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Esame Genin Kyokawa - Pratico

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con Raido, Kyokawa

Prima palazzina. Quinto piano. Tetto. Si svolge li l'esame. A te la prima e richiama il chakra

18:28 Kyokawa:
  [Accademia - Prima palazzina - (Scale -> Tetto)] Vengono coperti con decisione gli ultimi gradini che portano al tetto dell’Accademia: il giovane deshi si sta avventurando in una impresa che segnerà il suo futuro, l’esame per diventare Genin. I giorni precedenti sono trascorsi veloci, in parte ad allenarsi, in parte attanagliato dai pensieri di cosa potrebbe succedere durante l’esame stesso, e in parte a svolgere una missione di livello D; insomma, tutti pieni di cose da fare e poco tempo per rendersi davvero conto. E oggi il giorno è arrivato. Indosso porta vestiti comprati appositamente per l’occasione: calzari ninja blu che lasciano le dita scoperte, ma avvolgono tenacemente le caviglie; pantaloni aderenti color verde scuro, intorno ai quali è avvolta una benda semielastica bianca, in punti strategici per posizionare accessori; una cintura nera scorre nelle apposite asole dei pantaloni, rimanendo ben salda alla vita, comoda per legare oggetti vari; al torso una maglia grigio chiaro con al centro il disegno di un alce su una montagna; alle mani i guanti Ninja neri. L’equipaggiamento portato è composto da varie armi e protezioni, di più rispetto al solito, ma probabilmente utili all’esame: sul corpo, sopra i vestiti, è stata posizionata l’armatura leggera assemblabile completa in tutte le sue parti; alla gamba sinistra è legato il piccolo accessorio per portare armi da lancio con dentro tre Kunai e sei Shuriken, divisi nei vari scomparti; in modo simile, alla gamba destra è presente una copia dell’oggetto con al suo interno sei Kunai nelle prime due tasche e, nella terza, altri tre Kunai a cui sono state legate delle carte bomba con del fio di nylon; i vambracci sono legati alle braccia del giovane e, di questi, il sinistro è stato modificato sulla sua superficie esterna con dei piccoli risvolti in cuoio, in modo da poter ospitare cinque spiedi, facilmente estraibili; gli schinieri sono ben adesi nei rispettivi alloggi anatomici; all’interno del portaoggetti posizionato al fianco destro, sono presenti dieci fuuda con sigillati al loro interno dieci tronchetti da sostituzione, due bombe luce , quattro tonici di recupero chakra e un set di makibishi; sulla parte posteriore della cintura è fissato un kunai a tre punte e, di fianco, un set di fumogeni, con cinque bombolette cariche; infine, nel portaoggetti al fianco sinistro, sono stati posizionati del filo di nylon, del filo conduttore e tre carte bomba. Ormai ha raggiunto la pedana che si apre direttamente sul tetto, sul grande spazio adibito a combattimenti, allenamenti o, come in questo caso, valutazioni. Kyokawa vuole farsi trovare pronto dal sensei che lo accoglierà, quindi decide di attivare preventivamente il chakra; dopo aver assunto una posizione comoda con le gambe leggermente divaricate e le ginocchia flesse, le mani salgono al petto, e si congiungono in modo da comporre il sigillo della CAPRA, lasciando la dritta sfalsata di qualche centimetro verso il basso, con indice e medio che rimangono alzati mentre le altre dita si posizionano basse, intrecciate tra di loro. Gli occhi si socchiudono per garantire una maggior concentrazione e per focalizzare con la mente il successivo richiamo dell’energia; ecco quindi apparire la sua immagine fittizia, divisa da una linea immaginaria che la separa a metà, e lungo questo corpo si andrebbero a generare due sfere di energia: una, di colore blu, a livello della testa, la quale rappresenterebbe la sua energia psichica; mentre l’altra, di colore rosso, all’altezza dell’addome, rappresentando l’energia fisica. Una volta generate le due sfere dovrebbero iniziare a roteare su un asse immaginario centrale e, girando in senso orario, dovrebbero dirigendosi l’una verso l’altra, cercando di raggiungere un punto di incontro a livello del torace. Se tutto questo fosse riuscito, le due energie si dovrebbero intrecciare per plasmare il chakra, il quale inizierebbe a distribuirsi per l’organismo del deshi, percorrendo il sistema circolatorio a lui dedicato. Fatto questo “esercizio” iniziale il ragazzo si trova pronto, quasi, a svolgere l’esame pratico; si inizia così ad avviare verso il centro del tetto, speranzoso in una buona riuscita. [Tentativo attivazione chakra] [Chakra: 10/10] [Gamba sinistra: porta Kunai e Shuriken – 3 Kunai e 6 Shuriken / Gamba destra: porta Kunai e Shuriken – 3 Kunai con Carta bomba, 6 Kunai / Fianco sinistro: portaoggetti – 2 fili di nylon, 5 fili di nylon conduttore, 3 Carte bomba / Fianco destro: portaoggetti – 10 fuuda con tronchetti da sostituzione, 2 bombe luce, 4 tonici recupero chakra speciali, Makibishi / Cintura: 1 Kunai a tre punte, 1 set di 5 fumogeni / Corpo: armatura leggera / Braccia: vambracci – 5 spiedi / Mani: guanti ninja / Gambe: schinieri / Volto: occhiali monolente]

18:49 Raido:
  [Tetto] Le nuvole sono presenti a Kusagakure, nuvole che oscurano il cielo portando un po' di freddo in quanto tengono lontano il sole e i suoi caldi raggi. Non è proprio la giornata ideale per fare qualcosa ma questo non impedisce a Kyokawa di affrontare il suo esame per diventare genin, la sua parte finale di esame. Il ragazzo si dirige verso il tetto e richiama correttamente il suo chakra, è in perfetta forma per affrontare un incontro ma chi è il suo avversario? Il Jonin si trova pronto e una nuvoletta di fumo va a crearsi a 5 metri da Kyokawa, il fumo si dirada mostrando la figura dell'Oboro davanti ai suoi occhi. Il Jonin si mostra con indosso solo un paio di pantaloni neri e i sandali ninja di colore blu; nella mano destra ha il suo fedele Bo, arma che usa per allenare o per esaminare i deshi dell'accademia <Buonasera> un cenno del capo mentre saluta il suo avversario <Noi ci siamo già visti durante l'esame teorico, Kyokawa Mizukuro> gli ricorda del loro primo incontro prima di tutto, è importante, almeno non sono due sconosciuti, non completamente <E ora eccoci qui, uno difronte all'altro come avversari> e questa è forse la notizia migliore di tutte, sono avversari e devono combattersi, circa. Gli occhi vengono puntati sul ragazzo, ne ricerca lo sguardo per esaminarlo da cima a fondo <Con oggi, forse, si concluderà il tuo percorso accademico. L'esame è semplice, in questo scontro dovrai dimostrare ciò che sai fare senza pensare a vincere o a perdere. Devi dare il meglio di te in ogni momento e in ogni cosa che fai e, cosa importante, combatti per uccidermi. Non trattenerti perchè io non lo farò> lo avrebbe punito severamente per ogni errore, è tempo che i deshi di Kusa capiscano il tipo di ninja che Kusa stessa vuole e non quello che loro vogliono diventare. Lo ha dimostrato con Shigeo che, dopo la bocciatura, è riuscito a migliorare disputando uno scontro niente male <Direi che possiamo iniziare, a te la mossa> e con questo l'esame comincia. [Chk on][Bo equip][DISTANZE: 5 metri]

19:24 Kyokawa:
  [Accademia - Prima palazzina - Tetto] Davanti al giovane deshi si materializza una figura abbastanza spoglia, con indosso sandali, pantaloni e un bastone; ci vuole qualche istante per capire che si tratta del sensei che pochi giorni prima aveva presenziato al suo esame teorico, il quale tralaltro non era stato un gran successo. <Buonasera Raido-sensei> saluta educatamente, esordendo con un profondo inchino nella sua direzione, prima di ascoltare le sue seguenti parole. Il momento è proprio arrivato, ora dovrà mostrare al suo superiore quanto ha appreso durante le lezioni e gli allenamenti; però dovrà combattere contro di lui, uno shinobi di gran lunga più abile rispetto all’allievo sbadato e ritardatario; non sarà per nulla facile. Il tempo per pensare è poco, ma Kyokawa è già pieno di dubbi: come farà a lottare contro un ninja di tale livello? ogni sua azione verrà vanificata all’istante; ogni suo tentativo di prevalere con la forza sarà facilmente arrestato. Lo scontro sarà difficile, molto difficile; bisognerà agire d’astuzia. Il ragazzo lascia quindi che il maestro finisca il suo discorso e dia il via alla prova. <In guardia, sensei> borbotta, non tanto per avvisare realmente l’avversario di essere pronto, quanto come frase di rito per iniziare il combattimento. Le tecniche appresa sono poche e, apparentemente, utilizzarne una tra queste sarebbe poco utile; un attacco diretto sarebbe troppo prevedibile e, quindi, evitabile. La conclusione è sempre la stessa: astuzia … astuzia e strategia. La mano destra si porta rapidamente alla schiena, pronta ad afferrare uno tra i fumogeni del set che ha legato in precedenza; estraendolo dal suo alloggio inizia già a posizionare il pollice sulla linguetta metallica di azionamento, in modo che lo strumento inizi a fare il suo dovere il più precocemente possibile; avrebbe potuto lanciarlo, certo, ma questo avrebbe impiegato troppo tempo; anche pochi secondo sono vitali in combattimento, e la sua strategia ne richiede parecchi. Il fumogeno viene attivato quando la mano è tornata anteriormente al suo corpo: non appena la linguetta viene tolta il fumo nero inizia a sprigionarsi dall’oggetto, riempiendo la zona attorno a Kyokawa; la coltre avrebbe impedito al sensei di vederlo per qualche istante; la visibilità sarebbe stata sfavorevole anche per lui, ma non importa, non ha intenzione di muoversi o fare altre cose complesse, dovrà solo chiudere gli occhi e comporre dei sigilli. La mente cerca di tornare alla concentrazione richiamata in precedenza per attivare il chakra, in quanto dovrà mettersi nuovamente all’opera; rimanendo in quella precisa posizione, le mani si alzano nuovamente al petto, andando a comporre i sigilli necessari per la prova: BUE, CANE, DRAGO, CINGHIALE; i movimenti sono veloci, ma precisi e accurati. Una volta eseguita questa serie di azioni, teoricamente avvolto dal fumo appena liberato, il giovane andrebbe a focalizzare il suo chakra, cercando di immagazzinarlo a livello dell’addome; al contempo cercherebbe di ricreare due vivide immagini di se stesso: lineamenti spigolosi, abbastanza robusti, di 1 metro e 70 con un peso di 60 chilogrammi; i capelli color bianco cenere e gli occhi rosso rubino naso e bocca piccoli, ma simmetrici. Indosso i vestiti conosciuti, avendoli comprati in mattinata: calzari blu, pantaloni verdi con la cintura, maglia grigia con tanto di alce, guanti Ninja. A questo andrebbe ad aggiungersi l’equipaggiamento: l’armatura leggera con tanto di vambracci e schinieri; i porta kunai e shuriken ad entrambe le gambe; i portaoggetti ai fianchi; il kunai a tre punte legato alla cintura; i cinque fumogeni, anzi, i quattro fumogeni ben assicurati alla cinta stessa. Le immagini dovranno essere il più reali possibile, il più simili a Kyokawa possibile. Nel frattempo, durante la creazione dell’immagine mentale, inizia già a crearsi anche un ordine per le due copie: queste dovranno rimanere sempre vicine, la prima a un metro dall’originale, la seconda a mezzo metro, sempre alla sua sinistra, asserragliati; dovranno fare quello che farà lui, cioè avanzare se lui avanza, caricare un pugno se lui caricherà un pugno, e così via. La strategia è già formata: non appena il fumo scomparirà i tre cloni avanzeranno decisi verso il sensei, con la stessa andatura e caricheranno un pugno, cercando di colpirlo contemporaneamente. Concluso il lavoro di raffigurazione mentale e generato il comando d’azione, il deshi andrebbe a sfruttare il chakra raggruppato in precedenza, cercando di farlo fuoriuscire dal suo fianco sinistro verso lo spazio vuoto, sfruttando gli tsubo presenti in quella parte del corpo: la prima copia verrebbe generata a mezzo metro, la seconda a un metro. L’energia assumerebbe quindi un colore azzurrino e si espanderebbe nell’aria di fianco a Kyokawa, andando a creare i cloni con l’intenzione di avere sembianze totalmente simili all’originale. Se tutto questo avesse successo, la sua tattica potrebbe prendere piede. Il fumo dovrebbe aver coperto l’esecuzione della tecnica, rendendo più difficile individuare l’originale; quando, successivamente, sarà effettuato l’attacco, Raido non saprà da chi difendersi tra loro. Ovviamente l’ordine è già stato impartito in quanto non dovrà dare ordini vocali per non svelare la sua vera identità. [Turnazione: Attivazione fumogeno ¼ turno; tentativo tecnica della moltiplicazione del corpo (Bushin No Jutsu) ¾ turno] [Chakra: 6/10] [Equip: come sopra; fumogeni 4]

Kyokawa usa Fumogeni! (Un set è legato posteriormente alla cintura)

20:00 Raido:
 Lo scontro comincia e il bastone viene portato in posizione per affrontare il genin però, delle piccole accortezze ci vogliono anche per lui, non può lasciare tutto quanto in sospeso purtroppo, deve aiutarsi, si fa per dire. Il chakra comincia a muoversi all'interno del corpo in modo veloce, potente, deciso passando per ogni direzione, ogni punto presente nel suo corpo, ogni tsubo. L'energia aumenta a dismisura mentre tenta di spingerlo verso il basso facendolo passare per le gambe fino a giungere nei piedi ed è proprio li che cercherebbe di convogliarlo in una quantità giusta, perfetta controllando il proprio flusso di chakra. Prova a farlo uscire dagli tsubo presenti nei piedi tentanto di creare una patina di chakra sotto la suola del sandalo, una patina omogenea in grado di permettergli di fare cose impensabili. Se ci fosse riuscito dovrebbe aver creato quella patina sotto la sua dei sandali in modo da avere una maggiore agilità e libertà di azione. Adesso è davvero completo e nota come il ragazzo usi il fumogeno su di se in quel lasso di tempo, lo nota fin troppo bene e già può immaginare cosa ha in mente, vuole usarlo come distrazione, fare qualcosa di intelligente <Mh> cosa fare adesso? Come comportarsi? Attaccare? Nascondersi e rendergli la vita impossibile e complicata oppure aspettare e vedere cosa ha in mente? Dovrebbe pensare a mettersi nascosto per poi attaccare nel momento più propizio ma è curioso, curioso di vedere cosa ha realmente in mente di fare e di come svolgere le sue mosse. Per il momento resta fermo sul posto, osserva in silenzio senza muovere nemmeno un muscolo pensando a come fare, a come mettersi in movimento successivamente. Prende un profondo respiro, deve ponderare le proprie mosse a tutti i costi. [Chk on][Se Rilascio del chakra finale][Bo equip][DISTANZE: 5 metri]

20:22 Kyokawa:
  [Accademia - Prima palazzina - Tetto] Il fumo sta iniziando a scomparire, essendo ormai terminata la carica della bomboletta che, lasciata cadere in precedenza dal ragazzo, ora giace a terra priva di ogni utilità; le copie sono state create e sono pronte ad eseguire il loro ordine; non resta altro che partire. I tre Kyokawa sbucano quindi all’improvviso dalla coltre nera che si sta diradando, avanzano verso il sensei nella formazione precedente stabilita: a destra quello vero, al cento e a sinistra le due copie; le distanze sono brevi, un metro e mezzo metro, e dovranno rimanere tali se il deshi non vuole far scomparire quei compagni appena creati con tanta fatica. Il tempo per coprire la distanza verso il maestro è breve, trovandosi in partenza a soli 5 metri di distanza da questo; i primi passi vengono seguiti da una iniziale corsa, cercando sempre di mantenere la stessa velocità degli altri. Il comando generato in precedenza è chiaro: le due copie dovranno tirare un pugno all’avversario contemporaneamente a lui, quindi è ora di iniziare a caricare il colpo. Avanzando frontalmente deciso, Kyokawa effettua una torsione di pochi gradi del busto verso destra, iniziando a muovere anche il braccio destro, il quale viene alzato a gomito flesso, con la mano chiusa rivolta in avanti, in modo che l’avambraccio sia parallelo al terreno e il pugno sia poco più avanti del pettorale destro: l’arto superiore è quindi caricato, pronto a sferrare il colpo. Il braccio sinistro segue la torsione del busto, portandosi leggermente più a destra, mentre anche la mano di questo arto si alza, posizionandosi in linea con il volto: in questo modo andrebbe a costituire una guardia momentanea, probabilmente inutile, ma la posizione sarà utile in seguito per aiutare il movimento. Nel frattempo entrambe le copie inizierebbero ad eseguire lo stesso movimento, portando il braccio destro in carica e il sinistro davanti al corpo. Sarebbe stato più scenico fare un attacco simmetrico, con la copia a sinistra che caricava il pugno sinistro, ma il sensei avrebbe potuto scoprire l’inganno, in quanto durante l’esame teorico Kyokawa aveva scritto con la mano destra: essendo uno shinobi di alto livello avrà sicuramente carpito l’indizio della mano dominante, ed effettuare una combo speculare sarebbe stato un passo falso. I tre attaccanti si ritroverebbero quindi a un metro dal “nemico”, pronti a sferrare il pugno destro. La corsa viene aumentata sempre di più, cercando di arrivare nel punto di scontro alla massima velocità per rendere il colpo ancora più energico. Il chakra, percepito all’interno di tutto l’organismo, viene immagazzinato alla radice dell’arto superiore destro, per poi essere distribuito lungo lo stesso in modo uniforme: una parte ai muscoli della spalla, prevalentemente al deltoide, una parte al bicipite e al suo antagonista, il tricipite, una parte alla loggia anteriore dell’avambraccio e, infine, una quota eguale a muscoli e tendini della mano; questo passaggio avrebbe aiutato il braccio ad essere più compatto, a muoversi più velocemente e a sferrare un colpo più potente. Il momento dell’attacco è dunque arrivato, teoricamente i tre sarebbero a mezzo metro da Raido. La leva viene quindi azionata: la spalla inizia a spostarsi in avanti, seguita dal braccio; il busto, con un movimento repentino, cerca di tornare alla posizione iniziale, ruotando quindi verso sinistra; i muscoli dell’addome si contraggono, cercando di aiutare la torsione del busto; la mano e il braccio sinistro vengono buttati all’indietro, in modo da dare una spinta maggiore al braccio gemello; il destro si distende, estendendo il gomito, con il pugno sempre rivolto in avanti; la traiettoria del colpo è sempre parallela al terreno, ma leggermente diagonalizzata da destra a sinistra. Ovviamente le copie eseguiranno la medesima azione, o almeno dovrebbero farlo, e i tre colpi saranno portati in tre punti differenti, a causa delle posizioni di attacco: Kyokawa cercherà di mirare la guancia sinistra dell’avversario, proprio all’altezza dello zigomo; la copia all’estrema sinistra cercherà di mirare nel punto tra il mento ed il labbro inferiore; la copia centrale invece dovrebbe tirare un pugno più basso, alla bocca dello stomaco, sempre eseguendo gli stessi movimenti, ma direzionando la mano diversi centimetri più sotto rispetto al bersaglio degli altri due. Se tutto fosse andato a buon fine il sensei si troverebbe attaccato da tre nemici che cercano di colpirlo in punti differenti. [Turnazione: Movimento a 5 metri ¼ turno; pugno ½ turno] [Chakra: 6/10] [Equip: come sopra; fumogeni 4]

20:41 Raido:
 La nube si dirada e tre Kyokawa partono verso il Jonin, ecco cosa ha nascosto in quel momento <Come immaginavo> ma riesce comunque a capire chi è l'originale e chi le copie, ha i sensi abbastanza sviluppati da non farsi trarre in inganno ma Kyokawa non lo sa e può avere un grande vantaggio. Resta immobile ad osservare i suoi movimenti e, sorpresa sorpresa, si fa colpire in pieno il viso [-8 pv]. Non sente molto male e non si sbilancia più di tanto, attutisce il colpo tranquillamente per poi osservare i tre ragazzi che ha difronte <Come strategia mi è piaciuta e contro un altro avversario avresti sicuramente ottenuto un vantaggio non da poco, complimenti> è vero, ha messo in atto una strategia non di poco conto, semplice ma efficace e questo cerca nelle nuove leve dell'accademia ma adesso ha altro da dire <Però io non sono come tutti gli altri e a volte farsi colpire è l'idea più saggia quando non sai cosa fare, specialmente nel corpo a corpo> muove il Bo e partendo proprio dall'estrema sinistra comincia a muoverlo facendolo abbattere contro la prima copia e contro anche la seconda, entrambe scompaiono letteralmente, per poi giungere nei pressi di Kyokawa. Il colpo arriva potente e veloce e se dovesse colpirlo sa già che si farebbe abbastanza male ma chissà come si sarebbe comportato in tal proposito. La direzione scelta? Il fianco sinistro, il suo, colpirlo li vuol dire mettere la parola fine a questo scontro una volta per tutte. La strategia dell'Oboro è semplice, farlo avvicinare, fargli credere del vantaggio e poi rovinargli tutti quanti i piani uno dopo l'altro. Ora Kyokawa deve difendersi se non vuole fare una brutta fine <Ho fatto mio il tuo vantaggio ragazzo> e si, ha completamente improvvisato questa volta, non si è preparato per una cosa del genere. [Chk on][Rilascio del chakra finale][Bo equip][DISTANZE: corpo a corpo][1/4 per la difesa, il resto libero][TEMPO: restiamo nei 20 minuti][20:42]

21:01 Kyokawa:
  [Accademia - Prima palazzina - Tetto] La strategia sembra essere efficace e il colpo va a segno, impattando precisamente sullo zigomo sinistro del sensei; questi però non sembra esserne molto turbato e, una volta incassato il pugno, parte rapidamente al contrattacco. Nel frattempo il maestro commenta anche le mosse e parla all’allievo, ma Kyokawa è troppo concentrato per rispondere a tono e quindi tiene la bocca chiusa. In pochi istanti l’avversario neutralizza le due copie, colpendole con il proprio bastone; il bersaglio successivo è lui e il colpo sta arrivando veloce, falciando l’aria a circa un metro di altezza, diretto al suo fianco sinistro. La decisione deve essere rapida: un salto sarebbe una buona idea, ma le gambe potrebbero essere colpite durante il volo e lui si ritroverebbe a terra; una tecnica della sostituzione potrebbe bloccare il colpo, facendo in modo che il bo impatti contro il tronchetto, ma per comporre i sigilli e concentrarsi ci vorrebbe troppo tempo; proverà quindi con un altro tentativo di schivata: una capriola. Senza aspettare e perdere altro tempo, sfruttando l’inerzia della corsa in avanti, Kyokawa porta il suo baricentro in avanti, abbassando la testa e, di conseguenza, il tronco, mentre le braccia sono spinte in avanti; il movimento sarebbe proprio come un tuffo verso il terreno, se non che le braccia vengono posizionate accuratamente: entrambe sono portate davanti al volto, con i gomiti flessi, mettendo gli avambracci paralleli al terreno, ma perpendicolari al suo corpo; quello destro è quindi rivolto verso sinistra e il gemello viceversa; i due non sono sulla stessa linea, ma sfalsati di quasi dieci centimetri in modo che prima tocchi a terra il destro, poi il sinistro, creando due punti di appoggio per la “ruota”. Una volta toccato a terra con gli arti superiori, il corpo eseguirebbe una rotazione quasi perfetta, usando come punto di appoggio i due avambracci, mentre il corpo è totalmente raggomitolato. La direzione della capriola non è perfettamente in avanti, ma un poco inclinata a sinistra, in modo da terminarla alle spalle del sensei, così che il suo bastone, anche se avesse proseguito la sua corsa, non avrebbe dovuto intercettare il movimento del deshi. Se la schivata fosse riuscita, Kyokawa si troverebbe ora mezzo metro dietro il maestro, in terra, essendo atterrato in posizione raggomitolata poco più avanti del perno effettuato; per riuscire a fare questo secondo movimento si sarebbe aiutato dalla contrazione simultanea di addominali e dorsali, per evitare di rimanere a terra con natiche e schiena, ma riuscire a proseguire la giravolta fino a completarla e ritrovarsi con i piedi poggiati a terra. Tocca quindi contrattaccare: anche in questo caso la velocità è tutto e non c’è tempo per rialzarsi; rimanendo accucciato sul terreno, il braccio sinistro si sposterebbe all’esterno e la mano appoggerebbe sul terreno, in modo da poter caricare il peso del ragazzo; la gamba sinistra rimarrebbe flessa al ginocchio e tutto il baricentro sarebbe spostato da questo lato. Nel frattempo la destra verrebbe posizionata distesa verso l’esterno, con il quadricipite totalmente contratto; concentrando questa volta il chakra nel suo arto inferiore, inizierebbe a ruotare usando come perno la mano sinistra, in modo da portare rapidamente la gamba destra verso il sensei; il piede verrebbe posizionato disteso, in modo che il collo dello stesso sia rivolto in avanti. La rotazione è aiutata dal braccio destro che viene portato anch’esso all’esterno, leggermente flesso, in modo da aiutare l’allievo a tenere l’equilibrio durante il suo attacco. Il colpo in questo caso sarebbe diretto in un punto preciso: il tendine d’achille della gamba sinistra di Raido; se fosse riuscito a colpirlo in quel punto sarebbe stato un attacco critico per la stabilità dell’’avversario, che rischierebbe di cadere. [Turnazione: Capriola ¼ turno; sgambata ½ turno] [Chakra: 6/10] [Equip: come sopra; fumogeni 4]

21:14 Raido:
 Il bastone sta per andare a colpire il fianco del ragazzo, l'attacco è veloce certo ma si trattiene, non vuole realmente usare tutta quanta la propria forza o finirebbe per ucciderlo. Con lo sguardo segue i movimenti del deshi il quale si sposta verso sinistra tramite una capriola, altra mossa semplice ma che gli permette di evitare il colpo in questione e poi? Non si ferma ma tenta di andare avanti e la posizione che assume gli da un altro vantaggio. Si porta alle spalle del Jonin ed è da li che effettua la sua spazzata ai danni del tendine di Achille. Gli occhi sono puntati su di lui e un mezzo sorriso va a crearsi sul viso dell'Oboro, un sorriso che non scompare nemmeno quando sta per essere colpito <Natale viene una volta sola> non si fa colpire due volte e in virtù di questo va ad eseguire un salto verso l'alto di circa 6 metri, non è molto ma nemmeno poco, abbastanza per farsi vedere in aria e ora le cose si fanno complicate per Kyokawa <Evita questo adesso> essendo in aria non può controllare la propria velocità di discesa, non può impedirsi di discendere al massimo delle proprie capacità e il bastone viene tenuto disteso in avanti cercando di colpire Kyokawa in piena testa con esso mentre cade verso il basso. La velocità questa volta è tanta e anche la potenza contando la forza dell'Oboro più la forza di attrazione verso il terreno, ciò che ne può conseguire è davvero un brutto colpo. Kyokawa deve dare il meglio di se se non vuole perire sotto quel colpo e fallire miseramente l'esame. Tutto dipende dalla sua prossima mossa, dipende da ciò che ha intenzione di fare. [Chk on][Rilascio del chakra finale][Bo equip][DISTANZE: aria][2/4 per la difesa, il resto libero][TEMPO: restiamo nei 20 minuti][21:14]

21:37 Kyokawa:
  [Accademia - Prima palazzina - Tetto] La schivata riesce e con la capriola riesce a mettersi in salvo, ma il contrattacco probabilmente è troppo lento e il sensei riesce ad evitarlo facilmente con un salto. L’attenzione è sempre tenuta sull’avversario, gli occhi che lo squadrano e ne seguono i movimenti; una smorfia di terrore viene espressa non appena vede le intenzioni altrui: quel bastone è proprio diretto sulla sua capoccia e, se lo colpirà, potrebbe far davvero male. Anche ora deve ragionare con rapidità, ma in modo accorto. Attualmente si trova appollaiato a terra, con la gamba sinistra totalmente piegata usata come punto di appoggio; la mano sinistra poggiata sul terreno; gambe e braccio destro hanno ormai finito la rotazione dell’attacco eseguito in precedenza, quindi Kyokawa si ritrova ruotato verso sinistra rispetto a Raido, concedendogli il fianco destro. Tentare una tecnica in questa posizione sarebbe scomodo e impiegherebbe troppo tempo; l’unica possibilità è schivare di nuovo, ma come? Non può di certo alzarsi in piedi, o andrebbe incontro all’arma del nemico; una capriola laterale potrebbe funzionare, ma non gli piace eseguire due volte gli stessi movimenti; dovrà sfruttare la sua posizione per fare quanto meglio possibile: le mani ora sono entrambe poggiate a terra e così anche i piedi; il baricentro è sempre spostato verso sinistra, anche una volta assunta la posizione di appoggio con quattro punti. Non gli resta che darsi una spinta in avanti, cercando di rimanere il più basso possibile, e dovrebbe togliersi dalla traiettoria dell’arma nemica: il bo è lungo quasi due metri, ma è perfettamente dritto e ha un diametro ridotto; essendo il maestro in caduta libera il suo colpo dovrebbe seguire una traiettoria perfettamente perpendicolare al terreno, quindi a lui basterà spostarsi di pochi centimetri lateralmente a questa linea per evitare di essere colpito. Ovviamente al deshi piacciono le certezze e preferisce spostarsi il più possibile in modo da essere il più lontano possibile dal punto di atterraggio del maestro e della sua bastonata. Il chakra viene rapidamente ridistribuito nel corpo, percorrendo il sistema circolatorio interno all’organismo si dirige quindi verso le quattro estremità, andando a concentrarsi sotto i palmi delle mani e sotto le piante dei piedi, lasciando una parte dell’energia ai muscoli di avambracci e gambe; potenziando così le quattro leve la spinta sarà più rapida ed efficace. I muscoli vengono contratti simultaneamente; le mani fanno presa sul terreno e “trascinano” il corpo in avanti, lanciando il giovane verso la destra del suo sensei; le gambe si distendono lievemente, dando però una bella spinta e facendo effettuare a Kyokawa un salto come quello di una rana, atterrando sul solo appoggio delle due gambe. Il busto viene tenuto il più basso possibile e così le natiche, sperando di evitare il bastone con tutto il corpo. L’atterraggio del piccolo balzo in avanti dovrebbe avvenire a quasi un metro di distanza, anche se, considerata la necessità di tenere una posizione quatta, risulterà leggermente minore a causa della minor potenza sfruttata. Se fosse riuscito a fare questo salto in comodità, penserebbe rapidamente a una contromossa: non c’è molto tempo e non ha la possibilità di fare chissà cosa, ma la semplicità è sempre la miglior arma. Con un rapido gesto della mano destra il portaoggetti posizionato al fianco destro viene aperto e da esso viene estratto il sacchettino contenente i Makibishi; lo scatto della mano in direzione dell’avversario permetterebbe alle piccole puntine di spargersi sul terreno, tra lui e Raido. L’intenzione non è quella di lanciarle, ma quella di farle proprio scivolare fuori dal sacchetto, in modo da poter agire in fretta; le puntine che rotoleranno più lontano dovrebbero coprire tutto il metro di distanza tra i due e, durante l’atterraggio, il maestro potrebbe finire con i piedi proprio sopra ad una di esse; la forza di gravità aiuterebbe la cosa, permettendo una maggiore penetrazione delle rigide punte dell’arma. Fatto questo tentativo, Kyokawa non starebbe nemmeno a guardare, ma si alzerebbe velocemente per prendere la distanza di un altro paio di metri dal nemico. [Turnazione: Salto ½ turno; rilascio Makibishi ¼ turno; movimento di 2 metri ¼ turno] [Distanza teorica: 3 metri] [Chakra: 6/10] [Equip: come sopra; fumogeni 4]

Kyokawa usa Makibishi! (Riposti in uno scomparto dedicato del portaoggetti)

21:49 Raido:
 Ancora una volta il ragazzo andrebbe ad eseguire una mossa particolarmente semplice e poco impegnativa, o meglio, impegnativa si ma non difficile da eseguire. Questo gli permette di sfuggire all'attacco del bastone e non appena va a spostarsi il bastone atterra sul suolo del tetto impattando contro di esso. Il Jonin esegue un balzo all'indietro per evitare le puntine <I tempi Kyokawa> bisogna calcolarli quando si tenta di fare un'azione come quella ma il sorriso dal volto del Jonin non svanisce minimamente, anzi, continua imperterrito <Ho visto abbastanza, non ha senso continuare> pronuncia queste parole per poi avvicinarsi al ragazzo mentre la mano sinistra si porta in una tasca del pantalone andando ad estrarre un copri fronte con il simbolo di Kusa sopra. Si ferma a meno di un metro dal ragazzo <E' tuo, complimenti> va a consegnargli il copri fronte per aver superato l'esame <Da oggi comincia la tua nuova vita, buona fortuna> e con questa ultima frase va a camminare verso la porta che conduce all'interno dell'accademia mettendo, difatti, le distanze dal ragazzo e lasciandolo da solo. Questo esame giunge alla sua conclusione, un esito positivo e per Kyokawa inizia davvero la sua nuova vita come Genin di Kusagakure. [END]

Kyokawa affronta il suo esame per diventare Genin

Note: niente da dire, promosso a pieni voti

Up di tutto, complimenti!!