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io sono un ninja

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con Mekura

11:30 Mekura:
 Se questo non fosse l'ospedale probabilmente la caccerebbero via anche da li. Anche se non la stanno guardando male sente in tutti lo sguardo di biasimo per un motivo o per un altro: non ha salvato Hiashi, non ha completato la missione, le sue azioni hanno ucciso una Kunoichi come lei...la sua credibilità come ninja è decaduta tale da risultare ridicolo che lei possa essere considerata ancora una ninja. Ken e Ai sono li con lei, una addormentata sulla sedia l'altro sul letto accanto a lei. I suoi angeli anche loro la guardavano male. Vorrebbe accarezzare il suo capo, vorrebbe aggrapparsi al suo unico scoglio di felicità, ma le ferite lo impediscono. Quindi eccola li, distrutta nel corpo come nella sua anima, con l'immagine della morte di Hiashi davanti agli occhi. La lettera di Juusan è così brutale che anche chi gliela ha letta ha detto un "mi dispiace" prima di andarsene via imbarazzato. L'idea di morire adesso, sembra così...allettante, probabilmente per pietà qualcuno poteva darle il colpo di grazia e finirla li...con la sua debolezza con quello che era, una creatura disgustosa. [ch off]

11:45 Mekura:
 Prima o poi tutti se ne accorgono: Yukio, Daiko, Azrael, l'hanno tutti abbandonata perché era avida e leggera, inutile quanto, superflua, sostituibile, Kimi, Katsumi, anche loro l'hanno abbandonata perché era una impicciona e perché non ci si poteva fidare di lei. Kaori anche lei se ne era andata per motivi suoi magari, ma era ovvio che per lei Mekura era una traditrice, una poco di buono, una persona alla quale non si deve affidare la propria vita, Hiashi....Hiashi chissà cosa pensava di lei, probabilmente pietà alla fine. Saisashi il suo allievo l'ha abbandonata e Raido aveva ragione nel considerarla...quello che è. Tutti avevano ragione su di lei: una poco di buono, una traditrice, una falsa buonista, una assassina, una perdente, una vigliacca, una che non era adatta a questa vita...e mai lo sarà. Forse doveva fermarsi e fare solo figli alla prima rottura, andare a trovarsi uno Hyuga avvenente e mettersi con questo, costruire una famiglia di tutto rispetto, onorevole, magari insegnare ai suoi figli con gli occhi a perla, magari non sarebbe mai venuta fuori la questione di sua madre, probabilmente altri l'avrebbero risolta per lei, forse...forse in qualche anno sarebbe diventata una cavia per i progetti del cappuccio rosso, chissà, magari sarebbe diventata una cavia, magari le sarebbe piaciuto anche dato che alla fine, una vacca come lei che scopo ha nella vita se non fare da contenitore? Magari bastava solo arrendersi a Kurako, farsi proteggere da lui, ascoltarlo, dargli ragione una volta per tutte, diventare una sua marionetta, non avere più il peso di pensare accettare il suo demone e strafregarsene di tutto il resto, di diventare una schiava perché non ha nessun diritto di pensare, quando lo fa, quando si muove, quando decide di cambiare una cosa, tutto va sempre male nella sua vita. Ha perso suo fratello, suo padre, sua madre, ha perso tutte le sue amicizie, ha perso la sua dignità, ha perso i suoi amori, ha quasi perso sua figlia, ha perso il diritto di essere chiamata Hyuga, ha perso il suo stesso sangue, non è riuscita a salvare Hiashi e più ci pensa più si sente andare in fibrillazione, le manca l'aria, vorrebbe urlare come una disperata, come un bambino che non sa cosa fare perduta in se stessa. Vorrebbe gridare cosa deve fare? come può risolvere questo problema? perché è tutto così difficile? ma nella sua mente non arriva nessuna risposta. [ch off]

11:55 Mekura:
 Sente gli occhi lacrimarle per la frustrazione e la rabbia, per quello che è successo e per quello che le sta succedendo adesso guardando verso l'alto alla ricerca di un segno, di qualcosa a cui affidarsi, invece è li: bloccata in se stessa nella sua corazza in frantumi e nessuno che possa sostenerla, o aiutarla. In quel momento si rivede come una bambina piangente, ginocchia sbucciate e ferite dappertutto, sporca di fango nel suo vestito povero che mamma Baba e Tetsuo...la sua mamma ed il suo papà le avevano regalato quando non sapeva di essere una Hyuga, quando non era una ninja, quando tutto era più semplice. In quel momento di follia, mentre dentro di se si sentiva gridare "mamma" in continuazione, dopo tanto tempo rivede la figura di cercava da molto: Mamma baba. Facendo forza con l'unica cosa che poteva usare, il suo cervello, si immagina di essere abbracciata dalla sua mamma, di essere confortata di trovare sostegno e perdono perché va tutto male, va sempre tutto male nella sua vita, perché non è riuscita a trovare il suo posto, la sua serenità, il suo io a distanza di anni, perché il suo vestito era macchiato, perché si era fatta male, perché gli altri bambini la trattavano male, perchè si sentiva completamente sola. "cosa devo fare mamma, cosa devo fare?" continua a pensare stringendo nella sua immagine di se da bambina i suoi piccoli pugni continuando a piangere senza freno" [ch off]

12:11 Mekura:
 "prima di tutto, dovresti respirare" nella sua testa la voce di quel ricordo è così cristallina, non pensava di ricordare così bene quelle parole. la bocca le trema e inspira lentamente l'aria tra i sussulti. Prenderebbe diverse boccate d'aria sempre più calme andando a guardare il soffitto mentre con la testa è li, in quella tiepida estate, limpida, con il sole che le scottava la pelle, i fiori sbocciati, le cicale e il vento che soffiava forte, con la figura di Baba ricurva di fronte a lei con quel sorriso cordiale e amorevole, quello splendido sorriso. "anche in una valle di lacrime, non può piovere per sempre" lo diceva spesso "bisogna mostrarsi forti nelle avversità, anche quando le cose ci sembrano insormontabili, il muro può essere grande e volerci del tempo, ma ritrovarsi a metà e piangere non serve a nulla, come non serve a nulla cadere e non riprovarci no? devi ricordarti perché volevi andare dall'altra parte altrimenti rimpiangerai il fatto di non aver sofferto un'altro po' per arrivarci" gonfia il petto annuendo prima di rispondere ancora " ma...ma se non servisse, se dall'altra parte non ci fosse quello che cerco? se tutta questa scalata potrebbe trovarsi solo qualcosa che mi fa male?" ricorda ancora quelle parole quelle domande e le sue risposte, le adorava le sue risposte "non lo sai, il futuro è una scommessa, ma affrontare la sofferenza a testa alta è qualcosa che prima o poi viene sempre ripagato" ricorda anche quell'ultima domanda "perché noi soffriamo mamma Baba?" già, perché lei deve soffrire in quel modo? perché tutto le scivola dalle mani come se fosse sabbia? perché? perché non ha mai una speranza. "perché gli Dei sanno che quanto più soffriamo tante grandi cose possiamo fare...forse bambina mia tu sarai destinata a soffrire molto nella vita, ma per quanto soffrirai e quante più volte ti saprai rialzare, quante più grandi cose sarai capace di fare...Mekura, la mia Mekura, qualsiasi cosa succeda andrà bene se rimani concentrata sul tuo percorso" [ch off]

12:31 Mekura:
 Ricorda che un tempo rideva di più, era più serena, era sempre reattiva, forse piangeva qualche volta ma non durava molto...era cordiale, un piccolo animaletto cordiale, curioso e allegro. La bambina di allora è così diversa da adesso, la pelle indurita e piagata dalla battaglia, la sofferenza, il dolore..eppure quello stesso dolore le ha dato qualcosa: i muscoli spessi, larghi polmoni, il corpo di una macchina da guerra capace di resistere a tutto, l'età le ha dato la bellezza ma la sofferenza ed il dolore le hanno dato il carattere, nel bene e nel male. Un animale più turpe, scuro, marcio....eppure sotto c'è tutto per essere qualcosa di nuovo...sarebbe anche ora di cambiare la pelle non ti pare? tutto quello che è successo è terribile, quello che ha fatto non si cancella. Ma neppure quello che le hanno fatto a lei. Tanto brava ad incolparsi senza dare i giusti meriti agli altri. Vero, l'hanno abbandonata, ma non senza le loro colpe: Yukio era uno psicopatico infantile che era affascinato da se stesso e dalla sua maledizione, ancora precluso nei suoi traumi da farsi condizionare, da allontanare chi cercava di aiutarlo, per andare a cercarsi la sua anima gemella, una stronza. Azrael era fondamentalmente una sgualdrina, l'aveva raggirata per averla per se e strapparla a Yukio come una forma di gioco che forse è diventato altro successivamente, ma non cambia il risultato, probabilmente adesso è con una rossa chissà dove. Kimi anche quella, sempre pronta a prendere le parti del padre, sempre pronta a farsi trascinare da tutti e poi? e poi venire a piangere quando le pare o colpevolizzare a sua discrezione. Katsumi non ne parliamo Kaori a sua volta un bel esame di coscienza se lo deve fare: Mekura le aveva detto chiaramente di non muoversi senza di lei, cosa succede poi? che se ne va a zonzo a passo di danza pretendendo di lamentarsi successivamente perché lei non le ha risposto. Fatti suoi, ha fatto una bella cagata anche lei. E poi Raido oooh Raido, cosa dire di lui? l'autoproclamato eroe di tutto e di tutti, che giudica dall'alto tutti gli altri come se fosse senza macchia e vergogna. Colui che va a salvare senza l'aiuto di nessuno e abbandona gli altri nel pericolo gettandosi a spada tratta. L'uomo dall'amore galante, prima di andare verso un'altra fiamma. Il tizio che come Daiko si è fatto toccare dal sigillo maledetto per avere più "potere" per proteggere gli altri. Mai sentiti di sigilli maledetti votati alla protezione, il nome non dice niente. E Kurako? fanculo Kurako era un maledetto manipolatore e anche se aveva ragione su molte cose, non significa che questo gli desse il permesso di stare su un piedistallo e di trattarla come uno zerbino. Anche Juusan non ha cercato di dirle nulla in uno dei suoi periodi più brutti della sua vita, con sua madre che si scopre una criminale, o anche solo per consolarla alla perdita di quel torneo. Lo sa perché lo ha fatto, voleva vederla reagire...ma questo non basta come scusante. Lei ha le sue colpe, ma gli altri sono altrettanto colpevoli di aver contribuito alla sua condizione. <mai più> sibila tra i denti <mai più...mai più in questa situazione, mai più> riesce solo a ripetere questo con tensione e rabbia. <non mi farò mai più giudicare dagli altri> [ch off]

12:47 Mekura:
 Queste sue parole fanno svegliare Ken di fianco a lei. Si guardano entrambi e Mekura da dietro la maschera azzarda un sorriso. Il bambino assonnato agita le dita e le mani cercando di parlargli con il linguaggio silenzioso " come ti senti?" Mekura affranta da quella condizione dei bambino, assonnato e con i resti un pianto che ancora gli rigano le guance risponde a voce bassa <io sto bene> Ken scuote la testa e risponde a sua volta "lo dici sempre, non è mai vero" questa risposta la fa sorridere amaramente ma al contempo risponde <quando ci sei tu, tutto va sempre bene> il silenzio permane per un po' poi Ken ancora accanto a lei continua ad agitare le mani "perché combatti? perché devi sempre tornare a casa in questo stato? se tu non combattessi non saresti in questa situazione, Juusan non ti avrebbe abbandonato ne il clan, saresti ancora li, ti vorrebbero bene, non hai bisogno di soffrire per questo, non hai bisogno di missioni, perché lo fai? perché?" e Ken per la prima volta si esprime come un adulto, ponendo una vera domanda tra le lacrime che silenziosamente gli stanno scivolando dagli occhi. La Hyuga non parla per un po' e solo successivamente leccandosi le labbra prende un lungo respiro e risponde <perché non può piovere per sempre in una valle di lacrime> lo guarda di nuovo e sorride <farsi male, la morte, il disonore, sono cose che possono succedere nella vita, deludere qualcuno essere costretti a combattere anche senza un vero motivo anche, io combatto...perché se non avessi combattuto sarei morta molto tempo fa, perché il mio clan adesso sarebbe sulla soglia dell'estinzione, perché sono più di tutti quelli che parlano alle mie spalle, perché il vero onore si rivela nei momenti in cui siamo più disonorati...ed il nostro carattere si fa più limpido quando risaliamo....perché qualcuno di noi è destinato a soffrire più degli altri e...se non si arrende, può fare ancora molte cose, grandi cose> afferma la donna continuando a fissarlo <io continuo a lottare, perché per me è lo stesso che vivere e perché amore mio ho finalmente capito che non devo arrendermi alla miseria in cui pensavo di sguazzare..e lo so che ora è difficile anche per voi e Ken anche se sei intelligente non pretendo che tu possa capire ora amore mio ma anche questa è la vita da ninja e io sono un ninja> guarda verso l'alto sbattendo le palpebre <io sono un ninja> [end]

Mekura valuta la sua condizione attuale e cerca di riprendersi dalla ennesima batosta morale che le è arrivata addosso.