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Passa il braccio sopra le spalle della ragazza per sorreggersi, i conati che continuano ma cerca di trattenersi, vomitarle addosso non sarebbe poi il miglior modo per riappacificarsi, o almeno, per scusarsi di essere una testa di legno. La segue con calma perchè più veloce di una lumaca non riesce ad andare, il dolore dentro di se è troppo forte, più forte di qualsiasi ferita inflittale, anche del marchio che si porta addosso. Le parla col cuore in mano, sente il viso completamente rosso e qualcosa che si muove dentro di se, vergogna? Imbarazzo? Non sa dargli un nome, non sa cosa prova e non potrà capirlo tanto presto, sarebbero dovute passare settimane, mesi o anni per riuscire alla fine a comprendere veramente quello che prova lei, e quello che provano gli altri, riuscirsi a mettere nei panni degli altri. < e io sono qui per prendermi cura di te, provare a rimediare alle cazzate che combino > non si è mai sentita così, demolita quasi da quella freddezza ma non demorde, non è li per arrendersi. Non si è arresa con quella figura incappucciata, ne contro il padre, non si arrenderà nemmeno adesso nonostante sia un tipo di 'sfida' che non ha mai affrontato. < questa stessa tua domanda mi è stata posta questa notte insieme a Mekura.. scegliere chi tra la mia famiglia avrei dovuto salvare e chi invece sarebbe morto. Non .. non ho capito il male che ho fatto a te, ne a Raido, non ho capito che con quello scegliere avrei causato tanto dolore e odio. Ho vissuto sempre facendo delle scelte, molte giuste , altrettante sbagliate, scelte che non avevano a che fare con l'amore che si prova per le persone e purtroppo non sono ancora in grado di capire l'amore che tu provavi per lui, forse non ci riuscirò mai, perchè non sono nemmeno in grado di capire i miei sentimenti.. Mi dispiace, di averti fatto soffrire così, di averti costretta a scegliere tra me e lui, ero .. ero gelosa > le guance che avvampano di più ancora, la vergogna che cala su di lei < gelosa del vostro rapporto.. gelosa di lui, ero sicura che lui ti avrebbe portato via da me, te ne saresti andata lasciandomi sola > le sta parlando, sta confessando tutto quello che non era mai riuscita a dirle in faccia, tutto quello che si era tenuta dentro < mi dispiace di non essere in grado di capire i tuoi sentimenti > abbassa il capo lasciando che l'altra apra la porta e lei entra, si avvicina alle ciabatte per cambiare le proprie scarpe e lasciarle li. < no, non avvisarlo.. voglio parlare con te, da sole.. e alla fine di tutto credo..credo di non aver mai odiato lui..beh non proprio almeno > ammette anche lei, anche se continua a detestarlo per averla resa partecipe di quello scempio fatto al corpo di un neonato. [equip: 3 kunai - 3 kunai con carta bomba - 3 shuriken ; 5 fuda con tronchetti - 2 tonico coagulante - 2 tonico recupero chakra - 2 bombe luce - set di 5 fumogeni- 5 fuda con kanji fiamma - 5 carte bomba- 5 fuda completamente bianchi- penna e pergamena ] Quelle parole, le ultime che la ragazza dice, sono una pugnala che la lascia senza forza e senza voglia di continuare quella conversazione. Le sembra quasi di esser stata presa in giro per tutto questo tempo, presa in giro dalla persona a cui voleva più bene: Fumiko. Ormai è tardi, non tornerà mai alla stessa posizione che aveva un tempo nel suo cuore, ma ancora non ha abbandonato del tutto l’affetto che prova per lei, o l’avrebbe lasciata in mezzo alla strada piuttosto che portarla a casa. Rimane in silenzio, la ascolta, e nel mentre le andrebbe ad indicare, una volta entrate nel salotto, il divano o il tavolino basso, in modo che sia lei a scegliere dove andare a sedersi, mentre il piccolo Nazu sembrerebbe essere scomparso nel nulla. In casa non sembra esserci anima viva. Anche gli animali hanno percepito la scomparsa del capo addestratore e non tutti hanno reagito in maniera spensierata come Nazu. <Vado a metter su l’acqua per il thè, torno subito> di prende quella come pausa, per pensare, per riflettere su come comportarsi con l’altra. Lei non ha ancora accettato l’idea di poter far pace con Fumiko. Forse è davvero troppo presto per provare a riprendere quel rapporto. <Non girare troppo per casa da sola…> la mette in guardia sulla presenza di bestie poco amichevoli, anche se effettivamente non lo dice ad alta voce. Qualche lacrima ha ormai iniziato a scendere sul suo volto e Fumiko le potrà notare a breve quando la ragazzina andrebbe a rimettere piede in salotto, osservando l’altra da in piedi in mezzo alla stanza, per ora non intenzionata a mettersi seduta accanto a lei, ovunque essa sia. <Vuoi farti una doccia o un bagno caldo?> le mostrerebbe la stessa ospitalità che Hiashi ha dimostrato a lei, senza dirlo di nuovo, forse sperando che sia lei a capire che, quello che vede, è ciò che accadeva in quella casa quando lei si allontanava per passare del tempo con l’ormai defunto Hyuga. <Io devo prendermi cura di questo posto, non tornerò da te per abbandonare gli animali che tanto amava.> lo dice chiaramente, per non illuderla. <E allo stesso tempo voglio poter rimanere accanto a mia sorella, quindi qualche giorno mi vedrai alla magione di Raido.> ammetterebbe con tranquillità, non nascondendo il rapporto che si è andato a creare con la bambina. <Se tu mi avessi raccontato prima i tuoi dubbi, sarebbe andato tutto bene> ricordiamoci che ogni parola le procura dolore, perché sta cercando di combattere contro il freddo che protegge il suo cuore, ma niente riesce effettivamente a scaldarle l’animo, niente di quello che dice Fumiko. <Perché Hiashi era quello che mi spingeva a rimanere al tuo fianco quando avevo dei dubbi> ammetterebbe con le lacrime che inizierebbero a scendere più evidenti sul viso della ragazzina, asciugate prontamente con la manica della maglia. <Ultimamente, durante una conversazione, vedendolo allegro, gli ho chiesto se voleva che mi trasferissi qui in maniera permanente, ero ironica ovviamente, non avevo alcuna intenzione di abbandonarti...e mi ha risposto che se non avevo più un posto in cui stare, sarei potuta andare da lui. Altrimenti sarei dovuta rimanere con la mia famiglia. E io, in quel momento, gli ho confermato che sarei rimasta al tuo fianco> le braccia verrebbero incrociate e la rabbia si fa palese sul volto. <Il giorno dopo tu mi hai messo di fronte alla scelta…e quando ho scelto di stare con lui…è morto. Come credi che io stia nel sapere ora che ammetti che non lo odiavi?> il dolore che le ha procurato, glielo sta esprimendo a parole, glielo sta facendo capire nell’unico modo tranquillo che esiste, perché non alza la voce nemmeno per un secondo, ma lascia i sentimenti fluire attraverso i mutamenti di tono. Prende un profondo respiro, e cerca di calmarsi, distogliendo lo sguardo. <Non far soffrire mia sorella a questo modo, mai e poi mai> le sta parlando come se desse per scontato che non torneranno mai a vivere insieme come prima. Forse perché la ragazza, come sempre, non sa che pesci prendere con lei. [Chakra off] La segue prendendo posto sul divano, una manna dal cielo nelle sue condizioni, sentire il morbido sotto di se e non un pavimento freddo e rigido. Poggia la testa sul divano chiudendo gli occhi nel tentativo di far passare la nausea e i giramenti di capo. Respira ad occhi chiusi per un poco lasciando che l'altra vada a preparare il thè, qualche momento in cui può forse rilassarsi, ma non si sente ancora pronta nemmeno a dormire, deve anche andare a trovare la madre, deve sapere che anche lei è viva, e che Raido sta bene, solo allora si sarebbe sentita di nuovo lei forse, ma sa che dentro di se quella notte qualcosa si era spezzato inevitabilmente. < non.. non credo nemmeno di riuscire ad alzarmi in questo momento > assicura lei, non sarebbe andata a gironzolare per case sconosciute, non ne sente il bisogno. Preferisce rimanere li a respirare, le basta questo per adesso . Quando l'altra ritorna si costringe a rialzarsi per mettersi in una posizione seduta . La guarda e nota con rammarico le lacrime sul viso di lei, cosa fare? Non sa dove andare a sbattere la testa, preferirebbe trovarsi davanti a dei nemici, combattere, ecco cosa le riesce meglio, ma di sentimenti ha l'età di una bambina < non credo che riuscirò ad alzarmi tanto presto da qui > non ne ha le forze, ormai l'hanno abbandonata lasciandola li sul divano a peso morto .< capisco > annuisce lei < mi farà piacere rivederti.. e non solo a casa di Raido > si morde il labbro con forza spostando gli occhi sul thè < siediti , per favore > farebbe spazio così da mettersi all'angolo estremo del divano così da lasciarle tutto lo spazio che desidera < io.. io non sono capace, non sono brava in niente, non so nemmeno io cosa penso, non so cosa provo, e faccio casini su casini > non riesce ad aprirsi con le persone, sente dolore quando ci prova, sente come se le dovessero togliere anche il poco che le rimane . Continua ad ascoltare spostando lo sguardo da Shade, dalle sue lacrime al thè di fronte, non sa che dire e se sia giusto dire qualcosa adesso < mi dispiace > l'unica cosa da dire è quella, sa anche lei che forse non sarebbe riuscita a recuperare il rapporto con la Hyuga, ma deve provarci. Si alza in piedi barcollante< mi dispiace > prova afre qualche passo verso di lei provando solo a prenderle le mani < so che non mi perdonerai mai, lo so, e questo me lo porterò con me per tutta la vita , ma devi credermi, che ti amo, come una madre, come una sorella, come una compagna. Credimi quando te lo dico, credimi che sono incapace in tutto e che ci sto provando, forse è troppo tardi ma devi saperlo > tenterebbe di guardarla in viso se ci riuscisse , deve provarci fino in fondo, non deve lasciare nulla indietro, dire tutto, parlarle, spiegarle il possibile < Kouki.. beh lei.. lei ha capito prima di me probabilmente tutto e anche un'altra cosa .. > deglutisce, nemmeno lo ha detto a Raido, e le gote si tingono di un porpora violento non sapendo come prenderà lei la notizia < forse.. forse io e Raido aspettiamo un bambino.. e questo non fa piacere a Kouki.. spero che, che almeno per te, tu, sia contenta.. perchè potrai sempre considerarlo come tuo fratello o come tua sorella, se non lo farai per me, magari per Raido, per Kouki > smette di parlare in quel momento, le emozioni che sembrano volerla sovrastare, la confondono e le fanno anche male. [equip: 3 kunai - 3 kunai con carta bomba - 3 shuriken ; 5 fuda con tronchetti - 2 tonico coagulante - 2 tonico recupero chakra - 2 bombe luce - set di 5 fumogeni- 5 fuda con kanji fiamma - 5 carte bomba- 5 fuda completamente bianchi- penna e pergamena ] Si si, come no, al Dojo Senjuu ci va un altro giorno, ora non la lascerà uscire di casa se non dopo una lunga notte di riposo, in cui sarà costretta a vegliare su di lei sperando che il lupo non decida di tornare a casa proprio ora e ritrovarsi con una sconosciuta che invade la camera da letto del suo deceduto alpha. La vede dolorante, ed è proprio per questo che, quando la ragazza finalmente di alza, cercherebbe di correrle incontro, aiutandola nei movimenti e provando a farla rimettere seduta, per evitare di vedersela svenire sul pavimento per un problema che non le ha nemmeno chiesto. <Siediti e mi siederò accanto a te, va bene? Non ti voglio vedere in piedi> la ammonisce con freddezza, ma lasciando trasparire tutta la preoccupazione che si porta dentro il cuore. Ed eccola, finalmente, la rabbia. Credimi, in questo momento quel sentimento è la cosa migliore con cui tu possa interagire, è la cosa migliore perché così può finalmente liberarsi di tutto quello che si porta dentro, e lo andrebbe a fare da in piedi, accanto a lei, con una mano che tiene la sua con forza ma priva di rancore. <Mi stai chiedendo scusa Fumiko, mi stai chiedendo scusa in un momento in cui il mio cuore non riesce nemmeno a reagire ad una notizia splendida come la tua gravidanza!> si, ha ascoltato di nuovo tutto prima di parlarle e il massimo che ha fatto è stato ordinarle di mettersi seduta. <Non posso non essere contenta per te, hai finalmente trovato la tua stabilità in tutto. Avrai un figlio di cui prenderti cura, che finalmente rimpiazzerà quel desiderio di salvarmi a tutti i costi che avevi dal primo momento in cui mi hai vista> ammetterebbe sputandole addosso tutto quello che sta dento, che la sta opprimendo, anche se è evidente che quel filtro inibitore è ancora lì da qualche parte. <Non sarà facile perdonare tutto quello che è successo. Non sarà facile dimenticare quello che ho visto, non posso farlo anche per amore di Hiashi. La sua morte….> non ce la fa più a parlare, le fa male il petto e tremando va a cambiare argomento. Si prende qualche secondo e prende respiri profondi, tornando leggermente più fredda rispetto a prima. <Kouki….capisco perché non le fa piacere. Anche io, personalmente, sapendo che ci sarà un bambino in casa provo fastidio, anzi sarebbe giusto dire “gelosia”> lo ammette, lasciando intendere questa volta che potrebbe prendere in considerazione l’idea di tornare a casa con loro. <Perché un bambino necessita di attenzioni costanti che potrebbero essere tolte a chi invece le necessita in maniera meno vitale ma altrettanto importante. Però> giusto per non farla deprimere e farle capire che si può sempre fare qualcosa a riguardo. <…parlerò con Kouki….almeno ci proverò, magari in presenza di Raido.> Sa che la bambina soffre la scomparsa della madre e se le venissero a mancare anche le attenzioni del padre…beh, almeno lei le rimarrà sempre affianco. <Quello che veramente mi fa male Fumiko è che, ogni volta, fai un elenco delle cose che non sai fare, come se ti volessi nascondere dietro di quello. Non sono capace, non sono brava, non so cosa provo.> questa volta si metterebbe a sedere, per non farle venire anche un torcicollo. [Chakra off] Lascia che la accompagni a sedere, prende di nuovo posto lasciando che lei rimanga li in piedi per il momento < ti sto chiedendo scusa perchè è giusto che sia così, perchè voglio che sia così, perchè voglio dirti quello che non ti ho mai detto, quello che ho avuto difficoltà a dire a me stessa, che ti voglio bene e nonostante tutto quello che dirai, di andarmene, di non tornare, tornerò sempre > cerca di stringere la sua mano allo stesso modo, con più debolezza, ma vuole stringerla < non rimpiazzerà nessuno, ne te, ne Raido, ne Kouki, avrà un posto in più dentro il mio cuore come lo avete tutti voi > lascia che le sputi addosso tutto il suo dolore, il suo rancore, come giusto che sia, vuole farla sfogare, e niente deve esser lasciato più al caso, niente di non detto < non voglio il tuo perdono adesso, non posso chiedertelo e adesso sto iniziando a capire di più quello che provi > a quel suo dolore prova a lasciarle la mano , prova a fare passare le braccia intorno al suo corpicino per poterlo stringere. Non sarà la persona con cui parlerebbe di Hiashi e delle sua morte, ma sarebbe rimasta comunque < gelosia.. si, la stessa che ha provato quando io e Raido ci siamo messi insieme, ricordo allora come era il nostro rapporto. Ma avrebbe due sorelle che starebbero con lui e gli darebbero amore, come Raido che non smetterebbe di volerle bene , e nemmeno io > un discorso che dovrà affrontare direttamente con Kouki quello li < te.. te le dico solo perchè voglio farti capire che ci sto provando, ci sto provando veramente, perchè ho messo da parte la gelosia, l'orgoglio, tutto quanto quello che è stato il mio mondo per provare veramente ad amare le persone, come loro amano me > la guarda con gli occhi lucidi, e finalmente che adesso lei è accanto a se, seduta, può guardarla in viso molto meglio di prima < non ti chiedo di perdonarmi, non adesso, non quando il tuo dolore è così grande , ma ci sono, ci sarò > una promessa fatta con il cuore in mano. Si lascia scappare un sorriso, perché la situazione è quella che è. I sentimenti che si porta dentro sono particolarmente contrastanti e questo la confonde, ma la gravidanza della ragazza è una notizia bella che andrebbe festeggiata, di solito almeno dovrebbe essere così. <Fumiko sarò sincera> direbbe con un espressione nuovamente gelida, ora che ha preso posto accanto alla ragazza, ora che la Senjuu può veramente guardarla negli occhi. <Una parte di me non ti vuole più vedere. Una parte di me avrebbe voluto ucciderti a vista e una parte di me, considerevolmente grande visto che tiene sotto controllo le altre due, ti ama…ma non ti amerà mai come prima> lo ammette con rammarico, come se fosse una brutta notizia per entrambe. <Ti vorrò comunque sempre bene, ma ci vorrà del tempo prima che torni a fidarmi di te veramente. Per ora mi sente solo incredibilmente confusa> delusa sarebbe anche migliore da usare come termine, ma in questo momento preferisce moderare le parole, forse per proteggere i sentimenti di una donna che potrebbe avere sbalzi ormonali in qualunque momento. Proprio per questo non andrebbe a parlarle di Noboru, anche perché ora è incinta, non può scatenarla di nuovo contro il padre e farla partire alla sua ricerca. <Siamo in tre, non in due, anche se una non credo sarebbe molto adatta e disposta a dispensare amore> non vuole che Mirako venga messa da parte, in quanto parte di quella bambina che tanto ama. <Kouki in questo momento è la mia unica vera preoccupazione però. Passerò tutto il tempo a mia disposizione alla magione con la piccola. Intanto credo che metterò Uta a guardia di questo posto> alza lo sguardo verso il soffitto e poi lo sposta verso il giardino, prima di notare che il topino è tornato da loro e si arrampica sui vestiti della Hyuga senza nemmeno chiedere il permesso. <Nazu sei molesto in questo momento> ma figurati se si ferma a quelle parole. Quel topino è un guardone che ama infilarsi nei vestiti della gente, in particolre ama esplorare il sotto delle maglie con incredibile gioia e curiosità. <Ti fermi a dormire qui stanotte> non è una richiesta, è un ordine. [Chakra off] La ascolta e il faccino si fa triste ma non può ribattere a quelle parole, sa che sono vere, lo vede in lei ma non dice nulla se non annuire e basta, quali parole avrebbe potuto usare di più? Le ha finite, ha finito tutto il suo vocabolario e adesso si sente addosso la terribile stanchezza di quel giorno < tutto il tempo che desideri > sorride un poco, ma poggia la testa contro il divano chiudendo un attimo gli occhi < Mirako.. Mirako mi ha detto che sta male, non so cosa intendesse. Abbiamo parlato per poco, e credo sia stravolta da non so cosa. Ma è stata lei a dirmi di non muovermi, di non provare emozioni troppo forti per non perdere il bambino.. chissà, magari anche lei, anche lei sta iniziando a capire > riapre gli occhi notando un topolino salire su Shade, lo stesso topo che ha visto molto tempo prima e che ha preso di spontanea volontà dalle mani di Hiashi stesso, quando aveva iniziato a provare una certa simpatia per lui, una cotta insomma. Scuote il capo, non può dirle di certo quelle cose < mi avevi detto che hai rifiutato di andare a vivere con Uta, potresti farlo adesso > lo dice senza alcuna malizia, saperla li dentro sola le fa male e avere quel ragazzo intorno le da conforto , qualcuno che la protegga c'è < va..va bene, se non ti sono di troppo disturbo, ma domani mattina appena mi sveglio devo andare da mia madre, devo vedere come sta anche lei > non ha raccontato nulla su Wonderland e mai lo farà, ma avrebbe passato quella notte li < posso dormire sul divano, è comodo > un modo per non intromettersi ancora nelle faccende della piccola insomma . [end] Non vi è più nulla da dire, ormai la situazione è questa. Riappacificarsi direttamente sarebbe stato impossibile per via della condizione di puro dolore che la ragazza sta passando e ne potrebbe passare di tempo prima di vederla riprendersi da quella considerevole perdita. Certo, ha molte persone al suo fianco e le piacerebbe passare più tempo con loro, ma se sono divise fra due villaggi farà fatica a tenerle unite al suo fianco in maniera costante. <Bene.> andrebbe ad affermare, alzandosi dal divano per stiracchiarsi e sbadigliare, riprendendo il topino fra le mani per riportarlo sulle spalle. <Kouki non mi permette di conoscere Mirako, quindi non la potrò aiutare. Per questo dovrai parlare con Raido, mi dispiace> ma il fatto che la parte malvagia di sua sorella sia preoccupata per la gravidanza di Fumiko lo trova particolarmente interessante. Poi si torna a parlare di Uta e a quel punto inizierebbe a ridere, come divertita sinceramente da quella affermazione. <Credevo ti desse fastidio l’idea di sapere che dormo in una casa con un ragazzo più grande e forte di me> le dava fastidio Hiashi, perché dovrebbe farle piacere che sia Uta a passare il tempo al suo fianco in quella casa? <Comunque ne parlerò con lui…e vedremo. Voglio che Kouki si senta libera di rifugiarsi qui con me quando ha dei problemi con voi…se ci fosse Uta potrebbe essere difficile per lei sentirsi a suo agio> e poi ha 16 anni, la vuoi davvero mandare a vivere con il suo ragazzo? <Dormirai in camera da letto.> anche quello è un ordine e si, ha finalmente fatto portare un letto in quella casa <Adesso metto fuori Asclepio e dormirai lì. Credo sia il posto più sicuro di tutta la casa in questo momento> e si, quello è un commento detto fra se e se. La metterà comunque a dormire in camera da letto, lontana da ogni possibile pericolo per lei e per il bambino. [END]