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Un nuovo amico fuori dalle mura

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con Shigeo, Kyokawa

20:50 Kyokawa:
  [Mura esterne - Portone sud] Il giovane deshi si trova poco fuori dalla cinta muraria che circonda il villaggio di Kusa; è seduto su un bordo del muretto che protegge dal profondo fossato e il suo sguardo è diretto a Sud, verso il Paese del Vento. Non c’è più anima viva a quest’ora che esce o entra da Kusa, e anche per lui a breve si farà il momento di tornare a casa, lasciando un luogo poco sicuro alle spalle. Negli ultimi giorni ha passato diversi momenti fuori dalle mura, data l’ormai crescente nostalgia di casa. Indosso le vesti da allenamento, in quanto oggi avrebbe voluto recarsi all’Accademia, ma tra le varie commissioni non ne ha avuto più il tempo: calzari neri, ben adesi ai piedi, con dei lacci di cuoio a cingere le caviglie; pantaloni larghi color grigio scuro, con poche tasche; al torso una maglia nera, a tinta unita, senza alcuna scritta; alle mani i guanti Ninja. L’equipaggiamento che porta con se consiste in diverse piccole armi: alla gamba sinistra è legato l’accessorio per portare armi da lancio con dentro tre Kunai e tre Shuriken; al fianco sinistro è fissato alla cintura il kunai a tre punte; i vambracci e gli schinieri sono allacciati nei rispettivi alloggi anatomici; all’interno del portaoggetti sono posizionati due fuuda con sigillati al loro interno due tronchetti da sostituzione. Gli occhi color rosso acceso risplendono in questa sera con poca luna, quasi totalmente coperta dalle nubi, mentre i capelli albini svolazzano mossi dalla brezza calda che spira verso Nord. [Gamba sinistra: porta Kunai e Shuriken - 3 Kunai e 3 Shuriken / Fianco sinistro: Kunai a tre punte / Fianco destro: portaoggetti – 2 fuuda con tronchetti da sostituzione / Braccia: vambracci / Mani: guanti ninja / Gambe: schinieri]

21:10 Shigeo:
  [Mura Esterne: Portone Sud] La vita non gli ha mai sorriso così tanto, ma proprio mai. Essere Genin oltre, alla soddisfazione personale, gli conferisce anche quell’aria autoritaria che solo il coprifronte ben piazzato al collo può testimoniare. Si è finalmente liberato del kimono che è stato costretto ad indossare durante gli ultimi due giorni per via delle celebrazioni interne alla famiglia: gli Ishida sanno essere molto festaioli, ma è una festività che comunque ha richiesto un certo rigore, dal momento che si è rivelata in un secondo momento l’occasione per risvegliare la sua meravigliosa innata. Vorrebbe essere in questo momento uno stormo di carta svolazzante che oscura il bagliore lunare, ombreggiando il cielo, ma è ancora troppo presto per riuscire a dominare la disgregazione del suo corpo al completo, fa già molta fatica a dominare quella di un solo arto. Per questo si trova con i piedi ben piantati al terreno, camminando attorno alle mura del villaggio, giusto per uscire un po’ dalla cerchia di parenti ossessionati dal fatto che anche lui, promessa del clan e erede purosangue, sia un detentore del gene dell’Ishibaku. Ha iniziato la camminata uscendo da portone Nord e ormai sta giungendo nei pressi del corrispettivo a Sud. Indossa un semplice dolcevita nero a maniche lunghe, seguito da pantaloni grigi e calzari ninja neri. Nessun armamento con sé, deve cominciare a farne a meno. Sopra il dolcevita una leggera tunica aperta sullo sterno cade delicatamente, una tunica dal materiale segoso tendente al bianco crema e dai riflessi lucidi ben notabili. Solo ora riesce a sorgere una figura, una figura che si fa più vicina e la cui vicinanza permette allo shinobi di capirne la natura: indossa vesti ninja, ma non gli sembra di averlo visto durante la cerimonia di iniziazione. Non porta alcun coprifronte. Deve essere un allievo. Si avvicina lento, spinto dalla nuova emozione di essere un ninja a tutti gli effetti. A pochi metri di distanza da questo decide di proferir parola. < Buonasera! Tutto bene? > sorride per rassicurare. Stare sulle mura a quest’ora non garantisce il massimo della sicurezza, meglio verificare che sia tutto apposto.

21:19 Kyokawa:
  [Mura esterne - Portone sud] Rimanendo seduto sulla liscia pietra del muretto, il deshi continua ad osservare all’orizzonte per cercare di carpire qualche movimento, ma sempre nulla si muove in direzione di Sunagakure; la sua speranza era quella di vedere un treno, gli piacciono i treni. Con la coda dell’occhio scorge una persona che si avvicina lentamente; questa non sembra avere intenzioni ostili e la sua andatura è leggera e costante, diretta verso la posizione in cui si trova Kyokawa. Il ragazzo è vestito di scuro da testa a piedi, ma sopra porta una tunica candida che difficilmente non può essere notata; al collo è in bella mostra il coprifronte di Kusa; i capelli, bianchi come i suoi, sono mossi dallo stesso vento che continua a soffiare imperterrito. <Buonasera … > ricambia il saluto, ruotando ora la testa nella sua direzione e fissandolo dritto negli occhi, senza però alzarsi dalla sua seduta; la mano sinistra si muove a cenno di saluto. <Tutto tranquillo, nessun nemico in vista> risponde, ironico, portando la stessa mano usata poco prima ad indicare il vuoto di fronte a se. <Ci conosciamo?> domanda subito, retoricamente, in quanto non ha mai incontrato prima d’ora quel giovane e non l’ha nemmeno visto all’Accademia durante le varie lezioni degli ultimi tempi. [Gamba sinistra: porta Kunai e Shuriken - 3 Kunai e 3 Shuriken / Fianco sinistro: Kunai a tre punte / Fianco destro: portaoggetti – 2 fuuda con tronchetti da sostituzione / Braccia: vambracci / Mani: guanti ninja / Gambe: schinieri]

21:34 Shigeo:
  [Mura Esterne: Portone Sud] A primo impatto il ragazzo che si trova di fronte sembra essere qualcuno che sa il fatto suo, partendo dalla garanzia fornita dalla chioma bianca, proprio come la sua, che riflette in un certo senso le tonalità offerte dalla luna: insomma, si sa, il capello bianco attira. < Oh bene. > commenta, consapevole del fatto che il villaggio, almeno per quella nottata, pare essere circondato da calma piatta. Inutile dire che se ci fosse qualche tipo di pericolo in vista non sarebbe di certo in grado di fare molto nella sua posizione, al massimo avrebbe potuto regalare una rosa di carta al nemico. < Non credo di averti mai visto sai… > risponde riflessivo. E’ un volto nuovo e sembra che non si siano mai incontrati prima d’ora, nemmeno in accademia. < Sono Shigeo Ishiba, piacere. > non tende la mano, ma china solo il capo. Cita anche il cognome e lo fa per due ragioni: innanzitutto deve essere chiara la sua provenienza, essendo che ormai la fama degli Ishiba è ben nota anche a Kusa, in secondo luogo perché ne va troppo fiero, soprattutto negli ultimi giorni. < Tu invece sei…? > non deve essere originario di Kusa, lo avrebbe scorto in qualche modo, essendo che il villaggio è di esigue dimensioni. Beh, tanto vale conoscere nuova gente. Si avvicina infatti al muretto dove siede il ragazzo, per poi accovacciarsi e, con l’ausilio di entrambe le braccia, sedersi a sua volta nella medesima condizione.

21:45 Kyokawa:
  [Mura esterne - Portone sud] Sorride gentilmente alle prime parole dell’altro, il quale sembra quasi rassicurato dal fatto che Kyokawa non abbia scorto nessun pericolo nel circondario; forse quell’estraneo non sa che il deshi è praticamente alle prime armi e, in caso di pericoli, toccherebbe a lui proteggere l’allievo. <Piacere di conoscerti Shigeo!> accenna, sempre felice di fare nuove conoscenze; non si fida di molte persone, ma è molto contento di poter parlare e scambiare informazioni, o pettegolezzi, con tutti. <Io sono Kyokawa> si presenta di rimando alla domanda dell’altro, senza dare ulteriori informazioni a riguardo: sulla sua provenienza e sul suo passato è sempre restio a parlarne. Passa così qualche istante, mentre l’altro ragazzo si siede di fianco a lui; tutto sommato la sua prima impressione non era sbagliata, non è una minaccia, almeno per ora. <Ishiba hai detto?> domanda poco dopo con sguardo dubbioso <Ho sentito che è successo qualcosa negli ultimi giorni nel vostro clan … > confessa all’altro, ricordando di aver origliato discorsi al mercato la mattina stessa; parlavano di un nuovo genin, per quanto gli pare di ricordare, ma non è del tutto sicuro, e poi si sa, le voci che girano per il Quinto Cerchio sono attendibili quanto un ramen senza carne <… qualcuno parlava anche di una festa!> aggiunge, sperando, magari, di riuscire ad ottenere un invito per una abbuffata gratuita. [Gamba sinistra: porta Kunai e Shuriken - 3 Kunai e 3 Shuriken / Fianco sinistro: Kunai a tre punte / Fianco destro: portaoggetti – 2 fuuda con tronchetti da sostituzione / Braccia: vambracci / Mani: guanti ninja / Gambe: schinieri]

21:57 Shigeo:
  [Mura Esterne: Portone Sud] Kyokawa. Un nome molto musicale, non c'è che dire. Sì, forse è un po' anomalo come pensare, ma gli capita spesso di mettere i nomi delle persone su melodie che gli circolano in testa, forse perché le persone che lo hanno da sempre circondato hanno nomi alle volte parecchio lunghi e l'unico modo di ricordarseli e cantarli nella testa un paio di volte. Beh, ormai quel nome è ben saldo nella sua memoria. < Oddio c'era da aspettarselo... > a quanto pare la cerimonia della sua promozione è stata avvertita in tutto il villaggio senza che nemmeno lui si accorgesse. Non che la sua famiglia sia chiassosa, invasiva o quant'altro, ma diciamo che se un Ishiba fa una cosa, la fa molto bene ed essendo che la regalità e l'opulenza sono sempre state alla base dei principi del clan, beh, qualsiasi passante avrebbe notato la cerimonia in corso pur rimanendo fuori dalla magione. < Beh quel genin sono io eheh > ridacchia battendo un paio di volte con l'indice sulla placca di metallo del coprifronte, generando un lieve tintinnio. < Devi sapere che la mia famiglia è molto aristocratica e quindi alle volte... sfarzosa... > lo sono davvero, < Ma non ti preoccupare, siamo un clan molto dedito al villaggio e alla carriera ninja... >. A testimone di ciò è il fatto che alcuni dei membri sono ninja attivi del villaggio, tra i più abili in realtà, come sua madre o addirittura lo zio. < In accademia magari avrai l'occasione di incontrare mio zio, Kee Ishiba. Ecco lui è il tipico Ishiba... > ridacchia < Fai l'Accademia giusto? >

22:05 Kyokawa:
  [Mura esterne - Portone sud] Inizialmente la reazione dell’altro sembra sorpresa, o quasi infastidita, dal fatto di essere stato riconosciuto, anche se poi i toni cambiano e appare più sereno. <Eh eh> scandisce lentamente il deshi, mentre continua ad ascoltare le parole altrui; un Ishiba quindi, per di più proprio quello che ha appena superato l’esame per diventare genin: questa potrebbe essere un’occasione per cogliere qualche utile informazione riguardo alla prova che lo aspetta; altro che abbuffata, questa conversazione serale con uno sconosciuto può essere molto più utile. <Congratulazioni allora, Shigeo!> si rivolge all’altro con tono realmente compiaciuto, sollevando la mano destra e portandola dietro la schiena dell’altro, con l’intenzione di dargli due delicate pacche, come plateale gesto di riconoscimento. Ignorando poi il restante discorso sulla sua famiglia, conosciuta quasi da tutti gli shinobi del villaggio, almeno da quelli che hanno studiato la storia dei clan, risponde direttamente all’ultima domanda <Eh già, sono un allievo …> ammette, con un pizzico di imbarazzo per il fatto di trovarsi di fianco ad un suo superiore in grado < … a proposito, cosa mi puoi dire sull’esame?> la domanda è diretta, esposta con tono serio e deciso, per far capire al giovane che l’argomento gli interessa davvero. [Gamba sinistra: porta Kunai e Shuriken - 3 Kunai e 3 Shuriken / Fianco sinistro: Kunai a tre punte / Fianco destro: portaoggetti – 2 fuuda con tronchetti da sostituzione / Braccia: vambracci / Mani: guanti ninja / Gambe: schinieri]

22:19 Shigeo:
  [Mura Esterne: Portone Sud] < Grazie mille! > dice sorridendo e riportando lo sguardo sull'orizzonte, compiaciuto di quanto per una volta una sua gioia personale possa essere condivisa. L'aria che si respira è fitta di odore di vegetazione, terreno umido e acqua dolce. Qualche nuvoletta passa sotto i raggi lunari, interrompendo il loro influsso per qualche momento. Una nottata perfetta per una buona chiacchierata. È anche piacevole notare come entrambi nonostante tutti siano alla pari: uno con il coprifronte e uno che lo otterrà presto, ma comunque due ragazzi pieni di ambizioni. Arriva la domanda dolente: l'esame genin. < Beh... sarò sincero... > comincia, non è gradevolissimo ricordare, ma ha fatto comunque parte del suo percorso, < Non è affatto una passeggiata. Il teorico è fattibile una volta che hai studiato il programma richiesto...> prova che ha superato egregiamente, dandogli speranze che vennero stroncate dalla prova pratica. < Il problema è l'esame pratico... sai, ecco... io sono stato bocciato la prima volta e ho dovuto ripeterlo. > ebbene sì, non è perfetto e lo ammette. D'altronde sono più gli allievi che ripetono l'esame rispetto a quelli che passano al primo colpo, ma per uno come Shigeo è stato un colpo duro da digerire. < Richiede molta astuzia, abilità e strategia, soprattutto in base all'avversario che ti trovi davanti. > alcuni combattono contro altri allievi durante l'esame, a lui invece è toccato cimentarsi contro i maestri, uno dei quali era Raido, "Il Bianco", decisamente al di fuori della portata di chiunque. < La prima volta la sensei mi aveva intrappolato in un genjutsu procurandomi illusori colpi mortali alla gola e ferendomi gli arti... > bruttissima esperienza < La seconda volta invece dovevo fronteggiare Raido. Devi semplicemente mettere insieme quello che hai imparato, ideare una valida strategia ben pensata e provare a dare il massimo, questo è quello che mi sento di dirti... >. Vorrebbe sapere ora qualcosa di più riguardo a lui, magari anche l'allievo nasconde radici di grande fama per un ninja. < Senti ma tu invece sei originario di Kusa? O provieni da qualche famiglia di qualche altro villaggio? >

22:31 Kyokawa:
  [Mura esterne - Portone sud] L’altro ragazzo sembra apprezzare molto le sue congratulazioni e risponde eccitato, con gentilezza. <Figurati, è il minimo!> sbotta sincero il deshi, ammirando realmente il genin che è riuscito a finire il percorso di studi ed allenamenti per diventare uno shinobi a tutti gli effetti. Mentre Shigeo si prende una pausa di qualche secondo prima di rispondere alla domanda posta poco prima, Kyokawa ne approfitta per sgranchirsi le gambe e compie un piccolo saltello, sbilanciando il peso in avanti per scendere dal muretto, ritrovandosi con entrambi i piedi poggiati al terreno umido; flettendo leggermente le ginocchia, in modo alternato, ascolta il discorso del suo interlocutore, rimanendo concentrato e interessato sui dettagli della storia. Come immaginava, il presente conferma che l’esame teorico non è troppo complesso e che la maggior attenzione è focalizzata su quello pratico, una cosa prevedibile per un’Accademia che forma dei ninja, non degli studiosi. <Cavolo …> accenna, dopo che il discorso si è concluso < … mi spiace che tu abbia dovuto ripeterlo> proferisce rivolto all’altro, essendo ben consapevole che non è una cosa così rara, ma che comunque può essere frustrante e fastidioso essere bocciati all’esame. <Speriamo di trovarmi qualcuno scarso allora> riesce solo a rispondere, mentre immagina di un possibile scontro con uno dei sensei che ha conosciuto durante le lezioni: sarebbe spacciato. Fortunatamente Shigeo cambia discorso e lui non deve soffermarsi a pensare le più tragiche possibilità della sua prova finale. <Bhe, ecco … io vengo da fuori> risponde, leggermente infastidito dall’argomento <Un piccolo villaggio sconosciuto, non troppo lontano> mente, non volendo rivelare ad una persona da poco conosciuta i suoi veri natali. La pausa che segue è realmente imbarazzante e Kyokawa, guardando verso il cielo per non dover più fissare il genin, decide di porre fine alla questione <Si sta facendo tardi, non trovi?> domanda, in parte come scusante, in parte convinto di quanto detto: ormai l’ora è tarda e sarebbe opportuno passare dal lato sicuro delle mura. [Gamba sinistra: porta Kunai e Shuriken - 3 Kunai e 3 Shuriken / Fianco sinistro: Kunai a tre punte / Fianco destro: portaoggetti – 2 fuuda con tronchetti da sostituzione / Braccia: vambracci / Mani: guanti ninja / Gambe: schinieri]

22:43 Shigeo:
  [Mura Esterne: Portone Sud] Ridacchia al dire dell'allievo. È bello non avere più addosso lo stress dell'accademia e degli esami, ma capisce allo stesso tempo quanto il ragazzo con cui permane voglia portare a termine quella parte del suo percorso, ma fa tutto parte della gavetta per diventare un ninja. È del tutto normale e comunque qualche giorno prima lui era nel suo medesimo posto. < Capisco... > e capisce veramente. Nota infatti come il ragazzo sia vago nel parlare delle sue origini, ma non può insistere, ognuno ha i suoi segreti. Si limita solo a portare a sua volta lo sguardo verso il cielo, appurando che effettivamente sono ben oltre il coprifuoco cittadino e Kyokawa, essendo ancora un deshi, è un civile a tutti gli effetti, al quale non sarebbe permesso stare in quel luogo in quelle ore. Nonostante ciò è formalmente sotto protezione di uno shinobi, anche se alle prime armi. Compie a sua volta un balzo, piantando le mani bene sulla superficie pietrosa e spingendosi con le braccia giù dal muretto. < Hai ragione e la mia carta è ancora troppo debole per riuscire a difenderci entrambi! > sorride, in compenso sa fare degli splendidi origami. < Avviamoci verso il centro! > è un invito per come è posto, ma un invito che non accetterebbe una risposta negativa. Scosta leggermente il ciuffo bianco che, nonostante fosse stato meticolosamente regolato dalla zia Akio prima di iniziare la cerimonia il giorno precedente, continua ad infastidire il suo occhio sinistro insinuandosi di fronte al campo visivo. Una sistematina anche alle pieghe della tunica, è pronto per fare altri due passi.

22:53 Kyokawa:
  [Mura esterne - Portone sud] La spensieratezza e il modo con cui l’altro reagisce al discorso sull’Accademia sono tipici di chi ha da poco concluso il suo percorso, ma lui, a differenza di molti altri, non è saccente o arrogante, si limita a dar conforto con i propri gesti. L’esame finale per diventare genin è uno dei primi scogli che un ninja deve superare per procedere nella sua carriera e, per i più giovani, rappresenta una vera e propria sfida personale; solo chi l’ha superato può veramente sapere cosa si provi ad essere uno shinobi, mentre chi deve ancora affrontarlo si porta sulle spalle un carico di tensione, fatica, speranza e forza di volontà che possono mettere a dura prova. Anche Shigeo decide che è ora di tornare al villaggio, probabilmente essendosi accorto anche lui che tardare troppo fuori dalle mura potrebbe essere sconveniente per un deshi e un neo-genin. <Vero che voi Ishiba fate giochetti con la carta!> ridacchia, rivolto al compagno di discorsi serali, pur non sapendo con certezza le reali tecniche del suo clan: la parte più specifica della loro arte è avvolta da un alone di segretezza; l’unico dettaglio che si conosce è che essi possano modulare il proprio corpo e la carta a loro piacimento. <D’accordo …> risponde quindi all’invito, iniziando ad incamminarsi verso il portone sud mentre l’altro si sistema gli indumenti <… devi offrirmi da bere per aver passato l’esame!> conclude, scherzando, passeggiando tranquillo in compagnia di un nuovo amico esperto in origami. [END]

Kyokawa e Shigeo si incontrano fuori dal portone Sud e fanno amicizia. Dopo congratulazioni e consigli per l'esame genin i due si accorgono che l'ora è tarda e sarebbe meglio rientrare.