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C'è una speranza

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con Raido, Fumiko

21:50 Fumiko:
 La Senjuu è tornata a Konoha la notte precedente dopo aver incontrato il rosso, quelle parole che le ha detto sono state dette dall'uomo giusto al momento giusto, e adesso non solo si era trovata a soffrire per essere stata usata, per tutte quelle bugie, ma soffre per la mancanza dell'Oboro. Non saprebbe proprio cosa fare, è passato solo qualche giorno dalla loro separazione e adesso si sente completamente persa e comprende soprattutto la madre e la sua forza di donna. Ha tenuto lei dentro di se per nove mesi sapendo di essere stata il frutto di una violenza e lei non avrebbe rinunciato al proprio bambino per nulla al mondo perché già lo ama. La donna indossa una maglia semplice a maniche corte nera che copre il petto avvolgendolo fino alla vita, sotto di questo sono presente le bende che fasciano il ventre coprendo la cicatrice fatta da Noboru . Le braccia sono entrambe nude tranne che per il coprifronte legato al braccio sinistro, così come il ventre che presenta i soliti quattro piercing, richiamo di quello sotto al labbro . Gli occhi sono truccati con il solito blu notte a mettere in risalto gli occhi viola ,indossa come sempre l'anello della propria madre che ostenta al medio della mano sinistra, una grossa pietra acqua marina che si staglia sulla mano candida. Sulla gamba destra si vede che indossa un porta kunai, con dentro tre kunai, tre kunai legati a bombe carta e tre shuriken. Sul fianco sinistro un porta oggetti contiene 5 fuda con tronchetti sigillati dentro , 2 bombe luce, un set di 5 fumogeni, 1 tonico recupero chakra, 1 tonico coagulante. Ha aggiunto altri oggetti al proprio armamento oggi, ha portato con se 2 fuda con sopra scritto il kanjii 'fiamma', e altre 3 carte bomba, e infine anche 4 fuda completamente bianchi, non si sa mai che non le servano difatti non si fa mancare nemmeno penna e pergamena nel caso le serva usare qualche tecnica dei sigillatori. È tornata a Kusa quella notte, è ritornata a casa dell'Oboro che vede ma non si avvicina più di tanto < Kirara.. va.. va a chiamarlo > mantiene un espressione più tranquilla possibile ma nelle mani stringe due cose, una lettera che ha scritto Raido stesso e un altro foglio nero. E insieme a questi tiene il ciondolo che l'uomo le ha donato, con la stessa pietra dell'anello della madre. La volpina andrebbe invece alla ricerca dell'Oboro con il suo olfatto e se lo trovasse fuoru dalla magione cercherebbe di attirare la sua attenzione mordendogli le vesti , oppure avrebbe graffiato la porta con le sue zampette per attirare la sua attenzione, cercando in tutti i modi di portarlo da lei. Lei che sta semi nascosta tra gli alberi, col cuore che batte sempre più forte e una mezza speranza che lui non sia li, così da tornare a casa e rimettere in piedi il proprio orgoglio. [equip: 3 kunai - 3 kunai con carta bomba - 3 shuriken ; 5 fuda con tronchetti - 2 tonico coagulante - 2 tonico recupero chakra - 2 bombe luce - set di 5 fumogeni- 5 fuda con kanji fiamma - 5 carte bomba- 5 fuda completamente bianchi- penna e pergamena ]

22:10 Raido:
 Ha dato sfogo a tutte le sue energie la notte scorsa, ha fatto una cosa letteralmente gigantesca, così grande da aver messo sottosopra l'intera alleanza con una semplice lettera, una lettera che contiene il suo peccato, le sue scuse e tutto il suo amore per la Senjuu. Ha consegnato la lettera a Fumiko di persona, non ha voluto lasciare questo compito alle copie perchè molto personale. Ha fatto tanta fatica, moltissima fatica per giungervi, è arrivato all'alba quasi, ha fatto in modo di arrivare prima che si svegliasse così da andarsene senza essere visto. E' stanco, tremendamente stanco, le occhiaie sono praticamente visibili in lui, occhiaie per la notte passata in bianco ed è completamente sfatto, non ragiona è rimasto in casa tutto il tempo a guardare il soffitto sdraiato nel letto, non ha mangiato, non ha bevuto, non ha fatto niente, è rimasto a contemplare il vuoto per tutto quel tempo. Si trova ancora li con indosso soltanto un paio di pantaloni e i sandali ninja, il petto è scoperto come al solito, non ha bisogno di coprirsi in casa sua, ha completa libertà ma destino vuole che qualche bestiaccia gli rovini la porta. Sente graffiare sulla porta, qualcosa sbatte ed è un rumore piuttosto fastidioso, un rumore che sta rovinando quel silenzio, un rumore che sta rovinando la santissima porta pagata con i suoi soldi. Sospira pesantemente, sospira come non mai alzandosi dal letto, cammina lentamente scendendo le rampe di scale che portano verso la porta d'ingresso e li va a fermarsi, quel rumore continua imperterrito e solo dopo pochi attimi va ad abbassare la maniglia girando la chiave. Apre la porta sentendo un qualcosa che lo azzanna, dei piccoli denti che vanno a toccare la sua caviglia <Ahi> si tira indietro abbassando lo sguardo vedendo la piccola volpe <Kirara, che ci fai qui?> domanda piegando le ginocchia per abbassarsi in direzione dell'animale. Cerca di carezzarne il pelo, di farle le coccole, sempre ammesso che la volpe glielo conceda ma poi alza lo sguardo puntandolo avanti a se e la vede, la nota. Fumiko è li, a qualche metro dalla magione. Resta a fissarla per qualche secondo, il respiro si ferma, non riesce a muoversi per niente, sta letteralmente imbambolato come un manichino a guardare la Senjuu. Si rimette in piedi uscendo di casa, i passi si susseguono uno dopo l'altro <Fumiko> ma si ferma praticamente subito non volendo avvicinarsi, non volendo costringerla alla sua presenza. [Chk on]

22:29 Fumiko:
 Nemmeno lei sta tanto bene, è stanca, la testa fa sempre male e il.corpo che si rifiuta du fare qualsiasi cosa, lei si rifiuta. Le era bastato passare un paio di ore con la propria madre, l'una abbracciata all'altra per consolarsi e sentirsi veramente vicine per riuscire a calmarsi abbastanza da potersi addormentare. Spera che la volpe torni da sola, così da poter andare via perché vedere quella casa con la consapevolezza che non potrà entrarvi fa male, non poter nemmeno vedere Kouki li dentro fa male. Ma la volpe fa il suo dovere, attirare l'attenzione dell'uomo per farlo uscire di casa dandogli anche un,meritatissimo morso sulla caviglia. Si lascia anche accarezzare per qualche momento, strusciarsi intorno alle gambe dell'Oboro e tornare da Fumiko per ricevere altre coccole < brava > le da della carne essiccata tirata fuori da un sacchettino dentro la tasca dei pantaloni, dei premi per la bravura e per l'intelligenza e furbizia della piccoletta. Qualche secondo passa prima che risollevi lo sguardo per vedere lui a qualche metro da lei. Gli occhi che cercano i suoi con disperazione, gli manca poterlo toccare e vorrebbe ridurre quelle distanze tra loro ma non può o tutto sarebbe vano per se stessa. Abbassa lo sguardo stringendosi le spalle, si sente al sicuro dentro quelle ombre, si avvicina a quell'albero che avrebbe vicino , lo sente come se quello fosse la sua vita, una linfa vitale con cui sta iniziando lentamente ad avere un affinità. Non sa cosa dire, come rompere quel silenzio teso e quella distanza tra di loro ma deve farlo, è arrivata li per dei motivi. < ho letto questa > sussurra infine, non vi è odio dentro , solo solitudine , perché si sente sola in quel momento . Solleva la mano con la quale la tiene < e ho preso questa > mostra la collana senza ancora guardarlo. Deglutisce < e sono venuta per darti questa > prova a fare qualche timido passo verso di lui, senza guardarlo in volto ma cerca di raggiungerlo anche se non gli sta troppo vicino, un metro di distanza circa . Allungherebbe la mano destra tremante, un foglio nero di plastica all'apparenza ma se l'uomo la guardasse vedrebbe qualcosa che ha a che fare con Medicina ospedale eccetera < è.. il bambino > il volto ancora rosso < è un puntino per adesso > quella è la conferma che lei aspetti veramente un bambino, il suo bambino. Non dice nulla ancora perché non sa cosa dirà lui, non sa cosa succederà però una cosa dovrebbe capirla, lei è li dopo quella lettera a portargli la prima ecografia del loro bambino e nulla di quello che lui le ha detto è uscito dalle sue labbra, niente di niente, lo ama ancora ed è evidente ma riuscirà mai a perdonarlo? [equip: 3 kunai - 3 kunai con carta bomba - 3 shuriken ; 5 fuda con tronchetti - 2 tonico coagulante - 2 tonico recupero chakra - 2 bombe luce - set di 5 fumogeni- 5 fuda con kanji fiamma - 5 carte bomba- 5 fuda completamente bianchi- penna e pergamena ]

22:58 Raido:
 Quella lettera voleva una reazione da parte della ragazza e l'ha ricevuta, ha ricevuto una sua inaspettata visita. E' li, davanti a casa sua, la donna che ama è tornata e ha in mano la lettera, la collana e un foglio, un foglio che non ha idea di cosa sia ma non gli interessa adesso, il viso è concentrato interamente su di lei così come lo sguardo. Fa qualche carezza alla volpe, le smuove il pelo dolcemente per poi vederla andare via verso la sua padrona da cui si prende coccole, fortunella lei. Avanza di qualche passo, la tensione è alle stelle, una tensione quasi impossibile da sostenere, sia per lui che per lei eppure ne ricerca gli occhi, ricerca gli occhi della Senjuu bramandoli. Vorrebbe avvicinarsi di più, abbracciarla, baciarla, dirle che l'ama e che si pente di quello che ha fatto, vorrebbe portarla dentro casa e passare tutta la notte con lei chiedendole scusa in tutti i modi. Si trattiene, è conscio che non può osare più di quanto abbia già fatto. Si è avvicinato anche troppo ma lei, lei distoglie lo sguardo avvicinandosi ad un albero come se fosse la sua vita, ciò che la tiene ancora in piedi e sa di non essere lui ora. Il cuore batte all'impazzata, è agitato, troppo per una persona sola e suda freddo, trema completamente senza riuscire a fermarsi, ha paura di questa situazione, non sa come potrebbe reagire Fumiko, non sa cosa potrebbe fargli, magari è li solo per un addio, un modo per salutarlo. Non sa cosa dire, come spezzare il ghiaccio e cominciare il discorso però ci pensa Fumiko a parlare, a dire qualcosa. Gli mostra lettera e subito dopo la collana e un mezzo sorriso si forma sul viso del Jonin, un sorriso che non vuole far perdurate troppo per paura delle conseguenze ma poi mostra anche il foglio nero e li la sua curiosità aumenta. Lascia che si avvicini senza muovere un passo, non fa alcun movimento ne le dice altro fino a quando non gli viene porto il foglio. Allunga il braccio destro, la mano aperta afferra il foglio ascoltando le di lei parole. Spalanca gli occhi, diventano rossi <M-mio figlio> quell'ecografia mostra suo figli, un piccolo puntino; gli occhi divengono lucidi a quella vista, ha rischiato di uccidere suo figlio con le proprie azioni, ha rischiato di uccidere il suo bambino <Io-> alza il viso verso di lei, non le restituisce il foglio ma cerca di guardare il suo viso rosso, forse emozionato di lei <Ti piace?> indicando la collana, non sa cosa dire, non ha più parole, è troppo agitato per dire qualcosa. [Chk on]

23:13 Fumiko:
 Va a guardarlo infine quando gli cede il foglietto nero, non sa nemmeno che reazione avrà lui nel vedere che quello è suo figlio. Lei sarebbe stata felice di quella notizia, si sarebbe sentita completa in un certo senso e avrebbe desiderato dirlo a lui ed esserne felici insieme ma tutto era andato per il verso sbagliato. Deglutisce ancora abbassando lo sguardo sulla sua mano , le sue dita che hanno sfiorato quella dura e forte di lui, un piccolo brivido le è venuto perché non smette comunque di provare quell'attrazione per l'unico uomo che abbia mai veramente amato. < tienila tu > non si è prodigata ad andare da lui per poi riprendersela < l'ho fatta questa mattina con mia madre > ecco chi l'aveva accompagnata quel giorno, chi le aveva tenuto la mano cercando di farla rilassare e stare bene. Rimangono entrambi li impalati sul posto, vorrebbe allungarsi per toccarlo , per abbracciarlo e per affondare il viso sul suo petto nudo ma si trattiene < se .. se non mi avessi scritto questa me ne sarei andata per non tornare mai più > confessa quella verità, ha realmente pensato di prendere la propria roba è partire , per rifarsi una vita insieme a quel bambino < in preda all'odio ho.. ho pensato che un bambino può vivere senza un padre.. io sarei vissuta meglio senza un padre > continua lei senza fermarsi, non vuole necessariamente fargli male ma deve saperlo < andarmene da qualche parte per non vederti più, per non farti vedere nostro figlio .. ma qualcuno mi ha detto che non sarebbe stato giusto, ecco perché sono qui > non è li precisamente per se stessa e per l'amore che prova, ma per il proprio figlio, colui che sarebbe venuto sempre prima di lei, prima di qualsiasi cosa , anche di lui. < almeno potrai vedere come cresce, e sta bene , così mi ha detto la dottoressa > non lo guarda ancora, non guarda da nessuna parte se non un punto imprecisato dei pantaloni di lui. < oh.. è.. è uguale all'anello.. è una bella pietra ma non dovevi spendere quei soldi > la stringe ma non gliela sta dando, le iridi che risalgono il suo corpo per guardarlo in viso e notare i suoi occhi rossi e ciò la rende ancora più triste. [equip: 3 kunai - 3 kunai con carta bomba - 3 shuriken ; 5 fuda con tronchetti - 2 tonico coagulante - 2 tonico recupero chakra - 2 bombe luce - set di 5 fumogeni- 5 fuda con kanji fiamma - 5 carte bomba- 5 fuda completamente bianchi- penna e pergamena ]

23:37 Raido:
 Una lacrima scende lungo il viso del Jonin, una lacrima che si porta lungo tutta la guancia fino al mento e da li cadrebbe sull'ecografia, cade bagnandola. E' emozionato e triste allo stesso tempo, ha quasi ucciso suo figlio e da gli occhi si può capire tutto questo. Le braccia tremano violentemente, il viso diviene rosso pari al colore degli occhi ma non un vero esce dalla bocca, li trattiene. In questo momento, in questo preciso momento si è davvero accorto di aver rovinato ogni cosa con lei, di aver detto addio a un futuro con lei. Se potesse tornerebbe indietro, riavvolgerebbe il tempo e ucciso Mikiro e messo fine a tutta questa storia ancora prima di cominciarla. Non può e questo fa male, non può perchè è uno stupido, un completo idiota. L'ha fatta con sua madre, non con lui, con la mamma...ha perso anche questo momento della sua vita. Chiude gli occhi lasciando uscire un'altra lacrima che va a cadere sulla lastra, una lacrima che la bagna ulteriormente di poco ma la bagna. Resta in silenzio, non ha il coraggio di parlare e lascia che sia lei a fare tutto, anche perchè con le parole ha già fatto molti danni, troppi per poter essere accettati e sopportati, preferisce tacere. Le rivelazioni di Fumiko bruciano, se ne sarebbe andata, sarebbe andata via con il bambino, lontana da lui, non l'avrebbe più rivista. Fa male, fa dannatamente male, ha rovinato tutto quanto, ha rovinato la vita di due persone. E' ironico come riesca ad aiutare gli altri ma non riesca ad aiutare se stesso, le parole non gli arrivano, non gli vengono su. Questo qualcuno le ha fatto cambiare idea insieme alla sua lettera, non le chiede chi è, non ne ha il diritto e non è nemmeno geloso, non è il sentimento che può prevalere in questa circostanza. Abbassa le braccia, quella lastra è sua, gli appartiene ma dalle di lei parole si evince la verità, è li solo per il bambino e nient'altro, è andata li per permettergli di veder crescere suo figlio. Non è questo quello che avrebbe voluto, non è questo che vorrebbe dalla sua vita e quel bambino..non merita di avere un figlio, non si merita un padre del genere <Io-io non merito di essere suo padre> si rassegna, se lei è li per lui, allora è giusto che sappia. Non ha il perdono di Fumiko e automaticamente ha perso ogni diritto su quella famiglia <Non ha fatto niente per meritarsi un padre come me, non dargli questa sofferenza> il cuore piange, piange copioso ma è giusto così. E' l'unica cosa che lo lega a Fumiko ma non può costringerla a vederlo e non può permettere che si menta al bambino sulla vera natura del Jonin. Ode quel suo dire sulla pietra ma la verità dietro essa è ben più radicata <Doveva essere la mia proposta di matrimonio> ammette infine. Le avrebbe chiesto la mano, l'avrebbe sposata. China il capo verso il basso, guarda il prato sotto i suoi piedi e un altro paio di lacrime scendono dal suo volto, lacrime che non riesce a impedire <Ho rovinato tutto quanto> muove il capo in senso di dissenso <Mi dispiace> e quella parola "dispiace" esce sincera, dal cuore di uno che ha realmente capito cosa ha fatto e quanto ha fatto soffrire quella povera ragazza. [Chk on]

23:58 Fumiko:
 Lo guarda da vicino, guarda il volto di quell'uomo disperarsi per quella foto e se la sua non fosse stata una buona idea? Non Lo sa ma adesso è li per dargliela , per fargli vedere suo figlio, il piccolo puntino che porta in grembo e che piano piano, giorno dopo giorno cresce dentro di se. Le lacrime che bagnano il volto di lui rendono ancora più insopportabile quel compito che ha, deve dirgli cosa ha avuto intenzione di fare , andare via da li, vivere un altra vita col suo bambino e forse trovare qualcun altro, un uomo che avrebbe amato in un modo normale, non un amore come quello che ha avuto per Raido, e che prova ancora nonostante il dolore sia abbastanza grande dal soffocarlo quasi completamente. La mano si muove automatica, sale veloce cercando di catturare una di quelle lacrime che bagnano il viso dell'uomo, sul proprio viso vi è dolore e tristezza ma nessuna lacrima bagna le gote, ne ha versate così tante ultimamente che il corpo stesso rifiuta di produrne. Un gesto atto a togliere la lacrima e carezzare leggermente il volto caldo di lui, un gesto che però dura veramente poco e che la porta a chiudere la mano in un pugno portandola al proprio fianco . Le sue parole, quelle parole fanno male, troppo male per potergli stare ancora così vicino, fa un passo indietro senza pensarci , sa cosa significhino quelle parole < non voglio che passi lo stesso che ho passato io > la voce dura e li le lacrime le appannano la vista < ne quello che ha passato mia madre > cosa gli sta dicendo? Che se lo dovesse considerare un pericolo per il bambino se ne sarebbe scappata chissà dove . Ma allo stesso tempo qualcosa dentro di se le dice che lui non sarebbe mai come Noboru, non sarebbe mai come il patrigno. Che alcuni uomini amano le donne, e sarebbe una vera sorpresa se quello che ha in grembo sarà proprio una femminuccia. < io non.. Non so cosa fare allora > stringe quella lettera tra le mani < sei andato a dirlo a tutti.. così ti metterai in pericolo ne sei consapevole?> non pensa alla propria di condizione, al fatto che sono lei e il bambino ad essere in pericolo nel caso prendano di mira il jonin. E con quello che le ha detto, con il suo vero essere e con gli obiettivi che ha dovrà aspettarsene abbastanza di cacciatori di taglie. La risposta alla pietra arriva e questo la lascia sotto shock per qualche momento, il cuore si ferma e si stringe . Allungherebbe la mano col ciondolo verso di lui, le lacrime che corrono ancora < dovresti tenerla tu allora, ma-magari un giorno potresti pensarmi con un sorriso > cerca di fare un mezzo sorriso per non fare capire la disperazione che sta provando, un mezzo sorriso a nascondere quello che prova realmente. Passa la mano con la lettera sul volto per togliere le lacrime e cercare di mandare avanti quella facciata < dispiace anche a me > ammette infine < no-non ha senso che rimanga qui ancora > un modo per dire che sia pronta per andare via, per scappare via da li e pentirsi di tutto quanto. [equip: 3 kunai - 3 kunai con carta bomba - 3 shuriken ; 5 fuda con tronchetti - 2 tonico coagulante - 2 tonico recupero chakra - 2 bombe luce - set di 5 fumogeni- 5 fuda con kanji fiamma - 5 carte bomba- 5 fuda completamente bianchi- penna e pergamena ]

00:33 Raido:
 Non ha mai pianto così tanto e con questo dolore in tutta la sua vita, mai ha sofferto in questo modo e sapere che è successo tutto quanto per colpa sua. E' un'idiota completo, è qualcuno che dovrebbe stare lontano dalla vita degli altri, stare talmente lontano da non creare più scompigli ma è difficile, questo lo porterebbe ad avere una vita fatta interamente di solitudine e ne ha patita già troppa in passato. Piange, manda giù le lacrime sentendo un brivido attraversargli la schiena; la mano di Fumiko lo sta toccando, gli sta asciugando le lacrime e questo lo fa scaldare immensamente. Ha desiderato un contatto con lei dall'inizio della serata ma dura troppo poco, ne vuole di più, vuole un contatto più lungo, vuole abbracciarla, tenerla con se, coccolarla tutto il tempo ma si fa bastare quello, non chiede altro e non prova nemmeno a toccarla, si limita soltanto a guardarla negli occhi. Sono tristi, addolorati, distrutti da quel casino che lui stesso ha creato e poi quelle parole che è costretto a dire. Sa che sarebbe una sofferenza per il bambino averlo, un dolore troppo forte per qualcuno di così piccolo, nessuno meriterebbe un padre del genere e degenere come lui, uno che ha tentato addirittura di ucciderlo. La vede indietreggiare, vede il dolore aumentare nei suoi occhi e le lacrime manifestarsi ma ancora non scendono e quel suo dire...ha ragione, ha tremendamente ragione, non può permettere che abbia una vita come la loro, senza genitori, una vita come quella di Fumiko o di Shura <Lo so> ancora gli occhi divengono rossi e lucidi, le lacrime si creano sul bordo pronte a scendere e bagnare nuovamente tutto <Ho sempre desiderato un figlio mio da poter crescere...> un'altra ammissione la sua, un qualcosa che non avrebbe mai voluto dire e non sa nemmeno perchè lo abbia detto, non c'entra niente eppure sta dicendo cose sconclusionate e senza senso. Cosa fare allora? Come comportarsi però a quella frase ride, una risata non viene trattenuta perchè è ironica come domanda, pregna di un'ironia nera <Cosa possono farmi? Ho perso tutto, la mia vita non ha senso senza di te, non ha senso di essere vissuta> quale pericolo può mai correre, non sentirebbe il dolore, anzi, per lui sarebbe come solletico e niente più <Continuerò a proteggerti, è l'unico modo per dare un senso alla mia vita> lo avrebbe fatto di nascosto, senza intromettersi nella sua vita e senza darle fastidio. Ha rivelato una nuova cosa, la sua proposta di matrimonio e sa di averla colpita letteralmente, di aver scosso il suo animo e quel gesto di lei lo porta a guardarla per qualche attimo in viso prima di passare sulla mano. No, no, no, non ha rovinato tutto, non accetta di riprendersi quel pegno, è suo e suo deve rimanere. Non ha senso che rimanga qui? Anche questo, no, non lo può accettare, non può permettere che ciò accada, non può arrendersi in questo modo e deve dimostrarglielo, deve farglielo capire che non ha intenzione di rinunciare a lei. Allunga il braccio destro, si avvicina a lei cercando di toccarle la mano con in mano il ciondolo, di stringerla dolcemente <Questa è casa tua, così come il ciondolo> risponde chiudendo gli occhi e facendo un nuovo e lungo respiro <Ho rovinato tutto ma non ho intenzione di rinunciare a te Fumiko> la guarda negli occhi, è addolorato ma determinato allo stesso tempo <Ho scritto quella lettera per dimostrarti che ciò che provo per te è vero, quella lettera ne è una prova e non m'interessa di essermi esposto tanto, non m'interessa cosa possa pensare ora la gente. Senza di te io sono solo un uomo ma con te mi sento un re, un dio, sei la mia forza, la mia vera forza> vuole ricevere il suo perdono, vuole riaverla nuovamente con se. Le lascia la mano, non vuole prolungare quel contatto, farla soffrire ancora <Lotterò per te, lotterò ogni giorno per poterti riavere con me. Non voglio pensarti con un sorriso, io voglio pensarti e vederti con me nel mio letto ogni mattina, darti un bacio prima di uscire, voglio crescere nostro figlio, o figlia, insieme a te> questo è il futuro che si è immaginato con lei, un futuro felice e sereno <Voglio sorridere a ogni tuo sorriso, voglio sorridere guardandoti negli occhi> non riesce a dire altro. China il capo, è difficile pronunciare quelle parole, dire tutto quello sapendo che molto probabilmente sono solo parole al vento che hanno un reale riscontro <Sei il mio cuore> e lui vive grazie a lei, senza di lei, esso scompare. [Chk on]

10:18 Fumiko:
 Non ga mai visto qualcuno disperarsi in quel modo, tantomeno il ragazzo che ha di frotne a se. Si sente come se avesse cento mani e ognuna di queste brandisse un coltello e contemporaneamente tutte quanti si conficcherebbero nell'animo di lui. Non avrebbe pensato di vedere tsnto dolore, e vederlo si di lui le fa troppo male. Vorrebbe dire di smetterla di fare così, di arrabbiarsi almeno ma sarebbe stata ancora più egoista di quanto non sia già. Lo guarda con dolore, i sensi di colpa che danzano dentro la donna volendo spingerla a dire qualcosa , a fare qualcosa solo per far smettere quell'uomo di stare così male, di provare a consolarlo ma resta immobile come una statua, solo gli occhi mostrano emozioni ma il corpo è rigido e freddo. La sua ammissione la fa arrossire di una vergogna tale da dover abbassare lo sguardo a terra, lei gli sta negando quella possibilità anche se non è una decisione presa senza alcun motivo, le motivazioni le ha , gliele ha date tutte lui. Ma nonostante tutto non riesce a non preoccuparsi realmente di lui, della situazione in cui si è messo e quell'ironia non le piace ,< non hai perso tutto > sussurra < hai Kouki, lei..lei varrà qualcosa no? > e nemmeno la bambina sa di essere preda di un grande inganno, di stare crescendo tra le bugie di un uomo che chiama padre. < proteggi te stesso invece > prova ancora vergogna, non vuole che si preoccupi ancora per lei , questo la farebbe sentire ancora più in colpa di quanto non si senta già. < questa non è casa mia > rialza gli occhi con più decisione, cerca quelli ocra di lui < questa è casa tua, casa di Kouki, e doveva essere la casa di lei > ecco perché detesta anche quella casa , non la sente sua e mai la sentirà, tanta sontuosità non le appartiene, e non se ne farebbe nulla se non sentirsi dentro quattro pareti fredde e senz'anima < e questo non mi appartiene nemmeno e lo sai > lascia che le stringa la mano col ciondolo, vorrebbe stringerla a sua volta ma è impossibilitata dalla presenza della pietra . Non le ha fatto quella proposta, non le ha detto nulla e lei non aveva ne accettato ne rifiutato, quella pietra e quel pegno d'amore non le appartengono. Ma non se ne va, resta li ad ascoltare la sua voce e a volere di nuovo quella mano che stringa la propria in quel modo. < anch'io avrei voluto che andasse così.. semplicemente come dovrebbe andare la vita di persone normali. Ma noi non siamo persone normali, siamo altro, siamo ninja, e abbiamo desideri strani > niente sarebbe andato come avrebbero voluto, avere quella famiglia che desidera no con quel mondo che desiderano avere sembra una cosa impossibile insomma . Si avvicina con passo malfermo arrivando a sentire il suo respiro sulla pelle, l'ultima ammissione, quella che veramente la fa sciogliere adesso < non piangere > sussurra ancora . Le mani che lasciano cadere gli oggetti per terra mentre lei porta le mani al suo viso per asciugarne le lacrime, contatti che però perdurano ancora, non lascia il viso di lui.

10:57 Raido:
 Non vuole questo dolore, non lo desidera, non lo tollera in se eppure lo prova per causa sua, è tutta colpa sua se sta male e non può fare altro che biasimarsi per quello che è riuscito a distruggere con le sue azioni. Le lacrime scendono, poche, semplici, piccole gocce che vanno a bagnare il suo viso ma non eccede nemmeno in quel campo, nemmeno in quell'occasione si ritrova a versarne in un numero copioso. E' in pericolo, un pericolo per cosa? Chi mai oserebbe attaccarlo? Nessuno lo farebbe, nessuno ha il coraggio di prenderlo in quella magione o di toccare coloro a cui vuole bene, nessuno è tanto potente da farlo eccetto quelle leggende viventi. Nemmeno lei lo è, nessuno la può toccare, lui è sempre vigile e continua a proteggerla giorno dopo giorno. Ha perso realmente tutto, il suo futuro, una vita felice e per quanto Fumiko abbia ragione, non sente di avere ciò che vuole, non tutto quanto meno. Respira a fatica, respira con difficoltà e non riesce ad essere sereno, non riesce a trovare un modo per non agitarsi. Quelle parole fanno più male che altro e vorrebbe farla smettere, impedirle di sbattergli in faccia quella cruda realtà ma la verità è che ha fatto tutto lui e si merita ogni singola cosa <Lei è la mia bambina ma anche lei non vorrà più vedermi dopo che le avrò detto tutto> ecco perchè ha perso ogni cosa, è sicuro di questo, con le sue azioni è riuscito a capire che ha sbagliato a tenere tutti quanti all'oscuro, di impedire a tutti di conoscerlo veramente <Me stesso? Non c'è niente che vale la pena proteggere> per quanto sia forte, non vuole proteggersi, potrebbero attaccarlo sul serio e non reagirebbe, non ne avrebbe la forza, non riuscirebbe a fare un movimento perchè sa di meritare ogni singola cosa che gli sta accadendo. Improvvisamente la depressione scende, gli occhi divengono scuri completamente e la vita scompare dai suoi occhi, una vita che non ha più senso di essere vissuta, una vita che ha distrutto con le proprie mani e non se n'è reso conto fin quando non ha visto tutto quanto divenire fumo <Allora la cambierò> non è casa di Kaori, non più, vuole vivere con lei <Tornerò nella casa nel bosco dei ciliegi> e lo avrebbe fatto, si sarebbe trasferito solo per poter essere sicuro che le la consideri casa. Le stringe la mano con il ciondolo, è suo e non se lo sarebbe mai ripreso, non avrebbe più avuto alcun diritto su quel gioiello, è il suo pegno per lei e come tale sarebbe rimasto. Le lacrime scendono ancora una volta, piccole e leggere, bagnano il suo viso, le guance, il mento. Se essere ninja vuol dire questo, allora non vuole più esserlo, vuole una vita normale, una vita senza avventura, ci sarebbe stata solo la sua famiglia, solo lei, Kouki e il loro bambino, nessun'altro <Il mio unico e vero desiderio, sei tu> questo vuole sopra ogni cosa, sopra tutto quanto ma è riuscito a farla smuovere. Tutto cade, lei si avvicina e sente le sue mani nuovamente sul proprio viso, gli asciuga le lacrime. La guarda negli occhi, la fissa intensamente, si perde nei suoi occhi come non mai lasciando cadere l'ecografia sull'erba. Il braccio destro si alza, la mano aperta cerca di sfiorare la guancia di lei, cerca di carezzarla <Mi manchi terribilmente> la tocca, la carezza, un contatto che non vuole far cessare <Non mi arrendo, farò di tutto pur di riaverti con me Fumiko perchè tu sei ciò che mi tiene in vita, sei la mia aria> un mezzo sorriso si forma sul viso del Jonin continuando a guardarla, a scrutarla e vorrebbe baciarla ma si trattiene. [Chk on]

11:24 Fumiko:
 Sente come gli stia facendo del male, sente il suo dolore come se fosse il proprio , come se fosse realmente collegata a lui con un filo invisibile, e i suoi dolori sono i propri < Kouki.. lei ti odierà > si morde il labbro , Kouki l'avrebbe odiato sicuramente, si sarebbe sentita tradita anche lei < ora che sua madre è scomparsa di nuovo anche suo padre le rivela di non essere chi è > povera creatura, povera bambina. Alza lo sguardo, c'è rabbia nei suoi occhi e le mani che si stringono i pugni che andrebbero a cozzare contro il suo petto < per quale - dannato- motivo- non hai detto nulla- alla tua- FAMIGLIA > gli occhi bruciano di lacrime di rabbia, ad ogni parola o quasi tenta di sbattere i suoi deboli pugni sul petto dell'uomo. Ma anche quelli lentamente smettono lasciandola senza forze in corpo, le braccia che scendono lungo i fianchi. < proteggiti invece > non sopporterebbe di sapere che sta male, che è stato ferito da qualcuno. La sua espressione la vede, quella tristezza profonda che gli fa abbassare lo sguardo , e a lei che le si stringe il cuore al solo pensiero . Le sarebbe piaciuto vivere con lui e con la piccola dentro una casetta di legno in mezzo al bosco, una vita tranquilla da vivere in normalità solo per essere felici. Sorride un poco a quel pensiero. < non possiamo tornare indietro.. io non posso tornare indietro. Quando ho scelto questa strada ero consapevole del fatto che la famiglia che tanto desideravo non sarebbe mai arrivata e adesso ci sto facendo i conti > lo guarda di nuovo < entrerò ancora nell'organizzazione, e non credo che farò come Lucifer, non ho intenzione di uccidere i demoni > con lui o senza di lui, lei sarebbe entrata in quell'organizzazione , e se lui non ci fosse stato sarebbe stata al fianco del rosso, pronta a sfruttarlo se fosse servito. Gli carezza il volto con dolcezza , asciuga le lacrime con le dita < non ti sei mai reso conto di quanto ti amassi > e sa che è vero quello che dice, sa che lui non abbia mai veramente compreso fino a quanto è grande il suo amore per lui. Chiude gli occhi al suo tocco < mi manchi anche tu > sussurra pure lei. Riapre le iridi al mondo lasciando che si perdano nel viso di lui per qualche secondo. I piedi che salgono sulle punte per provare a poggiare le labbra contro quelle di lui , un bacio casto, dolce, disperato, un bacio che dura vari secondi, ancora e ancora prima di staccarsi e provare a poggiare la fronte sul suo petto, le braccia che tentano di stringere il corpo di lui smettendo infine di parlare, vuole godersi quel contatto. Sarebbe rimasta in quel modo ancora per un po, prima di tornare a casa propria, nel dojo senjuu. Che il suo amore sia più grande di tutto il resto è ormai chiaro, ma riuscirà di nuovo a fidarsi di lui? [End]

12:00 Raido:
 Non può pensare a sua figlia mentre lo guarda con odio, il solo pensiero lo disgusta, gli da la nausea e il voltastomaco, deve parlare con Kouki, informarla di tutto quanto il prima possibile. Non sa cosa dire, non vuole dire niente per evitare di fare casini ma avrebbe trovato un modo per non allontanare la propria figlia da se, avrebbe fatto si che si sarebbe avvicinata ancora di più. Sente i suoi pugni, colpiscono con una forza immensa, una forza che non le ha mai visto, la forza della rabbia mischiata al dolore, una forza che lui stesso non sarebbe in grado di controllare. Se li prende tutti, uno dopo l'altro senza opporre resistenza, non avrebbe senso fermarla quando se li merita e si merita anche di peggio <Perchè pensavo di poter fare tutto da solo e di riuscire ad avere una famiglia felice ma in verità sono solo uno stupido> ecco il perchè, ha sempre agito da solo, quella parte del suo carattere che gli hanno sempre rimproverato ora diventa una delle cause della sua distruzione. Proteggersi, come se fosse facile. Dirlo è facile ma metterlo in pratica è qualcosa di ancora più difficile, non ha idea di come avrebbe fatto a reagire, non ha idea di come avrebbe combattuto fino ad adesso. Fumiko finisce per avere ragione di nuovo, non possono tornare indietro, non possono cambiare il passato e la sua scelta...quella scelta che per tanto tempo ha contestato, ora gli si rivolta contro inevitabilmente. La famiglia è scomparsa, non può averla..non deve essere così, quella famiglia esiste ancora e deve esistere a tutti i costi o non vale la pena vivere. Muove il capo, non concorda con le sue parole. Non fiata, non dice niente, non sa cosa dire in merito a tutto ciò ma ogni parola è come un ferro rovente che gli penetra il corpo, un ferro che lo brucia e lo trafigge continuamente, minuto dopo minuto <Me ne sono reso conto, solo troppo tardi> lo ammette e sa quanto lei sia innamorata di lui ma forse c'è un briciolo di speranza, una sottile e flebile speranza. Si baciano, ricambia il bacio della ragazza, chiude gli occhi lasciandosi trasportare da quel momento, non esiste niente ora, esiste solo lei, esistono solo e soltanto loro, nessun altro. Ne ricambia anche l'abbraccio, un contatto che finalmente giunge, arriva, desiderato, sperato e voluto come non mai. La stringe contro di se, la tiene stretta non volendosene separare <Non possiamo tornare indietro ma possiamo andare avanti e voglio farlo con te> le ultime parole prima di zittirsi lasciando che il silenzio li avvolga totalmente. Forse c'è una speranza. [END]

Dopo la prova d'amore di Raido, Fumiko va a trovarlo e succedono varie cose ma una speranza si riaccende nel cuore dell'Oboro.