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Allenamento Ishibaku part. II

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con Shigeo

20:54 Shigeo:
  [Dojo Ishiba] Ed eccolo di nuovo lì, in quella santo sacra stanza nel dojo di famiglia. I passi riecheggiano nel pavimento legnoso mentre lui avanza lentamente verso il centro della sala. La luce che proviene come riflessa dal cielo è di quel tipico rosaceo che segue l'ultima fase del tramonto. Può ammirare già la luna che fioca inizia ad apparire per mostrarsi in tutto il suo fascino. Presto sarà buio. Le luci della stanza d'allenamento sono già accesse per facilitare la vista di quei tre diversi anelli appesi al soffitto. Oggi ci proverà, oggi tenterà di controllare un origami e spingerlo attraverso l'anello più grande. Per l'occasione ha deciso di vestirsi comodo: indossa una tuta regalatagli nel pomeriggio dalla madre come stimolo per l'addestramento, composta da una giacca slacciata di colore nero e dalle striature blu, sotto la quale appare una maglia larga grigia, e da un paio di pantaloni sufficientemente aderenti di colore nero. Calzari ninja ben allacciati, sotto i quali spunta l'estremità di un paio di calzini bianchi. Al collo pende il coprifronte di Kusa, che non è intenzionato a togliere, essendo che in situazioni di combattimento dovrà essere in grado di disgregare anche quello fino alla sua parte più solida. Si sente a suo agio quest'oggi, forse perché nonostante ieri si fosse spaventato è riuscito a capire molto riguardo alla propria innata. Confrontandosi con la zia inoltre ha scoperto che anche a lei era successo un episodio simile le prime volte che provava a dominare l'innata, è come se fosse una tappa necessaria. Chiuderebbe ora gli occhi, piazzando bene le gambe e ponendo di fronte a sé a braccia leggermente flesse il sigillo della Capra. Andrebbe a tornare in quel buio che gli è ormai tanto famigliare per poi concentrarsi sulle sue fibre muscolari e terminazioni nervose, in modo da sollecitarle silenziosamente fino a ricavarne un'energia che subito verrebbe convogliata sotto forma di una sfera dal colore rosse. Stessa procedura verrebbe applicata alle sue percezioni emotive e spirituali, andando ad incanalare un'energia stavolta diversa, di colore verde. Le due sfere verrebbero ora messe in moto in una sorta di vortice che verrebbe gradatamente velocizzato fino a perdere la visione dei margini che delimitano i due globi. Le sfere verrebbero poi avvicinate ed infine unite in un'unico globo di dimensioni maggiori: il chakra. Questo verrebbe ora disperso in tutto il suo corpo proprio l'attimo precedente alla riapertura delle sue palpebre. È pronto a cominciare l'allenamento. [Tentativo Impasto Chakra] [Chakra 30/30]

21:20 Shigeo:
  [Dojo Ishiba] La stanza rimane come sempre molto silenziosa, tranne per delle leggere folate di vento che scompigliano gli arbusti presente nel cortile su cui dà il porticato. Percepisce chiaramente il flusso scorrere dentro di sé in senso antiorario, ma quel moto perenne ora dovrà essere sfruttato in modo diverso. Va infatti a concentrare buona dose del suo chakra a livello del proprio baricentro, proprio in corrispondenza del plesso solare, luogo dove, si sa, risiedono le emozioni di ciascuno. Andrebbe a rievocare dentro sé quella sensazione di benessere e armonia che solo l’attivazione della propria innata è riuscita a dargli. Andrebbe poi a propagare quella sensazione in tutto il suo corpo, fino a raggiungere uno stato di pace e sintonia con il potere ormai non più latente dentro di sé. Andrebbe di conseguenza a direzionare il chakra i tutti i canali che percorre, spingendolo fino alle estremità e occupando ciascun punto di fuga come fosse pronto a fuoriuscire da un momento all’altro. La fuoriuscita verrebbe permessa dall’Ishiba pur mantenendo il controllo su di essa, in modo tale che il chakra non vada a disperdersi fuori da sé, ma riesca ad essere direzionato attorno al proprio corpo, che verrebbe ora immerso in esso, permettendogli di avvolgerlo dai suoi indumenti fino a giungere alle ossa. Avvertirebbe ora la presa che quell’energia ha su ogni sua fibra corporea e se il processo fosse andato a buon fine, riconoscerebbe la sensazione percepita anche la sera precedente. Si sentirebbe leggero, come se l’aria potesse passargli attraverso. Una sensazione che ancora viene accompagnata da un inquietante senso di vuoto e vulnerabilità, ma che con l’abitudine sa che riconoscerà, al contrario, come forza a cui potersi affidare. [Tentativo attivazione Ishibaku][Chaka 30\30]

21:35 Shigeo:
  [Dojo Ishiba] Quella sensazione di leggerezza, fragilità, si sta trasformando sempre più in benessere, ogni secondo che passa. Permane eretto, con gli occhi che fissano il vuoto, come se in realtà non stesse davvero osservando l’esterno, cosa in effetti vera. E’ infatti in ascolto con il suo corpo, sta cercando di familiarizzare con un condizione che presto diventerà quotidiana e che, di conseguenza, deve essere in grado di ricreare ogni volta che desidera. L’obiettivo che si è assegnato quest’oggi non è molto semplice da raggiungere, ma è convinto che rispettando le tappe e facendo tutto per bene potrà ottenere qualche risultato. Il primo step è ricavare della carta da controllare e manipolare. Ieri ci aveva provato con la gamba destra, la prima volta con l’avambraccio sinistro, oggi tenterà di scomporre interamente il suo braccio destro, cosa che comunque non dovrebbe causargli nessuna perdita di equilibrio, anche se dovesse fallire nel tentativo. Il chakra, rinnovato di quella splendida energia appena evocata, verrebbe ora intensificato a livello dell’interno arto superiore destro, partendo da appena sotto la spalla fino a giungere all’estremità della sua unghia più lunga, ovviamente ben curata. Andrebbe quindi a concentrarsi sull’ammasso di chakra che penetra ogni tipo di sua fibra corporea in quella zona, cercando di formare piccole lamine composte da quest’ultimo, che da impercettibili diventerebbero piccole e sottili, fino a delineare dei piccoli taglietti sulla superficie cutanea, assolutamente lontani dall’essere ferite. Questi tagli infatti rivelerebbero la creazione di diversi blocchi di carta perfettamente incastonati l’uno vicino all’altro, come fossero pezzi di un complesso puzzle, direttamente ricavati dal suo corpo. Ora la parte in cui il giorno prima ha commesso l’errore. Lo zio lo ha delucidato a riguardo: non andrebbe infatti ora a rilasciare il chakra, ma andrebbe a lasciarlo intercorrere tra un foglietto e l’altro, permettendo alla propria essenza di essere assorbita dalle superfici cartacee, una alla volta. E’ un processo che per ora si svolgerebbe lentamente, ma che con il tempo diventerebbe sempre più efficace anche applicando meno cura e meticolosità. Diventerebbe insomma un automatismo. Se tutto fosse andato a buon fine ora potrebbe avvertire in suo braccio ancora più incorporeo di prima e sentire concretamente la sensazione che l’aria possa passare attraverso di esso. [Tentativo Disgregazione braccio dx][Chakra 30\30]

21:52 Shigeo:
  [Dojo Ishiba] Il braccio si trova in una condizione tanto strana quanto affascinante. Un piccolo sguardo viene portato verso di esso reclinando leggermente il capo verso il basso: sono visibili diverse tratteggiature sul suo arto, come tante piccole linee in grado di rivelare una magia che solo un Ishiba riesce a realizzare. Prova ora a muoverlo portandolo teso di fronte al suo corpo. Sembra che nonostante il movimento dell’aria nessun foglietto si sia staccato, questo perché ognuno di essi è intriso di chakra, oltre che esserne composto essenzialmente, di conseguenza ha il diretto controllo su di essi, come prima aveva controllo sul suo braccio. Andrebbe ora a concentrarsi di nuovo, mantenendo l’attenzione sui foglietti che lo compongono. Ha intenzione di farli librare in aria, tenerli sospesi e sceglierne uno per formare un origami semplice sia da realizzare che da controllare. I tratteggi delle lamine di carta si fermano appena sotto l’ascella, l’idea quindi è di tramutare l’intera parte sottostante in uno stormo cartaceo. Andrebbe quindi a stabilire una presa su ciascuno di essi, iniziando a far vibrare leggermente il chakra da cui sono composti, per poi dare una direzione di spostamento: vuole che si spargano nello spazio libero che sta tra la sua bianca chioma e il soffitto. Andrebbe quindi a direzionare il primo strato di carta in quella direzione, liberando così la vista dei suoi colori più superficiali per passare al bianco puro dei foglietti sottostanti. Ogni foglietto seguirebbe il suo “capofila” in un moto armonioso e ondeggiante, come se ciascuno di essi avesse una propria vita ma una stessa meta. Se tutto fosse andato a buon fine ora la sua spalla sarebbe costituita da un incastro incompleto di foglietti, mentre in alto sopra di sé, essi permarrebbero galleggianti, in attesa di direttive da parte del suo esecutore. Dopo tutto si tratta pur sempre del suo braccio destro. [Ishibaku On][Chakra 30\30]

22:10 Shigeo:
  [Dojo Ishiba] <… Ben…e…> sussurra tenendo il chine reclinato indietro e lo sguardo verso l’alto. Lo stormo di foglietti galleggia sopra la sua testa ma avverte allo stesso tempo lo sforzo necessario per mantenere il suo chakra in quella situazione di controllo e il consumo che ne deriva per mantenere il braccio disgregato. Lo stormo di sparge circa per tre metri sopra di lui, ampiezza che ancora fatica a gestire. Infatti qualche foglietto tende ad abbassarsi verso il terreno, altri invece ondeggiano un pochino per poi poggiarsi delicatamente a terra. La sua attenzione però viene catturata da uno in mezzo a quel centinaio. E’ quello che si trova più vicino all’anello e quindi quello che dovrebbe percorrere meno distanza per raggiungerlo. Sarà lui il prescelto a piegarsi uno splendido origami. Un origami semplice, come consigliatogli per le prime volte. Si limiterebbe infatti a visualizzare nella sua testa un aeroplano di carta, uno di quelli base che qualsiasi Ishida al di sotto dei tre anni è in grado di realizzare a mani nude. Andrebbe quindi a visualizzare il processo di piegatura, per poi concretizzarlo nell’attimo immediatamente seguente su quel fantomatico foglietto. Prima si piegherebbe a metà, venendo a formare un rettangolo, i cui angoli più alti adiacenti verrebbero portati contemporaneamente al centro della base, verso il basso, venendo a formare un triangolo con una piega trasversale per altezza. Entrambi gli spigoli, verrebbero uniti fino a renderei triangolo un triangolo equilatero; i lati chiusi verrebbero poi riaperti verso l’esterno pochi centimetri sopra la base, andando a formare le alette dell’aeroplano di carta. Se tutto fosse andato a buon fine ora il foglietto avrebbe assunto le sembianze di un leggero aeroplano galleggiante. [Tentativo Creazione Origami] [Mantenimento Disgregazione Braccio dx] [Ishibaku On] [Chakra 28\30]

22:27 Shigeo:
  [Dojo Ishiba] L’aeroplano riesce a crearsi come se il movimento delle pieghe provenisse dalle fibre di carta stesse. Osservandolo però nota come ‘immagine che aveva visualizzato non si sia realizzata alla perfezione: le pieghe sono un po’ vaghe, non precisamente dritte e marcate, fattore che causa una discreta asimmetria nelle ali dell’origami, di cui una risulta più lunga dell’altra. Si accontenta di questo risultato per oggi. E’ il momento di direzionarlo verso la meta prestabilita. Andrebbe quindi a visualizzare la traiettoria che l’aeroplano dovrebbe correre per giungere agevolmente all’anello grande che pende al centro del soffitto. Il chakra verrebbe intensificato in quel foglietto, che in fondo rappresenta una parte del suo braccio, che percepisce come fosse il palmo della mano. Mantiene la cala, raddrizza la schiena e allinea il collo, è pronto per iniziare il moto. Andrebbe quindi a porre il mezzo sigillo della Capra di fronte al viso con la mancina, per poi permettere al chakra di cui è costituito il foglietto di vibrare, creando una sorta di spinta che lo spingerebbe barcollando in avanti. Una goccia di sudore apre sulla fronte del genin: è uno sforzo mentale non da poco. Andrebbe poi ad inclinare leggermente la traiettoria facendogli compiere una piccola virata a sinistra una volta raggiunta la quota desiderata. Se tutto fosse andato a buon fine ora basterebbe un’altra spintarella in avanti per raggiungere l’anello, passarci attraverso ed infine superarlo. [Tentativo Controllo Carta] [Mantenimento Disgregazione] [Ishibaku On] [Chakra 19\30 //EDIT per le azioni precedenti: -5 attivazione Disgregazione braccio, -4 mantenimento 2 turni precedenti]

22:38 Shigeo:
  [Dojo Ishiba] Tutto va in qualche modo, anche se anche stavolta non proprio come previsto. L’aeroplano infatti si era abbassato troppo e aveva sfiorato il margine dell’anello oltrepassandolo, cosa che gli ha fatto cambiare traiettoria passando al di sotto di esso. < Cavolo… > commenta stringendo i denti. Nonostante il piccolo fallimento è riuscito comunque a direzionare l’origami nella zona che desiderava, quindi va bene così, almeno per il momento. Nel frattempo mantenere il braccio disgregato continua ad essere sempre più impegnativo e sta consumando abbastanza chakra da iniziare ad avvertire un certo senso di stanchezza. E’ giunto il momento di interrompere l’allenamento e ricomporsi. Andrebbe quindi a rievocare la sensazione del braccio interamente composto: ne ristabilirebbe una forma nello spazio che occupava ormai vuoto, il peso, alleggerito dall’innata attiva, i colori, le fattezze in generale. Andrebbe quindi a rimosse il controllo su tutto lo stormo di foglietti, sciogliendo le pieghe dell’origami, che verrebbero riassorbite per ritornare sottoforma di un foglietto intonso. Andrebbe poi ad intensificare l’apporto di chakra alla sua spalla destra, come a creare una sorta di linea guida che i foglietti dovrebbero seguire. Ne attirerebbe gradualmente uno dopo l’altro, ristabilendoli nella loro posizione originale, incastrandoli in blocchi ben definiti, che rimarranno tali per il resto della sua vita. Andrebbe poi a consolidare le loro posizioni diminuendo la distanza tra una lamina e l’altra e apportando maggiore coesione tra l’uno e l’altro. Se questo fosse andato a buon fine andrebbe ora a riassorbire il velo di chakra in cui si è trovato immerso finora, riportando il corpo ad una sensazione di peso e solidità normale e permettendo ai taglietti prima molto evidenti sul braccio di riassorbirsi. Interromperebbe poi anche il flusso di chakra generico, riportando le sue statistiche fisiche e percettive ad uno stato ordinario. < Anf… > che fatica essere Ishiba. Per oggi può ritenersi più che soddisfatto nonostante tutto ed è tempo di fare rapporto alla famiglia. Raggiunge quindi l’uscita dalla stanza, è pronto per la cena. [Ishibaku Off] [Chakra Off] [END]

Shigeo allena la propria innata.