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con Raido, Kouki, Fumiko

Inizio io

10:49 Raido:
 Dopo la serata di ieri si è diretto insieme a Kouki e Fumiko alla magione. Ha bisogno di tornare a casa, di stare tranquillo tra le mura famigliare e con la sua bambina ma perchè Fumiko? Perchè oltre ad essere la sua donna le ha anche promesso di portarla a vedere i prati fioriti, un luogo dove i fiori crescono incontaminati e con tanta, tanta vita. Il sole arriva alto nel cielo, le nuvole sono praticamente assenti e fa caldo, tremendamente caldo ma il bello della mattina è che vi è una brezza fresca che ogni tanto rinfresca l'aria e le mura della casa. Si è svegliato di buon ora oggi, si è alzato dal letto dove ha dormito con la Senjuu mentre Kouki è nella sua stanza. Non indossa altro se non un paio di pantaloni lunghi del pigiama, il minimo indispensabile per dormire la notte. Cammina per la camera, vi esce arrivando fino alla cucina e una piccola idea gli balena in testa, cucinare per le sue donne. Accende la luce della cucina e anche il neon posto sopra i fornelli, tira fuori tre padelle per poi andare ad aprire il frigo per prendere tutte le uova che ha, 6 sono per farle all'occhio di bue mentre le altre per la pastella. Prende dell'olio e lo va a mettere su due padelle le quali sono adagiate sui fornelli accesi, i secondi passano per poi andare ad aprire due uova nella prima padella e nella seconda? Tira fuori dal frigo i bacon per la colazione e ne adagia un buon numero di strisce sulla seconda padella, quella vuota. Hanno bisogno di una colazione che possa rifocillarle come si deve e questa è l'occasione perfetta e poi, ha fame e vuole qualcosa che non sia semplice latte e biscotti. Lascia cucinare le due uova e il bacon mentre prende una ciotola dove va ad aprire altre uova per fare una pastella, una bella pastella mettendoci tutto quanto l'occorrente. La terza padella viene messa sul fuoco e li comincia a versare, a dosi, la pastella per fare dei pancake. Passa così tutta quanta la sua mattinata in attesa che le ragazze si sveglino. Non si è dimenticato del gatto, per questo si stacca per qualche attimo per mettere i croccantini nella ciotola del felino e come un fulmine lo vede sfrecciare a mangiare. Sorride ma ora la colazione deve essere cotta per bene o sarebbero morti fino al pranzo. [Chk on]

11:01 Kouki:
  [Soglia cucina] È tornata a Kusa ormai, lasciandosi alle spalle quel pessimo periodo a Konoha e quella bellissima giornata passata in compagnia di sua madre. Si ritrova a vivere un momento parecchio delicato per la sua psiche, per i dolori che continua ad avere alla testa, per Mirako, i vuoti di memoria, la costante rabbia così facile da accendere per ogni minima cosa. La questione che riguarda la sua famiglia è ancora un argomento delicato, anche se pian piano ha deciso di accettarla. Ma al momento, comunque, la ragazzina si trova nel suo letto, immersa nelle lenzuola. Come al solito non ha dormito molto, la notte è costellata di incubi e di voci, ma non può lamentarsi dato che almeno i dolori sono diminuiti. Gli occhi gialli della ragazzina si dischiudono, il sonno è finito e quindi si sveglia. Si prende un attimo di tempo, sdraiata sulla schiena ad osservare il soffitto, gustandosi il silenzio finchè dura. Sospira, però, nel sentire la Voce di Mirako nella sua testa, le parla e stamattina sembrerebbe parecchio attiva. Si alzerebbe dal letto, prendendosi i suoi soliti minuti per prepararsi in tutto e per tutto, lavarsi, pettinarsi e vestirsi. Il suo corpo gracile e minuto viene avvolto quindi da una canotta azzurra, molto semplice con disegnato sopra solo il simbolo del suo clan Yakushi posizionato al livello del cuore. È un indumento leggero e fresco, ma forse un po’ troppo grande per la sua taglia, tanto che la spallina destra tende a scivolarle dalla spalla lungo il braccio. La lunghezza di tale canotta è fino a circa metà coscia, e di fatti le cade morbidamente sui fianchi. Al di sotto di essa vi sono sei semplici pantaloncini neri aderenti, ma dal tessuto elasticizzato, lunghi fino a poco sopra le ginocchia. Non indossa calzature, gira semplicemente coi piedi scalzi. Il chakra scorre dentro di lei, lungo i canali adibiti ad esso, ormai lo impasta ogni volta appena sveglia, come una sorta di mantra o meditazione, in questo modo può davvero essere sempre pronta a tutto. I lunghi e neri capelli vengono raccolti in uno chignon elegante, lasciando libere solo due ciocche laterali al viso pallido e ancora infantile. Piccola e gracile, non spicca in altezza, ne tanto meno nella corporatura, sembra che si possa spezzare da un momento all’altro, forse risultando sotto peso, fin troppo magra. Non indossa le bende, quindi tutte le cicatrici e le bruciature sono visibili in ogni parte scoperta del suo corpo, ovvero le braccia, il collo, le spalle, le gambe, il torso e la schiena per quanto permette di mostrare la canotta, dietro alla nuca con l’incisione ‘E-001’ , e anche le bruciature sotto ai piedi sono visibili, dato che scalzi. Solo il visino è incolume. Gli occhi gialli e profondi sono intenti in un’espressione neutra ed assorta, sembrerebbe presa dai suoi pensieri, ma in realtà sta solo ascoltando cosa le dice la Voce di Mirako nella sua testa. Si darebbe un’ultima occhiata allo specchio, giusto per assicurarsi che non ci sia nulla fuori posto, quindi si avvierebbe verso la cucina con passo lento e silenzioso. Non ha fretta, e anche se la presenza di Fumiko le crea qualche disagio, può ammettere a se stessa di preferire questa situazione. Tutti insieme, e non lei da sola e suo padre e lei da qualche altra parte a Konoha. Una volta giunta in cucina, si fermerebbe sulla soglia, immobile, stando solamente ad osservare suo padre alle prese coi fornelli e con la colazione, e il piccolo Kuro che si ingozza di croccantini. Tace, non dice nulla. [Chakra On]

11:04 Fumiko:
 Quella notte è andata insieme a Raido e Kouki alla sua magione , a Kusa. Non sa precisamente il motivo ma lo ha seguito, non ricorda delle promesse avvenute tanto tempo prima, non ricorda molto perché la testa è presa solo dai pensieri di quello che sta accadendo adesso, del fatto che lei debba badare adesso non solo ai suoi animali ma anche a Shade, una bambina che ha dei bisogni e non può concedersi più lo stesso tempo dei giorni precedenti. Ma adesso si trova là dentro quella casa enorme che ancora non ha esplorato, non sa bene come sia . Apre gli occhi nel letto vuoto, la mano che si allunga e non trova il corpo dell'uomo accanto a se, ma solo le fredde coperte < mmh > si lamenta andando a raddrizzare la schiena e guardare confusa la stanza a lei sconosciuta. La fissa con un certo sguardo, le gambe che scivolano fuori dal letto poggiando i piedi nudi sul pavimento , odia indossare le scarpe in casa. Va a recuperare una fascia ed una gonna larga con uno spacco che arriva fino al fianco destro, le armi le lascia dove sono insieme ai propri averi . Non sa dove andare e dove sia il ragazzo perciò si incammina come un fantasma attraverso la porta < Raido? > lo chiama finché l'odore di cibo non arriva alle sue narici , ecco la pista da seguire e lo stomaco che brontola è d'accordo , molto. Cammina piano senza fare troppo rumore grazie ai piedi nudi che si poggiano sul freddo pavimento. Guarda in giro intorno a se seguendo la scia di odore che man mano si farebbe sempre più forte. Manca poco ed infine andrebbe a vedere quello che desidera di più, il ragazzo alle prese con la cucina < buongiorno > sorride dolcemente andandolo a mangiarselo con gli occhi < buongiorno Kouki > un sorriso anche per la bambina e aspetta che sia lei ad attraversare la soglia prima di lei, è un po a disagio anche lei in quella situazione tutta nuova ma si fa coraggio e mantiene un sorriso sulle labbra < Shade vuole incontrarti , non vede l'ora . Ti ricordi di quella bambina di cui ti ho parlato? > avanza nella stanza con calma , Kei chissà dove sia, magari esplora la casa al momento, lui non l'ha lasciato a Konoha, ha preferito portarselo dietro.

11:22 Raido:
 Non è una situazione facile, non lo è per niente e sinceramente, da quando è cominciata questa storia non lo è mai stato. Nonostante sia intendo a cucinare, i suoi pensieri lo affliggono e pensa a tante cose, a come poter accrescere il legame tra Kouki e Fumiko, come fare per renderle quanto meno sopportabili l'una alla vista dell'altra. Deve anche discutere con Kouki ma forse non può farlo davanti a Fumiko, hanno bisogno della loro privacy, del loro tempo da passare insieme come padre e figlia. Continua a cucinare, rimane alle prese con i fornelli finendo il primo piatto, in esso va a mettere due uova, un paio di pancake e delle strisce di bacon. Ricomincia tutto quanto da capo, altre due uova, altra pastella e va a cucinare il tutto per riempire un secondo piatto con quei piatti prelibati. Il suo piatto è l'ultimo e se la prende con comodo, cucina piano e tranquillamente senza fare di fretta, senza fare casini ma in tutto questo la guardia è alta come sempre. Percepisce tutto quello che avviene intorno a se e all'interno della magione che, effettivamente, è enorme, di sicuro è più grande della casetta della Senjuu, anche perchè ha più di 4 piani quella casa e una moltitudine di stanze da poter usare. Volendo potrebbe ospitare tutta quanta Kusa e avanzerebbe ancora dello spazio per dare posto a qualche Konohano, chissà, forse è davvero così. In silenzio anche il suo piatto è pronto, un piatto che aspetta soltanto di essere mangiato e non vede l'ora di sedersi a tavola ma una sola cosa non capisce <Amore mio> riferendosi a Kouki però. Si volta, va a guardare verso la ragazzina sorridendola <Buongiorno> è felice di vederla e di averla di nuovo con se <Hai fame? Ho preparato la colazione> e va a prendere due piatti, uno con la destra e uno con la sinistra per adagiarli sopra il tavolo. Si volta andando a prenderne un terzo, anche questo viene posto sul tavolo insieme a 3 bicchieri di vetro. Si dirige verso il frigo, apre l'anta prendendo del succo di frutta per poi versarlo in ogni bicchiere, quasi fino all'orlo <Ecco fatto, è tutto pronto> ancora cerca di sorridere, di rendere la situazione meno tesa. Alla fin giunge all'appello anche Fumiko, felice di vedere anche lei alla sua prima notte in quella casa, un'esperienza forse prematura ma le ha fatto una promessa e deve mantenerla <Buongiorno> saluta anche lei mentre ode il discorso tra le due donne, o meglio, il discorso che la genin cerca di instaurare con la Yakushi. All'improvviso Kei torna alla luce andando a saltare sulla testa di Kouki e poi sulla sua spalla avvicinando il musetto alla sua guancia, un modo per darle un buongiorno si può dire <Venite altrimenti si fredda tutto quanto> non ha cucinato tutto quanto per essere ammirato <E datemi un giudizio> e ora tace, tace per vedere come si evolverà la situazione odierna. [Chk on]

11:36 Kouki:
  [Cucina] Le piacciono questi momenti familiari, che siano con suo padre o con sua madre, semplicemente le danno decisamente l’idea di famiglia, le danno sensazioni di pace, tranquillità. Accenna un piccolo sorriso, gustandosi ancora per qualche istante la scena di suo padre ai fornelli prima di interromperla. Suo padre si accorge di lei, ovviamente, si volta, la saluta, la chiama affettuosamente. <Buongiorno, papà.> il tono è rilassato, il visino anche e nel mentre va ad osservare tutto quello che sta preparando sul tavolo. Una buona ed abbondante colazione… anche se la ragazzina non è campionessa di fame, ma va comunque ad annuire alla sua domanda. <Un po’, si.> non vuole certo non mangiare dopo tutto il tempo che ci avrà speso dietro a cucinare tutto. Lo osserva ancora per un po’ finire di preparare la tavola, prima di poter accennare a qualcos’altro. <Mi piace così, in questo modo. Stando tutti insieme.> dopo tutto è quello di cui voleva parlare a suo padre, ma forse si può affrontare l’argomento anche così, in questo modo semplice e soft. La voce di Fumiko attira la sua attenzione, e lei inevitabilmente volterebbe lo sguardo verso la donna. La osserva con un’espressione che vorrebbe essere neutra, ma che lascia trasparire un leggero disagio. Tuttavia oltrepasserebbe la soglia della cucina per permettere anche a Fumiko di entrare, e quindi non esserle di ostacolo. <Buongiorno.> mugugna verso di lei, il tono indeciso, impacciato, sembra far tenerezza. È una strana sensazione e per non creare confusione nella propria testa con i sorrisi che la donna le rivolge, la piccola distoglie lo sguardo, tornando ad osservare suo padre, ma ascoltando comunque le sue parole. Ricorda di quella bambina che le vuole presentare, ed è un’idea che effettivamente le fa piacere. Peccato che a lei debbano presentare solo gente che potrà vedere si e no poche volte data la differenza di villaggio. <Si. Allora magari potrò conoscerla la prossima volta che potrò andare a Konoha. Mi fa piacere, mi dispiace solo che debba essere di un altro villaggio.> il tono, nella sua sincerità, appare leggermente freddo ed innervosito, sottolineando dunque il fatto che siano di due villaggi diversi. <Anche lei è un ninja?> ed ecco la prima domanda curiosa che non può trattenere, le si è formulata nella testa e ha dovuto pronunciarla per forza. La freddezza si scioglie, lasciando posto a una pura curiosità. Il fare di Kei, invece, la coglie un attimo di sorpresa, sentendo di colpo quel piccolo peso sulla testa che poi si sposta sulla spalla, andando a strofinare il musino contro la sua guancia. Il sorriso dolce e divertito torna sul viso della ragazzina, la quale cercherebbe di donargli una carezza. <Ciao Kei!> Tra lui e il micino che inizia a strusciarsi contro la sua gamba, sembra essere circondata da affetto. <Ciao Kuro!> Una carezza anche al gattino, quindi, e andrebbe a sedersi al suo posto, pronta per la colazione. Osserverebbe il suo piatto, ancora senza iniziare a mangiare, preferendo aspettare che tutti siano seduti, anche Fumiko. <Dall’aspetto e dall’odore sembra buono.> intanto inizia col dare quel suo primo giudizio, giusto per portarsi avanti… ora sembra decisamente più rilassata la ragazzina, ma presto o tardi dovrà dire delle cose e se c’è anche Fumiko forse è meglio. [Chakra On]

11:49 Fumiko:
 < buongiorno Kei, quando c'è da mangiare spunti fuori. Che bel gattino > lo adocchia con un sorriso incamminandosi all'interno della stanza, la osserva in ogni suo angolo e si sente ancor più a disagio, troppo grande per lei è troppo poco legno riesce anche a pensare con un mezzo sorriso . Molto più grande della propria e anche di quella della madre probabilmente . Attende che sia prima Kouki a prendere posto, non sa come funzioni la cosa, non sa molto dato che l'unica casa che frequenta oltre la propria e quella della madre e lei è sola. Con Shade sta bene ma non è mai stata veramente a contatto con Raido < sarò imparziale sul giudizio > sembra di buon umore mentre prende posto < ma dovrò tornare a Konoha molto presto, devo sostenere un interrogatorio > per colpa di Hiashi, la mano destra che si stringe in un pugno ma non si fa problemi a parlarne davanti a Kouki < oh è un allieva dell'Accademia ancora, ma si sta dando da fare per terminarla , ma non riesce a ricordare alcuni dettagli della propria vita.. Come il proprio cono e ad esempio > orgoglio sprizza da tutti i pori, specialmente dopo che la piccola l'ha pure chiamata mamma ma non se la sente di darle il proprio cognome ancora, prima deve scoprire e capire chi è quella bambina e soprattutto deve incontrare il padre. Kei intanto rimarrebbe sul corpo della giovane se lo consentisse, giusto perché gli piace avere una nuova amica < vive con me adesso > annuncia con voce leggera muovendo le iridi verso la ragazzina. Come interpreterà quella dichiarazione? E poi adesso che ci pensa non l'ha nemmeno detto chiaro e tondo a Raido < Kouki, c'è qualcosa in una casa che ti piace di più? Non so , un grande giardino per tenere gli animali o qualcos'altro ?> sembra una domanda posta tanto per , ma non è così . Torna alla sua colazione al momento prendendo un sorso di succo di frutta < hai chiesto per quel permesso speciale per Kouki, per incontrare il leone? > lo sa che lui non riesce a crederci ancora, ma lei ci crede e vuole che anche la piccola li lo conosca e possa incontrarlo, che viva in esperienza fuori dal normale e meravigliosa . Va ad affondare la forchetta nelle uova iniziando a mangiare con appetito < mmh sono buone > ammette con un faccia sorpresa , non se lo aspettava dato che cucina sempre lei in casa propria e il ragazzo non si è mai fermato a mangiare poi tante volte.

12:13 Raido:
 Ogni volta che viene chiamato papà, il cuore si scioglie, gli fa sempre una certa impressione ogni volta, gli piace e perchè tenerselo tutto quanto dentro <Sai, ogni volta che mi chiami papà mi fai emozionare> una dichiarazione mentre un lieve rossore va a formarsi sulle proprio gote. Leggero, non troppo invadente, questo è certo ma se ne vergogna, arrossire davanti alla propria figlia per una cosa del genere, non è lui e questo è un altro segno del suo cambiamento. Contento di sapere che ha fame, non ha cucinato tutto quanto invano, una piccola consolazione questa <Piace anche a me a dire il vero, l'essenza di una famiglia> china il capo verso il basso, è un momento intimo tra padre e figlia e ne approfitta visto che non vi è Fumiko, non è ancora giunta e può parlare liberamente. Non dice niente di male ma alcune cose vuole che le senta soltanto Kouki, lei e nessun altro <Sei la persona più importante della mia vita Kouki> ed è sincero, è possibile notare quella sincerità nei suoi occhi, non teme a dirlo perchè è vero, è tutto dannatamente vero, spera solo che la ragazzina capisca il significato di quelle parole. Con lei ha fatto tanti errori ma sta cercando di rimediare, sta cercando di recuperare del tempo perduto e ritornare ad essere una bella famigliola felice e tranquilla. Arriva anche Fumiko all'appello, ora sono tutti quanti presenti, una cosa positiva. Guarda anche la sua donna sorridendole con un certo amore, gli piace vederla così <Certo che sarai imparziale o me ne accorgerò> è bravo a capire quando una persona mente, almeno quando la menzogna è palese, forse è meglio sottolinearlo come si deve. Si parla di Shade, di come la ragazza voglia incontrarla e si, il problema dell'altro villaggio è abbastanza snervante ma bisogna superarlo e non pensarci veramente troppo a questa cosa <Interrogatorio?> sorpreso di questa affermazione <Che succede?> è sorpreso, una notizia veramente inaspettata mentre li vede prendere posto e parlare nuovamente di Shade, di come frequenti ancora l'accademia e di un'altra notizia inaspettata, ovvero la convivenza definitiva con Fumiko <Con te? Che velocità> ci scherza sopra ovviamente, sdrammatizza tutto quanto ma non interrompe più il dire delle due ragazze, lascia che comunichino tra loro, che facciano amicizia. Si siede al tavolo andando a bere il succo di frutto e attende a mangiare, aspetta di sentire i loro pareri sinceri e non le menzogne, anche se sa che il piatto è buono. Il permesso, quello è un bel problema, o forse no? Oggi vi è la soluzione dell'enigma <Il permesso? Beh...mi dispiace Kouki> china il capo verso il basso, quasi affranto nel darle quella notizia, non ha ottenuto niente...<Mi dispiace perchè lo hai dimenticato dentro il cassetto del comodino in camera tua> no, niente, lo ha ottenuto e lo ha nascosto a sua insaputa. Può andarsene a Konoha per affrontare quel viaggio quando sarà, una buona notizia in fondo <Però, amore mio, hai deciso quando partire per Oto? Dobbiamo ancora farci la nostra vacanza> vuole partire e si rimette a lei alla fine, aspetta una sua decisione definitiva. [Chk on]

Raido a pranzo

12:39 Kouki:
  [Cucina] Ascolta le parole di suo padre e sorride, perché quel momento è speciale, è solo loro, come i momenti fra lei e sua madre. <Davvero?> saperlo emozionato, vederlo così… le fa capire quanto in realtà lei sia ancora amata e ben voluta da lui. La tranquillizza, la fa stare bene. Ed altrettanto felice di sapere che l’essenza di famiglia piace anche a lui… magari allora partirà un po’ meno per Konoha? Starà più con lei? come si organizzeranno? E ancora lui va a darle conferme di quanto lei sia importante, sicurezze che fortificano la sua psiche. <Io… ti voglio bene, papà. Vorrei passare momenti simili molto più spesso.> impacciata come al solito quando si tratta di esprimere i propri sentimenti, il viso pallido si colora di rosso e non aggiunge altro, lasciando che il tempo scorra. Si siedono tutti e la colazione può iniziare. Di fatti la ragazzina andrebbe ad assaggiare prima un boccone di uova sode, partendo solo dal bianco… che sa di albume, ma comunque saporito. In seguito un pezzetto di bacon che le piace decisamente di più. <A me piace.> pronuncia il suo voto sulla colazione, senza problemi e con la massima sincerità. Rimane in silenzio, non introducendo ancora i propri pensieri e lasciando che la donna parli, attirando, però, la sua attenzione. <Che interrogatorio? Hai fatto qualcosa?> domande dirette verso di lei, mentre le punta lo sguardo dorato e curioso addosso. Semplicità nel suo tono, niente accusa, niente divertimento. Vuole solo sapere cosa è accaduto, se mai la ragazza glie lo vorrà dire, comunque sia viene a conoscenza che l’altra bambina è ancora un’allieva, che si impegna e tutto il resto. <A quanto pare siamo tutte delle smemorate.> commenta quel semplice fatto che anche l’altra non sembra ricordare molto della sua vita. La cosa inizia a diventare quasi comica. Ma non appena sente quella piccola ed insignificante informazione, la piccola ferma il suo pasto. Si blocca, non mangia e rimane a fissare dritta davanti a sé per un lungo momento, per poi voltare lo sguardo verso Fumiko, poi verso suo padre, poi di nuovo verso Fumiko. E la sente, sente la rabbia crescere dentro di lei, la sente come un fiume in piena e la testa inizia a farle male. Chiude gli occhi, li strizza, per cercare di scacciare quel fastidio agli occhi… la vista è tornata a fare i capricci. In silenzio, mentre l’altra continua a parlare, e lei già si immagina la donna e suo padre intente ad adottare già un’altra bambina. Solo che lei è di Konoha, Fumiko è di Konoha, suo padre passa il suo tempo a Konoha, alla fine si stanno facendo una famiglia tutta loro. <Cioè… tu adesso hai questa bambina con te. Quindi immagino che farà parte della tua famiglia. Questo creerà legami anche con mio papà, giusto? E siete tutti quanti a Konoha.> una pausa, mentre prende profondi respiri per potersi calmare e cercare di essere logica… ma non riesce molto. <Come diamine facciamo ad essere una famiglia se state tutti a Konoha e io qui a Kusa?! Come faccio a non sentirmi messa da parte?> che bello iniziare la mattina così, ma non dipende da lei, non totalmente, una profonda e schifosa influenza le avvelena il sangue… e fin quando non si troverà un rimedio, così sarà, se non peggio. <Non sono arrabbiata con Fumiko, non le do nessuna colpa, ma sono… gelosa. Ed è solo una questione di distanza e diversi villaggi. Perché se così non fosse, non avrei… grossi problemi.> gelosa per quella situazione, perché tutti stanno allegramente a Konoha e lei no. Però almeno ha detto quello che voleva dire, certo, forse il discorso non si potrà affrontare tranquillamente come pensava, almeno lei, ma almeno è concluso, ha detto quello che la fa stare male e starà a loro rispondere. Dopo quello sbalzo di umore, dolore al cervello e problemi di vista, la ragazzina sembra calmarsi… torna ad osservare la propria colazione. <Una casa?> mugugna, sentendo a mala pena la domanda della donna, alla quale però risponde distrattamente, troppo presa dai dolori. <Mi piace il giardino grande. Mi piacciono le case grandi.> il tono sembra si sia placato, sembra stia tornando tranquillo. <Perché?> domanda in seguito, spostando nuovamente gli occhi. Lo sguardo tornerebbe fisso su suo padre e Fumiko… non si sposta, a mala pena sbatte le palpebre, rimanendo immobile. Il permesso per il leone ravviva la sua attenzione, la sua curiosità, come se effettivamente quello sbalzo di prima non sia mai avvenuto, mostrando in tutta la sua bellezza quel suo piccolo problemino di personalità. Dapprima il dispiacere, l’idea che suo padre non abbia ottenuto nulla e che quindi non potrà avere il piacere nemmeno di quell’avventura… ma poi, la sorpresa. Gli occhi si sgranano, completamente presa dalla felicità. <Davvero? Grazie!> esclama, presa dall’euforia, cercando di ignorare il dolore alla testa. <Come funziona questo permesso esattamente?> le da un numero limite di giorni, si attiva in una data specifica? Oppure le da piena libertà di andare e venire da Konoha? Vuole sapere, deve organizzarsi. <Oto… mm… ci vorrei andare il prima possibile, ma forse è meglio prima risolvere per bene tutto questo. Cioè, devo risolvere un po’ di cose… uhm… non ho ancora deciso, però ci voglio andare.> è molto confusa al riguardo, ma di sicuro, è certo, ci vuole andare con suo padre e ci andranno. [Chakra On]

12:52 Fumiko:
 Annuisce verso Raido < per quella sommossa della popolazione, e per Hiashi > non aggiunge altro ma lancia uno sguardo verso di lui < purtroppo sono una genin, non credo che mi crederanno su quello che dirò.. Ma forse ho trovato un modo , credo. Il rospo di dieci metri è il grande Gamabunta > e lì il ranocchio inizia a saltellare "il grande maestro!" È stato proprio il ranocchio a rivelarle il nome del suo maestro < dovrei trovarlo e chiedergli se sia disposto a parlare è testimoniare > magari con il fatto che lei abbia provato a liberarlo < e ieri ho avuto quell'incontro e ci hanno rivelato alcuni movimenti politici e forse scopriremo chi stia attaccando Konoha > insomma la città al momento non è sicura per nessuno al momento e lei si è ritrovata in mezzo a tutto questo < dovrò parlare anche con Hitomu > sicura che lui conosca il kage. È anche molto contenta che i due vadano a farsi una vacanza, lei avrebbe avuto molto da fare e non sarebbe stata molto presente < è accaduta una sommossa popolare , mi sono trovata in mezzo come ninja perciò devono interrogarmi su quello che ho visto > spiega con calma alla ragazzina finché non arriva la sua sfuriata di gelosia verso la piccola. Tossisce un poco guardandola e guardando Raido per qualche secondo < non è così. Non ancora almeno, voglio adottarla e su questo non c'è dubbio, ma lo farò da sola . E queste cose dovrei prima parlarne con lei, voglio vedere cosa ne pensa , ma Raido non è presente in questa decisione, è solo mia e di Shade > insomma lui può anche considerare Shade come una conoscente per ora, non ha intenzione dì forzare lui, nemmeno la piccola se è per questo < te l'ho detto perché voglio sapere cosa ne pensi pure tu, voglio che tu sappia quello che succede nonostante siano cose che appartengono alla mia vita e che alcune volte non riguardano tuo padre e nemmeno te . Ti ho detto questo per capire come ti senti, so che è difficile ma non posso lasciarla da sola. Non ha nessuno più , ha vissuto da sola per troppo tempo e .. Non me la sento di abbandonarla . E sul fatto delle due città diverse troveremo un modo > non sa come ma avrebbe trovato una soluzione per tutti, o almeno ci spera < devo prendere una casa nuova, in quella di adesso c'è poco spazio ed è troppo piccola . Volevo sapere cosa ti piace di più così posso sceglierne una che piace anche a te, così magari se ti fa piacere puoi passare qualche giorno lì con Shade > la guarda di sottecchi continuando a mangiare distrattamente , tutto si è spostato al di fuori della colazione e del suo giudizio < bene, adesso manca solo Shade e dovrò andare a cercare l'altro Senjuu e poi potremmo partire > le sorride , contenta che la parte brutta sia passata, che tutto si sia tranquillizzato . Ascolta le parole di lei ma non si intromette, non ne ha il diritto anche se vorrebbe chiedere quali cose deve mettere al proprio posto, un po come lei che deve continuare a cercare il padre e capire come possa distruggerlo.

13:21 Raido:
 <Si> non potrebbe essere diversamente, non potrebbe dire altro su quello, si emoziona sempre di più tutte le volte che viene chiamato papà ed è una sensazione che gli piace come non mai, non mente, non ci riuscirebbe ne ora ne mai <Li passeremo, staremo più insieme, te lo prometto> una promessa che le sta facendo ora ma ha bisogno di certezze la ragazzina e sta aspettando solo Fumiko per dargliele perchè è una cosa che deve sentire anche lei. Si siedono tutti e tre, mangiano tranquilli e finalmente anche lui addenta i pancake in silenzio, ascoltando tutto ciò che viene detto in quella stanza e i primi allarmismi vengono dati proprio dalla stessa Senjuu e dal suo interrogatorio. Resta silente udendo la di lei spiegazione e di quello che intende fare <Hiashi?> cosa c'entra lui adesso? Cosa c'entra con quella sommossa? Prova molto astio nei confronti dello Hyuga, un astio veramente profondo e vorrebbe liberarsene ma sa di non poterlo fare, sa di dover stare fermo con le mani, di trattenersi a tutti i costi. Sospira, trattiene il nervoso dentro di se cercando di controllarsi ma le sue successive parole lo lasciano un attimo confuso, molto confuso. Vuole convincere un rospo gigante a parlare? La cosa è al quanto strana, non è mai successo prima, anzi, a dire la verità non è una cosa che può succedere con facilità a dire il vero <Buona fortuna> è sarcastico e serio allo stesso tempo, non sa come avrebbero reagito e la cosa lo diverte abbastanza <Attaccando Konoha? Ma che diavolo succede in quel villaggio, si può sapere?> domanda ancora più curioso e non solo, anche abbastanza arrabbiato per non riuscire ad essere di aiuto. Non commenta su Hitomu, non avrebbe comunque niente da dire su quella faccenda ma le cose peggiorano lievemente sentendo Kouki parlare. China il capo verso il basso, osserva il tavolo e ha ragione, ha ragione a farsi quelle domande e sapere che sia gelosa di tutta questa situazione lo fa stare male ma Fumiko giunge come un fulmine a ciel sereno, le sue parole sono ciò di cui ha bisogno al momento. Vuole adottare Shade e lui non è contemplato, effettivamente non ha bisogno di chiedergli il permesso, non sono in procinto di sposarsi. Lascia che Fumiko finisca di parlare, di consolarla per poi alzarsi, aggira il tavolo portandosi vicino a Kouki. Piega un ginocchio poggiandolo a terra, l'altro è solo piegato con il piede fermo sul pavimento <Ti ho trascurata ed è vero, ho fatto molti errori> cerca di prendere la mano della ragazzina <Ma non andrò a Konoha> guarda Fumiko ricercandone la complicità e la collaborazione <Il mio posto è qui, a Kusa, con te. Se andrò a Konoha lo farò in giornata, magari in serata e poi tornerò qui ma non ti lascerò più sola, non ti farò più sentire sola. Adesso sono a casa e ci rimarrò> ha preso la sua decisione, ha scelto di stare con sua figlia e per la questione dei villaggi diversi avrebbe trovato una soluzione al più presto, magari una soluzione definitiva <Ti chiedo scusa> le chiede scusa per averla fatta soffrire così tanto e non sa quanto le parole possano rimediare in un momento simile. Ancora Fumiko parla, dice tutto quello che deve dire, non la interrompe. Va a dare un bacio sul dorso della mano di Kouki, un piccolo bacio prima di alzarsi per tornare a sedersi al proprio posto <Dovrai fare rapporto ogni giorno e ogni due giorni dovrai tornare a Kusa per firmare un documento di presenza ma c'è una piccola nota: ogni volta che Kusa chiama dovrai tornare al villaggio senza opporti e senza alcuna scusa. Questa è l'unica cosa da tenere veramente a mente> ed è di vitale importanza che la rispetti come si deve. [Chk on]

13:43 Kouki:
  [Cucina] Passeranno dei momenti insieme, a lei basta, non chiede altro se non di non essere più lasciata sola. Non può che sorridere e lasciarsi andare a quel momento, annuire e avere la conferma di un minimo di stabilità. Comunque sia non sa cosa sia successo a Konoha, forse ha sentito della sommossa mentre era lì al villaggio, ma non se ne è interessata poi molto nel caso. Di sicuro non poteva immaginare che Fumiko ne fosse coinvolta. Ma che Konoha fosse sotto attacco, be, quello forse lo sa eccome, insomma non sono notizie che passano inosservate… ma a lei interessa poco di Kusa, figuriamoci di Konoha. Per lei sono solo due villaggio che al momento sono di intralcio per la sua famiglia, tutto qui. <Capisco, come testimone.> e lei che pensava che chissà cosa avesse potuto fare quella donna… non è decisamente il tipo che compie atti criminali. <Come mai una sommossa?> non può comunque tenere a bada la sua curiosità, e nel mentre continua a parlare sovrapensiero. <Ci ho parlato anche io con l’Hokage una volta.> non dice nulla, nessun parere ne altro, semplicemente quella notizia che non interessa a nessuno, ma che si sentiva in dovere di dare. Continua a mangiare almeno fino a quando non si arriva a quell’impennata di rabbia della ragazzina, che trova risposte più o meno comprensibili da parte della donna. <La adotterai tu, è vero… ma tu e papà state insieme, insomma, le cose si uniscono.> potrebbe succedere, ma lei pensa ad un loro matrimonio perché così è abituata. È arrivata che Raido e Kaori si dovevano sposare, quindi da per scontato che un giorno succederà anche per suo padre e Fumiko… e allora tutto sarà ancora più complicato se non si risolve la questione dei villaggi diversi. Eppure sembra acquietarsi la piccola, a quelle parole, come svuotata da tutta quella rabbia, ed annuisce. <Capisco. Stare soli non è bello, ed è giusto così. I bambini non dovrebbero stare soli.> nulla in contrario, assolutamente nulla contro quella decisione di Fumiko… lei si preoccupa solo per il futuro. Ma troveranno un modo, Fumiko lo ha detto, magari ci sarà. Ma sono le successive parole della donna a prenderla un po’ in contro piede… le ha chiesto quella informazione per sapere i suoi gusti, per prendere una nuova casa anche in funzione a quello che piace alla ragazzina. Lo sguardo viene portato su Fumiko, un’espressione sorpresa, confusa, e un lieve rossore che appare sulle sue guance. Quello, quello le fa sentire un pizzico di felicità, un pizzico… che però ora la sta facendo sentire in colpa nei confronti di sua madre. <Oh…> torna a guardare il proprio piatto. Le sta piacendo, e dentro di sé non sa se sia un bene o un male. Cosa penserebbe sua madre? Quei dubbi vengono messi da parte non appena suo padre si avvicina a lei, si inginocchia le prende la mano e inizia a parlare. È vero, tutto quello che è successo ha fatto sentir la ragazzina terribilmente fragile e poco sicura, ha avuto mille e profonde paure e il suo malessere le ha solo peggiorate ed esaltate. Ma ora è qui, suo padre promette un minimo di stabilità. Sorride la piccola, mantiene quel lieve rossore che si sta portando dietro da quell’ondata di calore che le ha dato Fumiko. <Va bene, davvero. Mi basta solo di non essere lasciata troppo sola, di essere avvertita se te ne vai, queste cose insomma. Vorrei semplicemente stare tutti insieme, certo mi dispiace che tu non stai più con la mamma, e sono arrabbiata. Ma le cose sono cambiate e io posso accettarlo, lo accetto… solo non mi sta bene essere lasciata sola. Tutto qui.> prende un profondo respiro, accetta quel bacio e prima che il padre si alzi, tenterebbe di mettergli le braccia intorno al collo per un piccolo abbraccio. Nella mente le parole di Fumiko ma anche quelle di sua madre. <Mi dispiace. Nessuno qui sa cosa voglia dire essere una famiglia, più o meno, e io ti ho dato delle colpe per qualcosa che non volevi commettere per farmi del male, e io non l’ho capito subito.> stringerebbe le labbra, gli occhi, mentre si lascerebbe andare a qualche lacrima. <Mi dispiace se ti ho fatto stare male, mi spiace di essere così.> così come? Non lo specifica, semplicemente lo lascerebbe, se fosse riuscita prima ad abbracciarlo, e quindi cercherebbe di asciugarsi le lacrime con le mani. Sembra che tutto stia per essere lasciato alle spalle, che tutto riprenda pian piano una sua normalità… sospira, come se si stesse levando un peso di dosso. <Ho capito. Quindi rapporto ogni giorno e tornare a Kusa ogni due per firmare, e se Kusa chiama io rispondo.> ovviamente, non c’era bisogno nemmeno di sottolinearlo… per quanto poco senta il legame con Kusa, è un ninja di questo villaggio e ha dei compiti e doveri che deve eseguire. [Chakra On]

14:06 Fumiko:
 < hiashi era presente ricordi? E non mi sono trattenuta.. > lascia intendere qualcosa m non specifica nulla, ma di certo voleva colpirlo tanto < ha fatto il finto tonto per tutto il tempo, perciò se dovesse testimoniare contro di me.. beh diciamo che non sono molto integrata nel villaggio, per di più con la storia della famiglia di mezzo sono sicura che non mi crederanno. Ho bisogno solo di ritrovare quel rospo > e parlarne direttamente all'Hokage in persona, desidera che sia lui a sentirla parlare di quelle cose perchè sia chiaro, nel suo interrogatorio avrebbe omesso tanto. < attaccano Konoha, la sommossa è stata da parte di tre madri di tre bambini morti perchè hanno nascosto in delle carpe per la festa, delle carte bomba, per poi farle esplodere al momento opportuno > uno sguardo profondo viene mandato a Raido < queste persone mirano ai più deboli, agli indifesi > strige le mani sapendo che hanno preso di mira anche la piccola Shade < e nemmeno lei , Shade, è al sicuro adesso, non sono riusciti ad ucciderla ma adesso siamo sicuri che continueranno a cercarla. Motivo per cui devo stare molto tempo a Konoha, stare con lei > ascolta Kouki e sorride a quella domanda < se le cose dovessero andare più in la e dovessero unirsi, tu avresti una sorella > chissà come la prenderà lei? < hai ragione, i bambini non devono stare soli > ed è contenta della sua reazione, vuole che passino più tempo insieme e soprattutto con Shade, che si frequentino e che abbiano delle amicizie della loro età più o meno < l'hai detta tu stessa, i bambini non vanno lasciati soli > e se lei avesse voluto avrebbe passato più tempo anche con lei < e adesso hai anche un altro motivo di venire a Konoha oltre alla tua mamma, e poi quando Shade diventa genin potrebbe venire lei da te. Troveremo un modo senz'altro > le sorride gioviale riprendendo a mangiucchiare la propria colazione con la scena di Raido e di lei che la fa sentire decisamente di troppo in quel momento, percio volge lo sguardo verso un eventuale finestra nella stanza per permettergli di avere quanta più privacy possibile < sono delle regole fattibili dopotutto, non devi fare granchè se non firmare fogli e fare rapporto, ovviamente se Kusa non ha bisogno di te. Ma sembra che solo Konoha stia avendo problemi al momento > digrigna un poco i denti infastidita dalla cosa < Kouki, ti ho detto che ho ritrovato parte del mio passato? > vuole essere lei a dirglielo e non Raido, vuole instaurare un legame e il parlare di se e delle proprie cose personali probabilmente è il modo migliore.

14:28 Raido:
 Sapere che Kouki ha parlato con l'Hokage lo lascia sorpreso, è davvero una novità questa e la curiosità in lui avanza sempre di più <Davvero? Hai incontrato Hitomu?> vuole sapere tutto di quell'incontro, è importante sapere cosa succede nella vita di sua figlia, sapere cosa avviene in ogni momento della sua esistenza. La concentrazione viene portata su Fumiko e sul di lei dire, Hiashi ha testimoniato contro di lei..basta solo questo per far aumentare la di lui rabbia, basta questa piccola informazione per renderlo nervoso e rabbioso verso quello Hyuga. Stringe la mano destra, il pugno va a formarsi mentre pensa a cosa fare e a come reagire a tale cosa <E purtroppo io non posso fare niente> non ha potere a Konoha, non ha l'autorità per fare qualcosa di concreto e questo lo infastidisce, vorrebbe poter osare, andare li e dire la sua, far valere la propria parola. Solo a Kusa è capace di far pesare il proprio dire, conosce Yukio e sa che ha la sua totale fiducia e può permettersi certe cose <Hiashi verrà a Kusa a breve, deve ritirare un'armatura che gli ho forgiato...non so se ci ritornerà a Konoha> ed è convinto di quelle parole, convinto che sta pensando di fare una cavolata ma come può stare fermo sapendo che la sua donna è nei casini a causa sua? Ha promesso a Fumiko di stare fermo ma ora sta diventando insopportabile e insostenibile questa situazione. Ode ancora il dire della ragazza, sulla sommossa, su quello che è successo e sul modo in cui trattano gli indifesi. Konoha sta passando un terribile periodo e ne conviene, eccome se ne conviene e anche qui non può fare molto, non può fare veramente niente. Anche Shade è in pericolo e questo non fa alto che aumentare la preoccupazione della Senjuu e, di conseguenza, fa aumentare anche la propria preoccupazione <Parlate con l'Hokage, è l'unico che può risolvere questa situazione, è l'unico che può tirarvi fuori da ogni impiccio> sa che il Kage ha un grande potere nel villaggio e può certamente fare qualcosa di concreto. Si avvicina a Kouki mentre ascolta le sue parole e poi quelle di Fumiko, nessuno dovrebbe stare solo ma forse entrambi sono riusciti ad avvicinarsi ancora di più alla Yakushi, vede il suo rossore e la capisce, capisce le sue parole e ha ragione <Non ti lascerò mai più sola, non starai mai più da sola. Te lo prometto> e le bacia la mano ma succede qualcosa di veramente inaspettato, un abbraccio da parte sua e si lascia stringere, si lascia tirare addosso e ricambia quel gesto. Le mani si portano sulla di lei schiena abbracciandola a sua volta, tenendola stretta. Sente la lacrima scendere, il corpo diviene caldo e quelle scuse, scuse che non dovrebbero esserci <Non devi scusarti, tu sei perfetta e io ti amo> ama sua figlia e questo deve essere ben più chiaro di qualsiasi altra cosa. Non deve darsi nessuna colpa e spera che lo capisca in qualche modo. Si stacca, ritorna al suo posto per dare le giuste informazioni, molto semplici e tranquille <Però Fumiko ha ragione, potresti diventare amica di Shade un giorno> è una possibilità che gli piace, spera che un giorno possa avverarsi davvero. [Chk on]

14:38 Kouki:
  [Cucina] Si, ha incontrato Hitomu, impossibile non sapere che fosse l’Hokage, quindi annuisce andando a riportare la mente davvero a troppo tempo prima. <Ero a Konoha, quando potevo fare avanti e indietro perché stavi con mamma e stavamo a casa sua. L’ho incontrato davanti a una lapide e abbiamo parlato.> nulla di che in realtà, non è stato un discorso troppo complicato o importante. <Avevamo idee diverse su come un ninja si sacrifichi per un villaggio, e del fatto che io non lo farei mai perché non mi sento legata a Kusa.> lo ha ammesso anche a suo padre ora. Non sente legami con Kusa, niente di niente, e mai darebbe la sua sacra vita per questo. Non ha problemi nell’ammetterlo. <Gli ho chiesto consiglio, ma quello che mi ha saputo dire è di avere pazienza.> si, che col tempo avrebbe compreso. Fa spallucce e lascia il discorso da parte ascoltando invece suo padre e Fumiko. Per curiosità… non conosce questo Hiashi se non magari per sentito dire quando era Konoha nel caso sia famoso come suo padre, ma non può dirlo per certo, quindi tace e non fa che ascoltare. <Come mai ce l’avete tanto con questo Hiashi?> domanda quasi in maniera candidamente, iniziando a instaurare con Fumiko un qualche tipo di dialogo. È curiosa, ha domande e quindi le fa. Una sommossa da parte di alcune madri che hanno perso i loro figli in un attentato… non dice nulla, semplicemente prende atto di come Konoha sia pericolosa per gli indifesi al momento, ma la cosa non sembra preoccuparla più di tanto. <Non voglio trovarmi coinvolta in queste cose.> non è affar suo, e se deve andare a Konoha non vuole avere problemi e rischiare di mettere in mezzo anche Kusa. Se l’altra bambina è in pericolo, è giusto che ci pensi Fumiko a proteggerla, almeno fino a quando non diventerà Genin… certo tutto quello non fa che crescere la sua curiosità nel conoscerla. <Uhm… avrei una sorella.> mormora ripetendo quelle parole, non sapendo se sentirsene felice o meno. <Sempre se riusciamo a trovare il mondo di stare tutti insieme.> precisa ancora, stancamente. Qualcosa di facile? No, certo, loro devono solo complicarsi le cose. Non dice altro, semplicemente annuisce a quello che sente… si, si ritrova ad essere sicuramente più calma rispetto a prima. Gli accordi sono stati presi, il permesso ce l’ha, lei farà quello che dovrà fare con Otsuki e poi ci sarà Oto. Quel momento con suo padre è oro e serve per approfondire ancor di più il loro legame. Quell’abbraccio, quel sentirsi stretta a lui, protetta. È qualcosa che niente potrà sostituire. <Ti voglio bene.> lo ribadisce ancora una volta, soffocata dalle lacrime e da quelle emozioni che via via si calmano. Tutto si sistemerà, andrà per il meglio. <Di sicuro ora voglio conoscerla, come ho detto mi piacerebbe avere un’amica. Anche se lontana.> e poi ecco, quella piccola e particolare notizia che Fumiko va a darle, che attira la sua curiosità. <No. Davvero lo hai ritrovato? In che modo? Cosa hai scoperto?> forse troppo curiosa… ma quando parte con le domande non riesce proprio a fermarsi, così nel mentre riprende anche a mangiare quella sua colazione, come se nulla fosse successo, come se fosse una tranquilla chiacchierata. Sente ancora la Voce di Mirako dentro la sua testa, commenta e ride su ogni cosa ovviamente, ma lei non può farci niente se non tentare di ignorarla. [Chakra On]

15:14 Fumiko:
 < Non so se puoi capirlo Raido, avrei .. Avrei voluto seriamente prenderlo a pugni , e se lo hanno interrogato avrà discusso magari della missione fatta insieme e.. Spero non abbia detto cose su di lui > sul proprio padre, se avesse pure messo in mezzo Kurako allora non le avrebbero creduto mai < crederanno a lui senz'altro , io non ho alcuna voce in capitolo, ho bisogno dell'Hogake.. Magari lui crederà alle mie parole > magari avrebbe visto la sincerità nei suoi occhi e in quello che dice < Hiashi è una persona malata Kouki, è uno Hyuga con dei seri problemi mentali. Ha fatto cos'è orribile e non so che altro potrebbe fare, perciò sarebbe meglio non ti avvicinassi a lui > corre a guardare Raido con lo sguardo, lei non può nulla su di lei se non avvertirla, tocca a lui adesso usare la propria podestà per tenerla al sicuro, specialmente con la madre che è anche lei una Hyuga < se morisse prima che parlo con l'Hokage sarebbe sospetto, e mi accuserebbero Raido > e poi dovrebbe fuggire, perché di farsi prendere non ha alcuna intenzione, ma non vuole abbandonare adesso il villaggio, non vuole lasciare Shade e la madre a loro stesse < comprendo le tue parole, nemmeno io sacrificherei la mia vita per Konoha > ed è vero, non si sente più parte di quel villaggio, non si sente parte dei suoi giochi malati. Potrebbe bruciare e lei avrebbe pensato solo e soltanto ai propri affetti, del resto non gliene sarebbe fregato molto specialmente degli abitanti, gli stessi che si sono rivolti contro di lei e contro altri shinobi. < già, quindi è meglio se non veniste a Konoha al momento, perché non vorrei che succedesse qualcosa a te Kouki. Finché non verranno presi i colpevoli nessuno è al sicuro veramente > sospira finendo la colazione finalmente < lo troveremo di certo > le sorride < andrete molto d'accordo secondo me , anche se è testarda come un mulo > e ridacchia un poco ripensando alle sue parole forti verso di lei, al suo non volersi spostare mai dalla propria posizione < ho scoperto che sono discendo da due clan molto forti e conosciuti, il clan Ishiba da parte di mio padre e il clan Senjuu da parte di mia madre. L'ho scoperto grazie ad un mio cugino che mi ha mostrato la foto di mia madre con il mio anello indosso, un anello particolare riconoscibile > per ora non ha l'anello con se, lo ha lasciato dentro la stanza < ho scoperto tante cose, alcune non sono racconti per bambini , ma sono cresciuta ad Ame per la maggior parte della mia infanzia con un mio cugino che era per me come un fratello. L'ho pure incontrato poco tempo fa, non ci vedevamo da tanto e adesso siamo entrambi così diversi.. > confida con tono più intimo ignorando al momento la presenza di Raido e guardando solo Kouki, non vuole turbarla con racconti del terrore fin dal mattino.

15:27 Raido:
 Ascolta le parole di Kouki in silenzio, la sua storiella con il Kage è interessante, molto interessante e non si sorprende più di tanto nel sapere che non è particolarmente legata a Kusa, dopo quello che ha passato è difficile avere legami con un villaggio per cui si prova odio, circa <Non è rara come cosa, molti ninja non si sentono legati al villaggio però lo difendono lo stesso e si sacrificano per esso e sa perchè? Perchè li vi abitano le persone che amano, non lo fanno per il villaggio ma per quelle persone. Io sono legato a Kiri, amo Kiri ma darei la vita per Kusa perchè qui ci sei tu> e vuole proteggerla anche a costo della propria vita, renderle l'esistenza sicura. La domanda che pone è piuttosto imbarazzante sotto certi aspetti, non può rivelarle tutto quanto, non deve insinuare in lei anche questo problema ma cosa fare? Come rispondere? Ascolta Fumiko parlare a proposito di questa situazione ed è meglio non commentare se non alla descrizione che la Senjuu fornisce dello Hyuga. Diretta, schietta, meglio di così si muore in effetti ma non è proprio ciò che avrebbe voluto dire a sua figlia al momento, avrebbe voluto che non venisse a conoscenza di questi particolari. Nota lo sguardo della ragazza, sospira pesantemente prima di andare a parlare <E' meglio che gli stai lontano> dice soltanto questo e niente di più. Dare altre informazioni può essere controproducente ma forse questo consiglio potrebbe essere ascoltato come si deve <Lo so, per questo cercherò di restare calmo e fare il bravo fabbro> una consegna come si deve, prende i soldi e niente di più, non si sarebbero persi in chiacchiere di alcun tipo, non avrebbero fatto di più se non eseguire il suo compito come un vero mercante. Conviene anche lui che ora Konoha è un posto molto pericoloso e non alla portata di tutti, stare lontani da quel villaggio è la cosa migliore e vorrebbe chiedere a Fumiko di fare lo stesso, di stare lontana dalla foglia ma visti i casini in cui si ritrova, non può ed è una cosa che lo infastidisce non poco. Sorride a Kouki, felice di sentir dire quella frase, quella dimostrazione di affetto. Forse tutto sta davvero tornando alla normalità, sta facendo pace con sua figlia e il rapporto che si sta instaurando con Fumiko è bello, forse niente è perduto. Le lascia parlare mentre mangia la sua colazione, bacon e pancake finiscono e rimangono solo le uova che strafoga in poco tempo, si riempie completamente e anche se, dalla bocca di Fumiko, ode un informazione nuova, non dice niente, non muove un muscolo, ne avrebbero poi parlato in privato di questo cugino che ha incontrato. Se è come il padre, allora c'è poco da fidarsi ma non è sicuro di niente purtroppo, non ha certezze <Io dire di smetterla di parlare di cose tristi. E' una bella giornata, andiamo a fare un picnic sui prati? Per oggi posso anche non andare in fucina e nessuno richiede la mia presenza come ninja, allora, che ne dite voi due?> chiede loro di questa piccola follia, andare a mangiare all'aria aperta, un modo per stare insieme senza infrangere quei rapporti. [END]

15:38 Kouki:
  [Cucina] Ascolta con interesse quelle notizie riguardo a quello che è successo a Konoha, ma soprattutto con questo Hiashi. Uno Hyuga malato… be, lei la osserverebbe alzando un sopracciglio. <Una persona malata che ha fatto cose orribili?> non ne ha particolarmente paura al momento e non con quella descrizione che potrebbe benissimo andare bene anche per se stessa. La Voce di Mirako è forte in lei, si fa sentire, e non vuole essere ignorata, ed è lì, che inizia a muovere le sue mani. Fa spallucce, andando a rispondere. <Anche io ho fatto molte cose orribili.> osserva ora il suo piatto, un piccolo sorrisino che fa capolino, un sadico monito a qualche ricordo che Mirako va a far pesare nella mente della piccola, mentre man mano si limita solo ad influenzare il suo comportamento con quell’esatta espressione di orgoglio. Ha fatto cose orribili, e allora? <Forse potrebbe piacermi.> si riferisce a Hiashi, ovviamente, magari troverebbe qualcuno con cui avere qualcosa in comune? <Che cose orribili ha fatto?> domanda ancora una volta spinta dalla propria curiosità. Vuole sapere, non vuole avere informazioni a metà. Persino suo padre lo vuole morto, mentre lei è forse l’unica ad essere affascinata da una simile descrizione psicologica di quell’individuo. Tuttavia si sente estremamente felice di essere compresa da Fumiko in quello, davvero… nemmeno lei si sacrificherebbe per Konoha e questo l’avvicinerebbe ancor di più alla donna. Basta persona che idolatrano il proprio villaggio spacciandosi per futuri martiri… questa cosa l’ha sempre fatta pensare di essere diversa. Perché lei non sentiva quel sentimento? Ma per fortuna c’è qualcuno come lei. Quella donna. <Dici sul serio?> un sorriso, che man mano prende sempre più i connotati di un piccolo ghigno, sempre più influenzata dal carattere negativo dell’Altra, senza però lasciarle prendere il proprio corpo. <Come mai non ti senti attaccata a Konoha, come tuo villaggio?> vuole capire, vuole comprendere la psiche di quella donna e lo vuole sul serio. Mai come ora intende instaurare un qualche tipo di rapporto con lei. Perché? Chi lo sa. Finisce intanto il suo piatto di buon gusto, ascoltando l’avvertimento di Fumiko, ma non prestandole poi particolarmente attenzione. <Vedremo, in caso saprò difendermi, o semplicemente mi allontanerei dal pericolo.> dopo tutto perché dovrebbe ritrovarsi in una sommossa o a qualche evento che possa essere oggetti di attacchi? No, lo vede improbabile che rischi qualcosa. Sull’andare molto d’accordo con qualcuno… avrebbe dei dubbi. <Non lo so. Non sempre piaccio alle persone a quanto pare.> se no sarebbe piena di amici ora, e non lo è. Ascolta con interesse quello che Fumiko ha scoperto, ma come al solito qualcosa le viene nascosto. Il viso si fa serio e sente il dire di suo padre sull’andare a fare un pic nic. Niente male, ma prima deve rispondere alla donna. <Sono felice che tu stia riprendendo i ricordi. Io stessa man mano che li recupero riesco a capire alcune cose. Ma devo chiederti una cosa… non trattarmi come una bambina sotto questi punti di vista. Ho visto e subito cose che forse non immagini, quindi non dirmi che alcune cose non sono racconti per bambini.> non è una critica, sta solo raccontando un po’ di sé a quella donna, come farle capire che non è facilmente impressionabile… a meno che non si tratti di un’orda di mostri abominevoli nelle fogne. È seria, ha assunto atteggiamenti che non ricordano una bambina. Quei lineamenti duri si fanno sentire, tutto quella che è la sua esperienza ha un suo peso in questi casi. <Io voglio sapere tutto delle persone, soprattutto se sono loro ad iniziare i discorsi.> ma anche no, ma non lo diciamo. Detto questo, ascolterà ben volentieri quello che avrà da rispondere… cero, magari affronteranno in un altro momento quel discorso, ma almeno spera che l’altra abbia capito che non serve tenerle nascosto niente. Alla fine di tutto sorriderebbe ad entrambi, annuendo. <Va bene, andiamo, grazie per la colazione papà!> un sorriso tornato sincero, di chi si vuole lasciare un po’ di tutto quello alle spalle per provare a passare una bella giornata in compagnia. [Chakra On][END]

15:56 Fumiko:
 < no, non ,, non è nemmeno facile dirlo. Non avresti mai potuto fare una del genere > non sa cosa abbia fatto la ragazzina, ma sicura è che non sia una cannibale, che non mangi la gente e quel pensiero le fa venire un conato di vomito che trattiene mascherandolo con un colpo di tosse < sono cose inconcepibili, non si tratta di fare del male ad altre persone Kouki, si tratta di fare qualcosa che è un tabù > le parla quasi chiaramente , non sa cosa ne pensi Raido ma per lei la sincerità è vitale , cerca solo di omettere e non di mentire , non vuole mentire alla ragazzina ma vuole anche proteggerla. Annuisce < è un paese come un altro, lo proteggerei solo perché ci sono mia madre e Shade, ma poi non mi fregherebbe molto di tutto il resto. È un posto che chiamo casa solo perché ci vivo. Ho viaggiato molto per molti paesi , ma la cosa di Konoha che detesto è la gente che lo abita. Quelli che se la prendono con noi shinobi che abbiamo tentato di salvarli.. Sono senza alcun riguardo e senza rispetto per nessuno. > è incattivita dal comportamento del popolo di Konoha, li detesta seriamente, e non potrebbe mai fare altro < pensano solo a se stessi e ai propri guai e affari, piangendo si addosso se qualcosa va storto ma senza prendere in mano le proprie decisioni e fare qualcosa. Sono degli inetti > la parte di se più oscura che inizia a parlare, l'odio e la rabbia ben palpabile dentro di se < non devi fare nulla per andare d'accordo con la gente, se loro vorranno saranno tuoi amici altrimenti non è niente, alla fine dovrai trovare persone che ti amino per come sei > ascolta quello che le dice, un discorso molto maturo da parte della bambina, e la fa sorridere < mi spiace che tu abbia visto cose del genere, è solo che le ho scoperte da poco e.. E non mi sono ancora soffermata a pensarci seriamente, ma se ti senti pronta e se io lo sono ti racconterò tutto, ma non adesso, abbiamo un picnic da fare e il pranzo non si prepara di certo da solo > ha visto il corpo nudo della giovane,ha visto quei segni e sa che ha subito anche lei delle violenze . Sospira riprendendo dopo a sorridere , avrebbe pranzato con loro prima di ritornare a casa. [ end]

Raido, Kouki e Fumiko stanno facendo colazione nella magione e li riescono ad aumentare i loro rapporti e parlano dei casini avvenuti a Konoha