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la tarda serata

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con Mekura, Hajime

22:58 Hajime:
 è una serata tranquilla e molto bella questa. La luna risplende nel cielo sopra Konoha, illuminando con la propria luce l'ambiente circostante, aiutata da quel mare di stelle che le fanno da letto alle spalle. Questa è l'ultima sera del fatidico viaggio che è costato parecchio al giovane genin, ma che forse sta per raggiungere al termine. Ha sviluppato tanto grazie ad esso, ha infatti cambiato carattere, visione del mondo e scoperto una marea di cose che si porterà per sempre con se. Tirando le somme, ad essere onesti, si sente anche in colpa. Per questo motivo questa sera ha deciso di passarla da solo, perchè sennò sarebbe finito a sentirsi nuovamente in difficoltà, o quanto meno a disagio. La cosa va spiegata un po' meglio. Di per se non avrebbe nessun motivo per sentirsi in colpa, se non fosse che ha quasi rovinato le vacanze al povero Raion , oltre ad averlo "costretto" a venirlo ad aiutare, arrivando fino a Kiri senza offrirgli qualcosa in cambio, neanche un vero e proprio grazie perchè, bhè, non fa per Hajime ringraziare (non che non lo faccia eh, ma trova difficile esprimere i propri sentimenti, quindi magari a volte da un' idea diversa). Poi, continuando il discorso, ha mandato via Shinobu, litigandoci di brutto e mettendo una pietra sopra al proprio cuore e a tutte quelle cose che ormai non lo riguardano più (?). Ha coinvolto anche Raido in qualche ricerca della verità su quello che sta succedendo. Insomma, dei casini ne ha fatti. E in tutto ciò qualcosa cova dentro di lui, qualcosa che lo porta ad essere più cinico, forse cattivo, a covare una rabbia che non capisce, anche spinta dal perenne dolore che ha alla testa, alla vista, in parte anche alla mancanza di energie. Quindi, la soluzione è chiudersi in solitudine, camminare senza meta ignorando gli altri e venendo ignorato. Indossa degli abiti semplici, dei pantaloncini corti e grigio cenere. Una maglietta blu come gli occhi, a maniche corte, lo zaino in spalla con tutti gli oggetti. Nessun coprifronte, nessun' arma, nulla di nulla. Non dovrebbe girare con così tanta tranquillità, visto che potrebbe avere dei ninja che vogliono fargliela pagare alle spalle, ma vabbè, non gli interessa. Continua a muovere un piede dietro l'altro, strascinando i sandali neri sul pavimento. Come il giorno prima non ha propriamente cenato. Non ha fame, ha mangiato anche troppo da quando Raion è arrivato ad aiutarlo, molto più di quanto sia abituato. E niente, non perde neanche tempo a guardarsi intorno, perchè dovrebbe?[equip: zaino]

23:10 Mekura:
 Si era già ritirata nel suo letto solitario e vuoto quando il cane ha deciso che aveva bisogno di una passeggiata. Avere Andoss in casa era un po' come avere Ai i primi giorni ed è almeno la quarta notte di fila che il cane si fionda sul letto facendogli il giro attorno per poi appoggiarsi di peso. Così praticamente indossando qualcosa che sia poco più del pigiama. Infatti oltre ad un paio di pantaloni della tuta neri ed una canotta color pelle le cui bretelle scendono sulle spalle in modo molle. Sopra questo porta una felpa blu scura, leggera, con cappuccio tenendola aperta . Il cane, un pastore tedesco sta approfittando dell'orario tardo e della assenza praticamente di persone per darsi alla pazza gioia correndo avanti ed indietro senza mai allontanarsi da lei. Ai piedi porta un paio di scarpe basse e una borsa tasca pane con all'interno le chiavi, i documenti e qualche soldo. Rimane in silenzio a guardare il cane, seguendolo come uno zombie mentre il vento sera scosta un poco i capelli. [ch on]

23:19 Hajime:
 Probabilmente in questo momento ci son tante cose che Hajime odia, ma una l'ha odiata da sempre. I cani. Anche se con qualche rarissima eccezione infatti, non li sopporta. Soprattutto quando sono grossi. Come i lupi eh, un sacco di belle pellicce potrebbero uscirne fuori (?). In effetti Hiashi dovrebbe proprio pensarci... Ma vabbè, tornando seri, quella grossa sagoma attira la sua attenzione più delle persone. Ha avuto brutti trascorsi con quelle bestie, perchè si, per lui sono bestie, quindi quando una di quelle troppo cresciuta si avvicina troppo, il suo istinto di sopravvivenza prende il sopravvento. E la prima reazione che gli viene è andare a tastarsi la coscia, dove tiene sempre il porta kunai, rimanendo subito dopo deluso perchè oggi ha deciso furbescamente di non portarlo (?! Sentire di avere un' arma in mano fa sempre un effetto rassicurante oh). Quindi, tenendolo sempre d'occhio con la coda dell' occhio, vista la possibile minaccia che potrebbe essere, andrebbe velocemente a fare mezzo sigillo della capra con la stessa mano che non ha trovato nulla, quella sinistra. Si concentrerebbe sul proprio corpo, dividendolo in due parti e immaginandosi quindi due sfere di energia. Nella prima, di un rosso scarlatto, andrebbe a raggruppare tutte le proprie energie mentali, da quelle più banali ai propri pensieri più complessi. Nella seconda, di un blu scuro, come l'oceano più profondo, andrebbe a raggruppare tutte le forze fisiche, dai muscoli volontari ai non. E quindi, dopo aver cercato di farle ruotare in senso orario, con un moto costante, andrebbe ad avvicinarle per unirle in una più grande, composta egualmente dalle due. Continua a tenere lo sguardo sulla possibile belva feroce, non prestando molta attenzione ad un possibile proprietario. E nel mentre dovrebbe pure sentire scorrere le proprie energie all' interno del corpo, che dovrebbero pure ridargli un po' di voglia di vivere. E quindi ricomincerebbe a camminare, andando a compiere più o meno altri cinque metri, cercando di tenersi alla larga da quella bestia, sempre tenendo uno sguardo di ghiaccio nei suoi confronti. [turnazione: 3/4 impasto 1/4 spostamento][equip: zaino][tentativo impasto chakra][chakra 40/40]

23:35 Mekura:
 La belva feroce, si sta sollazzando a ruzzolare per terra, quasi non bada alla presenza di Hajime il quale sembra reagire male alla sua presenza della bestia. Scodinzola e si agita guardando in direzione di Mekura dando un "wof" basso mentre abbassa il corpo piegando le zampe anteriori mentre solleva la coda ed il sedere verso l'alto per un breve attimo prima di scattare, un brevissimo scatto verso questa come per incentivarla a raggiungerlo per poi girarsi verso Hajime. Solo allora si accorgerebbe della presenza del kiriano. Lo rimane a fissare, lo osserva mentre questo si tiene a distanza. Non abbaia, si mette a sedere e si lecca il naso dando un lungo sospiro <Andoss> lo chiama la Hyuga seriamente <Andoss...> lo chiama di nuovo senza dover alzare troppo la voce. Arrivando il vicino si abbassa con la schiena e poi cercherebbe di afferrarlo per il collo abbracciandolo. Il cane si lamenta un po', in modo gioioso cercando di divincolarsi lanciando un "groooww" <si si, ti vuoi solo divertire un po' vieni qui, piccolo> piccolo si, certo, piccolo, piccolissimo, proprio uno scricciolo, infatti il cane è un bel cane stazza medio grande, con un bel manto lucido, è ancora un cucciolone di un'anno con delle orecchie ancora molli e le zampe forse un po' troppo grandi ancora per il corpo, un cane ancora in crescita insomma. <si si, ti porto al parco così puoi fare la pipì e tutto quello che ti serve> afferma lei grattandogli dietro l'orecchio abbastanza da provocare al cane un piccolo spasmo mentre porta la zampa posteriore sinistra verso l'orecchio per grattarselo. Mekura allontanerebbe le mani solo per scuotere la destra sopra la testaccia del cane e quindi osservare la strada, solo allora si occuperebbe di Hajime. Rimarrebbe ad osservarlo, poi guarderebbe il cane e di nuovo lui <hum....buona sera> lo saluta facendo un mezzo sorriso accompagnato da un cenno del capo, quindi ritorna a pensare al cane, [ch on]

23:47 Hajime:
 La padrona del cane fa la sua comparsa, non lasciando alternativa al giovane genin se non quella di studiare anche lei. Sembra proprio essere appena scesa dal letto o qualcosa del genere, non che lui però possa commentare eh, non è proprio l'emblema del vestirsi decentemente (?), ne altro. Non nasconde neanche le proprie intenzioni, invece guarda proprio con convinzione l'altra figura, cercando di studiarne i lineamenti e le intenzioni. A dire la verità una cosa risalta subito all' occhio... E non ci vuole un genio per capirlo. Ma rimane in silenzio. Ne ha conosciuto qualcuno di quel clan e in genere gli son sembrate brave persone, ma questo lo affida più alla casualità che altro. Di sicuro ha realizzato una cosa, che non sono persone con la quale si può scherzare senza rischiare di rimetterci la pelle. In realtà, se stesse più concentrato, riconoscerebbe forse l'altra figura ricordandosela per il torneo, ma visto i problemi di memoria che ha recentemente, diciamo pure che i dettagli meno influenti sono andati perdendosi. Una cosa poi è certa. Il cane può essere grande, piccolo, bello, brutto, peloso, liscio, quello che vi pare, ma è sempre un brutto essere per l'albino. E quindi abbracciarlo, solo questo gli fa venire un brivido lungo la schiena. Figuriamoci portarlo fuori a fare i propri bisogni. Eviterebbe altri indugi, pronto per riprendere la propria camminata, se non fosse che è l'altra a rompere il silenzio tra di loro. Che sia buona? Assolutamente no. Che la conosca? No. C'è qualche motivo per essere gentile? Ni. Cioè, non vale la pena essere maleducato con qualcuno che può crearti problemi. Ma non vale la pena sprecare neanche parole perchè è mestruato il giovane ultimamente (?). Quindi, oltre a fare un piccolo "Mh" di assenso, accompagnato da un piccolo cenno della testa, non direbbe o farebbe altro. Riprendendo a muoversi un po' circospetto, non nascondendo però una particolare attenzione nei movimenti altrui, cercando di tenerli sott'occhio proprio con la coda di quest ultimo, rimanendo anche forse un po' rigido e sull' attenti, pronto per scattare all' evenienza (?). [equip: zaino][[chakra 40/40]

00:01 Mekura:
 Ed eccola qui, con il cane tutto arruffato mentre si dirigerebbero verso il parco più vicino in modo che il case possa agire in totale libertà e che possa esplicare i suoi bisogni...che sarà costretta a raccogliere con i sacchetti, è un lavoro sporco ma bisogna farlo. <...> non dice nulla farebbe un'altro cenno accompagnato con la mano destra chiusa a taglio con le dita rivolte verso l'alto le quali toccano la fronte per poi spingersi in avanti e quindi far cadere il braccio verso la tasca della felpa. Lo lascia stare e piuttosto lentamente si incamminerebbe con il cane in direzione di uno dei parchi più vicini dove il cane possa "pascolare". Il passo è lento e diretto verso Hajime, involontariamente, per forza, dato che la strada sarebbe quella. Non lo guarderebbe andando piuttosto a controllare il cane, il quale rimane fedelmente alla sua destra. Non è facile camminare in giro per il villaggio a ques'ora, non si dovrebbe e di solito senza documenti certificati, si viene fermati e spinti a tornarsene a casa o nell'alloggio dove riposa, se non in prigione. Lo guarderebbe di nuovo osservandolo con interesse, per capire da dove è sbucato fuori: magari è un allievo che ha deciso di andare comunque in giro a quest'ora. Per ora deciderebbe di farsi gli affari suoi, continuando a marciare in silenzio senza rimanere troppo li ad osservarlo con insistenza. [ch on]

00:12 Hajime:
 Eh, questa è una dichiarazione di guerra bella e buona! Cioè, un possibile coso sbavante e minaccioso gli si sta riversando contro. Anzi, gli viene portato contro, tanto che adesso gli viene da chiedere se non sia una vera e propria minaccia la stessa padrona. Dopotutto, adesso che ci pensa, quei maledetti assassini della setta di Kiri avevano ninja persino nelle mura di Kusa, anzi da quello che ha potuto ben capire spie un po' ovunque. Anche qualcuno del suo clan, se ciò è vero, fa parte di quel gruppo. Questo vorrebbe dire che possono contare su clan comunque importanti. Cosa potrebbe impedire loro di avere qualche Hyuga nei propri ranghi? Magari qualche infiltrato a Konoha?! Non fa una piega eh... O magari è solamente un fottuto ragazzo paranoico che riesce a vedere dei pugnali anche in un bel mazzo di fiori e veleno in una torta di compleanno. Però... La sua testa ragiona così, ed è questo che lo spinge a sopravvivere. <C'è qualche problema... Hyuga...?> Andrebbe a chiedere provando ad incrociare lo sguardo altrui, dubbioso sulle intenzioni di quest'ultima. <Puoi tenere quella... Cosa... Lontana per favore?> E con quella cosa intenderebbe proprio quella belva che per l'albino è proprio ferocissima, quasi minacciosa, indicandola con un cenno della testa. Resta fermo, rallentando anche il respiro, abbassando leggermente il baricentro verso il terreno, piegando un po' le ginocchia e flettendo quindi le gambe in avanti. Non si fida di nessuno, o meglio, di così poche persone che probabilmente può bastare metà mano per contarle. Le braccia sono lunghe e distese, in modo che possano seguire le linee del busto e del corpo del ragazzo. è pur sempre in un villaggio straniero e quella ragazza si trova a "casa", quindi non ha nessun diritto di fare la prima mossa offensiva, ne vorrebbe scatenare problemi al villaggio di Kusa con un' azione del genere. Ma... Stare all' erta non è un reato. Questo mai.[equip: zaino][[chakra 40/40]

00:21 Mekura:
 Solleva lo sguardo per trovarsi Hajime che paranoico chiede se c'è qualche problema. <no, non ti conosco, di solito per avere un problema devo conoscere chi ho davanti> afferma con calma fermando il passo e così il cane. Rimarrebbe li a guardarlo sospirando pesantemente mentre si sposta indietro una ciocca di capelli <guarda...è tardi> commenta la donna andando a massaggiarsi la spalla destra. <e io voglio solo portare il cane a fare i bisogni altrimenti non solo mi distrugge casa, ma non mi lascia dormire> afferma lei tristemente seria e stanca nel suo tono. Guarda il cane e annuisce <ah...il problema è lui, Andoss, pulcione, sei troppo grosso> commenta la donna prendendolo un po' in giro per poi incrociare le braccia mentre l'altro guaisce <lo so, lo so, lasciami contrattare tu> commenta verso il cane prima di tornare verso Hajime <guarda, non lo sto facendo a posta, ma devo passare da quella parte per arrivare al giardino più vicino dove può starsene a scorrazzare e fare quello che deve fare, non c'è un'altra strada> commenta lei falsando un po' le informazioni, ma del resto lei ha sonno e Andoss ha fretta. Rimane a fissarlo, a studiare ed analizzare i suoi movimenti e alla fine coprirebbe la bocca per sbadigliare e con le lacrime agli occhi per lo sforzo guarda il Kiriano <quindi, come ci comportiamo?> chiede lei guardando il genin in questione [ch on]

00:32 Hajime:
 Sulla prima affermazione Hajime non è del tutto d'accordo. In genere la gente è un problema, indipendentemente dal fatto che la si conosca o meno. Un po' pessimista come punto di vista eh, questo senza ombra di dubbio. E purtroppo il suo caratteraccio a volte gli impedisce di nascondere questo proprio lato, tanto che, anche se non commenta, fa una piccola smorfia, come se l'altra avesse provato a raccontargli una qualche favola per bambini di tre anni. E poi, ad essere onesti, visto che è paranoico le parole che vengono dopo non lo rilassano certamente. E infatti va pure considerato che, per uno che ha vissuto abbastanza in strada, la parola "tardi" ha un valore del tutto relativo, visto che non è mai troppo tardi per non cacciarsi in qualche guaio se non si sta attenti. Lei però continua a ostentare tutta questa calma, così tanta che non gli resta molto da fare al ragazzo. Pensa che sia un po' una presa in giro la frase sul giardino, ce ne sono tantissimi in questo villaggio, gli sembra abbastanza assurdo quindi. Però, molto probabilmente, non può negare che forse quella sia la strada al giardino più vicino. Anche perchè se è una Hyuga a dirlo, c'è molto poco da obbiettare. Cercherebbe di spostarsi, caricando il peso sulle proprie leve inferiori, alternando i passi, alzando una gamba alla volta, per muoversi una decina di metri di lato con tutta la calma del mondo, come se facendo un' azione troppo frettolosa potesse rischiare di far esplodere qualcosa. I piedi si alternerebbero, uno con il tallone che punta verso il terreno, l'altro con la punta che scatta verso il cielo, mentre lo sguardo viene sempre tenuto fisso sulla figura femminile che si tiene davanti e sul compagno che si porta dietro. <Non ho certamente intenzione di impedirvi di fare quello che vi pare... Anche perchè siete voi di casa... E non credo ci possano essere molti dubbi su chi sia più capace nel vedere qual'è la strada più veloce...> Fa un piccolo riferimento all' abilità altrui, giusto per vedere se c'è qualche reazione, perchè una parte del ragazzo sta aspettando solo quella, che si accenda la lampadina del pericolo. <Prego> Aggiunge alla fine, invitando anche l'altra a muoversi per la propria strada con un piccolo gesto della mano sinistra. [equip: zaino][chakra 40/40]

00:48 Mekura:
 osservando la reazione e ascoltando le parole Mekura sorride. Non ha una grande reazione: chi non conosce gli Hyuga? al torneo si sono presentati in 4 tra lei, Hiashi, Sakura e Kaori, quest'ultima ha anche vinto la selezione special Jounin del torneo che anche un perfetto sconosciuto sappia qualcosa sui loro occhi non è anormale. <una affermazione ed un comportamento saggio, apprezzabile a quest'ora e per questo, ti ringrazio> la calma rimane tale, non batte ciglio mentre serenamente con il cane ed un sorriso sulle labbra si appresta a procedere verso il suddetto giardino, pochi metri e poi dopo qualche minuto per il cane tornare al suo amato letto. <hum....> mugugna appena guardandolo di nuovo andando infine a schioccare la lingua <sei da solo? ci sono stati degli attentati nel villaggio> afferma la Hyuga seriamente <dovresti cercare di rimandare la passeggiata a domani: è tardi e possono farti delle storie se giri di notte> insomma è anche abbastanza sospetto, il problema è che se lui fosse centrato qualcosa in quel contesto probabilmente lei prova lo avrebbe già inquadrato poi si occuperebbe [versione trial, uccidiamoci tutto e tutti [chon]

19:38 Hajime:
 E calo il ghiaccio sulla scena. Ecco il momento della verità. A quanto sembra non è poi così importante portare il cane, visto che la Hyuga decide di fermarsi a parlare ulteriormente, non contenta forse dell' aver ricevuto il diritto di precedenza e di passaggio dall' altro. Lui ovviamente non può sapere i punti di vista altrui, ci mancherebbe, ma di sicuro sa benissimo i propri. E quelle parole, bhè, in realtà sono un grosso fraintendimento di tutta una situazione assurda. Ma, bisogna pur mettersi nei panni del ragazzo per un attimo. Vivi per qualche mese a Kiri, senza informazioni, in stallo e senza una visione di futuro, intrappolato da solo in un patto con dei criminali quasi tutti ninja ricercati, con un grosso dolore addosso dovuto ad una malattia che non sa ancora di avere. Arriva qualche aiuto,ma vista la situazione il tuo capo decide di richiamarti via, rivelando così il totale tradimento per quel gruppo di assassini o qualunque funzione abbia quella setta. Sa benissimo che, le regole parlano chiaro, ha scritto sul proprio collo un cartello "te lo staccheremo". Arriva a Konoha, la prima sera che si allontana senza il proprio maestro viene avvicinata da una sconosciuta che, in totale tranquillità, gli va a dire "ci sono stati degli attentati nel villaggio", dopo avergli chiesto se è da solo. Lui per di più non sa assolutamente niente della golden week, ne gli interessa saperlo. E quindi buona, che il fraintendimento abbia inizio (?). Proverebbe a fare uno scatto all' indietro di cinque metri, caricando le leve inferiori e cercando di muoversi agilmente sulle punta dei piedi, così da poter aumentare la distanza tra se e quella figura. <Mh... Stai in qualche modo giocando... Trovi divertente la cosa?> Chiederebbe senza mezzi termini. A dire la verità, visto lo stile dei Kiriani e probabilmente di quella organizzazione, pensa che l'altra magari si stia solo divertendo. Magari il suo nome è finito sulla bacheca e in qualche modo a lei è arrivata l'informazione. <Se ti interessa solo del tuo cane... Allora prenditelo e levatevi di torno...> Lo dice in tono molto brusco, non proprio amichevole. Non sa il livello altrui, non crede di avere molte speranze, ne ormai credere che ci possano essere molti dubbi sulla situazione. Ha qualche idea sulle abilità altrui, ma così su due piedi non gli viene in mente nessuna strategia, ne pensa ad essere onesti di avere chissà quali speranze. Porterebbe una mano dietro la schiena, cercando di raggiungere la tasca anteriore dello zaino, dove tiene le armi, i kunai, provando ad aprirla con l'aiuto delle dita per impugnarne uno. [turnazione: 1/4 spostamento][equip: zaino][chakra 40/40]

19:59 Mekura:
 A dire il vero non si è fermata, la ragazza sta continuando a camminare, lentamente forse, ma cammina, mani dentro le tasche e Hajime che ha tanta voglia di farle perdere la pazienza. Questo fa uno scatto indietro di 5m prende le distanze che gli servono e Mekura senza battere ciglio lo osserva lasciandosi scappare un sospiro pesante e sconfortato <ahi, ahi, ma perché capitano a me i disgraziati di questo tipo?> Porta una ciocca di capelli indietro e le mani ai fianchi. <io sono dannatamente seria, mi è sembrato di esserlo anche prima quando ti ho detto che ho da fare, che è tardi e che non ne ho voglia di iniziare a tarda notte uno scontro, Andoss, fatti da parte> c'è stata una dichiarazione di guerra, il problema è che Hajime l'ha fatta alla persona giusta? Aspetta che il cane indietreggi e poi guarda il genin < Io non sono tipo da perdere la pazienza, anzi, mi considero una persona pragmatica che evita volentieri scontri inutili come quello che vuoi mettere su tu, quindi, per questa volta voglio lasciare correre> afferma stringendo la mandibola continuando a guardarlo fisso e non è solare perché se prima era calmo e posato, sembrava pronta a scattare lo sguardo fisso e concentrato come se stesse cercando i punti deboli del ragazzo, uno sguardo assassino ed esperto. <se tuttavia, oserai anche solo fare una mossa stupida, MOLTO stupida, all'interno del mio villaggio, credimi, non porgerò l'altra guancia e tu non vuoi vedermi reagire > Non ha neppure attivato il byakugan, non le serve per ora, segno che non vuole far partire nulla...a meno che non sia obbligata, fatto sta che quel ragazzo sarà meglio segnalarlo a Konoha, prendersela con uno special Jounin è un conto, se facesse un lavoro del genere anche con un civile, uno di quelli stupidi che cerca la rissa le cose si potrebbero mettere male. Rimane a fissarlo per lungo tempo poi sbuffa <andiamo Andoss...prendiamo un'altra strada> Detto questo arretrerebbe senza dargli le spalle per ora, lentamente e calcolando i suoi passi. [ch on]

20:11 Hajime:
 Una parte del cervello del ragazzo dice: Ascolta, non ne vale la pena, lascia perdere e ignora, aspetta che se ne va, resta di guardia, poi cerca di seminarla e di scomparire prima possibile. Un' altra parte invece gli dice: Hajime...! Sono Raion-grillo parlante! Non cercare uno scontro in un villaggio alleato, contro un ninja di cui non sai nulla, ma che sai essere uno Hyuga e che, ad una distanza ravvicinata come quella, potrebbe essere un vero e proprio problema per un ninja come te. Forse questa seconda voce potrebbe essere la più saggia eh. Ma la terza parte, quella un po' spinta dalla pazzia che cresce nel ragazzo, che lo porta anche a essere molto più "pazzo", questa gli dice che no, non va bene accettare le parole di una ragazza che ha un cane, soprattutto quando suonano come una mezza minaccia, che poi non sa cosa ma ormai l'ha associata ad una minaccia. <Vuoi lasciare correre? Cosa? Stammi lontano sono delle parole molto semplici da capire... O forse sei qui per completare la tua missione e speri che sia io ad attaccarti eh...? Così magari potrai coprirti le mani dicendo che sei stata costretta ad eliminare un ninja alleato se qualcuno dovesse risalire a te... Semplicemente perchè attaccata... Lavorate così adesso?> In realtà non lo fa perchè è stupido, cioè si, lo è, ma non del tutto. In parte è guidato da quella strana rabbia che lo possiede. In parte ha bisogno di sapere quanto c'ha preso o meno nella propria teoria. Perchè questo? Semplice. Anche se lei infatti dice di voler prendere un' altra strada, può ancora essere tutta una menzogna. Se magari è facilmente irascibile, magari riesce a farle fare un passo falso e rivelare la propria identità. Dopotutto sa benissimo che non può attaccare per primo, ne vuole combattere ad essere onesti. Ma se si vuole sopravvivere, allora bisogna scovare le minacce, e in questo caso è più ce convinto di averne proprio una davanti. Una che magari potrebbe essere troppo pericolosa.[equip: zaino][chakra 40/40]

20:37 Mekura:
 E stava per andarsene, stava per finire li, stava davvero per perdere la pazienza e questo continua. <quale missione?> sospira guardandolo di nuovo severamente incrociando le braccia, non le interessa veramente ma una parte di se vuole sentire di che cosa si accusa. Intanto Andoss guaisce <lo so cucciolo> sospira trovandosi a parlare anche con il cane che si lamenta. <...o forse, perché sono una special jounin del villaggio di Konoha e attaccare un civile, o chiunque non sia un nemico per me è PROIBITO?> afferma seriamente seccata dal comportamento di questo individuo molto, molto stupido. Una parte di lei vorrebbe scattare e rompere le gambe di quel ragazzino portandolo all'ospedale del villaggio per poi fare una segnalazione e chiedere chi sia e che cosa ci facesse in giro per il villaggio. Poi, continuando a fissarlo, Mekura stringe la mandibola, soffia con il naso l'aria verso l'esterno e poi gli da definitivamente le spalle <non ho tempo da perdere con te> In effetti, non ha nessuna voglia ne tempo da perdere con Hajime, quello sconosciuto è solo un disgraziato che l'avrebbe messa nei guai in qualsiasi modo avesse reagito A MAGGIOR RAGIONE se lo massacra come l'istinto gli chiederebbe di fare. E con questo si allontanerebbe <andiamo Andoss> e con questo lo lascerebbe perdere, per la seconda volta...ma ci vuole poco a fare tre e anche Buddah alla terza volta si è infuriato. [ch on]

20:56 Hajime:
 Ovviamente non risponde alla domanda altrui, figuriamoci, perchè dovrebbe. <...> Continua a respirare osservando i comportamenti altrui. Non può ne deve rivelare assolutamente nulla di quello che gli è successo o di quello che teme, anche perchè teme più le conseguenze che potrebbe avere in seguito a qualcosa del genere che dalle botte che potrebbe ricevere dall' altra. E poi l'altra continua la propria frase, rivelando addirittura il proprio grado. Non può sapere se stia dicendo la verità o meno, ma ovviamente quell' affermazione porterebbe il ragazzo ad indietreggiare ulteriormente instintivamente, cercando di far scivolare all' indietro i propri piedi e piegandosi anche leggermente per abbassare il proprio baricentro. Delle piccole gocce di sudore gli si formerebbero in tutto il corpo, dalla fronte alla schiena, perfino sulla mano che tiene l'arma dietro la schiena. I nervi sono tutti tesi, tirati e pronti a scattare. Il peso cerca di essere portato sulle punte dei piedi. <Non posso mettere in dubbio le tue parole... Ma neanche posso dire che siano vere... Ne posso dire che anche se tu lo fossi... Potresti non essere un pericolo... E fidarsi degli altri è un buon modo per...> Non finisce la frase. Ha espresso il proprio pensiero perchè ha ritenuto che fosse giusto, o quanto meno saggio. A dire la verità adesso il dilemma si divide in due parti, anzi in tre. Quella più veloce è che, vista dalla parte opposta, anche per l'altra potrebbe valere un ragionamento molto simile al proprio. <Sono un ninja di Kusa... Libera di credermi o meno... Ma non posso fidarmi della gente finchè non sarò tornato al mio villaggio... E sei ancora libera di credermi o meno> E qui ecco il proprio dilemma. A dire la verità avere uno special jonin vicino, se lei non sta mentendo, potrebbe essere un' ottima cosa. Ma questo vorrebbe dire fidarsi. <Non hai tempo da perdere con me... E sei libera di andartene...> Ripete un po' quello che lei dice, perchè questo vorrebbe dire due cose, che lui non ha nessuna intenzione di nuocerle e che lei quindi crede alle parole del genin, lasciandolo in pace e evitando ulteriormente quel dialogo. <Oppure... Se non ti fidi... Puoi accompagnarmi alla stazione... Li ci sono ninja del villaggio a controllare... Non avresti più nessun motivo di preoccuparti... E se è vero che non vuoi attaccarmi... Allora anche io ci guadagnerei qualcosa> Ovvero, visto che è paranoico, se dovesse imbattersi in qualche assurdo problema, avrebbe un ninja molto più forte e esperto di se vicino che potrebbe proteggerlo.[equip: zaino][chakra 40/40]

21:12 Mekura:
 Non lo guarda neppure, il cane guaisce e lui che debba soffrire inutilmente non è corretto: quel cane vale, più di uno sconosciuto e Ken o Ai possono preoccuparsi se le cose vanno avanti così. Cerca di entrare in dettaglio cercando di focalizzare la base della sua figura: l'altezza, la corporatura, la sua figura atletica ma sottile, il viso ovale, le dita lunghe ed affusolate, i capelli corti, gli occhi grandi ma con il byakugan disattivato, quindi passando per i suoi vestiti cercherebbe di focalizzare l'attenzione sulle cuciture e sulle forme che cadrebbero lungo il suo corpo ed infine vi aggiungerebbe il colore della pelle, dei capelli, il violetto degli occhi la leggera tonalità più scura delle labbra, i colori degli abiti che indossa e insomma cercherebbe di focalizzare la sua attenzione su tutto. Una volta fatto ciò, la giovane comprimerebbe una certa quantità di chakra dalla bocca dello stomaco e lo spingerebbe lungo tutto il corpo andando a toccare i punti di fuga. Sprigionerebbe il chakra all'esterno e se fosse andato tutto bene a questo punto la ragazza dovrebbe essere in grado di far apparire una copia di se a meno di un metro di distanza sulla sua destra. La copia osserverebbe Hajime e aspetta un ordine <Va bene, ti accompagno in stazione, lei a dire il vero> afferma facendo un cenno verso la copia e poi si allontanerebbe ulteriormente. Non ha perso ulteriormente tempo e l'originale se ne sarebbe andata via senza battere ciglio, la copia invece rimane ferma a fissarlo. <ti faccio strada?> domanda lei con lo sguardo seccato e le braccia incrociate. In pratica aspetterebbe solo lui per poter scomparire e mandare l'informazione alla originale, a meno che non voglia farla scomparire prima. [ch on - moltiplicazione superiore del corpo - end?]

21:26 Hajime:
 Mh... Una copia... Non è che c'abbia guadagnato poi molto... Anche se, ricordando l'allenamento fatto con il proprio sensei, potrebbe anche affermare che probabilmente la copia altrui è più forte dell' albino li presente. Ma vabbè, tornando alla situazione, alzerebbe un sopracciglio, guardando quella copia davanti a se che sicuramente non ha perso il carattere simpatico dell' originale. <In qualche modo voi Hyuga siete tutti simili...> Commenterebbe su due piedi, più sovrappensiero che altri, lasciando la presa dell' arma dietro la schiena e tornando a distendere l'arto lungo il proprio corpo a mano aperta. In effetti, lei è la terza Hyuga di Konoha che può incontrare e, in qualche modo, conoscere/imbattersi in un discorso. <Ti seguo... Fai pure strada...> Dice quindi, pronto a seguire l'altra. Pensandoci bene, però, adesso gli viene un dubbio, un qualcosa che deve risolvere o quanto meno deve chiarire. <Non dovrei... Anche perchè non è che andiamo d'accordo... Ma vorrei chiederti una cosa... L'ultima volta che sono stato qui... Un po' di tempo fa... La copia di Hiashi Hyuga era qui a Konoha... Visto che siete parenti... sta bene?> Andrebbe a chiedere. Dopotutto, se devono camminare insieme, tanto vale togliersi questo dubbio. <Non ho il tempo per cercarlo di persona... Anche se credo abiti ancora nella sua casa vicino alle mura... Ma è una delle poche persone di Konoha che merita rispetto> Commenterebbe, come se non fosse in parte un mezzo insulto (?! Cos!?).[equip: zaino][chakra 40/40]

22:00 Mekura:
 Mekura, la copia, solleva un sopracciglio, porta le mani sui fianchi e farebbe strada. Questo intanto fa altre domande e si gira a fissarlo quando parla di Hiashi Hyuga come se lo conoscesse piuttosto bene. <il cane lo ha addestrato lui> commenta lei seccamente <me lo ha consegnato più o meno poche settimane fa, non lo sento da allora ma stava bene> Afferma questa continuando a camminare. Rimane in silenzio quando sente quelle parole, che è una delle poche persone che merita rispetto, a quel commento la copia ha un momento in cui si lascia sfuggire un sogghigno frustrato. Solleva un sopracciglio prendendo un lunghissimo respiro: ma queste persone da chi vengono seguire da prendere ad esempio individui come Hiashi, tanto da dire che sono "rispettati"...e lei chi è in confronto? a fatto tante cose sbagliate, vero, ma chi l'ha mai rispettata per le cose giuste che ha fatto? chi l'ha mai presa ad esempio se non come aspetto negativo? e perché le importa ora, sopratutto ora con un ragazzetto disagiato peggio del suo "parente" Hyuga..forse perché vorrebbe nasconderlo ma ha ancora bisogno di un riconoscimento da parte di qualcuno, ha bisogno di qualcuno che la riconosca come un sensei...magari...ma anche Saisashi l'ha abbandonata, ha preferito prendere la strada di Raido...Raido, che non fa altro che mettersi in mezzo alla sua vita e rovinarla e giudicarla e costantemente metterla in condizione di farla sentire come una miserevole, una bambina che ha bisogno di una lezione o peggio un verme. Tutta questa mancanza di rispetto è insopportabile. <buon per te, è bello avere uno> psicopatico di riferimento <una figura di riferimento, sono pilastri delle proprie convinzioni nella vita...ora scusami, ero uscita per godere del silenzio, vorrei che la serata non venisse rovinata ulteriormente dalle cose che non mi interessano, senza dover fingere di essere adorabile > [copia Mekura]

22:15 Hajime:
 La risposta arriva celere, tanto che il giovane non può non nascondere un piccolo sorriso, aspettandosi esattamente una cosa del genere. <Pff... Non capirò mai come può amare i cani o quei lupi con cui va in giro...> Commenta divertito, pensando a quando l'ha beccato che girava come un animale nel territorio esterno di Kusa insieme a quel suo lupo gigante. Ma non può far altro che notare come l'altra sembra quasi prendersela, o quanto meno diventare ancora più irritata dalla cosa. <Avrei voluto che lo fosse... Ma si è rifiutato di farmi da maestro perchè non seguo il suo stile di combattimento...> Commenta seccato il giovane, pensando a quella risposta ricevuta dall' altro tempo addietro. E incredibilmente le ultime parole della ragazza riescono a provocare un nuovo sorriso sulle labbra del giovane, tanto che si fermerebbe un attimo, pensandoci, per poi scoppiare a ridere. <è ammirabile questa tua rigidità... Ma mi dispiace... Non credo che starò zitto...> Commenterebbe il ragazzo, fischiettando qualcosa tra se e se mentre riprende a muovere i passi. <E poi... Non ti costringo mica a rimanere... Potresti scomparire quando preferisci... Ma poi non sapresti mai che fine posso aver fatto> Farebbe una piccola pausa per riprendere fiato. <Quindi... O te ne freghi... Oppure potresti sempre rompermi le gambe e tagliarmi la lingua... O mettermi k.o.... Ma resta il fatto che andresti contro la morale del tuo villaggio e le sue regole...> Fa una seconda pausa, pensando bene alle parole. In questo momento non si sente minacciato, la cosa lo diverte anzi, anche perchè ha pressoche appurato che l'altra non sia una vera e propria minaccia, o quanto meno non un membro di quella gilda di assassini. Certo, se stesse bene di testa non direbbe mai cose del genere e starebbe zitto, ma vabbè, dettagli. <A dire la verità... Alla fine non mi interessa veramente quello che potresti farmi... Devo fare rapporto... Conta solo questo... Ho già una lama puntata alla gola e non credo di poterle sfuggire... Anzi il mio sensei mi picchierebbe probabilmente se mi sentisse in questo momento... Ma comunque... Non importa nulla ormai... Solo l'odio...> [equip: zaino][chakra 40/40]

22:41 Mekura:
 Da un'altra parte del villaggio, dopo una vittoria a carte, dopo l'ennesima sconfitta da parte delle anziane signore che si sono coalizzate per lasciarlo in mutande, letteralmente dato che si tratta di strip poker, un uomo molto alto sta piangendo come un bambino senza motivo nel momento stesso che Hajime fa quella affermazione su Hiashi. Solleva un sopracciglio non ribattendo a quella risata, ha smesso da tempo di rispondere agli "ubriachi" e pertanto gli lascia dire quello che vuole. <non voglio averti sulla coscienza se qualcuno di meno indulgente, come Hashi tanto per dirne uno, decide di lasciarti sanguinante a terra> afferma turpe Mekura guardandolo con la coda dell'occhio <o peggio, se fai un lavoro come hai fatto con me con un civile, un civile altrettanto stupido che decide di caricarti e tu decidi di reagire...cosa credi che non l'abbia visto quel gesto? il Byakugan diventa accessorio ad un certo punto con l'esperienza> afferma seriamente mentre continua a procedere. <...> Sente quello che Hajime dice, sul fatto che ha solo l'odio dentro e che non gli importa nulla ormai che è un cadavere che cammina. <oddio un'altro> si lascia sfuggire letteralmente annoiata tanto da mettersi una mano sul volto. <spiegamelo ragazzino è una vostra cosa da maschietti crescere e improvvisamente insieme alla comparsa dei brufoli cominciare a dire "non sento nulla solo odio", è la vostra fase adolescenziale? la prossima mossa quale è? andarsene dal villaggio con il beneplacido di un'altro cazzone come sensei che ti dice "certo, devi trovare la tua strada" per poi ritrovarti quasi impiccato nei problemi..come hai detto tu del resto> insomma, non è colpa solo di Hajime, ma chi se lo è cresciuto un allievo del genere e lei non è esente da questo anche il suo Saisashi ha ceduto alla violenza del mondo. <il tuo sensei è saggio> afferma bruscamente <perché probabilmente tu capisci solo in un modo, anzi, vuoi capire solo in quel modo perché sei come un mulo che è sordo a tutto tranne alle frustate, anzi se non ci sono ne senti la mancanza> ...un masocchismo che è condiviso alla fine <la verità è che devi scegliere ragazzino: o fai il depresso ed aspetti la morte oppure ti concentri sul tuo odio non c'è una via di mezzo, non puoi piangerti addosso e poi pretendere che non ti importi di nulla. Odia, ma almeno fallo bene e usalo per risolverti i tuoi problemi se il tuo cuore non sente altro> [ch on][[copia]

22:58 Hajime:
 Le parole altrui lo lasciano immobile per qualche attimo, anche perchè non si aspettava che l'altra scoppiasse in qualcosa del genere così, senza preavviso. Se le ripete nella testa, chiedendosi inizialmente significato, logica, qualunque cosa le possa riguardare. <Le persone sono libere di agire. Ad ogni cosa c'è una reazione. L'avesse fatto un civile, allora avrebbe avuto quello che meritava. Mi avessi attaccato tu, avrei comunque cercato di ficcartelo dritto nella gola> Hem, il kunai ovviamente! Ma quello che esce fuori dopo è la parte più divertente, perchè qua adesso ci scoppiano i fuochi d'artificio. <La prossima mossa è diventare abbastanza abile per staccare la testa a stronze come te che mi danno del ragazzino... Fare una bella fila di pali e piano piano riempirla di tutta la gente che respira troppo> E gli insulti comunque continuano a volare. Che poi sono veramente insulti? Probabilmente no, ma figuratevi come li può vedere un diciottenne che si sente la ramanzina da una perfetta sconosciuta dopo il viaggio che ha avuto. <Il mio sensei è sicuramente saggio... Ma come te è così stupido che non capisce la realtà... Odio proprio perchè non m'interessa nulla... Le persone come te... Quelle che non c'è una via di mezzo... Quelle che fallo bene... Non capiscono nulla... Perchè non c'è proprio nulla...> Continua a camminare, non degnando l'altra di altra attenzione, perchè non ritiene necessario tenere un contatto visivo con una figura che tanto non sembrerebbe possa capirlo. <La perfezione del mio odio è proprio questo... Perchè tanto la vita è lo stesso specchio del vuoto che ci circonda... Tanto vale decorarlo creargli altri vuoti intorno... Ma forse non puoi capirlo... Anche se poi ovvio... Alcuni vuoti son più belli di altri>Non è normale forse questo ragionamento, non è neanche sano. Ma l'aver detto addio alla speranza ha fatto scattare questo nel ragazzino. E per quanto l'arrivo del sensei possa averlo tranquillizzato, non può certo bastare una cosa del genere per riparare ad un buco che gli si è formato dentro e che ha scavato in tutto il suo corpo.[equip: zaino][chakra 40/40]

23:22 Mekura:
 La donna non batte ciglio, solleva un sopracciglio, di nuovo e si morde il labbro inferiore per poi schioccare la lingua <errato Hajime, sono LA stronza e anche Tro*a se ti aggrada, ma ho altri aggettivi e nomi: la rovina famiglie, la persona di cui non ci si può fidare, quella che deve fare la scelta che deve essere fatta a prescindere sei sia giusta o sbagliata, quella che è forte e non si può permette di essere debole, sono una pessima moglie, una pessima madre, una arrendevole, un patetico verme che agisce alle spalle degli altri, una persona senza morale, vendicativa, debole, una che deve stare calma altrimenti ti sedano, una che deve stare zitta, una che è stata per troppo tempo zitta, una che respira troppo.. scegli quello che più mi descrive meglio, non mi frega sai un gran che, ma sai una cosa?
tanti auguri, spero che tu ci riesca davvero ma non saresti il primo che sotterro>
Mekura si lascia sfuggire una risata <parli bene, intanto ti importa abbastanza da voler ribattere e spiegare quanto il tuo "odio è perfetto" e come tutti gli altri sono solo degli stupidi ignoranti, in barba alla esperienze degli altri...come fai a non percepire il suono del trastullo mentale che ti stai facendo da solo per appagare la tua vanità?> solleva un sopracciglio e sospira pesantemente allungando il passo <muoviti, odio perfetto> lo prende anche in giro questa stanca, non vuole neppure più parlane di queste cose. <ho altro da fare per domani e probabilmente starò già dormendo ora, l'ultima cosa che volevo sentire è un cretino che si crede chissà chi, ne ho già diversi con cui devo lavorarci> In breve arriverebbero in vista della stazione e li lei solleva le mani in un mezzo sigillo, lo fisserebbe di nuovo e gli scocca una occhiata seria. Sospira paziente, per se stessa per lo meno, e alla fine si congeda <a questo punto ti lascio...evita di cercarti altri guai> [ch on][copia]

23:22 Mekura:
  [aggiunta] e con questo la ragazza farebbe puff [end]

Hajime vuole le botte, Mekura ha troppo sonno ed è in pigiama per soddisfarlo.