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Allenamento Ishibaku

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con Shigeo

23:31 Shigeo:
  [Dojo Ishiba] La passeggiata serale è stata più che gradita. Ha incontrato un volto nuovo, un deshi dell'accademia di Kusa di cui aveva ignorato l'esistenza durante la sua vita da allievo. È sempre bello farsi nuove amicizie in quel villaggio isolato e il buon umore di quei giorni aiuta a socializzare. Indossa i medesimi vestiti portati precedentemente: un dolcevita nero sovrastato da una tunica aperta di lunghezza pari all'altezza dei fianchi color crema, dalle maniche più corte rispetto a quelle del dolcevita e dal materiale setoso. Pantaloni grigi e calzari ninja neri cingono adeguatamente gli arti inferiori che rimangono comunque liberi di compiere qualsiasi tipo di movimento. La scoperta della sera precedente è stata segnante per il neo-genin, del tutto determinato ora a capire come gestire al massimo la sua innata che ora sa di detenere nei propri geni. Si trova infatti nel dojo di famiglia: la stanza è ampia, composta da tre pareti bianche solide e una invece composta da una serie di pilastri in legno che sorreggono un piccolo tetto che dà sul giardino, permettendo così di respirare aria aperta. Il coprifronte appena conquistato giace a terra ben steso in un angolo della stanza, vicino a dove comincia il pavimento di linoleum, subito dopo l'ingresso nella stanza. Dal soffitto pendono una serie di anelli di diverse dimensioni, attaccati tramite un nastro lucido bianco. Tutto molto bianco, forse troppo, ma in fin dei conti si tratta degli Ishiba. Shigeo permane in piedi al centro della stanza a circa 4 metri di distanza in linea d'aria dagli anelli. Gli occhi sono chiusi, le gambe leggermente flesse. Le mani andrebbero ora a formare il sigillo della Capra, mantenendo una presa ben salda proprio di fronte al suo volto. È tutto chiaro, è lì per allenarsi. È infatti concentrato sul buio dentro di sé, buio che verrebbe destabilizzato da un flusso di luce rossastra ricavata dalle proprie fibre muscolari e terminazioni nervose, che verrebbe ora convogliato in una struttura compatta dalla forma sferica. Un altro globo verrebbe invece creato concretizzando le vibrazioni dei propri pensieri ed emozioni sorto forma di energia, convogliata sotto forma di luce verde. Le due sfere ora verrebbero fatte ruotare con un moto che piano piano diverrebbe vorticoso, fino a formare un ampio anello di luce che andrebbe mano a mano a restringersi fino a spingere le sfere ad entrare in contatto ed unirsi sotto forma di un unico globo di dimensioni maggiori e dal colore azzurro: il chakra. I legami verrebbero poi disgregati per permettere ad un abbondante flusso di percorrere i suoi canali in un moto perpetuo. Aprirebbe gli occhi ora e scioglierebbe il sigillo. Intorno a sé il silenzio e la sicurezza di essere solo. È privo di armamenti: vuole concentrarsi sul potere che è dentro di sé. [Tentativo Impasto Chakra] [Chakra 30/30]

23:45 Shigeo:
  [Dojo Ishiba] Bene. Ora che la prima fase, preliminare ma necessaria, è stata compiuta è il momento di ricreare quello che ieri ha risvegliato e che d'ora in avanti sarà eternamente suo. Ricorda infatti come la sera prima l'attivazione dell'Ishibaku sia stata possibile grazie ad una serie di fattori. La meraviglia e la gioia innanzitutto. È stato infatti vedendo quello spettacolo di origami danzanti per l'aria della stanza che qualcosa si è mosso in lui, qualcosa che lo stava per portare alle lacrime, un qualcosa di immensamente positivo ed armonico. Quello è stato il motore portante di tutta l'operazione di attivazione. Lo terrà ben presente per il resto della sua pratica. Un'altro fattore è stata la concentrazione e la consapevolezza del proprio corpo e di come il flusso di chakra fosse volontariamente direzionato in modo armonico attraverso ogni sua fibra per poterla successivamente tramutare in carta. È pronto. Chiuderebbe ora gli occhi, sicuro che nessuno a quell'ora sarebbe venuto a disturbarlo. Le luci fioche della sala favoriscono un profondo raccoglimento che sfrutterebbe subito per portarsi più a fondo dentro di sé. Il plesso solare verrebbe avvertito come sede di quell'energia particolare, come una gabbia, troppo stretta per contenere una forza tanto grande. Permetterebbe ora quindi a quel calore di fuoriuscire ed espandersi in tutto il corpo, fino ad arrivare alla sua fronte che, corrugata fino ad un attimo prima, andrebbe a rilassarsi accompagnata da un lieve e breve tremolio delle palpebre. Il chakra ora verrebbe mosso in tutto il corpo, portato ad ogni sua estremità, occupando ciascun punto di fuga come fosse pronto ad uscire. Ma l'uscita invece verrebbe controllata e dosata gradualmente, in modo da permettere ad un sottilissimo velo di chakra di avvolgere la sua figura nella sua parte più esterna e superficiale, per poi approfondire la presa sui suoi muscoli fino a giungere alla parte dura delle sue ossa. Il chakra si stabilizzerebbe poi in tutto il corpo, ponendosi come fosse una lamina dalle infinite linee e direzioni. Avvertirebbe ora quel senso di leggerezza, come se dove prima la carne compatta occupava spazio ora ci fosse maggior distanza e l'aria riuscisse a passargli attraverso. La sensazione verrebbe ora ben riconosciuta dal genin, che andrebbe ora ad aprire gli occhi, rinnovando la visione di ciò che lo circonda e avvertendo la propria innata attivata nel suo essere. [Tentativo Attivazione Ishibaku] [Chakra 30/30]

00:02 Shigeo:
  [Dojo Ishiba] < Wow... > sospira, quasi gli mancasse il fiato. Attivare l'Ishibaku lo conduce a stare in una nuova condizione di sé, percepisce il proprio corpo come mai prima. Una sensazione meravigliosa sì, ma allo stesso tempo, almeno per il momento, non molto controllata. Non si sente molto a suo agio, ma come gli ha spiegato la madre e gli zii, è una condizione a cui farà presto l'abitudine. Non osa muoversi per paura di rompersi. Sì, la sensazione è di sentirsi leggeri, talmente tanto da essere fragili, come una folata di vento potrebbe spargere l'intero suo corpo per la stanza come fosse fatto di... carta! Allora forse è sulla strada giusta. Bene il compito assegnatogli dal padre per compiere il primo traguardo è di riuscire a direzionare un aeroplanino ricavato da un foglietto di carta prodotto dal suo corpo all'interno dell'anello più grande, quello che sta più in centro ed è più vicino degli altri al suolo. Concentrazione: il primo passo è riuscire a staccare almeno un foglietto dal proprio corpo, almeno da una zona del proprio corpo. La coscia destra. Andrebbe quindi a mantenere lo sguardo vivo di fronte a se, ma portando l'attenzione della sua coscienza su quel velo di chakra che ormai gli attraversa il corpo. Quest'ultimo verrebbe intensificato proprio all'altezza della coscia destra, cercando di aumentare la grandezza delle lamine di chakra che da impercettibili diventerebbero più spesse, in modo da distanziare le fibre umane di Shigeo in tanti piccoli frammenti millimetrici con una sede ben stabilita. Se questo andato a buon fine rilascerebbe il chakra, in modo tale da non renderlo più necessario come forza separatrice, essendo ormai il suo quadricipite e adduttore destro evidentemente segnato da piccoli taglietti che nasconderebbero blocchi di carta delle medesime dimensioni ma collocati in posizioni tanto diverse quanto precise. [Ishibaku On] [Chakra 30/30]

00:15 Shigeo:
  [Dojo Ishiba] Sono pochi gli istanti in cui il genin riesce a mantenere l'equilibrio, poi la tragedia: la coscia si è trasformata in un ammasso di foglietti certo, ma rilasciando il chakra ha causato una perdita della compattezza di quest'ultimi che hanno ceduto alla gravità spezzando l'arto. Insomma la sua gamba destra, da metà coscia in giù giace a terra, compatta e in carne dal ginocchio all'estremità del piede, ma carta sparsa invece nella zona superiore. La perdita dell'arto ha ovviamente causato un capitombolo al povero Ishiba, che grazie all'ausilio delle mani ha potuto frenare e attutire un po' la caduta a lato. La zona destra dal suo inguine in giù è un ammasso di foglietti sparsi, alcuni dei quali rimangono attaccati alla parte non trasformata, altri svolazzano al suolo. Il capo si volta piano verso sinistra. È consapevole di ciò che è successo? < OMMIODDIOOO!! > evidentemente no, anzi solo ora si è reso conto di essersi procurato un'amputazione bella e buona, accorgendosi che la sua gamba permane a terra piatta a qualche centimetro da lui. < E ora che faccio? ORA CHE CAZZO FACCIO?! Mio padre mi ucciderà! > parla da solo chiaramente in panico. La cosa curiosa, a cui solo ora pone attenzione, è che la gamba sì, è troncata a metà, ma non prova alcun dolore. Anzi volendo può muovere il piede e piegare il ginocchio, come se non si fossero mai separati dal corpo. Questo lo rincuora molto, ma dovrà comunque trovare una soluzione per rimettere tutto al proprio posto. Nel frattempo l'attenzione viene attirata da quei foglietti sparsi sul pavimento, foglietti che fino a poco prima erano muscoli. [Ishibaku On] [Chakra 30/30]

00:30 Shigeo:
  [Dojo Ishiba] Bando ai convenevoli. Ha ottenuto quello che voleva no? La gamba è scomposta nella parte interessata. L'allenamento potrà dirsi concluso per oggi riportando la gamba nella sua interezza alle fattezze originali. La prossima volta tenterà con gli anelli. Andrebbe quindi a concentrarsi rimanendo a terra. Ruota sulla gamba sinistra, riportando la schiena in posizione eretta aiutato dalle braccia ben puntate posteriormente. Si trova quindi semplicemente seduto... senza una gamba, che però rimane lì di fronte a sé e risponde a tutti i suoi impulsi nervosi. Come gli è stato spiegato, per ricomporsi deve rievocare la sensazione del suo corpo come era ad Ishibaku appena attivato, quindi senza che fosse trasformato in foglietti. Concentrerebbe quindi in flusso di chakra come in precedenza a livello della coscia destra, nello spazio che ora risulta vuoto se no per qualche foglietto che spunta da metà della zona. Rievocherebbe ora dentro di sé la sensazione della coscia allo stato originale: il peso, la compattezza che da quasi impalpabile tornerebbe ad essere concreta e densa. Visualizzerebbe ora la sua gamba nella sua totalità ed intensificherebbe l'apporto di chakra nella zona adibita, permettendo così ai foglietti di librarsi in aria e raggiungere piano piano, uno alla volta, la sede che occupavano prima di spargersi sul terreno. Come fosse un magnete, il chakra convoglierebbe tutti i blocchi di carta che compongono i suo arto, il tutto accompagnato da un lieve fruscio. La gamba ora si riavvicinerebbe per poi riattaccarsi alla sede come fosse il pezzo di un puzzle. Quando anche l'ultimo foglietto si fosse posato al posto giusto, il bianco della carta lascerebbe posto al colore della sua pelle e dei suoi pantaloni, e le lamine che come piccoli tagli recidono la superficie si assorbirebbero, riportando l'arto alle condizioni iniziali, più leggero del normale per via dell'Ishibaku attivo, ma ben compatto. Compiuto ciò con una controprova visiva, proverebbe ora ad alzarsi, sperando di riuscire a sorreggersi sull'arto ricomposto senza che quest'ultimo si sgretoli a terra in mille foglietti. [Tentativo ricomposizione coscia destra] [Ishibaku On] [Chakra 30/30]

00:39 Shigeo:
  [Dojo Ishiba] Che fortuna. È in piedi e la gamba sembra reggere. Lo può avvertire. Avverte chiaramente che tutto è tornato al suo posto. Quella che prima considerava fragilità ora è per lui immensa stabilità: si sente un pezzo unico. Chissà quando dovrà arrivare a scomporre interamente il suo corpo. Gli verrà un attacco di cuore. Il lato positivo e che ce l'ha fatta: nonostante l'inconveniente ha creato carta dal suo corpo ed è riuscito poi a riportare tutto allo stato originale ricomponendosi. È un ottimo traguardo per un primo allenamento. Per oggi può bastare così. L'espressione sul viso è quella di uno che ha scampato un grave incidente, ma anche questo fa parte di essere ninja e ancora di più di essere un Ishiba. Permetterebbe ora al velo di chakra in cui è immerso di riassorbirsi, ritornando nei suoi canali di scorrimento insieme al flusso perpetuo per poi bloccare a sua volta anche quest'ultimo < Oddio... > un lieve capogiro. Questi cambi continui di consistenza corporea non sono facili da digerire. Si palpa un po' partendo dalla coscia: avverte come i muscoli siano muscoli e la pelle sia pelle. Ne è sollevato. Due passetti solo per sicurezza e... può camminare! Perfetto, è stato un buon allenamento. < Bene... ora a letto, subito! > sussurra tra sé mentre raccoglie il coprifronte. Sono giorni ricchi di sorprese e scoperte, alcune traumatiche, ma sono i suoi primi passi per diventare un vero shinobi. [Ishibaku Off] [Chakra Off] [END]

Shigeo allena l'Ishibaku per la prima volta da solo presso il dojo del clan. Il suo tentativo di scomporre la sua coscia in carta riesce, ma a che prezzo...