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allenare il cane e parlare con il kage.

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con Hitomu, Mekura

17:34 Mekura:
 Bhe, ha allenato il gufo? ora tocca al cane l'addestramento e con se si è portata anche i figli per fare si che Andoss provi empatia con tutti, in particolare con Ai e Ken, sopratutto Ai. Ha avuto modo di costruirsi da un vecchio sacco di iuta stretto e rigonfiato con della lana circondato da una guaina spessa di cuoio una protezione per tutto il braccio destro. Il cane del resto deve allenarsi ad attaccare, e deve puntare qualcosa. Perciò eccola li con questa cosa enorme sul braccio destro mentre si trovano nel giardino della loro casa. <BENE, non sono convinta per nulla ma facciamolo, Ai, Ken fate attenzione ok? Andoss, niente mosse strane> ma quello si agiterebbe tutto felice perché stanno facendo delle cose insieme come una famiglia. Indosso Mekura ha i suoi abiti da lavoro, si quelli che si possono sporcare senza problemi, resistenti a strappi nel caso il cane decidesse di azzannare una gamba invece che il braccio. Lo osserva con perplessità e lo stesso ricambia il cane mentre sbatte furiosamente la coda a metronomo da una parte all'altra. <si si...adesso occupiamoci di te...e non guardarmi con quegli occhi Andoss> ma nulla il cane stava facendo il cane e la sua faccia da guerra era meno spaventosa delle sue porcoffole pelosine. Mekura scuote il capo sempre meno convinta e guarda i figli mentre indietreggiando a circa 5 m di distanza si metterebbe in ginocchio portando davanti la protezione in modo da coprire tutto il braccio e parte del corpo come se fosse uno scudo in pratica puntellando con il ginocchio destro tale rinforzo in modo da poter reggere il peso del cane quando gli arriverà addosso <Ok tesoro, sono pronta, > grida la Hyuga sperando che il cane capisca e reagisca di conseguenza [ch on]

21:26 Mekura:
  [cortile casa] Il cane partirebbe in avanti sempre scodinzolando arrivando a passo di trotto verso Mekura cercando immediatamente di saltarle giocosamente addosso solo per lavarle la faccia a furia di "bacini" <no Andoss è il contrario di quello che dovresti fare!> esclama Mekura mentre questo rognerebbe girandogli attorno cercando ancora di spingere con la testa contro la sua <ahahaha NOOO noo stupido> ridacchia mentre coccola il cane abbracciandolo con il braccio libero ridendo mentre anche gli altri due figli ridono della cosa <dai...dai Andoss> cerca di rimettersi in piedi mentre il cane si solleverebbe con gli anteriori per cercare di mettersi in "piedi" e appoggiarsi di peso sulle sue gambe <Andoss!> Mekura cerca di allontanarsi di nuovo finendo correre in giro con il cane che la inseguirebbe vedendo questo solo come un gioco che un vero allenamento. Continuerebbe a correre in tondo con il sottofondo di Ai che ride e Ken allo stesso modo, senza voce il quale si trova in ginocchio con le braccia attorno allo stomaco. Mekura si girerebbe di scatto battendo con le mani sulle ginocchia allargando le gambe mettendosi in una posizione simile alla partenza dell'Haka affrontando letteralmente il cane. il quale abbassa il muso e solleva il bacino facendo un leggero balzo indietro.<AH! fermo!> [ch on]

21:43 Mekura:
  [cortile casa] Il cane ringhierebbe giocoso mentre la Hyuga cerca di allontanarsi di nuovo dando di tanto in tanto il freno al cane alzando la voce in modo da farsi sentire <EH! buono, Fermo!> esclama allungando le braccia in avanti con i palmi delle mani rivolte verso questo fino a quando finalmente non raggiunge i 5m di distanza dal canide. <Allora, dovremmo esserci di nuovo Ai sei pronta?> guarderebbe verso la figlia la quale continua a sghignazzare <Aaaaaaiiii> la riprende sconsolata mentre il cane ripartirebbe all'attacco cercando di correre verso Mekura <EH NO! ANDOSS FERMO!> cercherebbe di piazzare tra lui e se stessa la protezione di cuoio appoggiandosi di schiena a terra mentre con il ginocchio della gamba destra puntellerebbe sul retro della protezione mentre allo stesso tempo farebbe forza con il braccio destro piegandolo a 90° mentre attende che il peso del cane le finisca addosso. E questa volta dovrebbe arrivare, nel modo sbagliato perché Andoss ancora una volta non azzannerebbe la protezione ma ci giocherebbe guaendo e abbaiando...Il cane da guardia meno spaventoso che ci possa essere. <ok, ok...forse sbagliamo approccio e dobbiamo occuparci di cose più facili che dici And....OFF> il cane ancora una volta le arriverebbe addosso facendo il giro atterrandola a terra mentre letteralmente le farebbe un bagno di lava <ragazzi, raga...no il solletico ahahahah nooo Andoss! aiuto! bambini aiuto! ANDOSS!> forse non assalirà di prepotenza le persone mal intenzionate, ma sicuramente potrebbe ucciderli d'amore. [ch on]

22:12 Mekura:
  [cortile casa] Si rimette in piedi ritrovandosi in uno stato pietoso con la terra e la polvere tra i capelli ed vestiti, tutto impastato ad arte dalla saliva del cane mentre gli altri due pestiferi sarebbero dietro a ridere come pochi altri. <....> Mekura a questo punto si mette a ridere da un coccolo alla testa del cane mentre lo guiderebbe addolcita dal suo modo di fare. <ahhh Andoss mi fai uscire scema..e sei anche un cane educato, si? si che sei il cane più educato e carino che ci sia vero?> si inginocchierebbe di nuovo andando a prendergli la testa con entrambe le mani, mentre darebbe un bacio sul muso <beeeello sei Bello, mmmmuuuua> lo strapazzerebbe ancora un po' per poi andare verso i bambini. <datemi il tempo di prendere i premi poi ci occupiamo anche dell'addestramento...e on divertitevi troppo, altrimenti vi bacio! si VI BACIO> a quel punto inizierebbe ad inseguire i bambini i quali comincerebbero a correre per il cortile con Mekura dietro la quale li minaccerebbe di sbaciucchiarseli come ha fatto con il cane e di passargli tutta la bava che la bestia le ha riversato addosso. Il cane ovviamente si troverebbe alle sue spalle ad inseguire tutti e tre...una scena assurda e buffa, comica se vista dall'esterno, ci mancherebbe solo che Akendo si sedesse da qualche parte a guardare il quadretto familiare. [ch on]

22:30 Mekura:
  [cortile casa] Li afferrerebbe uno per uno iniziando da Ken il quale se lo caricherebbe tra le braccia sollevandolo sopra la spalla destra assicurandosi che non si facesse male scivolando. e poi si avvicinerebbe ad Ai andando ad abbracciarla da dietro con il braccio sinistro, quello libero. Quindi una volta catturati inizierebbe a sbaciucchiarli uno per uno mentre il cane continuerebbe a girarle attorno nel tentativo di unirsi alla mucchia. Ride, ride come poche volte nella sua vita, prende un lungo respiro e alla fine li lascerebbe liberi non prima di aver dato un'altro enorme bacio a Ken sulla guancia. <mmmmmmua> Lo poggerebbe a terra tenendolo sotto le spalle con le mani andando infine verso casa in direzione della cucina alla ricerca dei biscottini preferiti dal cane. Ritrovandosi in cucina ne approfitterebbe per usare il lavandino per sciacquarsi la faccia e le mani dalla bava del cane. Una volta sciacquata ed asciugata si muove verso la mensola dove ha lasciato i biscottini del cane. Afferra la scatola e rigirata tra le dita si muove di nuovo verso il cortile dove l'aspetta la belva sbavante e le altre due creature. [ch on]

23:11 Hitomu:
 Una serata tranquilla volge nel Villaggio della Foglia. La Luna rischiara il paesaggio sotto di essa e le stelle le fanno da contorno in quella cornice magica. La difficile situazione vissuta dal Villaggio nell'ultimo periodo è terminata per fortuna e negli ultimi giorni si riesce a vivere meglio la tranquillità di sempre. Gli abitanti non si sentono più in pericolo, i shinobi hanno preso in mano la situazione e riescono a gestire i piccoli disordini che si creano durante le lunghe giornate. Il jinchuuriki del Kyuubi si trova a passeggiare per il centro della Foglia camminando con il solito passo lento tra le vie del Villaggio. Indossa il solito completo: una maglia a maniche lunghe di colore blu, il giubbotto verde senza maniche con sotto un paio di pantaloni neri e un paio di sandali neri da ninja. L'haori da Hokage è indossato sopra le spalle e tenuto chiuso sul petto. I capelli biondi si muovono ad ogni passo del jinchuuriki e gli occhi azzurri scrutano ciò che succede davanti a loro. Il kyudaime si sta recando verso l'abitazione di una persona che conosce da molto tempo ormai. Il lavoro lo ha tenuto impegnato nell'ultimo periodo in maniera incessante e ha avuto poco tempo libero da dedicare a suo figlio, alla sua famiglia o semplicemente ai suoi amici che lo accompagnano nel suo viaggio da tanti anni ormai. Per questo, grazie a questi giorni tranquilli, non vuole rimanere chiuso nel suo ufficio davanti a tutti quei documenti. Il jinchuuriki svolta in una via avvicinandosi ad una abitazione. I suoi passi si fermano all'ingresso del cortile dove riesce a notare un cane e due piccoli bambini. Rimane fermo in quella posizione attendendo che la proprietaria della casa si faccia viva. [chk off]

23:25 Mekura:
  [cortile casa] Ritornando nel cortile la donna si ritroverebbe ad osservare la famiglia: i suoi figli, il cane e il gufo che sta strillando in solitario vicino alla porta. Anche a lei darebbe le sue attenzioni avvicinando una mano per accarezzarle le piume per poi uscire verso l'esterno scuotendo la scatola dei biscotti in modo da attirare l'attenzione del cane <ehh...questi non li prendi se non fai il bravo> afferma avvicinandosi ad Ai mentre le consegnerebbe la scatola alla suddetta. Ai è la maggiore, una ragazzina di quindici anni, con i capelli bianchi e corti con un caschetto alla francese che accentua il suo volto a cuore ed una benda sugli occhi nera in modo da coprire tanto l'occhio ceco, quanto quello assente dalla sua orbita. Ha un abito alla lolita, molto tranquillo e casto che scende tuttavia lungo il corpo fino alle ginocchia, ma mantiene delle tonalità sul cobalto mentre le calze sono nere. Il bambino più piccolo invece ha massimo undici anni, i capelli sono bruni come la terra bagnata e mossi, quasi ricci mentre cascano sulla fronte e dietro le orecchie, i lineamenti delicati e anche lui con una benda sull'occhio sinistro, il sano è scuro e nero. Abiti comodi anche per lui, e Hitomu, forse, più di altri, potrà rivedere in quel bambino l'aspetto sempre più simile a quello di suo padre: Azrael Nara. <Adesso tocca a te AI, fagli fare delle cose semplici per ora e premialo ogni volta che lo fa, siete voi due che dovete legare di più in assoluto> Detto ciò si metterebbe da parte portando la mano destra sopra la testa di Ken scostandogli i capelli dalla fronte solo per accorgersi successivamente che l'Hokage in questo momento, sta letteralmente origliando quel momento quotidiano come un guardone. <hhhem, Hokage sama?> rimane ad osservarlo perplessa non sapendo cosa dire infine. [ch on]

23:37 Hitomu:
 Mekura esce dalla sua abitazione con una scatola in mano. Vuole attirare l'attenzione del suo cane mentre spiega ai bambini cosa dovrebbero fare con il cucciolo. Una bella scena da guardare per il jinchuuriki, un bel quadro di famiglia. Le iridi azzurre del jinchuuriki si posano sui due bambini: la grande, una ragazza dai capelli corti e bianchi e il più piccolo, invece, un ragazzino dai capelli neri e mossi. Gli occhi si soffermano un momento in più su di lui ricordando le parole che Mekura gli aveva riferito riguardo a quel bambino. E, in effetti, la somiglianza con il padre si vede e la nostalgia di Azrael non può che venire a farsi sentire nel cuore del jinchuuriki. Un grande amico di cui non ha notizie da tempo, ormai. Averlo qui renderebbe tutto più semplice. Per il Villaggio, per l'Hokage e per questo piccolo bambino. Nella vita, però, gli imprevisti sono sempre dietro l'angolo e non si può mai sapere cosa possa succedere da un momento all'altro. Forse Azrael un giorno tornerà e racconterà la sua storia o forse la Foglia non avrà più notizie di lui. Mekura si accorge della presenza del jinchuuriki e lo sguardo del Nono si posa sulla figura della ragazza, rimasta sorpresa per la sua presenza. <Buonasera, Mekura. Stasera non avevo nulla da fare e volevo passare a trovarti..> sorride facendo un passo in avanti in direzione dei presenti. Li guarda uno ad uno e non può fare altro che continuare a sorridere vedendo quella scena <Mi presenti la tua famiglia?> domanda il jinchuuriki curioso di conoscere i bambini e anche il cane, senza dimenticarlo. [chk off]

23:54 Mekura:
  [cortile casa] Mekura lo ascolta rendendosi conto di quanto la sua espressione fosse stupita di trovare Hitomu fuori dalla magione. Le sfugge un largo e cordiale sorriso, uno di quelli che ad Hitomu, Mekura non riesce a fare quasi mai, anzi forse è la prima volta che gli sorride così apertamente, senza pensieri, senza tragedie dietro l'angolo. <si scusami, mi sono dimenticata che tu riesci a sopravvivere anche al di fuori della magione> Del resto lo trova solo li, le fa strano che abbia anche il tempo per uscire fuori. <bhe grazie> sogghigna incrociando le braccia per poi fare un cenno verso i bambini. <Ai, Ken, venite qui, oggi l'hokage è venuto a trovarci...Andoss...Andoss?> nulla si sta rotolando per terra adesso sollazzandosi con un biscotto. <ehh...addestrarlo sarà lunga...> si lamenterebbe a bassa voce mentre accoglie tra le braccia i suoi figli. Ken davanti a se e Ai alla sua sinistra. <lei si chiama AI Hokage, mi prendo cura di lei da quando aveva 10 anni, cinque anni insieme eh piccola peste?> afferma lei avvicinando la testa alla figlia in modo che possano scontrarsi di lato senza farsi male. <lui invece è Ken> la mano destra cala sulla testa del figlio il quale con l'unico occhio sano guarderebbe verso Hitomu sbattendo le palpebre. <...> come previsto non emette alcun suono, ma piuttosto lo saluterebbe con il linguaggio dei gesti. <vi saluta> afferma lei facendo da traduttore per quello che dice il giovane figlio <è felice di fare la tua conoscenza> non c'è molto da dire, del resto Hitomu sa già tutto quello che c'è da sapere su di lui. <i miei due gioielli> conclude la donna Hyuga con una nota amorevole e amara al tempo stesso. <perché non entri? ti offro qualcosa da bere, oppure sei intento a fare una passeggiata?> domanda Mekura guardando l'hokage mentre tiene stretta i suoi figli. [ch on]

00:05 Hitomu:
 Mekura sorride al jinchuuriki e il Nono si accorge di come le situazioni possano cambiare con il passare del tempo. Un sorriso del genere non lo ha mai ricevuto il jinchuuriki dalla ragazza. C'è voluto tempo per avere la fiducia della Hyuga, ma forse ce l'ha fatta. Il kyudaime sorride alla battuta della donna e non può fare altrimenti <Sì, in effetti mi fa strano restare all'aperto così tanto tempo..> ci scherza su anche lui. D'altronde non può fare molto, è il suo lavoro che lo obbliga a rimanere in quell'ufficio per tutto il tempo. Mekura fa avvicinare i ragazzi mentre il cane si diverte a rotolarsi sul terreno. China la testa alla presentazione di entrambi i bambini poggiando infine gli occhi su Ken, il figlio di Azrael. <Piacere di conoscervi, ragazzi. Io sono l'Hokage, ma potete chiamarmi Hitomu.. A voi piccoli, lo concedo> sorride nuovamente mentre le iridi azzurre scrutano la figura del ragazzino davanti a lui. <Se posso darvi un consiglio, bambini, non fatela mai arrabbiare eh!> scherza riferendosi a Mekura. Lo sguardo si sposta sulla kunoichi quando lo invita ad entrare per bere qualcosa in sua compagnia. <Perchè no? Ne sarei felice> spiega il jinchuuriki. <Ti seguo> afferma aspettando che la Hyuga si diriga verso la sua abitazione, seguita o no dai piccoli bambini che sta crescendo negli anni. [chk off]

00:22 Mekura:
  [cortile casa --> casa] Il cane arriva in ritardo scodinzolando come al solito arrivando a sbattere la coda contro il suo polpaccio ritmicamente. <e questo qui, questo patato, questo cane meraviglioso, si chiama Andoss> afferma andando a afferrargli le guanciotte mentre questo si guarda attorno <io dovrei essere allenato a fare la guardia del corpo, ma guardami! il mio musetto come è carino! bello sei, bello> Gli animali sono meravigliosi per questo: puoi essere un assassino a sangue freddo eppure ti puoi comportare come se fossi un bambino piccolo ignorando l'idea di mantenere un contegno di fronte agli altri. Ai intanto annuisce rispondendo all'hokage "lo farò allora" mentre Ken invece farebbe una domanda. <...sicuro che vuoi fare questa domanda? pensaci bene> ma dopo una risposta non verbale veloce Mekura sospira e traduce <Ken mi chiede se gli anbu ti chiamano per nome, se gli è permesso, perché se è così preferisce chiamarti comunque Hokage sama> il ragazzo continua facendo sospirare di nuovo Mekura <ahhh...ma comunque ringrazia per la possibilità di chiamarlo in questo modo> solleva un sopracciglio quando Hitomu lancia quell'avvertimento verso i bambini e sbuffa divertita <oh, loro ne sono ben consapevoli> La casa di Mekura non è grandissima, ma neppure una delle più piccole: si sviluppa su due piani, di stampo tradizionale rimessa a nuovo con fatica, Appoggiata su palafitte per tenere la base staccata dal terreno tranne per i piloni portanti. Allunga il passo verso un cancello facendo cenno a Hitomu di seguirla. Aprirebbe tale cancello e una volta entrato glielo chiude alle spalle guidandolo verso casa. <è umile, forse poco rispettosa della nobiltà Hyuga, ma ho sempre vissuto in modo rustico e anche nella agiatezza ho avuto sempre il pallino del risparmio> ridacchia <forse non risparmio, non è la parola giusta, ma non riesco ad ostentare..e poi è una casa abbastanza grande per poter tenere il laboratorio per il taglio del cuoio> porta una ciocca di capelli indietro e quindi si incamminerebbe verso la porta di casa. la apre e mostrerebbe l'interno che porta direttamente verso un'anticamera dove poter lasciare sandali e scarpe e sostituirlo con delle pantofole. Tale anticamera è diviso dal salotto solo per via di un muretto divisorio a mezza altezza in legno. <cosa vuole bere Hokage?> chiede Mekura mentre si toglierebbe le scarpe dai piedi prima di entrare. [ch on]

00:42 Hitomu:
 Ad un certo punto, arriva anche l'animale di casa per presentarsi. Mekura si lascia andare nel presentare il cane e il jinchuuriki assiste divertito alla scena <Piacere, Andoss!> sorride il Nono chinandosi verso il basso per accarezzare più volte il cucciolo sulla testa. Il jinchuuriki ascolta, successivamente, la domanda di Ken che vuole sapere se anche gli ANBU hanno il permesso di chiamarlo per nome. <Di solito, non hanno questo permesso e sono soliti chiamarmi Hokage. Dipende, però, dal grado di amicizia che ci lega..> perchè a pensarci bene, proprio suo padre lo chiamava sempre per nome nonostante fosse il Comandante degli ANBU. Dipende tutto dal legame che unisce la persona dall'Hokage. <Sei libero di chiamarmi come meglio preferisci, Ken> ha la possibilità di scegliere, non tutti possono vantarsi di avere questa scelta. Le battute continuano in quel cortile e l'aria che si respira è rilassante, tranquilla. Per il kyudaime, è stata un'ottima scelta quella di venire a trovare Mekura e la sua famiglia. Il jinchuuriki di Kurama segue la ragazza dentro la sua abitazione. La kunoichi chiude il cancello dietro di sé ed entrambi si dirigono verso l'ingresso della casa. <L'importante è vivere bene dentro queste mura e sentirsi al sicuro. Non importa quanto grande o piccola sia la casa in sé> spiega il Nono a Mekura. I due entrano nell'abitazione e lasciano le scarpe e i sandali all'ingresso. Gli occhi azzurri del kyudaime iniziano a scrutare l'interno della casa mentre la kunoichi domanda cosa lui preferisca bere. <Quello che prendi te, andrà sicuramente bene Mekura> spiega il Nono non avendo particolari preferenze. Se i bambini fossero rimasti all'esterno dell'abitazione, il jinchuuriki continuerebbe a parlare alla ragazza <Sai, mi ricorda tutto suo padre.. I capelli, il viso. Sarà difficile mantenere il segreto quando crescerà e gli assomiglierà ancora di più> le iridi azzurre cercano lo sguardo di Mekura. Le sue parole non vogliono essere di avvertimento. Anzi, lui manterrà questo segreto fino alla morte. Ma un occhio sveglio potrebbe accorgersi delle varie somiglianze tra un paio di anni. [chk off]

01:02 Mekura:
 Guarda verso Hitomu facendo un messo sorriso, ma prima che si possa parlare del padre di Ken, la Hyga darebbe un ordine. <voi, due: prendete il cane, pigiama e letto, vi raggiungo appena avete fatto queste cose hum?> e solo allora li lascerebbe andare, dopo che Ken ha salutato l'hokage con un inchino formale, in modo che i grandi possano parlare tra loro. <lo so> sussurra amaramente mentre si muoverebbe verso la cucina tirando fuori una bottiglia di Sakè e due bicchierini che appoggerebbe sul tavolo. <uno prima di dormire fa sempre bene> afferma la donna discolpandosi da questa abitudine che ha preso. <Ken non sa chi sia suo padre, dovrò comunque trovare il modo ed il tempo per dirglielo, ma per ora la cosa che mi preoccupa di più è decidere cosa fare: non tanto nascondere e proteggere la sue vera identità, ma raccontargli il suo retaggio prima che la sua innata esploda...è solo una questione di tempo visto il corredo genetico di Azrael e della madre di Ken> sospira di nuovo versando il liquore nei bicchierini prima di mettersi a sedere.<voglio solo dargli quella vita che Azrael non ha mai avuto, una infanzia bella,degna di questo nome, amore incondizionato e la protezione che un bambino della sua età merita....non sono proprio una madre modello, sono una kunoichi che li spaventa a morte ogni volta che torno con una nuova ferita, ma gli voglio bene e cerco di dargli solo il massimo> regge il bicchierino tra le mani e poi sorride amaramente <sta diventando bello come lui vero? forse anche più bello...ma sono di parte...e sta prendendo gli stessi interessi: vuole diventare un anbu è il suo sogno nel cassetto e non lo nasconde a nessuno> guarda Hitomu con preoccupazione pensando a suo figlio nella squadra speciale. [ch on]

01:20 Hitomu:
 I bambini vanno a letto, dunque. Ken saluta con un inchino il jinchuuriki che ricambia il saluto chinando la testa <A presto, Ken> lo stesso saluto che usa con i suoi shinobi. I due ragazzini filano con il cane, mentre Mekura e il Nono rimangono da soli a parlare proprio del figlio di Azrael Nara. La kunoichi, nel frattempo, prende due bicchierini e una bottiglia di sakè. Il jinchuuriki non è abituato a bere, però qualche volta può prendersi un'eccezione. Mekura parla del ragazzo e delle sue preoccupazioni. Non sa bene cosa fare e come comportarsi con il bambino. La Hyuga versa il liquore nei bicchieri e il kyudaime afferra il suo tenendolo tra le dita della mano destra. Il Nono continua ad ascoltare le parole della ragazza annuendo a quel che dice, soprattutto quando afferma che il bambino sta iniziando ad avere gli stessi interessi del padre. <Sono sicuro che troverai il modo giusto per raccontargli tutta la verità, a partire dalle abilità che possiede fino all'identità di suo padre> afferma il jinchuuriki mentre assaggia il liquore offertogli dalla kunoichi. <Ne sono sicuro perchè vedo quanto ci tieni al fatto che stiano bene e abbiano uno splendido futuro. Sei una brava mamma, devo dire..> si complimenta con lei sorridendole un'altra volta. <Non può nascondere quelli che sono i suoi istinti.. La Foglia avrà un erede di Azrael Nara in tutto e per tutto. Soltanto il tempo potrà cambiarlo, ma fino ad allora sarà una goccia d'acqua di suo padre..> spiega il Nono alla ragazza. <Invece te? Come stai in questo ultimo periodo?> domanda il jinchuuriki riguardo alla ragazza ora. <Negli ultimi mesi, ho notato che stai passando molto tempo al Villaggio. Sono felice di avere la tua presenza all'interno del Villaggio. Sei una guida per i più giovani..> le labbra si allungano all'insù. <E volevo complimentarmi con te per la tua promozione. Sei una kunoichi d'élite, ormai> afferma sicuro che la ragazza sia stata già avvisata della sua promozione di grado. [chk off]

23:27 Mekura:
 La ragazza gioca con il bicchierino svuotandolo subito dopo mentre prende un lungo sospiro con il cuore stretto e la faccia che esprime molta preoccupazione <...Hitomu...> sospira <io sono spaventata da qualsiasi mossa faccia con loro, perché se faccio qualsiasi cosa di sbagliato loro rischiano di essere vittima di qualcuno o qualcosa, Ken...non voglio che sia la vittima di qualcuno per via del suo retaggio è già capitato con Ai che hanno cercato di sacrificarla e me l'hanno strappata dalle braccia...ed è successo con...> sospira pesantemente abbassando il capo mentre con la mano sinistra si copre il volto cercando di nascondere gli occhi lucidi. <...con tutta la storia degli Hyuga puri> afferma con un tono amaro, non è una ferita che riesce a rimarginare quella. <succederà qualcosa di terribile anche a lui prima o poi...e io devo essere preparata ad accettarlo e fare di tutto per prepararlo..è l'unico modo che ho per farlo sopravvivere, dargli tutte le conoscenze che ho per farlo sopravvivere e sperare che almeno lui e Ai abbiano una vita più pacifica della mia> rimane a guardare il tavolo stringendo le braccia tra loro mentre sente l'alcol in circolo che non aiuta. porta indietro una ciocca di capelli e porta la schiena indietro rimanendo in silenzio per un po'. Chiude gli occhi alla fine e solleva il mento facendo di nuovo forza a tutta se stessa mentre ritorna o finge di tornare serena. <e forse è giusto che possa affrontare ora questo problema, forse in cuor suo lo sa già...la sofferenza aiuta a crescere alla fine è inevitabile> Allontana il bicchierino e si massaggia la spalla destra incrociando le gambe andando alla fine a rispondere alla sua domanda <è stato un lungo periodo con i miei figli> sorride <è stato bello, come una vacanza, fare la mamma a tempo pieno, dedicarmi a loro dopo mesi di assenza per tenerli al sicuro, ci voleva...ma credo che mi abbia permesso di farmi delle domande e delle considerazioni> stringe le labbra e sorride con uno sguardo lontano <forse è un pensiero inutile ma ho 25 anni e dopo tanto tempo sono finita in ospedale perché mi avevano dato un pugno nel ventre tanto da causare delle lesioni all'interno. Se succedesse di nuovo io potrei diventare sterile, ora, sembra incredibilmente egoista, non amo di meno i miei figli ma...devo preservare anche i miei geni da Hyuga, forse è arrivato il momento di trovarmi qualcuno di fisso e di rimanere al villaggio> sospira pesantemente <eppure mi sembra che io non abbia ancora finito di combattere, l'istinto c'è sempre e non credo che smetterò mai> a questo punto si solleva una manica della maglia e mostra la vecchia cicatrice del morso da lupo. <anche se questo significherà distruggermi> poi sente l'informazione, il fatto che è diventata Jounin che è un ninja di élite, il pensiero la fa sorridere. <la ringrazio> [ch on]

23:46 Hitomu:
 Le iridi azzurre del Nono sono posate sulla ragazza davanti a lui. Il jinchuuriki ascolta attentamente le parole della kunoichi, ancora preoccupata per il futuro di entrambi i suoi figli. Vuole assicurarsi che loro vivano in tranquillità, senza correre il pericolo di perdere la loro vita. <Dovrai prepararli a qualsiasi pericolo. Sarà compito tuo che loro sappiano cosa può attenderli in futuro. Loro vedono in te la loro guida. Sei molto importante per entrambi> spiega il kyudaime alla Hyuga. <E se avrai bisogno di una mano, sai che puoi contare sulle persone che ti sono vicino> compreso lui stesso. Se lei avrà bisogno, il jinchuuriki offrirà il suo aiuto come sempre. Soprattutto con Ken, il figlio di Azrael, il Nono avrà un occhio di riguardo. Il figlio di un suo grande amico che al momento è lontano da tutti e da tutto. Gli starà vicino perchè, secondo lui, Azrael avrebbe fatto lo stesso con il piccolo Tobirama se il Nono fosse mancato per cause maggiori. Non può, dunque, tirarsi indietro in questa occasione. Mekura spiega che forse per lei è giunto il momento di mettere le radici al Villaggio e crescere una propria famiglia, insieme ai due bambini già presenti nella sua vita. <Se vorrai tornare al Villaggio definitivamente, sarò felice di accoglierti nuovamente. Come ti ho già detto, ritengo fondamentale la tua presenza al Villaggio per la tua esperienza. Sia per Konoha stessa che per le nuove leve di ninja che verranno. Se questo è il tuo desiderio, sono sicuro che Akendo non avrà nulla di ridire sulla tua decisione> il jinchuuriki spiega che sarebbe felice di veder tornare la Hyuga alla Foglia. <Ma è una decisione che devi prendere solamente tu. Pensaci bene, dunque> termina di parlare posando lo sguardo sulle ferite mostrate dalla ragazza. <Per tutti noi arriva un certo punto nella nostra vita in cui dobbiamo essere coscienti fino a dove possiamo spingerci oltre i nostri limiti. Non sarei felice se rischiassi la tua salute per combattere. Non ti sto dicendo di non combattere più, solo di non rischiare la tua salute se non ce n'è davvero il bisogno> spera di essere stato chiaro con lei. [chk off]

00:03 Mekura:
 Già Akendo <...> Mekura abbassa lo sguardo incrociando le mani tra loro mentre pensa ad Akendo, un sorriso malinconico le percorre il volto <bhe, lui è colpevole almeno di una piccola parte dei miei problemi> continua a sorridere scuotendo il capo chiudendo gli occhi. <ma grazie comunque, se ce ne sarà bisogno ti chiamerò> probabilmente potrebbe anche considerare nel caso le succedesse qualcosa potrebbe dargli l'affido almeno di Ken. <ci penserò> afferma Mekura sospirando, <del resto devo sempre tenere d'occhio mia madre> porta indietro un'altra ciocca di capelli tenendola dietro l'orecchio destro guardando Hitomu ancora una volta. <non trovo più nulla di cui ci sia veramente bisogno che io mi faccia del male> afferma amaramente mettendo alla luce anche perché non può facilmente tornare ad essere una normale Kunoichi della foglia o un punto di riferimento per il villaggio. <ci sono solo io che valgo la pena di farmi del male ed i miei figli, nel primo caso è un controsenso ma...la ricerca dello scontro è l'unico modo che mi mantiene viva. Forse perché ho combattuto così tanto e mi sono brutalizzata così tanto...che non esiste null'altro, è l'unico modo in cui mi sento davvero sicura, ovvero avere il potere di schiacciare chi anche solo osa minacciarmi> si ascolta quello che ha appena detto e scuote il capo <non è un pensiero degno di un ninja di Konoha, è tanto malato quanto la ricerca di potere di Kurako, anche se per me equivale alla sopravvivenza, ma non voglio più nasconderlo...ho visto troppe cose per fingere che non siano palesi a tutti> ritorna in silenzio ridacchiando <hum...che persona orribile che sono, mi sono distrutta la serata e ti ho rovinato anche la tua probabilmente e per cosa? per dare sfoggio della mia depressione > [ch on]

00:38 Hitomu:
 Il bicchierino viene svuotato velocemente e il liquore scende giù per il palato del jinchuuriki. L'attenzione del Nono rimane sulla ragazza ascoltando le parole che escono dalle di lei labbra. Parla di Akendo e della colpa che lui ha per parte dei suoi problemi, di ciò che la mantiene in vita nell'ultimo periodo e dei pensieri che le vagono per la testa. Insomma, non è una situazione semplice per lei in questo momento ma per questo non deve abbattersi. <Quando vuoi, sai dove trovarmi> afferma sorridendo verso la kunoichi del Clan Hyuga. Il jinchuuriki riflette attentamente sulle parole della jonin e le risponde in maniera abbastanza rapida <Il nostro istinto di sopravvivenza ci porta a trovare nel combattimento un modo per dimostrare che niente può fermarci, fino a quando qualcuno non lo fa veramente. Sono sicuro che tornare a casa dai tuoi figli sia la cosa più bella dopo aver affrontato una missione ed aver rischiato la vita. Quella sensazione quando li abbracci, quando li senti protetti attorno alle tue braccia.. Questo mi mantiene vivo, Mekura. Avere la forza di affrontare una missione e tornare vivo a casa per vedere mio figlio e continuare a proteggerlo fino a quando non saprà caversela con le sue stesse forze> si ferma qualche secondo guardando la ragazza dritta nei suoi occhi. <Non è un pensiero tanto diverso dal tuo.. è solo un differente punto di vista> conclude il jinchuuriki. <Ogni volta che si presente una nuova minaccia, un nuovo nemico, voglio essere all'altezza di sconfiggerlo per assicurare a mio figlio e a tutti i bambini del nostro Villaggio un futuro tranquillo in cui vivere e crescere. E sono sicuro che anche tu non combatta solo per te stessa. Alla fine, abbiamo tutti dei legami che ci spingono a combattere per loro per proteggerli> sorride un'ultima volta il kyudaime, prima di ringraziare la kunoichi per l'ospitalità e fare ritorno a casa. <Non mi hai rovinato affatto la serata, anzi ti ringrazio per questa chiaccherata. Non avevamo mai avuto modo di parlare così tanto e sono felice di aver conosciuto di più la persona che sei, oltre le soliti vesti da ninja che indossiamo. Ora è tempo che faccia ritorno a casa, però> spiega il Nono posando sul tavolo il bicchierino vuoto. Il jinchuuriki si alza in piedi chinando leggermente il capo in avanti <Grazie per la tua ospitalità, Mekura. Sarò felice di ospitarti a casa mia quando potrai, in modo da presentarti la mia famiglia e il mio piccolino. Magari Tobirama può fare amicizia con i tuoi bambini> il Nono saluta la ragazza, prima di uscire dall'abitazione. <A presto, Mekura. Buona serata> sorride il jinchuuriki prima di camminare verso l'ingresso di casa e tornare verso casa propria dalla sua famiglia. Una bella serata passata in buona compagnia. Ci vuole ogni tanto per staccare dal lavoro. [end]

00:52 Mekura:
 Ridacchia a denti stretti sollevandosi in piedi e mettendo via il Saké insieme ai bicchierini i quali invece vanno direttamente a finire nel lavello, a loro ci penserà domani. <sono felice che tu riesca a capirmi...bhe almeno una faccia della medaglia di quello che sento> incrocia le braccia e annuisce sollevando il mento <più di ogni altra cosa...sapere che sono riuscita a tornare a casa, che posso stare con loro, che riesco a mantenerli e che sono li, sono adorabili in tutto quello che fanno, mi da gioia, una delle uniche> sente i ringraziamenti e l'assicurazione che non gli ha rovinato la serata, la quale invece si è dimostrata prolifica e costruttiva, sorride scuotendo il capo. <bhe, molto differente dagli inizi quando straparlavo sui miei dubbi di fidarci di te...ti chiedo perdono per quel comportamento, ero una ragazzina che era appena arrivata dalle campagne limitrofe e gettata dentro i piani di rivoluzione da mio fratello, trovavo strano che si volesse tradire la figura del Kage, sapevo a malapena chi era davvero Kuugo e non sapevo chi eri tu> nessuno si è mai sbrigato a dirle troppo su Hitomu allora. <hum? Tobirama come il secondo Hokage? che bel nome> si complimenta pensando al bambino del Kage, in effetti non ha mai avuto modo di conoscerlo <sarebbe splendido, forse per Ai è troppo piccolo ma Ken si troverebbe sicuramente a suo agio> intanto lo sguardo viene rivoltato verso le scale ed un piccolo spettro in pigiama azzurro viene a cercarla, con tanto di cane al seguito <e io devo dare la buona notte a questi piccoli e adorabili diavoletti, vero Ken?> ridacchierebbe sentendo i passi risalire per poi accompagnare Hitomu alla porta <buona serata> lo saluterebbe e chiudendo la porta raggiungerebbe il resto della famiglia per la favola della buona notte [end]

Mekura allena il cane in modo che segua i comandi della figlia e suoi. In genere renderlo disciplinato con scarsissimi risultati e successivamente passa il fine serata con Hitomu offrendogli un bicchiere di sakè ed una chiacchierata deprimente ma molto costruttiva.