[Lavoro] chi non pesca in compagnia... Hikoboshi
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Giocata di Lavoro
con Hikoboshi
Anfibi di pelle neri alti fino al ginocchio con un numero quasi infinito di passanti e cinghie, gambe sottili come grissini, un pantalone anche qui di pelle nero ed aderentissimo il petto è coperto da una camicia bianca lasciata svolazzare fuori dai pantaloni che cade evidentemente troppo larga su quel fisico ed un lungo spolverino rosso sfrangiato alle estremità che lo copre dal collo fino a metà del polpaccio. Dietro il fianco destro la borsa portaoggetti con alcuni fili di nylon e qualche fuda, niente di eccezionale insomma ed un cappello dalla falda larga che maschera almeno la porzione superiore del viso. Pelle bianchissima come se fosse latte lunare che cozzano violentemente con i capelli scuri come fili cuciti dalla notte stessa che si aggrovigliano fino all'altezza delle spalle. Occhi di un colore quasi rosso quasi simile ad una forma di albinismo che mette in evidenza le sottostanti vene ed arterie che permettono il passaggio del sangue e danno alle sue iridi una colorazione tanto strana. Fischietta con un sorriso tirato sulle labbra sottili mentre si avvicina fino al limitare della polla d'acqua ai piedi della Cascata dell'Epilogo [2x nylon, 2x nylon conduttore, 5 fuda][Chakra on] Cammina senza alcuna apparente fretta, sembra sicuro di se e di sapere esattamente dove stia andando ed anche il momento esatto in cui arrivarci per non arrivare ne in anticipo ne in ritardo. O almeno la spavalderia che mostra potrebbe arrivare a comunicare qualcosa di molto simile a questo e mentre raggiunge ormai le sponde della polla d'acqua accenna qualcosa che sa di nostalgico ed inquietante al tempo stesso <Warusa bakari no uddopeka kuou mo ana ake moribo darake okotta uddo godo> ed il suo tono di voce è caldo, armonioso, avvolgente e penetrante come se scaturisse dal centro della terra e fosse fatto appositamente per arrivare nelle anime e per cingere ogni corpo che incontri sul suo camino. Lentamente andrebbe a sedersi per terra l'uomo che altro non fa che sorridere benevolo e malevolo al tempo stesso al riflesso della luna che si può scorgere guardando quella cheta acqua limpida. Se ci siano o meno pesci la dentro è impossibile dirlo, ma si può fare un esperimento... sono anni che non pesca. Sono anni che non fa qualsiasi cosa in realtà; molte se le ricorda altre restano un mistero [2x nylon, 2x nylon conduttore, 5 fuda][Chakra on] Il testo non è finito chiaramente... continua a canticchiare beatamente <Kuchibashi wo doku ni kaeta komatta uddopekka su ana ga doku ni gohan mo duku ni> e nel mentre cosa fa? Beh tenterebbe di prendere un filo di nylon dalla sua sacca portaoggetti per poter cominciare a "giocarci" ovvero, avendo intenzione di pescare, ha tutte le intenzioni di legare al capo di quest'ultimo un bel amo che cercherebbe di prendere anch'esso dalla sacca naturalmente stando attento a non bucarsi con quello altrimenti sono dolori. Proverebbe a creare una sorta di doppio cappio, o nodo scorsoio che dir si voglia molto sottile che tenterebbe di avvolgere attorno alla parte non appuntita dell'amo andando a preparare in tal modo quella che è tutta l'attrezzatura di cui necessità. Non ha intenzione di andare a procurarsi alcuna esca ma vuole tentare, non sapendo se l'abbia già fatto o meno in passato, di utilizzzare qualcosa di a lui più conosciuto e familiare per riuscire a procurarsi la cena di oggi e la colazione di domattina... di più no perchè il pesce puzza molto in fretta e poi fresco è più buono no?! [2x nylon, 2x nylon conduttore, 5 fuda][Chakra on]
Hikoboshi usa Filo di Nylon!
Per fare ciò che ha in mente ha però bisogno di richiamare e risvegliare il proprio legame con gli insetti. Ed allora ecco che tenterebbe di "avviare" questo loro legame empatico lasciando che il proprio chakra segua il keyrakukei e vada a disperdersi dal plesso solare fino a raggiungere ogni parte del proprio corpo. Cercherebbe non di farlo fuoriuscire all'esterno ma anzi di farlo diffondere all'interno delle proprie membra l'Aburame in modo da poter entrare in comunicazione ed anzi letteralmente toccare ogni singolo insetto che in esso alberga trovando riposo, riparo e ristoro ed in parte dunque cercherebbe di fondere il proprio essere nelle sue creaturine come di rimando proverebbe a far proprie le loro esistenze ed in questo modo tenterebbe di controllarli. Tra i tanti cercherebbe di raggiungere una lucciola che tenterebbe di far muovere in modo da andare ad afferrare l'amo preparato poco prima e quindi cercherebbe di farla alzare in volo iniziando quella reazione di bioluminescenza che nel buio della notte è quasi come un piccolo sole che riflette sulle sponde della cascata [2x nylon, 2x nylon conduttore, 5 fuda][Chakra on 90/90 se 86/90][Tentatijo Hijutsu Konchu IV]
<Tomodachi ni furereba shinubakari> continuerebbe la sua filastrocca <Kanashinda uddopekka doku no namida ga kira kira hikaru> lasciandola che muoia così al vento ma mugugnandola ancora ripartendo da capo e lasciando che la gola vibri con le corde vocali ma senza che le labbra si vadano distaccando l'una dall'altra. Si gode la serata insomma, non parrebbe avere realmente voglia di pescare in definitiva ma è una scusa come un'altra per riuscire a mettere qualcosa di sostanzioso sotto i denti ed il pesce fa anche bene quindi proverebbe a controllare la propria lucciola in modo che sorvoli lo specchio c'acqua ad una altezza di appena 5 centimetri dalla stessa provando a fargli compiere dei movimenti che dovrebbero disegnare delle S come se stesse cercando di ripercorrere quelli che potrebbero essere i moimenti naturali dell'insetto senza far capire ai pesci che quella è una trappola bella e buona congengnata da qualcuno che di insetti se ne intende di sicuro ma non è certamente onniscente ed onnipotente da poter riuscire a prevedere il futuro... deve solo creare le migliori condizioni possibili e limitarsi a sperare che tutto vada bene [2x nylon, 2x nylon conduttore, 5 fuda][Chakra on 82/90][Hijutsu Konchu IV] Se il pesce desiderato non dovesse abboccare probabilmente finirebbe per addormentarsi sul posto abbandonando il proprio controllo su quello specifico insetto e lasciando con ogni probabilità anche cadere in acqua l'amo creato senza alcuna esca, ma se dovesse riuscire a far saltare fuori un pescetto tanto da fargli ingoiare la lucciola e l'amo allora proverebbe a dare un colpo secco ma non violento alla lenza in modo da infilzare la parte ricurva del metallo nelle carni dell'animale e lentamente tirarlo verso la riva e provare a tirarlo all'asciutto prima di procedere chiaramente all'eviscerazione ed a metter su un fuocherello per arrostirlo. Insomma una serata all'insegna del "non ho sbatti di fare chissà cosa ma ovunque è sempre meglio dell'ospedale" il posto dove ha trascorso la stragrande maggioranza degli ultimi anni... fortunatamente non se ne ricorda avendoli fatti in stato d'incoscienza ma rimane comunque la sensazione di aver sprecato fin troppo tempo a non fare nulla: la domanda è... cosa fare che valga la pena di essere fatto?! [End]
Serata di pesca... con qualche dovuta riflessione non avendo altro da fare