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con Raido, Kouki

15:11 Kouki:
  [Panchina - seduta] Gli abiti indossati dalla piccola Yakushi sono decisamente diversi dal solito oggi. I suoi vestiti sono composti da una maglia a maniche lunghe, morbide e larghe fino a coprire le mani, nera e aderente sul busto. Tale maglia è infilata nei pantaloni anch’essi neri lunghi fino a poco sotto il ginocchio, mentre ai piedi indossa le calzature ninja. Al di sopra della maglietta indossa il giubbino verde da Chunin e al collo il ciondolo col simbolo del clan Oboro che le ha regalato il padre. Sulla manica destra a livello della spalla è invece visibile il simbolo del suo clan Yakushi. Il copri fronte di Kusa invece è legato alla vita, a mo’ di cintura. L’intero suo corpo, sotto ai vestiti, è ovviamente coperto totalmente dalle fasciature bianche che usa per nascondere le cicatrici e le bruciature sulla sua pelle, visibili solo nei punti scoperti dai vestiti, quindi sugli stinchi e sul collo. Alla coscia destra porta il suo solito porta kunai e shuriken, mentre alla vita, dietro alla schiena, indossa il porta oggetti. In entrambi questi due oggetti vi sono le sue armi e il suo equipaggiamento. I lunghi capelli neri e lisci sono tenuti sciolti, liberi di percorrere la sua schiena in lunghezza fino a poso sotto il sedere, mentre alcune ciocche le ricadono in avanti sulle spalle e sul viso pallido. È una giornata tutto sommato serena a parte qualche nuvola di passaggio e le temperature in ribasso, la giovane se ne sta al Bosco dei Ciliegi, più precisamente seduta ad una delle panchine presenti lungo le vie del luogo. Non fa nulla di particolare se non pensare agli ultimi avvenimenti… quello che le ha detto suo padre, i Kage, i villaggi, buoni, cattivi, sua madre e il discorso avuto con Mekura, incubi, Otsuki, mostri, insomma la sua testa non ha un attimo di pace. Forse proprio per questo ricerca un posto tranquillo dove passare qualche ora in pace. Gli occhi gialli sono fissi dinnanzi a sé, osserva eventuali e pochi passanti, il paesaggio, anche se gli alberi non si possono di certo definire in fiore purtroppo. Il panorama comunque la rilassa e le da’ motivo di pensare un po’ a se stessa. La schiena è lasciata appoggiata allo schienale della panchina, muscoli rilassati e una posa un po’ molle, con le braccia abbandonate lungo i fianchi e la testolina che lentamente si lascia cadere all’indietro. La bocca si dischiude appena, mentre gli occhioni fissano le chiome sopra la sua testa. Il suo unico contatto con quello strano mondo, il Wonderland, è avvenuto proprio in quel luogo, poi basta… lo conosce solo per quanto raccontano i ninja o Shade. Immersa nei suoi pensieri la piccola inizia a muovere le gambe, sgambettando appena e lasciando che quella giornata le scorra addosso senza problemi, assumendo un atteggiamento passivo a ciò che la circonda. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro]

15:27 Raido:
  [Bosco | Panchina] Anche oggi passeggia tranquillamente tranquillamente nel bosco, anche la giornata di ieri si è dimostrata molto proficua, un nuovo membro della Masayoshi è arrivato, Sosachi si va ad unire a Kai e Fumiko. La corporazione, l'organizzazione prende finalmente forma e più persone riesce a portare dentro, più possibilità ha di portare avanti il proprio piano. Il suo è un pensiero profondo e pensato in mesi e mesi, un piano che è stato ponderato e studiato alla perfezione e ora può finalmente farlo iniziare solo che manca ancora qualcosa. Deve trovare un vero e proprio covo, un luogo di ritrovo per tutti i membri, deve riuscire a trovare un posto adatto. Non è un lavoro facile, questo è certo ma ha già qualche idea e ha già qualcosa in mente. Il monte Kakuri è una meta appetibile, lontano dall'alleanza, solitario ed è sicuro che nessuno sarebbe andato a disturbarli li, sicuro come la morte. Indosso, come suo solito, porta un semplice kimono bianco che giunge fino alle ginocchia; le punte basse del kimono sono rosse così come le maniche. Una cintura rossa legato e stretta alla vita per tenere chiuso il kimono mentre sotto di esso non vi è niente ed è possibile vedere e notare dei pezzi di metallo e una vestaglia un po' più pesante del normale, qualcosa di aderente al corpo ovvero un'armatura pesante per proteggerlo da possibili guai in arrivo. Pantaloni neri a ricoprire le gambe, pantaloni da ninja mentre ai piedi porta dei semplicissimi sandali neri, sempre ninjeschi. Sulla schiena ha posto la samehada, sua fedele arma in ogni situazione ed è anche la più potente di tutto l'armamentario mentre alla vita ha legato la sua katana, compagna di mille avventure che non lascia indietro. Non ha l'equipaggiamento completo, non ne ha bisogno. Muove le leve inferiori per la strada che passa attorno al bosco, non ha molti pensieri se non quello di veder nascere la sua bambina, vuole tenerla in braccio, stringerla, coccolarla, vuole fare il padre a tempo pieno, o quasi. L'emozione si spreca nel Jonin che, nel suo incedere, si ritrova a passare davanti a Kouki seduta su una panchina. Un mezzo sorriso si forma sul di lui viso prima di avvicinarsi alla figlia e, cercando di fare il più piano possibile andrebbe a sedersi al suo fianco <Secondo me mi hai visto ma hai fatto finta di niente per non salutarmi> inizia a pensare rivolgendosi alla propria bimba. [Chk on][Armatura pesante equip][Katana equip][Samehada equip]

15:42 Kouki:
  [Panchina - seduta] Se ne sta a tutti gli effetti svaccata su quella panchina, con la testolina all’indietro, mentre i lunghi capelli ricadono oltre lo schienale della panchina, almeno qualche ciocca. Non ha nulla da fare per il momento, di missioni non ne sta più facendo e inizia a sentirsi decisamente annoiata. A quanto pare non le viene affidato nulla negli ultimi giorni o settimane. Stringe i pugni ed assume un’aria irritata, mentre vanno avanti lei se sta statica e non dipende nemmeno totalmente da lei. Un leggero sospiro viene rilasciato dalle labbra mentre non si accorge dell’avvicinarsi del padre per il semplice fatto che sta ignorando tutto quello che la circonda. Il bordo dello schienale della panchina preme contro la sua nuca dandole un leggero e temporaneo sollievo al mal di testa che avverte, anche se è solo un leggero fastidio dato che di emozioni forti al momento non sembra provarle. La mano destra si solleva, giochicchia con il ciondolo e gli occhi rimangono fissi sulle chiome degli alberi sopra la sua testa ed ogni tanto osserva qualche sprazzo di cielo lasciando libero dalle nuvole. Non appena avverte la pressione sulla panchina di qualcun altro essere vivente che ci si siede, allo la testolina verrebbe sollevata e portata in posizione diritta e in seguito volge lo sguardo accanto a sé. Gli occhi dorati vanno a posarsi sulla figura di sua padre in maniera pacata e lenta. Non sobbalza presa alla sprovvista come faceva le prime volte, forse troppo intontita dai suoi stessi pensieri per pensare ad un pericolo. Il visino si rilassa e un leggero sorriso si delinea sulle sue labbra. <Ciao.> saluta, come suo solito, contenta di vederlo ma anche presa da una strana e pessima sensazione. Forse è tutto collegato a quel discorso sulla giustizia che le ha fatto, e sul fatto che si è pian piano convinta da sola di quelle sue parole. Le è bastato guardarsi intorno e non solo lì a Kusa. <Stavo guardando il cielo, non avevo nulla da fare.> borbotta assumendo un’aria falsamente imbronciata, ma che nasconde un leggero fastidio di base. Non le piace fare il nulla, si allena, certo, ma può passare le sue giornate ad allenarsi e a fare i turni in ospedale, con la sola compagnia dei suoi problemi e pensieri. <Come stai? E Fumiko?> domanda verso di lui in maniera del tutto spontanea, tornando ad osservare davanti a sé. <Mi ha regalato un enorme orsacchiotto, lo hai visto? L’ho messo nella mia stanza. E ha creato un roseto a forma di mio nome in giardino con delle rose di tanti colori.> non se ne rende conto ma sorride al solo ricordo di quella giornata, di come poi è continuata. Non aggiunge altro, perdendosi in quelle emozioni e sensazioni del tutto positive. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro]

16:00 Raido:
  [Bosco | Panchina] Il sorriso di sua figlia lo fa sempre sciogliere, ne basta anche uno piccolo per portarlo alla serenità più totale, una pace che sconvolge tutto quanto e gli fa dimenticare tutto il resto. Ora la vede più spesso, specialmente da quando Fumiko si è trasferita da lui passa più tempo a casa e sta con le ragazze molto di più di prima, non è più costretto a dividersi tra Kusa e Konoha perchè, ora, ha tutto ciò che gli serve nel paese dell'erba e non potrebbe esserne più felice <Ciao amore mio> ricambia il sorriso della bambina allungando il braccio sinistro cercando di carezzarle il viso. Ogni volta che la guarda ripensa al passato della Yakushi e a ciò che quello scienziato ha fatto al suo corpo, come l'ha ridotta e come l'ha martoriata lasciandole intatto soltanto il visino <Sembri un piccolo panzerotto vestita così> inizia a scherzare sul di lei modo di vestire, non l'ha mai vista con un maglione tanto grosso e lungo però le sta bene, la sua bambina sta bene con tutto quanto <Lo vedo, resti molto tempo a casa> non la vede mai fare qualcosa, specialmente da shinobi <Per questo ho preso in mano la situazione. Io e te andremo in missione insieme, niente di complicato, una missione di livello C. C'è qualche brigante di troppo in questo paese> ecco una prima buona notizia, sarebbero andati in missione insieme, almeno l'avrebbe vista nuovamente in movimento e si sarebbe fatto un'idea migliore della sua crescita come ninja e come kunoichi dell'erba. Per adesso non ha voglia di tirare in ballo il discorso sulla giustizia o sulla Masayoshi, vuole solo stare con sua figlia in quella pace che non hanno da troppo tempo, o quasi. Gli viene posta una domanda a dir poco fondamentale, come sta Fumiko e gli occhi iniziano a brillare di luce propria, diventa ancora più felice di quanto avrebbe mai potuto pensare <Non posso stare meglio> si volta, gira l'intero corpo in direzione di Kouki andando a prenderle le manine, le stringe tra le proprie ma senza farle male <L'altro giorno io e Fumiko siamo andati in ospedale per fare un'ecografia è...è...> non riesce a dirlo tanta è l'emozione che sta provando in questo momento <...è femmina, aspetta una bambina...avrai una sorellina> sa quanto la ragazza avrebbe voluto un fratellino ma il destino ha deciso questo per loro, ha deciso di dar loro una bambina e non può essere più grato di così a chiunque abbia deciso di fargli questo dono. Gli occhi divengono lucidi per l'emozione e la felicità mentre Kouki pone una domanda che gli fa storcere abbastanza il naso <Si, l'ho visto e ho visto anche come ha ridotto la magione> un cenno di tristezza si manifesta sul volto del Jonin <Dimmi che tu non c'entra con quell'orrida cosa che ha deciso di fare alla casa> spera vivamente che lei non sia in mezzo a questa storia <Ma il roseto mi è piaciuto, così tutti possono sapere che sei mia figlia> almeno di questo è grato a Fumiko. [Chk on][Armatura pesante equip][Katana equip][Samehada equip]

16:19 Kouki:
  [Panchina - seduta] Una giornata che si sta rivelando essere migliore di minuto in minuto. Certo, ora che Fumiko si è trasferita a casa loro può godere della presenza di suo padre molto più spesso, ma di certo non disdegna di incontrarlo anche in giro. In quella casa, dove un tempo ci sarebbe dovuta essere sua madre… sospira, sforzandosi davvero tanto per accantonare quei pensieri e cercare di armonizzarsi con tutto quello che ha ora. Ce la sta mettendo davvero tutta. <Un panzerotto?> quel semplice commento la lascia spaesata. Non ne capisce il significato e la sua espressione confusa tradisce questa sua emozione. <Nel senso che sembro buona fa mangiare?> sempre più confusa, tanto che abbassa il viso ad osservare se stessa o magari annusarsi… magari sa di qualche cibo in particolare anche se non è che si abbuffa più di tanto. Anzi. <Fa freddo e mi sono coperta.> gonfia le guance andando ad incrociare le braccia al petto, ancora una volta fingendosi offesa, ma è comprensibile il fatto che in realtà sia divertita da quella situazione. Tuttavia questa giornata sembra farsi sempre più perfetta, soprattutto con le parole successive di suo padre. <Davvero? Andiamo in missione?> il visino si illumina, così come gli occhi e tutto il proprio corpo sembra riprendere vita. Una missione C e a quanto pare centrano dei briganti, la ragazzina annuisce, forse un po’ troppo emozionata. <Briganti, è vero. Tempo fa io e altri due ragazzi fummo attaccati da dei briganti, mentre portavamo medicine.> il pensiero va a quella specifica missione e inevitabilmente a quel specifico compagno ormai sparito. Rabbia, spera sia morto in realtà. Comunque sia scuote la testa e si accentua il suo sorriso verso il padre, il quale si volta verso di lei afferrandole dolcemente le manine. Accetta ogni gesto da lui, anche quella carezza sul viso, ogni gesto, abbraccio, tutto. Non ha più paura di lui e delle sue mani da tempo ormai e si può godere l’affetto di un vero padre. Man mano che ascolta quelle parole, però, l’entusiasmo viene meno, mentre quello dell’uomo aumenta, e lei deve far sfoggio della più sua totale capacità di controllo. Nonostante il viso sembra essere del tutto deluso dalla notizia, cerca di accennare un piccolo sorriso. <Una femmina? Wow…> non riesce ad essere entusiasta come vorrebbe, o come vorrebbe suo padre in realtà. Un fratellino sarebbe stato una minaccia minore e avrebbe potuto essere agevolata nell’affezionarsi a lui, ma una sorellina? Più piccola, più carina, più tenera. <Ma quando nascerà? Si sa?> cerca di allontanarsi da quei pensieri ponendo altre domande che possano distrarre entrambi dalla reazione della piccola Yakushi. <Ah, dici i colori?> domanda per poi lasciarsi sfuggire una piccola risata cristallina e sollevata. <Ne abbiamo parlato insieme, ci sembrava una buona idea. Lo ha fatto davvero? Forte!> si immagina ora quella donna intenta a lanciare secchiate di vernice colorata per le pareti della magione, e non può che sorridere ancor di più a quel pensiero. <E’ più viva, speciale, così, non pensi?> chi potrebbe mai vantare una casa di mille colori? Continua quel suo essere spensierata, annuendo poi alle sue ultime parole riguardo al roseto. Le mani tornano ad afferrare il ciondolo degli Oboro e il viso si abbassa nell’osservarlo. <Abbiamo parlato anche di quello che mi hai detto. Sai quel discorso strano.> quello sulla giustizia che da giorni le sta logorando il cervello. <Ho iniziato davvero a pensare che hai ragione. Anche Fumiko la pensa allo stesso modo e ho potuto averne un esempio lampante a Konoha.> ci tiene ad informarlo in proposito, dato che lui ci era rimasto davvero male a quella sua reazione di pianto. Certo non cambia idea sul fatto che non tutti i criminali sono uguali e non tutti merito la morte, ma per lo meno si è resa conto che i buoni, ogni tanto, non possono portare una giustizia vera. Sorride ora, tornando ad osservarlo. <C’è qualcosa che ci turba, ma non riusciamo a capire cosa.> ammette infine parlando sia di sé che di Mirako, accennando per la prima volta a quella sensazione strana che non riesce a levarsi di dosso, senza avere la minima idea di che cosa si tratti. Tuttavia lei sorride, forse non prende poi tanto sul serio quella sensazione. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro]

16:44 Raido:
  [Bosco | Panchina] Gli fa ridere, Kouki si è trasformata davvero in una bambina in tutto e per tutto, non è più come un tempo, fredda, distaccata, incapace di provare emozioni; adesso è una bimba come tutte le altre ed è quello che ha sempre voluto per lei anche se la sua innocenza lo spinge letteralmente a morire dal ridere. Sentire quelle parole scatenano l'ilarità della situazione, inizia a ridere, poi, a quella domanda sul mangiare e non riesce a trattenersi. Si avvicina a lei, la prende cercando di tirarla contro di se per abbracciarla con un sorriso che non accenna a scomparire minimamente <Sei bellissima ahahaha> non la vuole offendere ma quei modi di fare, quell'ingenuità tanto genuina lo spingono ad adorarla ancora di più <Sei buona da mangiare, certo perciò stai attenta, potrei divorarti un braccio un giorno di questi> solleva un sopracciglio con tono scherzoso, non le avrebbe mai fatto del male ovviamente, anzi, avrebbe fatto di tutto pur di proteggerla e farla stare bene. La stringe contro di se, l'abbraccia anche se l'abbraccio si fa più leggero in modo che possa muoversi, possa fare qualsiasi cosa voglia e poi lo vede, il suo visino illuminarsi all'improvviso, un viso pieno di felicità. Le ha dato una bella notizia ed è felice di vederla reagire in questo modo <Certo ed è anche arrivato il momento di affidarti compiti più impegnativi. Sai, adesso che sei chunin hai l'autorizzazione per affrontare missioni di livello B e voglio essere con te nella prima che affronterai> vuole fare anche quel tipo di missione con lei, non vuole farsi scappare un'occasione simile. Sa quanto la ragazzina sia forte, sa quanto sia brava ma non vuole che corra particolari rischi, non adesso che la famiglia si sta finalmente formando. La notizia del sesso del nascituro non entusiasma la Yakushi e lo nota dal suo viso anche se tenta di mascherarlo con un sorriso <Purtroppo non lo sappiamo ancora> il giorno preciso non lo sanno ma non hanno fretta, almeno, Fumiko di sicuro visto che è lei a dover partorire <Ehi> le prende il visino sconsolato, le sorride <Ricordati quello che ci siamo detti a casa, mh?> riguardo al ciondolo, alla sua posizione in famiglia, al fatto che è lei la sua erede nonostante non abbiano lo stesso sangue e, soprattutto, non avrebbe fatto distinzioni tra loro <Sei la mia bambina> deve rincuorarla e la comprende. E' adottata e la paura di essere rimpiazzata è davvero tanta. Non gliene fa una colpa e non dice niente, anzi, cerca solo di farla sentire meglio e di farla sentire amata <Non dubitarne mai> mai avrebbe dovuto dubitare del suo amore per lei, mai e poi mai. Le cose belle passano in secondo piano perchè ora arrivano le cose brutte, banale certo ma sapere che la propria casa è ridotta a un circo lo fa abbastanza arrabbiare e le sue più grandi paure si realizzano purtroppo <Ne...ne avete parlato?> chiude gli occhi per pochi secondi cercando la pace interiore <Io penso che i miei mobili vadano puliti ora. Tutta la casa è piena di macchie, mobili, pavimento, tutto quanto e visto che tu ne sei complice...appena torni a casa ti aspettano secchio e spazzolone, farai compagnia a Fumiko nelle pulizie> oh si, lo avrebbe fatto eccome, si sarebbe preso la sua vendetta nel vederle sgobbare mentre lui avrebbe bevuto del buonissimo tè. Si pregusta già il momento, immagina l'intera scena e nella propria mente ride malignamente. Purtroppo anche argomenti non proprio felici vengono alla luce. Il discorso che le ha fatto sulla giustizia è ancora vivo in lei e sapere che ha trovato conferme reali gli fa piacere, vuol dire che ciò che ha detto è tutto quanto vero. China il capo ascoltandola in silenzio <Qualcosa che vi turba?> questo non va bene ma forse lei non riesce a parlarne bene quanto Mirako <Senti..vorrei parlare con Mirako di quello che è ho detto anche a te> una piccola richiesta ma non sa se la ragazza avrebbe accettato. [Chk on][Armatura pesante equip][Katana equip][Samehada equip]

17:07 Kouki:
  [Panchina - seduta] Quel suo non sapere come comportarsi e non avere bene in mente come funzionano al cento per cento le persone, la porta a sembrare decisamente ingenua. Del resto sta imparando tutto da zero, e molto spesso l’ironia non riesce nemmeno a coglierla, portandola a fare osservazione del tutto spiazzanti o divertenti. Per questo non comprende forse a pieno come mai suo padre si metta a ridere in quel modo, ma non la sta prendendo in giro e si capisce anche dall’abbraccio che va a donarle, stringendola forte a sé. In un primo momento prende quella frase quasi come se fosse vera, ma un dubbio che dura giusto un istante, per capire subito dopo lo scherzo. <Non ho molta carne sulle ossa per poter essere mangiata.> deve mettere su un po’ di ciccia, poco ma sicuro, ma ride insieme a suo padre, divertita e spensierata per quella situazione. Si accoccola contro di lui, giusto qualche secondo, giusto un poco per sentirsi protetta e al sicuro, per poi passare all’altro argomento della giornata, ovvero la missione. Qualcosa che la riempie di gioia, non vede l’ora di rimettersi in moto, dimostrare di essere forte e capace. <Le missioni B… faremo la mia prima missione B insieme? Però non dovrai aiutarmi molto, così potrò sapere anche io stessa se sono pronta per quel tipo di missioni.> certo collaborare e combattere nel caso ce ne sia bisogno, ma sa che il tasso di mortalità è più elevato ed infine come Chunin deve davvero far fronte ad altri compiti. Come saper gestire, almeno in generale una squadra, e lei non ha ancora capito se ne è in grado. Ma lo spera vivamente. Ascolta le sue parole, lascia che le prenda il visino pallido fra le mani e lo osserva. Un sorriso pacifico, sereno, si dipinge sul suo viso, mentre lentamente va ad annuire. <Lo so papà, me lo ricordo. Ce la sto mettendo tutta, credimi.> è difficile per lei, ma non vuole che suo padre pensi che non ci stia provando. Sarà molto difficile quando nascerà quella bambina e si, ha molta paura di se stessa in quel frangente, quindi se dovrà avere contatti con la neonata spera che ci sia o suo padre o Fumiko con lei. Purtroppo però suo padre non la pensa allo stesso modo riguardo la casa e i colori, e la ragazzina inclina la testolina leggermente di lato. <Dovresti guardare il tutto da un altro punto di vista. Tutti parlerebbero della tua casa e la riconoscerebbero.> accenna quel sorriso verso di lui, proprio come se lo volesse convincere che la loro idea si stata grandiosa. Ma alla conseguente punizione il viso si fa affranto e triste, sospira. <Ma ci vorrà un sacco di tempo per pulire tutto!> borbotta accennando per la prima volta ad un tono molto simili al capriccioso. <E poi Fumiko mica si può sforzare troppo.> ci prova ancora a fargli cambiare idea, puntando sul fargli pena. Più o meno. Infine annuisce alle sue ultime parole. <Si, ci turba. È come se ci fosse un grande pentolone e dentro un miscuglio di cose. Uhm… no, aspetta.> tenta di spiegarsi, con scarso successo. <Non so nemmeno che cosa ci turba, è solo una sensazione molto lieve e poco ragionata.> ci rinuncia, non lo sa spiegare, ma alla fine osserva suo padre. Lo analizza, con cura, cercando di capire quanto sia buono il fatto di lasciare Mirako libera di parlare con lui di quel genere di giustizia. Sospira. <Hai ragione… Mirako fa parte della famiglia, ed è giusto che tu parli anche con lei.> lei non è come Mirako dopo tutto, non vuole tenerla all’oscuro di niente, ma più che altro si sente ancora in debito con Lei. fin troppo in debito. Va quindi a chiudere gli occhi, il viso sereno, i muscoli rilassati… cerca di abbandonarsi nel buio della propria mente e di richiamare l’attenzione dell’Altra. Non è difficile, dopo tutto Mirako è sempre lì dietro l’angolo, smaniosa di poter uscire allo scoperto e respirare aria fresca. Mentre pian piano la coscienza di Kouki viene portata sul fondo della propria mente, Mirako viene portata lentamente a galla. Senza nessun tipo di trauma o colpo brusco, la ragazzina tornerebbe semplicemente ad aprire gli occhi e a prendere un profondo respiro. Gli occhi gialli e il sorriso più arroganto e strafottente, si posano su Raido. <Voglio che tu sappia, però, che so quello che vi siete detti riguardo a quel discorso.> Lei può, a Lei è permesso, Lei è sempre vigile e decide Lei se Kouki possa sentire o meno, vedere e comprendere. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro]

17:26 Raido:
  [Bosco | Panchina] Una cosa su cui continua sempre a lottare è proprio il cibo, combatte per farla mangiare di più ma con scarsi risultati. Sa che sta bene, molto bene eppure a prima vista sembra una bambina denutrita e questo non gli piace, non gli piace che la gente pensi questo di lei <Lo so e dobbiamo porvi rimedio prima o poi ma dimmi la verità, quando non ci sono, mangi? Perchè se non mangi ti lascio davvero una copia come cuoco> se non è a casa è in fucina oppure in missione oppure al palazzo del governo ma se nell'ora di pranzo non tocca cibo, allora avrebbe agito in modo davvero drastico. Se la coccola tranquillo a con un sorriso in viso, quei momento sono rari con lei ma ogni volta sono sempre bellissimi anche se ha tanto su cui lavorare ancora, deve fare in modo che non pianga più e deve essere un padre pressoché perfetto sotto ogni punto di vista. Per ora è riuscito a renderla felice, la faccenda della missione l'ha resa solare e molto più contenta di prima, ha fatto qualcosa di buono e se ne compiace abbastanza <Ci proverò ma sei sempre la mia bambina, non mi piace vederti in difficoltà> il brutto di affrontare delle missioni con i genitori è proprio questo, essi sono apprensivi e troppo attaccati e vedere Kouki nei guai lo fa arrabbiare abbastanza. Le tocca il visino, lo afferra e lo carezza per rincuorarla ma quelle parole lo portano a sorridere insieme a lei, un sorriso dolce <Lo so e sono fiero di te> forse è la prima volta che glielo dice ma è sempre stato fiero di lei, ogni cosa che fa lo rende fiero e non potrebbe essere diversamente. La situazione cambia nuovamente e la casa diventa l'argomento principale e il modo buffo con cui si muove lo fa ridere nuovamente <L'unico punto di vista che riesco a vedere è la mia casa letteralmente sottosopra> e ci tiene particolarmente a quella magione visto che ha speso l'ira di dio per farla costruire e il portafoglio si è messo a piangere quel giorno. La sente borbottare, il tono diventa capriccioso per la prima, segno che è davvero diventata una bambina come tutte le altre senza alcuna differenza <Hai ragione, vorrà dire che tu farai anche quello che Fumiko non è in grado di fare mentre lei farà ciò che può> altro che pena, questa è la sua vendetta e vuole godersela tutta quanta fino alla fine, vedere le due ragazze sgobbare mentre ripuliscono il macello che loro hanno ideato e che Fumiko ha messo in pratica <Quindi preparati per oggi> un modo come un altro per dire di cominciare ad alzarsi le maniche e prepararsi psicologicamente al lavoro. L'ascolta mentre prova a spiegare ciò che la turba ma senza successo, non capisce e non ci prova nemmeno, è tutto troppo confuso nella testolina della ragazzina <Vedremo di scoprirlo allora> lo avrebbe scoperto sicuramente <Già> Mirako fa parte della famiglia e deve essere presa in considerazione anche lei nonostante tutto. Attende quei pochi attimi per permettere alla seconda personalità di venire fuori e la vede, la vede negli occhi, nel tono utilizzato <Immaginavo per questo voglio parlarti, voglio sapere cosa ne pensi tu> per questo la vuole vedere, sapere qual è la sua idea in merita <E poi, forse tu sai spiegare meglio cosa vi turba> vorrebbe sapere anche questo ma non è tanto sicuro di ottenere le giuste risposte. [Chk on][Armatura pesante equip][Katana equip][Samehada equip]

17:44 Kouki:
  [Panchina - seduta] Quella domanda la prende alla sprovvista, eccome. Se mangia quando è sola in casa? No. Preferisce digiunare e fare altro, a meno che proprio non senta di avere fame, ma la maggior parte delle volte riesce a durare davvero con poco. Abbassa il viso, lo rialza, cerca di pensare a come sembrare sincera mentre risponde mentendo, ma quella lunga pausa che si prende è già fin troppo esaustiva per suo padre probabilmente. <Io mangio, si. Quello che c’è.> mente, ma il tono non è nemmeno totalmente convinto e lei stessa si ritrova ad arrossire troppo vistosamente. Quando serve l’aiuto di Mirako per mentire lei non c’è mai, diamine. Si prepara a prendersi una qualche ramanzina, ma prima si gode tutte le coccole che può prendersi dato che sta per essere messa in punizione riguardo la casa. <Lo so.> ammette con un sorriso sul fatto che non gli piace vederla in difficoltà. <Potremmo ideare una parola d’ordine. Così se ho bisogno davvero di aiuto che non riesco a cavarmela, saprai quando intervenire.> propone con un visino totalmente raggiante e sollevando il dito indice come a voler dare peso alla sua idea. Sapere che però suo padre è fiero di lei, la rende orgogliosa. Un calore profondo e forte nasce dal suo petto, dal cuore, ritrovandosi a sentirsi pervasa da una felicità che la porta a sorridere. Le spalle si fanno più leggere di un altro peso, felice che suo padre noti quel suo impegno. Peccato che, appunto, non riesca invece a vedere la casa pitturata in maniera diversa. Storce il nasino e sbuffa, per poi aprire la bocca letteralmente stupita, in peggio, alle sue successive parole. È offesa dal fatto di essersi peggiorata la situazione da sola. <Che??> lei dovrebbe lavorare di più? Ma in fondo se l’è cercata lei stessa… altro che pena! Si imbroncia nuovamente, braccia al petto. <E va bene.> non può dargli contro ancora per molto e decide di far morire l’argomento in quel modo, mantenendo quel suo fare offeso, come se il torto lo avesse fatto lui a lei. Non si riesce spiegare alla fine, ma lascia il posto a Mirako, sperando che le cose possano andare diversamente, ma ella, con ormai il completo controllo, scuote la testa. <Non so di cosa lei stia parlando. Certo per lei è una sensazione brutta, per me invece è come se mancasse qualcosa. E la cosa mi rende particolarmente frustrata.> commenta secca, puntando il suo sguardo tagliente verso l’Oboro, come se lo ritenesse responsabile. <A proposito.> il viso si abbassa, le dita prendono quel ciondolo che porta al collo. <Bella collana. Lo sai che per me è un insulto verso il mio Clan?> quanto permalosa, ma lascia correre e va avanti, accavallando una gamba una sopra l’altra, la destra sulla sinistra con precisione. Busto eretta, espressione superiore. <Cosa ne penso io. Be, stai chiedendo a me cosa ne penso del tuo concetto di vera giustizia?> ride, di gusto, come se lo stesse proprio deridendo e prendendo in giro. <A me importa solo la parte che riguarda il potere. E il fatto che non mi permetterebbero di averlo. Io voglio quel potere, diventare sempre più forte, ampliare le mie conoscenze e il mio sapere. Ho un obiettivo, e loro, come dicevi, non mi permetterebbero di raggiungerlo. E se ci riuscissi, me li ritroverei contro.> i buoni, che schifo. Sventola una manina davanti al viso, sempre mantenendo quell’aria arrogante. <Ma riguardo ai criminali? Non mi importa nulla se muoiono, se stanno in prigione, o in libertà. Dopo tutto io non sono poi tanto diversa da loro.> è la realtà delle cose. <Certo per i miei obiettivi io sono disposta a fare tutto ciò che è necessario.> e non ci sarebbero nemmeno dei dubbi in merito. Accentua quel suo ghigno, andando ad osservare Raido con espressione divertita in viso. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro]

18:05 Raido:
  [Bosco | Panchina] Niente da fare, Kouki non sa mentire ed è un bene, almeno in queste situazioni, così può capire come comportarsi con lei e cosa fare <Molto bene> dice semplicemente senza arrabbiarsi, il tono si mantiene pacato e tranquillo <Ti sei guadagnata la copia cuoco per quanto non ci sono> l'avrebbe tenuta d'occhio anche in quel momento preciso della giornata, piuttosto l'avrebbe forzata a mangiare <Un giorno ci riuscirò ad invogliarti> è una sfida personale questa, una sfida che avrebbe combattuto con tutte le se forze e con tutte le sue energie senza risparmiarsi minimamente, forse è la battaglia più importante che avrebbe affrontato in questo periodo. Non smette di coccolarla, non accenna nemmeno lontanamente a voler smettere, gli piace vederla così tranquilla e rilassata ma il suo cervellino pensa a un'idea niente male <Perchè no? Hai qualche idea? Qualche proposta?> lascia decidere a lei, oramai è lei la protagonista, lui si limita a fare il personaggio secondario in questa storia. Nota la felicità aumentare in lei, quelle parole sull'essere fiero di lei l'hanno colpita e sorride, sorride felice ma la punizione arriva comunque, quella non se la risparmia. Il suo broncio, quell'aria offesa, non lo turbano per niente, nemmeno lo toccano, si sente letteralmente in pace con se stesso e con chiunque altro <Brava la mia bambina ma se vuoi, puoi farti aiutare da Fumiko a ridipingere la tua stanza come vuoi tu> questo glielo concede, d'altronde è la sua di stanza, può farci ciò che vuole, circa, sempre nei limiti del sopportabile ma questo è scontato e non c'è bisogno di farlo presente nuovamente. Mirako viene alla luce, lo spirito di questa ragazzina si mostra e lo mette davanti a una nuova prospettiva, un nuovo punto di vista. Per Kouki è un qualcosa che la turba, per Mirako è una mancanza <Cosa ti manca?> magari potrebbe aiutarla ma il colpo basso arriva sulla collana..un insulto al suo clan <Sul serio? Secondo me il tuo clan non lo vede come tale, anzi, gli Yakushi sono molto attaccati a questo tipo di cose e poi, Kunimitsu, sarebbe felice per Kouki e per te> una lotta, però, è ancora in corso, il farsi accettare da Mirako. Non ha ancora imparato come fare, non ha proprio idea di come fare e questo lo infastidisce abbastanza, forse troppo per i suoi gusti ma ci sarebbero arrivati piano piano. Sa che Mirako è menefreghista e abbastanza malvagia ma si, vuole sapere anche il suo parere. Non le interessa dei criminali, le interessa soltanto del potere e del modo per averlo. E' chiaro, oramai, come il mondo viaggi per il potere, non esiste persona che non lo desidera e questo gli fa capire come sia letteralmente insignificante la mente umana, di quanto sia stupida e banale. Tutti ricercano la stessa cosa, una cosa che si può ottenere tramite la pazienza, la perseveranza e l'allenamento, proprio come ha fatto lui <Tutto ciò che è necessario?> una domanda retorica che non ha bisogno di risposta ma anche lei è come Sosachi, come Kai e come Fumiko, bisogna solo trovare la giusta leva <Io posso darti il potere che cerchi Mirako. Tu vuoi il sigillo che ho io e io ho i mezzi per dartelo> e su questo non ci piove, sa dove potrebbe trovarlo, sa dove potrebbe prenderlo ma ora è troppo presto per lei <Vedi, a te non interessa niente di questo mondo, pensi solo a te stessa ma il mio obiettivo è portare giustizia in questo modo, ergermi come giudice supremo, un Dio per certi versi e chiunque mi segua può ambire a questa posizione> le spiega a grandi linee un'altra parte del suo pensiero malato e contorto. [Chk on][Armatura pesante equip][Katana equip][Samehada equip]

18:29 Kouki:
  [Panchina - seduta] La copia cuoco, ecco quello che ha guadagnato da quella bugia. Suo padre ci sarebbe stato sempre, anche sotto forma di copia, e in un certo senso questo non può che farle piacere, ma durante i pranzi e le cene? Storce il nasino, ma cerca di non farsi vedere dal padre. Può sforzarsi e mangiare, questo si, ma quando non la sente? <Ma se non ho fame devo mangiare per forza?> forse sarebbe meglio, un boccone per volta e poi si vede come lo stomaco si apre. Anche se in effetti non è mai un bene esagerare all’inizio, con lo stomaco piccolo che si ritrova, ormai, rischierebbe solo di stare male. Sospira e rinuncia a combattere per questa questione, lasciando che sia suo padre a decidere, alla fin fine sa quanto sia importante mangiare. Sorride, serena e rilassata, rimanendo a contatto con l’uomo quanto più tempo possibile. <Una parola d’ordine dunque… una parola corta ed immediata, che però non deve essere di normale uso in una missione. Che ne dici di ‘ventaglietto’?> okay, non è ne corta ne immediata, eppure sembra del tutto soddisfatta della sua trovata. <Anzi, usiamo il nome del mio gatto: ‘Kuro’.> forse meglio in fatto di cortezza, un qualcosa che è possibile pronunciare anche se si viene colpiti. Alla fin fine si arriva ad un facile compromesso per la casa, il ridipingere la stanza come vuole lei. <Oh, allora la ridipingerei di due colori. Così da fare felice anche Mirako. Metà stanza azzurra, ci disegniamo anche qualche fiore, pianta, le nuvole.> parla con occhi sognanti, immaginando già l’appoggio di Fumiko. <L’altra metà nera con venature viola.> pienamente soddisfatta anche di quella scelta, così tanto che andrebbe a battere le mani una volta sola fra di loro. Cercare di andare incontro a Mirako è un dovere per lei, così come ora le lascia campo libero per potersi confrontare con l’Oboro. E Mirako ascolta, con attenzione, innanzitutto la parte del ciondolo e del clan. <Attaccati alle proprie cose, non ai simboli e ciondoli di altri Clan. Che ci faccio con questo? Non sono mica la tua erede, io sono l’erede di Orochimaru.> continua, imperterrita, senza riconoscere nulla all’Oboro. <Kunimitsu non sarebbe per nulla felice. Non so nemmeno cosa pensare di lei al momento.> per la prima volta nella sua vita sembra avere dei dubbi in merito a qualcosa, qualcosa che la lascia perplessa e confusa. <Certo che lo voglio il sigillo, ma tu stesso hai detto che lo darai a Kouki, quindi anche a me. L’unico problema sono quelle persone che si opporrebbero, giusto? Che hanno da ridire persino su di te, per via del sigillo.> lo guarda, assottiglia lo sguardo e il sorriso si fa più mellifluo. Il comportamento totale della ragazzina è cambiato, il suo atteggiamento sembra quasi provocare, lasciva. <Tu me lo darai, perché vuoi la felicità di Kouki. E lei non sarebbe felice senza di esso, senza poter raggiungere il suo obiettivo.> si lascia andare a una piccola risata. <Oh, ma ti sbagli. A me interessa di questo mondo, anche più di quanto tu stesso possa immaginare.> le sue ambizioni sono ben più alte, molto più ampie… eppure le parole di Raido fanno centro in Mirako. <Un Dio.> sussurra quelle semplici parole, mentre l’espressione si fa fissa sul viso dell’altro. Gli occhi potrebbero persino luccicare da quanto quella prospettiva non solo l’aggradi, ma si avvicini così tanto alle sue ambizioni. Il sorriso si accentua, piano, dolce e velenoso. <Aspetta, aspetta, aspetta… cosa vorresti fare tu? E con quali mezzi vorresti diventare un Giudice, un Dio?> il viso cambia, tutto sembra accentuarsi, tutta l’eccitazione per quello che sta ascoltando. <Chiunque ti segua… mmm…> chiude gli occhi, emette un gemito come se stesse assaporando qualcosa di delizioso. <Eccola quella sensazione. È come se mi sentissi vicina a qualcosa. Dimmi di più. Chiunque di segua potrebbe ergersi su questo mondo?> sembra in fibrillazione, osserva l’uomo come se volesse carpire ogni cosa con quegli occhi. Affamata, smaniosa. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro]

18:59 Raido:
  [Bosco | Panchina] Lo pone davanti a una domanda esistenziale, se non ha fame? Vorrebbe dirgli che non gliene frega niente e che debba ingozzarsi lo stesso ma non sarebbe una risposta degna di un padre, ne conviene e lo sa <No, questo no ma conoscendoti, sono sicuro che non mangi nemmeno quando hai fame o se lo fai non lo fai come si deve> la guarda dall'alto verso il basso per scrutarne il visino, sa di aver ragione, oramai ha capito come è fatta e sa che deve prendere misure drastiche, fin troppo drastiche. La parola d'ordine è un buon modo per non essere troppo invasivo con lei durante durante le missioni ed intervenire solo quando ha realmente bisogno del suo aiuto. Hanno raggiunto un buon accordo ma ora devono trovare una parola d'ordine adatta e la prima che viene detta lo fa voltare verso la ragazzina <Ma dici sul serio? "Parola corte e immediata" e tu scegli ventaglietto?> non ha idea di dove l'abbia trovata ma la seconda è forse migliore, anche perchè se la sarebbe ricordata con più facilità <Questa già mi piace di più...ma ora che ci penso...non vedo quel gatto da parecchio tempo> probabilmente è morto male ma con l'amore che ha lui per gli animali, poco gli importa, gli dispiace solo per Kouki ma avrebbe rimediato in qualche modo, poco ma sicuro. La stanza, quello sarebbe stato un problema, ridipingerla totalmente e i colori scelti dalla ragazza lasciano molto a desiderare ma rispecchiano perfettamente entrambe le personalità della Yakushi. Azzurra e pura come Kouki e nera come l'oscurità che aleggia in Mirako. Non è un esperto in queste cose ma non può vietarglielo, glielo ha promesso <Vada per il doppio colore anche se non so quanto ci stia bene> sicuramente sarebbe venuta fuori una stanza fuori dal normale ma se piace a lei,m ben venga alla fine, non si fa molti problemi. Purtroppo le cose belle vengono meno perchè Mirako inizia a mettere in moto la serpe che è con frasi che lo vanno a colpire duramente ma il bello è che, oramai, ci ha fatto l'abitudine e determinate cose, anche se fanno male, non lo toccano più di tanto e non mostra i soliti sentimenti <Si si, questo me lo hai già ripetuto tante volte. Cominci a diventare ripetitiva, sai?> i suoi modi di far soffrire stanno diventando tutti uguali alla fine e man mano che va avanti gli da sempre meno peso. <Cosa pensare? Perchè?> ha bisogno di capire meglio anche se, in parte, ha già compreso e riguarda la faccenda di Otsuki probabilmente. Si parla del sigillo e si, glielo avrebbe dato senza ombra di dubbio ma non per la sua sete di potere, bensì per rendere felice Kouki, è una promessa che le ha fatto ed è intenzionato a mantenerla a ogni costo <Si, è vero, te lo darò lo stesso ma sono intenzionato a cambiare questo mondo. Voglio fare in modo che chiunque sia in possesso di un potere superiore non venga messo da parte o giudicato, voglio che coloro come abbiano una vita...tranquilla> questo è un obiettivo molto secondario ma che avrebbe portato a termine molto facilmente. Ha trovato qualcosa per far leva su di lei e nota come si fossilizza sulla parola Dio, su quell'essere che è possibile diventare e, in questo modo, attira totalmente la sua attenzione <I mezzi li ho e so anche come fare> conferma sicuro di se sotto ogni aspetto. La sta stuzzicando e prova di nuovo quella sensazione ma ora vuole incidere sempre di più in lei <Si. E' il mio piano, diventare giudice supremo di questo mondo. Saremo noi a giudicare tutti quanti e noi agiremo in base alla nostra giustizia. Noi decideremo chi vive o chi muore, proprio come un dio avremo il potere della vita e della morte nel palmo della nostra mano> sa di sta pronunciando parole pesanti, molto pesanti <Ma tu vuoi seguire Orochimaru, quindi è tutto fiato sprecato mi sa> non può averla con se finchè rimane dedita al sannin, questo vuole farle capire. [Chk on][Armatura pesante equip][Katana equip][Samehada equip]

19:24 Kouki:
  [Panchina - seduta] Suo padre la conosce fin troppo bene, e lo dimostra ancora una volta parlando del cibo e del suo modo di mangiare. Non dice nulla in merito, rimane in silenzio con quell’aria colpevole che la circonda. È vero, non mangia come si deve se non qualcosina dei suoi piatti preferiti. È in grado di mangiare molto un giorno per poi digiunare quelli successivi, o comunque alimentarsi in modo inadeguato. Mugugna solamente, unico segno a dar ragione alle parole di suo padre, ma non ha nulla da aggiungere quindi va oltre, si concentra su quella parola d’ordine e si rende conto che effettivamente la prima non è delle migliori. <Era carina però.> afferma appena, ma almeno si è corretta subito dopo con un’altra parole ben più semplice e corta, che ha anche un valore affettivo per lei, emozioni che ora si trasformano in preoccupazione. <Come non lo vedi? Gli do’ da mangiare io. E poi si nasconde ovunque, la casa è gigante, è facile non vederlo spesso. Ma di solito si mostra per le coccole e il cibo.> gatti, sanno bene come approfittarsi delle persone, ma alla ragazzina piace e questo conta. Si fa pensierosa all’affermazione del doppio colore, solleva lo sguardo, ci pensa, ma alla fine scuote la testa alzando anche le spalle. <Non importa, sarà una stanza speciale. Dato che non vuoi avere la casa tutta speciale.> ancora infierisce sul discorso tinteggio casa, ma lo accompagna con un sorriso e una risata divertita. Nulla di male infondo, almeno fino a quando non si passa a Mirako e ai loro discorsi. <Non voglio essere ripetitiva, voglio solo che tu sia conscio di questo e che non ti faccia strane idee. Mica lo ripeto tanto per fare.> commenta muovendo la mano davanti al viso. Inferisce certo, ma farlo soffrire con quelle parole non rientrava nelle sue priorità, voleva solo mettere in chiaro le cose. <Kouki sarà la tua erede, io no.> semplice, lineare, sa perfettamente come distaccarsi dalla ragazzina figlia dell’Oboro. Tuttavia con il proseguire del dialogo si lascia leggermente più andare verso quell’uomo. <Per Otsuki. Lui mi ha ferita, e se Kunimitsu sapeva del progetto, vuol dire che anche lei mi potrebbe ritenere come un errore, no?> sospira, le brucia ancora e si vede, si vede quanto le facciano ancora male le parole di quel maledetto. <Quindi Kunimitsu è diventata un’incognita per me.> del resto le importa solo di seguire le orme di Orochimaru, non di Kunimitsu. È il Sannin che vuole raggiungere, non la Kage di Oto. O ex Kage, non sa come sia la situazione ora che è dietro le sbarre. Lo ascolta, in silenzio, rimanendo imperturbabile a quelle prime parole. Ma anche se non si trovasse d’accordo con lui, non potrà mica allontanarsi… del resto le darà il potere che vuole. <E come farai? Che mezzi?> chiede ancora, insiste, vuole sapere, conoscere, ricoprire quel buco che sente dentro di sé, quella mancanza. Come se volesse solamente fagocitare informazioni. Ascolta fino alla fine e poi sospira. <Senti, Raido.> per la prima volta il tono si fa accondiscendente, aperto al dialogo e alle spiegazioni. <Tutto quello che voglio è conoscere, sapere, avere il potere. Io voglio raggiungere Orochimaru e superarlo. Diventare un lui migliore. E tu parli di diventare come un Dio, di avere un potere decisionale sicuramente al di sopra di quanto abbia mai fatto Orochimaru stesso. Per quel che so, lui non è mai stato un Dio, anche se forse ci si avvicina di più se è riuscito a carpire il segreto dell’immortalità.> cerca di essere più chiara possibile. <Sono stata progettata per essere come lui, per aspirare all’immortalità. Ma io voglio superarlo. Fare mio tutto ciò che è stato lui, immortalità compresa, e superarlo in tutto.> il tono arrogante e strafottente non c’è più, ha lasciato spazio solo a una gelida serietà fin troppo decisa. <Questo è quello a cui ambisco, qualcosa che altri non mi lascerebbero mai fare. E qualcosa che, sentendoti parlare, solo tu al momento mi stai offrendo.> torna a guardarlo ora, tremendamente seria. <Vuoi essere accettato anche da me, Raido?> lo guarda dritto negli occhi, e solo adesso comparirebbe un sorriso, un sorriso che non è un ghigno, ma un reale sorriso anche se più infido su quel visino di Mirako. <Permettimi di raggiungere tutto questo, e potrai fare il giudice supremo di qualsiasi cosa tu voglia. Anche se questo vuol dire seguirti in… cos’è un progetto? Cosa?> ancora una volta chiede spiegazioni, perché se c’è una cosa che non sopporta e non avere tutti i pezzi insieme prima di ponderare decisioni. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro]

19:47 Raido:
  [Bosco | Panchina] Non mette in dubbio che la parola sia carina ma non è consona a una missione, questo è abbastanza chiaro alla fine. Il gatto, quel piccolo batuffolo di pelo che non ha mai desiderato ma che ha preso solo per sua figlia, lo ha fatto esclusivamente per lei anche se, ogni tanto, fa piacere anche a lui carezzarlo e coccolarlo, succede di rado ma succede <Non lo so, non lo vedo mai quando sono in casa, si vede che preferisce starmi lontano> la casa è certamente gigante ma a lui piace così, piena di cose, piena di stanza, ci si potrebbe nascondere all'interno per evitare di essere trovati. Non si ricorda nemmeno quanti piani ha fatto fare, 4 o 5 di sicuro e ora li sta usando tutti grazie a quegli animali che Fumiko gli ha portato nella vita <Quella casa è già speciale di suo, non ha bisogno di colorazioni strane> mette il broncio anche lui, non è offeso ma sta allo scherzo insieme a Kouki. Il tutto cambia quando si passa a Mirako, è lei ora che deve convincere e parlare ma tra le due è colei che rende tutto quanto più semplice, più facile e meno faticoso. Spiega il perchè di quelle parole, una spiegazione piuttosto chiara alla fine, renderlo conscio di tutto <Strane idee? Le mie idee sono chiarissime> ma quella l'ultima frase lo colpisce sul serio, Kouki è la sua erede, non lei ma, sono la stessa persona alla fine, non può evitare di prendere il suo posto un giorno. Per ora è presto pensarci, devono affrontare cose ben più importanti, come la faccenda di Otsuki e, per la prima volta, sente Mirako aprirsi con lui. Gli fa piacere, gli fa immensamente piacere e non avrebbe potuto chiedere di più da lei <Penso che Kunimitsu non sia così stupida da ritenerti tale. Tu non sei un'errore e Otsuki pagherà per aver osato dire tanto ma, nel caso lo pensasse anche Kunimitsu, faremo in modo che cambi idea> sta difendendo Mirako da tutti coloro che le vogliono male, alla fine tiene anche a lei dopotutto. Le domande continuano da parte della ragazzina, vuole sapere, brama la conoscenza ma non prima di avergli fatto un discorso assai interessante, molto interessante a dire il vero. Vuole superare Orochimaru, diventare migliore di lui, ambire all'immortalità e superarlo, essere migliore in tutto e persino superiore. China leggermente il capo, non la guarda ma scruta il terreno come a volerlo squadrare da cima a fondo. Ambisce a quello ma è in grado lui di dargli tutto quello? Non lo sa ma è una sfida molto interessante. Persino quel sorriso che Mirako gli rivolge lo invoglia ad accettare quella sfida <Ti permetterò di raggiungere tutto questo, insieme ritroveremo il segreto che solo uno è riuscito a scoprire. Insieme ritroveremo la via per l'immortalità> e lo avrebbe fatto, sarebbe riuscito a trovare nuovamente quel particolare tipo di potere <Faremo in modo che diventi più grande di Orochimaru> glielo sta promettendo e lui mantiene le sue promesse ma ora deve spiegare tutto quello che ha in mente <Si, un progetto, un'organizzazione che ha lo scopo di portare la vera giustizia in questo mondo secondo il nostro credo, un'organizzazione che si ergerà a giudice del mondo e io ti voglio con me> ecco cosa vuole lui da lei. [Chk on][Armatura pesante equip][Katana equip][Samehada equip]

20:06 Kouki:
  [Panchina - seduta] Quella piccola pallino di pelo ormai in crescita è abile nel nascondersi, soprattutto ora che ci sono tutti quegli animali nuovi. Ma sa che è vivo, per carità, potrebbe succedere il fini mondo se no. Ascolta le parole del padre ed annuisce, sorridendo persino. <E’ perché sente di non starti simpatico. È lo stesso con Mirako, quando c’è lei, lui non si avvicina.> semplice, anche perché Mirako non nasconde il suo desiderio di aprirlo in due, quindi spera veramente che si sappia nascondere bene. ma proseguendo anche suo padre mette il broncio dopo aver pronunciato le sue parole e rende il tutto molto più divertente. <Se lo dici tu.> ridacchia, spensierata e cristallina, riuscendo ad essere in un qualche modo normale. Ma è una normalità che non è fatta per durare, almeno non questa sera, dato che Mirako pretende, parla, e non lascia che le parole di Raido siano inascoltate. <Oh, bene.> soddisfatta la serpe che l’uomo abbia le idee chiare, così non deve più farsi problemi. Perché, se li faceva? Comunque, rimane in ascolto e parla anche lei, forse troppo… e si confida. Parla a lui di quel dolore, di come l’abbia fatta sentire inutile, piccola, sporca, sbagliata. Tutte sensazioni che ha già provato Kouki stessa, ma che mai aveva provato anche Mirako fino ad adesso. Sente le parole di Raido, quel suo difenderla… e le fa piacere. Ma è un sentimento che blocca sul nascere e seppellisce nelle profondità del suo animo. Non può rischiare di affezionarsi seriamente. <Non ho comunque modo di saperlo. Ormai è in prigione.> mica può andare da lei solo per sapere cosa pensa della ragazzina, sarebbe sciocco. Ma succede dell’altro… Mirako espone il suo di piano, la sua ambizione, quello che vorrebbe ottenere dalla vita. Non è diverso dal desiderio di Kouki, in effetti. <Kouki vuole la stessa cosa. Solo che il fine ultimo è diverso dal mio.> Mirako vuole tutto quello per ergersi al di sopra del mondo, essere come un Dio per poter decidere della vita e della morte, essere temuta e rispettata, comandare, avere il controllo. Kouki invece vuole tutto quello per poi usarlo a fin di bene. Ma quale delle due quindi si avvicinerebbe più all’idea di Raido? Ascolta, l’immortalità che lui le promette, quell’ambizione che lui le assicura l’aiuterà a raggiungere. Il viso della ragazzina si distende in un sorriso, più maligno, ma comunque ricolmo di gioia. <Si, più di Orochimaru e ricercheremo l’immortalità.> ci vorrà tempo, molto, moltissimo tempo e ne è conscia… ma ha usato il plurale e forse non si è mai sentita tanto vicina a Raido come in questo momento. <Un’organizzazione? Stai parlando di un vero e proprio gruppo di persone che persevera questo obiettivo? La giustizia al di sopra di tutto e tutti? Poter decidere chi è degno e chi no a seconda delle loro colpe?> vuole avere tutto ben chiaro nella sua testolina. <Tu vuoi me. O noi? Mirako o Kouki, o entrambe? Devo sapere tutto, devi specificarlo bene… così che io possa sapere cosa far conoscere a Kouki e cosa no. Quali segreti mantenere.> sorride, affilata e divertita. <Insomma, racconta un po’. Come ti è nata questa idea così stramba? Come pensi di metterla in atto?> ancora altre domande, purtroppo per Raido, Mirako deve avere per davvero le idee chiare. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro]

20:57 Raido:
  [Bosco | Panchina] Il gatto è davvero l'ultimo dei suoi problemi, potrebbe sul serio farne a meno ma rende felice la Yakushi, perciò lo sopporta <Forse è vero ma gli animali in generale non mi stanno simpatici, troppo impegno> anche se i gatti non sono animali che devono essere seguiti in modo costante, sono piuttosto autonomi e forse è per questo che ha acconsentito a prenderne uno. Mette il broncio stando allo scherzo ma sorride nel sentirla ridere, è una cosa che gli ha sempre fatto piacere e ora si gusta quella vocina. Tornando a Mirako, quella serpe è convinta delle proprie parole ma forse riesce sul serio a smuoverla parlando di Otsuki, si sta aprendo e deve sfruttare quest'occasione per instaurare un legame solido con lei, un legame simile a quello che ha con Kouki, lo desidera e lo brama come non mai, vuole avere un rapporto completo con sua figlia perchè, nonostante tutto, considera Mirako e Kouki come un'unica figlia. Ode quell'affermazione su Kunimitsu e ha ragione ma non totalmente <Io si> lui ha il modo di vederla, ha le conoscenze adatte per poter andare in prigione e vedere Kunimitsu <Andrò da lei e le farò dire tutto quanto e se si dovesse rivelare come Otsuki, pagherà allo stesso identico modo> ancora la difende e la difende a spada tratta promettendole quelle risposte. Forse è l'unico modo per farsi accettare, l'unico per averla con se ma non ha altro modo, deve agire con lei e non solo pensare <Lo so e il mio progetto è a fin di bene se andiamo a vedere. Voglio portare la pace> un concetto distorto, malato quasi ma la sua idea di pace è quella, una pace in cui la giustizia vige sovrana sopra ogni cosa e sopra tutto e tutti. Vede Mirako sorridere, un sorriso maligno ma pieno di gioia, per ora si accontenta di questo, non vuole osare troppo con lei per non rischiare di rovinare quanto sta nascendo tra loro. Una serie di domande vengono fatte e tutte loro hanno un'unica risposta che li accomuna <Si> non dice altro e non va nei dettagli, non ce n'è bisogno ma è il dopo che lo prende realmente di petto. Chi vuole lui? Mirako o Kouki? Oppure entrambe? La risposta è semplice ma è una risposta che lo fa soffrire e anche molto, forse addirittura più del previsto <Io voglio entrambe ma non dire niente a Kouki, voglio pensarci io> le chiede soltanto questo, vuole occuparsi lui di Kouki e vuole farlo a modo suo <Come è nata? Vivendo. Vivendo ho capito come qualcosa non vada in questo mondo e alla fine sono arrivato alla conclusione che ciò che dovrebbe essere buono in realtà non lo è altrimenti molte delle cose successe non sarebbero accadute> ma poi ecco che giunge una nuova domanda, forse la più difficile a cui rispondere in questo giorno <Ho una mia idea ancora da definire ma ce l'ho e te ne parlerò quando sarà completa> ha tante idee in verità, anche troppe e deve decidere quali di queste attuare per prima. Si volta a guardare Kouki, la guarda in viso per squadrarla bene <Non dire niente a nessuno di quello che ci siamo detti, noi dobbiamo agire in segreto e nell'ombra, nessuno deve sapere niente. Se venisse fuori, tutto verrebbe rovinato e nessuno di noi raggiungerebbe il proprio obiettivo> questo è ciò che chiede alla ragazza ed è la regola fondamentale della corporazione, il segreto <E ora, direi che possiamo anche tornare a casa. Preparo io la cena. Vuoi venire con me oppure lasci il posto a Kouki?> aspetta una risposta dalla ragazza, un sorriso viene fatto per poi incamminarsi verso la magione per la cena in compagnia di sua figlia e di Fumiko. [END]

21:11 Kouki:
  [Panchina - seduta] È vero che gli animali hanno bisogno di molto impegno, ma è altrettanto vero che i gatti sono quelli più autonomi. Lascia cadere il discorso del gatto alla fin fine, sorride e si diverte solamente a pensare a quel loro unico momento. Ma alla fin fine, ovviamente, ha lasciato il posto a Mirako, e quello che succede fra i due non viene lasciato osservare dalla ragazzina. Dorme, in profondità nella sua coscienza, mentre Mirako ascolta, annuisce, comprende. Le parole di Raido le rendono giustizia, le sue parole la fanno sorridere, per quanto distorto sia quel sorriso. <Lo faresti, per me?> una domanda che nasconde una sorta di sorpresa nelle sue note, ma anche una sorta di sfacciataggine che però è sua di natura. <Uccideresti Kunimitsu, come Otsuki?> lascia aperta quella domanda e poi si lascia andare a una piccola risatina. Le sta piangendo e non poco quel discorso. Chi l’avrebbe mai detto che Raido potesse essere a quel modo? O meglio… avere in testa una simile visione del mondo? Certo sempre di giustizia e pace si trattano, ma persino Mirako comprende quanto distorta e malata sia quella versione. <La pace. Mh.> annuisce, sempre più divertita. Ergersi a unico giudice supremo, decidere della vita e della morte delle persone… c’è qualcosa di assolutamente deviato. <Contro coloro che si professano buoni, contro i Kage e la loro falsa giustizia, eh?> è qualcosa di enorme, grande, molto più profondo di quello che pensava all’inizio. E ancora però le manca un particolare tassello che le permetta di unire due cose completamente slegate nella sua mente. Ma che non comprende e non conosce nemmeno. Quella sensazione non l’abbandona, ma si fa più pressante. <Ma certo.> il sorriso si allarga, maligno e divertito. <Non è il primo segreto che tengo con Kouki. Fa pure…> pronuncia mentre tiene tutto il divertimento e le domande per sé. E se Kouki non fosse d’accordo? Potrebbe avere tutto un risvolto molto più succulento. Annuisce alla sua spiegazione, mentre si sistema una ciocca corvina. <Non lo dirò a nessuno certo, immagino che sia un tantino illegale quello che hai in mente.> o non criticherebbe tanto i Kage, o comunque una suprema giustizia, lui che si erge a Dio. Ovvio che sia illegale. Ovvio che nessuno debba sapere. <Non pensavo fossi così in realtà. Sono curiosa di sapere cosa ne penserà Kouki.> si limita a dire con una piccola risata, mentre alla fine seguirebbe Raido verso casa. <Resto io. Ho voglia di godermi un po’ la serata.> sorride, più sottile, ma un poco meno maligna rispetto a prima. Piccoli passi per Raido, che lo avvicinano a Mirako, ma chissà se lo allontaneranno da Kouki. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro][END]

Parlano di gatti, di cucina ma soprattutto della Masayoshi. Mirako si unisce alla corporazione con delle promesse. La Masayoshi raggiunge i 5 membri in totale