Boccioli di sabbia al chiaro di luna
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Giocata dal 02/11/2017 22:13 al 03/11/2017 00:16 nella chat "Colline"
[Colline] La piccola Chunin si trova alle Colline, luogo che circonda la sua stessa casa, la Magione Oboro. Ha deciso di passare la serata all’aria aperta, cercare di lasciare da parte i pensieri per potersi dedicare a qualche momento normale e spensierato. Non che ci sia nulla di normale o spensierato in lei, ma le piace passare momenti in tranquillità. Indossa un kimono semplice, nonostante sia comunque corto e dalle lunghe maniche larghe che le coprono le mani, è di un colore azzurro. Diversi e sparsi motivi floreali sono disegnati su di esso, di un colore blu, i quali ornano il vestito, mentre è chiuso alla vita da una fascia sulla quale è presente la placca in metallo del copri fronte di Kusa, con relativo simbolo. Le gambe sono avvolte da dei pantaloni neri ed attillati, ma dal tessuto elasticizzato, che le arrivano fino a poco prima delle ginocchia. Scarpe ninja ai piedi e guanti a mezze dita alle mani, con la classica placca in metallo sul dorso. Ovviamente le parti che sarebbero lasciate nude dai vestiti sono avvolte da quelle sue fasciature bianche che nascondono cicatrici e bruciature. Bende che quindi le ricoprono il collo, parte del petto visibile dalla scollatura del kimono e le gambe dal ginocchio in giù. Ovviamente tali bende continuano anche sotto ai vestiti, ricoprendo l’intero suo corpicino. Con sé ha il proprio equipaggiamento e le sue armi, distribuite in un porta kunai e shuriken alla gamba destra, sulla coscia, e nel porta armi tenuto in vita, dietro alla schiena. Ovviamente i simboli del suo clan Yakushi sono ben presenti e visibili, uno a livello del cuore, e l’altro dietro alla schiena. Al collo porta il ciondolo che le ha regalato suo padre, raffiguranti il simbolo del clan Oboro. I lunghi capelli neri e morbidi sono tenuti sciolti, liberi di percorrere tutta la sua schiena in lunghezza fino ad oltre il sedere, mentre alcune ciocche le ricadono in avanti sulle spalle e sul viso. Pelle molto pallida, come sempre, ed occhi gialli. Piccola e minuta, decisamente bassa in altezza e sotto peso, potrebbe benissimo dimostrare meno anni di quelli che ha in realtà. Il chakra è già impastato e scorre veloce e potente nel proprio corpo, attraverso gli appositi canali, espressione pacata, neutra, non esprime nulla in particolare semplicemente immersa nei suoi pensieri. La serata è buona, anche se fredda, il cielo è costellato da qualche nuvola, ma la luce della luna permette una visione più meno buona. Porta con sé un blocco sotto al braccio destro, mentre la mano sinistra stringe con forza un astuccio, di per sé al momento si limita a camminare ricercando con lo sguardo un buon punto illuminato sotto al quale sedersi. Lenta e tranquilla, in un primo momento, lì in mezzo al nulla, potrebbe apparire quasi come uno spettro. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro] [Colline] [ Il ragazzino di Suna avanza a sud del villaggio, in una delle sue passeggiate perlustrative. E’ da un paio di giorni che si aggira lì intorno e oggi non fa differenza. La brezza notturna gli accarezza il viso, niente di spiacevole anzi quel leggero venticello non gli da fastidio. Si stropiccia un occhio mentre cammina, come se ci fosse entrato dentro qualcosa. Nell’oscurità sarebbe poco visibile, dato che indossa abiti scuri. Una maglia nera, e un pantalone del medesimo colore. Fasciature alle caviglie, queste candide e sandali da shinobi. L’unica cosa che risalterebbe, sarebbero naturalmente i suoi capelli rossi come il fuoco e la sua giara forse. Quel contenitore vistoso e sproporzionato rispetto al fisichino da sollevatore di polemiche del piccolo genin. Una fascia di pelle tiene stretta sulla schiena del ragazzino l’otre contenente la sua sabbia, mentre una fascia di un bianco sporco gli ricade dalla spalla al fianco. Passo dopo passo, si sarebbe avvicinato ad un’altura, ma prima di addentrarsi ancor di più in quel territorio “selvaggio” Kai avrebbe tentato il richiamo del chakra. D’altronde non si sa mai. Avrebbe portato entrambe le mani all’altezza dello sterno formando il sigillo della capra. Da quella posizione, avrebbe tentato di percepire le forze psichica e fisica che risiedono dentro di lui. Individuatole distintamente avrebbe poi cercato di prenderne il controllo per congiungerle a formare una nuova energia. Un’energia, un flusso unico che si sarebbe mosso costantemente ed in maniera sincrona attraverso il suo sistema circolatorio del chakra dal centro verso le estremità irrorando ogni angolo del suo corpo. Se fosse riuscito avrebbe sentito come una sensazione di calore, in grado di donargli una forza ed una reattività fuori dal comune. Richiamato il chakra, Kai avrebbe ripreso la sua marcia. Gli sarebbe stato impossibile non scorgere qualcosa, o forse qualcuno muoversi all’orizzonte. < … ma … > Una figura, piccola, minuta si staglia sull’altura verso la cui estremità si sta muovendo il ragazzino proveniente da Suna. Senza esitare, forse ingenuamente gli sarebbe andato incontro, rivelando la sua presenza. < … ehi, chi va là ? > ] [ Tentativo di Richiamo del Chakra ] [Colline] Cammina senza fretta e senza alcun problema, trovandosi praticamente a suo agio dato che si tratta di casa sua, più o meno, comunque sia arresterebbe il suo passo vicino a qualche albero, osservando con cura la zona intorno a lei. <Sembrerebbe andare bene.> sussurra tra sé e sé, il tono di voce basso e caldo, sibilante, ma in un qualche modo armonioso. La piccola Yakushi andrebbe ad osservare il blocco che tiene sotto al braccio e quindi lo prende con entrambe le mani, tenendolo davanti a sé. Lo osserva, rimugina, immobile e senza di altro. Un semplice blocco da disegno con al suo interno qualche schizzo fatto proprio dalla giovane, ma per il momento lo tiene ancora chiuso. Gli occhi gialli si rialzano sugli alberi, decisamente inquietante rimanere qui fuori con la sola guida della luce lunare, ma le sembrava una buona idea. Non c’è nessuno lì con lei, nemmeno nelle vicinanze le sembra di scorgere qualcuno o qualcosa, o qualche animale. È completamente sola, magari accompagnata dai versi di qualche bestia notturna. Non ha paura, del resto è abituata a stare sola la notte fuori casa, avendo passando gran parte del suo periodo a Kusa a vivere per strada. Il blocco viene rimesso sotto al braccio destro, mentre con entrambe le manine terrebbe l’astuccio, e in quel momento va ancora a muovere lo sguardo intorno a lei, giusto in tempo per notare qualcuno in avvicinamento. Una piccola figura, poco più alto di lei, ma è chiaramente un bambino. Diverse sono le emozioni che si affacciano nella sua testa… sfiducia e tensione, del resto potrebbe essere un nemico, quindi tutti i muscoli vengono contratti e pronti a scattare, ma allo stesso tempo sembrerebbe provare una sorta di sollievo o qualcosa che si avvicini ad una sorta di felicità nel notare un altro bambino come lei, un coetaneo. In silenzio lo osserverebbe avvicinarsi e nonostante le svariate emozioni che prova, il viso è una maschera di gelo e serietà. Nessuna emozione viene tradita, e fissa rimarrebbe sul ragazzino, ascoltandone le parole. Rimane in silenzio per qualche istante, non sapendo bene a come rispondere a quella domanda, per niente a suo agio nei rapporti sociali con gli estranei, ma sta imparando. Ferma, immobile, intenta a fissarlo dritto negli occhi ed ad analizzare l’intera figura dello sconosciuto… è inquietante e non si preoccupa di rischiare di mettere a disagio il nuovo venuto. <Chi va là?> ripete quella domanda, finalmente parla, un sussurro, un sibilo portato da quel leggero venticello fino alle orecchie dell’altro. <Dovrei farti io questa domanda. Questo luogo è casa mia.> esagerata, non è mica la padrona di tutte le Colline, ma stanno vicino a casa quindi non si preoccupa di dirlo, in fondo è la verità. Ma si rende conto che forse quello non è un buon modo per iniziare una conversazione… si guarda intorno, tentenna un attimo, quindi riprende a parlare. <Comunque… mi chiamo Kouki Oboro del clan Yakushi.> nome completo, Oboro derivante dall’essere stata adottata da Raido, e Yakushi, il suo di cognome. <E tu saresti?> ora è il turno del ragazzino, e lei torna a fissarlo con una certa insistenza e curiosità. <Perché giri da queste parti a quest’ora?> ultima domanda prima di tacere per davvero. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro] [Colline] Senza esitare, si sarebbe fatto avanti continuando a camminare verso la figura. La luce lunare gli permette di scorgere la sagoma di una ragazzina, o almeno quella che crede esserlo. La studierebbe rimanendo a qualche passo di distanza, li a pochi metri nel suo kimono. Il piccolo stoppa il suo incedere non appena l’altra risponde al suo chi va là. < Casa … tua ? > Si lascia sfuggire Kai, guardandosi tutto intorno allargando teatralmente le braccia. Non c’è assolutamente niente di simile ad un’abitazione lì in giro. Poi si presenta e il genin ripete come un pappagallo il nome della ragazzina < Kouki … Obo .. Oboro … > Conosce già qualcuno con quel cognome < … come Raido-Sensei ? Aspetta … conosci Raido Oboro vero ? > Deve conoscerlo. Yakushi invece non gli dice molto, purtroppo. Ma il fatto che lei appartenga ad un clan, lo rende ancora più curioso. < Io … Io … > annaspa, nel suo solito balbettamento < … sono Kai e vengo da Suna, Sabaku no Kai > Kai del deserto, un nome una garanzia. Sorride incerto alla volta della coetanea. E’ una bambina come lui in fondo. Continuerebbe a scrutarla, e la luna illuminerebbe il coprifronte di Kusa legato alla vita. Per un attimo ha pensato potesse essere un nemico, certo buttarsi all’arrembaggio come ha fatto non è stata un’idea grandissima ma almeno fa parte del villaggio. Anzi, è una shinobi del villaggio proprio come lui. < … Sono qui … per delle ricerche, ehm … si ricerche > Avrebbe aggiunto, rimanendo vago. < Tu piuttosto, cos’hai lì? > un cenno del capo al blocco che la ragazzina stringe tra le mani, sguardo indagatore. Non si avvicina per ora, lasciando che un piccolo spazio si frapponga tra loro. Non vuole invadere il “territorio” di Kouki. ] [Colline] Il fare della ragazzina è lento e calcolato, pacato, morbido, sembrerebbe quasi la personificazione di una ninna nanna inquietante. Osserva il ragazzino e muove appena la testa da un lato all’altro, molto lentamente, curiosando con gli occhietti gialli il corpo dell’altro, i vestiti, gli accessori e i connotati. Ci mette davvero molta attenzione dell’osservarlo e la Voce nella sua testa, la sua amica e personalità dal nome Mirako, inizia a risvegliarsi divertita da quel nuovo incontro. Le sussurra parole nella testa, dolci e velenose che per un attimo fanno sorridere la stessa Yakushi. Un piccolo sorrisetto assomigliante più ad un ghigno appena accennato e che subito va a scomparire per tornare neutra come prima. Ascolta quelle prime sue parole, lo guarda come allarga le braccia e lo trova confuso forse. Il sorriso appena accennato torna sulle sue labbra pallide, un’espressione lugubre ed inquietante mentre anche lei va ad imitare il gesto del ragazzo, allargando solo il braccio sinistro e lasciando blocco e astuccio al braccio destro. <Casa mia.> convinta, sicura, gli sta dicendo che vive fra le colline. Potrebbe essere benissimo uno spettro di qualche piccola Kunoichi morta in quei luoghi, chi lo sa. <Le colline, gli alberi, mi aggiro qui intorno quando mi va. Di notte per lo più.> il tono tranquillo e lento le donano un tocco di mistero e quindi tace. L’altro ripete il suo nome e lei rimane immobile, nuovamente inespressiva. <Raido Oboro lo conosco molto bene, si. Perché? Lo conosci? Ti serve qualcosa?> pronuncia queste parole vellutate verso il coetaneo, senza mettere fretta al proprio dire ed iniziando ad avvicinarsi al ragazzino che si presenta come Kai. Cercherebbe di accorciare le distanze fra i due mentre ora lo sguardo si sofferma su quella giara che porta sulla schiena. <Che cosa porti lì dentro?> domanda quindi curiosa, alludendo con un gesto del mento proprio al contenitore che si porta dietro. Si accende la curiosità, il viso sembra illuminarsi a quella spiegazione vaga che le viene fornita. <Ricerche qui sulle colline? Di che tipo? Magari posso aiutarti, dato che ci vivo.> il sorriso torna su quel visino, questa volta più accomodante, rilassato e giocoso, meno inquietante. A che gioco sta giocando? Non è dato saperlo, sa solo che si trova parecchio a suo agio. <Sarebbe sciocco non approfittare di un aiuto che ti viene offerto, però vorrei qualcosa in cambio.> alza le spalle. <Questo qualcosa da darmi sei libero di sceglierlo tu, Kai.> commenta infine non pretendendo quindi nulla, e lasciando libera scelta al bambino, se mai egli volesse accettare, ma spera proprio di si. Infine lo sguardo si sposta al suo blocco e non ha nessun problema a rispondere. <Un blocco da disegno.> non aggiunge altro e quindi torna ad osservare il ragazzino. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro] [Colline] Si sente osservato, studiato per lo più. Vivisezionato dallo sguardo dell’altra. Quegli occhi giallognoli hanno un sicuro impatto sul ragazzino, che a sua volta studia l’altra. Il suo tono di voce, quel suo modo di parlare lo destabilizza. Lento, pacato, quasi sussurrato in perfetto contrasto col modo di fare di Kai. < Nah, non puoi vivere tra gli alberi e le colline come un animale … > afferma, sbruffando < … vero? > aggiunge poi incerto, sgranando gli occhi. Tutto sommato è una ninja del villaggio, cosa dovrebbe farci lì? Poi come un fulmine, quando Kouki afferma di conoscere molto bene Raido. Beh, lo conosce certo. Hanno lo stesso cognome, che sia una coincidenza? Non crede < … tu, tu vivi con Raido-Sensei … corretto? > Nuovamente incerto. Con una mano si gratta una tempia. In fondo lui sta cercando proprio la magione di Raido, e gli è stato detto che è lì intorno alle colline. Dev’essere vicino. < … beh si certo, lo conosco! Ma no, non mi serve niente … niente in particolare … > mente. Si volta goffamente, cos’ha lì dietro? Non c’è niente dietro di lui. < Ah … dici questa ? > Indica infine la giara, sorridendo per il suo essere impacciato. < Ehm, qui dentro, ecco, qui dentro c’è qualcosa di molto … prezioso per me > non avrebbe voluto dirlo in realtà, ma alla fine dopo svariati sorrisi della ragazzina cede. Dall’iniziale figura tetra, che aveva intravisto alla luce della luna, si passa ad una ragazzina poco più bassa di lui di certo meno inquietate di quel che pensava all’inizio. Lei gli offre il suo aiuto, ma come dirle che ha bisogno di trovare Raido senza destare sospetti? Non è ancora in grado di ingannare nessuno. < … uhm > si gratta il mento, vuole qualcosa in cambio eh? Kai ghigna, le farà vedere qualcosa che non ha mai visto. Porta entrambe le braccia al petto e le incrocia. In quella posizione, avrebbe cercato di percepire i granelli di sabbia all’interno della giara alle sue spalle. Avrebbe tentato di infondere in ogni piccolo frammento il suo stesso chakra, provando a sentire la sabbia come parte del suo stesso corpo. Il suo chakra sarebbe confluito attraverso la sua schiena nell’otre, e attraverso il suo contenuto per risvegliare la sabbia sopita. Se fosse riuscito uno sciame di granelli di sabbia avrebbe iniziato a vorticare nel contenitore per fuoriuscirne poco dopo in maniera ordinata. Una volta richiamata l’innata un flusso sincronizzato di sabbia si sarebbe sollevato dal foro superiore della giara, iniziando a roteare ordinatamente intorno a Kai. Un fiotto di sabbia dorata lo avrebbe circondato. La ragazzina più vicina rispetto a prima lo avrebbe potuto scorgere distintamente. Il Sabaku avrebbe fatto a sua volta un passo avanti, allungando una mano verso la ragazzina. Sul suo palmo si sarebbero concentrati diversi granelli, una piccola parte dalla sabbia che lo circonda. Quei granelli si sarebbero compattati tra le sue dita, unendosi l’un l’altro e formando qualcosa di simile ad un bocciolo di rosa. < … che ne dici? > un sorriso sornione in direzione dell’altra, in attesa di una sua reazione. [ Tentativo di risveglio innata ] [ Tentativo di creazione di una figura ] [ Controllo della Sabbia I ] [ Chakra 28/30 ] [ Turni 1/2 per il risveglio 1/2 per la figura del bocciolo ] [Colline] Ascolta quelle prime parole mantenendo un’espressione neutra al momento, così da elaborare per bene quello che ha appena sentito. Non potrebbe vivere fra gli alberi come un animale? Ma quel suo fare incerto alla fine la fa sorridere in maniera abbastanza misteriosa. <Chissà.> sussurra sorniona, incapace di smettere di giocare. Certo, lei non ha idea di come dei bambini dovrebbero giocare fra loro, e di certo sa che il metodo di Mirako non va bene… dato che per Lei il ‘giocare’ consiste nel torturare e sventrare. Comunque sia il ragazzino è stato molto fortunato a non incontrare la sua seconda personalità, nemmeno sa quanto. Non risponde a quella successiva domanda, preferendo limitarsi ad osservarlo e senza dargli alcun tipo di certezza in merito… dopo tutto come potrebbe fidarsi? E se fosse un nemico trasformato in un bimbo come lei per avvicinarla? Se fosse un trucco dello stesso Otsuki? Ma divaga troppo con la mente. <Quante domande che riguardano Raido. Come mai? Io lo conosco, probabilmente molto meglio di te. Se sei qui a fare il curioso riguardo a lui, vuol dire che ti serve qualcosa.> la logica, un’arma molto affilata e ben rodata per la ragazzina, che ora scruta il ragazzino alla ricerca di un qualsiasi reazione a quelle parole. <Ho ragione?> sembra che lo stia leggendo come un libro aperto. Ma torna ad ascoltarlo cosa dice in merito alla gira, non lo interrompe e lascia che lui stesso faccia quello che si sente. Ne osserva i movimenti, la concentrazione, ma non ha idea di quello che sta per assistere. Dalla giara fuori esce della sabbia, una quantità di granelli esagerata che si solleva e danza intorno alla figura del ragazzino, rendendolo decisamente affascinante. Insomma, non è uno spettacolo che si vede tutti i giorni. <Sabbia.> afferma in un sussurro mentre lentamente si delinea un sorriso stupito e rapito su quel visino pallido. Dopo tutto viene sa Suna, di certo non poteva aspettarsi coriandoli. Ma quella sabbia dovrebbe muoversi e fare tutt’altro, lui allunga una manina verso di lei, palmo aperto e diretto verso l’alto, e una manciata di granelli di sabbia andrebbero a riunirsi in quel punto, compattandosi e andando a creare quello che sembra un bocciolo di rosa. Il viso della ragazzina si rilassa, lo sguardo assume una sfumatura molto più dolce, così come il sorriso. <Intendi farmi dono di questo, in cambio del mio aiuto? Sappi che è molto apprezzato.> se così fosse attenderebbe solo una conferma dell’altro, aspettando che sia lui a donare o meno quell’oggetto creato, se mai siano quelle le sue attenzioni. <Se è così, avrai tutto il mio aiuto. Prego dimmi pure quello che ti serve in questo luogo… o da Raido.> accentua quel suo sorriso, senza distogliere gli occhi gialli da quelli del ragazzino poco più alto di lei. <E se ti interessano, potrei anche farti vedere i miei disegni.> uno scambio più che equo, anzi, lei non ci guadagnerebbe nulla se non quel bocciolo di rosa fatto di sabbia, mentre l’altro forse avrà molto di guadagnato… potrà vedere i suoi disegni, eh. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro]
Giocata del 09/11/2017 dalle 16:35 alle 18:00 nella chat "Colline"
[Colline] [ Si stringe nelle spalle, effettivamente è un po' strano che faccia tutte quelle domdande su Raido. Lo sta cercando per questioni personali, non gli va di rivelare il perché alla ragazzina. Non la conosce bene, ancora. < Si … ehm, cercavo lui e Fumiko ... per il bebè in arrivo > improvvisa, in fondo è anche per quello che va a trovarli. Una visita di cortesia, la maschera così. < ... mi hanno detto che casa Oboro è in questa zona, ma non ne conosco l'ubicazione precisa ... > stringe le labbra, pensieroso. Taglia corto, non allunga il brodo, piuttosto la rosa che ha creato gli fluttuerebbe in mano, galleggiando lentamente. Senza toccare l'oggetto lo avrebbe fatto muovere in direzione di Kouki. < ... vo ... vorrei donartelo > balbetta, imbarazzato < ... ma nel momento in cui mi allontanerò da te, tornerà sabbia senza vita ... > un sorriso incerto. Quella sabbia rimane sotto quella forma solo perché il Sabaku vuole, ma nel momento in cui andrà via e perderà il controllo dei granelli questi torneranno ad essere inanimati. < ... però finché sono qui, se ti piace puoi tenerla, ecco. > Una magra consolazione forse. Il bocciolo, lo stelo comunque si avvicinano alla piccola, che potrebbe tranquillamente prenderla. Almeno per ora. < ... ora fammi vedere i disegni, potrei provare a creare qualcosa con la sabbia che hai disegnato te. No? > Da buon ragazzino di appena 11 anni, quasi dodici non perde l'occasione per giocare un po' con l'altra. Ammesso che non lo mandi a pescare altrove. ] [ Controllo della Sabbia I ] [ Chakra 27/30 ] [Colline] Lo osserva con estrema attenzione, forse divertendosi un po’ con lui, le sue reazioni, le parole, le motivazioni che lo portano per quelle colline. Non c’è dubbio che la Yakushi si stia trovando bene, è solo che non sa esattamente come comportarsi con i propri coetanei. Giocare, certo, ma come? E quello è l’unico modo che la diverte che le sta venendo in mente. Le sue parole però le fanno storcere il naso e nuovamente sente quella determinata sensazione crescerle dentro… dalle viscere. Ormai la conosce bene, è la gelosia. <Conosci anche Fumiko. E sai del bambino.> insomma, altro che sconosciuto, questo ragazzino conosce già fin troppo bene la sua famiglia, ma non lei. Assume un’espressione annoiata, prima di imbronciarsi e gonfiare buffamente le guance. <Io so dove si trova la magione, se vuoi ti ci posso portare.> alla fine decide di convenire per quella soluzione, se non gli vuole dire altro di più, come se non fosse palese da quel suo atteggiamento impacciato che non voglia dilungarsi troppo in quell’argomento. E le puzza. <Ce l’hai una famiglia? O ti piace importunare le altre?> domanda senza però perdere il sorriso educato e pacato che ora le si disegna sul volto, segno che per quanto la domanda possa sembrare cattiva, lei non la intende a quella maniera. Rimane con le manine aperte a coppa davanti a sé, i palmi verso l’alto, attendendo che il bocciolo di sabbia volteggi fino a lei. Lo osserva, rapita, meravigliata. Le piace. <Grazie.> anche quel ringraziamento è sincero, come il sorriso delicato, e dolcemente prende fra le mani quel dono. <Che peccato…> sussurra appena nel sentire che comunque sarà destinato a tornare sabbia, non appena il suo creatore si sarà allontanato. <Meno male che faremo la strada insieme allora.> torna a guardare il ragazzino, quel suo coetaneo poco più alto di lei, andando ad avvicinarsi di qualche passo verso di lui. Sotto al braccio destro il blocco da disegno e sotto al sinistro l’astuccio. <E comunque, dato che è un dono datomi in cambio del mio aiuto, vorrà dire che conserverò la sabbia.> afferma ben decisa in quanto dice. Conserverà la sabbia anche quando quel bocciolo non ci sarà più, sempre che le sia possibile e non scompaia. <Non ti sembra triste abbandonarlo o gettarlo solo perché perde la sua forma?> domanda verso di lui, gli occhi dorati che si immergono in quelli dell’altro. sembra però ricordarsi di qualcosa di importante e particolare, proprio quei disegni che lei stessa gli ha promesso. <Oh, certo.> cercherebbe dunque di mettere via il bocciolo di sabbia, delicatamente, all’interno di una tasca dei propri indumenti, e una volta fatto si avvicinerebbe ulteriormente al piccolo. Fianco a fianco, per potergli mostrare per bene il proprio album. Il blocco viene quindi preso, aperto e sfogliato, lentamente, per dare tempo al suo nuovo amico di vederne i disegni. Paesaggi, per lo più, fiori, animali. Non è un’artista, ma rispetto alla sua età c’è da dire che se la cava egregiamente. Insomma ha del talento che deve ancora coltivare per bene. <Ti piacciono?> il tono si abbassa, e ora sembra più titubante, come se temesse un qualche giudizio da parte dell’altro. In effetti si rende conto di essere un po’ troppo espansiva, e diciamo che non è da lei con il primo che capita… quindi ecco che sale il disagio, il rossore alle guance. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro] [Colline] [ Bene, la piccola acconsente ad accompagnarlo. Non desiderava altro. In più quella ragazzina gli pare davvero a modino, molto gentile anche se non appena nomina Fumiko pare agitarsi. O meglio storce il naso, come se anche lei ad un tratto non volesse allungare quel discorso. Rimane interdetto invece quando gli chiede della sua famiglia. Le sorride nervosamente, non sapendo se quella frase sia ironica o seria. Non lo capisce perché il tono di Kouki rimane pacato benché le sue parole siano affilate come lame. Si porta una mano alla nuca massaggiandosela < ... ehm, si ... vivo con mia ... madre > balbetta continuando a sorriderle imbarazzato. Non riesce ancora ad inquadrare l'altra, in una di quelle situazioni in cui non sai se ti stanno prendendo in giro o meno. Comunque alla fine si avvicina, vedrebbe il suo sguardo rapito e sobbalzerebbe quando propone di tenersi la sabbia. Stupito. Non pensava potesse arrivare a dirlo, di solito nessuno vuole un mucchietto inerme di sabbia. < ... beh, si ... se vuoi, ecco, se vuoi puoi tenerla certo ... così se la conservi ti ricorderai sempre di me > sorride, sfacciato. < E comunque non l'avrei abbandonata ... la sabbia dico > punta il pollice alla giara alle sue spalle < ... sarebbe tornata qui dentro, sempre con me >. La lascerebbe fare infine, continuando a tener la sabbia concentrata sotto forma di bocciolo. Almeno per ora non deve dissolversi. Messa da parte la rosa di sabbia, Kouki gli si sarebbe avvicinata anche di più prendendo l'album sotto braccio e aprendolo per mostrare i suoi disegni a Kai. Di contro il piccolo le si sarebbe stretto spalla a spalla, allungando il collo verso le pagine colorate. I suoi occhi si muovono veloci, cenni d'assenso mentre le pagine scorrono sotto il suo sguardo < ... sei brava però, no? > lui non è un artista, diciamo, ma quei disegni sembrano ben fatti. Sopra la media secondo il suo giudizio e non nasconde quel che pensa. < Per me sono molto carini! > Ancora un sorriso, gli occhi di lui che incrociano quelli di lei. L'avrebbe istintivamente abbracciata, più che un abbraccio una pacca sulla spalla. E' un ragazzino, lo fa istintivamente senza doppi fini, senza pensare che potrebbe dar fastidio alla ragazzina. Dopo tutto è un perfetto sconosciuto. < Brava! Però dovresti provare a disegnare ... anche altri soggetti > una pausa < ... credo. Tipo ME! No? Va bene i paesaggi, gli animali, però ... tipo un ritratto potrebbe essere il prossimo passo. Che dici? > Il suo entusiasmo è in perfetto contrasto con la titubanza e la timidezza di Kouki. Ride, tranquillo, notando l'imbarazzo di lei continuando a stringerle la spalla. Insomma due opposti. ] [Colline] La domanda non era intesa come cattiva, almeno per la ragazzina, forse le parole non sono state scelte con molta cura, ma si interessa nel sapere se l’altro viva con qualcuno o meno. Ovviamente vi è dietro un secondo fine, vuole arrivare da qualche parte e non appena sente che l’altro vive con la madre, il viso pallido di lei si rilassa. È davvero sollevata, come se una grande e profonda paura si fosse completamente dissipata dal suo animo. <Bene. Ne sono felice.> è felice che viva con la madre e non chiede nulla riguardo al padre, quella notizia le basta e le avanza. Almeno sa che ha una famiglia e non c’è rischio che venga inglobato nella sua. <Come hai conosciuto Raido e Fumiko?> altra domanda ora, ben più curiosa, mentre lentamente tocca il bocciolo di sabbia, lo osserva, lo accarezza coi polpastrelli. Attende una sua risposta e poi in silenzio fa sue anche le parole che vengono successivamente pronunciate dal piccolo rosso. <Ricordarmi di te?> domanda, perplessa e confusa, e lo sguardo torna su quel bocciolo. In effetti tenere la sabbia, quella sabbia, le avrebbe dato modo di ricordarsi di Kai. Quelle parole, quella situazione, la mettono un attimino in allarme. Dubbiosa, diffidente, assottiglia leggermente lo sguardo verso di lui. Ci è già cascata una volta. <Si ma è un regalo per me. Non butto via i regali, né li ridò indietro quando non sono più belli.> una semplice frase, sincera e dolce alla fin fine. Solleva appena le spalle, mette via la rosa e mostra al ragazzino il suo blocco di disegni. Sono vicini, spalla contro spalla, ma non le da fastidio dato che l’altro deve vedere per bene quelle creazioni, e a quel primo commento lei alza nuovamente le spalle. <Brava? Penso di si. Non ho metri di giudizio rispetto agli altri. Ma so che sono decisamente meno brava rispetto alle illustrazioni che trono nei libri.> ammette sincera e logica. <Ma si tratta di esercizio ed impegno.> non dice altro, si sente sempre più in imbarazzo, soprattutto quando avverte il commento finalmente di Kai. Enorme sollievo, certo, che la porta a sospirare e sorridere. <Grazie.> avverte quella specie di abbraccio, la mano che le circonda le spalle. La piccola osserva, percorre l’arto, e poi va a fermare il proprio sguardo sul ragazzino. Confusa, spaesata. <Che stai facendo?> che fa? Tocca? Eppure a lui sembra qualcosa di estremamente normale, così tanto che crede di essere lei nel torto. Forse è qualcosa che si fa, ma lei non ne ha idea. Alla fine ascolta i consigli dell’altro, solleva appena lo sguardo, verso il cielo. <Un ritratto.> sussurra, non ci aveva mai pensato. <Te?> usare il rosso come modello… non è una cattiva idea, e infatti va a sorridergli. <Allora ti farò un ritratto.> una piccola pausa, riflette. <Così potrò ricordarmi ancora meglio di te.> si riallaccia quindi al discorso che lui stesso aveva iniziando, buttandola sul divertente. Quindi se lui fosse d’accordo, inizierebbe fin da subito a studiarlo e buttare giù il primo schizzo. Molto alla… Disegnami come uno dei tuoi ragazzi di Suna. Ed infine lo accompagnerebbe fino alla magione, o almeno gli mostrerebbe la strada. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro][END] [Colline] [ Annuisce, "bene, ne è felice". Inarca un sopracciglio, perché gli suona strana come risposta ma non controbatte. < Ehm ... Raido è uno dei miei sensei, o meglio era ... in accademia dico ... > come sempre tra una pausa e l'altra riesce a fare un discorso semi sensato < ... invece Fumiko, in giro dire ... > Si sono conosciuti in circostanze particolari, si, ma comunque in giro. Un incontro fortuito ad un chiosco, in compagnia di quel caro Lucifer. Ma è un'altra storia. La piccola continua a parlare, tra un'incertezza e l'altra Kai si mostra sempre più perplesso, imbarazzato. < Si, certo ... è un regalo > conferma < ... poi se ti ricordi ... ehm ... > non finisce la frase perché lei si avvicina per mostrargli i disegni. < ... beh si, ma i disegni nei libri li fanno dei professionisti > commenta < ... magari loro non sono dei buoni ninja no? > si stringe nelle spalle, semplicemente crede che non dovrebbe confrontarsi con qualcuno che lo fa di mestiere. L'età, intuitivamente è simile a quella di Kai. Quindi di certo non può essere a quel livello. < ... col tempo si, con esercizio e impegno > annuisce poi confermando ancora quanto detto da Kouki, continuando a sorriderle. In fondo anche se a tratti non sa come prenderla, la trova una compagnia molto piacevole. Piuttosto come qualche attimo prima rimane interdetto, ritira il braccio quando lei lo punzecchia < ehm ... > rosso in volto < ... in che senso? > e stiracchia quel braccio come un adolescente al cinema che tenta l'approccio rimettendo la zampa a posto. Imbarazzato, non lo aveva fatto con cognizione, gli era venuto spontaneo data la vicinanza. < Oh ... ehm grazie ... credo > La piccola fortunatamente non calca la cosa e passa al ritratto. Fiuuu. Quindi diventerà un soggetto per lei, bene. Un sorriso stiracchiato. < ... ehm adesso? > chiede incerto vedendola mettersi direttamente all'opera, ma sta al gioco. Si mette in posa, facendo un po' lo scemo, muovendosi e beccandosi probabilmente qualche richiamo. "Giocano" fin quando dopo un po' Kouki conclude e decide di accompagnarlo alla magione di Raido. < Grazie Cookies ... > un nomignolo? Ciao Biscottino! ] [ END ]