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un allenamento inaspettato

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con Hajime, Kyokawa

16:45 Hajime:
 <Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah> è lo sbadiglio del giovane. Eh, si, a volte è umano anche lui (?). Si trova sul tetto dell' accademia, finalmente è fuori da quel dannato ospedale. Oggi ha fatto anche una missione, abbastanza semplice, che gli ha portato via un po' di tempo. Ma adesso che ha finito i suoi obblighi non gli resta altro da fare che allenarsi. è questo l'unico scopo che gli interessa adesso. Indossa una tuta nera, abbastanza corta. La parte inferiore gli arriva sotto le ginocchia. La parte superiore è a maniche corte, con una zip chiusa sul davanti. La nuova cicatrice sul braccio sinistro è in mostra. Non prova neanche a nasconderla, perchè mai dovrebbe? Sul bicipite sinistro ha legato il coprifronte con lo stemma del villaggio. Ai piedi dei comodi calzari da ninja marrone. Alle cosce ha legati due porta kunai shuriken, all' interno ci sono in ognuno tre kunai con carta bomba arrotolata e tre shuriken a spirale. Il porta oggetti se l'è tolto e l'ha lasciato a casa. Si guarda un po' intorno, un po' insonnolito. Gli sta venendo un altro sbadiglio, ma cerca di trattenerlo. L'aver passato troppo tempo in ospedale forse l'ha reso un po' meno sveglio, tutto può essere. Comincerebbe a fare qualche movimento, scrocchiando il collo, piegando la testa da destra a sinistra. Un mini riscaldamento per precauzione. I capelli bianchi gli svolazzano casualmente, questo perchè si trova sul tetto, un posto un po' più alto dove l'aria può arrivare più facilmente. [equip: 2 x porta kunai shuriken | 6 x kunai con carta bomba | 6 x shuriken a spirale]

16:54 Kyokawa:
  [Accademia (Scale -> Tetto)] Il giovane deshi dagli occhi color rubino si appresta a passeggiare lentamente tra i vari piani dell’Accademia: oggi si era recato all’edificio, in moto concitato e con la solita emozione, alla ricerca di qualche lezione; sfortunatamente non aveva trovato nulla di suo interesse, probabilmente i vari sensei sono occupati in altre faccende più importanti. Per questo motivo, non volendo sprecare la giornata, ha deciso di girovagare qua e la, esplorando corridoi ed aule; in questo momento sta giungendo all’ultimo piano della palazzina, sul tetto, che sarà anche l’ultima meta del suo peregrinare. Porta le vesti da allenamento, indossate nell’eventualità di svolgere qualche lezione: calzari neri con dei lacci di cuoio a cingere le caviglie; pantaloni larghi color grigio scuro, senza alcuna tasca; al torso una maglia marrone scuro con delle piccole righe orizzontali nere; alle mani i guanti Ninja. Lo scarso equipaggiamento portato dal ragazzo consiste nelle solite armi: alla gamba sinistra, dentro all’apposito accessorio, sono posizionati tre kunai e tre shuriken; al fianco sinistro è legato il kunai a tre punte; null’altro. I passi si seguono leggeri, uno dopo l’altro, su ognuno dei gradini che portano verso l’alto; sul volto uno sguardo abbastanza spento, annoiato da una giornata monotona e poco produttiva. [Gamba sinistra: porta Kunai e Shuriken - 3 Kunai e 3 Shuriken / Fianco sinistro: Kunai a tre punte]

17:07 Hajime:
 Fatto quel piccolo movimento del collo andrebbe a concentrarsi, portando il braccio destro in avanti e facendo con la mano mezzo sigillo della capra. Quindi, concentrandosi sulle due nature della propria energia, raggruppandole in due sfere ben distinte, una bianca e l'altra nera, andrebbe a dividere e raggruppare le energie fisiche e quelle mentali. Create le due sfere le farebbe ruotare, portandole ad ua buona velocità grazie ad un' accelerazione costante. Subito dopo proverebbe ad avvicinarle, farle entrare in contatto, quindi unirle in una terza più grande che contiene egualmente le altre due e che continua il loro movimento. Questo dovrebbe dare il via ad uno scorrere di energia, il chakra, in tutto il proprio sistema circolatorio dedicato a questa funzione, che è proprio vicino al sistema circolatorio normale, ovvero quello dove scorre il sangue. Sentendo l'energia scorrere dentro di se, si guarderebbe intorno con un sorriso beffardo. Con cosa potrebbe allenarsi oggi? Il ninjutsu l'ha già allenato abbastanza. Magari potrebbe concentrarsi o sull' utilizzo di armi, oppure sul corpo a corpo. Intanto inizierebbe una corsetta di una quindicina di metri per mettere in moto la muscolatura inferiore. [turnazione 3/4 impasto + 1/4 spostamento][tentativo impasto chakra][chakra 40/40][equip invariato]

17:14 Kyokawa:
  [Accademia - Tetto] Dopo una decina di gradini ecco che il deshi giunge in cima alla scalinata, trovandosi quindi affacciato sul tetto. <Eccoci!> esclama, rivolto a se stesso, senza essersi ancora reso conto che qualcun altro è presente nel medesimo luogo e rischiando cosi di attirare la sua attenzione. Rimanendo fermo alla fine della rampa, inizia così ad osservare il luogo che si accinge ad esplorare per la prima volta in vita sua: si trova su uno spazio a forma di parallelepipedo dellle alte reti ai bordi; lungo un terreno erboso con qualche grosso masso si trovano, ordinati in fila, diversi alberelli; il sole illumina tutto l’ambiente, anche se manca poco al tramonto. Gli occhi si soffermano quindi sulla persona che in precedenza non aveva notato: un giovane in tuta, con diverso equipaggiamento legato al corpo, che si sta allenando. <Ehilà!> saluta; parlare con qualcuno potrebbe essere un passatempo utile in una giornata noiosa come questa. [Gamba sinistra: porta Kunai e Shuriken - 3 Kunai e 3 Shuriken / Fianco sinistro: Kunai a tre punte]

17:27 Hajime:
 In realtà non ci sono solo loro due su quello spiazzo che è molto più grande di quanto non sembri. Essendo allestito per gli allenamenti, come il tetto della palazzina di fianco, gli studenti si radunano li per allenarsi, sia dai deshi che ai gradi più alti. A volte si vedono anche degli special jonin provare qualche mossa particolare che potrebbe tornar loro utile in missione. Un ragazzino però cerca di attirare la sua attenzione e ci riesce. Hajime si fermerebbe davanti a lui, più o meno, a tre quattro metri, continuando a correre sul posto. <Serve qualcosa?> Chiederebbe, non sapendo se si tratta di un fattorino o di altro. Non vede nessun particolare segno che possa far accostare quella figura ad un ninja del villaggio, o meglio, l'abbigliamento forse si, ma non porta nessun coprifronte o altro. Magari è un deshi che un sensei ha mandato per riferirgli qualcosa, magari l'ha mandato lo stesso Raion. Quindi lo guarda senza prestargli troppa attenzione, aspettando solo una risposta. <Se non hai niente da dire... Io devo allenarmi... Tu puoi fare quello che ti pare...> Aggiungerebbe, giusto per chiarirgli una cosa, ovvero che non è li per parlare o cercare di fare amicizia. Sentendo ormai i muscoli abbastanza pronti, proverebbe a fare uno scatto frontale di dieci metri, poi a destra di altri dieci metri e poi invertire, tornando a sinistra di dieci metri. Per fare tutto questo avrebbe abbassato il proprio busto in avanti, incurvando leggermente la schiena. Poi avrebbe piegato gli arti inferiori, formando due angoli sulle ginocchia, portando il peso del corpo sulle punte dei piedi, quindi avrebbe iniziato ad alternare le gambe, staccando una dal terreno e distendendo l'altra per scattare in avanti, invertendo a ritmo abbastanza frenetico il lavoro delle due. Le braccia sarebbero rimaste distese dietro la schiena, nel classico modo usato dai ninja per correre, con le mani aperte pronte ad afferrare qualunque minaccia. Fatto questo, tornato al centro, cioè perpendicolare con l'altro deshi, ma adesso ad una distanza di 14 metri circa, andrebbe a compiere il sigillo della tigre. Ha bisogno di qualcuno con cui allenarsi e, se non conosce nessuno, allora farà da se. Andrebbe a concentrarsi sulla proria energia, sentendola scorrere nel corpo. La raggrupperebbe in due parti ben distinte, fianco destro e fianco sinistro, in maniera uguale. Qui adesso si concentrerebbe sulla natura del proprio chakra, ovvero gli elementi che la compongono. Quello più freddo e "vispo" del suiton, quello un po' più sbarazzino e imprevedibile del fuuton. Proverebbe ad amalgamarli in uno soltanto, dando vita allo Hyuton. Quindi spingerebbe all' esterno le due fonti di energia. Ma non è tutto, proverebbe a dar una precisa forma a questi due ammassi di chakra. Si concentrerebbe sui propri occhi blu, sui capelli bianchi lasciati di svolazzare a piacimento, sulla pelle chiara messa in risalto dalla luce del sole, alla nuova cicatrice che gli marchia il braccio sinistro, ai vestiti che indossa, la tuta nera, il coprifronte sul bicipite, i sandali marroni, i porta kunai-shuriken alle cosce. E quindi dovrebbe vedere le due copie formarsi ai propri lati, che lo guardano in attesa di un ordine. Loro non hanno nessuna espressione in volto, lui un sorriso forse un po' malvagio (?).[turnazione: 2/4 massima distanza + 2/4 tecnica cloni di ghiaccio][chakra 30/40][equip invariato]

17:45 Kyokawa:
  [Accademia - Tetto] Continua ad osservare il ragazzo che ora si trova di fronte a lui: più basso e anche più magro dello stesso Kyokawa, con capelli dal colore molto simile, ma gli occhi color ghiaccio, del versante cromatico totalmente opposto al suo rosso vivo. Rimanendo sempre immobile ascolta le sue parole, fredde e pungenti, come le sue iridi; probabilmente l’ha disturbato in un momento particolare del suo allenamento, o forse è un ragazzo dal carattere scontroso. <Niente, lascia stare> si rivolge a lui con tono un po’ infastidito e, intenzionato a ritornare sui suoi passi, inizia a compiere una torsione del corpo per dirigersi nuovamente alle scale, ma la sua attenzione viene attirata dagli scatti dello shinobi, che ha ripreso ad allenarsi. Passano pochi istanti prima che questi si porti nuovamente di fronte al deshi; le sue mani si portano al petto a comporre il sigillo della tigre, ben visibile dalla distanza a cui si trova ora. Preso alla sprovvista e allarmato dalle intenzioni dell’altro, Kyokawa pensa all’unica cosa che può fare in questo momento: attivare il chakra. Le gambe rimangono dove sono, ben piantonate al terreno, mantenendo stabile tutto il corpo; le mani si alzano e si portano a livello del plesso solare per comporre il sigillo della CAPRA: intrecciate tra loro, con la dritta leggermente sfalsata verso il basso, mentre le dita sono chiuse sulle gemelle, ad eccezione di indice e medio che rimangono distesi. Gli occhi fissi davanti a se, verso la figura del ragazzo. La mente cerca di cadere in uno stato di quiete, richiamando più concentrazione possibile, per poi immaginare il proprio corpo, diviso a metà da una linea immaginaria; il deshi si concentra poi sulla formazione delle due sfere di energia: una, di colore blu, a livello della testa, la quale rappresenterebbe la sua energia psichica; mentre l’altra, di colore rosso, all’altezza dell’addome, rappresentando l’energia fisica. Le due sfere dovrebbero poi iniziare a roteare su se stesse, sul loro asse verticale, e, una volta iniziato questo movimento, inizierebbero a muoversi, cercando di raggiungere un punto di incontro a livello del torace, in modo da congiungersi in una sola, nuova, sfera: il chakra. <Cosa hai intenzione di fare?> domanda, osservando stupito la tecnica che l’altro ha eseguito nel mentre lui cercava di richiamare la sua energia. [Tentativo attivazione chakra] [Chakra: 10/10] [Gamba sinistra: porta Kunai e Shuriken - 3 Kunai e 3 Shuriken / Fianco sinistro: Kunai a tre punte]

18:09 Hajime:
 Non è che sono proprio vicini i due eh, sono ad una distanza di 14 metri, quasi quindici, quindi il ragazzo non sta certamente puntando o minacciando l'altro. è ad una buona distanza di sicurezza per star tranquillo e beato, con le proprie copie. L'altro però gli fa una domanda e sembra quasi intenzionato a combattere, non può dirlo con sicurezza. <Mh...?> Farebbe l'albino in sua direzione. <Io pensavo solo di allenarmi... Perchè?> Chiede restando in guardia. Non gli piacciono brutte sorprese, questo mai. Girandosi verso le proprie copie, andrebbe a dare un ordine a quella sulla sua sinistra. <Adesso tu attaccami... Solo taijutsu... Nel modo che preferisci... Cerca anche di uccidermi e di essere realistico...> Commenta. - sentendo l'ordine la copia scatterebbe quindi, sono a distanza di ingaggio. Ovviamente lei, essendo la copia del genin, ragiona con una strategia molto simile. Gli ha detto di attaccare per uccidere. Quindi come prima mossa proverebbe una spazzata con il piede per togliere l'equilibrio all' altro. Si abbasserebbe quindi, andando a piegare in avanti le gambe e portando un metro più avanti il piede destro, per poi provare un attacco diretto al piede avversaio con la gamba sinistra. Questo proverebbe a farlo con una torsione del proprio busto, distendendo quindi l'arto sinistro in totale lunghezza e provando a tirare un colpo preciso con il collo del piede esattamente sulla caviglia del genin - Hajime, quello vero, vedendo l'attacco scatterebbe subito sulla difensiva. Non sa cosa voglia provare a fare la copia. Certo, come forze sono sbilanciati, ovviamente lui è più forte, ma non vuole sottovalutare se stesso. Subito la copia proverebbe un colpo astuto, ovvero vorrebbe farlo saltare da terra, per toglergli un appoggio sicuro. L'attacco che quella gli sta tirando è diretto esattamente alla propria caviglia destra. Saltare sarebbe la cosa più logica da fare, ma questo vorrebbe dire poi essere soggetti ad un attacco senza stabilità. Quindi, caricando sulle punte dei piedi, proverebbe subito a piegare le gambe sulle ginocchia, il busto leggermente in avanti, per poi fare un saltello all' indietro, di mezzo metro, abbastanza per schivare l'attacco ed atterrare sicuro. Atterrerebbe già con le gambe divaricate, la sinistra leggermente più avanti della destra, sempre piegato sulle ginocchia e con il busto leggermente ruotato. - la copia, obbedendo solo all' ordine e non pensando ad altro, proverebbe a caricare nuovamente. Questa volta cercando un affondo diretto. Infatti andrebbe a tirare un pugno puntando proprio al centro del petto dell' originale, così da provare a causargli qualche danno, scattando con il piede destro per coprire quel mezzo metro di distanza, abbassando il busto ulteriormente, caricando il braccio sinistro piegandolo sul gomito e portandoselo al petto, per poi distenderlo in avanti accompagnato da una torsione del corpo per portare l'attacco -. Di nuovo l'originale si troverebbe sotto minaccia, questa volta un attacco troppo diretto e semplice, magari troppo azzardato. Non ha dato l'ordine alla copia di pensare, di questo dovrebbe pentirsi. Sa di essere più forte, quindi, scattando a sua volta in avanti, proverebbe a bloccare il braccio della copia con il proprio, rimanendo saldo e piegato sulle gambe, con il busto che si raddrizza e la mano sinistra che, guidata dall' arto che si allunga, andrebbe a impattare con la mano della copia. Così che dovrebbe bloccare l'attacco, afferrandogli l'arto, essendo più forte e veloce. <Male> Commenta. [turnazione: schivata con salto 2/4 + parata 2/4][turnazione copia attacco al piede 2/4 + attacco al petto 2/4][chakra 30/40]

18:32 Kyokawa:
  [Accademia - Tetto] Una figura da bamboccio: ecco quello che ha appena fatto. Come al solito si ritrova ad essere troppo impulsivo, troppo sulle spine; è il suo carattere e difficilmente riuscirà a cambiarlo, ma qualche volta dovrebbe cercare di contenersi un po’. <Oh, ecco …> accenna all’altro. <Sono Kyokawa, un deshi …> quasi balbetta, proferendo frasi a spezzoni, cercando sia una giustificazione, sia di comunicare qualcosa allo shinobi presente <Pensavo ce l’avessi con me … > continua, avvicinandosi piano di qualche metro alla scena del combattimento che sta avendo luogo, arrivando circa a 10 metri di distanza. Con attenzione osserva i tentativi di attacco della copia nei confronti del ninja originale; la questione si sta facendo interessante e l’allievo si sente pervaso dalla stessa eccitazione che aveva provato al primo giorno di Accademia. Decide quindi di fare qualcosa, forse qualcosa di stupido. La mente si abbandona nuovamente allo stato di concentrazione assoluta, escludendo gli stimoli esterni; le mani si alzano nuovamente al petto, andando a comporre i sigilli necessari per la tecnica della moltiplicazione: BUE, CANE, DRAGO, CINGHIALE; vengono composti lentamente posizionando le mani in modo accorto. Il chakra andrebbe poi a concentrarsi, fluendo tutto verso un unico punto, pronto per essere sprigionato. Al contempo Kyokawa cerca di portare alla mente una realistica immagine di se stesso: un ragazzo abbastanza robuso, di 1 metro e 70 centimetri, di 60 chilogrammi; i capelli bianchi scendono ai lati del viso, fermandosi nettamente sotto il lobo dell’orecchio, lasciando guance e mento liberi da ogni pelo di barba, accuratamente rasata; gli occhi rosso rubino, naso e bocca simmetrici. Arriva poi il momento di vestiti ed equipaggiamento: calzari neri con dei lacci di cuoio a cingere le caviglie; pantaloni larghi color grigio scuro, senza alcuna tasca; al torso una maglia marrone scuro con delle piccole righe orizzontali nere; alle mani i guanti Ninja; alla gamba sinistra, tre kunai e tre shuriken nel porta armi da lancio; al fianco sinistro il kunai a tre punte. Nel frattempo, durante la creazione dell’immagina mentale, dovrebbe crearsi mentalmente un ordine per la copia, ma nulla viene pensato dal deshi, che ha intenzione, per ora, di lasciarla ferma immobile al suo fianco. Concluso il lavoro di raffigurazione mentale, andrebbe a sfruttare il chakra raggruppato in precedenza, a livello dell’addome, cercando di farlo fuoriuscire dal suo fianco sinistro, in uno spazio di erba libero da ogni masso, a circa 1 metro e mezzo da lui. L’energia che fuoriesce dal suo corpo assumerebbe un colore azzurrino e si espanderebbe nello spazio vuoto di fianco a Kyokawa, andando a creare una sua copia, con l’intenzione di avere sembianze totalmente simili all’originale. <Posso partecipare?> domanda infine, divertito. [Tentativo tecnica della moltiplicazione del corpo – Bushin No Jutsu] [Chakra: 8/10] [Gamba sinistra: porta Kunai e Shuriken - 3 Kunai e 3 Shuriken / Fianco sinistro: Kunai a tre punte]

18:43 Hajime:
 La copia è ancora intenzionata ad attaccarlo, mentre l'altra resta ferma e immobile. Non sa cosa passi per la testa di essa, ma sicuramente qualcosa che dovrebbe attentare alla propria vita. Non può permettere ciò, anche perchè l'altro ragazzo sta richiamando la sua attenzione che ovviamente in questo momento non può avere. Essendo già in distanza di combattimento, tenendo la mano della copia con la propria, cercherebbe di fare semplicemente un gioco di forze. Ovvero, proverebbe a strattonare con il braccio sinistro ad incrociare, mettendo alla prova la propria resistenza contro quella altrui (ovvero della copia). Chi cederebbe a quella spinta allora vedrebbe perdere il proprio appoggio sul terreno, giacchè sarebbe sbilanciato, dato che il proprio baricentro finirebbe fuori dall' area delimitata dai propri piedi. Essendo più forte della propria copia, dovrebbe riuscire nella "lotta", così da sbilanciarla. Ovviamente i due busti si troverebbero più vicini, i due volti identici a una minima distanza. Lo sguardo nel proprio sguardo. Ma questo non è tutto, se fosse riuscito a sbilanciarla in quel modo, portandola ad incorciare, avrebbe che l'altro, la copia, con il braccio ancora bloccato dall' originale, avrebbe il fianco esposto e impossibilitato ad una difesa, avendo perso anche stabilità sui piedi e il proprio corpo ad impedire all' altro braccio di intervenire. Quindi, piegando il braccio sinistro sul gomito, portandoselo attaccato al petto, lo farebbe scattare in avanti, portando un pugno dritto sul fianco altrui, con la mano chiusa. Con il colpo a segno, se tutto fosse andato bene, anche la copia di ghiaccio dovrebbe scomparire, scoppiando in una marea di pezzi di ghiaccio. Guardando l'altro, però scoppierebbe a ridere. <Hem... Si... Puoi partecipare... Ma lascia perdere la moltiplicazione... La mia copia è vera... non finta... Puoi attaccarla...> voltandosi verso di essa, l'unica copia ancora presente. <E tu... Difenditi e contrattacca> DIce dandogli questo semplice ordine. < Senza fare male però!> Aggiunge, pensando che sarebbe una cosa saggia. [turnazione: strattonamento 2/4 + attacco 2/4][chakra 30/40][equip invariato]

19:12 Kyokawa:
  [Accademia - Tetto] Il combattimento di fronte ai suoi occhi prosegue tra mosse concitate, fino a che la copia del ninja presente non viene colpita ad un fianco ed esplode, lasciando al suo posto svariate piccole schegge di ghiaccio che luccicano per qualche istante alla luce del sole che sta tramontando. <Mi pareva che c’era qualcosa di diverso nella tua copia!> esclama in risposta all’affermazione dell’altro: le copie che lui ha imparato a generare durante le lezioni all’Accademia non possono essere infatti toccate, sono solo un gioco di luce; quella appena disintegrata, invece, combatteva come fosse reale. Osserva quindi ora l’altra copia, rimasta ancora integra, che era rimasta ferma come una ameba priva di vita, ma che ora ha alzato lo sguardo nella sua direzione, avendo compreso l’ordine del suo creatore; si trova a 10 metri da lui, una distanza sufficientemente lunga da coprire per avere il tempo necessario a pensare ad una strategia d’attacco. Inizia così a correre verso di questa, dimenticandosi totalmente della propria copia, lasciata a prendere polvere dove è stata generata. Passo dopo passi si avvicina quindi all’avversario da allenamento, le braccia sono piegate all’altezza del gomito e dondolano avanti e indietro seguendo il ritmo della corsa; le mani leggermente socchiuse, pronte a reagire. La sua mossa cercherà di utilizzare a proprio vantaggio la stazza leggermente più grossa di Kyokawa: sarà un attacco semplice, volto ad impattare con la spalla sinistra il torace dell’altro, in modo da spintonarlo con energia all’indietro, magari facendolo cadere. Arrivato ormai a un paio di metri dall’obiettivo, decide quindi di modificare il proprio assetto di corsa: innanzitutto rallenta, mentre il busto compie una torsione di pochi gradi verso destra, esponendo la spalla sinistra e il relativo braccio verso l’avanti; la schiena si flette leggermente, abbassando il profilo del deshi di circa 10 centimetri. Il braccio destro è disposto lungo il fianco, sempre flesso; il sinistro è raccolto sul proprio torace, in modo da creare una maggior stabilità sul punto di impatto; le mani permangono semi-aperte, in quanto potrebbero essere utili ad un eventuale contrattacco. La gamba sinistra è quella che compie l’ultimo passo: il piede si arresta con forza sul terreno e la stessa gamba viene fermata con esso, mentre il corpo avanza per inerzia; sfruttando la stabilità dell’arto inferiore, contraendo i muscoli di fianchi e addome, il busto viene spinto in avanti con uno scatto, aumentando la velocità con cui procede verso la copia. L’obiettivo è quindi quello di colpirla al centro del torace, utilizzando la propria spalla spigolosa come arma. [Turnazione: movimento 2/4, attacco 2/4] [Chakra: 8/10] [Gamba sinistra: porta Kunai e Shuriken - 3 Kunai e 3 Shuriken / Fianco sinistro: Kunai a tre punte]

19:27 Hajime:
 -Hajime copia- Non è ne confuso ne sta ragionando. è una copia, un bot che esegue perfettamente quello che gli è stato detto. Tiene fisso lo sguardo sul proprio avversario, senza pensare o giudicare la sua strategia. Si prepara a reagire. Inizialmente ha una buona velocità, poi non capisce perchè sceglie di rallentare. Ci sarà qualche motivo per questo? Continua a fissare la scena, rimanendo con la schiena eretta, abbassando il proprio baricentro perchè portando le ginocchia verso il terreno, piegandosi sulle gambe. Il peso verrebbe concentrato sulle punta dei piedi, che verrebbero caricate, portando il corpo a spingersi leggermente in avanti e sollevando da terra i talloni. Le braccia si allargherebbero, distanziandosi con un angolatura di circa trenta gradi dal terreno. Alla fine lo scopo altrui sembrerebbe una semplice spallata, niente di più, niente di meno, per di più rallentata da se stesso sul punto più importante. La copia ha ricevuto ordini precisi, ma in questo caso potrebbe fare entrambe le cose mettendo fine ad uno scontro. Infatti, stando piegato in questo modo, non deve far altro che piegarsi ulteriormente, andando quasi a stringersi come se fosse una molla carica. Quindi, anche se normalmente saltare non è mai una scelta saggia, in questo caso anche alla copia sembra la cosa più furba. Distenderebbe con una sola mossa entrambi gli arti inferiori, balzando verso l'alto, facendo un salto di un metro e mezzo in aria. Sfruttando anche il fatto che l'altro si è abbassato, dovrebbe quindi avere il volto altrui proprio all' altezza del proprio piede. Non ha schivato direttamente quella carica perchè non ne vede il bisogno. Invece porterebbe leggermente più avanti il piede destro, alzando la punta e mostrando la suola della propria scarpa al viso altrui. Dovrebbe avere del tempo ancora per cercare un' altra mossa. Quindi proverebbe ad appoggiare la propria suola del sandalo destro sul volto altrui, sfruttando la stessa corsa del deshi per prendere lo slancio per fare una capriola all' indietro, caricando nuovamente a molla l'arto per allontanarsi quindi di cinque metri da lui con un balzo all' indietro, che lo dovrebbe portare a fare una ruota in aria ed ad atterrare sulla gamba sinistra. L'originale nel mentre urlerebbe confuso <Ma che fai? Ti sembra un' idea attaccare qualcuno come un peso morto? Vuoi morire ancora prima di iniziare uno scontro? E poi rallenti prima di colpire?
Hai paura di fargli la bua?! è una copia!>
[equip invariato][chakra 30/40][turnazione copia: salto 2/4 + indietreggiamento 2/4]

19:43 Kyokawa:
  [Accademia - Tetto] L’avversario non sembra essere minimamente preoccupato dal suo incedere e, di tutta risposta, schiva la sua carica con un semplice salto, dandogli anche una scarpata in faccia ed usando la sua fronte come punto di appoggio per un salto all’indietro. <Maledetto!> esclama in direzione della copia, scuotendo leggermente il capo in risposta al dolore. <Ora ci riprovo!> questa volta si rivolge al ragazzo, senza rispondere ai suoi commenti riguardanti la sua pessima abilità in combattimento: in fin dei conti è la prima volta che si trova ad affrontare qualcuno; fino ad ora aveva solo osservato allenamenti altrui e non aveva mai preso parte a scontri di alcun genere. Questa volta l’attacco sarà diverso. Con tre falcate raggiunge nuovamente l’avversario, tenendosi a una distanza di un metro e mezzo per qualche istante, prima di avanzare nuovamente, in modo accorto. Nuovamente il piede sinistro prende il comando della situazione e si porta in avanti, appoggiandosi a meno di mezzo metro dalle gambe dell’altro; nel frattempo il busto ruota a destra, lasciando la parte sinistra più esposta e le braccia si sono alzate in posizione di guardia: la sinistra in avanti, sia la spalla che il gomito flessi, con la mano chiusa a pugno proprio davanti al volto; la destra rimane più indietro, anch’essa flessa e con la mano stretta, che si ritrova qualche centimetro più in basso rispetto alla gemella. Il piede destro, che si trova posteriormente, è appoggiato al suolo solo con la punta e non esercita particolare tensione. Il braccio destro viene quindi caricato all’indietro, con gesto quasi plateale, alzando il gomito e portando il pugno all’altezza della spalla del medesimo lato; pronto a sferrare un pugno il corpo si torce ancora di più verso destra, cercando di dare maggiore carica possibile al colpo. Sembra tutto pronto per sferrare un pugno destro, diretto al mento dell’avversario. Il braccio però rimane immobile. A muoversi è invece il braccio sinistro. Sperando che l’attenzione del nemico sia stata rivolta al lato destro del suo corpo cerca quindi di ingannarlo: il peso si porta maggiormente in avanti, sulla gamba sinistra, mentre il gomito sinistro si stende deciso, cercando di raggiungere con il pugno il naso della copia di ghiaccio. [Turnazione: spostamento 1/4, pugno 2/4] [Chakra: 8/10] [Gamba sinistra: porta Kunai e Shuriken - 3 Kunai e 3 Shuriken / Fianco sinistro: Kunai a tre punte]

20:01 Hajime:
 Questa volta il deshi sembra scegliere una strategia diversa che tra le altre cose potrebbe avere il suo se. Ovviamente Hajime non è un esperto di combattimento corpo a corpo, figuriamoci una sua copia. Quello che l'altro fa è tornare alla carica, mossa giusta. Ma nuovamente decide di fermarsi, anche solo per un istante, un errore troppo rischioso per essere commesso. Se fosse l'originale riceverebbe un contrattacco, proprio in quell' attimo che potrebbe costargli caro, perchè è sbilanciato. Ma la copia, avendo ricevuto l'ordine di non attaccare per far male, non può farlo. Quindi osserva l'altro fare le sue mosse e... SI... Lo stratagemma funziona. Tanto che nel mentre in cui l'originale capisce cosa sta succedendo andrebbe a urlare <Non esplodere in scheggie di ghiaccio!> Alla copia ovviamente, così da evitare che l'attaccante subisca un danno rischioso in quella situazione. Quindi niente, si avrebbe ugualmente un mare di schegge ma niente di più. <Prima avevo detto all' altra di attaccare solo con il taijutsu... Ma qui mi ero scordato... Devi sapere che lo scopo è proprio farle esplodere contro gli avversari... è un' abilità innata e nessuno si aspetterebbe un mare di schegge di ghiaccio che ti vengono addosso...> esprimerebbe il proprio pensiero a riguardo, non prestando troppa attenzione all' altro perchè andrebbe a sedersi a terra. Quindi, rialzando lo sguardo verso di lui, aggiungerebbe. <Non sono un esperto del combattimento corpo a corpo... Le mie copie ancora meno... Secondo me ci pensi troppo però... Quasi esiti... Prima hai fermato la carica. E se invece che un appoggio ti avesse tirato un vero calcio rischiavi l'osso del collo... Poi adesso hai esitato per un istante, hai fatto tutta quella finta che ti ha portato via del tempo... Non sei così veloce da potertelo permettere... Secondo me dovresti per ora combattere aspettando l'errore altrui e punendolo...> Da un consiglio, nulla di più, poi l'altro ragazzo sarà libero di accettarlo o meno, non è certo suo problema. [chakra 30/40][equip invariato]

20:12 Kyokawa:
  [Accademia - Tetto] Il ragazzo urla un ordine alla propria copia, ma il deshi è troppo impegnato nelle sue mosse per sentirlo; fatto sta che, impattato con le nocche sul naso dell’avversario, questo andrebbe a disintegrarsi in miriadi di frammenti di ghiaccio. Ci vuole qualche istante per capire di essere riuscito a colpirlo e nel frattempo lo shinobi inizia a spiegare le caratteristiche della sua tecnica. <Wow … che figata> riesce a rispondere solo questo, in parte incantato dalla particolare tecnica appena esposta, in parte già stanco per il breve combattimento. Le gambe ora si flettono leggermente, mentre entrambe le mani si appoggiano sulle rispettive ginocchia; flettendo la schiena in avanti il giovane si trova quindi in una posizione quasi comoda, in modo da prendere fiato. <Grazie … per … il … consiglio> risponde, ansimando; ogni suggerimento su come essere un ninja migliore è ben accetto, specialmente a questo punto della sua carriera accademica, l’inizio. <Grazie davvero; purtroppo non sono per niente bravo a combattere.> si rivolge all’altro, regolarizzando il respiro <Ho seguito solo poche lezioni in Accademia … e ancora non abbiamo iniziato a fare scontri o roba del genere> ammette, deluso dalla sua pessima esibizione. <Quando sarò migliorato, ti darò del filo da torcere!> sbotta, ridacchiando, in parte realmente convinto della propria affermazione. <Ora però sono a pezzi, meglio che me ne vada prima di peggiorare la situazione>. Torna così in posizione eretta, compiendo qualche passo verso l’altro. [Chakra: 8/10] [Gamba sinistra: porta Kunai e Shuriken - 3 Kunai e 3 Shuriken / Fianco sinistro: Kunai a tre punte]

Hajime decide di allenarsi contro le proprie copie, ma non si aspetta certamente che Kyokawa possa comparire e voler partecipare!

[off//: Qualche consiglio e un po' di missive per discutere del combattimento, giusto per prepararsi al meglio per la quarta lezione ^^]