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con Rasetsu, Kouki

00:42 Rasetsu:
 Ha passato gli ultimi mesi alla base della Yakuza o, più precisamente, nel Locale di Zashiki. Ha perso molto tempo nonché molteplici ore di sonno per cercare di sintetizzare delle nuove droghe, le quali saranno ben presto sul commercio. Tramite un lavoro ben retribuito e un luogo nel quale nessuno può fargli alcunché, sta lavorando senza sosta, riducendo persino al minimo sindacabile il tempo che perdeva dietro alle cavie da laboratorio, ai cadaveri e a studi di Medicina migliorati, in base alle basi che già possiede per essere un ottimo Medico. O Scienziato. Perché sì, lui preferisce essere definito così esattamente come ama il soprannome che s'è dato e che gli hanno permesso d'usare. Un Demone Mangia-Uomini che di Demoniaco ha poco se non lo sguardo e i poteri che riesce a sfruttare per i propri scopi. Quel volto ha lineamenti troppo femminili, privo d'alcun pelo simile o meno ad una barba; le guance morbide al tatto, come se la pelle fosse vellutata, liscia. Il fisico asciutto è privo di muscolatura che possa essere definita tale, avendo di per sé poca forza mascolina da mostrare al mondo. C'è una motivazione se ha scelto, infatti, d'utilizzare le Arti Magiche a discapito di quelle fisiche nelle quali non è affatto portato. Ha cambiato abiti, probabilmente perché gli altri son andati distrutti durante qualche missione o per il semplice fatto d'aver finalmente trovato gusto nel cambiarsi d'abito, ogni tanto. Indossa, quindi, un paio di pantaloni neri, eleganti come suo solito a vedersi, ma molto più da "ninja" che da "normale civile senza spina dorsale che non prende parte alla difesa del villaggio". Non ch'egli sia propenso alla difesa di Kusagakure, anche se qualcosa è cambiato da quando v'è Yukio come Hasukage. Son poche le persone nelle quali prova un briciolo di stima, e il Kokketsu è tra questi, se vogliamo dir le cose come stanno. Ritornando ai capi di vestiario, oltre a quei pantaloni scuri, porta anche una t-shirt del medesimo colore, aderente al di lui fisico decisamente troppo magro con un lieve scollo a V sul petto. Anche quello è privo di qualsivoglia peluria: fortunatamente, non ha seno, altrimenti la situazione sarebbe molto più grave di quanto già non sia. Sulle spalle, è gettato un haori scuro con sfumature violacee, tendente quindi a colori tra il viola e il nero, tipici particolarmente dei Kokketsu. E non per niente, svetta quello ch'è un simbolo che accomuna quel Clan, proprio tra le scapole, per quanto sia semi-nascosto dai capelli lunghi e rossi, arrivanti sino al fondoschiena. Le mani son coperte da un paio di guanti del medesimo colore del resto degli abiti. Ad essere onesti, l'unica cosa di diverso che spicca in lui son i denti bianchi simili a zanne di squalo, placcate lì in un perenne ghignare, e i capelli color del sangue che gli incorniciano il volto pallido, simile ad un cadavere. E lui i cadaveri li seziona. Sulla punta del naso, brilla la montatura rossa degli occhiali da vista dai quali mai si separa, anche perché rischierebbe di inciampare nel primo sassolino che incontra, senza. Un sospiro dalle labbra sottili e pallide anch'esse, un ghigno che aumenta d'intensità assieme all'alternarsi delle proprie leve. < Nyahahah~ > Immancabile, ben udibile, mai nascosta o dimenticata. Non ha particolari armi con sé, fatta eccezione per il bisturi nella tasca destra dei pantaloni e la sua follia, nel cerebro. Se vogliamo essere precisi, nelle tasche dei pantaloni, vi sono anche delle bustine in plastica sigillate, con svariate pasticche. Sa lui quelle prive di Veleno e quelle che, invece, le comprendono. Cammina lentamente, or ch'è tutto buio, senza una meta precisa da raggiungere; esclusivamente, perde tempo, di notte, non riuscendo a dormire. Mente offuscata da incubi e pensieri poco ortodossi. [Chk ON]

00:49 Kouki:
 Indossa gli stessi vestiti con i quali è uscita di casa stanotte. Dopo aver vagato per le colline e aver fatto conoscenze, ora si è diretta verso il Bosco dei Ciliegi, luogo a lei caro che le piace alquanto. A fasciarle il fisico quindi ha kimono corto e dalle lunghe maniche larghe che le coprono le mani, di un colore azzurro. Sul tessuto vi sono motivi floreali di un colore blu, mentre è esso chiuso alla vita da una fascia blu sulla quale è presente la placca in metallo del copri fronte di Kusa, con relativo simbolo. Le gambe sono avvolte da dei pantaloni neri ed attillati, ma dal tessuto elasticizzato, che le arrivano fino a poco prima delle ginocchia. Scarpe ninja ai piedi e guanti a mezze dita alle mani, con la classica placca in metallo sul dorso. Con sé ha il proprio equipaggiamento e le sue armi, distribuite in un porta kunai e shuriken alla gamba destra, sulla coscia, e nel porta armi tenuto in vita, dietro alla schiena. Ovviamente i simboli del suo clan Yakushi sono ben presenti e visibili, uno a livello del cuore, e l’altro dietro alla schiena. Al collo porta il ciondolo che le ha regalato suo padre, raffiguranti il simbolo del clan Oboro. I lunghi capelli neri e morbidi sono tenuti sciolti, liberi di percorrere tutta la sua schiena in lunghezza fino ad oltre il sedere, mentre alcune ciocche le ricadono in avanti sulle spalle e sul viso. Pelle molto pallida, come sempre, ed occhi gialli. Piccola e minuta, decisamente bassa in altezza e sotto peso, potrebbe benissimo dimostrare meno anni di quelli che ha in realtà. Con sé porta anche il blocco da disegno che si è portata da casa, e un astuccio contenente chissà cosa. Non è sua intenzione ora come ora tenerli con sé, ma non può certo abbandonarli in questi luoghi, quindi se li porta dietro. Di certo man mano che si è avviata verso il Bosco, la voce di Mirako si è fatta sempre più forte nella propria testa, così come la sua influenza sul proprio carattere e modi di fare, per questo si ritrova accanto ad una delle panchine a ridosso della strada che passa attraverso quegli alberi, intenta a togliersi di dosso tutto il bendaggio che ricopre il proprio corpo. Le bende ricadono accanto a lei, mentre man mano cerca di togliersi le fasciature facendo ben attenzione a non denudarsi troppo nel farlo. Blocco e astuccio sono appoggiati sulla panchina e le ci vuole un bel po’ di tempo per mettere allo scoperto la sua pelle nuda. Finalmente ora le cicatrici e le bruciature vengono messe in mostra, percorrendo ogni centimetro della sua pelle, senza lasciare nemmeno uno spazio intonso, o almeno per la maggior parte è così, dato che il visino invece è privo di qualsiasi lesione. Ha tirato e strappato, dato che il bendaggio l’avvolge come una mummia, ha dovuto adattarsi per fare in modo di non togliersi del tutto i vestiti, ma magari aprire solo un po’ il kimono per poi rallacciarlo tramite la fascia. Si trova dunque così occupata, senza fretta, sguardo attento e serio, mentre alle sue orecchie forse potrebbe arrivare una qualche tipo di risata che la porta ad allarmarsi e a guardarsi intorno. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro]

01:05 Rasetsu:
 Cammina, lemme, senza meta. E' probabilmente alla ricerca di un posto dove potersi sedere, nel caso in cui ve ne sia ancora uno disponibile. Dato l'orario, non crede vi sia qualcun altro nel Bosco dei Ciliegi, se non la di lui ombra. O il respiro che, altrettanto come il proprio passo, fuoriesce dalle nari e si condensa innanzi al di lui viso. Un fruscio fa sì ch'egli si volti in direzione della panchina su cui si trova Kouki. Non l'ha mai vista, questo è sicuro. Ma, a ben vedere, è una mocciosa. Piccolina, striminzita, perché il termine magra è eccessivo per quei trenta chilogrammi scarsi. Osserva, scruta, abbassa di poco gli occhiali lungo il naso aquilino e cerca di capire cosa stia facendo. E, infine, come un fulmine a ciel sereno, se ne esce con poche e semplici parole: <Hai bisogno di una mano?> Ma non è un tono pacato, gentile, come quelli che userebbero possibili medici o ninja di buon cuore nei confronti di chi si sta cambiando un bendaggio. La sua è curiosità, ma curiosità dal punto di vista malvagio. Infatti, si può facilmente intuire il sarcasmo, nonché la presenza di quel dannato ghigno che mai sparisce e sempre compare. Fermo a circa tre o quattro metri, non si cruccia di far casino durante l'avvicinamento, bensì alterna le inferiori leve con talmente tanta calma da non sembrare Rasetsu. [Chk ON]

01:15 Kouki:
 Continua col suo fare, ben sicura che a quest’ora della notte non ci sia nessuno per quel luogo. Per questo non vi è fretta nei suoi movimenti, molto calcolati, con i quali si toglie tutto il bendaggio lasciando che tocchi il suo senza preoccuparsi di buttare tutto in una pattumiera, anche perché non ne ha intenzione, quasi sicuramente arrotolerebbe il tutto per poi infilarsi quei rotoli di bende mezzi strappati nel porta oggetti. Mezza svestita ed illuminata dalla fioca luce della luna, la piccola non avrebbe difficoltà a notare il nuovo giunto… sia per la risata con la quale si è annunciato, sia per la domanda sarcastica che viene portata nella sua direzione. Si ferma, bloccandosi sul posto, e con lentezza andrebbe a voltare il viso verso… il ragazzo? La ragazza? Le viene difficile caparlo dati quei lineamenti quasi androgeni dell’altro. Lo fissa per qualche istante senza mostrare alcuna emozione, salvo poi come svegliarsi da un sogno e regalare allo sconosciuto un sorriso indefinito. Si, perché potrebbe apparire scortese, eppure ha una nota da ghigno appena accennato, indice che l’influenza di Mirako è ormai giunta. <No, grazie, sono in grado di fare questa semplice operazione.> risponde con un sussurro, un sibilo caldo e leggero, portato alle orecchie del rosso. Nonostante quella inquietante presenza, la ragazzina non sembra velocizzare il suo fare, prendendosi tutto il tempo di cui dispone, ma cercando di rimanere allerta, coi muscoli tesi e gli occhi puntanti per lo più sullo sconosciuto. Lo osserva, lo analizza, guarda i vestiti e ne ricerca il copri fronte, senza però trovarlo. Non riesce quindi a capire chi sia e a metterlo in una qualche categoria. Però ne osserva i denti, affascinata certo, ma non è la prima volta che vede dei denti così aguzzi. <Posso fare qualcosa per te?> domanda dopo un lungo silenzio, mentre il dubbio inizia a percorrere il cervello… che abbia bisogno di qualcosa? Per questo si è fermato? Permane quel mezzo sogghigno, quel suo fare educato al limite del mellifluo e dell’arrogante, in bilico tra se stessa e l’Altra, mantenendo ancora la sua coscienza. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro]

01:27 Rasetsu:
 Delle volte, non ha un preciso motivo per il quale deve fermarsi ed infastidire le persone. No. Può capitare che voglia che la faccenda con Kai si ripeta: paura e delirio a Las Kusas, solo per tossici. Il capo prende una piega verso la spalla destra, frattempo che entrambe le superiori leve fanno intrufolare le rispettive mani nelle tasche dei pantaloni. Il ghigno permane palese, onnipresente, sempre più largo. <Nyahahahah!> E ride, non si sa per quale assurdo motivo. Non è sotto effetto di stupefacenti, questa volta. Tuttavia, le dita si serrano dentro le tasche, esattamente come s'accentua il sogghigno e lo sgranarsi delle palpebre. A breve, potrebbe anche iniziare a sbavare senza rendersene conto. Che abbia dimenticato di prendere qualcosa? Che abbia sbattuto la testa? Cosa ha questa sera da sorridere tanto? E' un licantropo e la luna risveglia pensieri reconditi, nonché una parte di sé sopita? Oh, i motivi di questo suo modo di fare potrebbero essere molteplici, d'altronde. <Cosa potrebbe fare una mocciosa-> La voce che, fino a quel momento, s'era mantenuta alta, arrogante, fastidiosa, diviene un lieve sibilo, nel rendersi assurdamente conto che Bahaa, adesso, potrebbe avere la stessa età della Yakushi che ha di fronte. <..come te?> Conclude quella frase, ma le ultime due parole fuoriescono dalle labbra, screpolate e quasi inesistenti, come fossero state tirate fuori a forza dalle corde vocali per essere pronunciate. <Ho visto che ti stavi cambiando le bende..> Tenta un diversivo, cambiando argomento. <..ed essendo un medico..> Si stringe nelle spalle, lasciando a lei l'ultima parola, non terminando una frase alquanto ovvia, invero. [Chk ON]

01:39 Kouki:
 Che abbia qualcosa che non vada è palese, lei solleva un sopracciglio, perplessa, ma dopo tutto lei è l’ultima che potrebbe parlare di stranezze in questo momento. L’ennesima risata sembra quasi infastidire la piccola, soprattutto perché non ne comprende il motivo, e a lei piace comprendere le cose. Ogni cosa. Lo osserva, curiosa, inclinando il capino leggermente da un lato ed assottigliando appena lo sguardo. <Che cosa c’è di tanto divertente?> finalmente domanda, con naturalezza e spontaneità, ponendo una domanda come tante altre e tenendo il suo sguardo dorato fisso in quello di lui. Le labbra piegate in un lieve sorriso e le manine ancora lavorano per poter finire il suo compito. Man mano lavora, scopre la pelle e le cicatrici, le bruciature, senza alcun problema. Mirako è ben presente, perché la sola Kouki non avrebbe mai permesso a qualcuno di vederla in quello stato. Sente il ragazzo che riprende le parole e lei si ferma, lo ascolta… un sibilo anche da parte sua ed infine quella strana domanda. <Cosa potrei fare, in che senso? Mocciosa o meno, non ti conviene sottovalutare le persone che ti trovi davanti. So fare molte cose.> e l’indole di Mirako che prevale, soffia quelle parole ed accompagna il tutto con un sorriso divertito e arrogante, quasi mellifluo o provocatorio. <Non mi sto cambiando le bende, me le sto togliendo perché mi danno fastidio.> commenta infine, mutando nuovamente espressione tornando alla neutralità precedente, uno sbalzo abbastanza evidente di umore ed espressione. Una volta concluse tutte le sue operazioni, ecco che inizierebbe ad arrotolare i bendaggi, ma senza dimenticarsi di ascoltare lo sconosciuto. <Sono vecchie cicatrici e bruciature ormai passate, non c’è nulla che un medico possa fare.> sussurra in sua direzione senza guardarlo in viso, ma limitandosi a concentrarsi solo su quello che sta facendo. Un sospiro, cambia nuovamente e si fa più leggera, serena. Sembra a suo agio. <E poi sono un medico anche io, quindi so quello che faccio.> praticamente, certo, ma comunque esercita. Non aggiunge altro, andando solo ora a volgere il proprio sguardo verso di lui per donargli un altro sorriso, questa volta decisamente più cortese e sincero. L’ennesimo cambiamento. <Dunque… ti diverti ad andare in giro di notte ad importunare le persone? O vaghi alla ricerca di qualcosa?> domande che potrebbero non avere un filo logico, forse slegate tra loro, ma lei pone comunque con normalità. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro]

01:58 Rasetsu:
 Oh, niente. Non c'è niente di divertente, questo penso si sia capito abbondantemente. Non ha motivi precisi per cui dover ridere, ma lo fa lo stesso. Per chi lo conosce, non ci sarebbe alcuna novità. Per la Yakushi è assurdamente normale chiedere un tale quesito, ma ciò non fa altro che rendere la risata del Demone Mangia Uomini ancora più isterica. <NYAHAHAHAH!> S'alza di volume, getta il capo all'indietro con fare profondamente teatrale. E' sempre troppo estroverso, egocentrico. Prima o poi, qualcuno gliela farà pagare. Più prima che poi, se consideriamo in che guai si va a cacciare il più delle volte. <C'è che sei tu, quella divertente. Sei in mezzo ad un Bosco, su una panchina di fortuna, nel bel mezzo della notte.. Tu, una bambina.> Fossi in lui, chiuderei la boccaccia, poiché, alla fin fine, il livello ninja è identico. Sono entrambi dei Chunin, ma ne sono all'oscuro. Che Kouki sia una bambina non sta certo a significare che non sappia difendersi, soltanto se lo volesse e nel caso in cui il Kokketsu la infastidisca più del dovuto. <Oh, che caratterino e che paroloni per essere una mocciosa.> Non la smetti mai, eh? Devi per forza insistere, anche quando non è strettamente necessario, pur di creare/causare disagi a chiunque gli stia di fronte. Accenna ad un passo, giusto per diminuire ulteriormente la distanza che divide i due baldi giovani, seppur di giovinezza Rasetsu ne abbia poca, comparata a quella altrui. <Sai fare molte cose? Ad esempio?> Chiede, apparentemente lascivo nel tono utilizzato per chiederglielo, poiché probabilmente sta pensando a tutt'altro in questo momento che alle reali intenzioni della ragazza. Inoltre, inizia a sentirsi strano, come se gli mancasse qualcosa e non avesse voglia alcuna di porvi rimedio. Sa benissimo cosa prova, ma al contempo preferisce ignorarla, il che è strano da parte sua. Tuttavia, ci torneremo in un secondo momento, giacché è ancora sopportabile. <Tu sei un Medico? Lavori in Ospedale? Non penso d'averti mai vista.> Replica, sorpresa da quanto gli viene spiegato da Kouki. D'altro canto, manca dall'Ospedale da parecchi mesi. Non ci sarebbe da stupirsi se non ha mai visto prima o conosciuto lei. <Io non sto importunando nessuno. E' solo che..> Si stringe nelle spalle. <..hai un bel faccino. E chissà cos'altro. Nyahahah!> Poi ti incazzi pure quando ti chiamano pedofilo, eh? <Sei di Kusa, comunque?> Pare assestarsi, divenendo parzialmente umano e non un mostro assetato di sesso. [Chk ON]

02:16 Kouki:
 Nulla, a quanto pare quella sua domanda ha causato una sorta di crisi verso il rosso, il quale non solo non risponde, ma si lascia andare ad un’ennesima risata ancor più alta, con tanto di capo gettato all’indietro. Non dice nulla la giovane Yakushi, non si intromette in quel modo di strano, e se l’altro ha qualche rotella fuori posto non è un problema suo… forse. Fatto sta che però incredibilmente le viene spiegato quello che l’altro trova divertente, peccato che la piccola non ne comprenda comunque l’ilarità. <E quindi? Faccio così ridere? Se fossi una donna adulta non ci sarebbero problemi?> sente che si sta innervosendo, soprattutto sente l’arroganza di Mirako bussare forte alla porta della sua psiche, ma come detto si trova in un equilibrio tanto precario quanto stabile al momento. <Sono libera di andare e stare dove voglio.> commenta ancora una volta, alzando un poco quelle spalle gracili e segnate che si ritrova. Ancora lui parla, la infastidisce e non poco, ma soprattutto non ha idea di come lei dovrebbe reagire o rispondere… insomma, sta dicendo cose alle quale lei non trova risposte decente. Non capisce cosa ci sia di tanto fastidioso nell’essere una mocciosa e trovarsi in questo luogo a quest’ora della notte. <Si, sembra che tu ti stia solo divertendo.> pronuncia infine, non trovando di meglio da dire. <Cosa so fare?> be, non che lei abbia mai pensato ad un elenco, eppure ci sta anche a pensare. Il visino si solleva verso l’alto, verso il cielo, andando ad osservarne le nuvole e la luna pallida. Un brivido le percorre la schiena nel sentire quel tono, le riporta alla memoria parecchie cose, o meglio, nozioni. <Nah, sei ancora troppo piccolo per sapere cosa so fare.> sbologna il tutto con una piccola presa in giro, muovendo la mano davanti al viso e lasciandosi sfuggire una piccola risata divertita. Ogni tanto sembra infastidita, mentre altre volte, come ora, sembra che si stia divertendo a giocare con lui. Decisamente poco stabile. <Lavoro in ospedale, certo. Nemmeno io ti ho mai visto se è per questo. Sicuro di essere un medico?> mette in dubbio anche quello, del resto chiunque potrebbe dire di esserlo. La sua domanda trova una mezza risposta infine… errata, dato che la sta importunando eccome, ma le parole successive la fanno nuovamente rabbrividire. <Penso che solo il faccino sia bello.> fredda in quella risposta, mentre abbassa il volto sulle proprie bende ormai piegate e che sistema quindi nel porta oggetti. <Il resto di me è brutto e sfregiato.> a conti fatti, vista senza vestiti, non sarebbe per niente un bello spettacolo. Ne è conscia ed è quello che più le da problemi ad accettarsi, ma non vuole di certo andare oltre, quindi sbologna il tutto con fare gelido e tagliente. All’ultima domanda ecco che le mani andrebbe ad indicare il proprio copri fronte allacciato in vita, quella placca di metallo appiccicata alla fascia che tiene stretto il kimono e sulla quale vi è il simbolo di Kusa. <Tu che dici?> palese che sia di Kusa, ma in seguito aggiungerebbe anche altro. <Ma comunque vengo da Oto.> niente di più e niente di meno, ora tace, e mentre attende le sue parole, inizierebbe a rivestirsi per bene. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro]

02:39 Rasetsu:
 <Fai domande sciocche, tu.> Da che pulpito viene la predica? Lui è assolutamente il primo che espone quesiti a sproposito, senza sapere neppure da dove le ricava, le tiri fuori. E' fatto così, ma questo suo fare così è sempre stato molto controproducente. Potrebbe rivelarsi esattamente uguale anche in questo momento. Alza le superiori leve, affinché i palmi vengano rivolti in direzione della Yakushi. Mostra come siano vuoti, puliti, arrendevoli. <Non ho mica detto che non puoi andare o fare quel che vuoi, mocciosa. Tuttavia, tu stessa non puoi vietarmi di ridere se vedo qualcosa che mi incita a farlo.> Il ragionamento, tutto sommato, non fa una piega e sarebbe anche giusto se non fosse che, a spiegarlo, sia proprio il Kokketsu. Si stringe nelle spalle, lasciando conseguenzialmente scendere dabbasso le braccia, posandole lungo i rispettivi fianchi, inermi almeno per il momento. La gola, però, inizia a sentirla davvero secca, quasi fosse nel deserto e non avesse acqua; ma seppur bevesse acqua, la situazione appare talmente tragica che non potrebbe risolvere il problema. Si limita a schiarirsi la gola, son effetti che sa riconoscere piuttosto bene, ormai. <Fa caldo.> Inspira ed espira, ma il battito è accelerato, per non parlare del fatto che il petto si gonfia e si sgonfia molto più velocemente del normale. Indice e medio della mandritta allargano il collo della t-shirt, cercando di far sì che vi entri aria fresca: sta sudando freddo; è quasi nel panico. Ma, tutto ciò, si può racchiudere in un unico ed intrinseco significato: astinenza. Deve assumere la propria droga al più presto per accertarsi che tutto passi, ma non vuole farlo adesso e pretende che il di lui corpo, ormai evidentemente quasi al limite, resista ancora. Sono passate poco più di ventiquattr'ore da quando ha assunto l'ultima pasticca. <Certe volte, capita, eh; che mi diverta da solo, intendo.> Ridacchia, lasciandole il beneficio del dubbio sul come e quando possa divertirsi da solo un uomo. Drogato, tra l'altro. <Non cambiare le carte in tavole!> Esclama, alzando sì la voce, ma sembra giocoso, seppur quel volto, quel sorriso, non diano esattamente questa aspettativa. E' palese come lui sia più grande di lei, questo sta ad intendere. <Sono un medico radiato dall'albo, ma pur sempre un medico!> Che non può esercitare e che usa, tra l'altro, impropriamente il proprio sapere per fare del male alle altre persone. E' pur sempre stato cacciato fuori dall'ospedale e da tutto ciò che concerne quell'ambito. Non ha più neppure il badge. <Potrei constatarlo da solo se il resto di te è brutto e sfregiato, che ne dici?> La punta della lingua passa sulle labbra sottili, inumidendole, come un allupato. Alla di lei spiegazione, ragiona. Bahaa potrebbe avere la di lei età, attualmente, ma Kouki non è bionda e non proviene da Iwa. Scuote il capo, perché i pensieri alla fine volgono sempre in un'unica direzione. <Io penso d'essere sempre stato in questo villaggio di merda, con le sue regole di merda.> Sbuffa, ma par zittirsi. [Chk ON]

02:54 Kouki:
 A quella frase un’espressione divertita appare sul viso della piccola, che non ci pensa su due volte a rispondere. <Senti chi parla. Le tue non hanno senso.> rilancia la palla a lui e quindi permane ad osservarlo con cura, cercando di comprendere chi ha di fronte, ma soprattutto osservare ogni suo minimo gesto o espressione. Lo osserva, lo ascolta, e gli occhi vengono ruotati verso il cielo e un sonoro sospiro vien rilasciato da quelle labbra pallide. <Io non ti ho mai vietato di ridere, ho solo chiesto che cosa ti fa ridere.> ci tiene a sottolineare, assumendo un atteggiamento più arrogante rispetto a prima. <Sei tu che stai ridendo di me, come se io non potessi stare qui.> ma alla fine sono tutte impressioni e niente più. Osserva come il petto inizia ad espandersi e ridursi sempre più velocemente, con conseguenze aumento del respiro. Le dita che vanno ad allargare il colletto, il caldo avvertito. <Stai per avere un attacco di panico?> spera di no, ma se così fosse lo lascerebbe lì a terra agonizzante e se ne andrebbe via anche piuttosto velocemente. Non riesce davvero ad inquadrare questo soggetto, sembra uscito da qualche incubo o mondo parallelo, e che si trovi qui solo per divertirsi… o magari lei è impazzita del tutto e definitivamente e ora sta parlando con qualcuno presente solo nella sua testa ma che, a differenza di Mirako, si mostra come illusione ottica. Inclina la testolina di lato, forse ha colpo il doppio senso in quella frase, ma non ne è sicura. <E se ti diverti in compagnia, chi sono i fortunati?> una qualche gang che si diverte ad importunare le persone, molto probabile. Ma se invece devono seguire il doppio senso del discorso, con chi mai preferirebbe divertirsi? Sorride, si sta divertendo anche lei alla fine. Lui esclama, appare giocoso, e lei alza le mani come in segno di resa, ma senza aggiungere altro, ma mantenendo quell’espressione divertita. Nient’altro e con gioia accoglie quelle informazioni che aiutano ad inquadrare meglio il tipo. <Radiato dall’albo? E come mai? Cosa hai combinato?> curiosa ora, il viso si fa indagatore e una certa nota di insistenza appare nella sua voce. Vuole sapere, lo vuole a tutti i costi. <Mi stai invitando a spogliarmi? Sei serio, con sto freddo?> ah, quello è il problema principale, non che un maniaco la voglia vedere nuda? Mirako ride nella sua testa, trovando tutto quello decisamente molto divertente, e se fosse per lei potrebbe anche togliersi tutti i vestiti seduta stante solo per vedere la reazione dell’altro. Fortuna vuole che la coscienza di Kouki mantenga ancora un minimo di controllo. Distoglie lo sguardo da lui, scuote la testa, cercando di scacciare quel brivido che le percorre la schiena. <Non ti piace questo villaggio? Come mai? Quali regole non ti aggradano?> ancora una volta lascia trasparire la sua curiosità, prendendo risposte. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro]

03:13 Rasetsu:
 Piega il sopracciglio destro verso l'alto, con fare interrogativo. <Vuoi passare il resto della nottata a capire chi dei due dice più stronzate?> Tralasciando il fatto che non si sono neppure presentati. Non che sia una novità. Rasetsu non ha ricevuto tutta questa grande educazione, altrimenti non avrebbe ucciso i suoi genitori e non sarebbe diventato quello che effettivamente è. Ci sarebbero molte cose da dire, a proposito del Mostro dai capelli rossi che Kouki ha davanti, tuttavia in questo momento è già abbastanza quello che entrambi stanno vivendo, faccia a faccia. La follia del Rosso, d'altronde, è senza limiti. Una follia geniale, si potrebbe altresì affermare. <Cosa mi potrebbe far ridere..> Spazientito. <..se non te?> Sincero, si stringe nelle spalle. Il di lui sorriso non lo abbandona mai: assottiglia le palpebre e resta, esattamente dove era prima, a fissarla negli occhi, qualora gli sia possibile fare qualcosa di anche solo lontanamente simile. <È solo strano trovare qualcuno a quest'ora. Sei una Creatura delle Tenebre anche tu?> Lui, bene o male, si definisce esattamente in questo modo, ossia come una Creatura delle Tenebre e un Mostro senza Anima del quale avere paura e timore. Nel mentre, intento a respirare profondamente, s'avvede come persino Kouki si renda conto che non sta bene e tenta di sviare il discorso. <Sto bene, so io come fare.> Agita la dritta, precedentemente usata per allargare il colletto della maglia, per scacciare e chiudere lì questo argomento. <Ti preoccupi già per me, piccina?> Giacché ella gli domanda se stia per avere un attacco di panico o meno, il ragazzo coglie la palla al balzo, pur di continuare ad infastidirla. <Non mi hai neppure detto quale sia il tuo nome. Pensa che maleducata sei!> Scuote il capo, a destra e a manca un paio di volte soltanto, utilizzando ancora quel tono perculatore e fastidioso che soltanto lui ha nel raggio di mille chilometri. <Solitamente, donne.> Replica con fare sincero e pacato alla Chunin. D'altronde, ha libero accesso al locale Kukoku e alle prostitute che fanno incassare un sacco di soldi. <Ho fatto il mio lavoro!> Ecco perché è stato radiato, dice. <Ma quella baldracca..> Il capo. <..non comprende il mio intelletto.> Parlano tutti così i megalomani, se ci facciamo caso. Ovviamente, le motivazioni sono ben altre, ma è difficile che ne parli se la crisi di astinenza continua ad aumentare. <Conosco sempre un bel posticino dove poterti portare, magari stando anche al caldo. Non diffidare del Rasetsu di Quartiere!> Noi tutti diffideremmo eccome. Non farti ingannare, Yakushi! All'ultima domanda, però, sente il petto stringersi, il fiato farsi sempre più corto. Deve andarsene. Vuole trovare un posto tranquillo dove poter ingurgitare la solita quantità spropositata di Sbrilluccica e dar di matto. Per quanto riguarda la questione delle regole che non gli piacciono.. <NYAHAHAHAH!> ..ha ancora forze per ridere, nonostante inizi ad alternare le inferiori leve in una direzione randomica, ma opposta a quella di Kouki. <Tutte, ovviamente!> Le regole che non lo aggradano. Sparisce, alla fine, cerca a tentoni e con foga la bustina di Sbrilluccica nella tasca del pantalone. E, allo stesso modo frenetico, allontanatosi, la butta giù. [END]

03:29 Kouki:
 Questa volta è la ragazzina che si lascia sfuggire una risata. È inutile, sembra che si stia davvero divertendo, tra una scocciatura e l’altra. <Sarebbe un modo comunque divertente per passare la notte.> capire chi dei due è più scemo? Forse. Ormai il discorso per la piccola è stato messo da parte, quello che riguarda il ridere e cosa gli fa ridere… ha avuto la sua risposta e basta, ne prende atto. Per questo alle sue successive parole scuote la testa e muove ancora la mano, ben decisa e mettere da parte quel discorso che ora le sta dando noia. <Mi piace la notte e dormo veramente poco. Quindi si, sono una creatura della notte.> commenta a quella sua domanda, per poi guardarlo negli occhi, sempre divertita. <Quindi? Ci daremo appuntamento ogni notte in questo bosco ora che lo sai?> decisamente un passatempo migliore rispetto a quello di rigirarsi nel letto in preda agli incubi. Prende atto anche di come il ragazzo non accetti nessun tipo di aiuto, non che la Yakushi glie lo abbia offerto, ma quella domanda fa sorgere un sorrisino sarcastico. <E’ solo che non voglio avere problemi a quest’ora di notte solo perché hai una qualche crisi isterica o di panico.> lo mette in chiaro, e mette in chiaro anche come in questo momento non stia mettendo in mostra il lato più generoso dell’essere medico insomma. Sospira, solleva le spalle, l’altro continua a provocarla e lei è stanca. <Si, scusa. Non conosco molto bene le regole sociali, e molto spesso mi dimentico le cose più ovvie. Ma nemmeno tu ti sei presentato.> che abbiano la stessa mancanza di educazione è evidente, ma in tutto questo lei non smette di sorridere iniziando però a sentire un bel po’ di freddo ora che ha tolto tutti i bendaggi. Si stringe nelle spalle, guardandosi attorno. Ovviamente nemmeno si presenta. <Ah, capisco. Sei un genio incompreso. Chissà poi se è vero…> lo stuzzica un po’ anche lei, con quel suo sorrisino fastidioso da serpe. Una smorfia però viene fatta in seguito a quella proposta decisamente indecente, pare disgustata e se lo squadra da capo a piedi. <Non so nemmeno se sei maschio o femmina. Rasetsu.> che sia il suo nome o meno, lei lo ha preso come tale. Rifiuta quell’invito anche perché è l’altro ad allontanarsi in fretta e furia, come in preda appunto a una sorta di crisi. Lo segue con lo sguardo, senza dire nulla, nemmeno un saluto, semplicemente ancora perplessa e un pochino scioccata da quell’incontro così fuori dal normale, da allucinogeno proprio. Scuote la testa, ed infine non le resterebbe che tornare a casa… se suo padre scopre che è fuori a quest’ora di notte sono guai. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro][END]

Un incontro strano, fuori dalle regole, tra crisi di astinenza e una gara a chi fa domande più stupide. Ed entrambi non conoscono la rispettiva, fittizia e medesima occupazione.