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con Kioku, Mekura

01:04 Mekura:
 Ha modo di allenarsi solo a tarda serata e deve dare il massimo nelle poche ore disponibili per mantenere quanto meno il suo stato di esercizio fisico e meditare su qualsiasi altra combinazione di attacco da poter potenziare ulteriormente la combattente Hyuga quale è..o quello che ne rimane. Si sente annoiata, fuori allenamento e impigrita, ma potrebbe andare peggio presume. Quindi eccola li impegnata con i propri Kata davanti ad un albero alla quale è legato un sacco su metà della grandezza della corteccia. Un enorme cuscino pesante alto 1.20 sollevato dalle radici in modo che potesse essere perfettamente frontale. lo colpirebbe in sincrono alternando costantemente le braccia compiendo i movimenti accompagnando una torsione del busto. Il chakra non verrebbe utilizzato in questo caso anche se sta utilizzando movimenti legati all’arte dello Juken. Il palmo della mano rivolto contro il “cuscino” le dita perfettamente chiuse e le braccia sollevate in linea con le spalle mentre il baricentro risulta abbassato per via delle gambe piegate in modo da avere maggiore slancio nel portare avanti il colpo, con maggiore forza. Mekura addosso porterebbe gli abiti da allenamento: una semplice canotta color crema con un casto scollo a u che scende fin poco sopra il seno. Alle spalle porterebbe un copri spalle di pelle scura sul grigio scuro che arriva a coprire l’intero arto sparendo sotto gli avambracci scuri. Porta una larga cintura grigio perla con una linea nera al centro che permettere alla ragazza di reggere la tasca porta oggetti in linea con il gluteo destro ed il tanto dentro il fodero in linea con la schiena. Gli arti inferiori sarebbero coperti da un paio di pantaloni neri aderenti con dei copri pantaloni di pelle e degli stivali alla fine a coprire fino a metà polpaccio. Porterebbe anche all’interno della tasca posteriore uno stock di fumogeni, soldi e documenti, poco altro insomma. [ch on]

01:45 Kioku:
  [--->Campi d'Addestramento] La luna piena alta nel cielo illumina questa notte, bella e sorella del sole, i quali come se fosse gioco si scambiano il posto da che ormai se ne ha memoria di tale avvento. Ma questa sera, questa sera c’è lei, nella sua fase più potente, più imponente e più luminosa possibile, più bella di tutte, più bella di ogni altra stella in cielo, il palco è il cielo e lei la protagonista. Ma della luna in fin dei conti il Rikudo Sennin se ne interessa poco, per quanto possa essere bella contemplarla, lo farebbe, ma non è il caso, il vento gli sfiora il viso, se non fosse per l’agilità con il quale si sposta, la sua folta chioma nera rimarrebbe scompigliata, invece come un onda, fluttuerebbe e rimarrebbe in balia del moto, ondeggiando all’unisono. Movimenti agili, veloci, quasi impercettibile ad ogni suo passo, leggiadro e silenzioso, ormai è da un po’ di tempo che sta facendo avanti e indietro tra Konoha e Kusa, gli esperimenti ormai stanno avanzando, arrivando a svolgimenti mai visti negli ultimi 5 anni, che ci si stia avvicinando alla sua fase finale? Lo spera Akendo, o sarebbe tutto tempo e pazienza buttata al vento, un progetto ordito proprio sotto gli occhi di questa stessa luna piena. Non ci vorrebbe molto per arrivare ormai al limitare del villaggio, inutile dire l’inutilità delle povere guardie contro i propri spostamenti, non tanto per schernirli anzi, ad onor del vero, se solo volesse potrebbe usare la dislocazione, potendosi così teleportare da un villaggio all’altro ma come ogni cosa, il Rikudo Sennin sa bene che non bisogna abusare di una tecnica a maggior ragione se proibita, non importa saperla padroneggiare o meno, l’abuso comporta sempre un prezzo da pagare, chi meglio di lui, Rikudo Sennin e detentore del più antico dei poteri. La sua destinazione sarebbe la stessa se non fosse che aggirando la maggior parte delle guardie ed il loro perimetro di guardia, i suoi occhi, catturerebbero proprio una figura ai campi d’addestramento, inutile dire che avvicinandosi anche solo per curiosità, riconoscerebbe la figura, una volta entrata nel suo raggio visivo, Mekura, più di così cosa potrebbe chiedere? Si proietterebbe dunque verso la di lei figura, stando però attento a non comparirle più alle spalle di sorpresa, soprattutto quando si sta allenando a quanto pare, un ultimo ed agile scatto, scomparendo nell’aria, ricomparendo a pochi metri da Mekura, il lungo manto dell’Akatsuki, dai motivi nuvola rosso cremisi, coprire per intero la figura, nascondendo così pantaloni e pettorina retinata, se non fosse per le due else, anche le Katane sarebbero nascoste ad occhio nudo <normalmente darei consigli> attimi di pausa, esordendo così <ma a che servirebbe quando hai una delle migliori combattenti di arti marziali?> un ghigno sul suo viso, non la sta prendendo in giro, non si permetterebbe mai o meglio, forse lo sta facendo…ma a modo suo. [chakra on] [rinengan: off] [akatsuki equip] [Izanagi & Izanami equip]

02:10 Mekura:
 Mekura continua e continua, l'allenamento va avanti solitario e silenzioso con solo il peso del suo respiro affannato ma appena vede il sennin il suo respiro si blocca:Non vedeva Akendo da un po' e stava iniziando a preoccuparsi seriamente che qualcuno non gli avesse dato fastidio invece eccoli li, sbucato dal nulla a fare l'adulatore. <bhe...bisogna sempre ascoltare i consigli dei vecchietti, bisogna essere gentili con loro> afferma solare fermandosi un secondo poggiando le mani sulle ginocchia prima di rimettersi dritta ed avvicinarsi. Se permesso a questo punto lo fissa a pochi centimetri di distanza allungando la mano destra per andare ad afferrargli il bordo del mantello osservando alla ricerca di tagli, strappi, segni di combattimento insomma si assicurerebbe che in quel periodo non si fosse messo da solo in pericolo prima di cercare di appoggiare la testa contro il petto di questo e chiudere gli occhi prendendo un lungo respiro <ad esempio, mi consigli cosa fare? come lo tratto un tizio che scompare sempre a cui voglio bene? dovrei schiaffeggiarlo? hum?> afferma a bassa voce in modo che potesse sentirlo solo lui mentre prenderebbe un'altro lunghissimo sorriso <ho sentito la tua mancanza> cosa c'era da dire di più? tutto sembrava un sottolineare il fatto che fosse felice di vederlo li, con se. [ch on]

02:43 Kioku:
  [Campi d'Addestramento] Ascolterebbe le parole della giovine Hyuga, ghignando quasi sentendo la parola vecchio, non che si offenda, del resto per il modo e il mondo in cui vivono, la sua età è più che sopra la media, ponendo effettivamente come anziano se contiamo l’età media logorata da guerre e conflitti continui, senza contare che il peso derivato dai fardelli che porta con se si sentono, sia mentalmente che fisicamente. Sopracciglio destro ad alzarsi <non tutti la pensano come te, pochi si avvedono della cosa, ignorando i moniti di chi, a differenza loro, sta da più tempo al mondo> ovviamente è ironico ma come potrebbe rispondere del resto? Lasciando quindi nuovamente posto a Mekura, intenta a spulciarlo come si deve alla ricerca di qualcosa, forse segni che possano illuminarla su cosa abbia fatto, lasciandola fare, prendendoci quasi gusto, muovendo di tanto in tanto le maniche e le braccia, giusto per non renderle facile il compito. Poi le di lei parole, non sono tristi, né il tono è arrabbiato, ma comprende quanto possa pesare una assenza, lo sa bene, ascolta con attenzione per poi risponderle immediatamente <allora lo dovresti schiaffeggiare e se lo meriterebbe> quasi la sfida ma pur sempre come un gioco, continuando infine, cercando solo a quel punto di tirare acqua al proprio mulino <però> esclamerebbe con fare quasi divertito, come se quella faccia da…schiaffi per l’appunto non si riuscisse a togliere <se proprio gli volessi bene allora giusto uno schiaffetto, insomma, deve pur valere qualcosa no?> La destra accarezzerebbe ora il capo di Mekura, lasciando che la sua mano anneghi nelle ciocche dei suoi capelli, premendo dolcemente contro, così da farla affondare nel suo petto, inebriandosi del suo odore, sfiorando con mento e naso le stesse ciocche <lieto che a qualcuno manchi> ultima battuta tornando serio per un attimo <anche te Mekura> attimi di silenzio <anche te…>. [chakra on] [rinengan: off] [akatsuki equip] [Izanagi & Izanami equip]

02:58 Mekura:
 Prende un lunghissimo sospiro sollevando la mano destra al livello della guancia di Akendo andando a dare un buffetto su questo ridacchiando prima di abbracciarlo stando li, accollata a questo, sollevando il capo solo dopo un lungo momento per guardarlo cercando di dargli un bacio a stampo sulle labbra <lo spero bene e quel consiglio lo sto aspettando proprio qui ed ora> afferma ironizzando lei, appoggiando di nuovo la testa contro il petto di questo ed infine allontanarsi di nuovo allungando le braccia arretrando di un mezzo passo. <ti sei perso un gran subbuglio a Konoha di recente: dei terroristi stanno cercando di attentare alla figura dell'hokage, così come a quella del daimyo e del capo degli anbu di konoha, un attentato è stato un successo uccidendo dei bambini e scatenando delle sommosse cittadine, sono quasi riusciti ad uccidere anche la moglie del signore feudale e che altro... c'è un cane che adesso è entrata nella mia vita> sogghigna sollevando un sopracciglio sul come ha messo insieme una serie di tragici eventi e una di tutti i giorni praticamente quasi come se fossero allo stesso livello <si chiama Andoss è il cane di servizio per Ai lo conoscerai comunque> solleva le spalle appoggiando il peso da una parte all'altra sollevando le braccia per stiracchiarsi socchiudendo gli occhi per lo sforzo mentre pensa amaramente tra se e se <e il paese del fulmine si sta dimostrando un fallimento, forse dovrò cercare altrove i serpenti, inoltre le mie copie stanno facendo sempre più fatica a reperire informazioni...e io sto facendo fatica ad accumularle...ma in genere...alla fine occupo il mio tempo a fare la madre, è rilassante, tu invece? dove sei stato?> [ch on]

03:36 Kioku:
  [Campi d'Addestramento] Lo sguardo si volge verso la luna, splendente nel cielo, inspira, inebriandosi del profumo della Hyuga, ricambiando quel bacio a stampo e prestando dunque attenzione non appena le prime parole d’ella raggiungano il suo udito e la sua mente, li, in religioso silenzio ascolterebbe con attenzione, parola per parola, evento dopo evento, mentre i suoi occhi continuerebbero ad osservare il di lei viso. Ascolta fino alla fine, interessato in particolar modo dalla questione dei serpenti, arrivando infine alla domanda, cosa abbia fatto e dove sia stato, ovviamente, ma tempo al tempo, inspira nuovamente, prima di vociare con calma le prime parole, schiudendo le labbra, lasciando che le parole scivolino come acqua di una cascata ed infine risalgano come serpenti insidiosi, arrivando a Mekura <sono stato principalmente a Kusa, avevo delle faccende da sbrigare e monitorare in particolar modo e ti potrà sorprendere ma> attimi di pausa giusto per alimentare la curiosità <per la maggior parte del tempo sono stato informato di tutto ciò che è accaduto qui a Konoha ed è stato un bene> e no, non c’è ironia questa volta nelle sue parole <non fraintendermi> andrebbe a chiarire subito dopo <è un bene poiché è accaduto proprio durante il mio viaggio verso Kusa, indubbiamente sarei potuto tornare in un attimo, ma è giusto che la gente sappia che non può contare sulla mia presenza> forse un po’ cinico ma infondo è la realtà e non si può cambiare <nonostante sia grato ad Hitomu di avermi consegnato il titolo di Sannin della foglia io non ho una identità precisa, non appartengo ad alcun villaggio ne ad alcun luogo preciso, non più del resto…faccio parte della natura e di tutto ciò che ci circonda> e non è che stia propriamente parlando usando metafore anzi <inoltre, questo dà anche modo al villaggio di rendersi indipendente senza trovarsi scoperto poiché si pensava di fare affidamento su chissà quale entità> il che da una parte in effetti è un bene, una conseguenza certo ma di certo non un lato negativo, eppure il suo tono è serio, molto serio <tornando invece a te> cercando di allungare il suo braccio, sfiorando il vestiario d’ella <hai d’innanzi a te la soluzione al problema dei serpenti> era una cosa che gli aveva già accennato quando si salutarono l’ultima volta, poco prima della partenza della Hyuga, gli aveva accennato qualcosa sulla sua conoscenza dei serpenti, dove poi si spinga è un mistero…o forse no <certo sarebbe la strada più facile, una scorciatoia> attimi di pausa prima di concludere <ma credo che forse a nessuno importerebbe no? A te decidere> sembra quasi che la stia ponendo d’innanzi ad uno dei suoi soliti giochi mentali, quesiti dalla ben poco chiara soluzione o risoluzione che dir si voglia, il cui senso non è mai realmente chiaro se non a giochi fatti. [chakra on] [Rinnegan: off] [Akatsuki equip] [Izanagi & Izanami equip]

04:00 Mekura:
 Kusa, non è la prima volta che dice di trovarsi li, di andare li eppure è strano cosa ha da fare a Kusa? le viene solo da pensare che ha delle faccende con Yukio. <bhe...al momento mi sono preoccupata di proteggere solo i miei bambini, non ho avuto modo di occuparmi del villaggio a dire il vero> forse anche meno di Akendo probabilmente. Solleva un sopracciglio intanto sentendolo parlare per capire dove vorrebbe arrivare con il discorso e socchiude gli occhi sollevando le spalle <Konoha è un villaggio forte, ma non può permettersi di essere salvata dal singolo individuo potente, ne risentirebbe della sua immagine, ne risentirebbe il rapporto del villaggio con i signori feudali. Approvo quello che dici> c'è senso in quelle parole alla fine, a livello politico il villaggio non ci fa una bella figura nel farsi aiutare da una forza esterna, è un segno di debolezza. <tornando a me?> si avvicina richiamata dal tocco leggero di Akendo, sorridendo verso questo mentre porterebbe le mani ai suoi fianchi continuando a sorridere affabilmente lasciandolo proseguire. Questo parla di scorciatoie ed è strano l'ultima volta l'aveva incentivato a procedere da sola nella sua ricerca <sei sicuro che parliamo degli stessi serpenti? fai un gesto così "spudorato" mi avvicini e mi parli di animali tanto allusori? cattivo Sannin> smorzerebbe i toni della proposta provocandolo giusto un po' prima di tornare seria <è lo stesso discorso del villaggio che si riaffaccia ma questa volta su una sola persona: le evocazioni sono esseri senzienti, come potrei dominarle se ho seguito la strada più semplice? ma al tempo stesso potrebbe essere la giusta furbizia, quindi sentiamo: cosa avresti da proporre? lo sai che mi piace ascoltarti quindi parla liberamente> lo esorta a continuare e poi avrebbe deciso. [ch on]

04:41 Kioku:
  [Campi d'Addestramento] Non è un caso se Mekura è una delle poche persone a poter stare vicino ad Akendo e ancor meno a dire di conoscerlo, per quello che si riesce a conoscere di una figura come la sua, non a caso riesce a comprendere il suo discordo, trovando approvazione da parte d’ella. La situazione è chiara, giochi politici ma soprattutto “morali” e “d’onore” insomma, come sempre, c’è più di quel che si riesce a vedere <indubbiamente tra tutti i villaggi vige e vi sarà per sempre quella che mi piace chiamare…facciata> prendere attimi di pausa per poi continuare <ognuna di esse ha il compito di mantenere la loro nomea, qualsiasi cosa accada, aldilà di qualsiasi crisi o problema, se ciò venisse meno, cadrebbero queste fantomatiche regole che tra loto i Daimyo hanno stabilito, se così si può dire>. Basta parlare di villaggi e politica però, le parole di Mekura accendono quella che oltre ad essere esigenza della carne è anche un desiderio <oh non ti preoccupare quando vorrò essere spudorato e cattivo te en accorgerai subito> provocando a sua volta la Hyuga <per adesso sei salva> un ghigno palesarsi sul suo volto, un sospiro, osservando per alcuni istanti, alzando il capo, al luna splendente, tornato con lo sguardo sul viso della ragazza, risponderebbe di rimando <il tuo ragionamento ha una logica, di certo per ogni cosa vi è sempre un prezzo da pagare, quale che sia ma d’altro caso, pur essendo senzienti non sono certo onniscienti> andando a giocare con le parole per creare un senso in tutto il suo discorso, man mano che continuerebbe il suo discorso, leverebbe il suo braccio destro, portando il palmo della mano destra e chiudendo le dita su di esso, cose se stesse stringendo qualcosa <da una parte abbiamo la completa soluzione dell’enigma, la completa conoscenza, tutto ciò che ti servirebbe per ottenere l’evocazione> attimi di pausa, levando questa volta il braccio sinistro, ripetendo lo stesso gesto compiuto poc’anzi <dall’altra parte, quel poco che hai ottenuto, si certo magari potresti scoprire di più ma chi lo sa> ed ecco dunque il quesito finale, il tutto o il niente, certo se solo volesse potrebbe pure darle solo degli spunti, una spintarella, ma questo dilemma va ben oltre le emozioni o l’affetto che si potrebbe provare per l’altra persona, stiamo parlando del mondo ninja, della vita, della propria vita e di ciò che vogliamo ma soprattutto di quello che siamo disposti a sacrificare per ottenere ciò che vogliamo. La risposta può essere una come molteplice, la stessa soluzione potrebbe essere scegliere l’opzione di destra o quella di sinistra, oppure potrebbe essere un’altra la risposta, queste sono le regole imposte sì, ma da chi? Ognuno è libero di agire come vuole e se Mekura vuole ottenere qualcosa, questa volta dovrà osare come non ha mai fatto, uscire fuori dagli schemi per ottenere ciò che vuole veramente e forse la soluzione sta proprio li. [chakra on] [Rinnegan: off] [Akatsuki equip] [Izanagi & Izanami equip]

21:51 Kioku:
  [Campi d'addestramento] Non è un caso se Mekura è una delle poche persone a poter stare vicino ad Akendo e ancor meno a dire di conoscerlo, per quello che si riesce a conoscere di una figura come la sua, non a caso riesce a comprendere il suo discordo, trovando approvazione da parte d’ella. La situazione è chiara, giochi politici ma soprattutto “morali” e “d’onore” insomma, come sempre, c’è più di quel che si riesce a vedere <indubbiamente tra tutti i villaggi vige e vi sarà per sempre quella che mi piace chiamare…facciata> prendere attimi di pausa per poi continuare <ognuna di esse ha il compito di mantenere la loro nomea, qualsiasi cosa accada, aldilà di qualsiasi crisi o problema, se ciò venisse meno, cadrebbero queste fantomatiche regole che tra loto i Daimyo hanno stabilito, se così si può dire>. Basta parlare di villaggi e politica però, le parole di Mekura accendono quella che oltre ad essere esigenza della carne è anche un desiderio <oh non ti preoccupare quando vorrò essere spudorato e cattivo te en accorgerai subito> provocando a sua volta la Hyuga <per adesso sei salva> un ghigno palesarsi sul suo volto, un sospiro, osservando per alcuni istanti, alzando il capo, al luna splendente, tornato con lo sguardo sul viso della ragazza, risponderebbe di rimando <il tuo ragionamento ha una logica, di certo per ogni cosa vi è sempre un prezzo da pagare, quale che sia ma d’altro caso, pur essendo senzienti non sono certo onniscienti> andando a giocare con le parole per creare un senso in tutto il suo discorso, man mano che continuerebbe il suo discorso, leverebbe il suo braccio destro, portando il palmo della mano destra e chiudendo le dita su di esso, cose se stesse stringendo qualcosa <da una parte abbiamo la completa soluzione dell’enigma, la completa conoscenza, tutto ciò che ti servirebbe per ottenere l’evocazione> attimi di pausa, levando questa volta il braccio sinistro, ripetendo lo stesso gesto compiuto poc’anzi <dall’altra parte, quel poco che hai ottenuto, si certo magari potresti scoprire di più ma chi lo sa> ed ecco dunque il quesito finale, il tutto o il niente, certo se solo volesse potrebbe pure darle solo degli spunti, una spintarella, ma questo dilemma va ben oltre le emozioni o l’affetto che si potrebbe provare per l’altra persona, stiamo parlando del mondo ninja, della vita, della propria vita e di ciò che vogliamo ma soprattutto di quello che siamo disposti a sacrificare per ottenere ciò che vogliamo. La risposta può essere una come molteplice, la stessa soluzione potrebbe essere scegliere l’opzione di destra o quella di sinistra, oppure potrebbe essere un’altra la risposta, queste sono le regole imposte sì, ma da chi? Ognuno è libero di agire come vuole e se Mekura vuole ottenere qualcosa, questa volta dovrà osare come non ha mai fatto, uscire fuori dagli schemi per ottenere ciò che vuole veramente e forse la soluzione sta proprio li. [chakra on] [Rinnegan: off] [Akatsuki equip] [Izanagi & Izanami equip]

22:01 Mekura:
  [campi di addestramento] Lo ascolta, in silenzio come sempre e nel mentre compiacendosi della sua vicinanza. Abbassa lo sguardo di nuovo sui vestiti e di nuovo sul suo volto, dischiudendo le labbra e annuire quando completa il discorso sulla nomea dei villaggi <ah-ah> afferma lentamente ed a bassa voce assottigliando le palpebre quando questo fa un commento in risposta alla sua provocazione <ah...che sfortuna> risponde mordendosi un angolo del labbro inferiore, ridacchiando mentre si regge a questo. Il discorso cambia, virando verso le evocazioni e del prezzo da pagare. ma qualcosa nelle sue affermazioni la perplime. Piega la testa, leggermente verso sinistra, distendendo le spalle e allungando le braccia per distaccarsi da questo in modo da guardarlo meglio ..sembrava quasi la stesse mettendo alla prova. Lo lascia parlare ragionando in silenzio, gonfia il petto aprendo le labbra come se volesse dire qualcosa e poi sogghignare <sai che questo è l'offesa non voluta, spero, più carina che abbia mai ricevuto? in pratica mi stai dicendo che sono in alto mare ma chissà magari scopro qualcosa, anche se è evidente che continuando così non vado da nessuna parte> lascia la presa e si allontana di un paio di passi <oppure posso fare il passo che ogni tanto capita nella vita per chi cerca il potere: chiedere al sannin più vicino e fare un accordo con questo> sorride <ma tu non stai offrendo accordi per ora e potresti farlo solo per mettermi in testa la curiosità....ma perché farlo ora? hummm> è seria nel discorso, sta analizzando le sue parole anche se lo fa con il sorriso sulle labbra <Sennin Akendo, eroe di Konoha, amore mio e molto altro> alla fine afferma amorevole e canzoniera <sono già un salmone al tuo amo, non c'è bisogno di stuzzicare la lenza, rischi di romperla: dimmi chiaramente cosa devo dare in cambio per avere queste informazioni, questa conoscenza completa e poi deciderò con lucidità, non mi piace giocare a dadi, lo sai> [ch on]

22:40 Kioku:
  [Campi d'addestramento] Ascolta le parole della giovine Hyuga, ascoltando attentamente ed osservando ogni suo singolo movimento, cercandone le di lei iridi non appena si distacca dal Rikudo Sannin, la luce è favorevole e permette la totale visione della fanciulla, comprese le sue smorfie. Ode parola per parola, assaporandone quasi il suono, tono e voce che per un po’ di tempo sono mancate al suo udito <hmm un accordo?> ne sembra quasi sorpreso da questo termine <bhè non ci avevo pensato in questi termini, grazie per lo spunto> il tono è tutto fuorché serio, continuando a vociare <e io che volevo essere un magnanimo passante colto di storia antica, pronto ad eviscerare ogni possibile e recondito dubbio di una giovane...> attimi di pausa <affascinante> bhè può permetterselo di dirlo, d’altronde è sua <ehhh un vero peccato> ovviamente sta scherzando, forse è stata una delle prime cose che le ha detto al loro primo incontro, nulla viene dato senza qualcosa in cambio, il mondo si basa su poche ma semplici dogmi, questo è uno di quelli. Inspira con vigore, al sua cassa toracica si espande, espira con estrema lentezza, ascoltando le di lei ultime parole per poi rispondere di rimando < oh mia cara, i dadi lasciano molte cose al caso, stai pur certa che con me> attimi di pausa quasi a voler creare pathos <arriverai giusto giusto dove io voglio che tu vada> della serie qualsiasi cosa non è mai fatta o lasciata al caso, ogni parola, gesto o azione porteranno ad un fine, qualcosa di voluto. Vocerebbe infine un ultima volta per porre così la sua domanda <da una parte la possibilità di fare una domanda, qualsiasi domanda, per tutti i Kami se ti premesse addirittura una domanda che non abbia nulla a che fare con i famosi serpenti> espira, riempiendo d’ossigeno i polmoni, labbra schiudersi come portoni dell’inferno, vomitando infine il prezzo da pagare <dall'altra, mi servirà il tuo aiuto, ma è qualcosa di complesso e non a caso lo sto chiedendo a te, ma avrò modo di spiegartelo se accetterai> e dunque eccoci qui, al chiar di luna…in attesa, di una risposta. [chakra on] [Rinnegan: off] [Akatsuki equip] [Izanagi & Izanami equip]

22:54 Mekura:
 Si, lei sa sempre come complicarsi la sua vita, è un esperta in questo. Sorride scuotendo il capo avvicinandosi di nuovo ad Akendo continuando a giocare con lui <oh si, hai una voce soave del resto, lo devo ammettere, renderesti ancestrale e imperiosa la favola della buona notte delle tre ochette> e qui il genio, che cos'è il genio se non fantasia, intuizione e rapidità d'azione <e tu mi hai fatto venire una grande ispirazione, a casa giuro che ti farò leggere le vecchie favole della buona notte di Ai quello si che sarebbe affascinante e...>ed in quel momento si ricorda di una cosa importante <...il tuo regalo...il libro che ho trovato di Jiraya > afferma la donna guardando altrove, vagamente seccata ma del resto lui è venuto a trovarla mentre si stava allenando, maledetto. Sorride ancora mentre Akendo continua spronato dalle sue stesse parole a continuare il discorso. <ah...il maestro marionettista..lo aggiungiamo alla tua lista di nomi che ti porti appresso> sta scherzando con lui, ma sa, che un capo non può lasciare nulla al caso...anche le sue assenze sono in qualche modo legate a questo. Forse ripone troppa fiducia, o forse perché è ciecamente fedele, forse entrambe, una persona così sarebbe da tenere d'occhio, se ne rende conto, ma per ora, è l'unico che non l'ha delusa o tradita. Ed alla fine la richiesta, Akendo chiede il suo prezzo, qualcosa da fare per lui, qualcosa di importante per lui, non le risulta difficile far rotolare la risposta fuori dalle labbra <accetto> con determinazione <dimmi che aiuto ti serve> [ch on]

00:14 Kioku:
  [Campi d'addestramento] Prima che la fatidica risposta arrivi, un inattesa sorpresa attenderebbe dietro l’angolo, come un agguato nell’ombra, una sorpresa piacevole però, non si può di certo negare. Ascolta dunque le parole della Hyuga asserendo solo in un secondo momento <ah i famosi libri del leggendario Sannin della foglia> e forse è proprio quel titolo una delle poche cose che l’accomuna con il grande ninja di un tempo <sai> coverebbe d’un tratto, volendo raccontare questo piccolo aneddoto qualora la giovine non ne sia al corrente <non tutti ne sono al corrente ma in tempi ancora più remoti, Jiraya-San era conosciuto più per i suoi libri che per la sua nomea di ninja> gli verrebbe quasi da ridere pensando al completo paradosso <assurdo se si pensa poi a quel che ha fatto, eppure, con le sue parole ha inciso più cuori che con la sua Katana> lo sguardo diverrebbe per un attimo cupo, pensieroso….pesante <Quanta ironia vi deve essere nei Kami> lo sguardo si solleverebbe, lasciando nel mentre che la giovine stuzzichi e giochi di rimando con le sue mani e la sua pelle…ma ancora attende una risposta. Risposta che non tarda però ad arrivare, non che avesse molti dubbi ma non si sa mai, del resto lui stesso è un incognita per se <non ti preoccupare, avremo modo di parlare di lavoro e ti spiegherò tutto> attimi di pausa prima di cambiare discorso, lasciando un ultima frase in sospeso <capirai solo allora il perché ti ho chiesto di accettare senza sapere a cosa andare incontro, espira, come se si fosse quasi tolto un peso, un impegno che aveva da fare e che ora finalmente è stato svolto <a te impavida e coraggiosa guerriera> la stuzzica ovviamente, come è solito fare tra loro <che il tuo coraggio non vada sprecato, poni pure la tua domanda> ed eccoci dunque, la mente del Rikudo Sennin letteralmente nelle mani della ragazza, vista dall’esterno la cosa parrebbe pure semplice no? Lei sa ciò che vuole e quali domande porre per raggiungere l’obbiettivo e pure…ecco “l’inganno finale” lei ora in questo momento ha la possibilità di ottenere tutto, di chiedere qualsiasi cosa ed è li che si fa largo il dubbio, il dilemma, quando hai a portata di mano un potere incredibile, è li che il proprio cuore vacilla…cosa fare? Cosa chiedere realmente? Vuoi cento ma arrivati a questo punto, comprese le potenzialità potrebbe chiedere mille. Proprio li che il dubbio si insinua, che il tranello prende vita, poiché l’uomo è per natura ambizioso, anela al cielo da sempre ma è egoista e non vuole lasciare la terra sotto i suoi piedi, ora Mekura può chiedere ciò per cui tanto si sta affannando ma d’innanzi a se ha miriadi di possibilità…vacillerà anche il suo di cuore? Non vi è rischio, l’accordo è stato accettato dunque ora a lei la parola finale. [chakra on] [Rinnegan: off] [Akatsuki equip] [Izanagi & Izanami equip]

00:38 Mekura:
 Quando dice che trova la voce aulica e facile da ascoltare, non lo dice certo a caso, rimane li a inquadrarlo appoggiandosi di nuovo con la testa al petto di questo, cercano un'altro angolo, un'altro spazio. In particolare è felice di aver fatto centro con il regalo in questione. La cosa tuttavia che la lascia basita è che lui non le dice nulla riguardo al lavoro da fare, ci sarà tempo e modo, lasciandola dubbiosa a fissarlo per capire cosa stesse facendo andando subito ad offrire la possibilità di porre una domanda all'uomo. Una domanda su qualsiasi cosa, una domanda che presuppone fiducia reciproca. <rimane li, a pensare per un po' a chiedersi quale sia la domanda giusta da fare..effettivamente una, oltre ai serpenti ce l'avrebbe: dove va, cosa fa, perché scompare per così tanto tempo, cos'era successo quando lo hanno "riportato alla vita?" sono un sacco di domande, troppe per essere sintetizzate in una sola frase. Appoggia la testa contro il suo petto chiudendo gli occhi cercando di accucciarsi ancora una volta sollevando le mani alla veste della corporazione rimanendo aggrappata ad essa <....mi viene sempre da domandarti cosa fai, dove sei, perché stai via dopo così tanto tempo e ad ogni domanda vederti elusivo e lo accetto, mi va bene hai una tua importanza non posso chiederti di rimanere. Vorrei stare dove sei tu, ma comprendo se rischio di essere di troppo e non faccio domande...e ora arrivi, chiedendomi di farti una domanda senza appello che...per me è alla stregua di una prova di fiducia tra noi due> sospira allontanandosi di nuovo piuttosto sofferente. <chiederti quella domanda e di conseguenza costringerti a dire qualcosa che mi avevi promesso che a tempo debito mi avresti rivelato, oppure lasciare perdere di nuovo e aspettare delle risposte che forse non arriveranno mai? che tipo di conoscenza voglio acquisire? ma sopratutto in che modo da te> sospira, pesantemente incrociando le braccia <Akendo, tu non mi hai mai deluso, per questo anche in tale circostanza anche con la possibilità che tu mi offri, preferisco non chiedere.Mi fido di te e quando sarà il momento mi dirai quello che succede....per ora> guarda altrove sospirando mentre sente una ciocca di capelli scivolare sul volto costringendola a usare la mano destra per portarla al suo posto <per ora dimmi solo come posso acquisire i favori dei serpenti bianchi e controllarli, dominarli se necessario> preferisce alla fine così forse una mossa prevedibile e che fa intuire che ha imparato per quanto riguarda la fiducia. Ma lei premia chi ha saputo meritarsi la sua fede. [ch on]

21:02 Mekura:
  [sfreze] Quando dice che trova la voce aulica e facile da ascoltare, non lo dice certo a caso, rimane li a inquadrarlo appoggiandosi di nuovo con la testa al petto di questo, cercano un'altro angolo, un'altro spazio. In particolare è felice di aver fatto centro con il regalo in questione. La cosa tuttavia che la lascia basita è che lui non le dice nulla riguardo al lavoro da fare, ci sarà tempo e modo, lasciandola dubbiosa a fissarlo per capire cosa stesse facendo andando subito ad offrire la possibilità di porre una domanda all'uomo. Una domanda su qualsiasi cosa, una domanda che presuppone fiducia reciproca. rimane li, a pensare per un po' a chiedersi quale sia la domanda giusta da fare..effettivamente una, oltre ai serpenti ce l'avrebbe: dove va, cosa fa, perché scompare per così tanto tempo, cos'era successo quando lo hanno "riportato alla vita?" sono un sacco di domande, troppe per essere sintetizzate in una sola frase. Appoggia la testa contro il suo petto chiudendo gli occhi cercando di accucciarsi ancora una volta sollevando le mani alla veste della corporazione rimanendo aggrappata ad essa <....mi viene sempre da domandarti cosa fai, dove sei, perché stai via dopo così tanto tempo e ad ogni domanda vederti elusivo e lo accetto, mi va bene hai una tua importanza non posso chiederti di rimanere. Vorrei stare dove sei tu, ma comprendo se rischio di essere di troppo e non faccio domande...e ora arrivi, chiedendomi di farti una domanda senza appello che...per me è alla stregua di una prova di fiducia tra noi due> sospira allontanandosi di nuovo piuttosto sofferente. <chiederti quella domanda e di conseguenza costringerti a dire qualcosa che mi avevi promesso che a tempo debito mi avresti rivelato, oppure lasciare perdere di nuovo e aspettare delle risposte che forse non arriveranno mai? che tipo di conoscenza voglio acquisire? ma sopratutto in che modo da te> sospira, pesantemente incrociando le braccia <Akendo, tu non mi hai mai deluso, per questo anche in tale circostanza anche con la possibilità che tu mi offri, preferisco non chiedere.Mi fido di te e quando sarà il momento mi dirai quello che succede....per ora> guarda altrove sospirando mentre sente una ciocca di capelli scivolare sul volto costringendola a usare la mano destra per portarla al suo posto <per ora dimmi solo come posso acquisire i favori dei serpenti bianchi e controllarli, dominarli se necessario> preferisce alla fine così forse una mossa prevedibile e che fa intuire che ha imparato per quanto riguarda la fiducia. Ma lei premia chi ha saputo meritarsi la sua fede. [ch on]

15:47 Mekura:
  [sfreeze again] Quando dice che trova la voce aulica e facile da ascoltare, non lo dice certo a caso, rimane li a inquadrarlo appoggiandosi di nuovo con la testa al petto di questo, cercano un'altro angolo, un'altro spazio. In particolare è felice di aver fatto centro con il regalo in questione. La cosa tuttavia che la lascia basita è che lui non le dice nulla riguardo al lavoro da fare, ci sarà tempo e modo, lasciandola dubbiosa a fissarlo per capire cosa stesse facendo andando subito ad offrire la possibilità di porre una domanda all'uomo. Una domanda su qualsiasi cosa, una domanda che presuppone fiducia reciproca. rimane li, a pensare per un po' a chiedersi quale sia la domanda giusta da fare..effettivamente una, oltre ai serpenti ce l'avrebbe: dove va, cosa fa, perché scompare per così tanto tempo, cos'era successo quando lo hanno "riportato alla vita?" sono un sacco di domande, troppe per essere sintetizzate in una sola frase. Appoggia la testa contro il suo petto chiudendo gli occhi cercando di accucciarsi ancora una volta sollevando le mani alla veste della corporazione rimanendo aggrappata ad essa <....mi viene sempre da domandarti cosa fai, dove sei, perché stai via dopo così tanto tempo e ad ogni domanda vederti elusivo e lo accetto, mi va bene hai una tua importanza non posso chiederti di rimanere. Vorrei stare dove sei tu, ma comprendo se rischio di essere di troppo e non faccio domande...e ora arrivi, chiedendomi di farti una domanda senza appello che...per me è alla stregua di una prova di fiducia tra noi due> sospira allontanandosi di nuovo piuttosto sofferente. <chiederti quella domanda e di conseguenza costringerti a dire qualcosa che mi avevi promesso che a tempo debito mi avresti rivelato, oppure lasciare perdere di nuovo e aspettare delle risposte che forse non arriveranno mai? che tipo di conoscenza voglio acquisire? ma sopratutto in che modo da te> sospira, pesantemente incrociando le braccia <Akendo, tu non mi hai mai deluso, per questo anche in tale circostanza anche con la possibilità che tu mi offri, preferisco non chiedere.Mi fido di te e quando sarà il momento mi dirai quello che succede....per ora> guarda altrove sospirando mentre sente una ciocca di capelli scivolare sul volto costringendola a usare la mano destra per portarla al suo posto <per ora dimmi solo come posso acquisire i favori dei serpenti bianchi e controllarli, dominarli se necessario> preferisce alla fine così forse una mossa prevedibile e che fa intuire che ha imparato per quanto riguarda la fiducia. Ma lei premia chi ha saputo meritarsi la sua fede. [ch on]

15:49 Kioku:
  [Campi] Attende una risposta, risposta che non tarda ad arrivare, è pronto ad aspettarsi di tutto, in questa sorta di giochino mentale però, a differenza delle altre volte, non vi è una risposta giusta o una sbagliata, così come non vi è certezza assoluta di star facendo la cosa giusta o viceversa. Posti d’innanzi ad una semplice domanda che, nasconde, un significato ben più grande, apre le porte a cose che forse nemmeno noi stessi vorremmo sapere, per preservare il ricordo o anche solo quello che si credeva fino ad allora. E’ dunque un bene allora che la Hyuga non si accinga a varcare soglie delle quali magari non è pronta o non vorrebbe varcare? Probabile…attende la risposta ed infine eccola. Ascolta parola per parola, lascia che le di lei parole lascino quelle morbide e calde labbra e scivolino lentamente verso la propria figura, le parole si susseguono, sillaba dopo sillaba, i dubbi che si creano, il mistero intorno alla propria figura, la fiducia creatasi ed infine la fiducia che si pone nuovamente nelle persone, non si perde nemmeno un attimo di quel discorso, benché sia limitato nella scelta delle parole che può usare <comprendo mia cara> di certo non poterebbe vociare altrimenti, d’altronde non vi è una risposta giusta alla domanda da lui posta, forse verrebbe da chiedersi se c’è qualcosa di realmente positivo in quella domanda <se questo è ciò che vuoi allora la tua domanda ed i tuoi dubbi saranno soddisfatti. Aria ai polmoni, ciò che sta per dire non è di certo sua consuetudine elargire così, ma d’altronde si sta parlando di Mekura, la sua Mekura, questo ed altro se solo lei volesse o lo chiedesse, smuoverebbe villaggi interi al suo semplice vociar comando, forse per puro gusto, forse per noia o per gioco…ma lo farebbe, così come per quanto riguarda l’evocazione dei serpenti <hmmm> quasi a schiarirsi la voce, come un cantastorie in procinto di raccontare la sua novella, d’altronde se non fa un po’ di scena che gusto c’è? Sguardo fisso verso le iridi di Mekura, schiudendo le labbra solo a quel punto <i serpenti bianchi, come ben saprai sono delle creature molto astute, ben più, di molte altre evocazioni, ma, d’altro canto, hanno una natura alquanto orgogliosa, tienilo a mente poiché si potrà rivelare una carta molto utile se non quella più importante quando dovrai confrontarti con loro> sospira, riprendendo subito dopo <sono infidi e difficilmente caleranno il capo d’innanzi ad un padrone a meno che, questi non si riveli intellettualmente e non solo, più abile di loro> attimi di pausa prima di riprendere <rammenta che la maggior parte delle volte, il nostro punto di forza maggiore può diventare il nostro miglior punto debole se sarà consuetudine affidarsi continuamente ad esso, questo vale per tutti, evocazioni incluse> in parole povere orgoglio e infamia saranno armi a doppio taglio per i serpenti se Mekura saprò giostrarsi sia in dialettica intellettuale che forza, se sarà necessario < la loro ubicazione precisa è nei pressi della famosa ed imponente catena montuosa del Paese dei Fulmini, da quel che ricordo il luogo esatto risulta essere praticamente inaccessibile se non per loro volontà, ma con me non sarà un grosso problema se lo desidererai> ultime fatidiche parole <sarà lì che incontrerai…..Quetzal il re dei serpenti bianchi, famoso signore dei fulmini o almeno, così un tempo veniva chiamato> Qui si zittirebbe, ciò che doveva dire l’ha detto, ovviamente se la ragazza vorrà sapere qualcosa di più specifico, probabilmente troverà risposta, come sempre tutto viene lasciato nel libero arbitrio della donna. [chakra on] [Rinnegan: off] [Akatsuki equip] [Izanagi & Izanami equip]

16:13 Mekura:
 C'è molto da sentire sui serpenti ma qualcuno si potrebbe domandare se questa fosse la domanda giusta. Ma intanto ha qualche informazione in più su cosa possa attenderle con i serpenti bianchi, cosa possa succedere e forse come poterli affrontare quando sarà necessario farlo. Sono infidi e orgogliosi e forti...bisogna essere più forti e infidi di loro per poterli controllare, questo, potrebbe essere un problema. <Hum> mugugna ripensando a lei ed alla sua capacità di distruggere tutto quello che tocca inavvertitamente e della sfortuna in se. Chissà se l'ascolteranno? non si sente molto furba, ne troppo intelligente, ne troppo infame alla fine, vuole il loro potere, lo brama...ma si domanda se sia davvero in grado di poter ottenere il loro controllo. Rimane in silenzio, in fondo non si può lamentare perché quello che gli ha dato è davvero tanto alla fine. <Quetzal?> solleva il capo interessata annuendo mordendosi il labbro inferiore. Ripete il nome tra se e se, corrugando la fronte mentre ci pensa. Sapere anche il luogo è molto importante <sto cercando di costruire dei rapporti in quella terra, non credo che abbiamo rifugi li, potrebbe essere utile anche per scovare delle nuove missioni per l'akatsuki> afferma la donna guardando Akendo ancora perplessa sul volto e preoccupata. <...grazie comunque per le informazioni Akendo, sono sentite> non direbbe altro: ha faticato un monte per avere qualche straccio di informazione e alla fine doveva solo chiedere a lui, lei ed il suo orgoglio. [ch on]

16:53 Kioku:
  [Campi] Le nozioni fornite dal Rikudo Sennin vanno ben oltre la semplice passeggiata in biblioteca o l’esplorazione, d’innanzi alla Hyuga vi è una vera è propria enciclopedia, nata e nutrita con anni e anni di vita, esperienza, nozioni e soprattutto vissuta, non è cosa che si possa trovare sui libri. Questo potrebbe indubbiamente far riflettere sull’età del suddetto Rikudo Sennin, ma non è così vecchio, ha solo avuto accesso ad un incommensurabile potere, che trascende l’uomo e sfocia nel divino, assicurandosi così l’accesso a quesiti e dilemmi che affliggono il mondo, potrebbe sembrare un guru, ma in mani altrui questo potere sarebbe stato solamente uno strumento di distruzione, Akendo, da giovane, ancora prima che ottenesse tutto quel potere, da sempre si è sentito rapito, ammaliato da tutto ciò che non è comprensibile all’uomo e nello specifico al ninja, ogni minuzioso segreto riguardante il mondo ninja, comprendere e farsi padrone di tali nozioni, quasi una sorta di malattia, di agognata tentazione verso tutto ciò che è sapere…il sapere, la più antica e potente delle armi. Ma tralasciando le folli devianze del Ronin, osserva con attenzione le espressioni della Hyuga, compiaciuto ma non sorpreso, che ogni sua parola non è andata sprecata, assorbita completamente dalla mente di Mekura <Quetzal….> andrebbe a ripetere <presta molta attenzione poiché molto probabilmente ti troverai d’innanzi a lui se riuscirai ad arrivare a loro e se così non fosse> facilmente intuibili ora le parole che stanno per sopraggiungere <gioca sul loro orgoglio affinché esca allo scoperto, questo sarà uno dei tanti modi per volgere a tuo favore la situazione> d’altronde, molte volte, la più grande peculiarità di un nemico se giocata bene può diventare la sua rovina ed il suo più grande punto debole. Si zittirebbe dunque per poter ascoltare il proseguo delle parole della giovane kunoichi soffermandosi in particolar modo sull’accenno di nuovi possibili contatti li nel paese del fulmine <hmm ad esser sincero la cosa non mi dispiace e potrebbe anche essere un’ottima scusante per> pausa come sempre inutile ma per generare quel tanto che basta di ansia generale < “accompagnarti” nel tuo viaggio in modo che possa magari ricavare qualcosa anche io da questo tuo viaggio> ovviamente sarà un accompagnatore di facciata poiché la più grande prova dovrà affrontarla lei direttamente…o almeno questo è quello che la gente potrebbe pensare ma chissà, per come è fatto Akendo, dei serpenti non saranno un problema, nulla vieta a quest’ultimo proprio nel momento più opportuno di palesarsi e domandare nuovamente la fatidica domanda a Mekura. Scuoterebbe la testa infine <non ringraziarmi, per queste preziose informazioni hai dovuto anche te pagare pegno non dimenticarlo> più che un rimando o un voler far pesare la cosa come farebbe un volgare creditore o strozzino, la sua parrebbe più come un rimando, una sorta di memoriale, affinché la ragazza capisca che nulla al mondo è mai dato senza nulla in cambio, il fatto che in questo caso sia lui la fonte è solo una casualità, probabilmente tutto quel contorto modo di porre le domande alla Hyuga e chiederle determinate cose sono unicamente incentrate sull’impartire una lezione magari, una lezione che però potrebbe salvare Mekura in futuro se mai dovrà realmente compiere una scelta che le costi ben più di un semplice obbligo da svolgere, magari sacrificare qualcuno, all’ora le parole di Akendo e questa notte potranno farle da esperienza, prendendo così la decisione che riterrà più opportuna. [chakra on] [Rinnegan: off] [Akatsuki equip] [Izanagi & Izanami equip]

17:16 Mekura:
  [campi] Annuisce alla fine, capendo che chi ha davanti non darà facile gioco, dovrà meritarsi tutto quello che vuole, serpente dopo serpente se è necessario. <l'orgoglio è una vanità alla fine, è una glorificazione di se stessi...se dici che sono infidi, la loro vanità sarà nella loro capacità di astuzia...però, mi domando, come si fa ad avere la forza di creature infide, che su questa natura possono essere doppiogiochiste? possono giocare sulle tue stesse parole solo per ricambiarti un torto che gli hai fatto in passato?> la sua alla fine è una domanda retorica perché sa bene che è una cosa che deve scoprire da sola. Si allontana dando le spalle per qualche secondo mentre pensa <o si è tanto potenti da spaventarle o si trova un modo per avere il vero dominio, ovvero sapere come controllarle senza mai dargli quello che si aspettano da te, quello che serve per giustificarle ad attaccarti...il rispetto> sospira con preoccupazione, dovrà trovare un modo. Quando sente le affermazioni successive la donna si gira e sorride incuriosita <ah...quindi mi vuoi accompagnare?> lo dice con un tono disinteressato, ma è evidente che la cosa la appaga e non poco. SI gira di nuovo verso questo e gonfia il petto portando le mani dietro la schiena <magari si, magari potresti ricavare molte cose da questo viaggio> solleva un sopracciglio e ammicca prima di sorridere divertita, mostrando i denti, piegando la testa verso la spalla destra e affrontarlo di nuovo prendendo un lungo respiro <prezzo che ancora non so aggiungo....ma immagino lo saprò a tempo debito> [ch on]

17:57 Kioku:
  [Campi] Ascolta ogni singola parola e ragionamento di Mekura, interessato da come questa storia potrà evolversi, d’altronde non c’è cosa più divertente che essere spettatore di un divenire di una situazione, passivo ascoltatore. Ragionamento che ovviamente non riceverà risposta, lasciando che la Hyuga tragga da sola le conclusioni e attui una strategia in odo da saper cosa fare quando si troverà lì nel loco d’origine delle serpi, che vi sia o meno Akendo al di lei fianco, poco importa, saper come giocare a proprio favore le informazioni ottenute, quello sarà indubbiamente decisivo. Aria ai polmoni in modo da poter rispondere di rimando alla frase della ragazza <me lo auguro inoltre così avremo modo di passare più tempo assieme> attimi di pausa prima di concludere <sei autorizzata a prenderla come una sorta di vacanza inaspettata> cosa da non poco soprattutto riuscire a passare più di qualche giorno assieme, seppur non è propriamente una vera vacanza. Una smorfia divertita diretta verso la ragazza, prima di risponderle con il suo solito tono <non avere timore, il tuo compito sarà una frivolezza> sembra quasi divertito da questa cosa e il non volerne ancora parlare è solo per puro gusto proprio, così…da lasciare un alone di mistero e ansia, seppur immotivata. [chakra on] [Rinnegan: off] [Akatsuki equip] [Izanagi & Izanami equip]

18:27 Mekura:
  [Campi] <bello> sorride verso questo < mi piace passare dei momenti insieme...> commenta a bassa voce avvicinandosi a questo di nuovo appoggiando le dita della mano destra sul petto di questo facendole camminare verso l'alto allo sterno del sennin continuando a sorridere sorniona. <e mi piacciono le vacanze inaspettate, dovrò trovare un modo per portare anche le altre due creature...o trovare un modo perché possano stare al villaggio al sicuro> del resto è ancora una madre, deve pensare ai suoi due cuccioli e poi a se stessa. sogghigna quando sente il termine frivolezza da parte di Akendo <frivolezza, esiste nel tuo vocabolario sono colpita> rimane li, in silenzio per un po' mentre questo continua a non dirle nulla e lei a non chiedere di più di quanto abbia già chiesto <ripetilo ancora...quella parola> cerca di portare le braccia dietro il collo di Akendo guardandolo fisso negli occhi. <frivolezza...com'è che lo dici?> civetta un poco con questo, aspettando la sua risposta sussurrando quella domanda a bassa voce accompagnando il tutto con un sorriso complice. <dimmelo di nuovo..> [ch on]

22:54 Kioku:
  [Campi] Le parole della ragazza lo raggiungono velocemente, sensi volti unicamente ad asserire e annuire man mano che le di lei parole si susseguono, in un vortice infinito, parola per parola, battuta per battuta il Rikudo Sennin attenderebbe il momento propizio per prendere parola e ribattere. Un sospiro, mentre il capo volgerebbe verso la luna <sono sicuro che Hitomu sarà felicissimo di badare ai due ninja supremi> scherza ovviamente donando ai due infanti un titolo del genere, giusto per variare e non dire pesti <in questo modo saprai che sono al sicuro e non correranno pericoli giusto?> domanda retorica ma del resto non si può fare altrimenti, a chi li potrebbe mai affidare? Poiché, nonostante tutto, quando lei partì Akendo fece le sue “veci” per carità non si può considerarlo un padre ne un badante come si deve, ma dall’esterno, nell’ombra ha fatto in modo che avessero ciò che serviva e che non corressero pericoli, nella mente di Akendo questo ha il valore di protezione e tenere al sicuro, magari contorta come idea, ma pur sempre una idea. Solleverebbe il sopracciglio destro all’udir ripetere così tante volte di rimando il termine da lui utilizzato, divertito e stuzzicato allo stesso tempo, lasciando che le braccia della Hyuga lo avvolgano, si avvicinerebbe quanto basa affinché il suo sospiro diventi brezza leggera per la pelle e l’orecchio della ragazza <fri-vo-lezza> sussurrerebbe a tratti, lasciando che il suo respiro entri in contatto con la cute. Poi d’un tratto, strusciando leggermente con il viso contro quello di Mekura, prenderebbe parola <la notte è ormai nel suo momento più buio, mi chiedo come mai te ti stia allenando a quest’ora tarda, del riposo non ti farebbe male> parole non dette a caso che implicano il riposare assieme ovviamente. [chakra on] [Rinnegan: off] [Akatsuki equip] [Izanagi & Izanami equip]

23:04 Mekura:
 Rimane attaccata a lui sospirando pesantemente quando si tratta dei figli: Hitomu può proteggerli, ma non si sente mai troppo sicura a lasciarli ed andare troppo lontano dove non può tornare..in qualche modo, forse per esperienza, trova tutto quanto pericoloso e instabile. <perché no? vuole qualcuno che giochi con il suo bambino e non sarebbe male la loro compagnia così come non sarebbe male che loro facciano i bambini ogni tanto> Rabbrividisce un secondo quando sente la parola ripetuta da Akendo e soddisfatta si aggrappa quando sente il suo fiato stuzzicarle la pelle e, sopratutto, quando questo si struscia contro il suo volto come un gatto bisognoso. <già...la notte è nel suo momento più buio...ma non mi aspettavo che un tale dispensatore di frivolezza mi facesse compagnia oggi> solleva le spalle e con le labbra sfiorerebbe le sue andando a sussurrare con tenerezza <hai voglia di condividere un po' di riposo e frivolezza? solo io e te?> cerca di tentarlo rimanendo a distanza di pochi centimetri dal volto, mentre con le dita della mano sinistra va a giocare con una ciocca del suoi capelli, rigirandoli attorno al dito in modo provocatorio come al solito [ch on]

23:20 Kioku:
  [Campi] Le parole di Mekura lo destano come se si fosse addormentato da tempo <aaah vero il giovane Tobirama a volt dimenticato che spuntano quasi come fossero funghi> lo sguardo si perderebbe nel vuoto per alcuni istanti <o forse è passato così tanto tempo che non me ne sono nemmeno accorto> tra viaggi e fatti accaduti molte volte Akendo perde la propria cognizione temporale, per alcuni potrebbe essere una buona battuta sull’anzianità e sull’Alzheimer ma la verità e….che non vi è nulla di più brutto che essere così annoiati dalla vita dal dimenticarsi spesso alcune cose o non ricordarsi al livello temporali alcuni fatti accaduti, come se ogni giorno fosse uguale all’altro, privo di un reale significato, per alcuni aspetti Akendo percepisce molto queste cose, nonostante lui abbia dei compiti ben precisi. Le parole di Mekura riacciuffano la sua mente ormai partita per lochi lontani, lo sguardo si poserebbe sulle di lei iridi, fissandola intensamente <non potevo certo lasciare una giovane fanciulla tutta sola in un loco come questo non trovi?> scherza e la tenta, rispondendo però per primo alla tentazione velata della ragazza, afferrandola a se e stampandole un fugace bacio, non essendo amante dei luoghi “pubblici” e simil smancerie <era il mio intento fin dall’inizio> e non lo nega di certo che è li per quello e non solo, afferrandola nuovamente, questa volta però di peso, come se fosse un sacco di patate o un rapimento in corso <il tuo allenamento finisce qui….forse> sussurrerebbe <qualsiasi tua volontà di dimenarti o liberarti verrà trattata come atto ostile quindi la prego di non fare alcuna sciocchezza> scimmiotterebbe ora con tono divertito, recitando una qualsivoglia parte autorevole, per poi compiere un veloce scatto in direzione della casa di Mekura. . [chakra on] [Rinnegan: off] [Akatsuki equip] [Izanagi & Izanami equip] [END]

00:07 Mekura:
 Lo accarezza rimanendo ad ascoltarlo riportando alla mente una fugace idea su bambini che spuntano fuori come funghi. <probabile, ma non è importante> non per lui probabilmente non è l'immagine del padre modello del resto. <hai ragione, sono non potevi proprio> risponde al suo bacio chiudendo gli occhi, lasciando che la sensazione la riempi di gioia anche se fosse solo questo. <ah che creatura malevola ed infida> sussurra arrivando a fare le fusa al sennin continuando a fissarlo ed a stringersi a questo. La successiva azione la farebbe ridere non poco facendole agitare le gambe fingendo "liberarsi" dalla sua presa senza grandi risultati, non che li volesse. <...suppongo che un po' di allenamento sulla resistenza oggi me la farai fare> risponde così alla sua dichiarazione autorevole che lui stesso scimmiotterebbe continuando a ridacchiare divertita. <ah! povera me! che disdetta trovarmi a tu per tu con il rappresentante della frivolezza! eppure ho tanta voglia di fare sciocchezze, dimenarmi e tutto il resto, prometto ma non prometto > cinguetta ancora mentre scappano verso la sua casa che infondo ormai è anche la casa di Akendo, li del resto è sempre il benvenuto in ogni occasione. Lo lascia correre per un po', poi sempre allegramente afferma mentre si muovono nel cuore della notte <é bello che tu voglia fare un po' di movimento e non usare il teletrasporto> [€nd]

I due dopo diverso tempo si ricontrano e tra effusioni varie si scambiano informazioni e proposte.