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[ingresso clan Ishiba] Shigeo

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Giocata di Clan

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con Mekura, Shigeo

C'è un po' di fermento in casa Ishiba in particolare alla magione dove risiede la famiglia dominante degli Ishiba, la famiglia di Shigeo per la precisione. Si è deciso infatti che è arrivato il momento di festeggiare il suo raggiungimento del grado genin in grande stile. Al momento tutto il nucleo famigliare,
o meglio quasi tutto, si trova all'interno di una sala riccamente allestita nello stile classico, calda,
accogliente tutti attorno seduti ad un tavolo basso laccato di nero con rifiniture dorate ed una bellissima tovaglia bianco avorio, gustando un leggero antipasto di germogli di soia e Gari ovvero dello zenzero in salamoia <allora nipote, come ci si sente a diventare un ninja?> domanda lo zio, loro ospite al momento intento a festeggiare in modo sobrio il raggiungimento con una tazza di thé che la zia Akio sta versando al fratello <huum e lascialo stare su, fare domande così insistenti da subito> Ma intanto si gira osservando Shigeo e ridacchia, quasi squittendo di gioia <il mio nipotino cresce così in fretta che carino> si porta le mani sul volto cominciando a fantasticare tra se e se canticchiando provocando il commento sarcastico del fratello <Hum...intanto sei zitella> si stavano di nuovo per attaccarsi a vicenda a furia di parole, ma in quel momento la stessa Jun, la madre di Shigeo farebbe la sua comparsa nella sala con i servitori. <Kee, ti prego cerca di essere un signore e vale anche per te Akio, dovreste smetterla di comportarvi in modo così immaturo e se mio figlio vorrà rispondere risponderà, con i suoi tempi> A quel punto Jun si mette a sedere vicino al figlio sorridendo in modo amorevole, Shigeo è stato quasi obbligato dall'etichetta di tutta questa cerimonia a stare seduto fin quando non fosse arrivata la madre (e oltre) fino alla conclusione della cena. Sulla tavola arrivano quindi piatti su piatti, ciotole piene di cibo e delle vaporiere servite direttamente sul tavolo. Akio batte le mani applaudendo mentre vedrebbe tutto questo ben divino, ed estremamente costoso https://www.animeclick.it/prove/img_tmp/201706/Kaiseki%20ryori.jpg <Il Kaiseki! brava Jun, Brava!> Jun sorriderebbe <abbiamo anche il sushi a breve, spero che questo sia di tuo gradimento Shigeo> afferma continuando a guardarlo con una certa fierezza e tenerezza allo stesso tempo. Non dice nulla per rigore e pudore mentre prende le bacchette e le chiude tra le dita rimanendo in silenzio ed in preghiera. Allo stesso modo anche i fratelli farebbero altrettanto. <ringraziamo la dea Uke-Moki che ha prodotto per noi questo cibo, ringraziamo suo marito Inari che mai ci fa mancare il riso in questa tavola, ora è per sempre non potremmo mai essere degni di tanto amore e vi ringraziamo per i vostri doni> Finita la preghiera la donna allarga le bacchette e sorride felice <e ora si mangia, buon appetito> da notare che il padre del ragazzo è assente. [ambient]

22:48 Shigeo:
  [Magione Ishiba] Il momento è finalmente arrivato. Il momento di festeggiare il suo traguardo, il conseguimento del suo più grande obiettivo: diventare un ninja. Ebbene sì, ce l'ha fatta anche lui, lui che da tutti i parenti era considerato la speranza del clan, un'enorme pressione sulle sue spalle, sicuramente. Le vicissitudini non gli hanno reso la strada facile, ma la sua tenacia è stata premiata e la rappresentanza del suo successo pende ora al suo collo: il coprifronte del villaggio di Kusa. Ha deciso di tenerselo addosso, come richiesto dalla sua famiglia, nonostante stoni immensamente con la seta bianca delicata del kimono che indossa. Il crine bianco latte è stato ben sistemato prima della cerimonia dalla zia Akio, mentre la pelle diafana splende sotto le luci della sala, abbondantemente ornata di prelibatezze sulla tavola e decorazioni ovunque. È lì seduto, intento ad osservare i numerosi piatti finemente preparati. Lo sguardo cambia spesso traiettoria, spostando l'iride grigia sui vari parenti presenti: oggi è l'attrazione principale e stare al centro dell'attenzione non è mai stata per lui un'esperienza gradita. Nonostante ciò per oggi può sacrificare il suo ego in nome della celebrazione di questo importante evento. < Grazie zii! > commenterebbe sorridendo divertito dalle attenzioni, e battibecchi, degli zii Akio e Kee. La famiglia Ishiba è tutta lì riunita ed è bello, è molto fiero di farne parte. < Ciao mamma! > direbbe poi scorgendo l'eterea figura della kunoichi. Quella donna è sempre stata per lui un grande esempio: è stato in effetti grazie a lei che non ha mollato e ha continuato a perseverare nel suo percorso accademico e l'ha fatto perchè vuole diventare come lei, un icona di abilità, saggezza e bellezza. Le sorride mentre quest'ultima si siede, per poi unire anche lui le mani in preghiera, il clan è molto rigoroso a riguardo e di certo lui non è da meno essendo che è stato così istruito sin dai suoi primi anni di coscienza. Le danze e le bocche sono aperte, < Buon appetito a tutti! >, che il banchetto cominci.

La cena prosegue accompagnati dalle risate dello zio, dai giochi della zia e dalla pura presenza della madre, la quale ogni tanto guarda il posto vuoto davanti a lei, il posto dedicato a suo marito prima di rivolgersi verso Shigeo e sorride <huhu> abbassa le bacchette e allunga una mano verso il crine del figlio rimettendo a posto alcune ciocche. <lo ricordi tanto tuo padre> afferma questa sorridendo mansueta osservando il figlio come se lo volesse abbracciare <sono orgogliosa di te e anche lui lo è... vorrebbe essere qui al momento, ma ha da fare con l'organizzazione del clan..> si sente in colpa quasi, la voce si abbassa ma poi ritornerebbe subito allegra <vedrai che ti parlerà a breve, ti piace?> chiede guardando verso il banchetto che intanto è arrivato al sushi con la zia Akio che è ancora più in estasi <ahhhhh!!! Uova di storione!> sospira Kee che intanto mangia in silenzio cercando di versarsi del Saké caldo di nascosto. Cercherebbe di fare velocemente riuscendo a portare la tazza alle labbra prima che Akio afferra entrambe le bacchette con una mano, rigirandole in volo per poi usarle per bacchettare il dorso della mano che tiene la tazza colpendolo così forte che per poco questo non versa il contenuto. <oh donna incosciente!> sbotta uno <non ti è consentito bere oggi> sbotta l'altra di rimando <hai promesso che oggi danziamo!> continua Akio mentre Kee impettito mugugna e beve tutto d'un sorso ricevendo altre bacchettate più leggere. <huuuum, bere un goccio non è vietato, anzi Shigeo, vuoi bere anche tu?> ridacchierebbe portando avanti la bottiglietta in ceramica di Saké mentre la sorella lo abbraccerebbe iniziando a ridacchiare. Anche Jun sorride ma molto più contenuta <ahi ahi, oggi è proprio aria di festa, non sappiamo contenerci vedo, niente saké per te comunque...capirai dopo> afferma la donna non tornando sull'argomento. le ore passano e inizierebbe a fare tardi, il dolce servito adesso si trova suoi loro piatti ed in quel momento un'aria di serietà si palesa sul volto di tutti e tre <abbiamo sempre riposto in te molte speranze e tu hai saputo superarle in un modo o nell'altro, questo, posso comprenderlo ti ha messo molto stress addosso, ma ancora una volta vogliamo chiederti di fare un ulteriore sforzo...e diventare un appartenente al clan Ishiba...dimmi figlio mio, cosa sai su questo clan?> [ambient]

23:33 Shigeo:
  [Magione Ishiba] La cena prosegue tranquilla tra le mille pietanze, fino al tanto atteso momento del sushi. Le bacchette, ancora agili nella mano destra, vanno a prendere un pezzo di una delle tante varianti di roll presenti in tavola. Solo con le parole della madre, però riesce a scostare l'attenzione dal piatto alla sedia vuota. Suo padre. Arriverà e chissà, forse lo vedrà per la prima volta davvero orgoglioso del suo percorso. Sorride di nuovo, questa volta più dolcemente alla madre Jun. Quelle parole lo toccano nel profondo e l'atmosfera è davvero confortevole: si sente al posto giusto, con le persone giuste a cui vuole davvero bene. < Il sushi è delizioso! > risponde alla madre per poi tornare ad afferrare ritmicamente a tempo lento pezzetto per pezzetto. Ride e ride di gusto vedendo gli zii, sono un duo perfetto e di giusto bilancio in quella famiglia alle volte troppo rigorosa. Il dessert giunge in tavola a suo volta impiattato nel migliore dei modi. E poi un discorso o meglio una domanda lo fa mettere ben dritto sulla sedia. < Beh la nostra famiglia è uno dei clan di maggior valore del villaggio di Ame. Sin dalle più grandi gesta della nostra antenata Konan il consiglio interno al clan ha deciso di non vivere più nella segretezza ma di proporsi al servizio del villaggio. So bene che ogni membro attivo ha una grossa responsabilità nei confronti dei suoi doveri da ninja e nel mantenere vivi i valori del clan. E i segreti della famiglia non vanno trapelati, cosa che comunque ci viene insegnata fin da piccoli. Siamo rinati e siamo pronti a splendere... no? > concluderebbe infine in tono ironico, giusto per spezzare quell'atmosfera che tutto d'un tratto sembra essersi fatta più solenne. Cosa lo attende?

---> prendi in considerazione la musica appena arriverà la master screen. https://www.youtube.com/watch?v=wmHoc2M2_gE intanto ascoltala se vuoi

la madre, insieme ai fratelli sorridendo si sollevano in piedi. Jun batte le mani chiedendo alla servitù di lasciarli soli. Una volta chiusa la porta fa un cenno con la testa mantenendo il sorriso <ora, richiama il chakra e stai ad osservare..> afferma la donna sollevando il mento preparandosi. In modo elegante solleva la mano sinistra roteando il polso per portare il palmo verso l'alto con il braccio dolcemente disteso. La pelle del braccio si frammenta e da questo appaiono due semplici e bianchi fogli di carta che placidamente come traspostati da una leggera brezza roteano attorno al braccio verso il palmo della mano, piegandosi l'uno con l'altro fino a creare un fiore di carta. <quello che ti sto per raccontare Shigeo..è una storia, la storia del nostro clan, osserva, le meraviglie che noi possiamo compiere> i fiori volano nell'aria per un po' prima di sfaldarsi e volare a distanza di 5 m e così fanno anche altri fogli ma questa volta dello zio e della zia. I loro corpi si frammentano in tanti pezzi di carta, bianchi e neri volando in modo da raggiungere i fogli della madre e delicatamente roteare insieme senza mai mischiarsi tra loro e cadere a terra appoggiandosi come foglie secche <Ame, il villaggio della pioggia un tempo era sempre un crocevia di guerre e morte, un paese piccolo al centro di grandi nazioni che si scontravano senza remore e rimorso alcuno> I pezzi di carta iniziano a trasformarsi diventando alcuni degli uomini, altri arrotolandosi per diventare delle lance, altri degli animali da entrambe le parti, quasi a formare due fazioni contendenti. <non c'era pace e la terra era sempre macchiata di sangue innocente> I fogli di carta quindi inizierebbero a simulare un combattimenti, disfacendosi l'uno con l'altro con brutalità e violenza fino a quando non cadono tutti "esanimi" come carta straccia, morti...<non c'erano vincitori ad Ame...l'unico a vincere era la morte e la disperazione> A quel punto la madre si avvicina camminando in direzione dei "resti" dello zio e della zia che ancora non si ricomponevano. La madre rilascerebbe ancora più fogli quasi in modo artistico. Infatti ad ogni movimento del tessuto, del suo corpo, la carta è come se reagisce in ritardo di pochi secondi, mostrando dove era pochi attimi prima in un equilibrio sempre precario. <come ci si poteva aspettare..che un fiore..> il fiore ricompare nella sua mano destra mentre parte di se stessa sotto forma di carta volteggia sinuosa attorno al suo corpo, gli stessi capelli si confondevano con la carta che svolazzava attorno a lei...l'immagine è quasi angelica. <potesse nascere dal caos> Un turbine di carta attorno a lei e come due ali si spalancherebbero alle sue spalle, una nera a destra ed una bianca a sinistra < fu un miracolo la nascita di Konan in un mondo come quello in cui è vissuta, un miracolo che ancora oggi portiamo nei nostri geni> solleva le braccia e le abbassa inchinandosi e così farebbero le ali che toccando terra si sparpagliano di nuovo cambiando la loro forma di nuovo in milioni di fiori <non possono nascere fiori a Ame, piove sempre e troppo, ma alcune volte, in piccoli anfratti delicati fiori vengono fuori, stoici e desiderosi della vita, alcune volte fanno dell'unico raggio di sole che vedono nella loro vita, la loro unica aspirazione e crescono nella speranza di poterlo raggiungere sotto un cielo piangente. Noi siamo quei fiori, quei fiori che abbiamo visto il nostro raggio di sole e lo seguiamo, con grazia e con amore> I fiori si ritirano e accanto a Jun riappaiono gli zii mezzo busto e con le ali spalancate librandosi a mezz'aria mentre la carta, viva, quasi con una sua anima circonda senza toccare la madre. [ambient]

00:20 Shigeo:
  [Magione Ishiba] Non sa cosa lo aspetta, ma sa che quello che sta per avvenire è importante e deve quindi mantenere la mente ben aperta ma focalizzata. E’ Jun a chiedergli di impastare il chakra: non può significare altro che qualche cosa di interessante e non vuole deluderla, vuole mostrare sia alla madre che agli zii che è in grado di farlo e che può farlo molto bene. Si manterrebbe quindi seduto, ponendo però la schiena ben dritta sullo schiena della sedia e scostandosi leggermente indietro rispetto al tavolo, in modo tale da creare uno spazio per poter porre adeguatamente le braccia di fronte a lui, andando a formare con entrambe le mani il sigillo della Capra. Mantenendo solidamente tale sigillo andrebbe a chiudersi in sé, ritrovandosi per quegli istanti nel suo buio interiore. E’ proprio lì che le sue fibre muscolari e nervose verrebbero stimolate, a suscitare così una fuoriuscita di energia, un’energia che ben conosce e che verrebbe incanalata al centro di quell’oscurità dandole una struttura sferica, riempita di una luce pulsante di colore rosso. A sua volta i suoi pensieri ed emozioni verrebbero resi concreti, trasformando la loro presenza in energia che verrebbe a sua volta convogliata in un globo vicino al precedente, stavolta dal colore verde. Alle due sfere verrebbe ora impresso un moto, un movimento rotatorio che andrebbe mano a mano aumentando arrivando a non permettere più la distinzione delle due strutture singole, ma creando una sorta di anello luminoso che gradualmente verrebbe ristretto: le sfere andrebbero ad avvicinarsi e poi toccarsi ed infine unirsi in un globo stavolta di dimensioni raddoppiate e dal colore azzurro, il chakra. I legami che tengono solida la struttura sferica verrebbero ora disgregati per mettere all’energia contenuta di espandersi in tutto il suo essere. Solo ora riaprirebbe gli occhi e scioglierebbe il sigillo. La sua attenzione ora è completamente dedicata alla madre, che insieme ai due zii ha intenzione di mostrargli qualcosa. Ed eccola finalmente: l’Ishibaku. Ebbene sì, il prodigio degli Ishiba, il miracolo della manipolazione della carta sta avvenendo proprio ora e proprio davanti ai suoi occhi. E’ quasi commosso alla vista e l’orgoglio di detenere il sangue puro di quella famiglia non l’ha mai sentito così fervido e vivo in lui. La loro storia che dettagliatamente viene illustrata da quei meravigliosi ed eterei foglietti, il tutto accompagnato dall’angelica voce della madre e dalla maestria dei movimenti conferiti ai foglietti per mano di Jun e degli zii completamente disgregati. La percezione di quella purezza lo rende semplicemente meravigliato: è quello che vuole essere, è quella la sua strada, lo sente. < E’… bellissimo. > commenta con evidente tono rassegnato. Non rassegnato negativamente, per carità, ma davanti a tanta bellezza non si può far altro che arrendersi e lasciarsi inebriare. [Tentativo Impasto Chakra] [Chakra 30\30]

Sente tutti e tre sorridere divertiti <su su riprenditi nipote, un giorno imparerai anche tu danze anche più complesse, non c'è da sorprendersi così poco> afferma Kee vedendolo completamente distrutto dalla loro performance <ma se tu eri messo peggio di lui quando la mamma lo ha fatto per la prima volta> la voce della zia è come un dito in una piaga del povero zietto che arrossisce vigorosamente e cerca di nascondere parte del proprio volto girandosi <n-non stavo piangendo in quella occasione, avevo solo sonno, ecco> Jun tiene sempre lo sguardo sul figlio continuando a sorridere amorevolmente <vuoi provare?> domanda ala fine a Shigeo il quale sarebbe riuscito a richiamare correttamente il chakra. La mano sinistra viene sollevata davanti a se ed ancora una volta manipolerebbe la carta per creare un origami, un fiore ancora una volta. <il fiore è tradizionale della famiglia, ma puoi costruire tutte le figure che vuoi, il tuo limite è la fantasia ed il modo in cui la usi. Prima di tutto devi cercare di concentrarti sul tuo flusso di chakra, lasciati pervadere da esso andando a toccare tutti i punti di fuga, prova quello che hai provato adesso, immergiti nel chakra lascia che venga a te come le emozioni che stai provando e mantienilo. Dopo di che, la parte più importante. Focalizza una parte del tuo corpo, un braccio o la mano ad esempio e concentrati su di essa. Tieni alla mente una forma che vuoi creare immagina di piegare un foglio mentalmente e di plasmarlo a tuo piacere crea una immagine vivida nella tua mente e usa il chakra per riprodurla davanti a te, so che ce la puoi fare, è nel tuo sangue, prova> ora sta a Shigeo, dovrà essere in grado di risvegliare l'innata, ce la farà? [ambient]

00:53 Shigeo:
  [Magione Ishiba] Per loro forse è routine, per lui è una delle meraviglie del mondo. Ha visto diverse volte l’Ishibaku in azione durante la sua permanenza alla magione sin da piccolo, ma non ha mai assaporato veramente il suo potenziale come in quel momento. Può avvertirne le proprietà più pure e la delicatezza di un potere tanto angelico quanto pericoloso. Scosta i suoi pensieri dallo stupore, passando all’ennesima parentesi comica dei due zii, che nonostante tutto danno sempre prova del bene che si vogliono. Tre fratelli, tre purissimi eredi Ishiba sono lì di fronte a lui dimostrandogli quello che il loro sangue può creare. Vorrebbe davvero riuscire a creare quella magia ed è Juna dargliene occasione. Gli occhi la osservano dolcemente, non riescono a fare altrimenti ogni volta che puntano il suo viso. E’ pronto ed onorato di poterci provare e questo potrebbe portarlo a raggiungere un altro traguardo tanto atteso: essere anche lui degno possessore dell’innata del clan. Si alza quindi dalla sedia, mantenendo la stessa distanza dai parenti. Osserva attentamente la purezza del fiore cartaceo appena realizzato dalla madre. Sarà quello a cui si ispirerà durante questo tentativo. L’occhio interno verrebbe ora puntato sul suo flusso interiore, quella calda energia che sta scorrendo tra le sue fibre corporee, definendone le striature e lo spessore. Deve tenere bene a mente queste caratteristiche perché stanno le prime ad essere modificate al fine di avvertire nitidamente anche dentro di sé la struttura precisa di un foglio di carta: la ruvidità, la porosità delle fibre incrociate e compatte l’una sull’altra, la leggerezza e la lamina sottile in cui ogni suo strato corporeo dovrebbe scomporsi. Nel frattempo parte della sua coscienza manterrebbe l’attenzione sul fiore creato dalla madre: ne studierebbe le pieghe, il modo con cui una piega ha seguito una successiva e la procedura attraverso la quale i due foglietti si sarebbero uniti. Il flusso di chakra nel frattempo verrebbe spinto in tutto il corpo, generato un moto la cui volontà sarebbe determinata dalle emozioni che precedentemente lo hanno invaso vedendo Ishibaku in azione. Una volta che tutti i punti di fuga sarebbero stati occupati, lascerebbe fuori uscire il chakra in maniera controllata, immergendo il corpo nella sua interezza in esso: prima lo strato di pelle più superiore per poi raggiungere le parti più interne e dure, come le ossa. Il tutto con un’accuratezza millimetrica, che verrebbe applicata anche ai tessuti del kimono e al materiale metallico del coprifronte. Il tutto mantenendo una buona dose di concentrazione ed armonia nel coordinare queste diverse azioni. Il flusso verrebbe intensificato a livello dell’avambraccio sinistro, che verrebbe portato in avanti permettendo alla parte più superiore di essere come laminata dal velo di chakra, che andrebbe così a creare due foglietti derivati da quella che prima si supponeva fosse carne. I due foglietti che avrebbero ora abbandonato la loro sede originale, verrebbero ora avvicinati galleggiando nell’aria, facendogli compiere volteggi e avvitamenti che andrebbero a formare pieghe ben delineate che si sarebbero susseguite in meticolosa sequenza. Se tutto fosse andato a buon fine ora una piccola rosa di carta andrebbe gentilmente ad ondeggiare nell’aria per poi posarsi delicatamente sul tavolo. [Tentativo sblocco Ishibaku] [Chakra 30\30]

tira un d50

Shigeo tira un D50 e fa 26

attendi il master screen

Shigeo si mette alla prova e onora la madre cercando di ricomporre il fiore che lei ha creato con tanta bravura..ma lei ha anni alle spalle e Shigeo per un attimo si accorgerebbe che il suo braccio non si sfoglierebbe. Ma è solo un attimo e improvvisamente una punta appare, un taglio che non sanguina e con calma due foglietti si staccherebbero dalla pelle del braccio lasciando una zona vuota dove si sono staccati, non più il colore della pelle ma un insieme di foglio impilati l'uno sull'altro in attesa di essere usati. Cerca di plasmare il fiore riuscendoci seppure sembra storto e spiegazzato. Ancora non ha un grande controllo ma è normale per la sua età. tutti e tre si ricomporrebbero avvicinandosi al nipote/figlio con Akio che batte le mani ridendo felice e lo zio nasconde una lacrima di commozione improvvisa. Jun allunga il passo poco prima che il fiore cada, purtroppo, a discapito di quello che voleva fare Shigeo sulla propria mano, ha fatto un breve volo insomma. <va tutto bene..non ti devi sforzare hai fatto il massimo> Quindi arrivandogli di fronte lo abbraccerebbe stringendoselo a se rimanendo così per diverso tempo, fino a quando lui stesso non deciderà di liberarsi...ma nel mentre anche gli altri due si uniranno all'abbraccio chiudendo a sandwitch il povero Shigeo che viene circondato dall'amore incondizionato dei suoi parenti. Complimenti, sei un Ishiba ora. [end]

Shigeo festeggia il suo raggiungimento del grado chiunin con una piccola (ma suntuosa) festa con la madre, lo zio e la zia, il padre è assente per lavoro.
Tale occasione però è un mero pretesto per vedere se sarebbe stato in grado di attivare correttamente l'innata ora.
E shigeo rispetta le aspettative di tutti e tre riuscendo a creare un fiore di carta.


Voto dado 26
Il voto master lo lascio decidere a Raido.

No punti l'innata è già un premio.