Giocate Registrate

Giocate Disponibili
Calendario
Trame
Giocate Registrate

Simili

Free

0
0
con Kouki, Fumiko

09:33 Kouki:
  [Esterno casa] Indossa il suo semplice kimono bianco e corto, smanicato e dai bordi blu. Sulla schiena a livello infra scapolare vi è il simbolo del suo clan Yakushi, presente anche sul davanti al livello del cuore. Alla vita è chiuso e stretto da una fascia anch’essa di colore blu, sulla quale vi è la placca di metallo del proprio copri fronte con ovviamente il relativo simbolo di Kusa. Al di sotto del kimono le proprie esili gambe sono fasciate da un paio di pantaloncini neri e aderenti, ma elasticizzati per non compromettere i movimenti, lunghi fino a circa metà delle cosce. Scarpe ninja ai piedi e guanti a mezze dita alle mani, con la classica placca di metallo sul dorso. Con se porta tutto il suo equipaggiamento e le sue armi, il tutto distribuito nel porta kunai e shuriken che tiene alla coscia destra e nel porta oggetti che si trova in vita, dietro alla schiena. Non indossa le proprie fasciature bianche che solitamente le coprirebbero il corpo, quindi ogni sua cicatrice e bruciatura che le deturpa ogni centimetro di pelle è ben visibile sugli altri e sul collo, mentre il resto è nascosto dai vestiti. I lunghi capelli neri e lisci sono tenuti sciolti questa mattina, liberi di percorrere tutta la sua schiena fino a sotto il sedere come una cascata di pece. Alcune ciocche si adagiano in avanti, sulle spalle, incorniciando con la frangia quel suo viso pallido e dai tratti infantili, anche se duri. Gli occhi gialli sono intenti in un’espressione carica di preoccupazione e rabbia dopo la visitina da parte di quel serpentello, e non le piace proprio per niente la situazione. Andare a Konoha per verificare la situazione è stata quindi una sua prima priorità, giusto per verificare che nessuno sia morto, per intenderci, dato che le persone alle quali sia lei che suo padre tengono, stanno a Konoha. Fortuna vuole che comunque la piccola dovesse già andare in tale villaggio, dopo l’invito che Fumiko le ha fatto avere per andare a casa sua. Quindi si è svegliata decisamente presto e come ogni mattina avrebbe impastato il proprio chakra, potete ed infuocato, mentre scorre nel proprio corpo pronto ad esplodere in qualsiasi momento. Dopo che sarà stata da Fumiko, controllerà che le persone care ad entrambi stiano bene, sperando di avere in realtà ancora un minimo di tempo. Si ritroverebbe quindi davanti alla porta di casa della donna, sperando che sia quella giusta, ovviamente, e lì immobile cercherebbe di assumere un’espressione meno stravolta e più controllata, imprimendosi una maschera neutra e distante, per quanto il nervosismo e l’ansia le attanagliano l’animo. Un profondo respiro per rilassare i nervi, qualche occhiata veloce alle sue spalle, e quindi busserebbe un paio di volte alla porta. Due suoni secchi e decisi, per poi attendere. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

09:43 Fumiko:
 La mattina sta passando in tranquillità, più o meno dato che la casa sembra eseere stata messa sotto sopra, e anche degli scatoloni sono già stati imballati con gli effetti della donna < dobbiamo andarcebne da questa casa > esasperata da tutto quel casino, adesso si è pure unita la volpe alla famiglia e la casa è sempre più stretta < vieni qui Kirara, hai sete? > la volpina che la guarda con gli occhi affilati muovendo la coda voluminosa a scatti. Una ciotola viene riempita di acqua e la volpe ci si fionda dentro, seguita da un coniglio < Kirara, questo non è cibo. Non devi mangiarlo > meglio prevenire che fare un funerale ad una palla di pelo no? Indossa un vestiario leggermente diverso dal solito , le gambe sono coperte da una lunga gonna nera morbida il cui spacco sale sulla gamba destra fino al fianco , ai piedi un paio di sandali ninja molto più bassi dei soliti, arrivano solo alla caviglia e presentano un tacco alto di almeno sette centimetri Sottile ma resistente. Il seno è coperto dal reggiseno con sopra un leggero velo che lascia poco all'immaginazione . Le braccia sono entrambe nude tranne che per il copri fronte legato al braccio sinistro, così come il ventre che presenta i soliti quattro piercing, richiamo di quello sotto al labbro . Gli occhi sono truccati con il solito blu notte a mettere in risalto gli occhi viola , i capelli sono acconciati nel solito modo con la solita rosa di carta leggermente sgualcita, ma non se ne separa mai così come l'anello che porta al medio della mano sinistra, una grossa pietra acqua marina che si staglia sulla mano candida. Non indossa alcun equipaggiamento, non in casa almeno. Sia Shade che Raido non si trovano li dentro, per sua fortuna, dato che deve sistemare un sacco di cose anche se la forza dell'Oboro le sarebbe molto utile < mh? > i tocchi sulla porta si fanno sentire, cosa che porta la donna a muovere i passi verso quella direzione < non vogliamo venditori ambulanti > leggermente seccata andrebbe ad aprire la porta, trovandosi di fronte una figura che non si aspettava quella mattina < Kouki! > le sorride dolcemente < sei venuta alla fine, spero non sia stato difficile trovare la porta. Prego , entra pure > si fa da parte per farla entrare < scusa il disordine, ma abbiamo trovato una casa finalmente, è l'ora di spostarci da qui > spiega il trambusto che ci sta nell'atrio. Atrio già pieno che viene riempito ancora dall'arrivo di un cucciolo di volpe, di un coniglietto, e di una rana parlante "Kouki Kouki" Saltella su uno scatolone lui < guai se li fate cadere di nuovo. Come stai Kouki? > si rivolge alla bambina, lascia che entri nell'abitazione prima di richiudere dolcemente la porta dietro di se.

10:00 Kouki:
  [Casa] Ha accettato senza problemi quell’invito, del resto sta ormai accettando che la storia fra i suoi genitori è finita e con la sicurezza che le sta dando suo padre di non rimanere più sola a Kusa per troppo tempo, non ha motivo di provare astio verso Fumiko. Né gelosia, né altro. Certo, forse non sentirà l’infrenabile voglia di abbracciarla e farsi coccolare da lei ancora, ma sono comunque passi avanti, no? Attende con calma di sentire qualche rumore oltre la porta, e alla fine questa viene aperta, trovandosi davanti la figura di Fumiko. Un po’ diversa dal solito per via dei vestiti, e cerca di ricambiare un minimo di quel sorriso che le viene rivolto. Non ha intenzione di arrabbiarsi o sentirsi male, non ha intenzione di essere belligerante verso di lei, quindi le labbra si piegherebbero in un leggero sorriso. Forse una lieve nota di disagio, come se stesse facendo qualcosa di sbagliato verso la sua mamma, ma ormai è lì, provocando la sorpresa della donna. <Non avevo motivo per non venire.> afferma verso di lei, il tono di voce basso ma udibile, con quella nota sibilante ma avvolgendo, morbida. Entrerebbe dunque in quella casa, mentre gli occhi si spostano sugli scatoloni, cercando, come suo solito, di analizzare per bene il luogo nuovo in cui si trova. <Permesso.> sta facendo progressi nelle relazioni sociali, è meno spigolosa del solito almeno. Ascolta il dire della donna, trovandosi fin da subito incuriosita dal trasferito, ma soprattutto sulla nuova casa. <Dove andrete? Dove si trova la nuova casa? E ha un giardino grande?> si ricorda quanto si sono dette alla magione, a Kusa, riguardo la nuova casa e molto altro successivamente, e la sua curiosità è ancora viva. Sapere quelle fantomatiche storie non adatte ai bambini che riguardano Fumiko, e ancora curiosa riguardo a quel ninja che suo padre e lei tanto odiano. Sorriso più dolce, però, non appena nota la ranocchia saltellante chiamarla in maniera esagitata. <Ciao!> è evidente che le piace, e si sente più sicura ora che Mirako sembra starsene buona per la maggior parte del tempo. <Come stai ranocchia?> si, forse deve migliorare le proprie priorità, dato che prima si preoccupa della rana, piuttosto che dell’essere umano che l’ha invitata a casa. Infatti si volterebbe verso la donna al sentire quella sua domanda, rimanendo in piedi ad osservarla. Come rispondere a quella domanda? Anche lei potrebbe essere in pericolo? Non crede, dato che non vi è un vero e proprio affetto verso di lei, non ancora almeno. Si ritrova quindi spaesata, con la confusione segnata sul viso a quella domanda, effettivamente non sa cosa rispondere, ma poi opta per la classica bugia, accennando anche un sorriso tirato. <Sto bene. Se rimango calma senza troppe emozioni, non ho alcun dolore.> dovrebbe dirle che è malata? Che cos’ha? Dovrebbe dire che forse corre un rischio? È in preda ad uno stato di nervosismo e inizia a torcersi le dita fra loro. <Tu come stai? Hai ricordato qualcos’altro?> meglio sviare l’attenzione sulla donna, cercando di distrarsi con qualcosa del quale vuole sapere per davvero. <Ah, ho incontrato Shade qualche sera fa, sui monti.> un pensiero abbastanza bello da farla rilassare almeno un poco. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

10:21 Fumiko:
 E' contenta che la ragazzina sia venuta a casa propria e non provi più quell'astio che la colpiva sempre in sua presenza < siamo sole questa mattina, Shade è uscita, forse è andata in accademia > si ritrovano ad essere sole le due , ma non si sente a disagio , forse un poco stanca < la casa non è molto lontana da qui, è molto grande, e ha anche un grande giardino. L'ha trovata proprio Shade, dice che ci si può allevare un piccolo branco di leoni > sorride di quella proposta, immagina già che avranno uno zoo dentro e fuori casa "Shade non c'è" annuncia pure la ranocchia che prende a balzare verso di lei , verso i suoi piedi , evidente che voglia farsi prendere in braccio "Kei mangia taanta torta" è un cucciolo anche lui, che parli così infantilmente non le sembra strano, anzi. < così ti verrà il mal di pancia però > lo rimprovera con dolcezza . Ascolta il dire della ragazza < perciò oggi relax > esordisce con calma lei andando a camminare verso destra dove sta un corridoio con due porte per ogni lato < ti faccio vedere la casa pure, anche se stiamo per andarcene via è comunque carina > apre la prima porta a sinistra rivelando un salotto molto carino e intimo, un caminetto sulla parete di destra e sulla parete di fronte ci sta una grande vetrata che da su un giardino piccolo pieno di rose, sulla sinistra una sfilza di foto, una con Raido, qualcuna con Shade, altre con la madre , e poi un piccolo altarino dedicato a Kurako. Al centro della stanza stanno una serie di poltrone disposte a U nella stanza e tutte danno per la grande vetrata che si può aprire, ci sta anche un balcone che collega quella stanza con quella accanto < accomodati, cosa vuoi? Torta ? The? > chiede con calma < potrò parlartene davanti qualcosa da mangiare > molto meglio < ah si, Shade mi ha detto di aver incontrato una bambina bellissima > la adocchia con un sorrisetto andando poi a recuperare torta e tutto quello che la piccola desidera, prima di tornare in salotto e posare il tutto sul tavolino che sta al centro delle poltrone < serviti pure > avvicina il tutto verso di lei .

10:42 Kouki:
  [Casa] Prova un leggero moto di dispiacere, qualcosa che non vorrebbe provare ma che a quanto pare non può controllare. Si rende conto che avrebbe voluto rivedere quella ragazza, Shade, parlarle ancora una volta e avere modo di osservare quei suoi modi strani di fare. Strani in senso positivo. Ma sono sole, lei e Fumiko, e forse è un bene dato che domande delicate alle quale la ragazzina vorrebbe risposta. <Quante lezioni ha da fare ancora? Prima dell’esame teorico e pratico?> domanda spinta da quella curiosità, avendo forse preferito darle direttamente a lei quelle domande, ma si accontenta anche solo di saperlo per conto della donna. Alza leggermente un sopracciglio a quel dire riguardo ai leoni, non sapendo proprio cosa aspettarsi. <Deve essere una casa davvero gigante allora… vi piacciono gli animali a quanto pare. E riuscite a stare dietro a tutti?> insomma, lei ha solo un gatto, mentre lì in casa potrebbe vedere un coniglio, una volpa e la ranocchia parlante… in più un branco di leoni? Lo sguardo viene portato proprio su Kei, sentendolo parlare, osservandolo come si avvicina ai piedi della Yakushi, e lei si chinerebbe giusto quel poco per tentare di prendere la ranocchia e tenerla sulle mani. Se ci fosse riuscita donerebbe a quell’animale un altro sorriso, questa volta più divertito. <C’è un qualche collegamento tra l’assenza di Shade e il cibo che ingurgiti? Di solito la torta se la mangia tutta lei?> è strano, ma allo stesso tempo è molto bello potersi sentire normale a quel modo, non sempre stare a pensare al pericolo o ai dolori. <Il mal di pancia?> si volterebbe verso Fumiko a quell’affermazione, non riuscendone a cogliere il nesso… a lei non è mai venuto il mal di pancia, non pensava che potesse venire per il troppo cibo. Ma normale per una persona come lei che mangia poco o niente e si vede. In seguito seguirebbe la donna per il tour, tenendo Kei, nel caso lui voglia rimanere, oppure lasciandolo andare, come lui preferisce. La piccola segue Fumiko, stando dietro di lei ed osservando con cura ogni angolo, forse con troppo sospetto e serietà, ma prima o poi riuscirà a rilassarsi. Ed ecco il salotto, i divani, la vetrata dal quale si vede il giardino, le foto… si avvicinerebbe ad essere per osservarle, quelle con suo padre, con Shade e con una donna che non conosce. <Io non ho foto.> non ci ha mai pensato in realtà, e poi non saprebbe nemmeno che reazione potrebbe avere nel farsi fare una foto. Il tono sembra quasi affranto da quella constatazione, forse dovrebbe rimediare? Ma la sua attenzione viene poi attirata dall’altarino. <Lui chi è?> indica la foto di Kurako, sfoggiando la sua solita curiosità e mancanza di tatto, forse non comprendendo che tipo di altarino sia, anzi… è sicuro che non l’abbia capito. <Deve essere qualcuno di importante.> questo perché ha un altarino tutto suo, appunto. <Ah, uhm… del thè, si. E la torta, magari, non mangio molto ma l’assaggio.> andrebbe quindi a prendere posto, sedendosi ed attendendo che Fumiko torni col necessario che poi va ad appoggiare sul tavolino. <L’hai fatta tu la torta?> ennesima domanda mentre i gialli occhi puntano sul dolce. Non dice nulla all’affermazione che Shade le avrebbe fatto, sulla bellissima bambina, semplicemente arrossirebbe, impacciata ed imbarazzata, un rossore che si nota eccome data la pelle pallida di lei. <Credo che sia simpatica, che mi piaccia. Anche se non riesco a comprendere qualche suo modo di pensare.> come dire… troppo buona, troppo altruista. Parole e gesti che non comprende appieno, ma che vuole conoscere. <Mi ha detto che è in pericolo. L’ho incontrata sui monti che era tardi.> osserverebbe la torta ancora, e il thè, ancora non si serve, come se qualcosa la bloccasse. <Non dovrebbe uscire di casa a tarda sera se è in pericolo. Non è ancora Genin, potrebbe rischiare. Ma quando le ho fatto notare che potevo essere un’illusione del suo nemico, o addirittura lui trasformato, mi ha detto che… sarebbe morta felice perché almeno mi aveva vista.> assolutamente troppo strana per i suoi gusti, ma di una stranezza che la spiazza. <Spero di conoscerla meglio, perché al momento è un mistero per me. E spero che faccia più attenzione ora.> non si è mai preoccupato per qualcuno come in questo momento… ed è un male, è qualcosa che deve tenere assolutamente per sé. Non vuole metterla più in pericolo di quanto non sia già. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

11:00 Fumiko:
 Andrebbe a prendere posto anche lei su una delle poltrone, lascia che la ragazzina abbia il suo spazio senza invaderlo con la propria presenza, nota come elle ha guardato le foto, specialmente quella del fratello < lezioni.. credo avrebbe dovuto fare la quinta se non sbaglio . Abbiamo avuto così tanto da fare che la questione degli esami sembra essere passata in fondo alla scala delle priorità > sospira un poco seccata da quello, avrebbe voluto che la ragazzina si impegnasse nei propri studi e non andasse in giro preoccupandosi, ma la verità è quella, è in pericolo e non possono fare nulla al momento < si, direi di si, anche se non vorrei un branco di leoni, magari uno. Ma mi basta averne visto uno che parla. Manca davvero poco ormai, quando tutta questa storia sarà terminata potremmo partire insieme ad Aslan, e li potrete vedervi praticamente sempre con Shade. > sorride di quel pensiero, ha voluto che la bambina seguisse loro in quell'avventura emozionante, molto più leggera e divertente di altre "Lei mi ruba la torta, io la rubo a lei" si limita a dire il rospetto che sta comodamente rilassato sulle mani della piccola senza scendere < si, se mangi troppi dolci poi viene il mal di pancia, sopratutto a lui che dovrebbe mangiarne davvero poca > un occhiataccia verso Kei prima di ritornare alle foto < non hai foto? Oh, nemmeno io ne ho mai avute prima di adesso, maa > si alza andando a prendere qualcosa da un cassetto di un mobilio nella stanza < ho questa da un pò, me l'ha regalata mia madre > mostra una macchina fotografica porgendola alla ragazzina se desidera vederla < quello li è mio fratello, Kurako Senjuu. E' morto da un po di tempo, e.. si , è qualcuno di importante, per me e per mia madre. Devi sapere che non l'ho mai conosciuto ma era stato l'unico che ha sempre protetto nostra madre, non potrò mai essergli tanto grata di quello che ha fatto. Adesso tocca a me proteggerla > è seria, quel discorso molto personale che la rende un attimo malinconica mentre siede sulla poltrona nuovamente < questa è una torta di scuse da parte di Shade, avevamo litigato. Di solite ne faccio alcune, ultimamente non ho mai tempo. Tu sai cucinare? > una domanda innocente per capire ancora di più la piccola . Sorride di quel loro incontro < si, ma il bello è questo no? Essere diversi. Nemmeno io riesco a capirla molte volte, non siamo così simili. Ma ci vogliamo bene, e tanto basta.> sorride guardandola in viso prendendo del te per se e porgendolo anche a lei < è in pericolo, lo siamo tutti qui. Lei di più di chiunque altro. Viene seguita da una squadra ambu che la protegge e le misure di sicurezza sono molto più alte adesso. E non servirebbe a nulla tenerla segregata in casa, uscirebbe lo stesso probabilmente, ma almeno siamo sicuri che abbia una protezione quantomeno.. adeguata > è stizzita evidentemente, non crede che quella protezione basterà perchè non si fida dell'hokage, non si fida di niente dentro quel paese. < è qualcosa che lei direbbe purtroppo > storce il naso < vorrei che alcune volte sia più egoista pensando a se stessa e non agli altri > se ne esce con quella perla di saggezza del mattino andando a prendere un sorso di te < bene, chiedimi pure quello che ti incuriosisce, cercherò di essere più esaustiva possibile. Ma se ci sono cose su Shade dovresti chiederle direttamente a lei, sono sicura che vi incontrerete presto, sempre che tu rimanga ancora a Konoha > vuole che le due leghino, e quale modo migliore se non parlare delle loro cose, delle loro emozioni e i loro pensieri tra loro?

11:29 Kouki:
  [Casa] Quella prima curiosità riguardo a Shade viene esaudita, dandole anche qualche informazione in più su quanto siano gravi le questioni che riguardano la ragazza. <Capisco.> che sia ninja o meno, non andrebbe ad intaccare il rapporto che probabilmente vorrebbe avere con Shade, ma si preoccupa più del fatto che almeno essendo ninja ci si può difendere meglio. Tutto qui. Il leone che parla è davvero un qualcosa che attira la sua attenzione e forse potrà vederlo coi propri occhi. Vivere qualcosa di diverso di tanto in tanto, poter conoscere persone e situazioni differenti da mostri che ti infettano nelle fogne. <Credi davvero che potrei venire?> lei vorrebbe e molto, ha un lasciapassare datole dal padre… ma il leone avrà da ridire? In fondo lei non è nemmeno di Konoha e questo sembra turbarla. Ascolta poi quel battibecco tra Kei, la torta e Fumiko, annuendo. <Mh. Be, io non mangio quasi mai dolci, o comunque ne mangio poco, quindi non mi è mai venuto il mal di pancia.> se la ranocchia continua a rimanere sulla sua mano, allora proverebbe a puntare il proprio dito indice sul suo ventre, toccandolo, se ci riuscisse, per fargli qualche grattino, qualche coccole. Al suo micino piacciono, ma non ha idea se alle rane vale lo stesso. In seguito andrebbe a mettere la ranocchia al suo fianco, sul divanetto, per poter osservare Fumiko andare a prendere una macchina fotografica, per poi prenderla fra le mani ed osservarla. In realtà quell’oggetto risveglia in lei pessime sensazioni e stralci di altri ricordi che al momento non può sopportare. Di fatti andrebbe a porgere velocemente la macchina alla donna, di scatto, come se scottasse tra le sue mani. Ma non dice nulla in proposito, preferisce ascoltare quanto le viene detto sul fratello. <Capito, mi spiace.> è un discorso serio, importante per la donna e lo avverte, quindi lei non saprebbe che altro dire in più a quello. I lutti lei non sa come si dovrebbero affrontare, cosa dire, cosa fare. Tiene le domande per sé, se le soffoca in gola per evitare di dire qualcosa di sbagliato ed è meglio passare al discorso torte. <Ah, l’ha fatta Shade? Come mai avere litigato?> insomma, le domande le vengono proprio spontanee, forse troppo invadente ma non se ne rende nemmeno conto. <Non ho mai provato a cucinare, quindi penso di non saperlo fare. Ma mia madre vuole insegnarmi a fare i biscotti.> ammette con tranquillità, non sentendo la mancanza di quell’abilità nella propria vita… be, non sa nemmeno fare qualcosa che probabilmente alla sua età sarebbe vergognoso non essere in grado di fare, ma non si pronuncia in questo, se ne vergogna parecchio. <Si, è strana. Dovrebbe pensare più a se stessa, ma abbiamo convenuto che ognuno ha i suoi modi di pensare a seconda delle esperienze personali. Io sono una che si preoccupa più di se stessa solitamente, per quanto riguarda la mia sopravvivenza.> ora le cose stanno cambiando, ora si fa in quattro per evitare che persone a lei care muoiano e si sta preoccupando anche per Shade, insomma, un gran casino. <Appena riuscirò a vederla ci parlerò ancora.> Osserva il thè che le viene offerto, e a quello qualche sorso lo darebbe, ma in realtà una fetta di torta andrebbe a prenderla, sentendosi in un qualche modo più propensa a mangiarla rispetto a prima. <Oh, io volevo sapere qualcosa in più di quello che mi hai detto a casa mia. Cosa hai ricordato del tuo passato e quelle storie che non sarebbero adatte a me. Mi hai molto incuriosito e poi non ne abbiamo più parlato. E vorrei sapere anche qualcosa in più rispetto a quel ninja che odiate tu e papà, anche lì, mi avete detto qualcosa e poi nulla, io invece vorrei sapere tutto. Per avere una visione completa di ogni cosa e poter essere in grado di avere un pensiero mio.> un discorso forse un po’ contorto ma è quello che sente. Troppo prepotente in quel suo voler sapere tutto, ma è fatta così e di certo si sta comportando con naturalezza. <Se voi… parlate di cose che io non conosco, non mi piace.> si, si tratta anche di sentirsi coinvolta in quel nucleo che si sta venendo a creare, unito a un pizzico di paranoia che comunque la segue sempre. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

11:52 Fumiko:
 solleva lo sguardo mentre va a servirsi della torta da sola < credo di si. Aslan ci ha incontrarti per caso, credo. Ha solo detto che Shade è quella che ha il cuore puro e non potrei essere più d'accordo con lui. > lei non ha il cuore puro, tutt'altro, con tutto quello che le sta capitando ogni giorno fa un passo verso la stessa strada di Kurako < non l'ho incontrato ma , non credo ci sia qualche problema di fondo. Dobbiamo lavorare tutti per lo stesso bene dopotutto > cerca di tranquillizzarla su quella faccenda, avrebbe fatto in modo di farla partire insieme a loro < mangi poco > ripete, in effetti il corpo della piccola è molto magro, troppo . Ma non riesce a dire altro su quella faccenda, sarebbe inutile ripeterle di mangiare e sforzarsi, sicura che i genitori di lei lo facciano già < era uno shinobi molto forte, riconosciuto da molta gente > e chiude qui il discorso sul fratello. Se ci pensa le viene solo rabbia, dolore, odio e tristezza. Sentimenti non adatti a quella mattinata che cerca di mantenere sul leggero. La fotocamera posata sul tavolino adesso < i maschi.. Dobbiamo recuperare, vuoi avere una foto con tuo padre? > sarà lei a scegliere ma crede di sapere già la risposta < una foto da portare sempre con te insomma. > lei lo fa spesso con la foto di lei e della madre, una specie di monito per ricordare chi è, e quello che deve fare < abbiamo avuto divergenze su alcuni argomenti, la pensiamo in modo molto diversi alcune volte e in quel momento ci siamo arrabbiate l'una con l'altra e ci siamo allontanate per circa un giorno. Ma le voglio bene, e lei ne vuole a me, sono litigi che possono sempre accadere ma l'importante è fare la pace dopo. E lei mi ha portato una torta per addolcirmi credo,anche se questo è il primo pezzo che mangio > se la ride un pochino < oh è una bella cosa, cucinare da soddisfazione, specie i dolci > contenta che la piccola faccia esperienze normali < questo è vero, è troppo buona per questo mondo > e sa che Kouki può capirla bene, sa che entrambe non hanno avuto una vita molto facile < sul mio passato.. è una storia brutta, non saprei come altro definirla. Ma se insisti te la racconto. Sono nata 23 anni fa qui a konoha, da una senjuu e da un Ishiba, clan di Ame di cui fece parte Konan, colei che insieme ad altri due ragazzi fondò l'akatsuki. Mia madre l' anno prima ha avuto mio fratello da suo marito. Io purtroppo non sono stata concepita da suo marito e da quello che può essere considerato amore, un uomo, questo che nemmeno si può definire padre, l'ha violentata. > prende del tempo per notare qualche reazione mentre prende un sorso di the < quando sono nata il mio patrigno non mi accettò, non voleva che crescessi li dentro come figlia di un altro. Per questo mi ha rispedito ad Ame nel clan Ishiba. Sono cresciuta li, ho dei bei ricordi dopotutto. I miei primi anni di vita erano fatti di amore da parte dei miei zii, ma non per mio padre. Per lui sono sempre stata un oggetto da usare per i suoi scopi e quando ebbi circa 9 anni iniziò ad addestrarmi con metodi violenti. Ma non seppi mai risvegliare quell'innata di cui gli Ishiba vanno tanto orgogliosi, per quanto ci provassi non sono mai riuscita nell'impresa. E più io non riuscivo più lui mi picchiava. Una volta è arrivato pure a violentarmi per soddisfare i suoi piaceri carnali.. > stringe i pugni sul tavolo, gli occhi che vanno a guardare fuori dalla finestra < e le violenze sono continuate negli anni.. finchè non dissi a me stessa che non potevo vivere così e perciò tentai di scappare. Ce la stavo facendo, correvo e piangevo, non sapevo dove andavo, ma lui è uno shinobi troppo potente e nel giro di poco mi trovò. Mi colpì alla testa nella stesso momento in cui un branco di lupi ci assalì > rabbrividisce leggermente < la testa mi faceva male, molto male, e svenni. Credevo che sarei morta.. invece la gente di konoha mi trovò e mi riportarono al villaggio > sospira < in linea di massima è questa la mia storia. Per quanto riguarda Hiashi Hyuga non so se posso dirtelo, tuo padre non so come reagirebbe, ma è una tua scelta, vuoi davvero saperlo? >

12:39 Kouki:
  [Casa] Ascolta quel suo dire riguardo a Shade, del fatto che abbia un cuore puro… forse lei non lo definirebbe proprio a quel modo, ma il concetto è quello, quindi annuisce. <Lavorare tutto per uno stesso bene? E quale sarebbe?> non sa in effetti in cosa consiste quell’avventura, o forse le è stato detto, ma non lo ricorda, comunque sia si perde in quei pensieri, sentendosi un poco più sollevata. Quella considerazione che lei fa sul mangiare è veritiera, eppure è migliorata anche tanto rispetto a prima. Ora fa colazione, pranza, cena, a volte fa merenda… insomma se c’è suo padre a casa, si intende. Se no non tocca nemmeno il frigo se non per reggersi giusto in piedi. <Non so, non avverto molto lo stimolo della fame.> e comunque se mai sia lì lì per morire di fame, ci penserebbe Mirako a prendere il controllo, lei non si fa problemi a mangiare tutto quello che vuole. <Il mio cibo preferito sono i ravioli al vapore.> lo afferma come se fosse sovrappensiero, un’informazione che ha sempre tenuto per sé e che la donna è la prima a sapere probabilmente. <A Mirako piace il pesce alla griglia invece.> hanno persino gusti diversi, pur trattandosi della stessa persona, ma è lasciata a se stessa, anche se magari un paio di psicofarmaci non farebbero male. Si pronuncia per poi rimanere in silenzio ad ascoltare qualche altra notizia in più su questo Kurako, ma a questo punto non può trattenere la domanda che aveva soffocato fino a quel momento. <E’ morto in missione allora?> insomma, come è morto? Evviva la sensibilità. Andrebbe ad osservare la donna in volto, per cercare di capirne i sentimenti e le reazioni, e poi ecco la proposta della foto. Lo sguardo viene portato fisso sulla macchina fotografica, il volto si fa distaccato, freddo quasi. <Non lo so. Forse preferire una foto con solo papà, ma non sarebbe strano portarmi dietro una foto di mio padre?> insomma… cosa dovrebbe fare? Mostrarla orgogliosa a chiunque conosca? E poi sarebbe un pericolo. <No, non mi pare il caso. Se venissi rapita e i miei nemici trovassero una foto di mio padre, capirebbero che è una persona importante e potrebbero usarlo contro di me. O vendicarsi su di lui.> la fredda logica disfattista che l’accompagna sempre. <Non dovresti portare una foto di tua madre con te. È pericoloso.> vede il pericolo ovunque, altro che paranoica. Ha ragione però per quello che le dice… sono persone diverse, ma si amano comunque ed è quello che conta no? Anche se si litiga, poi si fa pace. Come lei e suo padre. <Quindi bisogna portare qualcosa all’altro quando si fa pace.> pare abbia scoperto qualcosa in più sulle relazioni sociali e ciò la preoccupa. <Non ho mai portato nulla a mio padre quando ci chiariamo. Per esempio adesso, per la questione della famiglia. Abbiamo discusso, e non gli ho regalato nulla. Devo regalargli qualcosa.> un leggero panico sembra accoglierla mentre va a pensare che forse suo padre ci sia rimasto male… ma ora lo sguardo si punta su Fumiko. <Dovevo portarti qualcosa?> suda freddo, ha di nuovo mancato qualche regola sociale. Perché deve essere tutto così complicato? Eppure lo sapeva. Anche quando è andata per la prima volta a casa di sua madre non le aveva portato nulla, ma lei non si era offesa… Fumiko invece? Assottiglia lo sguardo, la osserva con cura per capire se in un qualche modo ci sia della delusione sul volto della donna. <Troppo buona per questo mondo. Non va bene, se è troppo buona.> rischia di morire al primo nemico. In seguito però i discorsi vengono messi da parte e lei ascolta con estrema attenzione, forse troppa, il racconto di Fumiko. Ogni volta che si trova a parlare con lei, si rende sempre conto, in maniera spaventosa, quanto in realtà siano simili. Eppure non sembra che il viso della ragazzina venga scosso in un qualche modo. Una maschera di nulla, se non interesse mentre ascolta, si, forse con distacco. Per questo non si sente coinvolta emotivamente dalla notizia, nonostante il brivido lungo la schiena. <Perché ha violentato tua madre?> così, una domanda forse un po’ troppo a bruciapelo, come se effettivamente non sia qualcosa che la sconvolga. Ne parla come se stesse parlando di andare a comprare il pane. <Perché il marito di tua madre non ti ha voluto? Non mi pare sia stata colpa tua o colpa di tua madre.> fredda, logica, cerca solo di capire non pensando a quanto in realtà tutto quello possa far soffrire enormemente la donna. Per il resto il racconto di Fumiko la lascia con uno strano sentimento nel corpo, il quale viene scosso da brividi freddi. Come se in realtà si stesse distaccando da quel momento. Ma in tutto quello lei va a piegare le labbra in un lieve sorriso. <Mi dispiace molto. Non dovrebbero accadere queste cose. Ti ha lacerato il corpo e l’anima. Ma ora sei qui, e sono cose che appartengono solo al passato e ai tuoi incubi. Sicuramente ucciderlo ti aiuterà, almeno è quello che penso io. Anche il marito di tua madre meriterebbe la morte per non averti accettata. E perché tua madre non si è imposta per tenerti? In fondo eri comunque figlia sua.> non è esattamente una frase di conforto che ci si aspetterebbe, ne tanto meno una reazione sana da parte di una ragazzina. <Avresti potuto ucciderlo anziché scappare. Gli uomini sono parecchio indifesi quando si trovano a letto con qualcuno. Mentre si trovano nel bel mezzo del loro piacere, non possono stare attenti a quello che accade intorno. Potevi approfittare di uno di quei momenti per pugnalarlo alla gola.> un consiglio come un altro, ma ormai quello che è stato è stato. <Ma ormai.> è seria in quello che dice, non da per niente l’impressione di parlare giusto perché ha la bocca. <Sai dove si trova ora tuo padre? Dovresti ucciderlo. Ma non velocemente, dovresti farlo soffrire come lui ha fatto con te. È così che intendo fare anche io col mio creatore.> una piccola pausa, durante la quale beve un sorso di thè, tranquilla. <Penso che siano cose che accadano spesso in questo mondo. Dovresti trovarlo e farlo soffrire. Ridurlo alle lacrime fino a fargli urlare pietà, fino a fargli desiderare di essere morto, ma non concedendogli questo privilegio subito.> e ora assaggerebbe finalmente la torta, voltandosi poi verso di lei, accennando un altro piccolo sorriso. <Ma io voglio sapere di Hiashi, è appunto una mia scelta.> risponde con la bocca piena. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

14:01 Fumiko:
 Si ricorda solo adesso di non averla messa in modo da poter comprendere tutto < scusa, comunque, il mondo animale dicono sia in pericolo e ciò è vero. Capirai appena finisco di raccontare > sorride dolcemente con le spalle che calano giù per la stanchezza < ravioli e pesce alla griglia > prende mentalmente nota nel caso debba cucinare per lei. Un buon modo per continuare quegli incontri magari < Kurako? Non ne ho idea. Non so che fine abbia fatto e perché è morto, né come, e non so che fine abbia fatto il suo corpo > e invece lo sa, eccome se lo sa, sta già pensando a quanto tipi di dolci ha da presentare a Yukio per farselo ridare < sto cercando lui adesso, ma prima devo cercare informazioni e altro > altri pensieri che si accumulano . < Mh no, non sarebbe strano se porti una foto di tuo padre con te. > rimane leggermente sconcertata da quelle parole successive, a cui non sa dare una risposta < non saprei, perché qualcuno dovrebbe rapirti? L'unico che vorrebbe rapire me sarebbe mio padre e conosce bene mia madre > e conosce anche Shade, per sua immensa sfortuna ha mantenuto la sua promessa di seguirla 24 H su 24. Un sorriso divertito le spunta sul volto adesso, la bambina che non sembra un asso nei rapporti sociali e nemmeno lei lo è dopotutto. < non si porta qualcosa, se vuoi farlo si, ma non è un obbligo. A me? No , non dovevi portare altro che la tua presenza > e accettare l'invito . Ha desiderato un modo per potersi avvicinare di più alla bambina e finalmente ci sta riuscendo, con calma e piano piano. Almeno adesso non la odia più e questo è un grande passo . < già troppo buona, troppo fiduciosa nel prossimo > lei che invece non si fida di nessuno non comprende quel suo desiderio irrazionale di fidarsi di chicchessia . Seguono altre domande più delicate. Le cui risposte devono avere qualche momento di pensiero da parte della donna per non essere troppo cruda e non farsi prendere dall'odio < l'ha violata perché la desiderava ma non poteva averla, così se l è presa con la forza > risponde alle domande mirate, non divaga oltre ma si concentra sul succo della questione < credo non volesse una figlia non sua , non saprei dirtelo dato che non l'ho mai conosciuto. Ma a quanto pare mia madre è stata così sfortunata da sposare un uomo che probabilmente non l'amava nemmeno. > attende con pacatezza che il discorso continui , le iridi che si spostano tra il volto della bambina e il panorama fuori dalla grande finestra < non fanno parte del passato se questo ancora ti insegue. Con mia altra sfortuna mio padre mi ha ritrovata dopo tempo, ed è venuto a cercarmi. È tornato a terrorizzare mia madre e le persone a cui tengo. Ucciderlo? Non desidero altro Kouki. Potergliela fare pagare ma si sta dimostrando un qualcosa al di sopra delle mie capacità e forse sopra quell'e di tuo padre stesso> un modo per farle capire come la forza di Noboru sia veramente troppa < avevo già promesso a me stessa di farlo, non sembra che a mia madre dispiacerà se succede qualcosa a quell'uomo ma non so niente di lui, non so nemmeno se sia ancora vivo > chissà che rapporto aveva con Kurako , chissà cosa li legava e se lui lo odiava o no . < non ero forte, per niente, come non lo sono ancora adesso eh > un mezzo sorriso sfugge alle labbra < diciamo che ero impossibilitata a muovermi > sospira e scuote il capo, non vuole ricordare quei momenti, vuole solo cancellarli e non pensarci più < dove si trova? Mi perseguita, mi pedina e..e desidera che io vada con lui, che torni tra le sue fila con quei porci dei suoi amici oppure farà del male a Shade > non l'ha detto a nessuno, né a Raido né tantomeno a Shade, lo sta dicendo solo a Kouki adesso è la guarda con ansia, si vede che ha paura < non potrei proteggerla nemmeno volendo, e non mi fido della protezione che le darebbe il villaggio. Il problema è che mio padre può contare su alcuni shinobi davvero forti come alleati. Ma un giorno o l'altro lo farò,lo ucciderò con le mie mani > e va a prendere anche lei della torta . Che bello parlare di morti e tanto altro mangiando torta e bevendo te comodamente sedute nel salotto. < Hiashi Hyuga è un cannibale. Ha divorato il cuore di un neonato e della madre davanti i miei occhi. > alza le iridi su di lei in attesa di una qualche emozione. < è molto malato e dovresti starci lontana. Per di più il Hokage lo difende pure. E poi ci lamentiamo che non viviamo in un villaggio sicuro > altra critica verso il villaggio stesso e verso il nono.

15:14 Kouki:
  [Casa] Il mondo animale è in pericolo, ma non ricorda bene se sono informazioni che le sono state date, ma a quanto pare no. <E’ minacciato da cosa?> domanda più che lecita mentre l’altra memorizza i piatti preferiti delle due personalità della ragazzina. In silenzio non dice nulla riguardo alla morte incerta di Kurako, come sia morto e che fine abbia fatto. Dopo tutto quel discorso non attira di molto la sua attenzione al momento, forse troppo bisognosa di conoscere Fumiko e l’altro ninja odiato. Dopo tutto la donna non sembra sapere altro sul fratello. Il discorso delle foto invece viene affrontato in maniera diverso da Fumiko, ma la piccola non sembra convinta, infatti corruga il visino in un’espressione dubbiosa. No, per niente convinta. Permane nel suo silenzio, fino a che non ha conferma che la donna non sia delusa o arrabbiata per non averle portato nulla. <Mh. A quanto pare la pensate tutti allo stesso modo.> non vi è obbligo e nessuna offesa, suo padre, sua madre e Fumiko non desiderano altro che la sua presenza. Non se lo spiega, ma se lo fa andare bene al momento. Non può che annuire alle parole che riguardo Shade, fin troppo fiduciosa del prossimo, ma non vuole criticare quella ragazza senza nemmeno conoscerla bene. <Non lo so, magari lei sa quello che fa. Forse sarà un po’ troppo buona o fiduciosa, ma è probabile che non sia una sprovveduta.> commenta solo quella frase, senza aggiungere altro al discorso. Avrà modo di parlarle, almeno spera. Così la donna e la ragazzina si mettono a discutere di morti, violenze ed abbandoni, tra una tazza di thè e una fetta di torta. Chiacchiere da salotto, insomma. Come se le stessero raccontando una favola della buona notte, la ragazzina ascolta con interesse le risposte che le vengono date, trovandole in un certo senso logiche. <Giusto, ha una sua logica. Se non poteva averla, se l’è presa lo stesso. Non molto diverso da chi vuole raggiungere i propri scopi senza guardare in faccia nessuno.> forse è per questo che non ne viene turbata più di tanto, non è altro che un’azione egoista, simile a tante altre. Cosa cambia? Ci vanno sempre e comunque di mezzo innocenti, nessuna differenza. Annuisce alla spiegazione che viene data riguardo al marito di sua madre, un altro uomo egoista che porta avanti una sua ragione, ma solo per metà. <Questo invece mi è un po’ più difficile da capire. Io non sono figlia di mio padre, eppure lui mi vuole comunque bene. Credo che però ognuno è fatto a modo diverso.> mentre in seguito scuote la testa alle parole della donna, chiudendo per qualche attimo gli occhi. <Fa parte del passato. Intendo le violenze che ti ha fatto. Ora non te ne fa più.> quello è un dato di fatto, sono cose successe e che non si sono ripetute nel presente. In silenzio, ascolta, metabolizza e cerca di elaborare risposte adeguate. <Troppo forte anche per mio padre? Ma tu non ci devi tornare da lui. A meno che non fingi di avvicinarti a lui per poi coglierlo di sorpresa se non si aspetta un tuo doppio gioco.> Otsuki docet. <Il potere si può trovare, ne sono convinta. Vorrei averne anche io per potermi occupare da sola del mio creatore, ma non posso. Anche per me è qualcuno di troppo forte e necessito di aiuto.> appoggia la tazzina sul tavolino e la osserva, mentre la mente corre lontana, verso spiacevoli ricordi e sensazioni che non hanno volto. <Ma ti capisco, perfettamente. Capisco ogni tua sensazione ed emozione, comprendo ogni tuo dolore anche meglio di quanto immagini.> due anime forse troppo affini. Si perde in un lungo silenzio mentre la donna parlare, gli occhi fissi su quella tazza nella quale vi è ancora del liquido dorato, mentre le mani vengono passate lentamente sulle proprie braccia martoriate. <Essere in totale balia di qualcuno, ma io a differenza tua sono scappata in un altro modo. Impossibilitata a farlo fisicamente. Mi sono spezzata.> non avverte nessuna particolare emozione, eppure gli occhi iniziano a farsi lucidi senza una ragione che ella possa comprendere al momento. <E ora devo ucciderlo prima che faccia del male a qualcuno a cui tengo.> potrebbe essere già troppo tardi, ma non può saperlo. Del resto il tempo che le è stato concesso è finito. Ma non dice altro, e fortunatamente il discorso passa a Hiashi. Le informazioni che riceve le fanno alzare un sopracciglio ed inclinare la testa leggermente di lato mentre va ad osservare la donna. <Cannibale?> oddio, ci sono orrori ben peggiori, come una violenza per esempio, o eseguire esperimenti e torture, ma continua ad ascoltare. Per lo più confusa, incredula, sgranando appena gli occhi nel tentativo di capire molto di più di quanto lei le abbia detto. <Ha ucciso una madre e un bambino per mangiarne i cuori?> ce ne sono di gusti strani, ma un ninja di Konoha che fa questo le sembra alquanto incredibile. Ha sempre pensato a Konoha come ad un villaggio felice. <Se fosse malato, perché non lo curano? O forse è una malattia come la mia?> la doppia personalità, come la vuoi curare? O vai di pasticche o l’accetti. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

15:35 Fumiko:
 < quella donna è quel bambino di cui Hiashi ha mangiato i cuori, beh erano un sacrificio fatto da mio padre per risvegliare il dio degli animali. Mi spiego meglio, o almeno ci provo. Nel regno animale esiste la parte di luce e la parte di ombre,come nel nostro mondo praticamente. Ogni parte viene controllata da un dio, la parte di luce da Aslan, la parte oscura da un caprone nero. Stanno cercando di risvegliare la parte oscura. > per quanto anche lei faccia fatica a vivere nella luce, non sarà mai come lui , non è suo padre è mai lo sarà < Hiashi ha mangiato il cuore di un bambino appena strappato dal grembo materno. Sarà qualcosa di imperdonabile. Come puoi mangiare il cuore di un innocente strappato alla vita , strappato dal corpo di sua madre? Come puoi usare il suo corpo in quel modo tanto ignobile? Si ritorna un attimo a Shade e a quello che fa < forse sì forse no, ecco perché cerco di starle sempre vicina. Vorrei tanto venire a Kusa più spesso, magari a passare una giornata insieme, tutti insieme. Ma al momento è impossibile, con Shade sotto il mirino sia di mio padre che di un nemico a noi sconosciuto, mia madre ancora in pericolo, non possiamo allontanarci . Dobbiamo sfruttare quello che il villaggio ci dà, per quanto un misero pensiero di protezione . Ma dobbiamo farcelo bastare al momento, e quando Shade sarà genin e magari sarete più unite.. Chissà. Magari stare tutti insieme > ricorda la promessa fatta a Kouki, e anche quella di Raido fatta alla figlia. Vivere come una famiglia. < ci sono persone malate a questo mondo Kouki, e tu non sei una di loro. Che questo sia chiaro. > la guarda dritta negli occhi mentre lo dice, lei non è Hiashi, lei non mangia cuori di neonati, lei non tortura la gente. < nemmeno Shade è mia figlia, ma è come se lo fosse. Il bene che mi lega a lei è grande, come quello che ne voglio a te. Ma non tutti sanno cosa significhi amare e sacrificarsi per un altra persona < se volesse usare la violenza lo farebbe senza doppi problemi, al villaggio non sono sicura, solo quando c'è tuo padre intorno lo sono e mi spiace portarlo via da te per così tanto tempo. Io.. Sono d'accordo con te > la guarda dritta negli occhi ancora < sono convinta che ci sia un potere tale da farmi arrivare a quello che voglio, a farlo fuori con le mie forze. E anche tu potresti far fuori il tuo creatore. Suppongo sia stato lui farti quelli > le iridi si stringono così come i pugni < tutta questa feccia deve sparire da questo mondo. Ci vuole qualcuno che lo ripulisca, qualcuno che rimetta tutto al suo posto, qualcuno che crei tutto da capo e come si deve. > sembra una utopia quello che vuole e desidera la donna, ma ci crede e si vede nella foga di come ne parla, gli occhi più grandi che brillano di una strana euforia. < so che mi comprendi, e ti comprendo anch'io. Sei l'unica con cui riesca a parlarne con più tranquillità, per sfogarmi senza gettare lacrime e senza farmi del male . Nessuno ti biasima, per quello che hai vissuto tu stessa. Avrò forse avuto la fortuna di avere avuto un poco di affetto nei miei primi anni, e adesso ho trovato mia madre, come tu hai trovato tuo padre. C'è la faremo senz'altro Kouki. Riuscirai ad ucciderlo, riuscirai a prenderti la tua vendetta > alla fine tutto si riduce a quella, la vendetta, il desiderio di provocare sangue e dolore in quelle figure < tuo padre è molto forte, non si lascerà battere di certo. E in più sei una chunin, sei molto più forte di me pure. Non sei sola ricordalo , siamo tutti pronti a proteggerti , perciò l'unico consiglio che mi viene di darti è non fare stupidaggini. Pensa a tuo papà e alla tua mamma, se facessi qualcosa che non dovresti spezzerai il loro cuore oltre che il tuo > un consiglio che vorrebbe dare anche a Shade, ma lì la cosa si rivela molto più difficile del previsto.

16:13 Kouki:
  [Casa] Okay, la situazione sul regno animale sembra essere più chiara ora. Fra luci ed ombre e divinità. Per quanto assurdo ed incredibile sia, le pare come una storia avvincente. Forse patteggerebbe per il caprone nero, ma meglio non lasciarsi trasportare da sentimenti troppo negative. Purtroppo per Fumiko, la ragazzina non riesce però a vedere Hiashi al suo stesso modo. <Quindi non li ha uccisi lui. Erano già morti, il vero mostro è chi non ha avuto riguardi nel strappare un bimbo dal ventre della madre. Una volta morti, che se ne facevano dei cuori?> parla con molta tranquillità, esponendo pacata il suo pensiero come sempre freddo e razionale. La fronte corrugata, non riuscendo a cogliere cosa dia fastidio alla donna. <Il nostro corpo, quando muore, non è altro che un involucro di carne. Io nemmeno comprendo l’utilità delle tombe… l’Hokage ha cercato di farmi comprendere l’importanza del ricordo e del seppellire i morti, ma io proprio non riesco. Forse non è parte di me.> una piccola pausa, vuole che Fumiko la capisca, vuole che comprenda il suo pensiero, perché lei invece non sta capendo quello della donna. <Se uccidesse gente innocente per mangiarseli, allora si, in effetti sarebbe macabro, sarebbe pericoloso. Ma ha mangiato cuori di gente morta alla quale non servivano più.> una piccola pausa, osservando negli occhi la donna per cercare di comprendere le sue emozioni così oscure a lei. <Se fosse un ninja pericoloso dubito che venga lasciato a piede libero. Ma se ha dei gusti strani nel mangiare, non significa che non voglia proteggere le persone del villaggio, o che non svolga il suo dovere al meglio. Se in tutti gli anni in cui è in vita, è sempre stato un ottimo ninja, non credo si possa definire mostro solo per i suoi gusti in fatto di cibo.> per lei tutto si riduce a quello… a dei gusti alimentari fuori dalla norma. <Io non so se mi sto spiegando. Ma non credo che farebbe di lui una persona malata o un mostro, ma solo una persona con dei gusti strani. Insomma, non ha fatto del male a nessuno, no?> lo chiede, perché magari che ne sa lei che nel tempo libero sto Hiashi non se ne vada a cacciare in giro per i boschi avventurieri di passaggio? Ma alla fine l’importante è che svolga il suo lavoro, punto. Il resto è contorno, almeno per lei. Non dice nulla riguardo al fatto che non si possono muovere da Kusa e che suo padre serva a loro anziché a lei, semplicemente alzerebbe le spalle. <Ora ne ho bisogno anche io, perché devo affrontare il mio creatore e da sola non riesco. E se non lo faccio subito ucciderà mia madre.> diciamo che suo padre non è in una bella posizione, deve difendere tutte le persone intorno a lui e in due villaggi diversi. Dannata distanza. Sorride verso Fumiko, sorride come se trovasse quella sua frase molto ingenua e le dispiace per lei. <Io sono malata, Fumiko. La mia mente non è sana e ho fatto cose orribili. Io ho ucciso per divertimento, torturato… e credo che sia più grave di un uomo che mangia cuori di gente già morta e che non ha ucciso lui.> non vuole che lei pensi alla Yakushi come ad una persona buona, no. Perché ne va della sua sicurezza. <Se Mirako prendesse il controllo di me… non ci sarebbe nessuno a impedirle di fare del male a Shade se solo volesse. Potrebbe torturarla in mille modi e ucciderla per il solo sadismo.> non sorride più. La piccola è terribilmente seria, pallida, mentre lo stomaco di contorce dal disgusto. <Credimi. Sarebbe più al sicuro con quel ninja che con me.> torna ora ad osservare il tavolino, il cuore le fa male e non capisce il perché, ma il viso è una maschera di dolore. Affranta, come se si fosse arresa a quel pericolo costante, alla sua natura che il suo creatore le ha dato. <Sai cosa ho fatto il giorno in cui mi sono guadagnata il grado di Chunin?> il tono di voce piatto, lontano e distante, come se davvero tutto quello non la riguardasse. <Ho desiderato la morte di un uomo. L’ho sgozzato, ho bevuto il suo sangue accanendomi su di lui come un animale. Mi sono divertita a farlo soffrire con le sue viscere. Ho voluto farlo soffrire perché mi faceva ribrezzo. C’erano altre persone, ma sono morte tutte, non ne abbiamo lasciata viva nemmeno una.> continua con quel tono monotono, racconta cose che non avrebbe mai raccontato ad altri. <Ho fatto tutto questo insieme a mio padre. Poi lui… è venuto da te, e io sono tornata a casa da sola, quella notte.> un piccolo sorriso, ma triste, mentre scuote appena la testa. <Io sono malata. Mirako è malata. Tutto è marcio dentro di me e io mi illudo di poter essere diversa. Ma non posso negare la mia natura. Il mio DNA.> non ha raccontato tutto quello per spaventarla, non lo ha fatto per creare disagio o dispetto, lo ha fatto per mettere Fumiko di fronte a decisioni migliori. <Sono più mostro io di Hiashi. Ai miei occhi, lui, non ha fatto niente di male. E di sicuro è un mostro ben peggiore tuo padre che ha violentato e fatto del male ad innocenti. È più mostro il mio creatore, per tutto il dolore che mi ha causato. Sono mostri… delle creature abominevoli che stanno nelle fogne.> sta divagando, si ferma e respira, mentre gli occhi rimangono fissi sul tavolino. <Tuo padre merita la morte. Il mio creatore merita la morte. E forse la meriterei anche io.> parla con tranquillità con lei, con una sincerità fuori dal comune e il cuore in mano. <Grazie per avermi spiegato tutto quanto, per avermi dato modo di comprendere e avermi permesso di farti comprendere più di me stessa.> gli occhi si abbassano alle proprie cicatrici, percorrendole con le dita, leggere, mentre i capelli le ricadono avanti sul viso. <Non sono abbastanza forte ancora. Vorrei solo avere più potere… lui mi ha fatto queste e molto altro. Mi ha creata come se fossi solo… un oggetto e plasmata come più voleva. Ha progettato tutto di me, e mi usa solo per i suoi scopi. Esperimenti, torture, illusioni, punizioni, isolamento. Mi ha fatto provare la morte e un dolore tanto grande da desiderarla, un sacco di volte. E in quel laboratorio io l’ho fatto a mia volta passando dalla parte del carnefice. Ma tutto questo finirà, io mi prenderò la mia vendetta, come tu la tua. E staremo bene.> ne è convinta per lo meno. Tace ora, ma sa già che probabilmente non sarà più la benvenuta, e forse lei avrà fatto il gioco di Mirako, almeno per una volta. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

16:39 Fumiko:
 Nega, non li ha uccisi lui < questo è vero, per quanto ne possa sapere io non ha ucciso nessuno, ma non credo nemmeno a questo, è sembrato abbastanza abile nel farlo e nel gustarselo > le viscere che si contorcono al solo ricordo di quella scena < il nostro corpo è l'ultima cosa che rimane su questa terra Kouki. Se tuo padre dovesse morire, preferiresti vederlo mangiato da altri uomini oppure con una sepoltura? Il funerale non serve solo a compiangere i morti, ma anche per ricordare chi erano senza dimenticarsene mai. Puoi dirmi che lo ricorderesti sempre, ma sai cosa si dice? Lontano dagli occhi lontano dal cuore, e mia madre sta soffrendo solo per non avere un corpo sulla quale piangere un ultima volta, un corpo da seppellire e dare pace all'anima di mio fratello. > sospira cercando di fargli capire l importanza di quel seppellire la gente, senza però essere aggressiva, un po per fargli capire il proprio punto di vista < Kouki, voglio che tu mi risponda sinceramente. Se vedessi una donna incinta, tenuta ferma e poi la vedessi mentre le estraggono il bambino con forza, e sacrificano anche lui, come reagiresti? Tu Kouki, non tu Mirako. Tu Kouki non proveresti dolore per quelle due povere anime ? Un neonato che non ha avuto nemmeno la possibilità di vivere , violato nel posto che dovrebbe proteggerlo, il ventre di sua madre. E oltre ad essere stato privato del diritto della vita , viene privato anche dell'amore che c'era tra lui e la madre. Forse è stato questo che più mi ha .. Colpito. Il fatto di mangiare i cuori di due persone che si sono amate tantissimo, anche se un neonato avrebbe amato tanto la sua mamma. Ed è giusto privarlo anche di quella parte di se? Di lasciare che il suo corpicino venga ancora e ancora torturato fino a mancargli la parte più importante? > tenta di spingersi, mette il cuore in quello che dice, pensieri che le fanno male, pensieri di una madre forse. < questo è anche essere un mostro, non è stato un gesto di istinto come gli animali. Noi siamo uomini e donne, abbiamo una testa che ci permette di pensare a quello che facciamo , e giusto o sbagliato esistono per noi. Se riesci a strappare il cuore da un innocente appena ucciso, appena provato di tutto, sei anche tu senza un anima a mio parere.. E anche a parere di tuo padre, ci siamo ritrovati molto d'accordo su questo pensiero > non sa perché quelli non capiscono la gravità del gesto di Hiashi continuando a proteggerlo, a giustificarlo < nessuno prima di me sapeva le tendenze di quest'uomo , ma ricorda che non siamo animali, non ci cibiamo dei nostri simili e questo è sbagliato, non possiamo farlo. < tua madre è una Hyuga, avverti anche il clan, penso che la proteggeranno da qualsiasi pericolo > si sente in dovere di dare questo consiglio nonostante ultimamente Kaori non si sia fatta vedere da lei, non la vede da molto. Non che siano amiche o chissà cosa , ma abitano nello stesso villaggio . Ascolta il dire della giovane con una stretta allo stomaco ma una domanda sorge più che spontanea < ho conosciuto te e ho conosciuto Mirako. So che tu non potesti mai fare del male ma lei si, in quanto figlia di quello che ti è successo e che non doveva accadere. Ma non si può tornare indietro no? Credo.. Spero.. Che quando riuscirai a prenderti la tua vendetta, il tuo animo si placherà e lentamente anche Mirako andrà via dalla tua vita, lasciando solo il posto a te Kouki. Voglio sapere se quanto mi hai detto, tutte le cose orribili che dici di aver fatto, le hai fatte tu o le ha fatte lei. Questo è importante saperlo. Perché non siete le stesse, siete due identità diverse tra loro, due persone diverse che occupano il medesimo corpo. Hiashi lo ha fatto con consapevolezza di essere se stesso, ha deciso di sua spontanea volontà di fare quello che ha fatto, non ha alcuna doppia personalità , niente di niente . Lui ha deciso, lui ha scelto. Eri tu o Mirako a fare tutto ciò? > aspetta una risposta sperando che sia quella che desidera, che sia stata Mirako a farlo e non Kouki, e crede di aver ragione. < mi dispiace che tu abbia affrontato tutto questo.. So cosa si prova specialmente ad essere impotenti, a non poter fare nulla. Abbiamo avuto una seconda occasione, potevamo morire in quei periodi e invece siamo qui. Alla fine di tutto questo saremo forti e avremo la nostra vendetta > se la sarebbero presa entrambe, quello che spetta l'iro sarebbe arrivato < qualcosa che ci renderà finalmente libere , senza alcuna paura.. >

17:07 Kouki:
  [Casa] Non può commentare oltre quello stato di Hiashi, perché non lo conosce e non può sapere se effettivamente poi non se ne vada in giro a uccidere esseri umani innocenti per mangiarseli. Il suo diritto di giudicare si ferma a quanto le è stato raccontato e a quanto può sapere. <Il nostro corpo diviene polvere. Nient’altro che ossa nella terra alla fine e non hai comunque un corpo da piangere. Ma solo ricordi, foto.> rimane parecchio convinta di questo. <Se mio padre morisse non avrebbe importanza che fine fa il suo corpo. Perché nulla cambierebbe il fatto che non c’è più. Rimane morto comunque, in ogni caso.> ammette pacatamente, mentre insiste in quella sua convinzione, ma senza pretendere che Fumiko cambi le sue idee, per carità. <Cosa proverei?> già, cosa proverebbe? Cosa potrebbe mai sentire se vedesse una cosa simile? <Disgusto. Perderei il lume della ragione e vorrei solamente aprire in due l’essere che ha fatto questo e strozzarlo con le sue stesse interiora.> gentile e cara coma una serpe velenosa, insomma. <Mi orripila il gesto. Ma fino a quando per me sarà orripilante? Davvero, per me quando una persona muore, è ormai morta… ho capito quello che ti vuoi dire. Ho capito che ti ha disgustato il fatto che qualcuno mangiasse quei cuori, ma io non riesco a vederne la gravità.> be, che non abbia una mente equilibrata già si sapeva, quindi non ci sarebbe da stupirsi molto. <Tu non mi conosci, non sai cosa potrei fare. Tu dici che io non farei niente, che sono figlia del male che mi è stato fatto. Perché giustifichi me? Perché trovi una scusa per le mie orripilanti azioni, mentre per questo Hiashi no? Io ho fatto cose peggiori e mi sono state fatte cose orribili che mi hanno probabilmente plasmata in questo modo. Lo stesso potrebbe valere per Hiashi, per questo io non mi permetto di giudicare senza conoscere. Sarebbe un errore imperdonabile, una sciocchezza indescrivibile. Questo perché non sopporterei che la gente giudicasse me senza conoscermi. Certo vale per me, non so per Mirako…> la somiglianza fra il suo essere e quello di Hiashi, è palese. Allora la ragazzina non capisce perché a lei sia condonato tutto, mentre a questo sconosciuto no. Cosa le sfugge? Cosa non sta comprendendo dell’animo umano? Ed è lì, che vuole capire, vuole comprendere. Non le importa di questo Hiashi, non le importa cosa penseranno di lui, non le interessa a dire il vero… lei vuole solo comprendere la mentalità degli altri. Senza critiche, senza attaccare Fumiko, ma anzi, vuole che lei lo spieghi. <Tratta un bambino come un mostro, e probabilmente diventerà tale.> è così lineare l’animo umano per lei, che quasi non riesce a cogliere le sfumature. Si alzerebbe dal divano ora, lentamente, senza guardare quella donna in viso, perché quello che sta per risponderle non le piace. <A volte era Mirako, a volte no. A volte eravamo tutte e due insieme. Certo, la maggior parte delle volte era Lei, ma… io e Lei non siamo forse la stessa persona? Per quanto magari per me sarebbe più difficile fare del male ad un innocente, le mie idee rimangono comunque poco… equilibrate.> non osa nemmeno vedere se quella ranocchia è lì accanto a lei, o se sia scappata via dalla bambina. <Mirako non se ne andrà mai. Per quanto lei sia nettamente più cattiva e maligna di me… non posso negare la mia vera natura. Non posso negare di avere un sannin come Orochimaru come padre, ce l’ho nel sangue, nelle vene. Lo sento. Sono stata creata per questo e non posso sfuggire alla genetica.> gli occhi ancora lucidi, si lasciano sfuggire delle silenziose lacrime, un destino che ormai ha accettato, del quale ogni tanto è orgoglioso, e ogni tanto no. <Scusa… devo andare, devo cercare di avvertire mia madre… grazie per l’invito e scusa se ho rovinato tutto.> afferma, in maniera quasi timida ed impacciata, mentre si passa un braccio sugli occhi, per cancellare le lacrime. Se le fosse possibile saluterebbe anche Kei, ma alla fin fine si allontanerebbe da quella casa, con il cuore, deve ammetterlo, più leggero in effetti. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C][END]

17:23 Fumiko:
 Non sono d'accordo e questo va comunque bene, il fatto che ne abbiano parlato così. Per lei rimane importante invece avere il corpo di qualcuno, evitare che qualcuno lo contamini ancora dopo la morte, così come desidera avere il corpo di Kurako di nuovo per se e per la madre. Vuole dargli degna sepoltura e fargli tornare a far parte del grande albero Senjuu che hanno nel dojo, un albero composto da tanti alberi impiantati ogni qual volta muore un Senjuu. < questo fa capire quanto tu sia normale, quanto le tue emozioni non sono né sbagliate ne errate. Pensavo che mi si sarebbe strappato il cuore nel vedere quella scena , volevo strapparmelo io. Quell uomo è rimasto totalmente impassibile davanti una scena del genere, quale uomo normale lo farebbe? Né una smorfia ne altro, un volto pulito di qualsiasi emozione. È un mostro, e lo sarà sempre. Non merita alcun perdono , nei suoi gesti c'era consapevolezza di ciò che faceva , non c'era ne istinto ne rabbia ne odio. Solo desiderio di farlo > e questo la disgusta non poco < avresti potuto uccidere Kei stringendo la mano su di lui , basterebbe poco e non l'hai fatto. Non è una scusa, è la distinzione che si fa tra persone diverse. Tu non sei Mirako e lei non è te, per quanto alcuni vostri pensieri possano essere simili ti non sei lei . Le idee son idee, i modi son quelli che ti contraddistinguono da lei, dall'essere come lei > la osserva dalla sua posizione < ti sei pentita dei gesti che hai compiuto tu? Li hai fatti con consapevolezza di stare arrecando dolore? Ma soprattutto, questi hanno meritato tale dolore? > tante le domande che si pongono le due, avrebbe sgozzato qualcuno se necessario? Avrebbe fatto del male? Si, lo avrebbe fatto tutte le volte che deve, per liberare quel mondo da quella feccia che lo abita < bisogna iniziare a ripulire questo mondo Kouki, dal tuo creatore, da mio padre, e da tanti altri. E se ciò dovesse essere considerato crudele sarà perché è per un bene superiore, per portare la pace e l equità in questo paese. > pronta anche ad essere etichettata come crudele, sarebbe andata avanti in quelle sue idee < io pure ero costretta ad essere Konan, uguale a lei in tutto e per tutto. Ma io son io , così come tu sei tu. Non farti influenzare da chi ti dice chi o cosa devi essere, devi deciderlo tu > guarda le sue lacrime alzandosi in piedi e sospirando < stai attenta Kouki, non hai rovinato nulla. Sei sempre la benvenuta qui dentro > e con ciò andrebbe a chiudere la porta per ritornare alle proprie faccende [ end ]

Fumiko e Kouki attraversano i propri passati raccontandoli, si ritrovano ad essere veramente simili e a provare gli stessi sentimenti verso quelli che possono considerare come loro "padri" .
L' astio verso il villaggio , l'Hokage e il mondo in se cresce sempre di più dentro Fumiko , cercando di farle comprendere anche alla bambina, insieme alla storia di Hiashi .
Finiscono per parlare della doppia personalità della bambina , e di come il mondo deve essere ripulito dalla feccia che lo abita.