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con Raion, Hajime

23:30 Hajime:
 Non ce la faceva più a stare in quel fottuto ospedale. Ok, non sta bene, deve essere curato, ha ancora una scottatura grave al braccio, delle ferite che sono state controllate ed hanno fermato la perdita di sangue, ma non curate, ma tutto questo non può fermarlo. Ieri ha avuto un momento di difficoltà, che grazie al cielo il sensei l'ha aiutato a superare. Oggi deve ricominciare ad allenarsi. Non può perdere tempo, non può rimanere indietro, deve diventare quello che è necessario che sia e che vuole essere. Quindi, anche se non aveva nulla da mettersi, ha trovato una maglietta violetto e dei pantaloncini che gli stanno un po larghi neri, tutto dentro un armadietto in una stanzina dell' ospedale. Poi ha deciso di andarsene, senza troppi se o troppi ma. Magari si prenderà una bella sgridata per questo, ma non gli importa. è pure scalzo, fa nulla. Deve prendere possesso di quell' abilità che ha scoperto di avere. Dopotutto è un Kori, ma soprattutto un Kiriano. Non può permettersi rallentamenti. è scappato quindi, fregandosi del cazziatone che beccherà prossimamente. E poi, nessuno ospedale ti può costringere a restare no? Comunque sia, con gli abiti lunghi, si è diretto nel posto migliore per riprendere gli allenamenti. All'accademia ninja. C'è sempre gente in questo posto, ma a lui non interessa poi tanto la gente che si trova qui. Proverebbe subito a dirigersi nella parte che più lo interessa, ovvero un posto che forse a quest'ora dovrebbe essere abbastanza deserto. Il tetto. Posto tra le altre cose allestito per questo genere di cose. E niente, salirebbe fin su sopra, mordendosi le labbra per il dolore che prova in questo momento per lo sforzo che fa. Magari avere qualcosa ai piedi gli avrebbe fatto comodo, ma fa niente, nulla può fermarlo. Anche perchè, se non riesce neanche a sopravvivere ad uno scontro, perchè mai Raido dovrebbe portarselo dietro in missione?

23:48 Raion:
 Lo sa che è scappato il pirletto, lo sa. Lo sa perché non è capace di stare fermo un solo secondo. SUIREN SI FA MENO MALE, SI METTE MENO NEI GUAI ED è UNA NEONATA...il che avrebbe un suo senso dato che è quasi appiccicata al padre iper protettivo che è, difficilmente si fa male se c'è lui li nei paraggi. Ma Hajime ha dimostrato una capacità straordinaria di mettersi nei guai nel tempo che il sensei impiega a girarsi dall'altra parte, su questo è un campione non c'è che dire. Per un po' sarebbe stato li a capire che cosa fare e dove fosse andato e cosa fargli appena lo avesse trovato. Non aveva nessuna informazione su dove fosse ed anche i medici lo stavano cercando e neppure loro sapevano dove fosse. Quindi ha dato fondo a tutta la sua esperienza ambuosa e si è immaginato di essere quel piccolo criminale dal crine bianco <se io fossi il mio allievo cosa farei?> la risposta sarebbe seguita da un tentativo di imitare Hajime ed i suoi comportamenti <sensei, sono una macchina da guerra pensata solo al fine di portare a successo una missione, non capisco questo tuo motivo di spiegarmi che devo curarmi il braccio, poso resistere, ho cose ben più importanti da fare che stare li a curarmi i medici mi fanno perdere solo tempo, l'allenamento prima delle emozioni, dovreste capirlo sensei, ma lei è troppo preso dalle emozioni che al momento vi stanno facendo urlare come una femminuccia isterica, cosa che non capisco...> e li, l'epifania: non della femminuccia isterica, sa che è così da un bel po', no, l'epifania sarebbe di sapere dove è andato Hajime. Camicia rosa confetto, pantaloni con tanto di stelline blu su fondo nero e righine bianche orizzontali, scarpe basse quasi dei sabot e via a cercare l'allievo. Ci sarebbero pochi posti dove potersi allenare, del resto aveva espresso il desiderio anche l'altra sera quando ha dormito con lui. Fuori il villaggio? no non crede, spera di no ma all'interno ci sarebbero pochi posti dove potersi allenare, forse solo uno...ed è l'accademia. Batte le mani tra loro e si lancerebbe verso l'entrata della accademia cercando immediatamente nella segreteria..assente. Del resto è tardi e chi usa l'accademia a tarda serata sono solo studenti del gruppo serale e qualche allievo che si allena. Correrebbe in direzione quindi del posto più logico dove quel ragazzo potrebbe allenarsi: la palestra. Arrivando al portone lo spalancherebbe guardando all'interno alla ricerca dell'allievo <HEI> grida verso un ragazzino che al momento starebbe giocando con la sua palla con la faccia da Raion sopra <questa mi serve, ciao ragazzi siete allievi vero? mi raccomando lasciate in ordine dopo> del resto deve sempre rappresentare l'accademia dato che è uno dei suoi insegnanti e veloce come è entrato si chiude il portone alle spalle <cavolo HAjime dove sei?> ringhia Raion alla ricerca dell'allievo [ch on]

00:02 Hajime:
 Il fatto che qualcuno possa aver capito così facilmente e così presto le sue intenzioni è una cosa che potrebbe creare non pochi problemi. Ma per ora è meglio non pensarci (?). Arrivato sul tetto, cercherebbe di mettersi in una posizione abbastanza comoda. Quindi, senza troppi se o troppi ma, cercherebbe di strapparsi una parte della maglietta sulla base. Perchè questo? Per ora il motivo è semplice. Andrebbe infatti ad appallottolare il pezzo strappato per portarselo alla bocca, così da morderlo e sfogare li la propria frustrazione, sia per il dolore delle ferite, che per i malus dovuti al gene che ancora non conosce (ma sono tanti), sia per i piedi scalzi che bhè, camminare scalzo non è mai un buon segno (?). Non ha altro tempo da perdere comunque. Alzando il braccio destro, quello buono, portando la mano davanti al petto, andrebbe a fare mezzo sigillo della capra. Quindi, concentrandosi sulle due fonti che poi possono guidare al richiamo del chakra, andrebbe a formare due sfere di energia nel proprio io. Una sarebbe carica di tutte le proprie energie fisiche, l'altra di quelle mentali. Inizierebbe a farle ruotare, un moto costante rotatorio, in senso orario. Poi le farebbe avvicinare, una all'altra, fino a farle sfiorare per poi unirsi in una più grande. Dovrebbe quindi sentire da questa nuova sfera iniziare a diffondersi una grossa quantitù di energia. Una quantità che si espanderebbe per tutto il corpo nel sistema circolatorio ad essa dedicata. Ovviamente, anche se continua a mordere quel pezzo di stoffa per non fare altro dalla rabbia, resterebbe per tutto il processo con gli occhi belli aperti che si guardano intorno. Non vuole sorprese, ne essere preso d'improvviso da qualcuno. [tentativo impasto chakra][chakra 40/40]

00:19 Raion:
 Fradicio, zuppo fradicio. La corsa verso l'accademia sotto la pioggia è il seguito di altre due corse che ha fatto: la prima andare a prendere un ombrello, la seconda è portare Suiren da una sua conoscenza, una del circolo delle vecchie signore per chiedere di tenerla controllata e badata e alla fine la conseguente corsa che ha appena affrontato ove ha lasciato perdere l'ombrello perché era ingombrante per correre. Fatto sta che adesso appoggia con una schiena alla parete, una palla in mano abbastanza affannato e stanco <ahhhhh> si lascia andare in un lamento sconsolato <ahh così non va, non va hanf> allunga le gambe facendo scivolare i piedi in avanti con le punte tenute a martello e poi guarda in direzione della palla. La rigira tra le dita in modo che il suo faccione si possa incontrare con il faccione reale di Raion e li inizia a parlare <allora Raion - palla, così non va, perdere l'allievo in un ospedale non va bene per niente: è uscito fuori dal villaggio? oddio! è andato ad allenarsi al campo fiorito, al bosco dei ciliegi...ODDIO NO non li, li c'è la donna shinigami> Kimi <potrebbe tagliare la sua vita prematuramente se risponde male....E tu sai che risponde male!> Riaion continua a guardare il suo "se stesso" disegnato nella palla e sospira <avanti, due cervelli sono meglio di uno...cioè, in realtà tu sei vuoto con un sacco d'aria dentro....come io più o meno....va bene, due palle pensanti sono meglio di una: allora, dove è Hajime> sospira sollevando correttamente in piedi <ricapitoliamo, io sono Hajime, la debolezza è cacca, non servono le cure, stai lontano tu con le tue battute gelide, i sentimenti sono per i deboli, quale è il meglio della vita? schiacciare i nemici, inseguirli mentre fuggono ed ascoltare il lamento delle femmine, odio il mondo, odio tutti, odio il fatto che la tua cucina è un eccesso rispetto alla sopravvivenza...aspetta> stringe vigorosamente le mani attorno al pallone ed esplode <OK! sta male, lo so che si crede di metallo ma sa anche lui i suoi limiti quindi non dovrebbe essere fuori dal villaggio, lo avrebbero visto poi, quindi è qui, in accademia, un posto isolato dove allenarsi> ma dove? <cosa c'è in accademia di isolato...hum bagni? no, no...spogliatoi? no no, hum...entrata? ma sei cretino ci sei passato prima, PALLA, non sei d'aiuto!> frustrato inizierebbe a camminare come una tigre in gabbia facendo rimbalzare la sua palla contro la sua testa prima di riprenderla tra le mani <...pensa, pensa, pensa pensa, spremi quelle meningi..dove starei se volessi stare da solo ma ho bisogno di spazio per il mio ego?> la risposta tuttavia viene dall'alto e Raion annuisce capendo <ah...il tetto, il tetto potrebbe andare bene, potrebbe anche essere il posto migliore dove poter allenare il suiton...e dove un melodrammatico come Hajime si rifugerebbe> e con questo eccolo che prenderebbe le scale verso il tetto, sempre di corsa ovvio e con la palla sotto il braccio. [ch on]

00:39 Hajime:
 Ma... Hem... Chiedere a qualcuno in giro se è passato un ragazzo psyco... LoL?! No vabbè, ci diverte così il buon Raion! Più che altro tornando al ragazzo, è riuscito finalmente a impastare il proprio chakra. Questo primo passaggio fondamentale non è solo importante per l'energia di per se, ma lo è ancora di più perchè adesso, sentendo l'energia che gli scorre dentro, può concentrarsi sulla propria essenza. Questo passaggio infatti è più difficile di quanto non possa sembrare. Aver scoperto che il proprio elemento non è soltanto il suiton, ma anche il fuuton, ha cambiato un po' la totale visione della realtà del ragazzo. Non che gli piaccia o gli dispiaccia, non è un tipo che guarda le cose in questa maniera. Semplicemente le accetta per quello che sono. Ed adesso quindi è costretto a riordinare tutti i propri pensieri seguendo questa logica. Riguardo la pioggia, ah, si... Piove... Questa è stata la sua semplice reazione. Fa freddo? Non è importante. Da fastidio? Assolutamente no. Gli piace? Da morire. Se c'è qualcosa che lo mette a suo agio, allora è la pioggia, la nebbia e tutto quello che ha a che vedere con l'acqua. Ma andiamo ancora avanti. Sente quel pezzo di stoffa in bocca diventare sempre più molle e, bha, schifoso. Andrebbe a sputarlo. Evidentemente così non va, non funziona. Ha bisogno di qualcosa di duro (eh, subito a pensar male... Clap clap), qualcosa che possa mordere veramente non quel pezzo molle e sbavato (?). Ma c'è un modo molto facile per riuscire ad ottenere qualcosa. Ecco la propria occasione. Con cura millimetrica e parsimoniosa andrebbe ad allungare quel pezzo di stoffa strappato. Arrotolandolo e formando una strisciolina sottile e precisa, che appoggerebbe a terra, giusto per farla inzuppare perfettamente. Quindi andrebbe ad appoggiarci una mano sopra. Fino ad ora nulla di che, ma il bello arriverebbe proprio adesso. Infatti concentrandosi, studiando il proprio chakra, cercando ancora una volta la sua natura, imbattendosi in quella che ormai conosce piuttosto bene, che è quella del suiton, ma non contento scavando ancora più a fondo, cercando quella cosa che non conosce ancora, quella cosa che gli è abbastanza estranea, quella natura che a differenza di quella precedente non è fredda e malneabile, bensì bizzarra e forse più leggera, quella del fuuton, andrebbe ad imprimere questa propria essenza, attraverso gli tsubo presenti sulla mano, nel pezzo di stoffa, incanalandola attraverso il sistema circolatorio del chakra verso lo stesso arto appoggiato su quel pezzo. La mischierebbe, la fonderebbe, la plasmerebbe. Proverebbe a dar vita a quella qualità che dovrebbe distinguerlo, allo Hyuton. Essa dovrebbe impossessarsi di tutto quel pezzo, andando a congelarlo totalmente, formando un vero e proprio "spiedo" di ghiaccio. Lungo una quarantina di centimetri, con una circonferenza di diametro di 3-4 centimetri. Un ago abbastanza grosso. Se fosse riuscito, allora andrebbe ad afferrarlo, stringendolo saldo con la mano, sempre quella destra. Per poi con un semplice scatto in avanti provare un diretto affondo nell' aria, un attacco semplice. I muscoli delle gambe dovrebbero irrigidirsi, contraendo un po' questi arti che si piegherebbero sulle ginocchia, con la destra che si farebbe più avanti e la sinistra resterebbe più dietro, formando uno spazio di quasi 70-80 centimetri tra un piede ed un altro. La schiena rimarrebbe tesa e dritta, rigida per non sbilanciare il proprio peso. Il braccio destro (l'unico che potrebbe muovere senza problemi) che tiene l'arma farebbe un movimento da dietro in avanti, stando inizialmente piegato sul gomito per poi slanciarsi in posizione perfettamente distesa, causando anche una rotazione del busto in senso antiorario di una trentina di gradi. [turnazione: Arte del ghiaccio 2/4 (istantanea) + affondo 2/4 (attacco semplice)][chakra 39/40]

00:59 Raion:
 COntinuerbbe a correre verso l'alto verso il tetto, spalancherebbe la porte per uscire all'esterno ed accoglierlo c'è l'acqua. Sente questo bagnarlo un poco con un getto infranto dall'aria per poi, il resto continuare costante come sta cadendo dal cielo. Uscirebbe all'eterno ed eccolo li: sul tetto del secondo palazzo e li non ci sarebbe nessuno. Raion a quel punto sbotta facendo l'unica cosa che potrebbe aiutarlo ora. Raion si concentrerebbe facendo voce alle proprie capacità e possibilità nel bacino del chakra che dispone. Prende un lungo respiro e chiuderebbe gli occhi. si preparerebbe e cercando di concentrarsi porterebbe parte del chakra dalla bocca dello stomaco verso gli occhi. Ne raccoglierebbe una piccola parte che continuerebbe a manipolare costantemente, in modo da trasformala in un condensato composto nero. Se ci fosse riuscito cercherebbe di spingerlo verso gli occhi attraverso i punti di fuga, comprimere e rilasciare verso l'esterno in modo che gli interi occhi diventino uno specchio oscuro, senza riflessi se non un bagliore sinistro che però tuttavia gli avrebbe permesso di vedere nell'oscurità della notte e in quel caso, si accorgerebbe che Hajime si trova nell'altro letto a metri di distanza ad aria <fuck> e con questo il Seiun inizierebbe la sua corsa verso il basso per andare nell'altro palazzo. [innata seiun liv II 78/80 ch tot]

01:10 Hajime:
 Gli sembrerebbe un' arma decente, quanto meno utilizzabili viste le circostanze. Se infatti si dovesse trovare a combattere senza armi, meglio un ago di tessuto ghiacciato che nulla. E poi, finalmente potrebbe portarsi qualcosa di duro alla bocca. Porterebbe infatti la mano destra ad essa infatti, andando così a mordere quel ghiacciolo, così da sentire finalmente qualcosa di consistente sul quale sfogare la propria frustrazione. Ma questo non può bastargli. Non è venuto fin li semplicemente perchè aveva bisogno di qualcosa di duro da mordere. Certo, in ospedale gli hanno fatto una ramanzina semplicemente perchè ha impastato del chakra, ma essendo paziente li e non una vera minaccia, gliel'hanno un po' abbonata con una grossa ramanzina. Qui almeno non sembrerebbe avere rotture... Forse. Andrebbe adesso a dirigersi verso la rete sul bordo, messa li proprio per evitare alla gente di cadere di sotto. Ugualmente a come fatto prima con la stoffa, andrebbe ad appoggiare la mano destra su di essa. Delimiterebbe un' area di un metro e mezzo per un metro e mezzo, poi farebbe la stessa cosa di prima. Concentrandosi sulla propria energia, la canalizzerebbe tramite il sistema circolatorio nell' arto superiore destro, quindi la manderebbe nella mano per farla fuoriuscire dagli tsubo qui presenti. Si concentrerebbe sulla propria natura, sia su quella suiton che quella fuuton. Quindi inizierebbe a plasmarle, unendole per generare qualcosa di molto più complesso, lo Hyuton. Esso dovrebbe espandersi attraverso i rametti della rete, andando ad avvolgere quei fili di ferro per tutta l'area stabilita dal ragazzo, li manipolerebbe, unendosi a loro, circondandoli e creando quindi una nuova natura che li imprigioni. Diventerebbero infatti anche questi ultimi congelati, sempre seguendo i piani del ragazzo, che resterebbe li davanti a guardare quel riquadro appena creato, prendendo dei profondi respiri pronto ad iniziare un altro step dell' allenamento. [turnazione: 1/4 movimento verso il bordo, 2/4 arte del ghiaccio I (tecnica istantanea)][chakra 39 -1 per mantenimento -1 per nuovo mantenimento = 37/40]

01:25 Raion:
 Hajime può sentirlo arrivare, non arriva docile ne in silenzio il Seiun. Infatti una volta sopraggiunto davanti alla porta, non la aprirebbe come i comuni mortali, no, decide invece di calciarlo con la pianta del piade destro una volta sollevato al livello di quel maniglione antipanico scattando successivamente verso l'esterno. <HAJIME!!!> ringhierebbe il sensei con tanto di palla sotto il braccio destro mentre appoggia il peso in avanti con la schiena curvata come una sorta di strega infernale. <COSA DIAVOLO STAI FACENDO?> Raion sarebbe senza occhiali e nel buio più oscuro della notte con la pioggia la sua figura sarebbe quasi inquietante dato che è stanco, affannato, preoccupato e soprattuto con la sua innata attiva e cose se gli occhi non li avesse ma solo due buchi neri spalancati verso l'oblio <che cosa pensi di fare? ANDARE IN GIRO CON QUEL BRACCIO E...SEI SCALZO? COME FAI AD ESSERE USCITO SCALZO?? PIOVE SANTO KAMI! PIOVE! ti prendi un raffreddore per un NIENTE!> griderebbe sgridandolo come solo una vera nonna sarebbe in grado di fare. <neppure mi hai lasciato un biglietto HAJIME, cosa pensi di fare dopo se ti ammali perché non hai tenuto conto del tuo corpo eh? e non parlo solo del tempo che perderesti da influenzato ma di quello che potrebbe succedere se il tuo braccio viene danneggiato, LO HAI VISTO VERO? LO HAI VISTO? se non lo trattano con le dovute cure, tenendolo al caldo la pelle rischia di cadere e di lasciare solo l'osso e significa amputazione Hajime, vuoi farti tagliare il braccio? NO VERO?> non c'è freno alla lingua di Raion mentre continuerebbe a rimproverarlo arrivando a mezzo metro da questo andando a sfilarsi i sabot che avrebbe ai piedi....delle zattere per Hajime è ma è già qualcosa <forza mettili, è un ordine di un superiore non contestarlo come sempre> è seriamente arrabbiato mentre gli concederebbe i suo calzari rimanendo lui a piedi scalzi. [ch on]

01:44 Hajime:
 E pensare che sperava veramente di potersi allenare in santa pace. Sia mai. Sente l'altro arrivare come un treno e se inizialmente sarebbe preoccupato da chi potrebbe essere (l'ultima volta che è stato attaccato in questo modo non è andata proprio bene), quando sente la voce si tranquillizza, anche se resta un po' perplesso dalle affermazioni altrui. Porterebbe la mano destra alla bocca, così da liberarla afferrando il grosso ago-stoffa che teneva, almeno ora può rispondere. <Mi sto allenando...?> Direbbe con il tono quasi di una domanda, come se non fosse la cosa più naturale che potrebbe fare sul tetto dell' accademia. <Penso di continuare ad allenarmi e... Si... Sono scalzo... Ma se avessi chiesto degli indumenti e delle scarpe in ospedale... Poi mi avrebbero chiesto del perchè visto che danno a tutti i pazienti diversi camici puliti con delle scomodissime ciabatte...> E quindi poi non gli avrebbero permesso di uscire, finendo il ragionamento. <Il mio braccio è li dov'è... Sto attento a non urtarlo e... Bhè... Non vi ho scritto niente perchè non sto correndo nessun rischio? E poi mi avete trovato... Quindi non può dire che sono scomparso se ha capito dove sono andato...> Ecco, forse sta cercando di morire o di farsi legare ad un letto di ospedale senza neanche il diritto di poter alzare la serranda della finestra. Ma almeno non lo fa con cattiveria, ne c'è tono strafottente nella voce, semplicemente è il suo modo di essere che lo porta a ragionare così, magari facendo saltare la pazienza anche alla persona più tranquilla del mondo. <Non posso metterli sensei... Cioè potrei... Ma poi farei fatica a continuare l'allenamento... E quindi tutto questo sarebbe controproducente...> Insomma, è arrivato fino a li, perchè fermarsi ora? Comunque tornando all' azione, abbasserebbe il proprio baricentro, abbassandosi sulle ginocchia e portandosi più vicino al terreno possibile. Si sbilancerebbe leggermente sulle punta dei piedi, poi scatterebbe come una molla, distendendo gli arti e allungandoli, così da poter compiere un salto in aria, dritto, di due metri. Quindi, con una rotazione del busto, una piroetta su se stesso, andrebbe a richiamare le gambe al petto, tenendo le braccia larghe per mantenere l'equilibrio. Mentre ruota sul proprio asse, andrebbe a distendere la gamba sinistra dopo averla portata al petto. Questa si distenderebbe veloce, piegandosi anche per formare, una distanza angolare dalla verticale del proprio asse di circa 35° . E in fine proverebbe a colpire la rete congelata, esattamente al centro, con il tallone del piede sinistro. Infatti, sfruttando la rotazione, distendendo la gamba e irrigidendo i muscoli, la gamba dovrebbe avere una buona forza impressa, e il tallone dovrebbe poter impattare senza troppi problemi su un bersaglio fisso. Poi cercherebbe di atterrare senza troppi problemi, caricando più la gamba destra che quella sinistra, tornando per prima cosa sulla punta dei piedi, quasi sullo stesso punto da dove era partito, con le braccia sempre un po' larghe per mantenere più stabilità possibile. <Perderei equilibrio con quelle pinne... E poi... Devo imparare a combattere e scontrarmi con il ghiaccio> dice, cercando di spiegare cosa vuole fare, anche se sicuramente le proprie condizioni lo mettono un po' a dura prova [turnazione: 1/4 salto + 2/4 attacco (e 1/4 finale casomai per un atterraggio più sicuro)][chakra 37 - 2 = 35/40]

10:27 Raion:
  [tetto] Al mi sto allenando sbotta di nuovo <mi sto allenando> agita la testa peggio di una donna di colore del ghetto di Kumo. <non osare quel tono li signorino "bhe mi sembra palese quello che sto facendo dahh" beh eccoti la situazione officiale: SEI IN CURA> lancia un ringhio portandosi le mani nei capelli. Sta esagerando? si, ma lo fa per uno scopo: rilassare se stesso. <si ma non va bene comunque> sospira pesantemente guardandolo con i Sabot galattici in mano. <ho pensato di tutto, tu sei ancora tenuto sotto osservazione da quei criminali, potevano averti portato fuori dal villaggio, potevano farti scomparire mentre non c'ero perché Suiren ha i suoi bisogni, poteva succedere che...che cavolo ne so che poteva succedere> quando poi ribatte che non è una gran cosa quello che è successo e che alla fine lo ha trovato Raion solleva le braccia in segno di stizza <è normale che ti abbia trovato: SONO FENOMENALE, non è questo il punto...solo> inizia a girargli la testa guardando verso il terreno mentre sta ancora riprendendo il fiato <solo un secondo...> affanna per un po' poi prendendo una lunga boccata d'aria lo osserva di nuovo fisso, con l'innata mantenuta attiva. <lo so che non è con delle cattive intenzioni, lo so che vuoi allenarti, lo so che vuoi diventare abbastanza forte da proteggerti il più in fretta possibile, lo so, ma non serve a nulla farlo da solo. Ti ho promesso che ti avrei allenato e ti allenerò...ma devi guarire prima perché potresti caderci su quel braccio, potrebbe succedere di tutto> insiste lui abbassando di molto i toni, ma del resto è un sensei preoccupato alla fine. [ch on]

10:41 Hajime:
 Adesso il giovane genin può farsi solo una domanda: ma come l'ha sguinzagliato questo sensei? E soprattutto come può fermarlo?! (Ok le domande in realtà sono due ma... Shhhh...). Ascolta le sue parole, capendo che ribattere probabilmente sarebbe del tutto inutile. Non gli resta molto da fare che accettarle quindi. <Ok ok... Ho capito... Torno subito a letto in quel posto orribile... Puzza anche di... Non so... Che diavolo usano... Pesticida... Bha...> Ovviamente non potete pensare che uno come Hajime abbia idea di cosa sia il disinfettante e perchè ne abusino in ospedale... Mi sembra il minimo. <Però questo viene in ospedale con me... Almeno per tutta la strada!> Dice sventolando il pezzetto di indumento ghiacciato con la mano davanti al naso. E quindi, con molta pazienza, si concentrerebbe per togliere il legame che mantiene attivo il ghiaccio sulla rete, guardando con profonda tristezza come, anche se l'ha attaccato con un bel calcio, non sia riuscito neanche ad ammaccarlo. <Troppo ci devo lavorare ancora...> Mugugna tra se e se, più triste che altro. Prende un profondo respiro, guardandosi intorno prima di partire. <Mh... Piove... Non c'avevo neanche fatto troppo caso a dire il vero...> In realtà se n'era accorto, però gli piace stuzzicare un po' l'altro che tanto, molto probabilmente, tornerà a sbraitargli contro come una mamma troppo premurosa. E quindi scatterebbe via, subito per le scale che portano al piano terra per prendere poi la via diretta verso l'ospedale. [chakra 34/40][end]

10:57 Raion:
  [tetto] Le risposte sono semplici a dire il vero: Raion è un cane, un carlino a dire il vero ma è un carlino anbu, non può essere fermato, perché dentro di se ha ignoranza da vendere sotto forma di un botolo sbuffante con le conoscenze di Liam Nelson. <lo so, esagerano con il disinfettante> sospira sempre con il ciabattone della vendetta in mano. Rilascerebbe l'innata Seiun alla fine mentre gli occhi gli tornerebbero di un colore normale, il suo normale verde foglia che risplende in un riflesso di luce. proveniente dal basso, dalla strada. <era la mia intenzione> afferma sventolando il ciabattone a sua volta. <pff, piove che sarà mai?> lo prende in giro consapevole che non capirà una beneamata cippa del suo tono ironico <dai su, torniamo in ospedale ed in tanto spiegami cosa stavi cercando di fare con questo allenamento e vediamo cosa c'è da migliorare in futuro: con questa nuova..è una innata giusto? c'è da rivedere strategie e tattiche da abbinare in combattimento...a dire il vero abbiamo molta più preparazione da fare di questo tipo che invece il mero allenamento fisico, se vogliamo che tu uccida velocemente lo dovrai fare con coordinazione> e così i due se ne andrebbero dritti in ospedale, scalzi entrambi, mentre Raion continuerebbe a discutere sulle possibili strategie per il futuro. [end]

Hajime non può perdere tempo e qualcuno come sempre deve fargli una bella ramanzina...

Allenamento dell' innata