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con Raido, Shade

17:22 Shade:
 La giornata è bella, soleggiata e relativamente tranquilla, un po’ come tutte. E lei, piuttosto che passarla fuori casa insieme alle persone che un tempo amava incontrare, se ne sta in casa, o meglio in giardino, a prendersi cura degli animali. Ha molte cose da fare, molte cose di cui occuparsi, molte responsabilità di cui si è improvvisamente fatta carico e che, giorno dopo giorno, la mettono sempre più in difficoltà senza abbatterla veramente. Ha appena finito di pulire il giardino, considerando che ci tiene dentro due cavalli, un aquila, un falco e un panda rosso, se decidesse di non pulirlo si trasformerebbe velocemente in un letamaio e, al momento, si sta prendendo una pausa, osservando il cielo comodamente sdraiata sulla schiena di Hidalgo, il cavallo da tiro con cui ha iniziato a legare già prima della morte di Hiashi. Si assicura, personalmente, che tutti gli animali consumino la loro razione di cibo ma Hidalgo è uno di quelli che, volente o nolente, ha più difficoltà a seguire una dieta regolare, forse ancora poco abituato alla assenza del suo precedente padrone. <Va tutto bene, tranquillo, ci sono io con voi ora> e non vuole abbandonarli. Quelle parole vengono dette al cavallo nel momento in cui va a mostrarsi leggermente agitato, accompagnate da una carezza e qualche docile pacca sulla groppa, prima di tornare a rilassarsi sulla sua personale amaca di due metri e venti al garrese. Il secondo cavallo non è molto lontano dal primo, entrambi brucano l’erba dell’enorme giardino, mentre invece l’aquila e il falco sembrano esser spariti nel nulla dopo una partenza abbastanza improvvisa, probabilmente per soddisfare il loro desiderio di caccia nonostante siano regolarmente nutriti anche loro. Il serpente è dentro casa, sul divano, arrotolato su se stesso e adagiato sui cuscini come se avesse finalmente trovato la tana perfetta. Il panda invece è chiuso in una gabbia approssimativa, riempita di boccioli di bambù e frutta, tenuto impegnato con il cibo, giusto per esser sicura di vederlo impegnato a fare qualcosa che non sia il distruggere casa. I suoi vestiti sono sporchi! Come ci si potrebbe aspettare da chi ha finito ora di lavorare, e sembrerebbe intenzionata ad andarsi a fare un bagno caldo prima di riprendere a lavorare in casa. La cosa buona è che non ha tempo per pensare, perché ha troppe bestie di cui occuparsi, soffrendo meno di conseguenza. Sente meno la mancanza di Hiashi, si sente meno abbandonata da Raido e Fumiko, sente meno la pressione che gli ultimi eventi stanno avendo sul suo animo. Indossa un paio di pantaloni della tuta, grigi ma sporchi di terra, una maniglia bianca a maniche lunghe le cui maniche sono arrotolate fino al gomito. I capelli sono sciolti al momento, anche se sul polso dentro c’è il codino con cui li ha tenuti legati tutto il pomeriggio. Ai piedi invece porta un paio di vecchie scarpe recuperate in qualche mercatino dell’usato. <Stasera devo fare il pastone per voi due…poi devo cambiare l’acqua nelle vasche, dare da mangiare a Nazu e andare a cercare Drauglion ancora una volta…> ha molte cose da fare insomma, troppe. Armi? Ha! Cosa sono? [Chakra off]

17:43 Raido:
 Ha risolto quasi tutti i suoi dilemmi con Fumiko, è riuscito a farsi perdonare in un certo senso ma ancora tanta, tanta strada da fare per tornare al punto precedente, ovvero in cui la fiducia è realmente tutto, tornare ad avere la fiducia della ragazza, fare in modo che si fidi nuovamente ciecamente di lui. Ci deve riuscire ma ora non può pensare a questo, adesso deve pensare a Shade e Kouki e, essendo a Konoha, vuole andare da Shade prima di tornare alla magione. Sa già dove trovarla, Kouki l'ha informato il giorno in cui Fumiko è andata a trovarlo con le lastre del bambino. Sta correndo per le strade di Konoha al massimo della propria velocità, corre veloce come non mai cercando di arrivare a casa di Hiashi il prima possibile. Indosso porta un semplice kimono bianco che giunge fino alle ginocchia; le punte basse del kimono sono rosse così come le maniche. Una cintura rossa legato e stretta alla vita per tenere chiuso il kimono mentre sotto di esso non vi è niente ed è possibile vedere e notare dei pezzi di metallo e una vestaglia un po' più pesante del normale, qualcosa di aderente al corpo ovvero un'armatura pesante per proteggerlo da possibili guai in arrivo. Pantaloni neri a ricoprire le gambe, pantaloni da ninja mentre ai piedi porta dei semplicissimi sandali neri, sempre ninjeschi. Sulla schiena ha posto la samehada, sua fedele arma in ogni situazione ed è anche la più potente di tutto l'armamentario mentre alla vita ha legato la sua katana, compagna di mille avventure che non lascia indietro. Non ha l'equipaggiamento completo, non ne ha bisogno. Il suo solito vestiario, non lo cambia mai e ha scelto di fare un'entrata ad effetto, se così si può chiamare alla fine. Il chakra comincia a muoversi all'interno del corpo in modo veloce, potente, deciso passando per ogni direzione, ogni punto presente nel suo corpo, ogni tsubo. L'energia aumenta a dismisura mentre tenta di spingerlo verso il basso facendolo passare per le gambe fino a giungere nei piedi ed è proprio li che cercherebbe di convogliarlo in una quantità giusta, perfetta controllando il proprio flusso di chakra. Prova a farlo uscire dagli tsubo presenti nei piedi tentanto di creare una patina di chakra sotto la suola del sandalo, una patina omogenea in grado di permettergli di fare cose impensabili. Se ci fosse riuscito dovrebbe aver creato quella patina sotto la sua dei sandali in modo da avere una maggiore agilità e libertà di azione. Se ci fosse riuscito dovrebbe aver effettuato correttamente il rilascio. Inizia a correre sulle abitazioni, sui muri e sui tetti fino a giungere in prossimità della casa dello Hyuga e li osserverebbe Shade in groppa ad un cavallo. Non ci mette molto e salterebbe nel cortile dell'abitazione <Non è facile da trovare questo posto> commenta guardandosi intorno <Ciao Shade> la saluta con un piccolo sorriso prima di avvicinarsi. [Chk on][Se rilascio del chakra finale][Armatura pesante equip][Katana equip][Samehada equip]

18:06 Shade:
 Non è improvviso l’arrivo di Raido, di più. Un atterraggio quasi istantaneo nel coltile di un abitazione piena di animali e lei è anche sulla groppa di uno di loro. Il suo arrivo, come ci si potrebbe aspettare, va a spaventare il cavallo su cui era sdraiata, portandolo a imbizzarrarsi, nitrendo abbastanza nervoso e facendola scivolare più dalla sua groppa. Ha provato a cavalcare Hidalgo diverse volte, ma le mancano le basi, motivo per cui è abituata a cadere, ma quella è una cosa abbastanza improvvisa e, se Raido non fosse intervenuto per prenderla la volo, l’avrebbe vista capitombolare giù dal cavallo, atterrando due metri più in basso sul fianco dentro. Dovrebbe uscirne viva, livida probabilmente, ma viva anche se l’albino non dovesse prenderla al volo. La sua prima reazione in quel frangente successivo alla caduta, la vedrebbe più preoccupata per gli animali che per se stessa. Cercherebbe infatti di avvicinarsi al muso del cavallo da tiro, accarezzandolo dolcemente, mentre una mano andrebbe a spostarsi verso quello del cavallo da sella, prima ancora di vederle muovere il corpo. <Va tutto bene, calmi…calmi> saranno anche abituati ai Ninja, ma chiunque si sarebbe spaventato per un ingresso così improvviso in casa propria. Solo quando ormai i cavalli saranno perfettamente tranquillizzati, andrebbe a rispondere alle affermazioni di Raido, senza voltarsi a guardarlo, abbastanza insicura sul come comportarsi ora con l’Oboro. Il dolore che cercava di tenere lontano dalla sua mente torna improvvisamente come una forte fitta alla testa. La percepisce, le fa talmente male che il dolore diventa fisico e dalla testa passa al resto del corpo, rendendola improvvisamente debole. Le tremano le ginocchia per qualche secondo ma si riprende velocemente, non appena la pressione alla testa si allontana e lentamente inizia a sentirsi meglio. <Non a caso non esiste una serratura per la porta di questa casa> tanto è difficile da trovare, difficilmente andranno a rubare in casa sua, soprattutto perché non c’è nulla di valore, animali esclusi. Sente un nodo alla gola che quasi le impedisce di parlare ma, dopo un profondo respiro, andrebbe a voltarsi verso Raido, con il sorriso sul volto. Un sorriso che cerca di trasmettere gioia, ma in cui sarà anche facile vedere della tristezza, che non sarebbe nemmeno poi sbagliata da vedere sul volto della Hyuga considerando il periodo nero che sta passando. <Come va Raido? Come stanno Fumiko e il bambino?> deve parlargli di quel bambino, deve dirgli un paio di cose, ma prima vuole esser sicura che tutti stanno bene. [Chakra off]

18:20 Raido:
 La sua entrata in scena la prende davvero in contropiede e non solo lei ma anche i suoi animali che si agitano come forsennati, specialmente il cavallo il quale si imbizzarrisce spodestandola. Corre e scatta veloce verso la ragazzina, non perde un attimo di tempo cercando di prenderla al volo e in braccio, farla atterrare sulle proprie braccia in modo che non si faccia male e che non abbia segni sul corpo. La tiene in braccio per qualche secondo prima di rimetterla a terra in piedi <Scusa> la reazione non sarebbe dovuta essere quella, ha quasi rischiato di farle male e non è ciò che vuole, no di certo, anzi, avrebbe voluto vedere tutt'altro. La segue con lo sguardo mentre va a curarsi del cavallo, a farlo calmare per evitare che faccia danni irreparabili ma anche tutti gli altri animali sono abbastanza nervosi per la sua presenza e lo ha capito, avrebbe dovuto utilizzare la porta d'ingresso come le persone normali e civili ed è quello che Shade va a dire alla fine. Sente quelle parole ma non ribatte, non dice niente preferendo il silenzio, quando parla combina già troppi danni e non vuole combinarne anche con Shade. Resta fermo, immobile e la osserva ancora, la guarda girarsi con quel sorriso abbastanza falso e con quella tristezza che tenta di nascondere. Le sue prime impressioni non sono sbagliate, Shade è molto giù e sa perchè, per la morte di Hiashi, per il fatto di non averle dato molto retta in quell'ultimo periodo. Può immaginare praticamente ogni cosa e non può darle torto <Sono stato meglio> non le mente, non avrebbe senso, è stato decisamente meglio di così, decisamente più felice <A quanto pare hanno saputo del bambino tutti quanti prima di me> rimane sorpreso che anche Shade ne sia a conoscenza e questo fa male, fa tremendamente male, avrebbe voluto essere il primo ma così non è stato. Una fitta al cuore lo porta a chiudere gli occhi e a respirare profondamente per metabolizzare il tutto nel migliore dei modi <Il bambino sta bene e Fumiko abbastanza ma non sono qui per parlare di loro> si avvicina a Shade con passo lento, tranquillo, sa come doversi comportare con lei, sa cosa deve fare. Cerca di raggiungerla, di arrivarle vicino mentre le braccia si allargano provando ad abbracciarla, a stringerla tra le proprie braccia spingendola contro il proprio corpo <Scusa per essere stato assente in questi giorni, mi dispiace> sono scuse sincere le sue, molto sincere, gli dispiace davvero ma ha avuto tanti problemi e tutti questi problemi riguardano lui e Fumiko. Dovrebbe informarla di tutto ma adesso deve prima pensare a farsi perdonare anche da lei sopra ogni cosa. [Chk on][Rilascio del chakra finale][Armatura pesante equip][Katana equip][Samehada equip]

18:39 Shade:
 Fortuna vuole che Raido la prende al volo. Certo, non era quella la reazione che sperava di ottenere con il suo ingresso, ma non sempre riusciamo ad avere quello che ci aspettiamo o quello di cui abbiamo bisogno. I cavalli stanno bene, si calmano velocemente, e gli altri animali tornano alla normalità, esclusa quella specie di serpe color sabbia che, attratta dalle vibrazioni e dal nuovo odore, sembrerebbe averli raggiunti sulla porta del cortile, osservando Raido e Shade da lontano, tastando l’aria con la lingua, evitando di produrre alcun tipo di suono. Shade la vede, e quella serpe la preoccupa, motivo per cui andrebbe ad indicarle, in modo che anche Raido la veda, per poi alzare il tono della voce che, per la prima volta da quando ha messo piede in quella casa, andrebbe ad esser secco e deciso, pronto ad impartire un ordine ad una bestia che, sicuramente, non la riconosce ancora. <Fermo Asclepio. Non ti conviene fare alcun passo falso> è decisa, fin troppo, e i suoi occhi sembrano quasi tramettere la rabbia dovuta alla paura che possa succedere qualcosa a Raido per via del serpente. Poi l’uomo le si avvicina e prova a stringerla a se, riuscendoci senza problemi. Questo trucco, Raido, non è destinato a funzionare per sempre e, sebbene quell’abbraccio va ad allentare il dolore che prova nel cuore, non riesce a calmarla del tutto, non riesce a toglierle dalla testa i pensieri che, lentamente la distruggono, tanto di giorno quanto di notte. Vivere da soli, mantenendo tutti i ricordi, è più dannoso di qualunque altra cosa al mondo, anche se non può di certo lamentarsi delle notti che riesce a passare con Kouki, a conversare o a dormire nella stessa camera, nella stessa casa. Cercherebbe infatti di allontanarlo dopo qualche secondo, facendo pressione con le mani contro il petto dell’Oboro, tenendo lo sguardo basso, mentre cercherebbe di indietreggiare di qualche passo. Ora, secondo lei, ci sono persone che avranno più bisogno di quegli abbracci. <Tranquillo Raido, non ho sentito la tua mancanza se è questo che ti preoccupa> quelle parole, quelle bugie ben nascoste in una voce atona e un sorriso dolce, andrebbero a procurarle una fitta al cuore che, se messo a confronto, una pugnalata è meno dolorosa. <L’importante è che state tutti bene> quella è l’unica cosa che, volente o nolente, conta davvero. <Sono venuta a sapere del bambino la sera in cui Fumiko mi è venuta a cercare per “fare pace” > sorride a quella affermazione. Si, hanno fatto pace, ma ora manca la cosa più importante, la fiducia. <Era particolarmente provata quella sera e l’ho ospitata qui> si ma stiamo sviando dal discorso principale e quel discorso. Alzerebbe lo sguardo, più decisa, quasi come se avesse ritrovato un minimo di voglia di combattere. <Kouki. Lei è importante quanto il sangue del tuo sangue, vero? Non le verrà a mancare nulla per via della nascita del bambino, giusto?> deve avere la conferma da lui, deve essere certa che Raido non trascurerà quella bambina per “il suo erede” [ch off]

19:00 Raido:
 Porta lo sguardo su quel serpente che si affaccia all'ingresso, sente Shade dare ordini ma non si preoccupa più di tanto, la guardia è sempre alta e farsi prendere di sorpresa da una biscia, perchè quella per lui è una biscia, non fa parte del suo essere <Dai retta alla ragazza, stai buono li> una minaccia velata verso quell'animale che continua a guardare negli occhi come a volerlo sfidare ad attaccare, anzi, lo sta invitando ad attaccare. Vuole vedere se quel serpente è sul serio intenzionato a fargli male. Si fida delle proprie abilità e niente e nessuno può coglierlo di sorpresa in questo momento, nemmeno un semplice animale. Riesce ad abbracciare Shade, la stringe contro di se facendo le sue scuse ma è conscio che tale tattiche non può sempre avere effetto e, difatti, lo capisce. La ragazza lo spinge con le mani, si dimena per essere libera pronunciando una frase che lo lascia senza parole e senza fiato. Pochi attimi passano prima di concentrarsi sul suo viso, la fissa intensamente provando a scrutarla dentro, a vedere i suoi sentimenti con occhi diversi <Se questo è un tuo altro modo per tenere lontano qualcuno, non funziona Shade> la guarda con uno sguardo misto tra dolce e serio. Ha imparato a conoscerla ed è palese che menta, mente spudoratamente <Lo vedo che stai male, i tuoi occhi dicono più delle tue parole e quel sorriso non convince nessuno. So bene di essere stato assente e mi dispiace, non volevo trascurarti. Per questo sono qui, per farmi perdonare> anche qui è sincero alla fine, non ha motivo di mentire, non a lei e non sul motivo per cui è li, farsi perdonare da lei <E tra quel tutti ci devi essere anche tu, sei la mia figlioccia dopotutto> non domanda, non pone quesiti, la vede in questo modo e niente di quello che la ragazza fa può portarlo a cambiare idea <Quindi?> allarga di poco le braccia, quell'abbraccio di prima non lo ha soddisfatto a pieno e magari, un altro, potrebbe funzionare meglio. Ascolta il dire di Shade in merito al bambino e si riferisce proprio a quella sera, quella sera di Wonderland in cui ha messo alla prova la ragazza, in cui le ha fatto fare una scelta orrende ed è consapevole di quanto sia stato crudele in quel momento <Oh, come è andata?> curioso di sapere l'andamento tra le due ragazze, magari può aiutare il loro rapporto. Provata..non può dire niente su questo, è colpa sua <Ti ringrazio> per averla ospitata, aiutata in sua assenza, la ringrazia per questo ma ora si passa a un argomento scottante come Kouki e il futuro nascituro, il bambino che sta per arrivare. Giuste domande, giuste preoccupazioni <Kouki è mia figlia in tutto e per tutto, anche se non è di sangue è comunque lei la mia primogenita e la mia erede. Sarà sullo stesso piano di suo fratello, non ci saranno distinzioni> la rassicura su questo, non vuole fare distinzioni su niente e nessuno e Kouki è e rimane la sua bambina. [Chk on][Rilascio del chakra finale][Armatura pesante equip][Katana equip][Samehada equip]

19:23 Shade:
 La serpe, che in un primo momento, sembrava pronta ad indietreggiare alle parole della aiuto addestratrice, si ritrova ad esser sfidata da Raido, il quale si diverte a giocare con il fuoco. <Raido…> la ammonisce lei, con un tono più pacato nei confronti dell’uomo di quanto non lo fossero per il serpente. <Quello è un mamba nero ed era di Hiashi. Non voglio vederlo morto, così come non voglio vederti morso> qui si dimostra più autorevole, più sicura, quella è casa sua ormai, il suo dominio e lì dentro di rispettano le sue regole. Si muoverebbe per andare a prendere il serpente e cacciarlo di nuovo dentro casa, giusto per non vederli lottare in mezzo al giardino, chiudendo la porta poco dopo. <Resta dentro! E non mangiare Nazu!> poteva certo tirare prima fuori il topo e dopo chiudere la serpe in casa, ma ormai è tardi. Tornerebbe dai cavalli, rendendosi conto che ormai il tempo sta passando e il giorno volge al termine. Ormai è tardi per preparare il pastone, anvrebbe dovuto iniziare prima, però può sempre dare solo dell’avena e delle carote. Le parole di Raido sono serie, dette sì con dolcezza, ma serie, esattamente come lo è la risposta che ne segue. <Sto male per la morte di Hiashi, sto male per essermi ritrovata, improvvisamente, a vivere nella casa di una persona che non vedrò mai più per potermi prendere cura dei suoi animali e dei miei> sguardo perplesso verrebbe lanciato al panda rosso che, con il capino inclinato, si mettere sulle sue zampe, guardando Raido con espressione dolce, emettendo una serie di versi coccolosi alla *ti prego prendimi in braccio*. <Quel cosetto ha cercato di uccidermi ieri…rendiamoci conto…> evita di dire che ne ha visto uno sputare fuoco, sai, non crede sia una cosa tanto normale. <…ora si limita a distruggere casa…> i piedi del letto e un cuscino sono belli che andati ormai. <Mi toccherà addestrarlo> sembra calmarsi leggermente parlando di loro, ma poi una parola le genera una inaspettata reazione. Quando si sente definire “figlioccia” le si accende una scintilla di rabbia che inizia a bruciare con vigore, tanto nel suo animo, quanto nei suoi occhi. Le parole che seguono vengono pronunciare con forza, quasi gridare, mentre va a scostarsi per evitare quell’abbraccio ancora una volta. <NON CHIAMARMI IN QUESTO MODO> quasi gli ringhia contro, se fosse un animale probabilmente lo starebbe già facendo, e quelle grida agitano di nuovo il cavallo poco distante da lei, facendola ritornare alla normalità in men che non si dica. Non si rende nemmeno conto di aver reagito così a quella parola e, se le venisse chiesto, non saprebbe nemmeno spiegare perché lo ha fatto. Ma la ragione principale è la paura, glielo si legge negl’occhi ora che è più calma. Scrolla appena il capo e si avvicina a lui, a testa bassa, cercando adesso un abbraccio. <Non so cosa mi sta succedendo Raido…sto diventando un mostro…> un mostro che sta perdendo la stabilità emotiva che le permetteva di essere tranquilla e spensierata. Ha sofferto troppo e tutto in una volta, non sa ancora come affrontare la vita ora fuori dalle mura di casa sua e, quando è in missione, pensa solo a svolgerla al meglio delle sue capacità, senza curarsi di niente e di nessuno. <Ci siamo chiarite, anche se non mi fido di lei…ci vorrà del tempo> chiude il discorso prima ancora di iniziarlo o almeno ci prova, continuando a nascondere il volto nel Kimono bianco dello spadaccino. Le risposte alle sue domande poi la fanno rilassare completamente, come se si fosse tolta un peso da sopra la spalle, lasciandola evidentemente alleggerita. <Grazie> sapeva che Raido non avrebbe mai abbandonato Kouki, ma ne doveva avere la certezza. <Ho…incontrato Mirako> e mo? [Ch off]

19:51 Raido:
 Le belle notizie arrivano fin da subito, un mamba nero, uno dei serpenti più velenosi di questo mondo e certamente la sfida sarebbe assai interessante, lui contro una delle bestie più pericolose della Terra <Non riuscirà nemmeno a sfiorarmi quel coso> commenta divertito dalla situazione, si, sarebbe decisamente un'esperienza interessante. Non fa altro ma lascia che sia Shade a dettare legge e a rinchiudere dentro la bestiolina, quella piccola e innocente sacca di carne di pollo utile solo per mangiare quando si è nel deserto. Sorride ancora per la situazione, dire a un serpente di non mangiare qualcosa, è esilarante per certi versi e questo non o si può negare. Il sole cala lentamente e la luna ne prende il posto, si erge alta in compagnia delle stelle e cerca di prendere il comando. Le parole della ragazza le capisce, le capisce fino in fondo perchè anche lui tempo si è trovato in una situazione simile, forse il dolore è anche peggiore per lui <Lo so, so cosa provi. Provavo lo stesso quando sono morti i miei genitori e mi sono ritrovato in una casa, da solo> la capisce e la comprende meglio di chiunque altro in quel mondo. Non è una cosa facile da superare ma ci vuole tempo, ci vuole il giusto tempo per far passare tutto quanto, almeno in parte. Si volta a guardare il panda rosso, un'animale che non ha mai avuto il piacere di vedere prima, non direttamente e non dal vivo, questo è certo, molto inconsueto ma il dire di Shade lo lascia perplesso <Oh...> ha cercato di uccidere la ragazza e lo tiene in casa con l'intento di addestrarlo. Non è un'addestratore, non può dire niente in merito, non può parlare e non saprebbe nemmeno cosa dire <Buona fortuna> non sa quanto fatica deve fare ma se ha cercato di farle del male le serve tanta, forse troppa fortuna. Un altro mezzo sorriso per quell'animale prima di pronunciare una serie di frasi ma solo una parola va a scatenare una vera e propria reazione in Shade, la parola figlioccia e quelle grida vengono udite dal Jonin il quale diviene improvvisamente serio. La scruta negli occhi notando la paura, quelle parole sono dette dalla paura ma di cosa? Di cosa deve avere paura? Non ne ha idea, non ne ha la minima idea. Pochi secondi e tutto cessa, si muove con il capo chinato alla ricerca di affetto e non glielo nega, l'abbraccia, la stringe contro di se carezzandole la testa <Non è vero> il tono diviene nuovamente dolce mentre piega le ginocchia per abbassarsi per poterla vedere meglio negli occhi <Stai passando un brutto periodo, Hiashi, Fumiko e anche io. Non sei un mostro ma hai tante emozioni in te, provi tante emozioni ed è normale non riuscire più a trattenerle> porta la mano destra a carezzarle il viso, il pollice la carezza la gote sorridendo <Se hai bisogno di sfogarti, io sono qui Shade, non avere paura, sai che ti voglio bene, si?> la guarda negli occhi, vuole la sua più totale sincerità al momento, la pretende quasi. Si parla di Fumiko, si parla di fiducia, la stessa che lui stesso deve recuperare dalla Senjuu <Riuscirà a recuperarla> la fiducia di Shade, ne è convinto fino al midollo di questo. Anche Kouki viene accantonata ma ora interviene Mirako, ha conosciuto anche lei ma nel viso del Jonin non vi è timore, ne sorpresa ne altro, è sempre sua figlia <E come è andata con lei?> anche qui vi è molta curiosità. [Chk on][Rilascio del chakra finale][Armatura pesante equip][Katana equip][Samehada equip]

20:24 Shade:
 La sicurezza dello spadaccino non la sorprende minimamente, ma non per questo lo lascerà da solo insieme al mamba. <Si, lui non riuscirà a toccarti probabilmente, ma, qualora dovesse riuscirci, non saprei come aiutarti> sospira, appena aggiungendo un <E poi sembrava stare simpatico a Kouki> non ne sa bene il motivo, ma lei e il Mamba si piacciono, anche molto, considerando la reazione che lo stesso ha appena avuto con Raido. Le parole di Raido non le sono molto di conforto, per questo le accoglierebbe con un mezzo sorriso. Intenzionanta a non rispondere, in un primo momento, andrebbe poi però a prendere la parola cambiando evidentemente idea per via del flusso di pensieri nella sua testa. <Quando ero a casa mia…> la prima casa, quella da cui l’han tirata fuori con la forza <…anche se vivevo con il fantasma di mia madre nella testa, sapevo di essere da sola, l’ho sempre saputo. Ma il non ricordare di averle fatto del male, il non ricordare di aver visto mio padre mort….> si blocca, rendendosi conto di essersi appena ricordata una cosa importante, di essersi ricordata una cosa che ha rimosso dalla sua mente perché evidentemente difficile da accettare o da esprimere in presenza dei membri della sua famiglia. Un argomento che viene trattato subito, con il minimo del tatto, dopo avergli gridato contro. <Mio padre…i suoi occhi> non sa come dirlo, non sa come spiegarsi, ma sa che, sicuramente, Fumiko ha raccontato a Raido la sua storia. Sicuramente Raido conosce quel mostro di Noboru, motivo per cui non andrebbe a preoccuparsi troppo di spiegre chi è colui che ha rapito la sua famiglia anni addietro. <Gli occhi di mio padre sono sul volto di Noboru Ishiba> e qualora non dovesse conoscerne il nome, andrebbe a specificare <Il padre di Fumiko è quello che ha distrutto la mia famiglia…> e non per un paio di occhi, no, ma per sua madre. La donna che le somiglia come una goccia d’acqua, albinismo e occhi Hyuga esclusi. <Io...provo rabbia, ma meno di quella che mi aspettassi.> Inizia a parlare anche delle tante emozioni che si porta dentro, quelle emozioni che, nel suo caso, un nome lo hanno anche se non per questo le sarà facile riuscire a controllarle. <Provo odio, per quello che ha fatto a Fumiko…e probabilmente anche a me> non lo sa, non ne è sicura. <Non so più bene cosa provo, mi sento tanto triste, ma non riesco a lasciare andare questa tristezza, ma soprattutto…> lascerebbe passare qualche secondo di totale silenzio, per poi andare a confidarsi con lo spadaccino. <Raido io non provo nulla quando faccio del male alla gente. Volevo uccidere quel panda, quando la mia vita era in pericolo, e usare la sua pelle per farmi una pelliccia> e a quel punto dovrebbero riuscire a sentire, entrambi un flebile <*Kuuurrr*> provenire dall’animaletto che sembrerebbe intenzionato a nascondersi dietro un singolo rametto di bambù tenuto su con le zampette anteriori. Ricorda ancora bene il panda arrosto della sera prima. <Potrebbe essere un brutto periodo, ma se dovesse rimanere? Se non riuscissi a tornare come prima? E se la situazione peggiorasse? Ho paura…> ma no, non è questa la paura che hai visto nei suoi occhi. Questa è evidentemente inferiore rispetto a quella di prima che, se la vorrai conoscere, la dovrai scoprire da solo a questo punto. E il discorso torna sulla Senjuu. Il suo tono si fa più freddo quando si parla di lei e si sente. <Vedremo…> non sembra molto convinta della sua possibilità di recuperare la sua fiducia. Il discorso viene velocemente accantonato e si passa a parlare di Mirako. Quando si parla di lei sembra riprendersi, quasi come se fosse felice. <L’ho apprezzata, molto. Sono molto diverse, lei e Kouki. Mirako non vuole che io sia al suo fianco e non vuole che Kouki mi voglia bene. Il tutto è cambiato quando le ho detto cosa penso di lei…mi ha chiesto di essere presente nel momento in cui…si vorrà vendicare dell’uomo che l’ha definita un malfunzionamento…com’è che si chiamava…> sicuramente Raido lo saprà meglio di lei [Chakra off]

21:02 Raido:
 <Non preoccuparti, non sono così stupido da andare a caccia di guai, non quelli che posso evitare almeno> e quel mamba è un guaio che non vuole nella sua lista, ha già abbastanza problemi e non ha voglia di ritrovarsi in ospedale per un morso di serpente facilmente evitabile <Non mi sorprende, lei ha una certa affinità per i serpenti> essendo lei una Yakushi la trova normale come cosa, riesce a legare con i serpenti meglio di chiunque altro e per questo potrebbe aiutarlo con i serpenti giganti. Deve andare a far loro visita, forse è giunto il momento di prendere quel potere in più che gli serve e divenire ancora più potente di quanto già non lo sia, la capacità di evocare i serpenti appartenuti ad Orochimaru, che grande onore. Sa di non star dicendo qualcosa di confortante, ha solo cercato di farle capire che sa cosa sta provando e la capisce, l'è vicina e può confidarsi con lui ma le sue successive parole attirano la di lui attenzione. Parla di sua madre e di suo padre ed è quello che ne cattura l'attenzione perchè si ricollega a qualcosa e parla di Noboru. Non crede alle proprie orecchie. Noboru, quel maledetto ha gli occhi di uno Hyuga...adesso è tutto chiaro, ecco come ha fatto a seguire Fumiko ovunque, non è uno sprovveduto e ha sempre saputo come rimanere a distanza. Le mani vanno a stringersi a pugno, quell'uomo è invischiato pure con l'organizzazione, è con Lucifer e quel bastardo ha sempre saputo ogni cosa. L'avrebbe fatta pagare a tutti quanti, nessuno escluso <Noboru...> lo pronuncia con rabbia, una rabbia cieca che lo sta portando alla pazzia, non ha mai voluto morto qualcuno in questo modo, non ha mai desiderato tanto la morte di una persona e capisce l'odio di Shade, la sua rabbia <Pagherà Shade, pagherà per quello che ha fatto> eccome se avrebbe pagato e con tutti gli interessi possibili. Non si sarebbe risparmiato, avrebbe dato tutto se stesso per farlo fuori. Cerca di calmarsi per non scoppiare li, cerca di stare calmo mentre la Hyuga gli fa quella rivelazione. Non prova niente, non prova sentimento alcuno e questo può essere riconducibile alle esperienze che sta facendo e a tutto ciò che sta subendo ma dev'essere la morte di Hiashi che l'ha anestetizzata <Forse perchè non trovi più un significato nel compiere quelle azioni e di conseguenza non ti fanno provare niente, le fai in modo automatico> comincia a buttare il suo seme, inizia con il proprio piano ma lo fa lentamente, ha prima bisogno di capire bene la ragazzina. Non si allontana da lei ma rimane piegato a carezzarle il viso e a guardarla negli occhi e nota ancora quella paura negli occhi della ragazzina <Hai paura di non essere più accettata o visto con gli stessi occhi?> forse è questa la sua più grande paura <Shade nella vita si cambia, ogni esperienza ci aiuta a crescere ma per quanto tu possa cambiare io non smetterò di volerti bene e continuerò a guardarti come ti guardo ora e ti aiuterò ad affrontare tutto quanto> questo è quello che pensa e quello che è disposto a fare. Sente la freddezza verso Fumiko ma non risponde ne dice niente, non vuole continuare a battere su di lei però è interessato su cosa ha da dire su Mirako e ciò che dice è molto interessante <Otsuki, si chiama Otsuki> il nome di colui che l'ha fatta soffrire <Mirako non mi ha mai accettato, ha sempre ripetuto che il suo vero padre è Orochimaru nonostante abbia provato a starle vicino e ci provo tutt'ora> si sente sconsolato, diviene scuro in volto ripensando ai fallimenti verso Mirako e un velo di tristezza cala su di lui. [Chk on][Rilascio del chakra finale][Armatura pesante equip][Katana equip][Samehada equip]

21:25 Shade:
 Non lo ritiene uno stupido, ma quei serpente sono pericolosi, anche per lei non è particolarmente sicuro maneggiarlo come ha fatto poco prima. Se dovesse anche solo pensare di avvicinare i suoi denti a lei, probabilmente, sarebbe troppo tardi per riuscire a scappare in maniera totalmente sicura. Il discorso però viene finalmente accantonato e si torna a parlare di Noboru. Le viene praticamente promesso che quell’uomo pagherà per tutto quello che ha fatto, ma lei è talmente confusa che, piuttosto che ucciderlo, ora che non lo ha di fronte a se, vorrebbe provare a comprenderne le motivazioni e solo dopo ucciderlo. Il dolore del cuore è probabilmente l’anestetico più forte che le sia mai stato somministrato e vi ricordo che è rimasta nelle mani di un medico per un anno e passa. <Ero in missione Raido, ero in missione e c’era questo uomo, un barbone, che è stato spinto giù da un burrone con la corda legata al collo. C’erano cinque uomini…credo di averne uccisi quatto con le mie azioni…e la cosa non mi fa provare assolutamente nulla. Non c’è rimorso o curiosità o indecisione…non sono felice, non sono triste, non sento niente….> ma non è la prima volta, no. Fumiko sa che, quando ha ucciso il medico, ha affermato di non aver provato nulla se non sollievo, anche se non le ha creduto in quel momento. <Hiashi diceva che, quando tornava da una missione, doveva fare i conti con la sua coscienza. Io…> si sente confusa, e lo guarda, lasciandosi andare alle carezze per qualche secondo, con un espressione dolce e rilassata, occhi chiusi e testa che andrebbe a strusciare leggermente contro la mano dello spadaccino. <Non so più se ho una coscienza. Se la vita altrui non vale più nulla per me…come faccio a non definirmi un mostro?> cosa potrebbe mai essere se non quello? <Ho paura di non essere più me stessa. Ho paura per i pensieri che a volte faccio, ho paura di continuare a soffrire senza motivo…> ha paura di tante cose, ma non è nessuna di quelle elencate quella che l’ha fatta gridare. <Raido io voglio che tu dedichi il tuo tempo a Kouki, Fumiko e il bambino> sorride a quella affermazione, un modo gentile per dirgli che, se necessario, deve lasciarla sola anche se questo la fa soffrire. E parlando di Kouki, beh, come non tornare su Mirako. Le parole di lui sono vere, la fanno sorridere perché la ragazzina le ha dette la sera in cui si sono incontrate. <Mirako crede che tu non mi permetterai mai di assistere ad una eventuale tortura su quell’uomo, così come crede che anche Kouki non me lo permetterebbe...ma credimi, questa è la prima volta che voglio davvero vendetta, e non è nemmeno per me…> sembra alquanto sorpresa. <Mirako sono sicura che la conosci meglio di me, ma lei ha affermato di averti accettato…non come padre, ma ti ha accettato..> in un modo decisamente meno simpatico del ruolo di padre. <Lei è l’unica persona che amerà e veglierà su Kouki fino alla fine…per sempre, potrei quasi dire. Non mi interessa se mi accetta o meno, già solo per quello che ha sopportato, già solo per quello che continua a fare, non posso in alcun modo criticarla. Poi io voglio bene a mia sorella, non mi importa se Mirako non mi considera tale…>

21:43 Raido:
 I sentimenti di Shade sono qualcosa di complicato al momento e l'ascolta, ascolta il suo dire con più attenzione che può cercando di non perdersi niente di niente. L'ascolta aspettando di capire cosa le stia succedendo. Ha ucciso e non prova rimorso, non sente niente, ha ucciso come se fosse un'automa e non sa come definire questa apatia, non sa come prenderla ne come considerarla e la sua domanda è giusta. Se la vita non vale più niente, come si fa a non essere considerati mostri? Queste sono parole sagge di una ragazzina che ha capito molte cose della vita <Non lo so Shade ma lo scopriremo insieme, scopriremo a cosa è dovuto tutto questo> continua a carezzarle il viso. Avrebbe indagato, avrebbe parlato con lei fin quando non si fosse completamente liberata di ogni cosa. Fino ad ora non si è mai confessata veramente tanto, ha sempre tenuto i propri pensieri ed è questo che più preoccupa l'albino perchè se non la conosce fino in fondo, difficilmente può aiutarla ma la sua ultima parole lo fa pensare. Soffrire senza motivo...non può farla soffrire ancora, non può mettere in pratica ciò che si è detto con Fumiko, non con wonderland. Deve pensare ad altro, deve farlo o l'avrebbe persa <Non soffrirai, te lo prometto, te lo giuro, farò in modo che tu non soffra più Shade> le prenda la mano, gliela stringe dolcemente guardandola negli occhi mentre un sorriso va a crearsi accompagnato da qualcosa che non condivide <A Kouki, a Fumiko, al bambino e a te> lo sottolinea ancora una volta, glielo fa presente di nuovo <Lo vuoi capire? Non ti lascerò da sola perciò non me lo chiedere perchè tu sei importante quanto Fumiko, quanto Kouki e quanto mio figlio, sei importante allo stesso modo e non posso nemmeno lontanamente pensare di metterti da parte. Non sono il massimo con le relazione e sbaglio spesso, troppo spesso ma non ti abbandono> ha messo un punto a questa situazione, ha messo un vero e proprio punto e non vuole che la ragazza gli chieda mai più una cosa simile. Nuovamente è Mirako l'argomento, un argomento scottante a dir poco, un qualcosa di cui parla difficilmente perchè non sa quasi mai come prendere quella parte di Kouki <Se potessi non permetterei mai a Kouki di fare una cosa del genere ma capisco ciò che prova e merita di vendicarsi e tu sei sua sorella, è una tua scelta e non posso impedirti di portarla a termine> non l'avrebbe fermata. Presta ascolto a quel dire, è attento e non crede alle proprie orecchie. Continua ad ascoltare e concorda con Shade su tutto <Io voglio bene sia a Kouki che a Mirako, mi sono affezionato persino a lei perciò niente mi allontanerà da loro> si alza rimettendosi in piedi. La notte è oramai giunta e si è fatto tardi <Senti, se ti aiuto con gli animali e poi vieni con me alla magione? Passi un po' di tempo con Kouki, dormi con lei e domattina ti riporto a casa, che ne pensi?> una proposta improvvisa ma è sicuro che la ragazza l'accolga senza troppi problemi e, difatti, l'aiuterebbe con gli animali prima di andare via. [END]

22:07 Shade:
 O diventi un mostro o l’anbu perfetto e sinceramente non sa cosa è meglio in casi come questi. Apprezza la presenza di Raido al suo fianco. Le porta conforto al punto da farla quasi rilessare che, dopo tutto quello che ha passato non è un dettaglio da sottovalutare. Sente la tensione che la teneva sempre in allerta sciogliersi, come se il dolore della morte di Hiashi fosse improvvisamente scomparso. Per qualche secondo, quando le dice che scopriranno insieme cosa ha che non va, sorride. Ma non con quei sorrisi tristi o falsi che riserva a tutti ultimamente, ma con quel sorriso ingenuo e dolce che, tempo addietro, era sempre stampato sul suo volto e che ormai è poco più di un lontano ricordo. La promessa che segue la lascia invece più triste, più pesante, come se avesse la consapevolezza che quella promessa non potrà mai esser mantenuta. <Raido> cercherebbe di allungare le mani verso il viso di lui, prendendolo come lui ha il suo fra le mani, ma si limiterebbe a tenerlo fermo con una dolce presa, in modo da esser sicura di sapere che la sta guardando in quel momento. <Non puoi proteggermi da questo mondo…> è questo mondo che la fa soffrire, non Raido, non Fumiko. La violenza gratuita è ciò che veramente rovina la loro esistenza e i poteri Ninja non fanno altro che peggiorare la situazione. <A me va bene, se mantieni questo ordine> commenterebbe l’elenco che il bianco ancrebbe a ripetere per poi ritrovarsi a non sorridere più quando ammette che è importante quanto il resto della famiglia. Ma si ritorna su Kouki e quella bambina beh, è un anello di congiunzione decisamente molto forte fra di loro. <Non stiamo parlando di Kouki, ma di Mirako>non crede che la bambina voglia vendicarsi quanto l’altra parte di se. <Questa notizia potrebbe rendere Mirako abbastanza felice, sai?> e lì segue la proposta di esser portata alla magione. Si volta verso i cavalli che ormai sono stanchi e si vede, per poi alzare lo sguardo al cielo per controllare la posizione dei due volatili. Andrebbe anche a fischiare per richiamarli, ma è evidente che sono lontani, potrebbero anche essersi fermati a dormire fuori per stanotte. <Ok bisogna cambiare l’acqua nell’abbeveratoio dei cavalli e io intanto preparo loro da mangiare. Poi entro a prendere il serpente e mi assicuro che il topo sia vivo…poi possiamo andare> ha acconsentito, in maniera anche piuttosto tranquilla. Ormai conosce la strada, potrebbe arrivarci anche da sola a casa sua, ma andarci con lui potrebbe non essere una cattiva idea [END]

Uno scambio di promesse e di opinioni fra una ragazzina sofferente e uno spadaccino sicuro di se.