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misashi torna a casa

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con Misashi, Mekura

18:59 Mekura:
  [verso le porte] Le porte sono un passaggio obbligato quando ci si vuole allenare all'esterno del villaggio, cosa che non fa da ormai troppo tempo tra curare la casa e allenare i suoi due bambini. Era da un po' di tempo che non si prendeva i suoi ritmi, ben più alti di quelli di Ken e Ai, anche se sta cercando di allenarli severamente. Mekura indossa un paio di abiti comodi per l'allenamento. Pantaloni neri elastici che arrivano al ginocchio e una canotta bianca chiusa al centro della schiena che lascia le scapole e le spalle libere. La scollatura è poco sotto il collo, circolare e adatta al movimento "sportivo". Sta sudando, è affaticata, ma stabile con un respiro controllato ed i capelli scuri tirati indietro, anche la sua espressione tutto sommato sembra soddisfatta. Ai piedi porta un paio di scarpe ninja nere, completamente impolverate dal lavoro portato avanti ai campi di addestramento. Procede massaggiandosi il collo tenendo gli occhi semichiusi per poi spostarsi una ciocca di capelli indietro e insomma darsi una rassettata. COn se porterebbe all'interno di una tasca porta oggetti legata al livello del gluteo destro un rotolo, una borraccia piccola, documenti, chiavi e soldi, non le serve nient'altro alla fine dei conti, per quello che vale se qualcuno cercasse di attaccarla anche da disarmata sarebbe molto stupido. Guarda all'entrata pronta a farsi riconoscere dalle guardie, quando noterebbe la presenza di un ninja che non le risulterebbe del tutto sconosciuto, ma la sua curiosità dura poco e continuerebbe a procedere verso il portone come se nulla fosse. [ch on]

19:09 Misashi:
  [Dinnanzi alle porte] Non si scompone minimamente alla vista delle guardie, che pure sembrano ricambiare lo sguardo, anche se con una nota mista tra curiosità e diffidenza in più rispetto al Giallo. Del resto il Chunin indossa il giubbotto della Foglia rappresentante il suo grado, un paio di comodi pantaloni neri, i calzari da Shinobi ed il copri fronte della Foglia legato sotto l'attaccatura dei capelli dorati. Naturalmente tutto ciò non basta ad identificare un vero ninja della Foglia, poiché potrebbe anche aver rubato tale equipaggiamento a qualche malcapitato all'esterno del Villaggio. <Misashi Senjuu> sentenzia unicamente dinnanzi agli Shinobi guardiani, nella speranza che almeno il nome ricordi loro qualcosa; anche Mekura, appena arrivata, potrebbe chiaramente udire il suo nome. Del resto il Giallo dovrebbe riuscire a percepire il suono dei passi che la Hyuga provoca con il suo moto. Si girerebbe lento e cauto, non vuole compiere movimenti bruschi per non allarmare ulteriormente le guardie: <Mekura...> favella con un tono di voce piuttosto alto, ma incredulo al tempo stesso. Non vedeva la ragazza da moltissimo tempo, già da prima che partisse per i suoi allenamenti solitari all'esterno della Foglia.

19:21 Mekura:
  [le porte] Quel nome è un campanello d'allarme, hanno fatto delle missioni insieme, sicuramente, ma sarà passato troppo tempo da allora e nella sua memoria il suo volto è sfumato. <...ciao> è abbastanza imbarazzante non ricordare chi si ha davanti, ma per qualche assurdo motivo Misashi, il suo nome era associato ad Ai e non all'Ai di adesso, ma di quando era piccola, quando Mekura era solo un genin...ma qualcosa non le torna. Mekura alla fine fisicamente non è cambiata molto, è diventata più matura, visibilmente più matura, lo sguardo è provato dagli eventi degli anni in cui Misashi è stato lontano, non ha nulla di gioioso, non ha nulla di infantile, non ha niente di ingenuo, lo stesso sorriso che indossa è stanco e nella sua calma la ragazza sembrava comunque pronta a scattare con il corpo, sempre pronta all'attacco. <hummm...> si stiracchia sollevando le braccia verso l'alto sentendo le giunture staccarsi e allungarsi fino a massaggiarsi il collo <Misashi Senjuu...humf, è da un po' che non sento questo nome e non vedo questa faccia....sei stato molto lontano dal villaggio, ma, infondo, chi non lo è stato prima o poi> il sorriso si allarga, sarcastico e abbastanza oscuro prima di tornare calma <sei tornato nel momento del bisogno vedo, dovrai parlare con un po' di persone immagino, Kage in primis> [ch on]

19:28 Misashi:
  [Dinnanzi alle porte] La ragazza si accorge di lui, com'era inevitabile succedesse, e si ricorda... Naturalmente questo fa piacere al ragazzo, il cui volto ancora una volta sarebbe increspato da un lieve sorriso, soprattutto per la vista di un volto che da tempo non vedeva. <Già, un bel po'...> asserisce: del resto per lui è lo stesso, con la differenza che lui non ha visto nessuno del Villaggio per tutto questo tempo, non una singola persona. Gli occhi attenti e cristallini del ragazzo ricadrebbero sulla figura della Hyuga, esaminandola da cima a fondo in maniera il più possibile discreta: sicuramente Mekura è cresciuta, è maturata, ma non sembra sostanzialmente cambiata nell'atteggiamento o nelle sembianze. <Nel momento del bisogno, dici? E perché mai? Immagino ci siano talmente tante cose da sapere...> afferma tra sé, mentre lo sguardo verrebbe portato in alto, oltre le spalle di Mekura, verso le mura, come se potesse vedere attraversi di esse, direttamente nel Villaggio; tuttavia è uno sguardo triste e malinconico, quasi colpevole: sa perfettamente che è stato via dal Villaggio troppo a lungo, per talmente tanto tempo che di sicuro i Genin della Foglia non sapranno minimamente chi sia il Giallo, quando un giorno farà la loro conoscenza...

19:37 Mekura:
  [le porte] Mekura sogghigna, non aggiunge nulla nell'attimo in cui Misashi pone la domanda e si incamminerebbe verso l'interno del villaggio stesso. <bhe vediamo, avrai saputo della golden week no? la festa indetta dal nostro amabile signore feudale per la commemorazione del suo nuovo nato...e anche per favorire delle trattative politiche> sospira piano <bhe, non sta andando bene, ci sono stati diversi attentati, delle costruzioni sono andate a fuoco e anche il centro della magione Senjuu, il vostro grande albero..fortunatamente vi è andata bene, si è solo bruciacchiata la corteccia...sempre meglio di quei bambini fatti esplodere giorni prima> e ne parla con una calma surreale mentre ha un leggero tic ad una mano mentre ripensa a come suo figlio Ken rischiava di essere una delle vittime. Si morde il labbro e si gira verso il biondo guardandolo con attenzione <quindi, da dove vuoi che inizio la spiegazione di tutto quello che ti sei perso? probabilmente non ha avuto modo neppure di partecipare alla guerra civile a Kusa immagino> [ch on]

19:51 Misashi:
  [Dinnanzi alle porte] Improvvisamente lo sguardo tornerebbe a concentrarsi su Mekura: le iridi azzurrine del Biondo affondano lentamente ma intensamente in quelle della Special Jounin, quasi volesse leggerne il pensiero e capire d'un solo colpo quel che è successo in tutto questo tempo a Konoha... <La Magione è stata attaccata? Hanno già individuato i colpevoli?> di sicuro è qualcuno che si oppone ai poteri forti come quello del signore feudale, un qualche folle rivoluzionario con le solite ciance sullo sfruttamento e via discorrendo: un criminale ordinario, in poche parole; o forse è qualcosa di più complesso? <Bambini?> domanda poi sgranando gli occhi, deducendo dalle parole di Mekura che si tratti di qualcosa di molto più profondo. Gli occhi del ragazzo tornerebbero a gonfiarsi, inumidendosi, mentre il Giallo mormora appena <A tanto, sono arrivati?...> quanto non sa, quanto si è perso... E quanti, soprattutto, non rivedrà più, col rimpianto di non averli nemmeno potuti salutare per l'ultima volta... <Non m'importa da dove parti: raccontami tutto, Mekura, ti prego> il tono si fa serico e grave, ma quella che il Giallo pone all'altra è una richiesta disperata, quasi una preghiera. [Ck On]

20:10 Mekura:
  [le porte] Misashi chiede delle risposte alla quale Mekura non ha tutte queste informazioni <dovresti chiedere a chi era li per i dettagli, ma quello che è venuto fuori è che hanno cercato di attentare la vita a Katara la moglie del signore feudale, non è stato un lavoro da amatoriali, questi erano professionisti che hanno puntato a così tante distrazioni che chi era a controllare il perimetro non sapeva più come gestire i problemi, fortunatamente all'interno c'erano Hiashi e Kaori Hyuga i quali hanno difeso la vita della donna mentre l'albero gigante prendeva fuoco, ma fortunatamente l'albero è vivo ed i danni sono minimi, ma chi siano i colpevoli di preciso....bhe> non è più un ninja attivo del villaggio, se avesse un anello della akatsuki si potrebbe capire il perché <bhe...non ero li> spiega alla fine lei scuotendo il capo <giorni prima hanno attaccato una manifestazione fatta apposta per i bambini, hanno regalato delle carpe di carta volanti, il problema è che erano piene di carte bomba, tre bambini sono stati colpiti in pieno da questa carte bomba...non sono sopravvissuti> sospira in modo lungo e insoddisfatto. <di quel caso si sa anche meno> porta le mani dietro la schiena e continua <eh Misashi, cosa dirti? Kusa ha alzato le imposte e le tasse sui suoi cittadini dissanguandole, le squadre ninja sostituite con dei mercenari, un sacco di morte, miseria, fame e pestilenza..ne è seguita una guerra civile dove hanno dichiarato Yukio un criminale, tale criminale ha deciso di guidare la rivolta contro il consiglio che al momento non esiste più. Adesso Kusa è sotto dominio di un Kage, ovvero il suddetto Yukio Kokketsu, Konoha ha collaborato in parte per dare sostegno ai ribelli. Intanto, la golden week si è svolta quasi un anno dopo ed è partita letteralmente con il botto: gli attentatori hanno fatto intendere chi volessero attaccare, in pratica hanno fatto una dichiarazione plateale delle loro intenzioni: uccidere il Kage, uccidere il Daimyo, eliminare gli anbu del villaggio> [ch on]

20:28 Misashi:
  [Dinnanzi alle porte] Una mole di informazioni spropositata, difficilissima da assimilare in un lasso di tempo così breve, eppure così succulenta che chiunque spenderebbe una sola giornata pur di capire le macchinazioni celate dietro anche solo un quarto di quegli innumerevoli eventi... <Cavolo, non avrei mai immaginato...> tenta di collegare tutto, di assimilare ogni filo logico all'evento sequenzialmente successivo, ma non è per niente facile e di certo l'assenza prolungata non aiuta il tutto. <Tu... Non c'eri?> chiede di colpo, pensando a quanto detto dalla Hyuga: possibile che lei non fosse presente durante l'attacco all'albero dei Senjuu? <Eri in missione fuori?> non immagina minimamente quali siano le ragioni che la tenessero lontana dal signore feudale, in quel giorno; <Inoltre, dimmi se sbaglio, da quanto ho capito c'è uno squadrone della morte che punta ai poteri forti del paese del Fuoco, ora...> asserisce, esponendo quanto capito dalle parole altrui. Decisamente troppi cambiamenti per accettarli e capirli in un giorno solo...

20:47 Mekura:
  [le porte] Porta le mani ai fianchi piegando la testa di lato per poi annuire a quelle parole <e chi dovrebbe immaginarselo?> domanda la Hyuga seriamente sollevando un sopracciglio. Poi sente quella domanda <hum?> chiede la donna perplessa quando questo le domanda perché non era li in missione <Misashi, le missioni di questo tipo non si scelgono, vengono affidate, a quanto pare per loro non ero la scelta giusta> solleva un sopracciglio insieme alle spalle <del resto ho due figli, se il villaggio non è capace di proteggerli in mia assenza posso essere minacciata da qualcuno> afferma Mekura seriamente, questo è un motivo come un'altro, come il fatto che lei appartiene alla Akatsuki. <o magari secondo loro non ho più le capacità, magari non ero all'altezza, chi può dirlo? il piano ce l'hanno loro, di mio devo solo stare pronta nel caso volessero farne qualcosa con me> scuote il capo seriamente per poi buttare indietro una ciocca di capelli <comunque si, un gran bel squadrone della morte, uno di quelli che sta facendo più casini di quanto dovrebbe> sospira piano guardano i cielo di nuovo seriamente <il motivo tuttavia non si capisce? si capisce chi ed i modi, ma non si capisce come mai è così facile per loro creare attentati di grossa portata all'interno del villaggio, non si capisce perché lo fanno, ci sono molte domande che, a quanto pare, nessuno ha una risposta e nessuno sembra interessato a dare una risposta...se vedi la gente sorride, pff se ne frega se è morto qualcuno> afferma con la voce più bassa le ultime parole prima di camminare lentamente oltre le porte del villaggio.[ch on]

22:49 Misashi:
  [Porte] La situazione è complicata, molto più di quanto il Biondo avrebbe mai potuto immaginare: una situazione talmente complicata, in effetti, che ci vorrebbe un esperto di quelli seri per poterne venire a capo... Non è certo qualcosa che si possa risolvere a tavolino, in quattro e quattr'otto; ma anche se lo fosse il ragazzo non ne sarebbe certo in grado, sempre per via della sua prolungata assenza. Ha perso troppo del Villaggio, ha perso addirittura il conto del tempo che ha passato fuori, durante i suoi viaggi <Figli!?> probabilmente di tutte le informazioni e le novità che ha sentito stasera, questa è quella che lo sconvolge maggiormente. <Tu hai dei figli, Meku?> la chiama con un diminutivo, un remoto angolo della sua mente suggerisce di farlo nel flebile ricordo del fatto che una volta lo faceva, ma non ne è poi tanto sicuro. La domanda "Di chi sono?" sorgerebbe spontanea, ma la trattiene, seppur a forza, per evitare figuracce: già presentarsi lì come un vagabondo senza meta non è stato il massimo. <Devo parlare al più presto con l'Hokage... è Hitomu, giusto?> se fosse cambiato anche lui sarebbe il colmo, quando il Giallo se n'è andato aveva appena preso il potere.

23:07 Mekura:
  [le porte] BHe si, sembra una cosa straordinaria, del resto lui non sa che si è presa la custodia diretta di Ai e del resto non sapeva di Ken. <si figli> se la ride divertita dalla reazione di Misashi. <si ho due figli, si chiamano Ai e Ken..ho anche un cane> afferma la ragazza continuando a ridacchiare mentre incrocia le braccia al petto. <sono i miei gioielli, una femminuccia ed un maschietto, lei ormai ne ha 16 e Ken 10 anni, lei è una bellissima ragazza con i capelli lunghi bianchi, lui è un bellissimo bambino con i capelli ricci e scuri, sempre con una espressione seria, tranne quando il cane è con lui> in realtà Ken si comporta spesso da bambino, cambia solo espressione con certe persone, tipo Yukio. <si, mi sono fatta una famiglia felice...al di fuori di mio fratello> il consigliere Daiko Hyuga <...si, è sempre lui> afferma abbassando lo sguardo <...Daiko> come dare quella informazione? non si tratta di sconosciuti era una figura che anche lui conosceva nel villaggio. Chiude gli occhi, scuote la testa e porta indietro una ciocca di capelli <Daiko è morto> decide di lasciare perdere, di dire direttamente il problema, abbassa le spalle e porta le mani dietro la schiena ritornando impassibile. <una missione, lo abbiamo trovato senza occhi, chi doveva pagare ha già pagato> afferma lei spiegando per poi scuotere la testa. <ma ormai è passato> [ch on]

23:16 Misashi:
  [Porte] Continuerebbe a tenere gli occhi sgranati, il Giallo: la notizia che Mekura ha due figli, una bambina ed un maschietto, è proprio vera e non aveva capito male; la destra sarebbe portata sulla fronte spaziosa, poco al di sotto della placca metallica recitante il simbolo di Konoha, mentre pollice e medio andrebbero a massaggiare rispettivamente la tempia destra e sinistra del Senjuu incredulo. Sul suo volto tuttavia si dipinge nuovamente, per la prima volta dopo diversi minuti, un bel sorriso, e quasi ci scappa la lacrimuccia <Cavolo, Meku... Non mi sembra vero> ed in realtà è una cosa che non ha ancora accettato, alla quale è semplicemente costretto a credere perché chi glielo sta raccontando è la diretta interessata; un altro sorrisetto gli scappa quando viene citato il cane. Al nome di Daiko, improvvisamente tirerebbe su il capo <Certo, Daiko Hyuga!> ha effettuato con lui diverse missioni, di questo è più che sicuro, ed in qualche modo lo Hyuga era una sorta di guida per lui... <Cos... Morto!?> domanda in un fievole sussurro, quasi più flebile del venticello notturno che a malapena solleva le foglie. <Non è possibile, lui era...> cos'era? Era tante cose per lui: un amico, un compagno su cui poter fare affidamento in missione, una sorta di mentore... Il capo tornerebbe a chinarsi, stavolta molto più di prima, mentre la destra tornerebbe a massaggiare le tempie; stavolta tuttavia lo scopo è diverso, cioè involontariamente il Giallo vuole coprire il proprio dolore: difatti due lacrime solitarie, per nulla nascoste dalla mano sulla fronte, colerebbero sugli zigomi e sulla punta del naso. L'altra le potrà notare benissimo, ma del resto ne avrà versate molto di più dato che era suo fratello; è un disonore piangere, per uno Shinobi, ma non per il Senjuu.

23:31 Mekura:
  [le porte] Lo osserva commuoversi per lei quando questa conferma e da maggiori informazioni sui suoi bambini. Continua a sorridere ma dopo un po' schiocca la lingua <sono tutti e due adottati, se li vedi non mi assomigliano neppure un po'> abbassa lo sguardo si massaggia le tempie e lo osserva prendere mano la notizia della morte di Daiko...qualcuno gli voleva bene alla fine, anche lei si è ritrovata a soffrire della sua perdita eppure, spesso si domandava se meritasse il pianto da parte di qualcuno. Lo lascia in silenzio, a piangere e non infrange quel silenzio, lo lascia reagire come vorrebbe per un solo minuto, poi alza di nuovo la voce <Misashi, vieni a casa?> intende casa sua <almeno li puoi bere qualcosa in compagnia con qualcuno di....relativamente amichevole> in più c'è un cane e due bambini adorabili, sono antistress. <così dopo puoi passare direttamente alla magione Senjuu per farti vedere, magari trovare anche un alloggio sicuro. Insomma ecco qui, la ragazza offre quello che può al viandante ritornato a casa [ch on]

23:39 Misashi:
  [Porte] Con il loro lento incedere, i due hanno ormai sorpassato le porte del Villaggio; in compagnia di Mekura, il Giallo non ha avuto problemi con le guardie che lo hanno lasciato entrare senza problemi. I bambini sono adottati, a quanto dice la ragazza, ma ciò non può far altro che gonfiare ancor di più di commozione il grande cuore del Senjuu, sentimentale per antonomasia. Continua il favellare della Special Jounin, la quale riesce ancora una volta a stupire l'ex-medico, stavolta però in positivo: alzerebbe il volto incredulo, gli occhi gonfi ed arrossati, ancora i solchi dei lacrimoni di commozione sulle guance; non si sarebbe mai aspettato un invito del genere, specialmente dopo tanto tempo che i due non si vedevano. <Io... Certamente... Ti ringrazio> riesce appena a rispondere alla proposta altrui: troppe emozioni in un solo giorno, troppe informazioni, troppi dolori e cose da capire... La sua testa, e soprattutto il suo cuore, non erano più abituati ad una simile mole di sentimenti tutti assieme; in fondo però essere Shinobi, nel vero senso della parola, gli è mancato molto. Si riprenderebbe, facendo per la prima volta un sorriso puro e sereno alla Hyuga <Grazie per l'invito, accetto volentieri> ripeterebbe, ma stavolta con tono tranquillo e controllato. E dietro alla ragazza, se questa facesse strada, si avvierebbe verso casa, la sua vera Casa.

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