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con Hiashi , Kaori

11:04 Hiashi :
  [Stanza] Altra missione, altra visita in ospedale... sembra quasi una routine ormai. Ci manca solo che gli intitolino una stanza personale dato il tempo che ci passa. Magari con una donazione potrebbe anche riuscire a farcela, sarebbe interessante una camera personale riservata, soprattutto per uno come lui a cui piace la compagnia di se stesso. Al momento in realà il moro non sa neppure se sia in una stanza singola o no dato che attorno al suo letto è stato messo un separé che gli blocca la vista; indosso solamente il camice e nient'altro oltre le proprie bende personali naturalmente e la gamba destra invece è stata snudata e gli è stata posizionata sopraelevata rispetto al resto del corpo tenuta bella libera e pulita con meno contatto possibile con qualsiasi altro oggetto. Si è pesantemente ustionato questa volta quindi di andarsene in giro come se nulla fosse non se ne parla proprio... neppure zoppicando zoppicando, gli è stato categoricamente proibito ed una cattiva infermiera più simile ad un orango che ad una donna lo ha minacciato di stenderlo con una iniezione di morfina se avesse osato disobbedire per questo i lavori li ha lasciati compiere alle copie [Chakra on]

11:10 Kaori:
 A giorni ci sarebbe stato l'intervento di Raido e Kaori è tornata a Konoha a chiedere alcune informazioni al suo sensei in ospedale per poter operare al meglio quella terribile massa nel corpo dell'Oboro. E' il medico di cui si fida di più al mondo e per questo è tornata da Kusa per incontrarlo. Ne ha approfittato per seguire uno dei suoi soliti turni visto che non sarebbe tornata a Kusa fino a quella sera e perciò si ritrova ad avanzare per le corsie indossando il suo camice da medico chiuso fino alle cosce da cui poi spuntano un paio di pantaloni elasticizzati neri e delle ciabatte da ospedale. I capelli sono raccolti in un alto chignon mentre nessuna arma è con sé. Sta sistemando alcune cartelle ai loro posti dopo i controlli post-operatori quando una infermiera la raggiunge dicendole che c'è uno Hyuga ferito con una brutta ustione ad una gamba. Kaori si domanda se la donna sia venuta a cercarla solo perchè è una Hyuga anche lei ma non chiede nulla. Accetta la cartella e quindi, annuendo annuendo, si dirige a passo svelto verso la camera in questione. Quando entra si avvicina alla tendina tirata e la apre per ritrovarsi davanti uno Hiashi disteso e con un arto piuttosto tumefatto. <Le tue gambe e le ustioni vanno molto d'accordo devo dire> commenta lei con un piccolo sospiro divertito, guardando il ragazzo con fare gentile. <Ehi. Cosa ti è successo questa volta?> gli domanderebbe allora andando a richiudere la tenda alle loro spalle per avvicinarsi meglio alla parte del lettino dove son posti gli arti inferiori, osservando con occhio clinico e attento la ferita per assicurarsi di sapere come trattarla al meglio delle sue capacità. [Competenze Mediche B] [chakra: on]

11:27 Hiashi :
  [Stanza] Come già successo molte altre volte in passato il moro si ritrova partecipe di cure soministrategli dalla sua compagna di Clan Kaori che giorno dopo giorno diventa un medico sempre migliore. Sempre più brava e quindi non è affatto un male farsi curare appositamente da lei <Buongiorno Kaori-s...> ma si blocca <Kaori> insomma c'è stata una discussione incentrata appositamente sul nome da utilizzare quindi sarebbe stupido da parte sua ostinarsi su dei suffissi onorifici che non portano ne onore ne piacere a colei che le riceve <Lieto di rivederti> forse... o forse no vedremo <sono i rischi che corriamo noi che abbiamo scelto di spacializzarci nell'arte del Taijutsu> i combattimenti a corto raggio espongono sicuramente ad un rischio maggiore essere feriti proprio perche bisogna avvicinarsi talmente tanto all'avversario da esporsi almeno parzialmente <un incontro ravvicinato con...> è in difficoltà <...un qualcosa> non sa neppure come definirlo ma ciò che sembra più calzante <una sorta di golem composto di fuoco, in realtà non ho idee precise su cosa fosse ma è stato uno degli scontri più difficili che abbia dovuto affrontare. In realtà se non fosse stato per la persona che era li con me in quel momento probabilmente non sarei qui> ed è vero... bisogna ringraziare quel santo suiton [Chakra on]

11:42 Kaori:
 Un piccolo sorriso increspa le labbra della Hyuga quando Hiashi va salutandola ricordandosi di non dover ricorrere ad alcun onorifico per parlare con lei. E' contenta che se ne sia ricordato, che in qualche modo stia cercando di venirle incontro sebbene sappia che questo non avrebbe in alcun modo cambiato le cose fra loro, che la loro amicizia avrebbe dovuto rinascere da zero se mai fossero stati in grado di essere nuovamente amici. E' una strada lunga, difficile e tortuosa, ma avrebbe fatto del suo meglio per non perderlo del tutto. Ascolta le sue parole e osserva nel mentre la brutta ustione sull'arto. Non sanguina, la carne viva è esposta ma sembra non essere più in atto alcun sanguinamento. E' come se l'ustione si fosse fermata, probabilmente qualcuno deve avergli prestato un primo soccorso di base con un tonico. <Hai preso un tonico?> domanda attenta mentre osserva la natura dell'ustione con occhio attento, piegandosi appena sull'arto per esser più vicina ad esso con lo sguardo. Quindi ascolterebbe il resoconto dell'altro ed una espressione sorpresa e colpita va a dipingersi sul di lei viso. <Accidenti. Eri messo così male?> domanda lei semplicemente colpita. Hiashi è uno dei guerrieri ninja più forti che conosce e se persino lui ha ammesso che senza l'aiuto di questo compagno sarebbe morto, allora vuol dire che ha dovuto davvero affrontare una sfida impossibile. <Beh, sono contenta che il tuo compagno di squadra ti abbia aiutato. Dovrei ringraziarlo> sorride lei non avendo la benché minima idea di chi questa persona sia. E se solo lo sapesse... Ah! Che ironia sarebbe! <Comunque non preoccuparti, guarirà completamente. Adesso me ne occupo io> lo rassicura quindi andando a richiamare a sé il chakra medico insito nel suo corpo. Si concentrerebbe sulle sue energie per richiamare dal flusso omogeneo di chakra le energie fisiche presenti in esso. Tenterebbe di prelevarne una parte portandola a galla verso le mani dove tenterebbe di farle fuoriuscire attraverso gli tsubo per avvolgere i palmi di un alone verdastro tiepido e piacevole. Quindi andrebbe a portare ambo le mani, poste a croce una sopra l'altra, al di sopra della gamba a circa una decina di centimetri di distanza. A questo punto farebbe fluire il chakra medico dalla mano fino all'arto andando ad accelerare il processo di rigenerazione cellulare ed epiteliale così da rigenerare la carte morta e bruciata e ripristinare lo stato originario dell'arto. [Mani terapeutiche B] [chakra: 90/100]

11:55 Hiashi :
  [Stanza] <Si ho preso un tonico durante lo scontro, pochi secondi dopo l'ustione> si ricorda ancora perfettamente il dolore che ha provato in quel momento, per certi versi avrebbe preferito che gli staccassero l'arto mentre per altri è contento che non sia stato così dato che si tratta di una pena che ha già dovuto sopportare in passato e non è affatto cosa da poco. Paga ancora le conseguenze della sua avventatezza giovanile e si ritrova a possedere quell'arto artificiale <Sebbene sia Genin da poco quella ragazza è stata in grado di padroneggiare il Suiton che si è rivelato essere il punto debole del nostro nemico> non sa che tra Fumiko e Kaori ci sia un rapporto particolare ma non sa neppure che si ocnoscono quindi è inutile fare quel nome <appena uscito di qui mi allenerò per imparare a manipolare anche io il Suiton> si è deciso, basta! Troppe volte ha finito col ritrovarsi ad averne bisogno ma fino a questo momento non è mai riuscito a far sui questa alterazione... o meglio, non ci ha mai provato <Grazie per prenderti cura delle mie ferite ogni volta> si abbandona alle sue mani, non ha intenzione di ostacolarla ma anzi di rilassarsi al punto da poter sopportare il processo rigenerativo <hai più avuto informazioni riguardanti il brandello del mio braccio destro che mi hai prelevato?> [Chakra on]

12:11 Kaori:
 Annuisce lei andando ad ascoltare la risposta di Hiashi. <Meglio così. Ha fermato immediatamente le bruciature e il sanguinamento.> commenta la ragazza quasi sovrappensiero prima di sentire quanto altro ha da dire il compagno circa la missione e la genin che lo ha aiutato a uscire vivo da quell'inferno. Kaori non si era aspettata davvero che fosse in squadra con una ragazza: a pelle si era ritrovata ad immaginare un ragazzo, non sa perché. <Oh. Accidenti> commenta lei schiudendo le labbra e sbattendo le ciglia, sorpresa. <Inizio a credere che forse dovrei cercare di saperlo padroneggiare anche io. Ultimamente qualsiasi missione faccio mi ritrovo in mezzo al fuoco, sta diventando un incubo> mormora con una mezza risata ricordando le ultime missioni che l'hanno vista coinvolta, l'ultima della quale -tra l'altro- proprio assieme allo Hyuga lì presente. Inizia quindi a curarlo a quel punto andando a far fluire il chakra medico dalle sue mani fino alla ferita così da far cadere la pelle e la carne morta una volta che il processo rigenerativo avesse fatto ricrescere tessuti nuovi e sani, perfettamente vivi. Ode il dire di Hiashi e lo sguardo va scivolando su di lui, sul suo viso, sentendosi presa alla sprovvista da quel ringraziamento. <Non dirlo nemmeno> espira alla fine con un mezzo sorriso stanco. <Anche se non fossi obbligata dal mio ruolo di medico, cercherei sempre di curare le tue ferite. Il fatto che le cose tra noi siano cambiate non mi ha fatto dimenticare ciò che sei stato per me, non potrei mai lasciarti in difficoltà.> ammette lei stringendo le labbra. Lo aveva considerato un fratello, un amico, il suo maestro. Il loro rapporto era una parte molto importante della sua vita e sebbene adesso sia cambiato così profondamente lei non dimentica ciò che sono stati un tempo, la complicità che li aveva legati quando ancora tutto andava bene fra loro. Tiene ancora a lui, farebbe ancora il possibile per aiutarlo in qualsiasi situazione. Il chakra medico procede nella sua opera e la domanda dello Hyuga la porta quindi ad espirare piano e fissarlo con sguardo costernato. <In realtà ancora no. O meglio, ho scoperto che si tratta di un materiale bio-organico, tecnicamente hai un braccio vivo. Più che una protesi direi che possa essere definito un trapianto. Ma poi c'è stata la mia partenza e il ritorno un po' incasinato e non ho avuto modo di scoprire più nel dettaglio di cosa sia precisamente fatto. Ma ci tornerò all'opera appena... avrò concluso un importante intervento> assicura lei annuendo con vigore, cercando di scacciare dalla mente il pensiero dell'operazione che dovrà effettuare su Raido. <Scusami per il ritardo. E' stato un periodo un po' folle, ultimamente> aggiunge, poco dopo, dispiaciuta. [Mani terapeutiche B] [chakra: 89.5/100]

12:25 Hiashi :
  [Stanza] A quanto pare ha fatto una cosa giusta prendendo il tonico, non si sarebbe aspettato che fosse così "efficace" seppur non fosse una ferita da taglio ma una ustione. L'odere della propria carne che brucia, sentirla sfrigolare, le terminazioni nervose che vengono distrutte lanciando tutte le proprie scariche al cervello che quasi impazzisce per il dolore percepito, la vista che si abbebbia... deve imparare a non farsi ferire. Sarebbe la più grande delle vittorie <sto facendo il medesimo ragionamento, ho bisogno del Suiton. Le missioni si stanno facendo sempre più difficili e complicate, devo riuscire a migliorare sotto tanti punti di vista> ricambia il mezzo sorriso di Kaori con il proprio freddo ed asettico tirar delle labbra che negli anni ha imparato a spacciare per sincero. Chiude gli occhi, si abbandona completamente rilassandosi sul letto e col capo sul cuscino contornato dal proprio "sciame" di capelli <non preoccuparti, prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno per le analisi. Vorrei capire perchè non vi scorre sangue, ma il chakra si... perchè ha questo colorito così bianco... e come riprodurlo: quando combatto ho sempre paura di danneggiare questa protesi o braccio trapiantato insomma perchè non saprei a chi rivolgermi per curarlo o aggiustarlo> [Chakra on]

13:49 Kaori:
 <Non angustiarti troppo. Sei un ninja incredibile e sicuramente riuscirai in qualche modo a trovare una soluzione per tutte le cose che non sai come affrontare> ci crede davvero, Kaori. Tutti loro hanno qualcosa nel quale son carenti. Un'arte, una tecnica, uno stile di combattimento. Lei non è capace di tenere un'arma in mano per esempio, l'altro ha problemi con le arti magiche. Possono allenarsi a migliorare ma difficilmente potranno padroneggiare tali arti come padroneggiano le loro principali. Per questo i ninja operano sempre in squadre così da poter fare affidamento ognuno sui punti di forza dell'altro. La cura continua, il chakra medico va disperdendosi lungo la gamba di Hiashi andando a far cadere i tessuti morti e ricrescere quelli sani. Un processo lento ma che va a far sentire via via meno dolore al paziente iniziando a far provare quel lieve senso di sollievo tipico della cura in atto. Kaori ascolta la sua voce, le sue parole e si ritrova dunque ad annuire comprendendo in parte i suoi dubbi. <Effettivamente è strano che vi scorra chakra ma non sangue. Non ho mai visto niente del genere prima. Tuttavia essendo un materiale vivo forse il mio jutsu medico può bastare a curarlo in caso di ferite... ma non ne sono sicura> azzarda lei meditabonda, stringendo le labbra. Sono solo ipotesi,tutte quante. Non ha e non può avere la certezza di quanto sta dicendo fino a quando non avrà analizzato per bene la struttura di quell'arto artificiale. <Comunque troveremo il modo di avere tutte le risposte che ci servono, non temere> sorride lei cercando ora di rassicurarlo mentre il chakra prosegue nella sua opera curativa a beneficio della gamba dell'altro. [Mani terapeutiche B] [chakra: 89/100]

13:56 Hiashi :
  [Stanza] <Volevo chiederti inoltre anche se avessi tempo e modo di insegnarmi come prelevare delle fiale di sangue dal mio braccio sinistro oltre a dove procurarmi il materiale necessario> insomma stanno finendo le proprie fiale, non proprio, ma sente di esserne a corto ormai anche se ne ha ancora ben 6 su 10 commissionate originariamente. Ma per tornare a parlare di quelli che sono i loro discrorsi che stanno portando avanti <sono certo che tu potrai svelare questi misteri che avvolgono il mio arto, ma in definitiva sono contento di come siano andate le cose. All'epoca credevo di dover abbandonare la carriera shinobi, ma non mi pento di ciò che feci anche se oggi sicuramente penso che avrei potuto agire in maniera differente> l'esperienza che ha oggi è molto diversa da quella che poteva padroneggiare all'epoca nel momento in cui sono successi questi episodi <se mai dovessi tornare dal mio viaggio vorrei fossi tu ad insegnare a me come padroneggiare in maniera migliore i miei jutsu elementari> in questo sicuramente le loro capacità sono estremamente differenti, sono molto lontani i tempi in cui poteva insegnare qualcosa in questo campo alla ragazza [Chakra on]

14:18 Kaori:
 Kaori osserva Hiashi piuttosto sorpresa, colpita dalla sua richiesta, ritrovandosi ad osservarlo per un attimo spiazzata mentre le mani proseguono il loro compito immettendo chakra curativo nelle ustioni ormai quasi interamente rimarginate sulla gamba del ragazzo. <Uh> mormora alla sprovvista, sbattendo le ciglia, boccheggiando per qualche attimo prima di annuire. <Sì, certo. Non è molto difficile. E come materiale posso provare a procurarti io un laccio emostatico per evidenziare la vena mentre le fialette vuote e le siringhe puoi trovarle in qualsiasi farmacia, assieme al tubicino di plastica> spiega lei elencando la lista dei materiali utili per quel compito. Ascolta poi il suo successivo dire e si ritrova a sorridere mestamente quando ode quelle parole. <Probabilmente quell'esperienza ti ha reso il ninja che sei oggi. Chissà come saresti potuto essere se non avessi vissuto questo tipo di evento?> domanda lei guardandolo. Forse non è stato totalmente un male ciò che è accaduto allo Hyuga: naturalmente d'istinto chiunque vorrebbe pensare che sarebbe stato meglio se si fosse risparmiato un simile dolore, è naturale. Tuttavia salvarsi da questo genere di situazione avrebbe potuto renderlo meno attento, meno cauto, più sprovveduto e chissà che in un'altra situazione le cose non sarebbero andate così bene. Ma tutto questo non lo dice, lascia che queste parole vaghino sottintese fra loro mentre la richiesta del ragazzo la coglie nuovamente alla sprovvista. Un sorriso più caldo e sincero si palesa sulle labbra di Kaori mentre, sciogliendo il proprio jutsu, risponde alle parole di Hiashi. <Questa sarebbe la prima volta che ti insegno qualcosa> sorride lei pensando a quante cose, invece, sia stato proprio lui ad insegnargliele. <Mi piacerebbe> aggiunge, annuendo, guardandolo, mentre la gamba del ragazzo dovrebbe ora mostrarsi ai due nuovamente in forma, perfetta. L'ustione è svanita e tutto ciò che resta è un lembo di pelle rosa nuova e rigenerata che contrasta leggermente con il resto del corpo. Il dolore è svanito, il bruciore dovrebbe aver smesso di farsi sentire e tutto ciò che può sentire è un vago senso di pesantezza dovuto allo stress che l'arto ha sopportato fino a quel momento. <Bene. Io qui ho finito. Se senti la gamba un po' rigida o pesante è normale, non preoccuparti. Un po' di riposo e tornerà a posto> lo rassicura tranquilla, serena, in attesa di qualsiasi suo dire. [chakra: 88.5/100]

14:56 Hiashi :
  [Stanza] <Grazie, non preoccuparti per i materiali. Li comprerò io, non voglio crearti dei problemi ma mi piacerebbe mi insegnassi il sistema per farlo nel modo corretto> rendersi indipendente è un processo di crescita, di maturazione che ti permette di diventare grande in tutti i sensi <sicuramente quella esperienza mi ha cambiato certamente, ma non saprei come sarei oggi senza ciò che mi è capitato in passato. Siamo tutti noi un insieme di esperieze che cambiano la nostra personalità ed il nostro carattere. Sicuramente avrei più fiducia nel prossimo> proprio come succedeva un tempo. Prova a muovere la propria gamba facendo ruotare la caviglia prima e le dita dei piedi poi; tenterebbe di sollevare subito dopo il busto <dunque potrei anche già essere dimesso?> prova a chiederle prima di spostare lo sguardo in direzione delle finestre ad osservare lo sprazzo di Konoha che può scorgere da li <tu sei cresciuta dal momento in cui io ti insegnavo i rudimenti del nostro mestiere, già da tempo ho riconosciuto ed accettato la tua superiorità nella arti magiche. Arriverà anche il momento in cui sarà mio dovere migliorare me stesso in questo campo> bisogna andare sempre avanti! Migliorare, per essere più forti, per sopravvivere [Chakra on]

15:15 Kaori:
 <Nessun problema. E' piuttosto semplice, non preoccuparti> annuisce Kaori quando Hiashi le chiede quel favore, prima di ritrovarsi a concordare con lui circa l'esperienza che egli ha vissuto in passato e che ha cambiato in maniera così profonda e fondamentale il suo futuro, la sua stessa personalità e predisposizione verso il prossimo. <O forse non avresti paura di voler bene a qualcuno> mormora Kaori guardandolo negli occhi con un tono che sembra quasi colpevole. Come se tema l'idea di pronunciare quelle parole, ma le dice ugualmente perchè è ciò che sente, ciò che pensa. Hiashi si fida delle persone sebbene non lo dia a vedere apertamente. Nonostante tutto quello che è successo fra loro si fida ancora di lei durante le missioni e non teme di essere curato dalle mani della ragazza. Le chiede favori, l'aiuta quando ha bisogno e sa che lei sarebbe stata presente non appena lui l'avesse desiderato. Tuttavia in qualche modo, a livello inconscio, sembri cercare di tenere sempre su una distanza fredda fra loro che lo fa rimanere sempre distaccato da tutto il resto. Kaori è sicura che sia solamente un atteggiamento che lui si impone di attuare per proteggersi, a livello inconscio, dalla paura di perdere qualcun altro, di rimanere ulteriormente ferito. Un muro, una barriera, che al tempo stesso gli impedisce di ricevere anche tutto l'affetto che potrebbe ottenere. <Sì, in realtà sì. Ma anche se verrai dimesso dovrai tenere la gamba a riposo per un paio di giorni. Puoi camminare, muoverti, ma non allenarti. Nessuno sforzo eccessivo che possa affaticare l'arto.> si raccomanda lei seria, professionale, prima di ascoltare toccata quel successivo dire di lui. Sorride onorata di tali parole e si ritrova ad inclinare il capo verso la spalla sinistra. <Noi tutti abbiamo punti forti e punti deboli. Io per esempio sono perfettamente consapevole del fatto che non raggiungerò le tue competenze marziali neppure fra anni ed anni di allenamento> ammette lei scrollando le spalle, sorridendo, prima di allontanarsi ed avvicinarsi ad un mobiletto per prelevare alcune cose. Una bottiglietta di disinfettante, un cerotto, una siringa con tubicino annesso ed una fialetta vuota. Porta tutto quanto vicino al lettino e quindi sistema il tutto sul comodino al loro fianco, sedendosi su un angolino del letto al fianco di Hiashi. Estrae dalla tasca un laccio emostatico e quindi glielo porge. <Ora, ti insegno subito come fare un prelievo> aggiunge tranquilla andando ad arrotolargli una manica per tenere esposto il braccio in questione. <Io non farò nulla, lascerò che sia tu a fare tutto da te.> lo avvisa tranquillamente. <Per prima cosa devi legare il laccio emostatico qui, attorno al bicipite, in modo da bloccare un po' il flusso del sangue ed evidenziare le venature intorno al gomito.> gli spiega indicandogli il punto intorno al quale legare il laccio e quello dove poi avrebbe visto la vena evidenziarsi. Attende che lo Hyuga esegua quanto lei ha indicato e, solo a quel punto, prosegue. <Fatto questo dovrai vedere bene la vena da cui prelevare il sangue e disinfettare la zona con un po' di ovatta e disinfettante per evitare che l'ago trasporti batteri nel sangue> spiega lei passandogli ovatta e bottiglietta. <Una volta fatto questo devi collegare il tubicino della siringa alla fialetta e poi procedere con la puntura> A questo punto la ragazza andrebbe a fermarsi recuperando una seconda siringa vuota da un cassetto nella stanza. <Guardami attentamente> gli dice seria andando ad impugnare la siringa e ponendola verso il proprio interno-gomito come se volesse farsi un'auto iniezione. <Devi inclinare l'ago in questo modo così che entri dritto e segua il corso della vena senza danneggiarla> dice mostrandogli il modo corretto di fare la puntura con un movimento lento e preciso. <Una volta dentro devi tirare dietro lo stantuffo per risucchiare il sangue e questo andrà e riempire la fialetta. Quando sarà piena basterà sostituirla oppure semplicemente estrarre l'ago. Ovviamente come saprai già un ago usato va subito buttato e non più riutilizzato, questo è categorico. Così come lo stare attento che non ci siano bolle d'aria nella siringa quando ti fai l'iniezione.> completa lei la spiegazione fermandosi. [chakra: 88.5/100]

16:54 Hiashi :
 <Forse> magari Kaori ha ragione, magari la sua paura di morire in un istante in un giorno qualunque da cui deriva proprio da quell'episodio ed ha condizionato la sua intera esistenza fino al punto da portarlo ad isolarsi completamente. Non con una maschera come fece i primi periodi ma con una barrira intorno al proprio cuore <due giorni di riposo, lascerò fare a delle copie allora qualsiasi lavoro complicato o che comporti fatica> è il massimo che può concedere, evidentemente non ha intenzione di obbedire alla lettera alle indicazioni del dottore. Gli viene offerto subito un laccio emostatico che tenterebbe di far passare attorno al braccio mancino aiutandosi con le dita e la bocca dato che naturalmente deve provare a farlo da solo dopo che la dottoressa gli ha scoperto il braccio in questione; stringerebbe quel tanto che basta affinchè le vene vengano messe in evidenza. Comincerebbe a tastare le vene per capire meglio come sono posizionate proprio come spiegatogli dalla ragazza e quindi posizionerebbe il cotone sulla bottiglietta di disinfettante per poi rovesciarla ed inumidire quindi il cotone stesso che poi passerebbe sulla zona d'interesse. Osserverebbe con attenzione la ragazza e ciò che gli viene spiegato quindi passerebbe alla parte pratica. Proverebbe a collegare il tubicino della siringa alla fialetta, come spiegatogli, e subito dopo proverebbe a posizionare la siringa e l'ago in modo da formare un angolo acuto rispetto al proprio braccio; inspirerebbe e poi buttando fuori l'aria proverebbe a guidare l'ago in avanti, controllando che lo stantuffo sia abbassato per non permettere la presenza di bolle d'aria, spingendo lentamente ma con fermezza provando a penetrare la pelle ed il tessuto della venula prima di andare a tirar lo stantuffo provando a far riempire la siringa di sangue e se tutto fosse andato a buon fine e se Kaori non lo avesse fermato proverebbe ad estrarre la siringa che poggerebbe sul primo supporto utile e subito dopo lo stesso cotone di prima verrebbe appoggiato sulla ferita <giudizio?> [Chakra on]

17:20 Kaori:
 Kaori sorride quando Hiashi propone quella sorta di accordo. Per un certo verso le ricorda Raido. Incapace di star fermo a riposare per lunghi periodi, desideroso di fare qualcosa, rendersi utile, mettersi alla prova. <Va bene, copie siano allora> acconsente lei con un sorriso prima di passare a spiegare al giovane come fare per prelevarsi da solo il sangue di cui necessita. Hiashi è una persona attenta e meticolosa e Kaori non si perde un solo movimento del suo corpo. Annuisce quando l'altro fa qualcosa di corretto e si ritrova a notare come egli prenda alla lettera tutti i suoi consigli ed insegnamenti. Annuisce anche mentre il giovane posiziona l'ago per la puntura ed alla fine tira un sospiro di sollievo quando lo estrae. <Direi che ci siamo> sentenzia alla fine alzandosi in piedi, slegando il laccio emostatico dal suo braccio e riponendo nei rifiuti il tubo e la siringa utilizzati. <Ricordati sempre di non estrarre rapidamente l'ago e soprattutto di non prelevare troppo sangue a distanza di poco tempo. Se è una operazione che vuoi eseguire ogni mese direi che puoi riempire al massimo tre fialette.> gli spiega facendo una stima mentale ed approssimativa delle quantità di sangue che può perdere senza rischiare di subire qualche pericolosa mancanza nel lungo periodo. A quel punto sembra che tutto sia stato fatto e perciò la Hyuga si ritrova ad inspirare a fondo e sorridere al compagno. <Bene, allora direi che per oggi è tutto. Mi raccomando di riposare e non sforzarti, usa le copie se vieni chiamato per qualche motivo> lo raccomanda seria ed intransigente, avvicinandosi alla porta ed aprendola con una mano. <Puoi rimanere qui ancora per un po' se vuoi riposarti, ma se preferisci puoi già tornare a casa> conclude con fare calmo guardando la figura dello Hyuga. <Prenditi il tempo che ti serve> sorride, alla fine, prima di uscire e lasciar modo al ragazzo di decidere da sé la prossima mossa. [END - Scusa il ritardo ma mi avevano telefonato!]

17:32 Hiashi :
 Sembrerebbe essere riuscito ad eseguire quell'autoprelievo nel modo corretto al primo tentativo. Si è solo limitato a seguire attentamente le indicazioni dategli da Kaori stessa quindi bisogna rendere merito a lei <Me ne ricorderò, grazie per questa lezione> or potrà sicuramente affrontare viaggi più lunghi e difficili senza il pensiero di dover far rifornimento di quelle fialette di sangue che gli servon per eseguire la tecnica del richiamo a proprio modo <grazie, sistemerò con calma le mie cose e lascerò la stanza. Dopo il tuo intervento ci sono molti altri pazienti che meritano attenzione e gli spazi dell'ospedale, molto più di me che ora invece posso lasciarlo> guarda nuovamente fuori dalla finestra <e poi ho degli animali che mi aspettano a casa> la lascerebbe andare dunque salutandola come al solito naturalmente; attenderebbe fino a quando non fosse andata via prima di togliersi il camice e tornare ad indossare i propri vestiti [End]

Kaori si ritrova a curare le ustioni alla gamba di Hiashi mentre il ragazzo le chiede di insegnargli come effettuare da sé un prelievo di sangue.