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Un incontro interessante

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con Shade, Hikoboshi

19:46 Hikoboshi:
 Anfibi di pelle neri alti fino al ginocchio con un numero quasi infinito di passanti e cinghie, gambe sottili come grissini, un pantalone anche qui di pelle nero ed aderentissimo il petto è coperto da una camicia bianca lasciata svolazzare fuori dai pantaloni che cade evidentemente troppo larga su quel fisico ed un lungo spolverino rosso sfrangiato alle estremità che lo copre dal collo fino a metà del polpaccio. Dietro il fianco destro la borsa portaoggetti con alcuni fili di nylon e qualche fuda, niente di eccezionale insomma ed un cappello dalla falda larga che maschera almeno la porzione superiore del viso. Pelle bianchissima come se fosse latte lunare che cozzano violentemente con i capelli scuri come fili cuciti dalla notte stessa che si aggrovigliano fino all'altezza delle spalle. Occhi di un colore quasi rosso quasi simile ad una forma di albinismo che mette in evidenza le sottostanti vene ed arterie che permettono il passaggio del sangue e danno alle sue iridi una colorazione tanto strana. Come monito ha deciso di mettere una piuma di corvo in cima al proprio cappello... chissà se servirà a qualcosa oppure no. Si muoerebbe comunque con circospezione perchè sta andando praticamente nella tana del lupo ma al contempo fiducioso e non sapendo di preciso dove si trovino ha deciso di lasciare la strada maestra per provare ad inoltrarsi in una direzione a caso [2x kunai nel portakunai - 2x Nylon - 2x Nylon conduttore - 1x tonico coagulante - 1x tonico coagulante speciale - 1x tonico recupero chakra - 1x sigillo speciale potenziante ninjutsu - 1 per sigillo potenziante ninjutsu - 5 fuda][Chakra on]

Splendida serata quella che vede Hikoboshi avvicinarsi al bosco che circonda i monti di Shukosato. L’aria è fredda, pungente, ma incredibilmente leggera. Sembra quasi impossibile che, fra di essi, si nasconda la caccia, quella specie di associazione che si sta divertendo ad attaccare e distruggere importanti obbiettivi dei vari villaggi, oltre ovviamente a liberare tutti i criminali delle varie prigioni. Cosa vogliono? Perché lo fanno? Questo al momento non si sa, o forse non ci è dato saperlo, ma qualcuno sembra essere riuscito ad avere un contatto diretto con loro, un avvicinamento improvviso con quello che, almeno attraverso le missive, si firmava “il generale della caccia”. Non stiamo parlando di un uomo qualunque, non parliamo del primo cacciatore di passaggio, ma parliamo di Zetsubo, l’uomo che ha ordinato gli attacchi su Konoha e Kusa, colui che ha architettato e portato avanti, con maestria, tutto questo chaos. Hikoboshi, muovendosi attraverso il bosco, noterà con estrema facilità la presenza di una serie di corvi, incredibilmente tranquilli, appollaiati un po’ ovunque, sui rami, sul terreno e sulle radici che da esso fuoriescono. Gli uccelli sono fermi, si puliscono le piume con il becco, e sbattono le ali per il freddo, gracchiando debolmente mentre si rilassano. Uno di loro però non sembra metterci molto a riconoscere il Jonin, alzandosi in volo da un basso ramo, per raggiungerlo e tentare di fermarsi sulla sua spalla, questa volta evitando di mangiarsi gli insetti. La piuma sulla testa di Hikobashi non sembra spaventarlo, anzi, lo attira ancora di più a lui, quasi come se fosse magnetica. <*Craaa craaaaaaaaa*> gracchia la bestiaccia e, con lui, tutti gli altri. Qualcuno è stato avvisato della presenza di una persona interessante, questo è poco ma sicuro. I volati riprendono a volare muovendosi tutti nella stessa direzione, ad eccezione di uno che è intenzionato a rimanere con Hikobashi piuttosto che unirsi al gruppo. [Anbient]

20:13 Hikoboshi:
 La presenza di un numero di corvi così concentrato potrebbe in realtà non essere strano ma ad una persona inesperta ciò farebbe immediatamente supporre che sia nel posto giusto non sapendo che i corvi sian soliti vivere in stormi abbastanza numerosi. Sorride, quel diamine di ghigno che quasi niente sembra riuscire a togliergli dalla faccia... quasi perchè non osate abbandonarlo nel bel mezzo di uno scontro eh! Li sarebbero guai. Non ha idea di chi sia realmente questo Zetsubo, magari è solamente una trappola per attirarlo lontano dal villaggio e poterlo uccidere più facilmente ma perchè disturbarsi tanto allora? Sarebbe bastato creare una serie di avversari che in fuga lo attirassero all'esterno... certo la trappola risulterebbe molto più rozza ma l'importante è il fine no?! Uno di quei corvi si alza in volo, si appoggia sulla propria spalla ma stavolta non lo caccerebbe il ragazzo anzi lo guarderebbe incuriosito <sei quello dell'altra volta vero? Quello graziato?> ma qualcosa cambia perchè gli uccelli si mettono volare cominciando a seguire una direzione ben precisa e rimane da solo in compagnia del suo nuovo "amico" <se li seguo arrivo dal tuo padrone?> impossibile conoscere la risposta ma intanto comincerebbe ad avviarsi in quella direzione [2x kunai nel portakunai - 2x Nylon - 2x Nylon conduttore - 1x tonico coagulante - 1x tonico coagulante speciale - 1x tonico recupero chakra - 1x sigillo speciale potenziante ninjutsu - 1 per sigillo potenziante ninjutsu - 5 fuda][Chakra on]

Potrebbe essere un trappola in effetti. Potrebbe essere una trappola incredibilmente pericolosa, ma più Hikoboshi avanti, seguendo i corvi, più l’aria sembra quasi farsi pesante, soprattutto per il suo piccolo amico pennuto, le cui piume andrebbero a gonfiarsi, e cercherebbe riparo nascondendo appena la testa dietro il cappello dell’Aburame. Potendo si nasconderebbe anche dietro gli insetti, per non dover interagire con quello che, di lì a breve, sarà costretto ad incontrare. Non avrà bisogno di allontanarsi molto dal punto in cui, i corvi, sostavano, per poter incontrare uno strano figuro. Un uomo, capelli lunghi, chiari, quasi bianchi sotto la luce della luna. Il volto sembra abbastanza giovanile, molto armonioso e adornato da una serie di piccoli tatuaggi. Cinque sul mento, di cui due che salgono dal sottogola e arrivano quasi alle labbra, uno che parte dal centro del labbro inferiore e arriva quasi al mento, insieme ad un occhio tatuato al centro della fronte. L’uomo si mostra, rilassato, seduto su di una roccia, con lo guardo alto al cielo ad osservare la luna. <Hikoboshi, ti stavo aspettando> ammetterebbe con tranquillità, facendo un cenno con la mano per invitarlo ad avvicinarsi. <Posso darti del tu o preferisci che continui a davi del lei> la voce è armoniosa, incredibilmente soave, per essere il generale della caccia. Sorride, quasi come se volesse sembrare gentile agl’occhi del suo ospite, perché si, Hikoboshi è un ospite per lui. Il corpo è completamente fasciato in un armatura nera che, stranamente, gli lascia comunque un ottima mobilità. <Bene, visto che non sembra esserci nessuno con te, mi sembra giusto non mentirti, io non sono da solo> una precauzione, del generale della caccia, che sembra essersi portato dietro i suoi migliori cacciatori. Dagl’alberi scendono, con un balzo, quattro cacciatori, avvolto in un abito di cuoio nero, quasi eccentrico rispetto al classico vestiario dei ninja. Uno di loro però spicca fra gli altri, Hikoboshi lo potrà riconoscere come la sua preda. Le mani sono legate fra di loro da un paio di manette anti chakra e, al collo, due corde tenute da due cacciatori, gli impediscono ogni fuga. <Bene, lascia che mi presenti> direbbe mettendosi in piedi con uno slancio, inchinandosi in maniera quasi teatrale in direzione dell’Aburame. <Il mio nome è Zetsubo. Sono il generale della caccia selvaggia, il loro capo, la loro guida, il loro maestro. Tu invece sei Hikoboshi Aburame, un Jonin della foglia che, durante la guerra contro Ryota Nara hai perso la tua famiglia e sei caduto in coma, risvegliandoti da poco. Ho dimenticato qualcosa?> l’aria è seria, come se si aspettasse una risposta altrettanto seria. <Vorrei chiederti, prima di affidarti il mio collaboratore, come mai hai deciso di incontrarmi stasera?> Ovvio è che nessuno è intenzionato ad attaccare il Jonin della foglia, anzi, probabilmente nessuno di loro vorrebbe essere in quel posto in quel preciso momento. Zetsubo emette un’aura a dir poco spaventosa e il Jonin la potrà percepire con facilità e magari anche sentire un brivido di freddo attraversargli la schiena. [Ambient] [Zetsubo: https://orig00.deviantart.net/7238/f/2014/115/b/1/untit526led_3_by_anastasiyacemetery-d7fwuph.png][Cacciatori: https://i.pinimg.com/564x/34/e0/cf/34e0cf5727045869ac25fe585e926f3a.jpg]

21:04 Hikoboshi:
 Non ha bisogno di camminare chissà quanto. Il suo ospite non è molto lontano da li e quando può finalmente incrociare lo sguardo con il gran capo comincerebbe ad alternare il peso del corpo dalla gamba destra alla sinistra e viceversa mentre con lo sguardo proverebbe a soppesarne la fisicità e tutto ciò che i propri occhi possan riuscire a raccogliere a livello di informazion... lo squadra neanche si trattasse di una bella donna <Puoi tranquillamente darmi del tu, spero di poter fare altrettanto> anche se lo sta già facendo, non è un problema e spera non lo diventi ma delle forme troppo rispettose sarebbero estremamente finte sulle sue labbra <immaginavo che non fossi solo, ma non potevo riservarmi un privilegio simile o la mia testa sarebbe volata ancor prima di poter incrociare i nostri sguardi> non è una domanda la sua ma una affermazione. Non capisce perchè il corvo provi a nascondersi ma lo lascerebb efare, almeno fino a quando non lo infastidisce non dovrebbe essere di troppo <Lieto di fare la tua conoscenza Generale Zetsubo... ma no più o meno hai menzionato tutto ciò che d'importante c'è da dire> una vita molto triste la sua maiunagioiastyle <perchè ho deciso di incontrarti?> alzerebbe lentamente il braccio sinistro per andare ad indicare il prigioniero <un modo come un altro per mettere le mani su di lui... la vera domanda è perchè mi hai chiesto di venire?> Non è tranquillo, una sorta di senso di inquietudine viene trasmesso dall'uomo che ha di fronte ma non può certo mostrare esitazioni <perchè non mi consideri un nemico?> altrimenti non lo avrebbe certo invitato in tal modo come se volesse prendere un te <cosa hai visto in me?> [stessi tag]

Le mani andrebbero ad congiungersi per poi essere portate al volto in una posizione di rispetto e riflessione per le domande che riceve dall’Aburame. Non sembra interessarsi al ricevere del tu da parte del Jonin, anzi, lo apprezza, accogliendo quelle parole con un ampio sorriso. <Vedi, Hikoboshi> inizia a camminare avanti a indietro, pensando lentamente a cosa dire e a come farlo, anche se ha già il discorso pronto in mente. <ci sono poche cose che mi fanno arrabbiare, veramente poche cose. Ma un mio collaboratore che viene meno al giuramento beh…è una di queste.> ammette sospirando profondamente e fermandosi ad osservare il prigioniero, bloccato da due suoi ex compagni, fermo ad aspettare il suo destino con incredibile calma. <Soprattutto quando quel collaboratore avrebbe dovuto riportare a casa VIVA la giovane cacciatrice> una specie di tutore per l’avversaria di Murai, la ragazzina che ha perso la vita durante la sera della caccia a Konoha, una delle pochi vittime della caccia, nonostante il repentino intervento di Hitomu e Kurama. <Quindi…ho deciso di incontrarti per rendere testimoni i miei migliori cacciatori della fine che rischiano di fare a infrangere non una, ma bensì due dei nostri giuramenti> il primo è l’aver abbandonato il campo di battaglia ma il secondo quale dovrebbe essere? Fa segno alle guardi di portare avanti il cacciatore. Questo viene fatto mettere in ginocchio con un colpo alle gambe e, con un movimento lento, la maschera viene sfilata permettendo a Hikoboshi di vederlo in volto. Un ragazzo, poco più giovane dell’Aburame, è ora in ginocchio di fronte a lui, pronto a incontrare la morte per mano del Jonin. Permane in silenzio, con un espressione apatica, sospirando solo quando sente la voce di Zetsubo ancora una volta alla sua destra. <Nemico? Perché dovrei considerarti un nemico?> sembrerebbe quasi sorpreso da quella domanda. <Ho avuto un solo nemico in tutta la mia vita, ed era mio fratello. L’ho ucciso, due anni fa..> e non riesce a finire il discorso e il morituro lo interrompe, con una frase pronunciata con una tonalità atona. "HAH, ucciso? Lo hai colpito alle spalle per avere la caccia tutta per te. Il generale, il vero generale, era un uomo da seguire." Il cappio viene stretto al suo collo dai due cavalieri, mentre lo sguardo di Zetsubo torna su Hikoboshi <Ho visto lo spirito di un vero cacciatore. Una bestia che non si ferma davanti alla paura, che affronta il suo nemico a testa alta. Ho visto la tua euforia e beh…non potevo semplicemente far finta di nulla. La caccia sarebbe felice di accogliere fra le sue fila persone energiche come te> una proposta per nulla velata. [Anbient o Ambient(?)]

21:38 Hikoboshi:
 Ascolta con calma, con pazienza e per certi versi quell'uomo ha un fascino che gli piace. Perseguono motivazioni, intenti e scopi differenti ma per entrambi ciò che fanno è l'unica cosa che ha importanza e sono disposti a tutto, a calpestare qualsiasi altra cosa, pur di raggiungere l'obiettivo che si sono prefissato <un giuramente è un giuramento solo se credi veramente in ciò che fai...> gli unici giuramente che contano per l'Aburame sono quelli fatti a se stesso. Vedrebbe quell'uomo messo in ginocchio, comincerebbe a sentire le sue lamentele riguardo il vecchio generale <Si è fatto ammazzare perchè non ha diffidato di tutto e tutti... la fiducia è per i deboli: solo i forti sopravvivono ed i forti guidano tutti guardandoli dall'alto perchè sono superiori! In tal modo sono anche al sicuro da pugnalate alle spalle> se non hai nessuno dietro di te non c'è chi potrebbe ferirti. A quanto pare il Jonin è stato selezionato per entrare a far parte di quel gruppo ma <prima di prendere una decisione voglio sapere chi siete, cosa fate, perchè lo fate ma soprattutto...> queste domande alla fine non sono importanti, potrebbe anche tranquillamente glissarle Zetsubo che non gli farebbe ne caldo ne freddo <...cosa vorreste che io facessi per voi e cosa voi fareste per me?> è qui il nocciolo del tutto: dare ed avere! Indicherebbe quindi quel tizio incatenato <Se posso ucciderlo come voglio appendetelo a testa in giù che ci divertiamo un pochino> e riecco quelle gote rosse, un sintomo ben chiaro della sua eccitazione per quel momento di inaspettato piacere che sta per assaporare [Stessi tag]

Zetsubo riprenderebbe a sorridere a quelle parole, come se rivedesse se stesso in Hikoboshi e, improvvisamente si rilassa. L’aria si fa più leggera. Anche il corvo sembra più calmo. Smette di nascondersi e vola via dalla spalla del Jonin, per andare a posarsi su quella di uno dei cacciatori con le mani libere. <Interessante. Abbiamo molte cose in comune Signor Hikoboshi, la cosa si fa parecchio interessante> le spiegazioni che chiede forse sono troppo dettagliate, ma, soprattutto, inopportune per il ruolo che il generale della caccia sembra interessato a riservare al Jonin. <Noi siamo la caccia. Tutto quello che facciamo ha un preciso scopo ed è fatto a fin di bene. Dimmi Hikoboshi Aburame, perché credi che abbiamo attaccato il tuo villaggio e il villaggio di Kusa? Scoprirlo e ti dirò ogni cosa, se ancora vorrai saperla> ne dubita e sorride alla seconda parte di quel quesito, parte che ritiene decisamente più importante della prima. <Cosa vuoi che facciamo per conquistare il tuo favore?> cosa vogliono da lui sembra essere decisamente meno importante in questo momento, rispetto al modo in cui possono portarlo dalla loro parte. Un cenno del capo viene dato dall’uomo nei confronti dei suoi collaboratori, acconsentendo alle richieste dell’Aburame. L’uomo viene legato con una delle corde che, poco prima, erano al suo posto e appeso a testa in giù da un cacciatore, sfruttando il ramo di un albero come perno per poterlo mettere a testa in giù. “La caccia, la vera caccia, prima o poi avrà la meglio anche su di te, Zetsubo” quella minaccia è probabilmente l’ultimo suono che uscirà dalle sue labbra, o almeno l’ultimo suono che non sia solo un insieme di vocali che esprimono dolore. <Sono disposto a venirti incontro Hikoboshi, nel limite del possibile, per capire cosa vuoi e come vuoi farlo. Io, in cambio, voglio il tuo aiuto a tenere sotto controllo la città di Konoha. Conosci Mekura Hyuga?> domanda a bruciapelo, aspettandosi una risposta [Ambient]

22:11 Hikoboshi:
 Le cose si stanno intavolando sui binari giusti, o forse sono pessimi binari <La verità mio caro Zetsubo è che non me ne frega niente del motivo per cui avete attaccato Konoha e Kusa, ma l'idea che mi sono fatto è quella di poter seminare il panico e mettere in agiazione gli shinobi in modo che voi possiate condurre la vostra caccia ovvero: le prede sono i ninja ma un corpo d'armata ben organizzato chiuso in un Villaggio è virtualmente impossibile da spezzare... invece singoli elementi rappresentano comunque prede che posson far divertire> fa spallucce <ma sicuramente mi sbaglio> si avvicinerebbe quindi al povero malcapitato appeso per i piedi <vedi caro, hai sbagliato a scappare: ti avrei garantito una fine più degna, più simile a quella di un guerriero che non ad un maiale ma...> prenderebbe dal portakunai uno dei suoi coltelli e proverebbe ad avvicinarlo al collo di costui <...tu verrai trattato anche peggio> perchè tenterebbe di individuare le giugulari ovvero le vene che permettono al sangue di defluire dal cervello e che si trovano sulla parte destra del collo. Proverebbe ad affondare la punta fino a recidere quei due importanti vasi, ma perchè quelli? La logica dietro tutto è che: con la testa in giù nonostante l'emorragia la testa sarà l'unico posto del corpo che riceverà sangue fino alla fine e potrà contiuare a rimanere vigile e cosciente perchè sarà il sangue refluo carico di anidrite carbonica, e non quello ossigenato che arriva al cervello, a fuoriuscire dal corpo allungando il più possibile quella tortura che è anche una condanna a morte... o almeno questo dovrebbe essere il suo intento <voglio parlare chiaro come tu lo hai fatto con me: sono alla ricerca di un luogo sicuro e protetto dove condurre esperimenti suo uomini vivi e morti... garantiscimi una mia nicchia per lavorare ed avrai il mio aiuto> se la conosce? Si, annuisce... [stessi tag]

Non conferma e non smentisce le parole dell’Aburame, anzi, rimane particolarmente impassibile di fronte alla scena della tortura e poi si rialza, ascoltando quelle parole chiare e concise. <Bene. Direi che forse possiamo trovare un compromesso. Porta questo messaggio a Mekura Hyuga da parte mia. La modalità del nostro incontro, il motivo per cui entrambi ne siamo usciti vivi, lascio tutto a te e alla tua fantasia.> direbbe avvicinandosi a lui, prendendo una lettera dalla sua armatura. La busta è chiusa e sembrerebbe interessato a lasciarla tale fino a quando non sarà fra le mani della persona a cui è indirizzata. <Porta a termine questo lavoro con successo e potrei anche decidere di aiutarti a trovare questo “luogo sicuro”> una sorta di dare per avere, anche se in questo caso la bilancia sta pendendo più sul lato di Hikoboshi e Zetsubo lo sa bene. <Avrei solo una regola da metterti prima di decidere o meno se affidarti un laboratorio in cui farti “divertire”.> e qui andrebbe a farsi molto serio, incredibilmente oscuro. Quell’area pesante torna, più forte di prima. Il piccolo corvo scappa, gli occhi dell’uomo si illuminano di una spettrale tonalità di arancione, mentre pronuncia le seguenti parole. <Non sei autorizzato a toccare donne fertili e bambini> degl’uomini può fare quello che vuole, donne e bambini non vanno in alcun modo sfiorati. <Questa è una regola su cui, Hikoboshi, non transigo. Se ti scoprirò a fare esperimenti su un bambino o una bambina, sarai il prossimo a finire sulla lista dei caduti del tuo villaggio> sbuffa e si allontana, seguito dai suoi cacciatori, salutandolo con un cenno della mano. <Consegna il mio messaggio a Mekura Hyuga e i miei corvi verranno a cercarti. Ah si, giusto, tienimi a parte gli occhi di quel cacciatore fallito. Potrebbero esserci utili.> Subito dopo, sia lui, che i suoi quattro cacciatori vanno a dissolversi nel nulla, lasciando l’Aburame in compagnia del suo amico maialino pronto ad esser cotto dopo esser stato sgozzato. [END]

23:01 Hikoboshi:
 Prenderebbe quella lettera con tutte le intenzioni di consegnarla a Mekura, non gli interessa neppure sapere cosa ci sia scritto. Sembra un lavoro facile e gli viene concesso carta bianca sulla versione da raccontare <una regola che potrebbe limitarmi parecchio ma fino a quando la nostra collaborazione andrà avanti potrei sarà rispettata> quell'aria pesante che torna prepotente è sintomo di qualcosa di più, qualcosa che per il moemnto è meglio indagare più a fondo prima di poter agire di conseguenza dopo aver valutato i pericoli <Direi che abbiamo un accordo mio caro Zetsubo> e lo conferma con un cenno del capo come se si stesse rispondendo da solo. Alla fine è un compromesso comunque piccolo in confronto al poter avere un posto sicuro dove lavorare senza doversi preoccupare di nulla... ed una volta rimasto solo con il suo animale appeso comincerebbe a guardarlo morire dissanguato ad ogni battito del cuore più vicino al dissanguamento <avresti fatto bene a rimanere davanti a me ed a farti ammazzare quella sera... un colpo ben piazzato e sarebbe finito tutto in un attimo> alla fine di tutto, una volta morto proverebbe anche a poggiare un fuda bianco sul corpo dell'uomo, usando il suo sangue proverebbe a scrivere il kanji "corpo" e provando a raccogliere il proprio chakra tenterebbe di lasciarlo fluire in direzione di entrambe le proprie braccia fino alle dita delle mani tentando di infonderlo contemporaneamente attraverso gli tsubo sia al sigillo che al corpo dell'uomo per sigillarlo al suo interno prima di tornare a Konoha [End]

Semplice ambient...anbient(?) quello che è in cui Hikoboshi fa la conoscenza del generale della caccia. I due stipulano un accordo. Hikoboshi farà da postino per Zetsubo e lui potrebbe aiutarlo nella sua ricerca. Al momento deve consegnare solo una lettera, ma chissà, in futuro...

no exp e lo sai il perchè (puzzi)