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A noi piace la pioggia.

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con Kouki, Shade

22:28 Kouki:
  [Monte] Questa sera si è diretta a Konoha. Ha preso un treno ed è andata fino in questo villaggio solo per potersi schiarire le idee, lontana da tutto quello negativo che Kusa rappresenta per lei. Lo deve fare perché quando tornerà a casa dovrà affrontare una grande sfida, almeno per lei. Indossa un kimono azzurro, corto e smanicato, dai bordi blu e con dei motivi floreali non troppo appariscenti. Sopra di esso a livello del cuore vi è il simbolo del suo clan Yakushi, ripreso anche sulla schiena, a livello infra scapolare. Il kimono è chiuso in vita da una fascia blu, che richiama i bordi, e su di essa vi è la placca in metallo del copri fronte di Kusa, con il relativo simbolo. Nulla di eccezionale dunque, nel vestiario, che si conclude con un paio di pantaloncini corti e neri, dal tessuto elasticizzato per non impedirle i movimenti e un le scarpe ninja. Porta con sé il suo equipaggiamento e le sue armi ovviamente, tutte distribuite nel porta kunai e shuriken che tiene alla coscia destra e nel porta oggetti che tiene in vita, dietro alla schiena. I lunghi capelli neri e lisci sono raccolti in uno chignon, lasciando libere solo due ciocche laterali al viso che si adagiano quindi sulle spalle. Queste ciocche, insieme alla frangia, incorniciano il viso pallido e dai lineamenti ancora infantili data la giovane età, ma per niente morbidi, anzi duri. L’espressione nella quale sono coinvolti i gialli occhi, infatti, è seria e pensierosa, neutra ed assente. Non conta di incontrare nessuno, e allora non ha indossato le sue fasce bianche che solitamente le ricoprirebbero il corpo, quindi le cicatrici e le bruciature sono ben visibili e ricoprono ogni centimetro del suo corpo, tranne il viso. Le parti scoperte dalle vesti quindi sono martoriate da svariati segni di diverse dimensioni… le braccia, le gambe, le spalle, il collo, parte del petto lasciato scoperto dal kimono. Dietro alla nuca, grazie ai capelli raccolti, è ben visibile la scritta nella carne ‘E-001’. Il suo nome originale, quello vero, quello che racchiude sia lei che l’Altra, Mirako. Quest’ultima sembra riposare nella sua testa, non sente la sua Voce da un po’, anche se ne sente la presenza dentro di lei. Il chakra scorre, come al solito, dandole forza e potenza, ben intenzionata a difendersi nel caso dovesse succedere qualsiasi cosa. Piccola e gracile, la ragazzina se ne sta in piedi sopra al monte più caratteristico del villaggio, dopo aver salito con calma tutte quelle scale in ferrò che portano a quel luogo. Non fa nulla di particolare se non osservare con aria assente il villaggio sotto di lei. Immobile, da sola, persa nei suoi pensieri… pare un fantasma abbandonato a se stesso vista a quel modo. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

22:45 Shade:
 Ha promesso a Raido che avrebbe parlato nuovamente con Fumiko prima di cercare Hiashi, eppure quella è l’ennesima promessa non mantenuta. Non sa proprio dove cercarlo ma almeno sa che lo riconoscerebbe a vista. Non si dà per vinta, anche se non si sente sicura a girare per il villaggio da sola, di notte. Spera solo che le guardie, per una volta, facciano il loro lavoro e impediscano al genjuster di raggiungerla. Con la scusa di cercare lo Hyuga ha pensato bene si salire sui monti di pietra, un altro di quei posti che non ha mai davvero visitato anche se ha vissuto a Konoha per tutta la durata della sua vita. A livello di atletica non è messa male, ma salire tutte quelle scale non la lasciano indifferente, si ritroverebbe infatti con un minimo di fiatone, con il cuore che le batte a mille e con la testa che le gira quel tanto che le basta da farla sedere a terra pochi passi dopo l’ultimo gradino. <Di notte è davvero bello qui…> con le luci a illuminare quella parte di paesaggio che vede da lì a terra…praticamente poco e nulla. Sorride, alzando lo sguardo al cielo, osservando le stelle da un’angolazione e una altitudine diversa da quella in cui le osserva di solito. Il cielo le sembra quasi più pulito lì, più limpido, anche se si tratta di un monte non troppo alto. Il capo torna in una posizione naturale e si porta velocemente ad osservare i dintorni nella speranza di non vedere qualche volto conosciuto. Non vede quasi nulla in realtà se non la figura di una specie di fantasmino completamente immobile. <Oh…salve> amichevole il tono e molto tranquillamente andrebbe a sorridere, accompagnando il tutto con un piccolo cenno della mano in direzione di Kouki, anche se questa potrebbe benissimo ignorarla. <Se disturbo me ne vado> troppo piccola la figura per essere quella di Hiashi e spera vivamente che non sia il suo assalitore. I suoi vestiti sono sportivi, maglia a mezze maniche blu e pantaloncino nero. I capelli sono sciolti e toccano il terreno mentre invece ai piedi indossa dei sandaletti ninja. Armi non ne ha con se e non sembra intenzionata a comprarne. Sempre la stessa storia, sempre la stessa ragazzina nello stesso villaggio [Chakra off]

22:58 Kouki:
  [Monte] Immersa nei suoi stessi pensieri, cercando di capire cosa ci sia di diverso tra i due villaggi, perché qualcosa c’è. Sarà l’atmosfera, saranno forse le persone, ma qualcosa che rende la differenza deve esserci. Suo padre ha trovato due ragazze di questo villaggio, prima sua madre e poi Fumiko… e la piccola stessa può contare che le sue uniche conoscenze sono di Konoha. A Kusa non ha legami se non con suo padre e Otsuki, il suo creatore. Comunque sia non vuole rimanere a Konoha per molto, solo un paio di considerazioni, una serata diversa dalle solite, giusto per fare un po’ come papà… infatti nella sua testa frulla già l’idea di tornare a Kusa ormai, per cercare di dormire almeno un paio o tre orette. Muoverebbe quindi i propri occhi ad osservare le varie luci del villaggio che non si accennano ancora a spegnersi, ma forse per lei è arrivato il momento di andare, di fatti volterebbe il capo e muoverebbe il proprio corpo, giusto in tempo per osservare la figura di una ragazza avvicinarsi. Si ferma, la osserverebbe con molta attenzione per quanto possa permetterle la luce della luna e le altre presenti. Capelli lunghi, più lunghi dei suoi, che spazzolano il terreno… non vede copri fronti, che è la prima cosa che la piccola va a ricercare sul corpo di una qualsiasi persona per riuscire a farsi una idea. Sente la sua voce, ma non ha idea se stia parlando con lei o da sola, quindi non si azzarda a dire nulla almeno fino a quando la ragazza sconosciuta non si rivolge direttamente a lei con un saluto. <Buonasera.> risponde lei, educata, in tutta risposta. Il tono è basso, ma udibile, sibilante che mantiene comunque dei tratti caldi ed avvolgenti. Ma le parole successive della sconosciuta invece non le capisce poi molto… perché mai dovrebbe andarsene lei? Inclina leggermente la testolina di lato, prima di rispondere. <Non disturbi, ma anche se fosse, sarebbe un problema mio. Starebbe a me andarmene via. Questo è un luogo pubblico, giusto?> il tono è calmo, tranquillo, sembra piuttosto come qualcuno che sta cercando di capire qualcosa in più sia su chi si trova davanti che sul posto in generale. <Non sono di Konoha, quindi magari non lo so se questo è un luogo pubblico o meno.> magari ha infranto qualche legge, qualche regolamento, ma è abbastanza sicura che ci possa rimanere chiunque. Tornerebbe ora ad osservarla con la testa diritta, cercando di captare qualche particolare che possa saltarle agli occhi dorati. Ma purtroppo lei non è di molte parole con la gente sconosciuta, non sa mai cosa dire, cosa fare… è un casino. Appare sempre silenziosa e forse per questo non ha amici a Kusa. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

23:15 Shade:
 Finalmente decide di alzarsi in piedi. Era seduta vicino a quella scalinata da ormai troppo tempo, eppure quando si alza non fa altro che ricadere sul posto in un sonoro *toff* rumore classico del sedere di una ragazzina che tocca il terreno in maniera alquanto forzata. Sospira, rendendosi conto che forse non si è ancora abituata a quella altezza al punto da rimettersi in piedi di scatto. Le parole dell’altra la colgono di sorpresa, facendole sorgere non pochi dubbi. <Non lo so se è un luogo pubblico…> ammette con non poca indecisione. <Credo lo sia, non mi sembra di aver visto alcun cartello che diceva di non salire> e lei è di Konoha signori, stiamo parlando di una persona che non conosce nemmeno il suo villaggio. <Comunque non mi trovo d’accordo. Se fossi di peso per te, che sei qui da prima di me, mi sposterei più che volentieri più lontana, in modo da non arrecarti fastidio> lei la pensa così, non c’è molto altro da fare o da dire, il suo modo di vedere le cose è abbastanza strano. Si rialza di nuovo, questa volta prendendosela comoda, senza mettersi fretta, senza fare movimenti veloci o bruschi, e tenta di muovere i suoi primi passi sulla montagna, allontanandosi abbastanza dalla scala per poter osservare con tranquillità le luci di Konoha, ma, per quelle, prende facilmente interesse e ritorna più indietro, in un punto in cui la luce viene oscurata dal bordo e da cui riesce a vedere bene il cielo e le sue stelle. Detto questo si siede di nuovo a terra. La pigrizia fatta persona! Non solo si siede, arriva addirittura a sdraiarsi per terra lasciandosi cadere con la schiena all’indietro in un movimento lento e controllato. <Il cielo è il vero spettacolo> dove non c’è luce le stelle si vedono bene e più lontano sei dal centro meglio si vedono. <Come mai sei venuta a Konoha?> ha detto prima di non esserlo, no? Si ritrova ad essere leggermente curiosa e, qualora la ragazzina la osservasse, noterebbe come Shade sta muovendo una mano per farle segno di avvicinarsi, magari sdraiarsi e osservare le stelle insieme a lei, se vuole. [Chakra off]

23:31 Kouki:
  [Monte] Sembrerebbe quasi impacciata al momento, il che le renderebbe un’aria un po’ tenera per chi potrebbe vederla. Osserva la ragazza provare ad alzarsi… e niente, ricade come una pera cotta scatenando la curiosità della ragazzina. Non dice nulla, nel silenzio più totale mentre finalmente riesce a rimettersi in piedi… forse ha un qualche problema alle gambe. Comunque sia la piccola preferisce rimanere nel suo silenzio ed ascoltare quanto la ragazza ha da rispondere alla sua domanda, ma quelle risposte fanno nascere un altro dubbio… anche lei non è di Konoha? Perché se no non si spiegherebbe il perché non conosca le regole di essa. A meno che non abbia perso la memoria anche lei come la ragazzina. <Non sei di Konoha?> la domanda sorge comunque spontanea dai dubbi che l’altra le ha rivelato. Forse un’altra ragazza di Kusa che è lì in vacanza? O di qualsiasi altro villaggio anche. Ascolta le parole successive con un certo interesse, notando come la linea di pensiero dell’altra sia parecchio strana per lei. <Non ti dovresti preoccupare così tanto degli altri. Voglio dire, se vuoi stare qui, stacci. Anche se dai fastidio a qualcuno, perché dovresti essere tu a privarti di qualcosa?> un pensiero forse egoistico il suo, ma non è certo abituata ad essere generosa con gli altri, sempre preoccupata a pensare a se stessa e alla sua sopravvivenza. Pian piano forse un giorno ci arriverà. Corruga la fronte, è strano quel pensiero fin troppo altruista per lei, ma vuole capirlo, vuole capire altri meccanismi e le persone nuove sono adatte allo scopo. Insomma, la vuole studiare. La sconosciuta si siede e lei semplicemente la segue con lo sguardo, almeno fino a quando non le fa segno di avvicinarsi… e vuoi perderti l’occasione di studiare qualcuno da vicino? Muoverebbe quindi i sui passi, fermandosi al fianco dell’altra e semplicemente mettersi in ginocchio, seduta sui propri talloni. <Il cielo?> il cielo. Lei non ha pensato a guardare il cielo, ma solo il villaggio. Non ha alzato la testa di un millimetro ed è quindi questo che andrebbe a fare. La Yakushi va ad osservare il cielo, inclinando la testa e lasciando che nei suoi occhi dorati si riflettano le luci delle stelle. Un cielo limpido, effettivamente bello. <E’ bello. Ma a me piacciono molto i temporali. La pioggia mi piace, il suo suono mi rilassa e lava via tutto ciò che c’è di sbagliato o brutto.> ed eccola, lei che torna a dire le sue preferenze metereologiche. Come al solito è il suo argomento di discussione, si vede che non è pratica di rapporti sociali. La piccola andrebbe comunque a rispondere alle parole dell’altra, ma senza distogliere gli occhi dal cielo. <Sono venuta qui per riflettere un po’. Per allontanarmi da Kusa per qualche ora. Mio padre lo faceva spesso di recente, quindi penso che valga la pena venire qui.> sposterebbe ora il proprio sguardo verso la ragazza sdraiata accanto a lei, in silenzio, per un lungo ed imbarazzante momento prima di prendere ancora la parola. <Tu come mai sei qui a quest’ora?> si sforza, la piccola, di provare ad instaurare un qualche dialogo, ma si impaccia, si vede che non è abituata. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

23:47 Shade:
 Alla domanda di lei si ritroverebbe particolarmente spaesata. Non le sembra il caso di spiegare la situazione per intero, ma, mettendosi una mano sul petto, a stringere la maglia all’altezza del cuore, si ritroverebbe a rispondere malinconica <Diciamo che non ho mai vissuto questa città per davvero, anche se sono di qui.> Un modo per dire che non ha avuto molte possibilità di uscire fuori dal suo piccolo appartamento, se non per fare la spesa e buttare la spazzatura. Poi l’altra la rende partecipe del suo punto di vista sul trattare con gli estranei e si dimostra eccessivamente diversa da lei. <Non ci guadagnerei nulla a comportarmi in quel modo> ammetterebbe con tranquillità. Il tono è normale, non alto, non basso. <Ci saremmo rivolte la parola se non mi fossi preoccupata per te?> insomma ha appena trovato la prima ragione per cui preoccuparsi per gli altri. <Poi credo che se iniziassi a imporre la mia presenza in modo così deciso finirei solo con lo scatenare qualche inutile scontro, verbale o fisico che sia, e questo non mi sembra molto bello> non la definisce egoista, anzi, non la definisce in alcun modo se non una persona diversa da lei. Se fossero tutti uguali al mondo si annoierebbero a morte. <Uh!> balza seduta, osservandola da vicino, molto vicino, visto che si è andata a sedere al suo fianco <Anche a me piace la pioggia. Ammetto che l’ultima volta mi sono beccata la febbre con la pioggia, ma la adoro. Il suono rilassa anche me, ma la pioggia è anche fonte di vita, soprattutto per questo la amo> e come il più pigro degl’animali tornerebbe a sdraiarsi, questa volta però cercherebbe di tenere lo sguardo fisso sulla sua coetanea, quasi. <Io sto cercando una persona che…> non sa come definire Fumiko in questo momento <…la donna che si prende cura di me non vuole che io incontri…ma che potrebbe effettivamente aiutarmi molto. Almeno, questa è la scusa, quella è la verità> direbbe alzando una mano verso il cielo. <A tuo padre deve piacere molto Konoha> il suo lei non lo ricorda nemmeno fra un po', ma sa che è un ninja del villaggio, anche lui deve sicuramente amare Konoha, o non si sarebbe mai messo a rischio per la patria. <Piacere, io sono Shade> concluderebbe andando a porgere la mano a Kouki, completamente ignara di chi sia l’altra.[Chakra off]

00:09 Kouki:
  [Monte] Osserva incuriosita la ragazza mentre risponde a quella domanda posta. È di Konoha, ma a quanto pare non conosce bene il suo stesso villaggio, ma di questo non può certo criticarla, insomma, persino la Yakushi è così. <Mh. Capisco, per me è una cosa simile con Kusa.> ma ecco che sorgerebbe un’altra domanda, il che farebbe pensare che la piccola corvina stia facendo davvero dei passi avanti. <Ma ti senti legata comunque al tuo villaggio, a Konoha?> probabilmente quella domanda rientrerà nel suo repertorio insieme alle discussioni sul tempo atmosferico. Quindi tace, l’ascolta, prende atto di come l’altra sia effettivamente così diversa da lei ma per il momento non le dispiace come compagnia serale. <Uhm.> mugugna, riflette su quanto le è stato detto. Si sarebbero rivolte la parola? Forse no, e forse è per quello che la ragazzina non ha amici. <Non credo di comprendere appieno questo pensiero, ma penso dipende dalle personali esperienze.> non è certo una critica, ma un dato di fatto… magari lei col tempo inizierà a pensarla come l’altra ragazza, o forse sarà il contrario, chissà. Sta di fatto che la Chunin sta effettivamente vivendo da poco, quindi avrà anche molto da imparare. Ed è lì, che tra un momento morto e l’altro, che la ragazzina sobbalza presa alla sprovvista da quel ‘uh!’, con tanto di balzo dell’altra che va a mettersi seduta. Lo sguardo si punta veloce sulla ragazza, espressione stupita, confusa, disorientata… insomma, è il modo di fare? Ma si trattiene, non dice nulla, nel suo atavico silenzio mentre scopre pian piano che la pioggia è condivisa. E basta solamente quello per far nascere un piccolo sorriso sincero sulle pallide labbra della serpe. <Oh, bene. Mi fa piacere. A me piaceva anche quando stavo per strada, anche se rischiavo di ammalarmi anche io.> certo ammettere che prima viveva per strada forse non è una brillante mossa, ma forse si sta sciogliendo un po’. <Che persona stai cercando? E perché?> curiosa, come una faina, come sempre quando inizia a lasciarsi prendere dalla persona che ha davanti. Vuole sempre sapere tutto, di tutto per poter inquadrarla meglio. A volte potrebbe sembrare persino insistente, ma questa volta si sente dal tono che non lo fa con cattiveria. <A mio padre piace… mmm… piace chi vive a Konoha. Non penso proprio Konoha. Ed è un problema se viviamo a Kusa e si trova la dolce metà a Konoha.> borbotta, ma ormai non le pesa più, ormai lo dice come se fosse una barzelletta, di fatti sembra rimanere quell’accenno di sorriso sulle sue labbra. E poi ecco… si presenta, e meno male che la ragazzina ha una buona memoria. Il nome Shade per esempio lo ricorda, lo ha sentito da Fumiko e dovrebbe essere la bambina che lei vorrebbe tenere con sé, la bambina che vorrebbe farle incontrare… bambina. Il viso si corruga, osserverebbe l’altra ragazza dalla testa ai piedi. Per essere una bambina se la immaginava più bassa. O forse è una bambina spaventosamente alta per la sua età. Le sembra tutto fuorchè una bambina. Si trova parecchio disorientata per questo, non riuscendo quindi a capire se sia la stessa Shade. Tentenna, balbetta un attimo e quindi si presenta anche lei, per educazione. <Io sono Kouki, piacere.> non sa cos’altro aggiungere, non osa… insomma, quale incredibile coincidenza. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

00:42 Shade:
 Si ritrova impreparata a dare una risposta ad una simile domanda. Si volta verso di lei confusa, cerca di scrutarne il volto come a volerne conoscere i pensieri, ma poi riprende a sorridere, amareggiata, capendo dalla risposta che forse potrebbe non essere così legata a quel villaggio in realtà. <Non più di tanto.> la fa breve, non vuole dare troppe spiegazioni, anche perché dovrebbe prima trovarle per se stessa e non sa nemmeno dove andarle a cercare, però si corregge poco dopo. <Ma da quando mi sono iscritta in accademia ho conosciuto qualche persona a cui posso definirmi legata> e di conseguenza, essendo queste di Konoha, sarà sicuramente legata anche al villaggio. Perché se deve definirsi legata all’ammasso di case che si trova sotto di loro in quel momento, beh uno vale l’altro in fin dei conti. Vive bene a Konoha come, probabilmente, potrebbe vivere bene in qualunque altro villaggio. Si trova in accordo sul loro avere differenze di pensiero dovute probabilmente a esperienze personali. E la prima di quelle esperienze sembrerebbe esserle messa davanti, come servita in un piatto d’argento. La ragazzina ammette che viveva per strada un tempo e rischiava spesso di ammalarsi. Il fatto che abbia usato il passato però sembrerebbe non farle pesare più di tanto quella affermazione, e preferisce, probabilmente per rispetto, non paragonare le loro esperienze di vita, anche perché non c’è nulla da paragonare. <Un Jonin di questo villaggio. Sembra sia abbastanza conosciuto qui…> lei però non sa mai nulla, è già tanto se ha sentito parlare di Raido che è abbastanza famoso. <…devo chiedere il suo aiuto. Sembra che un Genjuster, da cui sono stata salvata, potrebbe tornare a cercarmi per “finire il lavoro”. Dicono che sono la prima ad essere sopravvissuta a lui e solo perché mi hanno salvata…> sta letteralmente ammettendo di non essere per nulla artefice della sua salvezza, anzi, alza le mani e cede tutti i meriti ad altre persone. <…e che molto probabilmente lo incontrerò di nuovo, preferirei non essere sola quel giorno> facendolo magari cadere in una trappola e fermandolo prima che sia troppo tardi. Poi arriva la spiegazione su Konoha e suo padre. <In effetti è una situazione abbastanza fastidiosa la loro> ammette pensandoci un po' su <Ma non posso criticarli, io verrei volentieri a trovarti a Kusa, anche se non abbiamo quel tipo di relazione> una vorrebbe averla con la ragazza e se fosse amichevole ne sarebbe molto felice. Poi la vede, titubante e pensierosa. Si sente osservata, scrutata, studiata tutto all’improvviso e non ne capisce il perché, non subito per lo meno. Ne sente successivamente il nome. Non le è nuovo, ma non sembrerebbe riuscire a ricordare il motivo per cui le è familiare quel nome. <Piacere mio Kouki> ed è quando è lei a pronunciarlo che riesce a mettere a fuoco la situazione e ora non sa più che dire [Chakra off]

00:54 Kouki:
  [Monte] Si sente un poco rallegrata nell’avere l’ennesima conferma che anche lei non si sente legata al villaggio. Insomma, si sente meno strana anche lei a non sentire nulla per Kusa. Annuisce, non dice altro in proposito, ma anzi le viene data una notizia in più sulla persona che ha davanti. <Vai in accademia allora? E hai… degli amici?> lei invece non si è fatta uno straccio di amico in accademia. Ormai i suoi occhi sono sempre puntato sulla ragazza al suo fianco, osservandola ed ascoltandola, curiosa di ottenere delle risposte. Sulle loro esperienze personali, la ragazzina non può fare paragoni, non sa come viva l’altra, non sa cosa possa aver passato, non può dire ne pensare nulla senza conoscerla. Ma c’è una donna che si prende cura di lei, non una madre, quindi magari è adottata anche lei… e di fatti sarebbe un tassello in più che la colleghi alla stessa Shade di Fumiko. Comunque sia ascolta quel suo racconto, a quanto pare la ragazza è in pericolo, presa di mira da chissà quale criminale e quindi le serve aiuto. Storcerebbe appena il naso. <Non dovresti andare in giro da sola allora. E se fossi stato questo nemico trasformato? O se tutto questo fosse un’illusione per intrappolarti?> ma non ci va troppo pensate, insomma… non ha ancora finito l’accademia da quanto ha capito. A meno che invece l’abbia finita ma non vede nessun copri fronte. <Stai attenta.> si premura di aggiungere, con fare serio e forse troppo maturo per la sua età, di chi è abituato a vedere il pericolo ovunque, dietro ogni angolo e persona. Il resto del discorso la coglie un po’ impreparata… perché verrebbe a trovarla a Kusa. <Verresti a trovarmi? Perché?> e lo domanda pure, con una ingenuità quasi disarmante. Comunque sia entrambe si presentano e lei rimane sempre col dubbio. Aspetta… e se fosse invece la ragazzina ad essere troppo bassa per la sua età? Non aveva considerato quello, del resto sembrerebbe che il suo corpo sia sempre decisamente più piccolo e magro rispetto alla media. Non può logorarsi ancora per molto, deve chiedere. <Shade, tu sei la bambina che sta da Fumiko?> domanda con una lieve titubanza nella voce e soprattutto nel pronunciare la parola bambina… insomma, lei si era fatta tutt’altra idea nella testa e ora si ritrova confusa. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

01:20 Shade:
 L’accademia. Dire che frequenta l’accademia è una presa in giro. Se ci mette piede una volta a settimana è effettivamente tanto. <Amici? Solo uno> ammette alzando l’indice verso la ragazzina. <Almeno uno lo considero un amico. Si chiama Raido!> la prova che gli amici della sua età o in accademia non sembrano esistere. Che poi che coincidenza, sta dicendo alla figlia di Raido che considera suo padre un amico <Poi ho una persona molto importante al mio fianco, una donna che ha deciso di tirarmi fuori dalla mia illusione. Lei non è mia amica, lei è diversa. Inizialmente era mia amica, adesso è qualcosa di più, è una persona molto importante. Vorrei trovare un termine per difinirla ma è davvero molto difficile> ammette con non troppa difficoltà, in un momento in cui ancora non si rende conto di avere di fronte a se l’unica Kouki che non vedeva l’ora di consocere. Ascolta la preoccupazione dell’altra e sorride apertamente. La domanda che segue dopo non fa altro che aumentare quel sorriso ormai presente sul suo volto. <Perché ti sei appena preoccupata per me!> afferma come risposta, sincera e allegra, anche troppo per l’ora tarda in cui si ritrovano a conversare. <Non ti preoccupi per un estraneo che non vale nulla per te. Vorrei poterti conoscere meglio e chiamarti amica.> questo almeno è il suo punto di vista. <Ho molta paura ad andare in giro da sola, e se questa fosse un’illusione per intrappolarmi, o se tu fossi il nemico trasformato, potrei quasi essere felice di averti conosciuta prima di essere uccisa.> ammette con un po' di tristezza. <Non voglio morire, non voglio lasciare indietro chi mi ama, ma vivo nella sicurezza che il villaggio è troppo sorvegliato al momento, sarebbe rischioso per un fuggitivo tentare ora un omicidio, o almeno spero> rimane dunque tranquilla, morirebbe guardando le stelle e pensando alle persone a cui vuole bene. Ma la situazione sembrerebbe prendere una piega inaspettata quando Kouki le fa quella domanda. Ammette con se stessa che quei due hanno una strana definizione di bambina, visto che continuano a chiamarla in quel modo, quando Kouki è evidentemente più piccola…ed ecco che anche a lei sorge il complesso dell’altezza. Forse è lei quella troppo alta per una ragazza della sua età, no, devono avere una differenza di età, questo è poco ma sicuro. <Si. Sei la figlia di Raido?> chiederebbe con disinvoltura, rilassandosi completamente poco dopo. <Aaah!> esclama sonora <Questa la si può chiamare solo fortuna! Sono felice!> non vedeva l’ora di conoscerla e un sorriso sincero e ampio le compare sul volto. La differenza di età sembra davvero non interessarle più. [Chakra off]

01:37 Kouki:
  [Monte] Solo un amico, uno solo, be meglio che niente, ma che nome ha? Raido. E lei conosce un solo Raido. All’improvviso ecco un modo di gelosia… possibile che sia padre vada a Konoha per fare amicizie a destra e a manca? Ma è un sentimento che effettivamente dura poco, una frazione di secondo. Le sue sono sciocche paranoie. Annuisce, dunque, senza dire nulla, senza rispondere a quelle parole o affermando l’identità del padre. E se poi ci fossero altri ragazzi che si chiamano così? Comunque sia continua ad ascoltare il racconto di quella donna che l’ha salvata e che da amica è diventata qualcosa di più. Non sa nulla di questa ragazza, ma per lo meno può dire qualcosa di suo, trovando una somiglianza con la sua situazione. <Capisco. Io quando non avevo nessuno, ho trovato un uomo che mi ha salvata. Prima era solo il mio sensei, ma pian piano è diventato molto di più. Si preoccupava per me e ci teneva a me. Alla fine è diventato mio padre.> sorride, sincera e felice a quei ricordi. <E la stessa cosa è successa con mia madre.> annuisce, per poi continuare. <Non avevo il concetto di mamma e papà, non sapevo cosa volesse dire, quindi ci ho messo un po’ per definirli come tali. Forse per te è la stessa cosa con questa donna, no?> ci nota solo la somiglianza, lei certo non può sapere se la ragazza abbia o no già una mamma. Una cosa è certa ed è che si sta lasciando andare, il viso è rilassato e il tono anche, parla con quella ragazza come se potesse farla sentire meglio. Una bella sensazione che non le fa provare dolore. Nota quel sorriso e quelle successive parole che la destabilizzano. Dischiude le labbra in un’espressione di sorpresa, forse non si è nemmeno resa conto di essersi preoccupata per quella ragazza… e poi? Quel suo discorso, quel modo di pensare così strado e diverso da lei. Sembra ci sia quasi della poesia. O stupida? Non sa proprio cosa pensare, una volta le avrebbe riso in faccia, pensieri tanto sciocchi, troppo buono e da suicida… ma ora, ora è diverso. Ora si sente scombussolata. <Io… ammetto di non capire questo tuo modo di pensare e fare. Io sono molto più logica.> corruga la fronte, la osserva guardare le stelle. <Non mi sembri preoccupata e non riesco a capire se la tua sia superficialità, arrendevolezza o davvero una cieca fiducia.> e lei parla con una sincerità disarmante perché vuole capire e comprendere quella persona così strana. La Yakushi sembra una persona fuori dal mondo, che non capisce le meccaniche delle persone, ma non aggiunge altro. Annuisce verso di lei, si è figlia di Raido. <Ti immaginavo più bassa.> ed ecco la prima cosa che va a dire a una persona che effettivamente voleva conoscere. <Cioè, Fumiko ha parlato di te dicendo che eri una bambina, quindi mi immaginavo qualcuno della mia età, circa. O forse tu sei solo incredibilmente alta? Non che mi importi… l’unica persona della mia età che ho conosciuto è sparita. Ma sono abituata a relazionarmi con persone più grandi.> insomma, sta cercando di dirle che l’aveva immaginata diversa, ma che non è un problema per lei. A vederla così, quella piccola serpe, sembrerebbe quasi normale, una ragazzina come tutte le altre. <Sei felice?> ecco un’altra domanda a quello stato d’animo che non comprende pienamente. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

02:01 Shade:
 Non riesce a vedere quell’attimo di gelosia, non lo nota minimamente, forse perché sta guardando il cielo, ma le vorrebbe dire che anche lei, senza nemmeno rendersene conto, è riuscita a farsi un’amica. Un’amica particolarmente tonta, forse troppo pacifica, con un modo di pensare che è evidentemente contro corrente per quanto riguarda il mondo ninja. Shade si affeziona facilmente alle persone e voleva essere amica della figlia di Raido da quando gliene hanno parlato. Certo, non hanno proprio la stessa età, ma non significa che non possono avere un rapporto di amicizia. Però il discorso fatto dall’altra la incupisce. Si gira sul fianco, dandole le spalle, mostrandole un punto debole tanto del carattere quanto del corpo. <No.> direbbe con un filo di voce, potrebbe essere anche difficile sentire quella affermazione. <La mia mamma non c’è più. Lei non è la mia mamma. Se la considerassi mia madre e cominciassi a chiamarla così, sarebbe come abbandonare il ricordo della donna che mi ha cresciuta per 10 anni. Non voglio farlo, fa male…fa tanto male…> ammette sospirando. Non vuole più parlare di quella cosa, non ne vuole parlare, le fa male. Le fa male il petto, sente come se non riuscisse a respirare, come se il cuore soffrire ad ogni singolo battito cardiaco. Non ne vuole parlare e lo lascia intendere dal suo comportamento. <Ma io le voglio bene. Le voglio molto bene. Le sono debitrice, infinitamente debitrice.> La adora, potrebbe venerarla anche volendo, ma non riesce a chiamare “Mamma” Fumiko. E poi lei ammette di non capire a cosa si sta riferendo lei. Ammette di non capire come possa essere così ingenua di fronte ad un simile pericolo. Come minimo ora Fumiko la sta cercando per tutto il villaggio. <Essere logici è bene, no? Riesce a salvarti in molte situazioni essere logici.> ammette, tornando nella posizione di prima, sdraiata a guadare le stelle. <Ho paura, lo ammetto, ma meno rispetto a prima che salissi le scale. Voglio potermi fidare> ha deciso di fidarsi del villaggio e spera che quella fiducia non venga tradita troppo presto. E poi finalmente parlano di Fumiko e di come si immaginavano l’un l’altra. <Mh!> conferma la sua affermazione sull’altezza. <Anche io ti facevo più alta. Ma sai> eccola pronta a prendere in giro la ragazza che si prende cura di lei <Credo che arrivati ad una certa età si inizino a considerare bambini tutti quelli che sono almeno due anni più piccoli. Probabilmente sono più grande di te, anche se forse di poco…spero non sia un problema> ed è ancora lì a gongolarsi nella sua felicità quando le arriva una domanda un po' insolita. <Si, sono felice! Sono felice perché volevo conoscerti, ed è successo.> poi la guarda, seria, decisamente molto seria. <Io voglio essere tua amica.> Non dovrebbe essere un problema, no? [Chakra off]

02:20 Kouki:
  [Monte] A quanto pare ha toccato un tasto dolente e delicato. L’altra si gira su un fianco, le da le spalle e pronuncia quel flebile ‘no’. E il successivo discorso è decisamente serio e triste. Non intendeva arrivare a quel punto, deve essere sincera, ma lei deve comunque capire chi ha davanti. Ancora ben lontana da rendersi conto che il suo cercare di capire le persone, equivale a volerle conoscere. Non sa cosa dire… cosa fare per evitare quel discorso? Starsene zitte, o dire qualcosa. Non è molto brava in questo e va a dire la prima cosa le viene in mente. <Io ho tre padri.> un’affermazione un po’ tanto insolita, ma che andrebbe subito a spiegare. <Ho Raido. Ho la persona che mi ha creata. E ho la persona dalla quale derivo geneticamente.> ma si rende conto che non va bene come esempio, è contorto, malato, ma ormai è tardi. <Voglio dire… che si possono avere più persone senza dimenticarne nemmeno una.> la frase viene finita di fretta, come se davvero stesse dicendo cose a caso per rimediare ad un errore che stava per compiere. Ma non va oltre, rimane in silenzio mentre lei finisce di parlare e torna alla posizione di prima. Annuisce al fatto di essere logici, può confermarlo. <Be, si. A me aiuta molto. Analizzare la situazione e ogni persona che ti trovi davanti. Le vie di fuga, le varie scelte e soluzioni. È importante.> ammette nei confronti della ragazza che per lei è troppo… ingenua o fiduciosa. Ma sorride, divertita da quelle loro fantasie totalmente distrutte, ma forse non deluse. Lei la immaginava più bassa, mentre l’altra la immaginava più alta. Alla fine si sono incontrate e hanno avuto modo di conoscersi, o almeno iniziare. <Non è un problema. Forse non mi troverei bene coi bambini.> almeno lei tende ad avere una mentalità più grande, forse davvero non starebbe bene con dei bambini troppo… bambini. Insomma, si è capito. Ma ancora una volta viene spiazzata dalle parole di Shade. Ancora una volta non capisce e scuote la testa confusa. <Perché tanta sicurezza nel volermi conoscere?> certo, anche lei lo voleva, ma tutta quella euforia è come se la disorientasse. <Non credo che se tu mi conoscessi davvero e a fondo, ne saresti ancora così felice?> ammette, con una nota cupa nella voce, mentre ora andrebbe ad alzarsi. Dopo tutto come reagirebbe nel sapere che ha una Voce nella sua testa, che ogni tanto si palesa? Se le dicesse di Mirako, probabilmente correrebbe via. E si, probabilmente la sta mettendo in pericolo, come gli altri. <Comunque ora devo andare, devo tornare a Kusa. Tutto sommato, insomma… sei interessante.> è il suo modo per dire che va tutto bene. <Ci rivediamo.> non si capisce se è un’affermazione o una richiesta, ma comunque sia, dopo averla ascoltata fino alla fine, la Yakushi se ne andrebbe dal monte, diretta alla stazione fino a Kusa. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C][END]

02:40 Shade:
 Ecco, il discorso di lei la confonde. Come può avere tre padri. Le cerca di spiegare la situazione bene o male, ma non sembra riuscire a capire bene quello sta dicendo. La persona che l’ha creata? Da quando le persone si creano? Le persone nascono, nulla di più, nulla di meno. Ma poco dopo si corregge, dicendo che si possono avere più persone nello stesso ruolo senza necessariamente dimenticare le altre. <Ammetto che è una cosa possibile…ma mi sembra quasi crudele> anche se la madre è morta, quindi non è che ci sia molto di cui esser crudeli. L’importanza dell’essere logici, spiegata in quel modo, sembra quasi fondamentale. Però no, lei è davvero troppo ingenua per arrivare a pensare alle vie di fuga e alle soluzioni. Un giorno forse, ma per ora sembra intenzionata a restare com’è. <Io invece mi trovo bene anche con loro, anche se non ti considero una bambina> per lei i bambini sono quelli sotto i 10 anni che le sono saltati addosso in orfanatrofio, non una ragazzina di 12 anni che ragiona quasi meglio di lei. Inizia a sbadigliare, si vede che si sta facendo tardi, ha sonno e ormai la luna è coperta da un sottile strato di nubi. In più non vuole far preoccupare troppo Fumiko, quindi è meglio per lei tornare a casa, anche se stasera probabilmente dormirà sul divano…non avrà la forza di arrivare in camera da letto. Potrebbe effettivamente accontentarsi anche del pavimento dell’ingressi, anche quello potrebbe essere comodo. <Perché da quando mi han parlato di te ho desiderato conoscerti! Per questo sono sicura di me. Puoi dire quello che vuoi ora, ma io voglio essere tua amica, voglio davvero essere tua amica> sicura di se, non conosce Kouki, ma anche conoscendola, farebbe di tutto per poterle rimanere accanto. <Buon rientro> direbbe infine, muovendo i primi passi, lenti e evidentemente svogliati, verso casa. Se non ci fosse un Genjuster che la vuole morta probabilmente si sarebbe fermata a dormire sotto il primo albero…o sopra. <Ci rivedremo sicuramente> dovesse andare a cercarla per tutta Kusa insieme ad uno squadrone di cani da ricerca, è certa che si rivedranno. Intanto, più il tempo passa, più il pavimento dell’ingresso le sembra comodo. Sicuramente opterà per quello. [End]

Kouki e Shade si incontrano sul monte dei volti di pietra di Konoha, e mentre si godono il cielo stellato parlano del più e del meno, confrontando le proprie idee in maniera stranamente pacifica...