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Il ragazzo e il bidone

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con Sumon, Shade

14:57 Sumon:
  [Vicolo stretto] Seduto su di una piccola tettoia che si trova in una via stretta e in penombra, l'allievo sene sta con le tasche piene di lecca-lecca, tra cui uno che tiene per lo stelo di plastica nella mano destra con indice e pollice, così che facendo fregare i polpastrelli tra loro, inevitabilmente la sfera di zucchero dentro il suo cavo orale creerebbe un certo attrito sulla lingua che la farebbe lentamente sciogliere. Seguito il tutto da vari suoni provocati dalla suo bocca e dalla gestione della saliva satura di zuccheri. Indossa abiti piuttosto sportivi. Una maglietta smanicata nera aderente che mette in risalto in corpo asciutto e tonico del giovane, pantaloncini grigi aderenti, scarpe da ginnastica bianche, una fascia rosso legata attorno alla testa, e tanti, ma tanti dolciumi nelle tasche. dalla propria posizione sopraelevata guarda con un sorriso stampato in faccia, le persone che passano per la via principale, limitrofa a quella dove si trova lui, che con le gambe ciondolanti da oltre la tettoia, si troverebbe a poco meno di tre metri d'altezza.

15:14 Shade:
 La giornata sembrerebbe mostrarsi tranquilla, decisamente più della ragazzina che, invece, affronta le vie più isolate della città indossando una cappa con cappuccio tenuto alto sulla testa, tentando di nascondere quelli che possono essere quei tratti che la rendono facilmente riconoscibili. Un esempio sono i lunghi, troppo lunghi, capelli corvini che, quando sciolti, arrivano al sedere. Oppure il volto, che anch’esso è nascosto grazie ad un cappuccio più lungo del normale. In realtà guarda per terra mentre cammina, proprio perché ha difficoltà a guardare diritto. La cappa è lunga fino alle ginocchia, dia colori grigi e comini, un colore che non dovrebbe dare negl’occhi a differenza della persona che lo indossa, senza alcun motivo apparente, nella zona centrale del suo villaggio di origine. Al di sotto di essa indossa una maglietta a mezze maniche, per nulla aderente, e un paio di pantaloncini elasticizzati, neri, che le permettono di muoversi in tutta tranquillità. Dopo la conversazione del giorno prima con Kouki ha pensato bene di iniziare a celare, in modo così semplice e appariscente, la propria presenza mentre è alla ricerca dell’unica persona che pensa possa esserle di aiuto. Non guarda niente e nessuno, urta le persone senza nemmeno rendersene conto, e si scusa con loro con un leggero inchino, prima di riprendere a camminare. Figuriamoci se si rende conto di un ragazzo con le tasche piene di dolci che si trova a qualche metro di altezza rispetto a lei. Non ha armi, come sempre non sembra interessata a portarne con se, sembra davvero non preoccuparsi dei pericoli che potrebbe correre anche nella città. [Chakra off]

15:32 Sumon:
  [Incastrato nel Bidone] Ruota un pochino a destra, poi un pochino a sinistra, ed ecco che finalmente anche questa caramella è finita. Con una schicchera verrebbe lanciata sotto di se, cercando di centrare un bidone dell'immondizia, pieno neanche per metà e prima di qualsivoglia tipo di coperchio. <Hum... cosa scelgo ora> senza guardare, concentrato fa scivolare fuori la lingua dalle labbra e con el mani frugherebbe nelle tasche alla ricerca di un dolciume che al tatto risulti convincente. Impegnato a guardare ancora altrove, ecco che lo sguardo ricadrebbe nella zona più interna di quella stretta via. Una curiosa figura incappucciata dovrebbe rientrare nel suo campo visivo e, attratto dalle stranezze come un ape al miele, le mani verrebbero sfilare dalle tasche e, poste sul bordo, sospingerebbero il ragazzo facendolo scivolare già dalla tettoia. Le punte del piede cercano di anticipare l'arrivo a terra del giovane aspirante ninja, e di seguito ne verrebbe tutto il resto del piede, seguito da un flettersi delle gambe per provare a compensare l'accelerazione accumulata durante l'atterraggio. C'è solo un problema però <che?> sorpreso abbassa lo sguardo e incassa la testa tra le spalle, mentre entrambi i gomiti verrebbero sollevate in parallelo alle spalle. Con stupore può constatare di come sia atterrato all'interno di quello stesso bidone dove ha lanciato lo stelo di plastica del lecca-lecca <Dannazione!> sbotta arricciando il naso, provando con tutti le proprie forze a porre le mani sul bordo del bidone e spingendo, proverebbe ad uscirne ma nulla. Il panico,quella figura incappucciata sta ormai vicina e, guardandosi frettolosamente attorno, finisce con il fare la prima cosa che gli viene in mente. Il gomito destro si poggerebbe sulla parete adiacente al bidone, e con un sorriso smagliate e di chi non ha nulla da nascondere saluterebbe la figura incappucciato dicendo semplicemente <Salve!>, cercando di ignorare il fatto che sia incastrato dentro un bidone. La mancina frugherebbe di nuovo nella tasca e ne tirerebbe fuori un lecca-lecca. A quel punto il dolciume con il distendersi dell'arto che lo tiene, verrebbe posto davanti a Shade bloccandole in qualche modo la strada. Guardingo perlustra i dintorni con dei fugaci sguardi e, con un tono di voce che questa volta si potrebbe addire più a uno spacciatore che cerca di tenere un certo anonimato (nonostante la faccia da scemo patentato resta stampata su quel viso), l chiede <Hei tu! Lo vuoi un dolcetto?> e a quel punto cercherebbe di sventolarle il lecca-lecca sotto il naso.

15:53 Shade:
 Come detto avanza a testa bassa, osservando solo il pavimento, finchè un passante non riesce a spostarle il cappuccio in maniera involontaria. Si volterebbe ad osservare quel passante con fare abbastanza sconvolto, lasciando che sia la confusione ad essere espressa sul suo volto. Sembra un cagnolino che ha appena visto qualcosa che non capisce, inclina leggermente il capo e continua ad osservare la stessa persona che si allontana. Beh, il suo interesse finisce in poco e non le rimane molto da fare se non mettersi per bene il cappuccio sulla testa e continuare la sua ricerca, ma qualcosa di particolare attira la sua attenzione. Non lo aveva visto prima, non lo avrebbe mai potuto notare con quella cosa a coprirle il volto, ma un ragazzo sul tetto guarda con tranquillità le persone che passano. No, aspetta, in breve il suo intento sembra cambiare. La prima cosa che pensa è che si tratta di un giovane suicida, il che la porta a preoccuparsi molto. Non riesce a fare molto per lui, non riesce nemmeno a pronunciare una parola, prima di vederlo scivolare giù da quella tettoia. In quella caduta di pochi secondi va a spostare lo sguardo verso il terreno, preoccupata di vederlo schiantarsi e non rialzarsi più, anche se, cadendo da 3 metri, potrebbe ancora sopravvivere. Quando rialza lo sguardo ormai è già atterrato. Inizierebbe a correre verso la zona dell’impatto, preoccupata, per poi ritrovarsi davanti solo un ragazzo con una faccia da scemo incastrato dentro un bidone della spazzatura. E lei che cercava di passare inosservata. Non ci mette molto a iniziare a ridere in maniera evidente, cercherebbe di portarsi una mano davanti alla bocca, come a voler bloccare quella risata sul nascere, ma non ci riesce. Non è possibile farlo davanti ad una situazione tanto comica. E poi, lo spacciatore di dolciumi parla, parla e le mostra un leccalecca. Ha la brutta abitudine a fidarsi troppo delle persone e con un gesto del capo cercherebbe di fargli capire che è interessata al dolciume. Ancora una volta, se vogliono ucciderla, hanno scelto il modo più particolare per farlo, almeno si è fatta una bella risata. <Grazie> direbbe con il volto rigato da una lacrima divertita, andando poi ad indicare la sua scomoda situazione. <I cassonetti sono una tua passione oppure è un indicente di percorso> non ci va leggera con le parole, ma sembrerebbe essere disposta ad aiutarlo, se necessario. [Chakra off]

16:17 Sumon:
  [Incastrato nel Bidone] Il dolciume come viene accettato, lascia che sia la ragazza a sfilarlo dalle sue dita, mentre lui, cercando di mostrarci belloccio e non curante della situazione in cui si trova, resta ancora poggiato con il gomito alla parete adiacente al bidone della spazzatura. <Uhm, come mai una ragazza va in giro vestita coperta in questo modo qui a Konoha? soffri così tanto i raggi del sole?>, e nel mentre pone la domanda, sorridete, inclinerebbe il capo verso la spalla sinistra nella speranza di intravedere la sua figura da sotto il cappuccio <dalla voce sembri anche carina, perché mai nascondersi?> domande con la quale cerca di rendersela amica, oltre a un disperato rimorchio di una ragazza che conosce da pochi secondi e che neanche ha visto. <questo?> sudando freddo manterrebbe il sorriso stampato in faccia. Il busto si drizza e l'indice della mano destra indicherebbe ai propri piedi il bidone dentro il quale si trova, <A beh ecco vedi, eheh> imbarazzato comincerebbe a grattarsi la nuca <sono un allievo ninja!> esclama con fierezza, sollevando il mento verso l'alto puntando l'indice della mano destra nella medesima direzione <E come tale mi alleno per stare nei posti più imprevedibili! dunque adesso esco>. E come ha annunciato, mani che tornano sul bordo del bidone, e via, ecco che comincerebbe a spingere. La pelle del viso diventerebbe sempre più rossa, man mano che lo sforzo per tirarsi fuori diventa sempre maggiore, <dannazione, esci!>, esclama verso se stesso agitandosi, al punto che il bidone comincerebbe ad oscillare e <n-no- noooo!> e [Sdong], cadrebbe a terra con tutto il secchio e darebbe una bella testata a terra. Una testata sufficientemente forte che, ritrovatosi a pancia all'aria, gli occhi diverrebbero vitrei, la bocca spalancata, e un fantasmino immaginario uscirebbe dalla sua bocca, e spaventato guarderebbe il ragazzo apparentemente morto, cominciando a fargli un massaggio cardiaco nella speranza che si riprenda, restando al momento, esanime a terra.

16:35 Shade:
 Prende dunque il dolciume con molta calma, sfilandolo via dalle mani altrui senza pensarci troppo, fermandosi poi ad osservare con un sorriso quel ragazzo dal fare strambo e divertente. Poi inizia a farle qualche domanda, alcune sono alquanto ovvie, altre invece sono completamente inaspettate. Andrebbe ad afferrare con la mancina il cappuccio per farlo scivolare dalle spalle e portarlo a cadere lungo la schiena. I capelli corvini sono per metà nascosti ma nonostante ciò si dovrebbe notare che non si fermano alle spalle ma continuano ben oltre. <Sto cercando di sfuggire allo sguardo di una persona cattiva mentre ne cerco una buona.> un riassunto bambinesco e poco interessante, nascosto dietro il volto sorridente di una ragazzina ingenua e tranquilla…quando lo decide lei ovviamente. Ed ecco che il discorso sembra spostarsi verso il bidone in cui il ragazzo è caduto di sua spontanea volontà a quanto pare. <Oh si capisco> ammetterebbe con un minimo di malizia nel tono, lo sta prendendo in giro in modo velato, visto che sembrerebbe in tutto e per tutto interessata al suo particolare “allenamento ninja” <Scommetto che in accademia quando ti hanno detto di usare l’arte della dissimulazione hai fatto lo stesso> lei non è che abbia fatto molto di meglio, lei si è direttamente nascosta dietro il sensei, sperando che questa non la notasse prima di molti altri. In effetti è riuscita ad esser richiamata per ultima, però ha scelto il più pericoloso dei posti per nascondersi, il tutto con un sorriso stampato sulle labbra. Non si azzarda minimamente a tentare di evitagli la caduta, anzi, lo osserva cadere per terra e sbattere la testa, continuando a sorridere divertita. Solo a quel punto andrebbe ad avvicinarsi al ragazzo abbastanza da poterlo toccare, arrivando addirittura ad abbassarsi. Ginocchia che toccano il terreno e sedere poggiato sui talloni. Lo osserverebbe ancora qualche secondo prima di allungare una mano verso di lui, intenzionata a toccare la spalla del ragazzo. <Vuoi una mano ad uscire di lì?> sincera, tranquilla, ora non lo prende in giro suvvia. [Chakra off]

16:59 Sumon:
  [Incastrato nel Bidone] La rianimazione sembra aver avuto il suo effetto. Gli occhi del ragazzo riprendono colore e smettono di essere girati, mentre per quanto riguarda il fantasmino, questo decisamente più tranquillo ritornerebbe nel cavo orale sparendo alla vista dei presenti. Gli occhi ruoterebbero verso la ragazza che nel mentre accorcerebbe le distanze da lui. Non risponde alle sue domande, non ancora. Si limita a sottili cenni del capo in attesa che quest'ultima gli ponga una mano sulla spalla. Al piacevole contatto della mano altrui sul proprio corpo, gli occhi del ragazzo si illuminerebbero come una stella. Espressione ricolma si speranza e devozione, e un sorriso ebete verrebbe rivolto a Shade, prima che con entrambe le mani prova ad afferrare il polso di lei per darle uno strattone verso di se, cercando in questo modo di farla cadere in avanti, su di se. Se fosse riuscito nel suo intento il braccio destro si collocherebbe dietro la sua schiena per stringerla a se, idem per la mancina che però, beh, prova a scivolare lungo il fianco della ragazza per avvinghiarsi alla sua natica destra, pigiandola quanto basta per spingerla sempre verso il proprio corpo <si, si non sai quanto ti ringrazio per l'aiuto che vuoi dare!> esclama mentre un sorriso beato predomina sul suo viso. <Stai tranquilla, ci penso io a proteggerti dalla persona cattiva, io sono una buona, quindi puoi stare tranquilla! no?!?>, fregherebbe la propria guancia contro la sua <oooo, non sai quanto è stata terribile quella lezione, sono stato talmente geniale nel nascondermi, che la sensei mi ha messo in punizione per settimane per fare in modo di trovarmi in pari con gli altri studenti!>, prova ovviamente a mentirle, mentre prova con ogni sensazione legata al tatto, di percepire le forme della ragazza su di se, e sul palmo della propria mano

17:23 Shade:
 Il ragazzo sembrerebbe riprendersi all’improvviso, lasciandole poco spazio di azione per riuscire a difendersi da quelle serie di movimenti che sembrerebbe non apprezzare più di tanto. Fino ad ora non si era mai trovata in una situazione così….improvvisamente imbarazzante. Lei voleva aiutarlo a tirarsi su, in nessun altro modo. Il volto le diventerebbe rosso come un pomodoro per l’imbarazzo. Viene strattonata in sua direzione e, non tanto stranamente, cade in avanti. Le braccia di lui le cingono il corpo e uno si spinge in un punto in cui forse non si sarebbe dovuto muovere. L’imbarazzo diventa rabbia che non viene espressa in maniera poi tanto differente dalla prima, rimane rossa, ma questa volta per il sentimento sbagliato. Cercherebbe di divincolarsi per uscire dall’abbraccio di quella sottospecie di sanguisuga in astinenza, quando ne sente le parole. Improvvisamente si blocca, completamente, e cercherebbe di separarsi da lui quanto basta per poterlo osservare in volto. Un cascamorto con i fiocchi proprio <Oh> il tono sembra molto più dolce rispetto a prima, quasi sensuale, mentre si appresta a rispondere alle sue affermazioni. <Tu sei proprio il mio eroe> se, come no, ma la recita non si ferma <ovviamente non credevo che sarei riuscita a trovare una persona forte e caritatevole di punto in bianco, e poi…> lo sta lodando volutamente. <proprio in una via piccola come questa. Sono sicura che tu riuscirai a salvarmi> e qui potrebbe anche iniziare a capire che c’è qualcosa sotto <un pericolosissimo genjuster pluriomicida mi ha presa di mira. Io avevo deciso di dare da esca per dare, ai Ninja del villaggio, la possibilità di catturarlo…anche se ciò potrebbe significare rimetterci la vita> si mostra ora più triste di quanto in realtà non lo sia <Ma tu, che sei stato talmente geniale in accademia da essere messo in punizione> le lodi continuano in maniera smodata <potresti effettivamente fare da esca al posto mio, utilizzando la trasformazione ovviamente, e salvare questa povera donzella in pericolo> sempre se arriva al giorno dopo. Si tiene sull’attenti, pronta ad evitare un qualunque genere di contatto fisico ancora più indesiderato con la massima prontezza. <In realtà in questo momento quell’uomo potrebbe essere nel villaggio. Questa potrebbe essere un’illusione…potremmo anche morire prima che quel giorno arrivi…sai quando si è braccati nessun posto è sicuro e nessuno è sicuro accanto a te> la sta sparando grossa, ma rimane molto convinta e sensuale con le sue parole. [Chakra off]

17:52 Sumon:
  [Incastrato nel Bidone] Non desta molte attenzioni a quelle che sono gli intenti o le prime reazioni che la ragazza ha nei suoi confronti, lui continuerebbe a palparla con la mano sinistra, a sfregare la propria guancia contro la sua, e tenere il petto di lei stretto a quello di lui. Questo almeno fino a quando ad un certo punto quest'ultima si blocca, <uhm?>, perplesso sfarfalla con le ciglia e lascia che si distanzi quanto le basta per vederlo dritto in volto. La sua mano sinistra rimarrebbe sulla natica di lei, così come il braccio, anche se entrambi gli arti non imprimerebbero più forza, o almeno non come prima. Arrossando sulle goti la guarderebbe dritta negli occhi, per poi cominciare a sudare quanto il sentore di pericolo si fa sempre più vivido e presente, al punto che la sua testa si incasserebbe sempre più tra le spalle, al punto che per un attimo da anche l'impressione di essere una tartaruga dalla forma umanoide. Le labbra si schiuderebbero in uno schiocco, e la lingua le inumidirebbe <beh> comincerebbe lentamente a squadrarla, mentre la mancina [Pat-pat], darebbe due pacche sul sedere di lei <ha un sedere che è decisamente ottimo>, commento espresso con estrema sincerità e privo di malizia. Quella stessa mano verrebbe via dal sedere e con l'nidice punzecchierebbe pun paio di volte il seno destro di lei, mentre con il braccio sinistro cerca di apporre un pochino di resistenza, cercando di impedirle, almeno per quell'attimo, di sfuggire al suo intento maniaco. <di seno invece siamo carenti>, entrambe le braccia ora verrebbero ritratte lasciando la ragazza libera. L'indice e pollice della mano destra accarezzerebbero il mento, mentre osserva pensieroso il cielo <Ma odio che non sa apprezzare la filosofia del seno piccolo, ogni seno è speciale in se e per se!>. Sopracciglia aggrottate, la mano destra chiusa in un pugno batterebbe sul palmo della sinistra <e inoltre sei una ragazza dai lineamenti delicati, profumato, e una fanciulla in pericolo. Non posso tirarmi indietro!> le braccia si incrocerebbero al petto <Quando servirà, farò io da esca, puoi stare tranquilla!> le braccia conserte al petto, fronte corrugata e occhi chiusi, questa è l'espressione decisa del ragazzo. Intanto un gattino si farebbe avanti, e salendo sul ragazzo entrerebbe nel bidone a frugare <to guarda un gattino>, tempo solo di nominarlo con il sorriso stampato in faccia, un altro, e poi un altro, e un altro ancora si farebbe avati <o-ok ora siete troppi,. micetti, su via... Ha! no, quello non si mangia, no, non mordere!>, ambedue le mani si getterebbero nel bidone alla ricerca di protezione, mentre le gambe si agiterebbero come impazzite <l-liberami, ti prego, liberami!> esclamerebbe verso la ragazza in cerca di salvezza dai gatti affamati di... schwanstücker?

18:12 Shade:
 Shade odia fare del male alla gente, odia anche solo l’idea di picchiare una persona. Ma qualcuno, tempo fa, le ha spiegato che a volte è normale combattere per la propria vita. Adesso la sua vita non è in pericolo oggi, non ci sono grandi probabilità che quel ragazzo sia effettivamente l’uomo che le sta dando la caccia, ma forse proprio per questo, e perché non lo conosce, si lascia andare ad un momentaneo sfogo che potrebbe rendere fiera la sua amata mammina e non solo. Si rialza tranquilla, quando questo non le tiene più bloccate le braccia, andando a rimettersi seduta prima di alzarsi. I commenti di lui la urtano e si lascia scappare uno sguardo omicida di quelli che farebbero quasi paura a colui che la vorrebbe morta. <Apprezzo i complimenti. Quando morirai sulla tua tomba comparirà la dicitura “Un grande apprezzatore” e speriamo che quel giorno arrivi il prima possibile> ma non gli fa nulla, diciamo che è rimasta colpita dalla sua volontà di morire. <Forse non lo hai capito, ma io non stavo scherzando. Il fatto che sia tutta intera lo devo ad un fortuito insieme di coincidenze e a più di una persona che è intervenuta per potermi portare via da quel posto> e qui si volterebbe a guardare il gattino che si infila nel cassonetto insieme alle gambe del ragazzo, iniziando a mangiucchiare qualcosa che non deve. Si sente quasi felice di vederlo attaccato da un piccolo branco di gattini che si sembrano schierati dalla sua parte. Il cappuccio viene di nuovo alzato sulla testa e, nonostante tutto, arriva a farsi venire i sensi di colpa per la semplice idea di abbandonarlo lì. <Certo che ti definisci un grande ninja e poi non sai liberarti da un bidone che ha abbastanza spazio davanti e dietro da far passare un gruppo di gattini.> E così dicendo andrebbe a muoversi verso il bidone stesso, dandogli un paio di calci per convincere i gatti a togliersi da quel posto rumoroso e fastidioso. <Forza, andate via. Tanto non c’è nulla da mangiare lì dentro> quello è un insulto decisamente più palese di quelli precedenti. Detto ciò, che i gatti si siano ritirati o meno, andrebbe a sedersi sul bidone della spazzatura, in modo da dare da peso e permettere al ragazzo di liberarsi anche più facilmente, qualora volesse. <Se non vuoi che ti abbandono qui, muoviti> si è stancata di giocare con lui, non è in vena di farlo…oh se solo ci fosse anche Fumiko con lei. [Chakra off]

18:40 Sumon:
  [Stradina] Non proprio la persona più brillante di questo piane, e le provocazioni della ragazza gli entrerebbero da un orecchio e gli uscirebbero dall'altro, così come <già si, speriamo arrivi presto... a no aspetta, c-come presto?> chiede preoccupato con una gocciolina di sudore freddo che gli cola dalla fronte. Infastidito dalle successive parole, senza lasciarsi buttare già d'animo, risponde pacato alle parole di lei <guarda che neanche o scherzavo, sono disposto ad aiutarsi se Ha!> e di nuovo i gattini che ritornano a mordere <ma la volete piantare!> sbotta verso il bidone ricominciando ad agitarsi, fortuna che quel calcio assestato da Shade basta a farli sgattaiolare via. è che hanno gettato qualcosa di pesante sul fondo... aspetta>, fletterebbe le gambe e avvicinerebbe le mani verso il fondo, così facendo, cerca di spostare ciò che gli è di impedimento e, così facendo, eccolo poter strisciare via fuori, finalmente libero <ufff... finalmente!> felice si asciugherebbe la fronte con l'avambraccio, prima di tornare di nuovo in piedi. A piccoli passi si collocherebbe in prossimità della ragazza, la guarda sorridendole, con le mani poste su i fianchi e petto in fuori <allora,. dove andiamo?> in base alla risposta la giornata del ragazzo potrebbe prendere diverse pieghe. Nel caso l'altra volesse fare un giro, l'allievo sarebbe ben accetto a seguirla, mentre in caso di rifiuto beh, le lascerebbe qualche dolce prima di avviarsi per la propria strada

18:50 Shade:
 Il fatto che il giovane si dimostri serio non sembra toccarla minimamente. Non può mettere in pericolo la vita di una persona che non sarebbe in grado di fronteggiare nemmeno se stesso, figuriamoci un uomo che è fuggito ben troppe volte dopo aver portato la morte a fin troppe persone. <Ci tieni proprio a metterti in pericolo, ammirevole> poi parla lei, che dice di avere paura di tutto, ma è la prima a buttarsi nella stanza del boss per salvare dei compagni in pericolo. Finalmente riesce a liberarsi, finalmente è libera anche lei di fuggire da quel posto, non prima di salutare amichevolmente i gattini spaventati che le hanno dato un ottimo contributo. <Allora, Signor “l’accademia è il mio forte” che ne dice di accompagnarmi a casa? Visto che se non ci torno il prima possibile mia madre mi uccide?> mia madre, le piacerebbe avere ancora la madre che gira per casa, ma quella manca da un po' ormai. In compenso Fumiko potrebbe fare la stessa cosa considerando la brutta situazione in cui si sono cacciate entrambe. Poi le deve raccontare qualcosa sugl’incontri avvenuti nell’ultimo paio di giorni. Insomma la giornata sarà piena oggi, partendo da una lunga ricerca che ancora non ha portato alcun risultato e terminando con un ragazzo che non sembra molto furbo <Se provi a toccarmi lungo la strada del ritorno ti incateno al prossimo palo della luce> abbandonato come un cagnolino in mezzo alla strada. Tanto si stanno per trasferire, non si preoccupa di farsi accompagnare a casa. [End]

Oggi narriamo la storia di Sumon, un ragazzo che ha avuto un incontro ravvicinato con un bidone dell'immondizia. Un triller pieno di intrighi, misteri, passione e gatti!