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Il prescelto

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con Hikiro, Kyokawa

17:10 Kyokawa:
  [Portone est -> Esterno delle mura] Passeggia con fare accorto il deshi dai capelli bianchi; lo sguardo scruta incessantemente i vari angoli della strada che porta fuori dal villaggio, dal versante est. Qualche persona passeggia allegramente, mentre la maggior parte del via vai è costituito da commercianti che arrivano o si dirigono verso il paese del fuoco; lui invece si trova a camminare verso le mura per un altro motivo: un incontro segreto. La missiva dell’amico era arrivata poche ore prima e su di essa era scritto unicamente “Dobbiamo parlare”; se fosse stata la sua fidanzata avrebbe avuto di che preoccuparsi, ma essendo semplicemente un vecchio compagno di avventure, l’unica cosa che potrebbe andare storta è ricevere la proposta di andare a caccia di marmotte. Mentre attraversa il portone orientale Kyokawa sfoggia un abbigliamento casuale, letteralmente tirato fuori a caso dal cassettone in legno di camera sua: calzari neri con cinghie di cuoio che avvolgono le caviglie saldamente; dei pantaloni larghi color rosso acceso, probabilmente residuo di qualche festa dal tema allegro; una maglia verde chiaro con disegnato sulla parte frontale un cappello da cuoco, sporca qua e là di macchie brunastre; alle mani i guanti ninja, che non vengono quasi mai scordati a casa. Essendo uscito di fretta dal proprio appartamento il giovane ha raccolto solo una parte ridotta del suo solito equipaggiamento: al fianco destro è infatti legato il portaoggetti con all’interno due fuuda in cui erano stati precedentemente sigillati due tronchetti da sostituzione; al fianco sinistro il kunai a tre punte è fissato con un laccio di corda alla cintura, di fianco a due shuriken. Al volto sono ben posizionati gli occhiali con la singola lente color arancione, utili per schermare la vista dai raggi del sole che oggi splende vigoroso. Ad ogni passo si sente il rumore di oggetti vari che si toccano tra loro nelle ampie tasche dei pantaloni sgargianti. Con questo aspetto particolarmente buffo il giovane ninja si appresta a varcare il fossato, dirigendosi verso il luogo di incontro con Hikiro. [Fianco sinistro: Kunai a tre punte, 2 shuriken / Fianco destro: portaoggetti – 2 fuuda con tronchetti da sostituzione / Mani: guanti ninja / Volto: occhiali monolente / Tasche: cianfrusaglia]

17:15 Hikiro:
  [Porta est] Passeggia il giovane studente, con il solito fare tranquillo, fuori dalle mura del villaggio. In questo tardo pomeriggio di fine estate, un appuntamento con un vecchio amico ritrovato, lo aveva portato sui passi fino a condurlo in quel luogo. Da poco varcata la porta est, il giovane continua nel suo lento e cadenzato incedere, le mani sempre calcate nelle tasche e protette dai guanti ninja, gli scuri abiti ad avvolgerlo completamente. Indossata una maglietta nera maniche corte, con strani glifi candidi sul retro di questa, a delineare una decorazione verticale; al di sotto di questa i pantaloni, anch'essi completamente scuri, non presentano particolari vistosi. Alla coscia destra sono presenti le solite bendature bianche che vanno a frapporsi fra la stoffa e il porta kunai, rifugio sicuro di alcune lame, che, mosse ad ogni passo, rivelano la loro presenza grazie ad un flebile tintinnio. Attorno a lui, lo sguardo svogliato, non scorge nulla degno davvero degno di nota, mentre, apparentemente distratto, si posa un po' qua e un po' là. Procedendo ancora, l'esterno delle mura lascia spazio ad una pace piacevole, mentre la frenesia caotica del centro viene man mano a mancare; poche le presenza ormai rimaste, fra loro, il giovane ne cerca soltanto una, quella dell'amico, meta ultima di tale passeggiata. Non molto ora passa, quando finalmente il giovane riesce a scorgere Kyokawa, agghindato in modo alquanto vistoso, recarsi verso il luogo d'incontro. Accelerato il passo andrebbe ora a raggiungerlo; con un <Ehi, ciao> romperebbe il silenzio.[Guanti ninja- porta kunai gamba dx: 3 kunai]

17:26 Kyokawa:
  [Mura esterne - versante Est] Ancora pochi passi prima di accorgersi dell’amico che si trova nello stesso luogo, poco distante da lui; questi si è già preso la briga di avvicinarsi, avendolo visto qualche istante prima, probabilmente attirato dalle sue vesti particolari. <Ehi!> esclama in direzione dell’altro, ricambiando il saluto con un rapido gesto della mano destra, portandola circa all’altezza del viso. Coprendo gli ultimi metri che li separano si osserva ancora intorno, vedendo ora un treno che sta partendo veloce, probabilmente diretto verso Konoha. <Cosa devi dirmi?> domanda subito, tralasciando i convenevoli, ben conscio che l’amico non è un ragazzo di molte parole, ma tende ad arrivare al punto molto rapidamente. Ormai i due sono distanti poco più di un metro, nessun passante è vicino a loro e la strada principale è sufficientemente lontana da sentire in modo vago le parole di quelli che la percorrono: nessuno dovrebbe udire i loro discorsi. Guardando negli occhi Hikiro aggiunge solamente <Oh, non farci caso … erano i vestiti in cima> e dicendo questo con entrambe le mani afferra il bordo inferiore della maglia, tirandola leggermente in avanti e scostandola dalla propria pelle: in questo modo le macchie di sugo sarebbero ben visibili all’amico. [Fianco sinistro: Kunai a tre punte, 2 shuriken / Fianco destro: portaoggetti – 2 fuuda con tronchetti da sostituzione / Mani: guanti ninja / Volto: occhiali monolente / Tasche: cianfrusaglia]

17:34 Hikiro:
  [Mura esterne- lato Est] Cenno rapido del capo che va a contraccambiare il saluto dell'amico. <Belli, davvero> andrebbe per prima cosa a rispondere, ovviamente ironico sui vestiti, < In cima alle robe sporche?> e scoppierebe così in una risata spontanea che andrebbe a rompere il silenzio del luogo e le poche parole per ora scambiate. Breve pausa ora, per poi riprendere < Ad ogni modo, grazie che tu sia venuto fin qui, volevo dirti una cosa molto importante che devi tenere a mente molto bene...> deglutisce ora per prepararsi a completare il discorso. Lo sguardo fisso sull'amico si fa serio, il viso non tradisce alcuna emozione <...devi sapere che ci sarà un prescelto e sarà significativo>. Pausa solenne ora quella che segue le parole del giovane, mentre lui stesso attende la reazione dell'amico alla sconvolgente verità non più celata. Il silenzio tutto intorno sembra aumentato fino ad ovattare l'ambiente circostante. Lo sguardo dalle verdi iridi ancora fisso su Kyokawa, mentre cerca di decifrare le sue movenze. [Guanti ninja- porta kunai gamba dx: 3 kunai]

17:42 Kyokawa:
  [Mura esterne - versante Est] Dopo aver rimesso la maglia al suo posto, osserva con sguardo torvo l’amico. <Certo, le robe pulite mica le metto per incontrarmi con te!> esclama, sogghignando, in risposta alla battuta dell’altro. Subito però il discorso si fa serio e Hikiro si prepara ad una confessione, o a raccontare una verità che potrebbe cambiare le sorti dell’umanità. <Ci sarà un prescelto …> ripete, ascoltando le parole dell’altro < … e sarà significativo … > prosegue, assorto nella profezia altrui < … certo, certo … > annuisce, cercando di tenere a mente le poche enigmatiche parole appena proferite dal deshi che si trova di fronte a lui. Nel giro di pochi secondi però il suo sguardo si fa dubbioso, gli occhi si spostano verso sinistra, intenti a ragionare, la bocca si corruccia ed entrambe le sopracciglia si inarcano. < … certo … cosa?> domanda, non avendo minimamente capito cosa significhi. <Pensavo volessi parlare del nostro viaggio a Kiri … > conclude, lasciando intendere all’amico che non si è scordato di una promessa fatta diversi giorni prima e che intende recarsi davvero nel loro villaggio natio. [Fianco sinistro: Kunai a tre punte, 2 shuriken / Fianco destro: portaoggetti – 2 fuuda con tronchetti da sostituzione / Mani: guanti ninja / Volto: occhiali monolente / Tasche: cianfrusaglia]

17:52 Hikiro:
  [Mura esterne- lato Est] Altra risata fragorosa quella del giovane Hikiro <Nulla, ti prendo in giro!> e ancora ride, conscio di aver fatto venire l'amico fin lì per una scherzo alla fine. Non riesce subito a calmarsi e per alcuni istanti continua a ridere, leggermente piegato in avanti, le lacrime algi occhi <Scusa, scusa, ma è troppo bello> e ancora continuerebbe con le parole smorzate dalle risate che non riesce a trattenere. Tirato poi un lungo respiro andrebbe a calmarsi per poi proseguire <No dai, seriamente ora...certo, non mi sono dimenticato di ciò che abbiamo detto. Finita l'accademia e diventsti genin partiremo verso la nostra vera casa, verso il nostro futuro. Io non vedo l'ora, se fosse per me partirei oggi stesso, ma il mondo lì fuori necessità grandi abilità per essere domato. Se vogliamo la pace e vogliamo mantenerla, dobbiamo esere abbastanza forti da farci strada da soli in ogni situazione.> Breve pausa ancora una volta, deglutisce con calma, per dare il tempo anche all'amico di ascoltare le sue parole, questa volta serie. Cambiando poi discorso continuerebbe <A tal proposito, dopo la missione del cane, quello dell'altra volta, volevo dare il mio contributo per un'altra, tu sai qualcosa? Potremmo organizzarci> e dubbioso ora si ferma, attendendo risposta dall'amico. [Guanti ninja- porta kunai gamba dx: 3 kunai]

18:01 Kyokawa:
  [Mura esterne - versante Est] Ancora perplesso per quanto appena sentito il deshi osserva l’amico esordire in una risata fragorosa, quasi al limite della sopportazione; non sapeva che anche Hikiro sapesse fare degli scherzi, probabilmente gli ultimi anni lo hanno cambiato, oppure frequentare l’Accademia gli sta particolarmente piacendo ed è quindi contento, chissà. <Ma … sei un pi …> non fa in tempo a finire la frase che questi ritorna composto, come suo solito, ed inizia un nuovo discorso, questa volta davvero importante e con serietà. <Sai bene che sono d’accordo: la priorità è tornare al nostro villaggio e dare nuovamente vita al nostro clan, da troppo sopito> afferma in risposta alla frase dell’altro <Non mi fraintendere, mi trovo bene qui a Kusa …> aggiunge per precisare le proprie intenzioni <… ma nulla può frapporsi tra noi e il nostro passato, nemmeno un villaggio intero> il messaggio è criptico, così come il tono, in modo voluto: pur di fare quello per cui è nato sarebbe realmente disposto a spazzare via un intero paese, ad esserne capace. <Intesi?> domanda poi, rivolgendo un cenno del capo all’altro, prima di cambiare totalmente discorso. <Ah già, ho sentito che giù al Quarto Cerchio, nelle fattorie vicino alle mura, hanno sempre bisogno di aiuto> confessa, indicando con la mano sinistra l’alto muro che li sovrasta, con l’indice rivolto, più o meno, nella direzione del luogo di cui sta parlando. <Io ho fatto richiesta per dare una mano; appena c’è qualcosa di interessante dovrebbero farmi sapere!> [Fianco sinistro: Kunai a tre punte, 2 shuriken / Fianco destro: portaoggetti – 2 fuuda con tronchetti da sostituzione / Mani: guanti ninja / Volto: occhiali monolente / Tasche: cianfrusaglia]

18:12 Hikiro:
  [Mura esterne- lato Est] Lo sguardo dell'amico si fa serio, le sue parole sono secche, decise e forse dal significato celato. < Certo, e io sarò con te>. Freddo e conciso andrebbe anche lui a concludere circa il discorso del loro futuro, più o meno prossimo. Un cenno del capo, soltanto questo, dovrebbe dare all'amico la certezza che anche lui condivide i suoi stessi pensieri. Tirato un attimo il fiato, assunta un'espressione più rilassata andrebbe ad aggiungere < Ah, al Quarto dici, eh? Sai, proverò ad andare in Accademia a vedere se trovo qualcosa oppure proverò lì, un'altra missioncina ci starebbe proprio.> Alza lo sguardo verso l'alto per un istante, per osservare il cielo sereno e la luce del tramonto, ormai sempre più prossimo, inondare le mura, che s'incendiano così in uno spettacolo dai toni caldi e rasserenanti. < Questa luce, non è magnifica, mi ricorda i pomeriggi al villaggio, quando tiravamo in secca le barche> E un silenzio più lungo viene frapposto, un silenzio che da il tempo ad Hikiro di tornare a sopire i ricordi del passato e il dolore che essi recano. Vinta la lotta, tentando sempre di non far trasparire alcuna emozione, continuerebbe <Stavolta speriamo di essere solo noi, l'ultima volta Shisa ha solo creato scompiglio> [Guanti ninja- porta kunai gamba dx: 3 kunai]

18:26 Kyokawa:
  [Mura esterne - versante Est] Come ormai è abituato, ascolta Hikiro rispondere in modo breve e conciso, donando solo un rapido gesto del capo come intesa, e poi cambiare subito discorso; forse però in questo frangente ha ragione, l’argomento di cui trattano è delicato e potrebbe essere scomodo se qualcuno sentisse le loro parole; essendo solo due deshi, praticamente due incapaci, in questo momento non riuscirebbero a fare un bel nulla; bisogna aspettare, ma il momento arriverà. <Certo, sembra che ogni giorno ci siano lavoretti da fare … ma meglio aspettare qualcosa di intrigante!> cambia anche lui argomento, parlando con toni più rilassati e amichevoli. <Qualche moneta in più nella tasca non fa mai male … e poi dobbiamo fare esperienza sul campo> aggiunge, confermando in modo più descrittivo le parole dell’amico, che nel frattempo è caduto nel silenzio. Le sue successive parole sono sempre legate al loro passato, ma per Kyokawa non è il momento di rispondere: è stanco di pensare all’infanzia come un ricordo lontano; il passato ritornerà e sarà quello il momento giusto per pensarci. Approfitta quindi della breve pausa all’eloquio concessa da Hikiro per rovistare con entrambe le mani nelle tasche ai lati dei pantaloni rossi: purtroppo riesce solo a percepire svariate cose appiccicose e oggetti difficilmente riconoscibili; sul fondo una pietra, o un sasso, che decide quindi di estrarre con la dritta, trovandosi a rigirare tra le mani quello che sembra un ciottolo raccolto dal fondo di un ruscello, grande più o meno come un uovo di gallina (5cm x3cm). <Già, un combina guai!> risponde, d’accordo con le parole dell’altro. Senza però lasciare spazio ad ulteriori discorsi alza il braccio destro portandolo verso la spalla dello stesso lato. <Prova a fare una sostituzione!> grida all’altro, portando rapidamente in avanti il braccio e, quasi a fine corsa, aprendo la mano, lasciando che il sasso voli in direzione dell’altro, diretto al petto. [Fianco sinistro: Kunai a tre punte, 2 shuriken / Fianco destro: portaoggetti – 2 fuuda con tronchetti da sostituzione / Mani: guanti ninja / Volto: occhiali monolente / Tasche: cianfrusaglia]

18:39 Hikiro:
  [Mura esterne- lato Est] Osserva dapprima calmo il fare dell'amico, <Certo, dobbiamo imparare sul campo, è fondamentale> continuerebbe il discorso <Si anche io vorrei qualcosa di più entusiasmante, e poi i sai che i cani non mi piacciono, tuttavia quello c'era.> Fa spallucce, accentuando il gesto anche con le mani, estratte ora dalle tasche. Conlcuse le sue parole, osserverebbe ora l'amico frugare nelle tasche ed estrarre quello che sembra a prima vista un sasso, neanche troppo piccolo, impiastricciato di qualcosa. Prima ancora che potesse muovere verso Kyokawa le sue obiezioni circa la presenza del sasso nelle tasche e di chissà quali altre schifezze, questi, disteso il braccio verso di lui, andrebbe a scagliare in direzione del suo petto il sasso. Sbigottito, assolutamente non intenzionato ad eseguire tecniche, anche perchè, non avendo ancora impastato il chakra, non ne avrebbe il tempo materiale, si limiterebbe, sfruttando i normali riflessi di cui è provvisto, a frapporre la sua mano destra, con il palmo rivolto verso il sasso stesso, nel tentativo di deviare la traettoria di quest'ultimo, spedendolo verso terra, con una direzione obliqua, qualora esso avesse impattato. <Ma sei normale?> romperebbe il silenzio dell'azione <bah, a volte non ti capisco> e, scuotendo il capo con disapprovazione, resterebbe immobile, davvero dubbioso sulla mossa dell'amico. <Guarda che ho imparato poi, solo la prima volta ho fallito, anche se, ritengo ancora che il tempismo sia fondamentale in uno scontro vero...agire troppo presto sarebbe ugualmente inutile con quella tecnica...> altra pausa. <Ma lasciamo stare va, il sole sta tramontando, per me è ora di rientrare>. Detto ciò aspeterebbe che l'amico aggiunga qualcosa, se altro avesse da dire. [equip.:on]

18:48 Kyokawa:
  [Esterno delle mura -> Portone est] Guardando l’amico con fare divertito e con un ghigno sul volto segue la traiettoria del suo sasso che, considerata la scarsa velocità con cui procedeva, viene facilmente deviato a terra. <Pff> uno sbuffo d’aria, simile ad un sibilo, viene emesso dalla bocca, deluso dalla scarsa reazione di Hikiro; probabilmente non aveva attivo il chakra in quel momento. <Bisogna sempre impastare l’energia quando si esce dalle mura!> rimprovera l’altro, senza confessare che anche lui se ne era dimenticato. <Certo che sono normale … anzi, io la sostituzione la so fare … e non mi becco nessun gessetto!> schernisce l’amico in risposta alla sua polemica, riferendosi alla lezione da poco svolta insieme a lui. <Bene, una volta che hai finito di dire stupidate te ne torni a casa … bravo!> esclama poi, sentendo l’altro comunicare la sua necessità di andarsene <Ciao ciao Hikiro … occhio al tempismo!> saluta e si congeda rapidamente, voltandosi verso il portone che li separa dal villaggio, dopo aver mosso la mano destra a modo di saluto nella direzione dell’altro. Con grandi balzi scordinati si avvia quindi verso la propria abitazione, avendo l’intenzione di proseguire con il lavoro che aveva interrotto per venire all’appuntamento: sigillare tronchetti nei fuuda. [END]

18:52 Hikiro:
  [Mura esterne- lato Est] <Si si, adesso siamo diventati Sensei?> ironico chiederebbe all'amico, ridendo e rispondendo così alle provocazioni. <bah, lo sai che non lo attivo quasi mai>. Altra breve pausa, <Si, soddisfatto di averti fatto venire fino a qui, posso tornare a casa, ricorda, sarà significativo!> e detto ciò sorriderebbe apertamente all'amico, trionfante per lo scherzo riuscito. Alzata la destra, andrebbe quindi infine ad accompagnare il congedo dell'amico che, a grandi balzi, si allontana. Attesi ancora alcuni istanti, ormai solo, nella flebile luce che cala velocemente, muoverebbe anche lui in direzione della propria abitazione, conscio di dover percorrere ancora un po' di strada prima di arrivare.[end]

Hikiro attira Kyokawa fuori le mura con un pretesto, rivelandosi poi uno scherzo. Qualche parola sulle missioni e i due tornano alle loro abitazioni. Nessun personaggio è stato spalmato d'olio.