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con Kaori, Fumiko

14:18 Kaori:
 Non è esattamente la mattinata migliore di sempre per Kaori. La notte precedente è solamente un ricordo assai vago e confuso nella sua mente tormentata. Ricorda di essere andata in un bar con la forte urgenza di bere e poi più nulla. Il vuoto. Ogni cosa è sfocata e distante, come se stesse cercando di guardare attraverso un vetro sporco o di sentire attraverso una spessa porta in acciaio. Sprazzi di immagini e momenti le scoppiano dinnanzi alle palpebre allo sconvolgente ritmo delle fitte alle tempie che segnano il tempo del suo mal di testa. E' la sua prima sbronza e, a giudicare da quanto faccia schifo il risveglio, sicuramente anche l'ultima. Le duole ogni cosa e gli occhi le bruciano a contatto con la luce. Riesce a camminare, parlare, ragionare, ma c'è questo martellante dolore che le pulsa nella testa senza sosta. Oltretutto essersi svegliata a casa di Hiashi con indosso il suo haori e senza la minima idea del perchè fosse lì non ha sicuramente aiutato la ragazza a mettere a fuoco gli eventi della serata. Per lo meno sa che non è accaduto nulla di sconvolgente fra loro: sia perchè Hiashi non sarebbe mai tipo da fare una cosa del genere, sia perchè sostanzialmente era tutta vestita in una stanza da letto vuota e tutta per sé. Nonostante i postumi e il dolore acuto, Kaori non ha voluto saperne di rimanere a casa. E' stata stupida a decidere di soffocare la frustrazione nell'alcol e aiutare in ospedale con quel cerchio vertiginoso alla testa sarebbe stata la sua punizione per ricordarsi di non ripetere mai più una esperienza simile. E' un po' pallida e delle occhiaie violacee solcano il suo viso sotto le iridi color perla. La sclera è arrossata ma per lo meno non puzza più alcol grazie alla rigenerante doccia fredda mattutina. Indossa il camice ospedaliero e sotto di esso una camicetta bianca e dei pantaloni stretti che le fasciano le gambe. Ciabatte ospedaliere ai piedi e alta coda di cavallo completano il suo abbigliamento assieme al coprifronte di Konoha ben legato attorno alla gola. Sta bevendo, lei il quarto caffè della giornata in piedi al banco informazioni del pian terreno, assieme ad una infermiera che si sta occupando di passarle le cartelle dei prossimi pazienti da visitare, con la speranza che quella bevanda la tenga abbastanza lucida da permetterle di affrontare il resto del turno senza troppi problemi. [chakra: on]

14:25 Fumiko:
 La mano fa troppo male ormai, non riesce nemmeno a dormire bene, non che abbia dormito granché negli ultimi giorni, non dopo la missione che ha affrontato con Hiashi. Ecco il motivo che la porta ad andare all ospedale, luogo che detesta con tutta se stessa per chissà quale motivo, purtroppo la memoria non è tornata completamente, solo qualche frammento. E questi bastano dal frenarla ad andare avanti ancora a cercarne altri,chissà quante cose orribili ci avrebbe trovato e non ha la forza per reggerle adesso che non ha ancora pensato per bene a tutto quello che è successo. Alla violenza della madre che è stata costretta a rivivere, alla donna incinta squartata sotto i suoi occhi, e il feto ucciso qualche secondo dopo, e a Hiashi che si cibava dei cuori dei due. Se in più gli mettiamo le violenze subite da ragazzina, c'è abbastanza materiale per impazzire . Se avesse continuato a pensarci in un solo colpo e da sola avrebbe perso qualche rotella, ma non può difendere la propria mente quando dorme dagli incubi che la fanno tremare e sudare. E non può chiedere aiuto, l'unico a cui avrebbe voluto parlarne sta in un letto di ospedale è l'ultima volta era arrivata a ferirlo trafiggendogli il cuore senza alcuna pietà . Avanza avvolta in un paio di pantaloni neri aderenti con il copri fronte legato alla coscia sinistra, un top blu elettrico a segnarne le forme e a lasciarle il ventre chiaro scoperto. I piedi presentano un paio di sandali ninja che lasciano le dita scoperte, mentre solo sulla mano destra è presente un guanto ninja. I capelli corti sono acconciato nello stesso modo di sempre , rosa compresa, le palpebre truccate di blu e tutti i piercing al loro posto. Non porta alcun arma, non può in ospedale . Unica nota strana sta in un ranocchio sulla spalla sinistra "dove andiamo?" Curioso come sempre non si può trattenere di fare domande di qualsiasi tipo , la vocina gracchiante e infantile è tenuta abbastanza bassa < in ospedale, devo farmi curare >. Ormai pochi passi la separano dall'entrata del luogo, la attraversa senza alcun timore apparente e si dirige al bancone dove starebbe una delle solite segretarie giusto per vedere cosa ci sia da fare, non ricorda di essere mai stata in ospedale prima di allora. E rimane lì ad insistere sulla gravità della ferita. È grave? Spera non troppo, ma con la sicurezza che una cicatrice sarebbe rimasta, e lei vuole che rimanga segnata sulla sua pelle, sarebbe stato il suo monito e il suo obiettivo.[ png Kei ]

14:40 Kaori:
 L'infermiera che si occupa di dare una occhiata alla mano della ragazza si ritrova a dare una prima valutazione molto sommaria dell'entità del danno osservando da vicino la ferita della giovane. Appunta alcuni dati e alcune informazioni su di una cartella pulita e si ritrova ad annuire fra sé e sé mentre compila un qualche modulo standard per la medicazione dei pazienti. "Bene. Adesso cerchiamo un medico per la sua mano. Non sembra molto grave, per cui potrebbe dover aspettare un po'" spiega la donna voltandosi ora verso il banco. Kaori è di spalle, sta chiacchierando con una infermiera mentre finisce il suo caffé. Ed è proprio questa ragazza che, notando la mano ferita di Fumiko poco distante, si ritrova a guardare Kaori con una occhiata un po' più seria. "Signorina Hyuga, c'è una ragazza con una mano ferita. Vuole darle una occhiata?" domanda a bassa voce indicando con un cenno del capo la direzione alle spalle di Kaori. La giovane finisce di bere il contenuto del suo bicchierino e, buttandolo nel cestino dell'immondizia al proprio fianco, va a umettandosi le labbra per pulirle da eventuali residui di caffè. <Oh, sicuro. Vediamo subito di che si--...> inizia col dire la giovane andando dunque a voltarsi in direzione di Fumiko. Ci mette qualche attimo a rendersi conto di chi ha davanti. Qualche istante a rendersi conto di essersi bloccata, di star fissando con sguardo perso una paziente. La sua testa pulsa molto più forte, il dolore quasi le fa salire un conato di vomito, oppure è solo la sensazione di nausea dovuta all'idea che la donna che ora sta con il suo ex quasi marito è sua cugina. Non lo sa, non è in grado di capirlo ora come ora, ma sa che non c'è nulla che possa fare in proposito e che, in qualche modo, quella ragazza si è solo ritrovata coinvolta nella vita dell'uomo sbagliato. Inspira a fondo cercando di scacciare dalla mente qualsiasi altro pensiero o qualsiasi altra distrazione deglutendo il groppo che le stava bloccando la gola. <Ci penso io.> dice dopo pochi secondi di silenzio allungando una mano verso il banco dove la precedente infermiera si appresta a passarle la cartella appena compilata della paziente. <Seguimi. Andiamo a controllare questa brutta ferita> si rivolge quindi a Fumiko sorreggendone lo sguardo. E' più fredda di quanto non vorrebbe essere, cercare di rimanere calma e civile è uno sforzo già abbastanza grande senza considerare il tentativo di essere anche gentile. Si volterebbe per incamminarsi verso una vicina stanza che si rivela essere un piccolo ambulatorio. Un lettino è disposto al centro della stanza al di sotto di una grande lampada chirurgica che emana una fortissima luce bianca. Un odore penetrante di disinfettante riempie il locale mentre strumenti, e attrezzature mediche varie si dispongono per le pareti riempiendo la camera. Se Fumiko l'avesse seguita Kaori sarebbe andata a richiudere la porta dietro di loro poggiando la cartella su un ripiano lì accanto. <Accomodati pure sul lettino. Poggia la mano sul ripiano girevole> le indica con un cenno del capo quella sorta di piano d'appoggio collegato al lettino che può essere spostato al di sopra del letto oppure a lato per poggiare eventuali strumenti o, come in questo caso, parti del corpo per facilitare la visita. Non ha intenzione di chiederle nulla, non ha intenzione di affrontare un argomento che è troppo malridotta per tirar fuori. Vuole solamente che questo momento passi, che tutto semplicemente finisca al più presto. [chakra: on]

14:58 Fumiko:
 "Kaeru non è grave vero?" La ranocchia chiede con una lieve ansia, si può percepire la sua vocina provenire dalla spalla della donna mentre quella abbraccia il collo della Senjuu con le zampine palmate < nulla di grave Kei, nulla di cui ti debba preoccupare > cerca di consolare il piccoletto, che abbia paura di perdere anche lei è palese. Continua a discutere con la donna < beh avrei bisogno di fare il prima possibile invece > se un tempo avrebbe abbassato la testa e sarebbe stata in silenzio ad attendere, adesso risponde a tono pure. Ha bisogno di curarsi e tornare nel dojo Senjuu per poter continuare gli allenamenti sulla propria abilità ancora poco controllata. Attende finché una voce non la fa voltare e si ritrova davanti niente poco di meno che Kaori, la ex del proprio ragazzo. La osserva, non abbassa lo sguardo anzi la fissa negli occhi con una certa insistenza con il volto che non mostra alcuna emozione. Sapeva già che lei lavora lì, ma incontrarla quel giorno? Non avrebbe sperato in cotanta sfortuna, ovviamente nell inconsapevolezza che lei sa tutto sul legame di quasi sangue ma comunque di parentela che la unisce all'Oboro. Dannato Raido, lo avrebbe strigliato per bene per aver rivelato la questione alla sua ex senza il proprio permesso, ma questo è un altro discorso di cui ancora non sa nulla, chissà se ne verrà a conoscenza grazie alla donna? < andiamo > usa lo stesso identico tono che lei usa, freddo e distaccato, è una paziente non la sua migliore amica e nemmeno un amica in realtà , non è nulla per lei. Ma una cosa gliela deve , aver salvato la vita a Raido < grazie per avergli salvato la vita > tono distaccato e senza emozioni mentre la segue, ha detto quello che doveva ma nessun calore esce dalle sue labbra. È cambiata e su questo non ci piove. Va ad accomodarsi dove le viene indicato con calma , e la ranocchia inizia a farsi risentire "tu non farai male a Kaeru?" si rivolge direttamente a Kaori questa volta, spingendosi su due zampe così da poter essere visto meglio < tranquillo Kei, è un dottore > come se questo chiudesse la questione. È molto più tranquilla, il pensiero di lei è sceso nella provi a classifica di problemi , arrivando quasi al fondo si può dire. Non si può dire lo stesso dell'altro Hyuga, con lui non sa ancora cosa fare. Andare dall'Hokage?

15:26 Kaori:
 Sembra quasi che ora dinnanzi a lei si stagli una persona completamente diversa da quella che Kaori ha incontrato durante il loro primo e unico incontro. Non v'è traccia della ragazza allegra e sensibile che aveva incontrato quel giorno, ma al suo posto c'è una sorta di ghiacciolo con una strana ranocchia su una spalla. Per un certo senso la cosa è confortante: non avrebbe avuto le forze per affrontare un'altra penosa conversazione come quella dell'ultima volta. Beh, sempre che la si possa definire conversazione considerando che da quando si era presentata l'altra aveva solo pianto e poi è scappata via nonostante Kaori stesse persino cercando di confortarla. Insomma un comportamento non dei migliori ma poco importa. La ragazza segue i passi della Hyuga e quando va a pronunciare quelle parole, appena fuori dall'ambulatorio, Kaori si ritrova a fermarsi e voltarsi verso di lei con l'indice alzato e lo sguardo semplicemente di ghiaccio, le fitte alla testa a farle quasi uscire dalle labbra un gemito sonoro. <No.> dice decisa, dura, fissandola negli occhi. <Non continueremo in questo modo. Ci incontriamo, viene messo in mezzo e lacrime e disperazione. Non ne ho la minima intenzione> scandisce per bene lei respirando a fondo, piano, cercando di essere il più chiara e concisa possibile nelle sue condizioni. <Quello che c'è stato tra di noi non è affare tuo così come gli strani perversi giochetti fra voi non sono i miei. Ho chiuso, con lui. Non l'ho salvato per fare un favore a te o a lui, l'ho fatto solo per Kouki. Le ho promesso che avrebbe ancora avuto i suoi genitori e che non sarebbe rimasta sola e così sarà.> Non è vero. Non l'ha salvato solo per lei, non l'ha salvato per puro senso del dovere. Ha bisogno che lui viva, ha bisogno di saperlo vivo. E' furiosa, è delusa, è arrabbiata, certo. Ma nessun sentimento al mondo sarebbe capace di farle provare gioia o indifferenza circa la possibile morte dell'Oboro. Avrebbe sempre cercato di salvarlo indipendentemente da ciò che prova per lui in un dato momento. Certo, è qualcosa di cui non è ancora consapevole, è una verità che non vuole accettare perchè troppo travolta dalla rabbia e dalla delusione nati dopo il loro ultimo incontro, ma è la realtà dei fatti. <Quindi lascia perdere. Non è necessario che ne parliamo o che troviamo una qualche intesa. Non c'è niente che ci leghi> Deglutisce voltandosi nuovamente verso la stanza così da permettere all'altra di entrare dopo di lei. E' raro sentire Kaori così risoluta, così tagliente e autoritaria. E' raro sentirla così decisa e fredda ma in questo momento ed in questa particolare situazione non c'è alcun modo che possa comportarsi diversamente. E non perchè Fumiko le abbia fatto qualcosa, ma solo per stanchezza e frustrazione. Quella situazione è semplicemente troppo grande per lei, troppo soverchiante e in un certo senso troppo estranea perchè possa sforzarsi di farla quadrare. Dopotutto lei non fa più parte della vita dell'Oboro se non per quei pochi momenti in cui sarebbero stati assieme alla loro bambina. Non c'è motivo per cui debba cercare di avere un buon legame con l'altra, nessun motivo per cui debba trovare un accordo od una intesa con lei. Fumiko si accomoda, si siede e quando Kaori si avvicina per andare a visitarla si ritrova sorpresa nel notare la ranocchia andare a parlarle dalla spalla della ragazza. Rimane interdetta per un attimo schiudendo le labbra e fissando prima una e poi l'altra con gli occhi sgranati, le palpebre a sbattere rapidamente. <...La tua rana ha appena parlato. Non sono diventata pazza all'improvviso, vero?> domanda alla Senjuu temendo quasi di essere ancora preda di qualche strano postumo da sbornia. <Comunque non dovrebbe essere una ferita grave apparentemente. Dovrebbe volerci poco a curarla> aggiunge per rispondere alla possibile reale ranocchia e per rassicurare in qualche modo la ragazza. Ecco dunque che Kaori andrebbe ad osservare da vicino la mano tenendola ben aperta sul tavolino e scrutando la ferita con occhio attento. Il taglio è abbastanza profondo ma non abbastanza da arrivare a bucare l'altro estremo della mano. Oltretutto è un taglio netto, i lembi di pelle sono perfettamente divisi, non hanno i bordi frastagliati, per cui dev'essere stata un'arma ben decisa a trafiggerne le carni. <Mh> analizza silenziosamente il tutto prima di andare ad annuire ed espirare piano. <Okay, adesso la rimettiamo a posto. Potrebbe bruciare all'inizio, ma ci vorrà un attimo perchè vada meglio.> spiega tranquilla prima di riprendere. <Tuttavia prima è meglio se prendi questo tonico. Una ferita simile deve averti fatto perdere molto sangue. E' bene assicurarsi che lo rigeneri tutto> aggiunge estraendo dalla tasca un tonico, porgendolo alla giovane. Quindi, a quel punto, una volta che Fumiko avesse recuperato la pillola, Kaori va a concentrarsi sul chakra che scorre nel suo corpo. Andrebbe ad individuare le energie fisiche presenti nel suo chakra per prelevarne una parte ed indirizzarle verso ambo i palmi. Qui andrebbe a sospingere tale energia all'esterno per avvolgere le mani di chakra verdastro. A questo punto ecco che porterebbe i palmi a sovrapporsi a croce l'un sull'altro ad un'altezza di circa 10 cm dalla mano della ragazza. Il chakra verdastro andrebbe a venir fatto fluire verso la ferita ed il chakra medico andrebbe quindi ad accelerare il processo di riproduzione e rigenerazione cellulare che quindi porterebbe alla guarigione accelerata dei tessuti tranciati all'interno della mano: nervi, vasi sanguigni, carne e muscoli. [Competenze curative B] [Mani terapeutiche B (+ 7 PS)] [chakra: 90/100] [Tonico coagulante]

15:44 Fumiko:
 Entrambi i due, la Senjuu e la ranocchia ascoltano il dire della giovane donna di fronte a loro, nota il suo sguardo di ghiaccio e non può dire nulla sul fatto che l'altra non voglia cercare un rapporto con lei, perché nemmeno lei ne vuole. < sono concorde a non andare oltre a quello che puoi venire a conoscenza e che io venga a conoscenza di voi due > non le interessa che il ragazzo sia stato quasi sposato con quella donna, non lo è stato e non lo sarà mai, tanto basta a farla stare tranquilla. Peccato che le parole dell'altra chiariscono molte cose, specialmente sulla sua freddezza < hai ragione > continua ormai a darle ragione ma fino ad un certo punto, perché poi qualcosa inizia a pungerle sotto la pelle, orgoglio? Gelosia? Chi lo sa, ma sta iniziando a scoprire parti di se che aveva cancellato con la perdita dei propri ricordi, quando aveva cercato di crearsi un modo dolce e dorato, spazzato via da un colpo di vento come un castello di carte. Ricorda abbastanza da far diventare duro come la pietra il proprio cuore, staccarsi dai sentimenti . E Raido dovrebbe esserne orgoglioso, ha tentato di insegnarle a staccarsi dai sentimenti e finalmente si è scoperta esserne molto più che brava. La continua a guardare senza sorridere ne nulla, la osserva e basta < non sono affari tuoi, e i tuoi non mi interessano > sembra risentirla quando ha piantato un paletto nel cuore di Raido dicendogli quello che pensa nel peggiore dei modi. Nessun senso di colpa, nessuna dolcezza viene elargita < Raido non aveva alcun diritto di dirti nulla > e qui mette in chiaro che se fosse stato per lei non avrebbe saputo nulla lei, soprattutto lei, dal suo punto di vista lei non tiene più alcun diritto sulla vita dell'Oboro. Nemmeno la propria madre è ancora venuta a conoscenza di quella relazione, e sta attendendo il bianco che si riprend, e invece quello che fa? Va a spiattellare tutto senza il proprio consenso alla sua ex. Spera per Raido che sia bene in forma quando lei andrà da lui. "Si dolcezza, io parlo" ecco un altro sorriso scintillante da parte della rana che ovviamente non ha compreso qualcosa che non sa . Muove i fianchi con fare ammiccante verso la donna "anche tu non sei messa male" dice fissandole il seno con insistenza e paragonandola a quello di Fumiko < Kei smettila > un riprovero che va a vuoto dato che la rana sta mandando dei baci alla Hyuga < scusalo, non riesco a trattenerlo > sospira abbassando gli occhi e scuotendo il capo . Con suo sommo piacere si passa alla parte medica < rimarrà la cicatrice? > una domanda strana probabilmente e posta con un certo desiderio . Ingolla la pillola con calma , che bruci o meno non fa differenza, quel dolore è un piccolo prezzo da pagare per fare quello che deve. Rimane in silenzio spostando lo sguardo dal medico alla stanza, alla finestra, in ordine sparso e con calma, la mano rilassata sotto le sue cure .

16:00 Kaori:
 Bene. Fumiko non sembra pensarla diversamente dalla Hyuga e questo semplifica di gran lunga le cose. Le due non discutono, non litigano, si limitano semplicemente a mettere dei paletti durante i loro incontri, delle regole di base per poter convivere serenamente qualsiasi loro futuro incontro. Essenzialmente la regola è solamente una, ovvero quella di non parlare dello strano legame che indirettamente le unisce attraverso il rapporto che le due hanno o hanno avuto con l'Oboro. Una situazione complessa e spinosa che tuttavia per il momento forse è meglio non analizzare oltre. Kaori annuisce senza aggiungere altro, lieta del fatto che la ragazza paia essere collaborativa. Tuttavia quando ode quell'ulteriore dire si ritrova a guardarla in silenzio per qualche attimo di troppo per poi sospirare appena dal naso e distogliere lo sguardo con una ombra ferita nello sguardo. <Credimi, avrei preferito non sapere> mormora a mezza voce ammettendo quella triste verità. Se solo non avesse saputo quel loro segreto adesso le cose sarebbero estremamente diverse. Forse sarebbe rimasta a Kusa ad occuparsi della riabilitazione di Raido, forse avrebbe dormito alla sua magione assieme a Kouki, forse adesso si ritroverebbe in un ben altro ospedale a controllare le sue condizioni. Tutto sarebbe stato meno doloroso e più semplice per quanto la situazione sarebbe ugualmente rimasta complessa. Invece tutto è andato in pezzi solo perchè adesso Kaori sa qualcosa che non è in grado di sopportare. La fatidica goccia che fa traboccare un vaso in bilico. A smorzare la tensione nella stanza, comunque, provvede la ranocchia dal carattere vispo e peperino. Kaori la osserva piuttosto sorpresa, basita, rimanendo persino di stucco quando la creaturina fa quell'apprezzamento eloquente alle generose curve della Hyuga. La special si ritrova a boccheggiare sorpresa per qualche attimo non avendo la più pallida idea su come dovrebbe reagire agli apprezzamenti poco velati di una... rana. <A-ahm... ehm... grazie?> azzarderebbe, interdetta, boccheggiando appena, sentendo una risatina divertita fermarlesi in gola. Quella situazione stava divenendo sempre più assurda! Lo sguardo passa poi su Fumiko mentre l'operazione procede ed il chakra medico entra nella ferita andando a ripristinare la consistenza di tessuti e nervi danneggiati dalla ferita. Un bruciore che va lentamente spegnendosi come quando si mette acqua fredda su una piccola bruciatura insignificante. <Figurati. Poteva dire cose peggiori suppongo> si stringe nelle spalle con fare pacato, la voce ancora piuttosto distaccata ma un pelo meno fredda di prima. Esser riuscita a trovare una sorta di accordo con l'altra circa la loro situazione l'ha quasi calmata. <Ma... come mai vai in giro con una rana? Voglio dire, non è che sia una cosa brutta... cioè, io ho una tigre a casa quindi non posso dire nulla ma... cioè. Parla> chiede alla fine con fare incuriosito guardando poi il piccolo Kei. <E' la prima volta che vedo un animale parlante> gli dice osservandolo, incuriosita, con fare tranquillo, procedendo nel mentre con la cura alla mano di Fumiko. Il tonico nel mentre sta iniziando a far effetto e poco a poco va a rigenerare nel suo corpo la quantità di sangue perduta donandole un po' di forza e di energie. <Temo di sì. Non sarà molto vistosa, ma non posso evitare che rimanga il segno. E' un taglio piuttosto profondo> le risponde, alla fine, alzando su di lei lo sguardo. [Competenze curative B] [Mani terapeutiche B (+ 7 PS)] [chakra: 89.5/100] [Ps Fumiko: 60 + 7 (Mani terapeutiche turno 1) = 67 + 20 (tonico coagulante) = 87 + 7 (Mani terapeutiche turno 2) = 94]

16:16 Fumiko:
 Crede di poter sentire la ragazza che ha di fronte continuare a parlare, ma sono arrivate entrambe alla fine delle loro energie, hanno discusso per così dire, un modo per convivere nello stesso paese, nella stessa città. Un modo per non provare troppo rancore nei confronti dell'altra , ma lei infondo non è arrabbiata con Kaori, lo è molto di più con Raido e su di lui si sarebbe scaricate le conseguenze delle sue azioni e delle sue parole, non su quella donna . Anche se le da parecchio fastidio che lei sappia qualcosa di così intimo tra lei e Raido, qualcosa che non vuole che sappiano adesso e in questo modo. Avrebbe voluto dirlo a pochi e credeva che anche l'Oboro la pensi così . Chissà se la ragazza avesse raccontato la situazione a qualcuno, non avrebbe potuto impedirlo . Pensiero che la porta a sospirare pesantemente e calar leggermente le spalle sotto un altro peso che si aggiunge ai problemi che già ha < nemmeno io > si ritrova a sussurrare in risposta al suo volere non sapere. Lei stessa avrebbe voluto che tutto fosse uno scherzo e una bulla < ti avrà detto che sono la sorella di Kurako > gira il discorso su un punto che le creme particolarmente < non ho trovato ancora il suo corpo > non sa dove sia, ma vuole riportarlo a casa, dargli una tomba dove la Made avrebbe potuto piangerlo e lui possa trovare pace sotto il grande albero dei Senjuu. Non sa nulla o quasi di lui ma il dolore della madre lo conosce e non può startene con le mani in mano, deve trovarlo e riportarlo a casa sua. La ranocchia che continua con quel flirt a senso unico , si accarezza la pelata con fare suadente, per quanto possa essere suadente una rana < nemmeno un animale parlante ? > sgrana leggermente gli occhi, per lei sta diventando qualcosa di normale < ho incontrato varie rane che parlano, una di dieci metri una volta, una di due metri mi ha ingoiato invece, un altro mi ha posto degli indovinelli da risolvere > tutte rane parlanti, una stranissima affinità la lega a quell'animale che si ritrova sempre in mezzo ai piedi < ho salvato insieme ad Hiashi il loro capo, erano una legione di ranocchie. Lui è rimasto solo.. > non dice chiaramente che ha perso la madre, ma dovrebbe essere facilmente intuibile "e sono andato con Kaeru" continua la frase lui stesso avvicinandosi di più al collo della giovane poggiandoci la testolina < voglio che rimanga il segno > quel colpo che si è autoinflitta per rabbia, dolore, desiderio di vendetta sarebbe stato sempre sotto ai propri occhi , non avrebbe mai potuta ignorarla e non pensare . Continua a subire senza dire nulla, recuperando pian piano forze e il dolore continua a diminuire finalmente

16:32 Kaori:
 Kaori annuisce meccanicamente, con fare rigido, quando Fumiko pronuncia quelle parole. Stanno danzando su un territorio pericoloso, al confine fra i limiti che si sono appena imposte di rispettare durante i loro incontri. Non sta parlando direttamente di Raido ma sta parlando di Kurako che, in qualche modo, nella mente della Hyuga è forse quasi peggio considerando che è proprio il legame fra i due ad aver incasinato ancor di più le cose nella sua mente. Tuttavia quando continua con la successiva frase la ragazza si ritrova a schiudere le labbra e guardarla con espressione per un secondo incerta. Indecisa se dire o meno quel che pensa. Ma alla fine capitola e semplicemente inspira a fondo passandosi una mano fra i capelli sulla parte superiore del capo, vicino lo chignon che li tiene su. <Non penso lo troverai mai.> le dice senza mezzi termini, guardandola in viso, con una espressione a metà strada fra il dispiaciuto ed il teso. <E' stato nascosto perchè potesse essere tenuto al sicuro, suppongo. Qui a Konoha non sarebbe stato accolto per niente bene, la gente non ha gran considerazione di lui. Era un individuo difficile, specie nell'ultimo periodo> sospira lei ricordando fin troppo bene l'incontro con Nan. Non sa neppure lei dove si trovi il corpo del ragazzo, Yukio non ha voluto dirglielo ma sa che è sicuramente in qualche luogo che lui ben conosce e che può raggiungere quando desidera. Dopotutto è stato proprio il Tessai a donarle la veste di Kurako per permetterle di avvicinare Asia non troppo tempo prima. <E' assurdo che siamo collegate entrambe persino a Kurako. Mi sembra tutto uno scherzo> commenta, poco dopo, con fare stanco, pensando a quanto il destino sia beffardo. Dona loro lo stesso uomo e poi le lega ad una stessa persona tramite legami diversi. Di famiglia una, di amicizia l'altra. Kaori dopotutto ha deciso di prendersi cura di Asia a seguito della morte dell'altro, quasi fosse una sua eredità. E' tutto così assurdo che quasi pare non crederci. Intanto la cura continua e la ferita va rapidamente richiudendosi andando a lasciare sulla pelle di Fumiko un unico solco rosso piuttosto sottile ma ben visibile. Un taglio ben rimarginato e totalmente guarito che par essere quasi vecchio di giorni. Ascolta le sue parole circa i suoi strani incontri con queste rane e si ritrova a fissarla sgomenta, inarcando le sopracciglia con fare stranito, soprattutto fino a quando non ode quell'ultimo dire circa Hiashi. <Aspetta. Quando dici che hai combattuto con Hiashi ti riferisci al... golem di lava?> domanda lei assottigliando appena lo sguardo, ritrovandosi a collegare ora le sue parole con quelle dello Hyuga che le raccontava di essere stato salvato da una genin piuttosto promettente. <Come mai la chiami Kaeru?> domanda dunque al ranocchio quando lui termina la frase per conto della ragazza, osservandolo in viso con fare incuriosito. Ad ogni modo interrompe il flusso di chakra medico e distoglie le sue mani da sopra quelle della Senjuu. <Beh, ti è andata bene allora, direi.> le dice indicandole la mano con il suo nuovo segno rosso ben impresso sul palmo. <Se l'avessi saputo prima avrei richiuso il taglio con dei punti, sarebbe rimasta una ferita più evidente> abbozza un sorriso ritrovandosi a sorprendersi di se stessa nel momento in cui si ritrova inconsciamente a scherzare proprio con la ragazza. <Comunque non dovrebbe darti problemi ora. Prova a muoverla, dimmi se senti qualcosa che non va> aggiunge poco dopo schiarendosi la voce, umettandosi le labbra, lasciandole modo di verificare che la ferita sia effettivamente totalmente guarita. [Competenze curative B] [Mani terapeutiche B (+ 7 PS)] [chakra: 89/100] [Ps Fumiko: 94 + 20 (tonico) + 7 (mani terapeutiche) = 100]

16:50 Fumiko:
 Ascolta le parole riguardanti il fratello, storce il naso < non importa, continuerò a cercarlo > e conosce anche il fatto che sia ben visto a Konoha ma ciò poco le importa, lo deve trovare per la madre e per darle un poco di pace almeno con lui, riguardo gli altri due uomini che le hanno rovinato la vita ci avrebbe pensato con il tempo, e diventando sempre più forte < assurdo > ed è veramente assurdo come le strade di quelle due donne si sia incrociato in questo modo assurdo e strambo, magari sarebbero potute anche diventare buone amiche in un altro contesto, ma la presenza di troppe cose nella loro vita le avrebbe sempre impedito di stringere un vero legame. Almeno adesso riescono a parlare con tranquillità . Osserva la propria mano sotto le cure della donna, ormai sembra mancare veramente poco affinché possa tornare a muoverla con più vigore e come prima < sì al golem di lava, sembra che lo avessero chiamato Balrog o una cosa del genere > e a differenza di Hiashi non aveva ricevuto alcuna botta di lava nel corpo, quella sarebbe stata molto più fastidiosa da avere addosso, invece quella cicatrice ha un significato più profondo. Non sa come l'abbia vista Hiashi, ma lei ha visto quello che ha fatto lui, come si è cibato dei cuori di un neonato e della madre appena sacrificati. E qui le parole del padre rimbombano nella mente, come può continuare anche solo a sapere dell'esistenza di un cannibale senza alcuna pietà ? Senza il rispetto per due vite rubate dall'odio che alberga nel mondo? Persa nei pensieri ci pensa Kei in persona (?) a parlare è conversare "perché lei è parte di noi ormai" in che senso non lo saprebbe spiegare , perciò chiede aiuto alla donna schiaffandole le zampe sul viso < uhm? Ah sì, credo di avere una specie di affinità con loro > ammette senza mezzi termini, è quello che ha potuto capire almeno . Si ritrova a fare un mezzo sorriso alle parole di lei sulla cicatrice sulla mano < magari la prossima volta te lo chiederò prima > e probabilmente ci sarebbe stato un altro loro incontro li dentro. Solleva il braccio e la mano ponendola davanti gli occhi, la stringe e la muove, chiude e apre più volte con forza < sembra sia tutto apposto > conferma continuando a guardare la propria mano.

17:03 Kaori:
 Kaori non aggiunge altro al dire della ragazza. In qualche modo Yukio sembrava voler tenere piuttosto riservata la notizia di essere connesso al corpo di Kurako e Kaori era venuta a conoscenza di quella possibilità solo grazie all'aiuto di Mekura. Non le sembra il caso di andare a divulgare questa informazione così liberamente, sebbene in realtà la ragazza potrebbe avere il diritto di saperlo essendo di fatto la sorella del ragazzo. Tuttavia è un argomento delicato, non stanno parlando di uno shinobi qualsiasi e la Hyuga preferisce evitare di creare possibili complicanze con una frase di troppo. Così si limita ad osservare quanto siano bizzarri i casi della vita mentre la cura ha finalmente termine. <Oh. Quindi sei tu la persona che volevo ringraziare> afferma la special jonin sentendosi quasi presa in giro dal fato per quella serie di coincidenze che sembrano legarle man mano che il tempo passa. Sospira appena, esterrefatta, prima di umettarsi le labbra e tornare a volgere sul di lei viso il proprio sguardo adesso più sincero e serio che mai, senza alcuna traccia di gelo o autorità, ma di semplice spontaneità. <Grazie per aver salvato Hiashi.> le dice, dopo pochi attimi di silenzio, sinceramente, stringendo le labbra in una espressione leggermente imbarazzata, prima di avvertire una nuova fitta alla testa e lo stomaco contrarsi in modo fastidioso a ricordarle la bravata di quella notte. La vicenda di Fumiko con i rospi, poi, porta la Hyuga a chiedersi come alla fine sia andata fra Raido e i serpenti di Orochimaru. Si chiede se alla fine sia riuscito a capire cosa desiderassero da lui, se il punto in comune fra loro derivasse semplicemente dai geni del Sannin impiantati nel suo collo tramite il sigillo maledetto o se ci fosse dell'altro che lei non ha più avuto modo di scoprire. Scaccia il pensiero rapidamente ritrovandosi a tornare presente a se stessa e sorridere ai due. In qualche modo la visita è andata per il meglio e sono riuscite a mantenere un rapporto piuttosto civile e pacato. Non propriamente tranquillo, ma almeno decoroso. <Beh spero che non dovrai tornare in ospedale troppo presto. Non è un bel modo per incontrarsi> risponde Kaori alzandosi e abbozzando un mezzo sorriso. Non che per loro esista in ogni caso un bel modo per incrociare le loro rispettive vie, ma questo preferisce evitare di dirlo lasciando che la cosa rimanga sottintesa ed ovvia fra loro. <Bene. Allora puoi andare. Abbiamo finito> le dice quando si assicura che Fumiko riesca a muovere liberamente la mano senza alcun problema o alcuna differenza rispetto a prima della ferita. <Cerca di... stare attenta> le dice, semplicemente, non sapendo bene come altro salutarla, ritrovandosi a lasciarle modo di andarsene oppure di restare nel qual caso avesse avuto qualsiasi altra cosa da chiederle o da dirle. [Se End (?)]

17:15 Fumiko:
 Avrebbe smosso mari e monti per ritrovarlo e dargli una degna sepoltura, peccato che sappia poco e niente sulla facendo, su come sia morto e chi lo abbia ucciso in realtà . Sospira e infine si blocca sentendo quelle parole < ringraziarmi ?> è sorpresa, di cosa avrebbe dovuto ringraziarla? E alla fine capisce a cosa si riferisca < ho combattuto perché dovevo o sarei morta pure io. Non credo tu sappia tutto quello che è successo ..> e la lascia con quella frase a metà. Ancora non avrebbe raccontato a qualcuno di Hiashi e dei cuori, avrebbe prima parlato con Hiashi stesso, perché deve sapere , ne ha il diritto dopotutto. È stata lei ad averlo visto compiere quell'abominio e dalle sue parole avrebbe scelto il da farsi nei suoi confronti . Nota come ci sia dell'imbarazzo nelle sue parole e nel suo viso, specchio del proprio mentre volta lo sguardo, è più capace a sorreggere qualcosa di freddo e distaccato che qualcosa che abbia calore. < cercherò di fare del mio meglio per non tornarci > era anche riuscita ad imparare il doton per questo, per avere modo di proteggersi di più . Si rialza in piedi con la ranocchia ancora sulla spalla , e si ritrova nel momento più imbarazzante tra le due , la guarda e un lieve rossore le tinge le gote < a-anche tu > si limita a dirle con un mezzo cenno del capo e da lì sarebbe uscita per tornare per strada e poter tirare un sospiro di sollievo. L'incontro l'ha agitata non poco, ma non dimentica che deve parlare con Raido e strigliarlo per bene. [ end]

Fumiko si reca in ospedale per farsi curare la mano ferita dalla missione svolta con Hiashi e si ritrova a venire curata da una Kaori in post sbronza.

Le due hanno modo di parlare più o meno civilmente sebbene ci sia una iniziale freddezza a rendere complessa la conversazione. Tuttavia col tempo questa va affievolendosi permettendo loro di arrivare ad un dialogo pacifico e leggermente intimidito.


Up salute per Fumiko ~