ricerche in prigione
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Giocata del 01/11/2017 dalle 19:07 alle 21:40 nella chat "Carcere di Hoozukijoo"
[mensa] L'idea del veleno è buona. Ma ha le sue problematiche ed il rischio potrebbe essere troppo grande per provare una strategia del genere. Non ha idea se potrà chiedere aiuto per la sua evasione: è vero c'è sempre qualcuno che vuole uscire di prigione, qualcuno che lo ha fatto spesso. Nessuna prigione è inviolabile e il carcere Hoozukijoo rientra nella categoria. Le sue conoscenze da anbu lo possono aiutare nel riconoscere in un certo modo una mappa architettonica della struttura e così anche i turni di guardia, tuttavia non è minimamente abbastanza per poter cerare una strategia di fuga. Ne ha pensate di tutte ma nessuna sta funzionando nei tempi sperati...il tempo passa praticamente è agli sgoccioli e deve cercare di fuggire da li subito prima del processo e che lo impicchino con tanto di ben servito. Lo deve fare per la sua Suiren. Quindi eccolo li, il gigante platinato con la sua divisa da carcerato addosso, altro che arancione is the new black, qui grigio topo morto schiacciato è la pura definizione del termine "stiloso". Ma è così che la sua divisa è cambiata di recente ed è normale: i nuovi arrivati da una settimana vengono "Inseriti" all'interno della prigione, così succede anche per quelli che sono stati in isolamento, stessa sorte: una settimana con le divise arancioni, poi si passa al grigio. Ad ogni modo sta per arrivare il turno di guardia ed al momento Raion si troverebbe in mensa per il suo pasto serale, isolato da tutti e come tutti tenuto sotto controllo a vista dalle guardie. [ch off] [mensa] Sperava di richiedere il servizio di mensa, ma vista la sua "pericolosità" e il fatto che è li dentro solo da un mese hanno preferito non metterlo a lavorare se non per mansioni rapide e con il quale può essere facilmente rimpiazzato, visto che a breve lo impiccheranno. Quindi eccolo li con un vassoio in mano e una poltiglia con un po' di pane servita sopra. Osserva il grigiume di quel piatto, ferito, nel suo animo da cuoco mentre prende posto e si mette a mangiare in silenzio, guardandosi intorno. Per prima cosa deve capire i vari punti di fuga strategici: si passa sempre dalla lavanderia, è inevitabile dato che ci si può nascondere tra i vestiti quando devono essere lavati all'esterno oppure dalla zona stoccaggio per la mensa dove entra il cibo ed esce la spazzatura. Ma in tutti e tre i casi sono altamente controllate e lui non ha modo o motivo di accedervi. Quindi quelli sono si i punti più facili per uscire, ma anche quelli più controllati in assoluto e lui deve prendere quanto più tempo possibile per poter disperdere le sue tracce. [ch off] [bagni] Finisce rapidamente la cena, il tempo che serve per riempirsi lo stomaco ed andare ai servizi prima di tornare nella sua cella, ha bisogno di controllare lo stato delle fognature se è possibile muoversi attraverso queste...ma anche li c'è il problema base del tempismo, quando agire e come agire. Aprire uno spazio non è tra i suoi principali problemi, si può fare,
con il tempo. Ma deve capire quanto tempo avrà a disposizione per scappare e se riuscirà a scappare attraverso il sistema fognario senza il rischio di morire per asfissia dovuta ad annegamento nell'acqua o nella m***a. Si tratta comunque di una opzione più che papabile: una struttura come la prigione ha bisogno di un sistema fognario importante vista la quantità di persone che usufruiscono dei sistemi sanitari, acqua ecc ecc, forse abbastanza grandi per poterci strisciare all'interno, ma anche li deve valutare e sincerarsi. Una volta lasciata la mensa e diretto come altri verso le docce, negli appositi spogliatoi si toglierebbe la divisa e nudo con solo un asciugamano indosso legato attorno alla vita si dirigerebbe con il sapone tra le mani. Prendendo spazio con solo 5 minuti per fare tutto, accende il getto d'acqua calda o fredda che sia andando a togliere l'asciugamano poggiandolo vicino all'anta del divisorio tra le varie docce. Si insaponerebbe e allo stesso tempo controllerebbe lo scorrere dell'acqua e dove va a finire, se attraverso un semplice foro nel terreno oppure in una vasca di contenimento che da, appunto verso la fognatura. Finendo anche questo, si lega l'asciugamano alla vita e uscirebbe fuori lasciando lo spazio ad altri per andare ad asciugarsi. In realtà approfitterebbe, senza essere visto, di controllare ancora se ci fosse una possibilità di accedere per altre vie traverse alle fogne...bagni e cucine sono le parti in collegamento, così come il giardino...se deve accedere da li, questi sono gli unici tre punti papabili nella sua mente. [ch off] [corridoi] Continua ad asciugarsi fino a quando i suoi capelli non sono asciutti e si riveste velocemente. Diretto verso la cella non si fa ripetere due volte dai guardiani, camminando con lo sguardo fisso davanti a se. Questa volta, sta puntando ai condotti di areazione, un'altro punto di accesso che raggiunge tutte le parti della struttura, l'aria del resto serve a tutti. Anche quello è un buon passaggio, ma rischia di perdersi e finire nel punto sbagliato, senza contare che in quei condotti si può morire altrettanto di asfissia se si prendono quelli sbagliati, potrebbero essere troppo stretti, potrebbe rimanere incastrato. Continuerebbe a fissare continuando a muoversi fino a quando non sopraggiungerebbe nella sua cella. Entra all'interno e rimarrebbe fermo con le mani sopra la testa fino a quando non sente il cancello chiudersi alle sue spalle e le chiavi girarsi nella serratura. Si gira guardando verso l'esterno, guardando i corridoi della prigione. Chissà....se la sua aria depressa abbia convinto i suoi compagni anbu che non ci proverà neppure a scappare. Bhe, non era la sua intenzione nelle prime settimane, anzi...si è lasciato andare a se stesso chiedendosi se non fosse meglio tornare da Ayako e Suiren, quindi era probabile che non lo stessero tenendo troppo d'occhio conoscendolo...eppure se lo conoscessero sul serio lo terrebbero strettamente sotto controllo, aspettandosi una azione del genere: è un anbu, uno di quelli che è riuscito a fare qualcosa nella guerra contro Yukio, uno di quelli che è stato perdonato da Yukio, Raion per quanto possa sembrare curioso era un' anbu e come tale ha un addestramento psicologico e fisico differente da un ninja comune, quindi era possibile che stessero aspettando che lui fuggisse o tentasse di farlo. dovrà sviare in qualche modo. [ch off] [corridoi] E forse anche i suoi compagni di cella potrebbero dargli pure una mano, dipende molto da chi andrà a cercare. Si guarderebbe di nuovo intorno nella cella, per vedere che cosa ha a disposizione all'interno della stessa cella che può utilizzare come uno strumento o un'arma. Deve ingegnarsi ed essere creativo con quello che c'è. Si mette a sedere sul letto tastandolo come per sentirne la consistenza, per capire se vi fossero delle molle nel materasso o se fosse solo un ammasso di stracci e spessore. Controllerebbe inoltre se la sua cella fosse disposta di una finestra. Osserverebbe la condizione della cella in se e se da li fosse possibile arrivare al sistema di ventilazione. Inoltre ha bisogno di carta, giornali, tutto quello che ha fibra vegetale e non e della colla...ha molto da lavorare e pochissimo tempo per poter agire. [ch off] [corridoi] Si controllerebbe attorno e alla fine, stanco e non riuscendo a trovare altro si sdraia sul letto rigirandosi ed infilandosi sotto le coperte. Portando la mano sotto il materasso il gigante toglie da sotto questo un carboncino dovuto ad un rametto bruciato in giardino. Non lo ha fatto lui ma lo ha scambiato con alcune delle sue arance. Nella penombra stringendo con delicatezza il carboncino inizia a scrivere sulla parete vicino al letto il nome della sua bambina, provando, con poco successo a disegnarla per come si ricordava, in modo da non dimenticarla e tenerla vivida nella sua mente. Stringe il labbro inferiore tra i denti mentre, allo stesso modo stringe gli occhi mentre fatica per tenere la mano ferma e precisa. Cerca di non far tremare la mano mentre proseguirebbe nel disegno, riuscendo solo a creare uno scarabocchio immondo. Ma è il suo scarabocchio, la sua bambina. Completa l'opera nascondendo il carboncino mentre osserva la figura di sua figlia avvicinando una mano finendo per sbavare uno degli angoli <!> allontana la mano, osservando quella parte sbavata con gli occhi sgranati...accorgendosi di quanto profondamente sia ancora ferito nell'animo. Non si curerà mai...la sua bambina è morta davanti ai suoi occhi e l'unica cosa che può fare per averla ancora con se è disegnarla. <la mia bellissima bambina> sussurra con un nodo alla gola <shhh...adesso ti canto una canzone, così dormirai serena> si stringe nelle coperte e chiudendo gli occhi inizia a sussurrare quella canzone, quella stupida canzone continuando fin quando non prenderebbe sonno. [end]