ho visto eri un vecchio appeso per una corda ad un crepaccio. Come ha fatto il tuo collo a non spezzarsi quel giorno?> era da tanto che glielo voleva chiedere. Vorrebbe saltargli addosso, anche se significasse morire, provare a strangolarlo con le sue mani, e strappargli gli occhi dalle orbite, a prescindere dal fatto che ne esca viva o meno, ma vede Fumiko disperata e si blocca sul posto. Per lei quella bambina non è nulla, ma per Fumiko è tutto. Abbassa il tono, così come abbassa la testa. Inizia a respirare male, ma non se la sente di gridare per chiamare aiuto, col rischio che Uta metta piede in camera per incontrare veramente la sua fine e che, la bambina di Fumiko, finisca per rischiare a sua volta. <Oh quindi dovrei chiamarti anche nonnino, Noboru?> [Ch off]

Riesce a far abbassare Fumiko, la osserva inginocchiarsi ai suoi piedi in preda al dolore mentre quelle suppliche arrivano alle sue orecchie, forti e anche molto orecchiabili per uno come lui <Ecco, questo è il tuo posto Fumiko, in ginocchio davanti a me a supplicarmi, così ti voglio vedere ogni volta che vengo a trovarti> sorride di gusto guardandola mentre accarezza il vetro dell'incubatrice, lentamente passa le mani sopra di esso senza, però, dimenticarsi di Shade. Si volta in direzione della Hyuga, la guarda negli occhi andando ad attivare il byakugan all'improvviso <Era tutto calcolato, avevo un'imbracatura addosso che ha impedito alla corda di soffocarmi e di rompermi il collo> qualcosa di molto materiale alla fine ma funzionale ed è quello che a lui serve <Nonnino? No, tu puoi chiamarmi padrone se proprio vuoi> è pazzo, completamente pazzo, pazzo fino al midollo, anzi, forse il midollo è anche più sano. Riporta lo sguardo sulla bambina sentendo la domanda finale di Fumiko. Va a ridere, sorride divertito <Sono qui per vedere il mio futuro, nuovo, giocattolo> ecco cosa pensa della bambina, la sta già relegando al ruolo che Fumiko ha avuto nella vita del mukenin, chissà cosa prova una madre nel sentire tutto quello. La Senjuu non viene molto calcolata ma anzi, vuole concentrarsi su Shade <Sai Hyuga, sono sorpreso che tu sia ancora viva, sai, dopo tutto quello che è successo, pensavo ti fossi già suicidata ma a quanto pare mi sbagliavo> già, è molto sorpreso di questo, tantissimo <Già, oggi nessuno vi salverà> inizia a ridere come non mai davanti alle ragazze. [AMBIENT]

22:45 Fumiko:
 < lo so e non mi aspettavo che venissi, lo avrei capito > non si sarebbe arrabbiata specialmente sapendo della situazione di lei, e anche che non prova nulla per la bimba. < ti avevo scritto che era nata.. e mi aspettavo.ignorassi la mia lettera > lo ammette semplicemente < una insufficienza della bambina, stavamo.morendo entrambi per l'emorragia > non ha senso nasconderlo adesso < come sto? Come una mamma che stava perdendo sua figlia... > non sta bene, con lei può dirlo e lo sente, non sta per nulla bene e il viso lo dimostra < ma non posso crollare adesso, non quando devo occuparmi della piccola.. vuoi.. vuoi vederla? > le propone semplicemente aspettando un sonoro "no" in risposta. Ma la concentrazione, il tutto.si sposta su Noboru e sulle sue minacce < ti prego > non importa cosa significhi inginocchiarsi davanti a lui, farebbe realmente qualsiasi cosa per la sua piccola bambina, anche morire se deve < no > continua a supplicarlo ma la sua frase la lascia impietrita e in preda al dolore più forte mai provato. Vuole fare della piccola il suo giocattolo come ha fatto con lei. No. No. No. Il cuore scoppia, vuole strapparselo dal petto per non sentirne tanto. Vorrebbe dire a Shade di smetterla di essere così fredda e distaccata, di continuare a stuzzicarlo in un certo senso ma non ce la fa < farò tutto > le lacrime scendono < qualsiasi cosa padre.. volevi me come Konan.. sarò konan.. sarò la tua Konan > parole difficili da dire in un altro momento ma in quel momento deve dirle e vuole farlo < prendi me, fa quello che desideri, torturami, uccidimi, qualsiasi cosa ma non lei > lo prega, continua a farlo finché l'uomo non ha fatto nulla. Le lacrime scorrono e il volto è disperato < farò qualsiasi cosa desideri padre > continua a ripeterlo, deve spostare la sua attenzione su di se e non sulla bambina facendo leva sul vero e grande e unico desiderio di Noboru. Avere Konan come compagna.

23:02 Shade:
 La spiegazione la lascia visibilmente delusa. Smette di sorridere, lo inizia a guardare con l’aria di una persona che ha appena visto un conoscente fare la più grande cavolata della sua vita e, con molta non curanza, andrebbe a muoversi verso il centro della stanza. <Io che ti credevo potente> ammette incrociando le braccia <e scopro che hai avuto bisogno di un imbracatura per non morire quel giorno> era tutto organizzato dal primo momento, cosa che le fa sorgere un evidente dubbio. Non avrà più così tante occasioni da usare per poter parlare con quella bestia, con quel folle che ha promesso di ucciderla al loro successivo incontro. Beh, quello è l’incontro successivo. <Il byakugan di mio padre non mi spaventa Noboru, puoi anche spegnere quel bel paio di occhi perla che ti ritrovi> gentile donazione di un ninja morto per difendere chi amava. <Sapevi che sarei venuta ai monti ardenti in missione? Come?> è curiosa a questo punto, curiosa di sapere perché è andata a cercarla. L’uomo si definisce il suo padrone e questo non le fa poi tanto piacere. <Dammi un buon motivo per chiamarti in quel modo, poi ne riparleremo> ammette con un sospiro, voltandosi verso Fumiko, osservandola strisciare ai suoi piedi e supplicarlo. <…> non proferisce parola, non commenta quella situazione, semplicemente sospira. Sa che sta rischiando molto a rivolgersi a quel folle in quel modo, ma se si limitasse a supplicarlo rischia di non ottenere nulla, andandoci troppo pesante con le provocazioni potrebbe mettere in pericolo la bambina. Non è facile trovare un equilibrio, non quando hai il cuore in gola, hai difficoltà a respirare e a parlare, ma devi trovare la forza di farlo, per affrontare qualcuno che sai potrebbe ucciderti con un semplice sguardo. <Io? Suicidata?> chiederebbe sospirando e andando a portare una mano al cuore. <Hai sottovalutato la mia forza, vecchio> ammette con un sorriso, senza muoversi ancora, ma osservandolo. <Che cosa vuoi precisamente? Quella bambina è troppo piccola, morirebbe subito ora…> ci tiene così tanto a perderci un giocattolo. <Se proprio devi prendertela con qualcuno, fallo con chi ha il coraggio di affrontarti> ecco, l’ha detto. Addio mondo crudele. [ch off]

Shade tira un D100

Shade tira un D100 e fa 59

Fumiko ancora implora, implora con tutta se stessa e qui la perversione di Noboru sta quasi per prendere il sopravvento. Quelle parole, la sua Konan, avrebbe potuto fare di lei ciò che vuole e la cosa gli piace abbastanza, anzi, gli piace molto <La mia Konan...un sogno che si avvera> queste le parole del mukenin ma non finisce qui <Però vedi Fumiko, tu devi essere la mia Konan non perchè sotto minaccia ma perchè lo vuoi e tu non lo vuoi, quindi le tue parole valgono meno di zero> ma poi interviene Shade. La ragazza Hyuga comincia a parlare, lo provoca, continua a dargli contro con quelle parole che non fanno altro che scatenare la sua ira <Anche i più potenti hanno dei trucchi> conferma l'uomo alla Hyuga avvicinandosi a lei di qualche passo, piccoli passi fatti uno dopo l'altro <Ho le mie fonti> tutti quanti hanno delle fonti, tutti hanno dei contatti ma non dice chi sono <Semplice, tu sei un'essere inferiori in confronto a me> e tanto gli basta come motivo, almeno per lui ma Shade continua a infastidirlo, continua a provocarlo, dice di prendersela con lei e l'accontenta pure. Scatta verso di lei, la mano destra viene avvolta dal sangue nero e con quella mano va a toccare la gola della ragazza, la stringe e sulla gola inizia a sentire delle bruciature, fitte di dolore estremo e solo Shade può vedere o meglio sentire delle bolle formarsi a cause delle ustioni, la pelle si deforma e la lucidità della ragazza viene meno, molto meno, non capisce più niente di niente. Noboru si volta verso Fumiko e verso la bambina <Adesso, tua figlia, verrà con me> un sorriso sadico si forma sul volto dell'uomo. Pochi attimi passano prima che una katana vada a trapassargli la spalla sinistra, una katana che si conficca in lui e sulla porta della stanza, entrambe le ragazze, possono vedere l'Oboro arrivato giusto in tempo <Non toccare la mia famiglia> il sigillo è attivo in lui, sta mostrando tutto il suo potere e la sua rabbia <Muori> gli occhi di Noboru si iniettano di sangue, lascia Shade e con uno scatto va a lanciarsi fuori dalla finestra rompendo il vetro mentre l'Oni si ferma vicino ad essa osservando l'uomo fuggire più veloce che mai. Il sigillo viene meno <E' arrivato il momento di dargli la caccia> ora è una faccenda ancor più personale ma è riuscito a salvare le due ragazze e sua figlia, sono salve. [END]

23:39 Fumiko:
 < lo voglio , voglio essere la tua Konan, lo desidero, IO TI DESIDERO PADRE , TI VOGLIO CON ME > la voce si alza il giusto per farsi sentire da lui e non gridare contemporaneamente. Striscia come farebbe uno schiavo, un verme, il peggio del peggio, vuole solo che prenda lei e non tocchi la sua bambina. E sa, lei sa che i quei modi potrà avvicinare l'uomo a prendere lei e non Miho, ma Shadd continua con la sua farsa orribile < statti zitta stupida > le iridi piene di lacrime, dolore e rabbia si rivolgono a lei < le tue sono.solo stupide parole > la rabbia di una madre che tenta di difendere la propria figlia < STA ZITTA > ringhia pure dalla propria posizione, perché lei sa, lei lo conosce quasi come le sue tasche, e con un pazzo non si può ragionare. E infatti l'uomo si avventa contro la Hyuga < NO > scappa un urlo vedendolo scattare verso di lei stringendole il collo con la mano, vuole ucciderla? Non sa perché l'ha lasciata a terra e adesso si avvicina alla sua bambina e la donna scatta in piedi mettendosi volente o nolente davanti la cullo della bebè, le braccia larghe e lo sguardo fisso su di lui , le ultime energie vengono usate per quello scatto da normale donna < dovrai passare sul mio cadavere prima > avrebbe dato la sua vita per la bambina ed è pronta a farlo ma qualcosa accade, una katana spunta dalla spalla di Noboru e prima che parli, prima che senta o veda Raido sa già che lui è li. Le lacrime si riempiono e Noboru scappa via rompendo la finestra con la spalla ferita. Si volta a guardare Raido , è sconvolta, sotto shock, non capisce niente e crolla infine a terra abbracciando la culla e piangendo. Non si sarebbe alzata da li, non si sarebbe allontanata dalla bimba per niente al mondo, ma qualche altra cosa è scattata dentro di lei, protezione verso la bimba, dolore, rabbia verso Shade, gratitudine verso Raido, ma un altra cosa l'ha portata ancora più lontano dalla ragione e sarebbe rimasta li , come un vegetale a piangere, senza parlare, senza mangiare, niente di niente. [ end ]

Noboru, figlia, Fumiko e Shade.

Note: semplice ambient, no exp.