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Incontri all'Ospedale

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con Kyokawa, Hyro

16:39 Kyokawa:
  [Ospedale - Hall - Corridoio] Il giovane genin si trova al piano terra dell’Ospedale di Kusa, dove è ricoverato da diversi giorni per una brutta ferita al braccio sinistro; è seduto su una carrozzina e, aiutandosi con il braccio sano, si spinge lentamente per il corridoio della hall, osservando con uno sguardo spento i vari passanti: personale sanitario, pazienti, parenti, avventori di ogni genere; tutti sfrecciano per l’edificio senza curarsi di lui. Non è un ragazzo particolarmente estroverso, anche se gli piace chiacchierare, e per questo motivo si ritrova senza tanti amici; forse ne può contare un paio, ma nessuno è ancora passato a trovarlo. Sa benissimo che Kai ha fatto di tutto per aiutarlo quel giorno, ma poi non si è più fatto vedere, probabilmente anch’esso scoraggiato da quanto accaduto. Indosso porta semplicemente la vestaglia che gli hanno dato nel reparto di Ortopedia: una casacca ampia di colore bianco con dei puntini azzurri; al braccio menomato sono state fissate varie bende e tiraggi in modo da tenerlo il più fermo possibile in attesa dell’intervento definitivo; vogliono prima aspettare che si rimetta in sesto del tutto, dicono i medici, ma a lui pare di essere a posto e non ne può più di aspettare; vorrebbe tornare ad allenarsi per evitare di fare altre cavolate come contro quel lupo demoniaco. Gli occhi color rubino si soffermano su ogni volto, cercando di carpirne le espressioni, sperando ad ogni singola persona di non ritrovarci espressioni di sdegno o di accusa: gli hanno raccontato che alla fine del suo strano incontro una parte dell’Accademia è esplosa e, dato quanto successo, non può fare a meno che darsene la colpa. <Pff … > borbotta, all’ennesimo ragazzino che urta la sua sedia a rotelle correndo verso le scale in modo distratto.

16:51 Hyro:
  [Ospedale - Hall - Corridoio] Il ragazzo si trova a camminare per il corridoio dell'ospedale con un'espressione completamente calma sul viso, i tratti morbidi di esso sembrano far pensare che non ci sia nulla di preoccupante in lui, che stia bene... in realtà, non è così. Si sta tenendo il braccio sinistro dal quale scende un rivolo di sangue che inevitabilmente gocciola per terra, lui non sembra farci nemmeno caso, sta cercando un'infermiera che lo medichi come si deve così può tornare a casa a lanciare coltelli contro la parete della sua camera. Il suo sguardo grigio passa in rassegna tutto l'edificio e tutti i volti in cerca di qualche infermiera che possa aiutarlo. Mentre passa nota un ragazzo in carrozzina con dei bei occhi rosso rubino, poi finalmente trova un'infermiera che lo curi. Questa lo guarda preoccupata di quel sangue che gli cola e ancora di più dall’espressione calma e serafica del giovane che ora porta a sedersi, per andare a recuperare i medicamenti necessari. Il ragazzo intanto si guarda intorno con curiosità non evidente, era stato due volte sole in quell’ospedale sempre trafficato di gente <Ma guarda un po...> va a mormorare vedendo gente passare davanti a lui guardando, chi inorridita e chi preoccupata, il suo braccio. Insomma, non era mica staccato dalla spalla!

17:02 Kyokawa:
  [Ospedale - Hall - Corridoio] Il movimento ripetitivo del braccio destro che spinge lentamente la sedia a rotelle sta diventando la ruotine per il ragazzo che ormai non ha nient’altro da fare durante il giorno; si trova ora a metà del grande salone e i suoi occhi si fermano su un presente appena arrivato, non tanto perché abbia un aspetto particolare o per qualche suo gesto inconsueto; è infatti un giovanotto come tanti altri, dai capelli bianchi, quasi come i suoi, e lo sguardo tranquillo, che cammina silenzioso a passo costante. Più che altro però, si sta lasciando alle spalle una scia di sangue, piccole gocce, ma che comunque imbrattano il pavimento. <Ehi … perdi sangue bello!> esclama, avvicinandosi all’altro che ormai ha raggiunto una infermiera che si sta per prendere cura di lui. Kyokawa però non ne può più delle noiose giornate in ospedale e decide di farsi avanti, curioso. <Che hai fatto?> domanda impertinente, ormai a soli due metri dal ragazzo. <Anche tu alle prese con bestie scheletriche provenienti dall’inferno mandate sulla terra dal demonio in persona?> aggiunge poi, retorico e scherzoso, buttando la frase senza prendere fiato un secondo e fermandosi poi d’un tratto per aspettare una risposta.

17:09 Hyro:
  [Ospedale - Hall - Corridoio] L'infermiera arriva qualche momento dopo, sedendosi accanto a lui ed iniziando a medicargli il braccio con attenzione, guardandolo di tanto in tanto. Il ragazzo sulla sedia a rotelle di prima lo nota e va a dirgli che perde sangue... si guarda il braccio e sempre rimanendo calmo, va a dire, ovviamente sarcastico <Oh accidenti! credevo fosse succo di pomodoro!> l'infermiera continua il suo lavoro mentre Hyro guarda il ragazzo ormai davanti a lui che lo guarda curioso di sapere il perchè di quella ferita. Emette un lieve sospiro e risponde semplicemente <Mi stavo allenando nel lancio dei coltelli, mi sono ferito perchè non sono stato attento a come lo tenevo in mano e mi è scivolato> alza poi le spalle tornando a guardare la ferita che veniva pulita con calma... lui non aveva fretta, aveva tutto il tempo del mondo a sua disposizione. Si passa la mano libera nei capelli bianchi e poi la va ad appoggiare sui suoi pantaloni neri, muovendo le dita ad un ritmo movimentato, come se stesse dando il tempo per una canzone.

17:19 Kyokawa:
  [Ospedale - Hall - Corridoio] Dando un’ultima spinta alla ruota destra si porta ancora più vicino all’altro, il quale risponde sarcastico alla sua affermazione; in effetti era palese, poteva anche non farlo notare, ma il suo intento era più quello di attirare l’attenzione che quello di puntualizzare sulla perdita di sangue; tralaltro nel frattempo un addetto alle pulizie ha già iniziato a passare lo straccio dall’ingresso verso di loro, inveendo casualmente contro il destino crudele che gli tocca ogni giorno. <Mmm … > emette, pensando al succo di pomodoro; l’immagine di un ortaggio gli ha fatto venire voglia di mangiare cibo vero, non quelle schifezze da ospedale che sta ingurgitando da quasi una settimana. <AH però, bel casino> commenta, iniziando a squadrare il ragazzo da capo a piedi alla ricerca di segni distintivi. <Con tutta questa predilezione ai coltelli, non hai mai pensato di intraprendere la carriera da shinobi?> domanda, sicuro di non averlo mai visto in Accademia e non vedendo nessun copri fronte che ne possa definire l’appartenenza al mondo ninja. Lo sguardo freddo, l’impassibilità di fronte a una ferita e la già citata passione per le armi sarebbero delle ottime caratteristiche di partenza per iniziare il percorso all’Accademia, in quel che resta dell’edificio almeno.

17:29 Hyro:
  [Ospedale - Hall - Corridoio] Osserva il giovane portarsi ancora più vicino a lui, e anche l'addetto delle pulizie che si mette a pulire borbottando di come tutti siano ingrati verso di lui che tiene pulito quel posto. Gli viene da ridere in tal proposito, un angolo della sua bocca si solleva in un lieve mezzo sorriso, per poi ritornare ad una maschera di calma assoluta, l'infermiera gli stava mettendo qualche punto di sutura per sicurezza; anche li, lui rimane calmo, seppur senta un lieve pizzicorio alla zona interessata. <Mmm già> va a ribadire anche lui, era davvero un bel casino in effetti: un giovane ragazzo che aveva lasciato casa sua per entrare in accademia, tra l'altro appassionato di coltelli fin da piccolo, era vista come una cosa strana da suo padre ma a lui non importava. Va a guardare il giovane appena sente la parola Shinobi <Si, era quello che avevo intenzione di fare... devo però andare a fare ancora l'esame di ammissione... speriamo che non succeda nulla di strano> va a dire, magari un'incidente improvviso, una catastrofe naturale o qualche minaccia simile che avrebbero ritardato il suo esame per l'accademia... poteva succedere no? va a quel punto a schiarirsi la voce <Ah, comunque sono Hyro Yamada, vengo dal villaggio del suono> e va ad inclinare la testa davanti a lui come in un'inchino, ovvio che il ragazzo davanti a lui fosse un suo "Superiore" e per questo andava garantito il rispetto.

17:40 Kyokawa:
  [Ospedale - Hall - Corridoio] Con attenzione osserva l’infermiera suturare la ferita dell’astante: l’ago penetra nella superficie cutanea del braccio con delicatezza, ma senza indugio, percorrendo un breve tragitto all’interno della cute per poi spuntare nuovamente all’aperto; è sempre stato emozionato dalla medicina, essendo figlio di un ninja medico, ma non ha mai deciso di intraprendere tale carriera, rimanendo comunque affascinato nell’assistere a procedure del genere. Nel frattempo il ferito non lamenta alcun dolore, da bravo aspirante shinobi. <Ottimo!> commenta, quasi come se fosse suo il merito della decisione. <Non devi preoccuparti dell’esame di ammissione … > consiglia poi, avendo ascoltato tutte le parole dell’altro. < ... piuttosto bisogna capire se terranno ancora le lezioni dopo quello che è successo> in effetti non ci aveva pensato; è possibile che l’Accademia possa essere stata chiusa, almeno per qualche giorno, dopo l’esplosione di settimana scorsa. Mentre vaga tra i suoi pensieri il giovane si presenta con rispetto, riportandolo alla realtà dopo quel brevissimo istante di riflessione. <Oh … piacere Hyro-chan> risponde sorridendo, usando di proposito il vezzeggiativo <Io sono Kyokawa, un genin di Kusa> afferma deciso; la sua provenienza non è affatto al villaggio dell’Erba, ma ultimamente preferisce tenerselo per se, motivo per il quale non ha espresso il proprio cognome e le proprie origini. <Sai come funziona una volta in Accademia?> domanda subito, cercando di distogliere l’attenzione dai suoi natali, ma anche intenzionato ad aiutare un allievo alle prime armi.

17:50 Hyro:
  [Ospedale - Hall - Corridoio] L'infermiera finisce di suturare il suo taglio sul braccio e lo benda con garze sterilizzate, avvolgendo la parte ferita con cura e delicatezza. Si va poi ad alzare e raccomanda all'aspirante Shinobi di non fare movimenti che potrebbero riaprire la ferita, che dovrebbe riposare almeno per due giorni. Hyro va ad annuire ma ovviamente non seguirà il suo consiglio, questa si congeda andando da qualche altro paziente. Inarca un sopracciglio al dire del ragazzo davanti a lui <Perchè? cosa è successo?> gli chiede: aveva sentito anche lui delle voci sull'accademia ma non aveva indagato, preferiva rimanere a casa sua con i suoi coltelli che uscire. Quando anche l'altro si presenta, ecco un'altro inchino con la testa del giovane <Piacere mio> dice semplicemente, riportando ancora la sua attenzione al ragazzo... va ha mordersi un labbro quando questo gli chiede dell'accademia <Ehm sinceramente no...> si passa ancora una mano nei capelli e poi guarda Kyokawa con curiosità appena percepibile sul volto, anche se dentro stava morendo di curiosità.

18:00 Kyokawa:
  [Ospedale - Hall - Corridoio] <Non te lo posso dire con precisione, perchè …> inizia a raccontare, fermandosi solo qualche istante; non ha voglia di raccontare la sua storia a Hyro, non ha voglia nemmeno di raccontarla a se stesso. <Perché quando è successo ero qui in ospedale> afferma, annuendo con il capo. <Quello che so, in base a quanto mi hanno riferito, è che una esplosione ha distrutto parte dell’Accademia> la storia è questa, c’è poco da girarci intorno, ma non sa come è stata esposta ai cittadini la notizia, quindi preferisce precisare altro. <Probabilmente un deposito di carte bomba ha preso fuoco … cose che capitano sai> aggiunge quindi, soddisfatto. Prima di proseguire si sofferma per salutare l’infermiera con un cenno del capo e per osservarla mentre si allontana, senza potersi negare una rapida occhiata alle sue gambe. <Ahhh l’Accademia … dunque … > cambia quindi discorso, rimanendo ancora per qualche istante ad osservare il fondoschiena della ragazza che ormai ha quasi raggiunto la fine del corridoio che conduce ai reparti. <Ecco … prima di tutto dovrai seguire le lezioni di base!> gli occhi vengono riportati sul volto di Hyro <Ti verrà spiegato come richiamare il chakra, come usarlo e come eseguire alcune delle tecniche principali … oltre a diverse nozioni teoriche> inizia così la sua breve, ma abbastanza completa, spiegazione sul percorso accademico <Dovrai fare attenzione e dimostrare di fare progressi durante i corsi, in questo modo sarai ammesso all’esame per diventare un genin> gli pare di aver concluso gli argomenti principali; è stato molto succinto, ma non c’era molto altro da aggiungere. <L’esame è bello tosto però>

18:06 Hyro:
  [Ospedale - Hall - Corridoio] lo osserva un po dubbioso sul fatto che gli stia effettivamente raccontando la verità ma non insiste <Uhm, capisco... si, può capitare> va ad alzare le spalle inarcando un sopracciglio quando il giovane si mette a guardare le gambe dell'infermiera... lui non si è mai posto il problema, per cui non guarda la ragazza che si allontana sparendo in un'altro corridoio. Riporta la sua attenzione sul Chenin e ascolta attentamente tutto quello che gli dice <Sembra interessante> dice annuendo piano, per poi ascoltare di nuovo l'ultima parte del discorso <Le sfide non mi preoccupano... ma in caso uno fallisse l'esame?> gli chiede, giusto per prepararsi ad ogni evenienza gli si possa presentare durante il suo cammino, ostacoli che deve superare se vuole vendicare la korte della madre.

18:16 Kyokawa:
  [Ospedale - Hall - Corridoio] La menzogna sull’Accademia non pare aver convinto totalmente Hyro, ma Kyokawa non ci fa troppo caso, magari le notizie che girano sono le più disparate, o magari si sa la verità; non gli importa per ora. <Non solo interessante … > vuole puntualizzare <Il corso accademico è la base per diventare un vero shinobi; è utile, divertente, emozionante … > e così via, forse ora sta un po’ esagerando, ma quel ragazzo gli sta simpatico e vuole aver la certezza che si iscriva all’Accademia, edificio crollato permettendo. <Se non ti lasci avvilire dalle sfide e dalle sconfitte … lo puoi riprovare!> esclama, strizzando l’occhio destro in direzione dell’altro. <Adesso però si è fatta l’ora di tornare nella mia camera di lusso> sorride, pensando alla camerata da sei persone nella quale sta dormendo ultimamente, uno schifo insomma, ma gli standard ospedalieri sono quelli e devono andargli bene. <Alla prossima Hyro-chan, è stato un piacere conoscerti> afferma convinto e, senza aspettar risposta, esegue una rotazione della carrozzina per poi iniziare lentamente ad avviarsi lungo il corridoio, verso l’Ortopedia. <Spero di vederti in Accademia> esclama infine senza voltarsi, con un tono di voce abbastanza alto da poter essere udito dal ragazzo. [END]

18:22 Hyro:
  [Ospedale - Hall - Corridoio] Va ad annuire alle parole del ragazzo sull'accademia <Lo credo bene... non vedo l'ora di enrtare a questo punto!> gli dice, notando anche quanto si emozionava nel parlare di quel luogo... chissà se sarebbe stato così anche per lui? Annuisce anche quando gli parla dell'esame <Quindi si può rifare? fantastico> e un lieve sorriso compare sulle sue labbra, per poco tempo comunque, poi all'accennare dell'altro all'orario di rientrata si alza in piedi <è stato un piacere anche per me, Kyo> si permette di abbreviare il nome, questo si volta e appena prima che se ne vada gli dice di rimando, mano alla bocca <Le porterò del cibo vero la prossima volta!> e soddisfatto esce dall'ospedale camminando fino a casa sua [END]

Mentre Kyokawa ammazza il tempo nella hall dell'ospedale incontra un giovane aspirante shinobi con la passione dei coltelli e i due parlando un po' dell'Accademia.