Giocata del 09/08/2017 dalle 15:11 alle 19:38 nella chat "Centro di Kusa"
Sembra una normalissima giornata tranquilla in quel di Kusa, ma di rilassante non c'è assolutamente niente quest'oggi! Due ninja sono stati incaricati di un compito molto importante, ma tempo alla calma e calma al tempo (?). Avete idea di quanto possa urlare una signorotta decisamente troppo grossa che ha ben perso una spilla molto unica? E se ciò non basta, quando gli è stata riconsegnata, ha scoperto che la spilla ridata in realtà è un falso e non quella vera? Bhè... Ve lo dico io... Tanto, ma tanto, ma proprio tanto. Quindi... Prendete un bel respiro... Poi immaginatevi pure questa grossa e grassa figura su due tacchi che non si sa come fanno a reggerla, con una lunga gonna nera ed un vestito violetto a coprirla, in testa un cappello molto largo dello stesso colore, un cagnolino tenuto al guinzaglio di lato, che poverino vicino a lei sembra un topo, visto che sarà grande quanto il suo piede, che per finire cammina freneticamente avanti e indietro per la strada dove è avvenuto il disastro. <POVERA ME> dice con forza la signora, non nascondendo minimamente la propria irritazione. <MALEDETTI NINJA... CON QUELLO CHE COSTATE... NEANCHE UNA SPILLA SIETE CAPACI DI TROVARE...> Continua a dire, pensando esattamente alla non piccola cifra che gli è stata richiesta per sponsorizzare, o quanto meno pagare, la missione. E niente di che da aggiungere, almeno per ora. Ah, giusto per dirlo, ovviamente l'incarico che vi è stato dato è di indagare e scoprire qualcosa, ma forse vi hanno anche a cennato a qualcosa come "Se vi capita... Provate a rassicurare la signora... Darebbe una brutta immagine al villaggio altrimenti... è un cliente importante!". Quindi, si, siamo partiti subito con il botto, ma più che botto, direi che siamo partiti con un bel casotto, ma per fortuna il cagnolino non ha ancora iniziato ad abbagliare come un forsennato (?). Dettagli del panorama. La stradina è una via molto semplice. Ci sono molte case con porte, finestre e balconcini che danno sulla strada. Ci sono anche diverse viette perpendicolari che sembrano alcune troppo strette per permettere il passaggio ad adulti. Dei muretti laterali, un paio di panchine, qualche fiore che per lo più sboccia da dei vasi sui davanzali, null' altro.[Missione livello C][Akira-Arata][ingresso libero][quest chiusa]
A quanto pare la spilla che Akira aveva ritrovato assieme ad Arata non era la spilla che stavano cercando. O meglio, lo era, ma non era autentica. Si tratta di un falso, di una lodevole imitazione che tuttavia non può bastare a soddisfare la richiesta della larga donnona che ha chiesto i loro servigi. Questo vuol dire che la missione è nuovamente aperta e che i due devono occuparsi di trovare questa volta la spilla originale. Akira indossa il suo completo da kunoichi composto da una specie di aderente tunica rossa che dal collo discende la sua figura fino alle cosce aprendosi sui lati delle stesse in due spacchi ampi ma non molto lunghi. Una cerniera sottile percorre il busto della ragazza mentre le spalle e le braccia son lasciate prive di maniche. Tuttavia esse non si presentano scoperte in quanto Akira indossa un paio di manicotti neri che dai bicipiti scendono morbidi e stretti fino ai polsi lasciando visibili spalle e dita. Sotto la tunica porta un paio di shorts bianchi che arrivano a metà coscia mentre dalle ginocchia in giù è possibile notare la presenza di un paio di stivali da kunoichi privi di tacco. Comodi, silenziosi, sicuri. Una tasca porta oggetti è assicurata alla vita dove una cintura le circonda i fianchi mentre il coprifronte di Otogakure donatole da Katsumi è assicurato attorno alla coscia sinistra, accanto ad un porta kunai che invece avvolge la coscia destra. Appare come una figura giovane, fresca, dall'età apparente non superiore ai diciotto anni. Un fisico snello, esile, in evoluzione. Gli allenamenti ne stanno forgiando la compattezza e la forma: la luce del sole ha reso meno pallida la sua pelle seppur essa sia ugualmente molto chiara e la corsa nelle missioni o nelle ronde ha portato quel fisico magro e smunto a divenir più sodo e resistente. I capelli neri arrivano all'altezza delle spalle e contrastano con la pelle d'avorio e le iridi bicromatiche mentre l'armonia del viso è interrotta dalla presenza di un paio di occhiali dalle lenti rettangolari e la montatura cremisi. Avanza ormai prossima alla meta apprestandosi ad impastare il proprio chakra in segno di un'abitudine ormai radicata nel tempo ogni qual volta si trova a lasciare i Quartieri Uchiha. Le mani verrebbero portate all'altezza del plesso solare a comporre il sigillo della Capra. La mente verrebbe sgombrata da qualunque tipo di pensiero e lasciata libera di soffermarsi su due cose soltanto. La raccolta delle energie fisiche all'altezza del ventre e la raccolta di quelle psichiche all'altezza della mente. Tenterebbe di riunire ambo queste forze in due punti ben precisi del suo corpo cercando di dar vita come a due sfere concentrate di pura forza. L'una dominata dal potere della volontà, della disciplina, dell'allenamento, l'altra dalla potenza del corpo, dei muscoli, delle ossa. Una volta che fosse riuscita in questo esercizio sarebbe andata a tentare di far smuovere queste sfere in una traiettoria rettilinea ascendente e discendente che possa portarle entrambe al plesso solare. Qui tenterebbe di forzare il loro incontro facendole roteare in un unico vortice ove le due forze dovrebbero infine polimerizzarsi ed unirsi fino a divenire un'unica cosa. Se tutto fosse andato per il meglio, il chakra dovrebbe ora colmare il corpo della genin andando a donarle nuova forza e nuovi riflessi e le mani dovrebbero sciogliere il loro intreccio per ricadere dunque lungo i fianchi, come morte. La ragazza si dovrebbe trovare ora per il centro di Kusa al fianco di Arata e di una inconsolabile cliente con appresso un povero cagnolino disperato. Le grida e le lamentele della signora sono piuttosto irritanti e portano la genin a cercare di fare il primo passo verso un tentativo di dialogo con la stessa. <Ahm... forza signora, non si preoccupi> tenterebbe lei di dire guardando la donna con i suoi grandi occhi bicolori, l'espressione impacciata e gentile. <Vedrà che ritroveremo la sua spilla> proverebbe ad aggiungere abbozzando un sorriso incerto, impacciato, prima di voltarsi verso Arata e umettarsi le labbra. <Quei senza tetto avevano detto che la signora era accompagnata da degli uomini quando hanno trovato la spilla, giusto?> gli domanda a bassa voce sfarfallando le ciglia. <Magari dovremmo indagare su di loro?> azzarderebbe, timidamente, cercando la conferma o comunque il parere del ragazzo. [Tentativo Impasto Chakra] [Se chakra: on] [x1 fumogeno; x1 tonico coagulante speciale; x1 tonico chakra speciale; x1 kunai; x1 carta bomba] Non è passata ancora una settimana dal momento nel quale Arata ha ripreso per le mani il proprio coprifronte, eppure ecco che si ritrova in non troppo tempo ad essere richiamato per quanto riguarda la ricerca di pochi giorni prima riguardo la spilla che era stata persa da una signorona. Sembra che ciò che hanno rinvenuto non sia altro che un falso, la cosa..non lo aggrada parecchio, praticamente è sceso nelle fogne di Kusa per nulla, ma quantomeno si ritrova per la prima volta - per quanto riguarda la carriera ninja - immerso in una vera e propria missione...e per di più con la stessa persona con la quale ha scelto di formare un team, non è per niente dispiaciuto, tuttavia in lui vige una profonda serietà e attenzione..specialmente dal momento che tutti questi intrighi potrebbero portare ad inesorabili scontri. Ma nulla è semplice..nulla è bello, specialmente dal momento che a far loro simpatica compagnia vi è una signora di quelle che appaiono nello 'stereotipo starter pack' nulla che lo aggrada..ma effettivamente le cose si son rivelate più complesse e la missioni permane effettivamente incompleta. Sta di fatto che sono sia ninja che badanti. A vestire il corpo di Arata vi è un abito dal taglio particolarmente aderente ed elasticizzato. Nella parte superiore del corpo una giacca nera, particolarmente sobria sommariamente, priva di particolari decorazioni per lasciare spazio alla comodità. Al di sotto una camicia bianca ed una cravatta nera - mantenuta leggermente slabrata per non limitarlo particolarmente. - All'altezza della fronte una fasciatura bianca ed infine un paio di orecchini a forma di sfera alle orecchie. Scendendo nient'altro che un pantalone uniformato nel colore e nell'estetica al soprabito, ed un paio di stivali; per quanto non visibile ogni parte del vestiario è ricoperta all'interno di un tessuto protettivo semplice(armatura leggera ) Passando alle cose utili, porta al proprio fianco sinistro un fodero in legno all'interno del quale vi è la propria shirasaya, mentre all'altezza della vita son presenti due portaoggetti contenenti rispettivamente filo di nylon, un kunai, e dei coltelli. Alla zona d'incontro, andrebbe immediatamente ad incrociare entrambe le mani all'altezza della bocca dello stomaco con lo scopo di far incrociare le dita per formare il più repentinamente possibile il sigillo della capra. Occhi a chiudersi nel cercare di raggiungere uno stato di concentrazione per permettergli di poter vedere come con un terzo occhio il suo corpo da un secondo punto di vista. E' lì, che tenterebbe di richiamare al ventre i due elementi caratteristici e principali del chakra: energia fisica, ed energia psichica. Entrambi portatori di ogni caratteristica ninja, in grado assieme di essere ben più che semplici valori. utilizzando il sigillo della capra andrebbe così a vincolare queste ultime alla propria volontà, tentando di farle avvicinare tra loro all'altezza del plesso solare per poi vorticare l'una affianco all'altra fino al fondersi. Rosso e blu che va a ripiegarsi su sè stesso più volte fino al generare, infine, un'ultima e più grande sfera: il chakra. Questo verrebbe rilasciato lungo i principali canali che regolano il flusso del chakra, irrorando repentinamente l'intero corpo di quella particolare ed unica energia, donando lui le caratteristiche che gli permettono d'esser denominato ninja. < Sembra che qualcuno si sia dato da fare per ingannarci tutti. > Ammette verso la signora, ponendo lo sguardo su Akira per un istante. A chi mai interessa così tanto di una spilla? < Alla fine delle nostre ricerche troveremo sicuramente qualcosa, intanto..può parlarmi della spilla? Un ladro qualsiasi non si sarebbe impegnato tanto per depistarci. > Afferma, spostando adesso lo sguardo in direzione del viale che da poco hanno esplorato. C'è qualcosa di diverso? Nelle strade, nei vicoli, persino negli stessi palazzi andrebbe a porre particolare enfasi. La signora fa parecchio rumore, quindi è plausibile che qualcuno li osservi? Ci son tante persone in zona? < Fa parecchio rumore, teniamo gli occhi aperti per osservare se qualcuno ci osserva..e cerchiamo quegli uomini. > sussurra appena verso Akira, ma ancora permane attento a cercare risposta alle proprie domande. [tentativo impasto chakra] [osservvv] [Shirasaya - armatura leggera - 7 coltelli - 1 kunai - filo di nylon]E si parte subito con un bello sprint allora! Non serve neanche stare troppo a dirlo, ma lo facciamo giusto perchè è dovere, comunque il chakra viene correttamente impastato da entrambi. Subito, i due giovani, attirano l'attenzione della signora, almeno con i loro discorsi. <Non mi devo preoccupare? Ingannarci tutti? Oh cielo... Povera me... Che destino crudele il mio...> Comincia a dire, portandosi la mano che tiene il guinzaglio alla fronte, come se volesse reggere la propria testa, con il povero cagnolino che quindi verrebbe sollevato, neanche fosse un sacco di patate, e che quindi inizierebbe a dimenarsi ed abbaiare. <Certo che non è un ladro qualsiasi... Quella non è una spilla... è la spilla... Varrà almeno dieci volte tanto questo quartiere... O forse metà del villaggio... Come faccio a quantificare qualcosa di così prezioso...> E quindi, lasciando appoggiare il cane a terra, riportando il braccio verso il terreno, comincerebbe quasi a piangere. <Uomini... Sono sempre circondata da uomini... Una bella donna come me...> Certo, perchè è bella, non perchè è piena di soldi, ma vabbè... Dettagli. Ma andiamo alle cose serie, mentre lei si lamente e Akira chiede consigli al compagno, o quanto meno si pone l'idea di pensare ad una strategia, questo inizia subito a guardarsi intorno. Che cosa vede o trova? All' apparenza nulla, ma con l'attenzione che ci mette, può notare due cose. La prima è che c'è un bidone d'immondizia nelle vicinanze, ma sembra che qualcuno l'abbia urtato, con la sporcizia un po' sparsa ovunque. La seconda è che, delle piccole sagome almeno, sembrano fissarli da dietro due angoli diversi di due viette secondarie. A voi la scelta.[Missione livello C][Akira-Arata][turnazione akira- arata][quest chiusa]
Scusate sono un pirla che soffre il caldo, scambiate i turni
Ascolta quando la signora ha da dire, non sapeva più o meno nulla della spilla, se non che dalla foto da loro ritrovata pareva particolarmente costosa..ma quando lei inizia a parlare, specificatamente quando quantifica il valore della spilla, non può far altro che pensare per un momento che trovarla e sparire nel nulla non sia poi una così brutta idea. Ma..si limita ad aggrottare appena la fronte, la vicenda è piuttosto preoccupante..si parla di tanti soldi, davvero parecchi se dice il vero. < Riavrà la sua spilla senza alcun dubbio..> e loro verranno pagati meno dello 0,5% del prezzo di quest'ultima per farlo, ci riusciranno!? < Ma una donna come lei non dovrebbe preoccuparsi troppo, perchè non cerca un locale dove riposare? Lo stress danneggia la pelle..troveremo sicuramente qualcosa. > Un paio di cenni del capo, un puro gesto mirato a rassicurarla. Eppure è mentre ciò avviene che i suoi occhi vanno a scivolare su particolari dettagli che ha avuto modo di osservare ponendo un poco d'attenzione. Un cestino, qualcuno l'ha urtato..che sia solo un caso adesso gli sembra piuttosto arduo, specialmente considerando che riesce a osservare delle sagome che li seguono. < Sharingan, vicoli..>Continua a sussurrare, dando implicitamente ad Akira un segnale importante..prepararsi a tutto. In ogni caso la Uchiha sarà in grado senza particolare difficoltà di notare il necessario una volta attivata la sua innata. < informarmi su di loro. > Dovrebbe capire senza dare ulteriori istruzioni a cosa si riferisce, lo sharingan è davvero un'arma utile per capire il livello - almeno genericamente - dei propri avversari. Sguardo a scivolare quasi casualmente ovunque, seppur tra quei movimenti casuali ci siano sguardi rapidi sulle viette secondarie, tenta di mantenere un occhio sulla zona, di approssimare la distanza da lui a ognuna delle due vie, e anche dello stesso cestino. Lo sguardo si fissa anche ai lati della strada, è possibile che siano state inserite delle trappole? Fili di nylon, qualsiasi entità simile che possa allarmarlo. < Daremo un occhiata ai cestini e parleremo con qualche senzatetto della zona, entrando in qualche vicolo piuttosto scomodo. Aspetti in un locale vicino, è pieno in zona, torneremo noi a darle le informazioni che servono. > Non c'è missione senza cliente, e in questo caso con la possibilità che lo scontro giunga per davvero, preferisce eliminare i problemi. [chakra attivo] [equip di prima] Le parole di Akira sembrano non riuscire a sortire effettivamente l'effetto sperato. La donna continua a lamentarsi e piagnucolare torturando nel mentre la povera bestiola al guinzaglio, mentre i due giovani genin si ritrovano a decidere cosa fare. Il ragionamento di Arata è sensato: è veramente assurdo pensare che possa essere una coincidenza il fatto che la donna abbia perso la spilla e che loro nel cercarla abbiano accidentalmente trovato una perfetta copia della stessa. Qualcuno ha fatto qualcosa per farla sparire, sicuramente tentare di rubarla ed appropriarsene! Tuttavia non hanno ancora alcun indizio circa la natura dei probabili ladri e questo è un bel dilemma. La donna rivela di essere spesso circondata da degli uomini, cosa che porta Akira a chiedersi se forse uno di questi non sia la persona che stanno cercando. <E questi uomini le sono sembrati interessati alla sua spilla?> domanderebbe la clone con fare attento, intenzionata a cercare qualche utile informazione dalle parole della donna. Arata dal suo canto si sta occupando di tenere gli occhi aperti e guardarsi attorno e quel che le dice la porta a prestare la massima attenzione all'ambiente circostante. A quanto pare non sono soli. A quanto pare il ragazzo ha visto qualcosa nelle ombre circostanti. Qualcosa che le chiede di controllare considerando che lei può meglio osservare grazie al particolare potere insito nei suoi occhi. Andrebbe quindi ad annuire, Akira, e a concentrarsi sul proprio chakra cercando di prenderne una certa quantità e dividerla in due metà esatte e perfette. Tenterebbe di spingere e convogliare queste due frazioni verso l'alto, lungo i canali del keirakukei che raggiungono gli occhi e proprio qui, alla fine, andrebbe a sospingere la propria energia verso le iridi. Andrebbe a cercare di far affluire il chakra negli occhi nel tentativo di cercare il gene Uchiha presente e nutrirlo di quella forza. Se questo fosse accaduto le iridi di Akira dovrebbero divenire scarlatte. La rossa diverrebbe semplicemente più brillante, la bianca scurirebbe fino a tingersi di cremisi come se fosse andata riempiendosi di sangue. Una piccola macchiolina nera vorticherebbe rapida attorno alle pupille, una per occhio, in una orbita perpetua e stazionaria rallentando man mano fino a fermarsi. Lo Sharingan si rivelerebbe, stabile, perfetto, permettendole di vedere qualsiasi cosa in maniera assai più nitida e chiara, anche in zone d'ombra o poco illuminate. Inoltre dovrebbe essere in grado di vedere la presenza del chakra in scale di colore che, dinnanzi le sue iridi, vanno dal rosso al nero a seconda della quantità di energia presente. Ecco allora che, se tutto questo fosse riuscito, mentre Arata tenta di convincere la donna a mettersi al sicuro, Akira va a ruotare il capo verso i vicoli laterali attorno a loro. Tenterebbe di osservare quelle viuzze buie alla ricerca di maggior chiarezza e di ulteriori dettagli che la sua vista potrebbe offrirle prestando la massima attenzione ad ogni minimo dettaglio passato sotto il proprio sguardo. Muoverebbe il capo lentamente, cautamente, cercando di fingere casualità nel suo fare, andando ad ispezionare dapprima i vicoli e poi la strada circostante per assicurarsi che non vi sia niente di cui doversi preoccupare. In caso avesse visto o notato qualcosa di rilevante, sarebbe immediatamente andata a mormorare ad Arata i nuovi dati, pronta a condividere col suo compagno di squadra qualsiasi nuova informazione. [Tentativo Sharingan I] [chakra: 33/34] [x1 fumogeno; x1 tonico coagulante speciale; x1 tonico chakra speciale; x1 kunai; x1 carta bomba]La signora ascolta le parole di quel giovanotto, restando un po' interdetta da quello che afferma. <Oh.. Se il mio caro primo marito fosse ancora vivo... Cielo... Altro che riposare! A quest'ora avrebbe scapotato il mondo... Forse dovrei proprio assoldare dei mercenari...> Non si fa problemi a parlare ad alta voce, dopotutto è una signora con un certo patrimonio dalla propria, quindi non si crea di questi problemi. In genere gira sempre con la propria scorta, ma quest'oggi, essendo accompagnata da dei ninja, ha voluto concedere mezza giornata al proprio personale. Ma ripensando bene a quelle parole, e vista l'insistenza che le segue poi, la signora non può far altro che concludere in un certo modo, andando a fissare un' insegna presente li vicino. <Oh... Un ristorante... Amore mio... Ti andrebbero delle belle braciole appena fatte vero?> Dice rivolgendosi al cagnolino che continua ad abbaiare come un pazzo. <Bene andiamo!> Direbbe quindi incamminandosi verso l'ingresso per poi varcarlo. Forse questo andrebbe a genio dei ragazzi, che continuano a guardarsi intorno. Questa volta Arata non riesce a vedere nessun dettaglio pressoche importante, non da quella posizione almeno. Tutte cose futili, tra le quali il collare del cagnolino. Eh, un collare non del tutto "normale", che ha dei ricami molto particolari in quello che potrebbe sembrare dell' argento lavorato. Insomma, ci siamo capiti (?). La sua compagna, invece, attivando la propria innata ha una visuale più agevole. Inizialmente, si rende conto della presenza di altre figure, alte più o meno quanto lei, che sembrano osservarla da dietro i muretti degli angoli. Ma visto il movimento che compie, voltandosi e ruotando il capo verso le viette laterali, queste figure tendono subito a nascondersi, quasi scomparire. Riesce a vedere il tentativo di nascondersi, ergo questo può farle intendere che non sono di un livello forse superiore al proprio, ma che comunque sono abbastanza abili da non essere presi alla leggera, chissà. L'unica cosa che entrambi riescono a notare è che, da una finestra superiore, una figura si affaccia, tirando una secchiata d'acqua verso il basso e imprecando. <Maledetti furfantelli! Vi ho visti!> Dice quella donna che si è affacciata, imprecando con il secchio in una mano e il pugno chiuso con l'altra. Di certo li sotto c'è stato del movimento.[Missione livello C][Akira-Arata][turnazione akira- arata (prima l'uchiha così può riferire quello che ha percepito se lo ritiene opportuno)][quest chiusa]
Allora, le due X al centro siete voi. Le altre due X sono i movimenti che avete fino ad ora percepito. Il cerchio è il locale, il rombo è il cassonetto dei rifiuti urtato. La vietta davanti al ristorante è a 5 metri da voi (quella sulla destra), la vietta sempre da questo lato che avete passato è a 8.5 metri, mentre quella del cassonetto ce l'avete praticamente di lato, sulla sinistra.
La signora che si è affacciata è sul vicolo a 5 metri davanti a voi sulla destra
Arata riesce a convincere la signora ad entrare in un locale a mangiare qualcosa. Dopo tutte quelle urla e addirittura il riferimento ai mercenari, Akira ha il sospetto che sarebbe potuta divenire un bersaglio fin troppo in vista se avesse continuato a starnazzare a quel modo. Akira annuisce rivolgendosi ad Arata per poi tirare un mezzo sospiro di sollievo. Almeno un problema per ora sembra esser stato tolto di mezzo sebbene la ragazza intenda continuare ad osservare la posizione della donnona attraverso le finestre del locale: non si sa mai che qualcuno la stesse osservando o seguendo all'interno. Grazie allo Sharingan si ritrova a notare come definitivamente ci sia qualcosa di strano nei vicoli attorno a loro. Non ha potuto vedere chiaramente quante persone siano o chi siano, ma di sicuro ci sono degli individui che li stanno osservando e che stanno cercando di non farsi vedere. <Qualcuno ci sta osservando> sussurra a mezza voce verso Arata, cercando di farsi udire da lui soltanto, guardandosi attorno, notando ora il cassonetto ammaccato e leggermente circondato di rifiuti. <Si stanno nascondendo, sono sospetti> aggiunge subito dopo per avvisarlo del fatto che chiunque sia lì dietro non vuol essere notato. Quindi Akira muoverebbe a questo punto qualche passo verso il bidone già praticamente accanto a lei, osservandolo con attenzione. Cercherebbe di notare se esso sembri esser stato colpito, se qualcuno possa esser nascosto dietro lo stesso, se si sente qualche rumore o se possa esserci qualsiasi tipo di dettaglio rilevante fra i rifiuti ai suoi piedi. Osserverebbe con attenzione e scrupolo fino a quando non dovesse sentire il rumore dell'acqua gettata dalla donna lungo il vicolo poco più avanti la loro posizione. Il suo sguardo verrebbe calamitato verso la donna e verso il punto ove il liquido è stato rovesciato. A quanto pare quella donna ha accesso ad una visuale ben migliore della loro da lassù e, forse, potrebbe averli appena aiutati a fare un passo avanti nella loro ricerca. Magari chiunque si trovi nel vicolo in questo momento si ritroverà ora a fare un passo falso ed i due potranno riuscire a capire se si tratta di una possibile minaccia collegata al caso che stanno seguendo. [Sharingan I] [chakra: 32/34] [x1 fumogeno; x1 tonico coagulante speciale; x1 tonico chakra speciale; x1 kunai; x1 carta bomba] Avere la signora con loro è decisamente un problema, ma anche semplicemente averla nei dintorni. Quantomeno l'idea di dirigersi in un ristorante sembra averla messa di buon umore, ma se adesso inseguono dei ladri dovranno sacrificare la sicurezza della lei. Non che sia il loro obiettivo, a conti fatti lo scopo è di investigare riguardo il suo oggetto dal valore incommensurabile. Lo sguardo scivola in direzione di Akira, attende di ricevere informazioni riguardo quanto ha potuto osservare con l'ausilio dello sharingan, ma qualunque cosa succeda non possono restare fermi. < E' meglio così, non mi dovrebbero notare..> Un cenno del capo verso il tetto vicino, per far capire ad Akira le proprie intenzioni. Un paio di passi in direzione opposta al ristorante, con lo scopo di avvicinarsi ad una delle case presenti, lo sguardo a scivolare su di esse con lo scopo di cercare fondamentalmente un appiglio entro l'altezza di quattro metri, o ancora meglio, un punto dal quale raggiungere facilmente una zona elevata(balconi, sporgenze, etc). Qualora ne trovasse uno tenterebbe così di piegare le ginocchia, mantenendo i piedi piantati a terra divaricati quanto le spalle circa, Le braccia andrebbero a cadere lungo i fianchi, per ora molli, mentre il corpo andrebbe abbassandosi man mano di più mantenendo la schiena dritta. Seguirebbe conseguentemente, dalla posizione accucciata, uno slancio sfruttando la punta dei piedi con lo scopo di effettuare un salto puramente in altezza, stendendo il più rapidamente e repentinamente possibile le anche, le ginocchia e le caviglie. Le braccia da ferme andrebbero ad oscillare verso l'alto con lo scopo di aumentare la portata del proprio salto, lo stesso chakra tenterebbe di potenziare quanto possibile quel movimento, per poi distendersi in avanti con lo scopo di permettere al proprio corpo di appigliarsi da qualche parte, anche i piedi farebbero lo stesso, ripiegandosi verso il petto e portando la pianta a poggiare dove possibile. In media, un piano dovrebbe esser alto 270 centimetri d'altezza, ed il proprio salto raggiungere i 4 metri. Questo dovrebbe portarlo, qualora la sua azione avesse avuto successo, a poter senza troppe difficoltà riportarsi dritto e muoversi appena lungo il tetto della struttura per osservare dall'alto i vicoli. Il passo lento ed il respiro anche, tentando di affacciarsi appena per osservare quanto presente nel vicolo opposto alla posizione del ristorante dove la signora si è diretta, senza perdere al contempo la visuale su Akira. Mancina a scivolare conseguentemente in uno dei propri portaoggetti, con lo scopo di estrarre un Kunai e di stringerne saldamente l'impugnatura, formando con il braccio sinistro un angolo di 90° circa. Una presa molto semplice e attenta, qualora ci fossero sorprese alle quali star attento. [Chakra attivo] [tentativo salto -> altezza massima 4 metri per 2/4 di turno di salto] [1/4 di movimento lungo il tetto, se l'azione precedente è riuscita con lo scopo di osservare il vicolo opposto al ristorante.] [agilità 40] [€quip di prima]Il cassonetto, questo si che è un bel dilemma. Perchè mai qualcuno avrebbe dovuto scapotarlo infatti? La cosa non ha molto senso. Osservandolo bene, Akira può notare come l'ammaccatura non sia del tutto "casuale", bensì sembra quasi che qualcuno l'abbia urtato di schiena, sbattendoci contro con forza. Per di più la sagoma che dovrebbe averlo colpito è decisamente più grande di quella di un bambino o altro. C'è anche dell' altro ad essere onesti, ma non è questo il momento, anche perchè qui si comincia finalmente a fare sul serio. Arata decide di salire sul tetto della casa che è proprio di fianco a dove la signora ha gettato l'acqua. Una scelta saggia se si vuole avere una visuale migliore. Ma se si riflette un attimo, anche qualcuno che vuole spiare o schivare l'acqua può aver fatto la stessa scelta. E quindi il genin, non essendo quello con lo sharingan poi, si ritrova sotto la minaccia di un attacco impellente. Infatti, quando arriva in cima alla casa e prova a mettersi in posizione, una sagoma di un ragazzino vestito di stracci lo carica, pronto a sferrargli un pugno diretto alla faccia. Può sembrare un ragazzino di strada, molto semplice che può non incutere timore, ma la sua velocità è notevole (30). Il genin riesce a vederlo, anche se forse non così velocemente come avrebbe sperato in una situazione ottimale. Come reagirà? [difesa extra per Arata][tempo 11 minuti][aziona solo Arata]
[16:50]
Raggiunge la zona desiderata, ma a propria sorpresa qualcuno aveva già pensato di spostarsi là dove si trova lui, un...ragazzino? Sembra appartenere alla strada, ma i suoi movimenti immediati fanno comprendere al genin di non dover pensare adesso, ma soltanto reagire d'istinto alle sue mosse. < ...! > Il primo movimento naturale è abbassare il mento, per rendere la faccia un bersaglio più difficile da colpire e per proteggere il collo, ovviamente ad un livello dove può mantenere contatto visivo con l'avversario. L'intero corpo si porta in linea con i fianchi, ruotati leggermente, mentre il peso viene portato sulla gamba sinistra - lievemente arretrata rispetto alla gemella -. Le spalle vengono rapidamente spostate in basso e verso l'interno con un angolo di 45° gradi verso il petto in modo da togliere la testa dalla traiettoria del pugno, per accompagnare il movimento anche le ginocchia vanno piegandosi repentinamente. [chakra on] ][schivata, 1/4 difesa extra - agilità 40]Torniamo a considerare per un attimo il cassonetto. Cos altro c'era di sospetto? Di per se nulla di che, nessuna figura che ci si nasconde ne altro. Ma osservandolo bene, tra i sacchi della spazzatura, qualcuno purtroppo anche rotto che riserva fuori rifiuti e brutti odori, si può vedere un sacchetto di pelle marrone troppo bello per essere stato buttato li, chiuso con un laccetto nero. Che sia casulamente caduto? Tutto è possibile, comunque è gonfio, mostrando così di essere pieno all' interno. Ma sarà abbastanza interessante da attirare l'attenzione di Akira? Una cosa è certa, per ora la ragazzina non sa cosa stia succedendo sul tetto. Ma forse non è neanche l'unica a non saperlo. Guardando più attentamente quello che succede sul tetto, come Arata ha potuto notare si trova impegnato in un combattimento contro un ragazzino. Il fisico alle volte può essere un vantaggio in un corpo a corpo. Uno più grande e forte in genere è sempre avvantaggiato. Ma in alcune situazioni non è sempre così. Spiegamo meglio il perchè. Arata riescie a schivare il colpo, sfruttando anche la proria velocità molto elevata. Andando ad abbassare però il proprio baricentro, trovandosi un corpo che lo carica, non si può evitare uno scontro tra i due, cercato anche dall' aggressore. Entrambi entrerebbero in contatto, scontrandosi braccio a braccio e spalla a spalla. Nessun danno riportato, ma il giovane genin di Kusa verrebbe spinto indietro, constatando che a semplice parametro di forza, l'altro sembra averne di più, o quanto meno sembra proprio allenato a sfruttare la propria statura, così da poter sfruttare completamente il proprio peso corporeo in una carica. E per risposta, anche quest'ultimo andrebbe ad estrarre un' arma, un semplice coltello corto, giusto per non rimanere disarmato davanti ad una minaccia armata. Come decideranno di procedere ora i due?.[Missione livello C][Akira-Arata][turnazione arata-akira (prima il ragazzo perchè almeno può decidere se avvisare la compagna, trovandosi già in combattimento. Ma di certo ogni azione può avere una conseguenza)][quest chiusa][essendo entrati in combattimento mi sembra giusto iniziare a mettere un tempo per azione: 20 minuti il primo, 30 il secondo (20 + 10 per leggere e aggiungere se chiamata in causa (!))]
Ha schivato, ma ora la distanza tra loro due sembra essersi particolarmente ridotta, nota anche l'estrazione di un'arma da parte dell'altro. Akira sta esplorando..chiamarla potrebbe permettergli di ottenere un vantaggio immediato contro la sua figura, ma se ben ricorda qualcun altro li osservava da un altro vicolo, motivo per il quale non richiama la sua attenzione ma si concentra invece sul giovane. < Arrenditi e non rischierai più di quanto stai per fare.. > Assottiglia lo sguardo, serio. Piede sinistro a tentare di venir posto in avanti, la pianta rimane ben salda a terra per aumentare il possibile il proprio equilibrio, la gamba sinistra viene leggermente flessa mentre il peso del corpo viene spostato sulla gamba destra, adesso arretrata e divaricata, mentre il piede destro va a poggiar sulla punta -essa rivolta in avanti, verso il bersaglio. Il busto non andrebbe a tornare eretto immediatamente, eseguendo semplicemente una leggerissima rotazione oraria, tale da offrire il fianco sinistro all'avversario. Intanto mantiene salda l'impugnatura sul kunai, il polso ad accostarsi al fianco sinistro, la lama ad esser disposta parallela al suolo con la punta rivolta in avanti. Una posizione da affondo, esattamente ciò su cui si è allenato recentemente. Andrebbe dunque nell'immediato, sfruttando la propria velocità, a darsi una spinta con il piede sinistro , portando la gamba stessa a venir distesa nel sopravanzar del piede destro, che esegue il tipico passo d'affondo. Il busto solo ora andrebbe ad eseguire una leggerissima rotazione antioraria, senza necessità di esser piegato data la distanza fondamentalmente nulla, e di conseguenza la lama del kunai verrebbe spinta linearmente in avanti, con la punta diretta al petto avversario. Ma non è tutto, qualunque sia l'esito il kunai verrebbe immediatamente abbandonato, portando il braccio destro a piegarsi verso l'interno per afferrare l'impugnatura della propria shirasaya. Braccio destro ad esser piegato e posto in avanti per bilanciare i movimenti ed il gemello andrebbe ad essere piegato al massimo all'indietro, mantenendolo perpendicolare al suolo e tentando repentinamente di estrarre la propria arma in una sottospecie di iaido..fondamentalmente un colpo con il filo della lama effettuato durante l'estrazione della stessa. Il vantaggio fondamentale sarebbe il raggio aumentato, qualora anche il ragazzino fosse riuscito a scansarsi dal kunai, nonchè una possibile sorpresa nei suoi confronti. < Akira, attenta all'altro vicolo! > Alza la voce per farsi sentire, non potendole offrire supporto la mette in guardia su quanto sta avvenendo. [chakra attivo 4/5][passiva: Kendo, punteggio attacco spade +10] [tentativo affondo con il kunai 2/4 - agilità 40 - forza 15] [tentativo fendente/estrazione/iaido quello che vuoi con la shirasaya 2/4 - forza 15 agilità 40] [shirasaya punteggio totale attacco 55 (conoscenza kendo)] [kunai puntggio attacco totale 38] Il cassonetto attira l'attenzione della genin per via di alcuni strani fattori che rendono la situazione decisamente bizzarra. Il bidone infatti non è semplicemente ammaccato, ma sembra proprio che qualcuno ci sia stato battuto contro a giudicare dalla forma della distorsione dell'oggetto stesso. A giudicare dalle dimensioni dell'offesa, inoltre, si direbbe che si trattasse anche di qualcuno di piuttosto grosso, sicuramente un adulto o un ragazzo. < Mhn > mugola lei a mezza voce stringendo le labbra, assottigliando lo sguardo, sistemandosi con la mancina gli occhiali sul naso con un gesto dell'indice. Non sembra esserci nessuno nascosto attorno e l'odore è davvero fastidioso sebbene non si avvicini neppur lontanamente al puzzo sentito nelle fogne la volta precedente. Ma qualcos'altro di strano attira immediatamente l'attenzione della genin. Fra gli innumerevoli sacchetti gettati all'interno del cassonetto, infatti, ce n'è uno che si distingue dagli altri per condizioni e natura. Non un misero e lacero sacchetto da immondizia, quanto più una specie di borsa di pelle marrone in buone condizioni, chiusa da un laccetto nero e apparentemente piena a giudicare dalla forma rigonfia. La ragazza è stranita da quell'oggetto e al contempo schifata dall'idea di toccarlo essendo questo in mezzo ad altri rifiuti. Tuttavia potrebbe essere un indizio importante per la loro missione e perciò, ignorando il senso di disagio all'idea di scavare fra i rifiuti, la ragazza andrebbe ad osservarlo per esser certa che non vi siano tracce di chakra all'interno -o sopra- per poi tentare di allungare le proprie mani per afferrare la borsa in questione e, se possibile, aprirla per vedere cosa si nasconda al suo interno. Solo dopo aver fatto questo sarebbe andata ad udire, d'un tratto, la voce di Arata richiamarla all'attenzione. Non sa dove sia, non è in grado di vederlo tutto d'un tratto nonostante ora la ragazzina si stia guardando attorno con espressione dubbiosa e preoccupata. Arata non ha grandi riserve energetiche, non può fare affidamento sulle tecniche, ma è forte. Lo sa. Si fida di lui. E' un genin e per esserlo deve necessariamente essere capace di difendere se stesso e un eventuale innocente per cui non deve preoccuparsi. Cerca di rimanere calma e di annuire leggermente ruotando ora lo sguardo verso il vicolo alle proprie spalle, quello che i due avevano superato e da cui avevano visto muoversi qualcuno. Si fa attenta, improvvisamente pronta ad agire in qualsiasi momento, guardandosi ora attorno onde evitare di divenir vittima di spiacevoli sorprese. [Sharingan I] [chakra: 31/34] [x1 fumogeno; x1 tonico coagulante speciale; x1 tonico chakra speciale; x1 kunai; x1 carta bomba]Le cose si fanno serie sul tetto, ma visto che tutti se lo staranno chiedendo, chissà mai che nasconde quel sacchetto? Bhè, dentro, una volta aperto, Akira può notare due cose. La prima che emana un forte odore, quasi nauseante. La seconda è che contiene una strana erba. Un' erba che decisamente non ha mai visto in vita sua. Che ci fa una cosa del genere li? Sicuramente non ci può essere finita per caso, magari potrebbe essere una buona pista da seguire. Ma sul tetto il combattimento prende un' altra piega, questa volta decisamente più minacciosa. Arata non sembra avere le mezze misure, o quanto meno non sembra interessato a mostrare nessuna pietà nei confronti del proprio avversario. Quest'ultimo, all' inizio, crede di poterlo fronteggiare, andando a parare l'attacco del kunai, bloccandolo con il proprio coltello. Ma quando arriva l'altro attacco, allora la situazione si fa del tutto inaspettata, quasi pericolosa per quel ragazzino. Un colpo che potrebbe risultare tranquillamente anche mortale, che avrebbe messo fine al combattimento, senza troppi se o troppi ma. Un attacco che costringe quel povero ragazzino a ricorrere a qualcosa che è forse l'ultima spiaggia per un ninja, ovvero la sostituzione di secondo tipo. Infatti, Arata resterebbe pure convinto di aver colpito l'avversario, forse anche a morte, restando confuso diversi secondi nel realizzare che quella è solo una sagoma. Si è spostato e, raggiungendo un movimento troppo veloce per essere seguito dalla vista altrui, al momento la minaccia è fuori dal raggio visivo frontale di Arata. Ma non è tutto, chiamando la compagna, questo va a rivelare anche altre due voci, che prontamente urlerebbero, sapendo quindi che, sentendo la voce provenire dal tetto, anche il loro compagno è probabilmente in pericolo. <Hyashiro!> Urlerebbero due voci in coro. Vengono dai due vicoli che sono dallo stesso lato. Mentre da quello a più o meno 10 metri da Akaya non sanno ancora che cosa può venir fuori, da quello a 5 metri, sulla sua sinistra (notare, Akaya è rivolta verso la casa con tetto dove c'è il combattimento) uscirebbe fuori un altro ragazzino con in mano due coltelli, delle lacrime agli occhietti e molto arrabbiato. <Che cosa avete fatto a Koko e a Hyashiro! Dovete morire!> A voi le mosse. [distanza Akaya ragazzino dal vicolo 4.5 metri][Distanza Aiato dal proprio nemico --- (non lo vede, sostituzione x3 agilità troppo maggiore alla mente del genin per seguirne il movimento)][Missione livello C][Akira-Arata][turnazione akira-arata (ho invertito i turni perchè credo che la minaccia più grande in questo momento ce l'abbia Akira)][quest chiusa][20 minuti il primo, 25 il secondo (20 + 5 per leggere e aggiungere, ho dato solo 5 minuti invece di 10 perchè qui Arata ha già il suo bel da fare)]
nota aggiuntiva per Arata, se guardasse il proprio pugnale, vedrebbe che su di esso ci sono tracce di sangue. Forse è riuscito a colpire il proprio avversario con il primo attacco, ma vista la rapidità dell' azione non è che ci si prestava troppa attenzione.
Cielo, scusate non ho idea di perchè ho scritto Akira- Akaya quando è stata attaccata ed Arata-Aiato, fatemi dare la colpa ai 40 gradi che fa fuori.
Il sacchetto par essere pieno di una strana erba che Akira non ha mai visto prima. Un'erba che produce un odore incredibilmente penetrante e fastidioso che le arriva dritto al cervello, pizzicandole il naso. Richiude la borsa tenendola con la mancina, ritrovandosi poi a veder la propria attenzione catturata da tutt'altri fattori. L'urlo di Arata attira l'attenzione non solo della clone ma anche di qualcun altro. Delle voci chiamano in coro un nome che Akira immagina appartenga ad un loro compagno. Le voci vengono indubbiamente dai vicoli tuttavia solamente una figura vien fuori allo scoperto. Dal vicolo quasi di fronte all'Uchiha -quello nel quale dovrebbe esser stata lanciata l'acqua dalla donna alla finestra- verrebbe infatti a sbucare un ragazzino armato di due coltelli che corre verso di lei deciso a volerla uccidere apparentemente. Akira tenterebbe di mantenere il sangue freddo e lo sguardo fisso sulla figura del bambino andando a concentrarsi al contempo sul chakra presente all'interno del suo corpo. Andrebbe a concentrarlo all'altezza degli occhi per poi farlo filtrare attraverso le tomoe presenti e indirizzarlo in un unico flusso continuo verso il volto del ragazzino. Andrebbe a cercare di far penetrare il chakra nei di lui occhi in quello che dovrebbe essere un contatto visivo privo di ostacoli o problemi e che quindi dovrebbe garantirle la perfetta riuscita del suo intento. Il chakra illusorio verrebbe quindi fatto scorrere all'interno della mente del ragazzino col chiaro intento di bloccarne qualsiasi movimento. Akira non è molto forte, non ha alle spalle sufficiente allenamento per poter far qualcosa che non sia, semplicemente, immobilizzare il suo avversario. Ma è qualcosa di sufficiente al suo scopo attualmente ovvero fermare la sua offensiva. <Non sappiamo chi siano nè Koko né Hyashiro. Non agitarti> Se fosse riuscita quindi a bloccare il fare del ragazzino, ecco che sarebbe andata a fare l'unica cosa che quel tipo di tecnica le consente. Muoverebbe la man destra dirigendola verso il porta kunai annesso alla relativa coscia e andrebbe ad infilare la mano nel fodero per stringerla attorno al manico del pugnale ninja lì presente. Quindi andrebbe a spostarsi di lì, lentamente, in un movimento basilare e semplicissimo che dovrebbe portarla a scostarsi dalla sua postazione attuale muovendo gli arti in un moto ritmico ed alternato. Un passo dopo l'altro, lentamente, andrebbe a muoversi a semicerchio per raggiungere il ragazzino -che dovrebbe rimanere dal canto suo immobile, bloccato nell'illusione della Uchiha- e quindi fermarsi al di lui fianco, un po' dietro la posizione dei suoi coltelli, con il volto ancora fermo -però- ad osservare lo sguardo del ragazzino. [Sharingan I] [Potere illusorio - 2/4] [Movimento 4.5mt - 1/4] [chakra: 22/34] [x1 fumogeno; x1 tonico coagulante speciale; x1 tonico chakra speciale; x1 kunai; x1 carta bomba] I suoi attacchi sono rapidi, privi di qualsiasi tipi di passione o pietà alcuna, freddo come una lama prima che venga immersa nel sangue, questo caldo. Qua si trascende il giusto e lo sbagliato, finchè vi è scontro si parla di 'noi o loro' il gruppo di Arata e Akira contro quello di questi ragazzi. I suoi attacchi sembrano vincenti, eppure al termine di questi al suo sguardo non vi è che il proprio kunai per terra sporco di sangue. Ma la lama della Shirasaya al contrario non si rivela sporca come aspettato, il ragazzo è svanito davanti ai suoi occhi ad una velocità enorme. Le pupille vanno a dilatarsi appena dalla sorpresa, il tipo è forte..e non è neppure uno sprovveduto, eppure.. < Sei evidentemente al livello di un genin, superi chiaramente un deshi e sei più forte di me, fisicamente parlando. > Non si fa problemi ad evidenziare quei punti di forza, ma non sa chi sta affrontando, se è un ninja o solo una figura che ha vissuto per queste strade ai tempi della carestia. Probabilmente vittima delle azioni del consiglio, preda di qualcosa di più grande. < Ma non potrai schivare nuovamente con successo.. > Sembra piuttosto sicuro di questa affermazione, un fattore che da una parte potrebbe sembrare puramente mirato a intimidare, dall'altra parte invece potrebbe essere nient'altro che pura realtà. La sostituzione di secondo tipo è molto stressante per il fisico, e utilizzarla più volte di fila..al livello di un genin è pressa poco impossibile. Va repentinamente a guardarsi attorno, qualche passo con lo scopo di avvicinarsi quanto possibile ad uno degli angoli del tetto, ovviamente comporta un grande rischio, ma è la posizione strategicamente migliore per impedirgli di essere colto di sorpresa da un qualsiasi evento che provenga dall'alto. Qualcuno tra l'altro reagisce al proprio dire, chiamando un nome. < Non ti sto attaccando. > Attento, volgendo lo sguardo sul tetto e anche nei dintorni, osservando anche il fronte di Akira, giusto in caso. < Stiamo cercando una spilla, e onestamente non penso sia stato tu o qualcuno dei tuoi amici. Non sembrate avere i soldi per crearne una replica. > Sente comunque un nome sconosciuto, il proprio udito dovrebbe permettergli di sentire quanto avviene appena a pochi metri di distanza, dove c'è Akira. sente il nome "Koko", sembra esser stato coinvolto in uno scontro, ma loro sono qua da poco. < Perchè i tuoi amici si preoccupano per questo "koko"?> Suppone che chi stia affrontando adesso sia proprio Hyashiro, ma non è detto che le sue congetture siano esatte, tutto è un dubbio. Ma questo scontro gli sembra non essere lo scontro che dovrebbero realmente affrontare. < E' una possibilità di fare la scelta giusta, non ce ne sarà un'altra. > Si silenzia adesso, mantenendo la Shirasaya, ormai estratta, impugnata alla mancina, e lo sguardo attento sugli eventi circostanti. [chakra attivo 4/5] [solo uno spostamento verso uno degli angoli del tetto, per il resto dialogo e guardia alta.]Le congetture partono, anche le ipotesi, che forse non sono ne del tutto vere, ne del tutto false. Ma alla fine è importante? Anche perchè nessuna delle due "squadre" al momento sembra molto intenta al dialogo pacifico. Akira si trova a combattere contro un altro ragazzino. Ormai, come è evidente, questi ragazzini non sono dei semplici vandali per strada. La parola giusta è per l'appunto sopravvissuti. Il primo, che si è beccato Arata, il taijutser, il secondo, che ha caricato Akira, da come va impugnando le armi sembrerebbe certamente improntato all' hojutsu. La tecnica dell' Uchiha inizialmente sembrerebbe funzionare, senza nessun problema. E quindi riesce pienamente a prendere il proprio avversario nell' illusione, immobilizzandolo. Quando quest'ultima però cerca di muoversi, la situazione sembra però cambiare, entrando in una sfida mentale tra lei e l' avversario. Quest'ultimo, bloccato da qualcosa che non riesce bene a capire, inizia a farsi prendere dal panico. Le due menti si sfidano in questo gioco, finendo che il ragazzino, per salvarsi, si trova a ferirsi da solo con il coltello, una piccola ferita sulla parte esterna della mano sinistra. Arata, che dall' alto può osservare la scena, può notare come dal vicolo dove non è successo ancora niente escano finalmente due ragazzini, uno che è quello con cui ha combattuto, che si tiene anche una mano sul petto, dove più o meno è riuscito a ferirlo. L'altro che si posiziona dietro di lui, senza avere nessun arma impugnata, ma con le mani poste ad altezza della propria bocca dello stomaco, come se stesse preparando qualcosa. Il terzo ragazzino pure si unirebbe ad i compagni. Resterebbero li quindi e solo una volta spalla a spalla andrebbero a rispondere ai due ninja. <Certo... Non sapete nulla e non ci stavate attaccando... Non ci credete neanche voi!> Dice con tono arrabbiato quello più dietro di tutti. Poi mormorerebbero qualcosa tra di loro, lasciando l'iniziativa ai due genin del villaggio. [distanza Akira - trio = 7.5 metri. Arata in linea d'aria si trova a 8.5 metri][Questi ragazzi sembrano sapere qualcosa certamente, ma non hanno tutta l'intenzione di parlare, le strade sono due, costringerli in qualche modo o indagare sul sacchetto?][Missione livello C][Akira-Arata][turnazione akira-arata ][quest chiusa][20 minuti il primo, 25 il secondo][18:35]
Qualcosa non va. Akira aggrotta la fronte quando il ragazzo va a muoversi riuscendo addirittura a ferirsi con uno dei suoi coltelli. Quel potere dovrebbe rendere impossibile una cosa simile fintanto che rimane stabile il flusso di chakra: com'è possibile? Eppure il ragazzo ci riesce e va persino ad allontanarsi sfuggendo del tutto alla tecnica per raggiungere quelli che sono i suoi compagni. Uno più massiccio e muscoloso già ferito ed un altro che ha le mani portate all'altezza della bocca dello stomaco come se stesse preparando un sigillo. Akira stringe le labbra, osserva il trio col proprio sharingan alla ricerca di maggior chiarezza sulle loro capacità, sulle riserve di chakra che ha già cercato di controllare da un po' senza essere riuscita a vederle. <Arata! Tutto bene?!> chiederebbe, ad alta voce, improvvisamente preoccupata per il compagno disperso. Si trova in una situazione di svantaggio, soprattutto considerando che Arata non è al suo fianco in questo momento. Ecco allora che la ragazza si ritroverebbe a stringere i denti infastidita da quanto sta accadendo, sentendosi ora decisamente in difficoltà per via della situazione non propriamente favorevole. <Siete stati voi i primi ad attaccarci! Io stavo controllando un cassonetto quando sono stata minacciata con dei coltelli. E ancor prima eravate nascosti ad osservarci. Noi stiamo solo cercando una spilla. Siamo ninja del Villaggio: cosa ci guadagneremmo ad attaccare senza motivo gli abitanti dell'Erba?> cerca di far leva, lei, sulla razionalità mentre tenterebbe al tempo stesso di indietreggiare fino a tornare nei pressi del vicolo col cassonetto dell'immondizia. Tenterebbe di andare ad infilarcisi dentro onde evitare qualsiasi spiacevole imprevisto legato al sigillo composto dal terzo membro di quello strano gruppetto. Tuttavia non rimarrebbe solo nascosta ma andrebbe a far capolino col capo per tenere la situazione sotto controllo e assicurarsi di poter agire tempestivamente in qualsiasi momento. Ecco dunque che il suo obiettivo sarebbe cercare di tenere bloccato almeno uno degli elementi del gruppo e la sua vittima è ormai il ragazzino armato. Una sfida fra loro, un modo per cercare di capire se l'altro è realmente in grado di fermare le sue illusioni o se è stato solamente fortunato. Le sue mani andrebbero dunque a comporre i sigilli della tigre, della scimmia, del topo e della capra mentre il chakra verrebbe nuovamente raccolto all'altezza degli occhi. Qui verrebbe fatto fluire dalle porte di scambio del chakra note come tomoe per esser modellato in un unico flusso che vorrebbe andare a raggiungere la mente del ragazzino una seconda volta. Tenterebbe di andare a far filtrare la propria energia illusoria nella sua mente tentando di intaccare la zona che controlla il senso dell'equilibrio di modo tale da farlo sentire improvvisamente sbilanciato. Il ragazzino dovrebbe sentire un grande senso di vuoto sotto i piedi tale da portarlo a vedere il terreno sotto di essi sgretolarsi fino ad aprirsi in una voragine dentro la quale dovrebbe andare a credere di star precipitando. Un senso di caduta nel vuoto che dovrebbe andare ad annichilire qualsiasi suo controllo sul proprio equilibrio ed il proprio bilanciamento impedendogli dunque di muoversi in qualsiasi modo. [Sharingan I] [Movimento fino al vicolo con cassonetto - 1/4] [Precipizio mentale - 2/4] [chakra: 16/34] [x1 fumogeno; x1 tonico coagulante speciale; x1 tonico chakra speciale; x1 kunai; x1 carta bomba] Inspira profondamente dalle narici quando il proprio tentativo di dialogare non giunge ad alcuna conclusione utile. < E' così..> sospira, quasi affranto che il tentativo diplomatico abbia fallito su ogni piano. la distanza è davvero minima nonostante arata si trovi su un tetto, grazie al suo houjutsu non ha problemi a inquadrare i bersagli e scegliere repentinamente cosa fare. Akira è palesemente in pericolo, qualcosa sta venendo elaborato, e la sua posizione è ottima per cambiare le carte in tavola, prima che commettano un atto innegabilmente pericoloso. Con gli stessi atti offensivi fin'ora mostrati potrebbero essere incarcerati e considerati addirittura mukenin, considerando che non mancano di potere offensivo. Immediatamente dai portaoggetti estrae rapidamente ed in successione rapida un kunai alla volta tra i suoi posseduti, ripetendo per tutti loro la stessa azione. Essendo le sue lame a filo singolo il palmo della mano sinistra viene mantenuto di fronte a sè, muovendo il pollice per creare un incavo tra la pelle ed il resto del palmo. Il manico viene conseguentemente posto lontano da sè, posizionando la parte non affilata della lama nell'incavo creato destreggiandosi con le dita e facendo sì che la punta dell'arma si allinei con la parte bassa dell'incavo del pollice. Conseguentemente il dito citato per ultimo verrebbe posto su un lato della lama, e le altre dita, eccetto il mignolo, sull'altro lato, così da impugnarla senza fare pressione sul lato tagliente. Segue immediatamente la mira, il cui procedimento viene svolto una sola volta per tutta la procedura, nella quale va ad inclinare più o meno il gomito per ottimizzare il lancio in mira e forza. Essendo la distanza media il polso viene piegato leggermente verso l'avambraccio; segue conseguentemente la gamba sinistra sulla quale viene posto il peso del corpo, lasciando che il piede destro permanga immobile e avanti di poco rispetto al gemello. Mancina ad alzarsi dunque in maniera repentina, mantenendola perpendicolare al suolo e piegando il gomito in modo che il kunai sia sollevato sopra la testa. Per effettuare il lancio il peso della gamba si sposterebbe sulla gemella, creando così una forma di "slancio" in avanti, accompagnandovi un movimento dell'avambraccio e stendendo il gomito, in modo che al termine del movimento il braccio risulti dritto e disteso in avanti, solo a quel punto il kunai verrebbe rilasciato, facendo sì' che scivoli verso il proprio bersaglio. L'ultima parte del movimento, ovvero tutto ciò che concerne il lancio e non il posizionarsi e prendere la mira, verrebbe ripetuto più volte per il numero di volte possibile dalla propria tecnica di combattimento, mirando nei rispettivi punti: due delle armi lanciate andrebbero dritte in direzione del ragazzo che ha le mani all'altezza del petto, mirando alla sua subclavicola sinistra e conseguentemente alla destra, un punto notoriamente letale sul quale adesso ha un forte vantaggio di posizione(essendo sopraelevato) dove un taglio di entità media potrebbe essere particolarmente letale. Un altro kunai mira verso la stessa testa dell'houjutser, ed infine verso le scapole/petto del taijutser, in base alla sua posizione. < Voglio ricordare che ne basta uno vivo per scoprire ciò che serve. Disimpastate il chakra e buttate le armi..> che i suoi colpi siano particolarmente letali o meno adesso non gli importa. < Siete potenziali carcerati e potenziali mukenin, non portate avanti un altro attacco o non ci fermeremo finchè non ne rimarrà soltanto uno. > Non ci sono vie di mezzo, adesso, non vuole rischiare nulla più del necessario. [2/4 lancio armi x 2 - 2/4 lancio armi x2 ] [ prime due armi verso il ragazzo che faceva i sigilli, gli altri due rispettivamente uno a testa per gli altri ragazzi. ] [forza 15(punteggio attacco base 10) + punteggio attacco kunai(28) = 38] [ portata massima lancio 5m ogni 5 houjutsu -> 30m]Se il ragazzino è riuscito a liberarsi dalla tecnica, forse è perchè dotato di un intelligenza pari a quella altrui. Infatti non tutte le tecniche si basano solo sul genjutsu, alcune, particolari come quella, hanno delle opzioni che contrastano intelletto contro intelletto e, in caso di parità, aspetterà al master scegliere, soprattutto quando altri fattori vanno ad influire sul buon esito di un' azione (estrarre costa 0/4, questo è vero, ma muoversi, anche se di soli 10 centimetri, va catalogato come 1/4, figuriamoci di qualche metro), ma di questo se ne parlerà dopo. Osserviamo quello che succede. I due genin decidono di passare nuovamente all' attacco, anche se i ragazzini, escluso il primo colpo iniziale, non sembrano aver arrecato poi altri attacchi. Che cosa sta succedendo qui? Le informazioni che hanno raccolto i due genin sono decisamente poche, che forse andrebbero osservate. Hanno trovato una sacca di pelle con strane erbe dentro, hanno visto che dei ragazzini li stavano spiando, li hanno sentiti urlare sperando di vendicare un loro amico, ma qualcosa è andato del tutto storto, visto che il piano è combattere. Arata ha ragione, per aver dato un pugno uno dei ninja può essere punito, ma uccidere o ferire abitanti del villaggio, che siano dei ricconi o dei piccoli ragazzini senza famiglia che hanno imparato a sopravvivere, è comunque un reato. Ma vediamo cosa succede. Akira decide di riprovare ancora una volta una tecnica illusoria. Questa riesce, come la precedente, andando a colpire il proprio bersaglio. Questo perderà quindi l'equilibrio, andando a cadere indietro e urtando i propri compagni, spingendoli indietro. Quello che la giovane genin non sa è che, in genere, i cassonetti sono i posti preferiti di animali selvatici. E quindi dei topi che, normalmente, sono in cerca di cibo, proprio all' interno del cassonetto, finiscono per morsicarla, senza farle veramente male, ma facendole perdere la concentrazione (tecnica finisce in questo turno). Nel mentre il suo compagno inizia a lanciare armi. I kunai volano tutti in direzione degli avversari, ma vuoi per la spinta che i tre ragazzini si sono dati tra di loro, finiscono per non colpirli nel modo in cui avrebbe voluto il lanciatore. I due kunai diretti a quello pronto a comporre il ninjutsu finiscono uno leggermente troppo alto, l'altro invece lo va a colpire sulla spalla. Quello diretto all' Hojutser, essendo puntato alla testa, lo manca, essendo questo cascato. Quello al Taijutser invece va a conficcarsi nel braccio invece che nel petto. <Merda... Non sono riuscito ad usare la tecnica... Scappiamo...> Dice il terzo ragazzino ferito alla spalla, aiutando il proprio compagno caduto a terra a rialzarsi, così da cominciare una corsa un po' rallentata per scappare via con l'altro loro compagno che, capendo l'andazzo, capisce che non vale la pena di continuare un combattimento in quella posizione. [Il motivo di queste scelte è molto semplice. Il tempo. Entrambe le azioni sono in ritardo. Ottime nella descrizione e tutto quanto. Ma in ritardo, soprattutto la seconda. Annullarla non avrebbe avuto senso, soprattutto perchè comunque una ferita avrebbe reso inutile il genjutsu di Akira. Quindi ho preso queste decisioni. Gli avversari sono feriti, e iniziano una fuga. essi si allontanano di 35 metri, usando tutto il loro movimento, che sommati ai precedenti, unito anche allo spostamento di Akira per raggiungere i cassonetti, diventano 7.5 + 2.5 (quelli percorsi da Akira in precedenza, che ha ripercorso per tornare al cassonetto, ma che non sono tutti e 4.5 bensi il cateto maggiore del triangolo tra la sua posizione di partenza, il cassonetto e gli avversari) + 35 = 45 per la Kunoichi dal terzetto, mentre per Arata diventano 43.5][Missione livello C][Akira-Arata][turnazione akira-arata ][quest chiusa][congelata]
Giocata del 09/08/2017 dalle 21:06 alle 23:55 nella chat "Centro di Kusa"
Tutto succede estremamente in fretta. La tecnica di Akira ha effetto e l'houjutser si ritrova a capitombolare all'indietro trascinando con sé i suoi compagni a terra. Tuttavia non tutto va come previsto perchè, anche questa volta, la tecnica di Akira ha fine ben prima di quanto lei abbia in programma in quanto qualcosa va a morderla distraendola dal suo fare. La tecnica si spezza e nel mentre delle armi volano rapidissime dall'alto verso il trio andando a mancare per lo più i propri target o ferendo superficialmente altre zone. Akira esce fuori dal vicolo per allontanarsi dal cassonetto con il sacco di pelle ancora in mano e l'altra non più infilata nel porta kunai. Vorrebbe cercare di parlare coi tre sebbene questi fino ad ora non abbiano dato segno di voler rispondere alle loro parole, ma questi decidono semplicemente di scappare. Sono veloci, forse persino troppo per lei e la cosa la lascia basita. Akira si rivolge quindi verso Arata -ovvero verso il punto da cui ha visto partire le armi- ed esclamerebbe: <Dobbiamo raggiungerli e parlarci! Potrebbero sapere qualcosa! Pare che siano stati attaccati da qualcuno anche se non so perchè siano convinti che siamo stati noi> dice rivolgendosi all'altro alzando appena la voce perchè lui possa sentirla da quella scarsa altezza. Ed ecco allora che, se l'altro avesse acconsentito a quell'idea, Akira sarebbe andata a flettere il busto in avanti e a piegare le gambe con le ginocchia a puntare in avanti e le cosce abbassate, i piedi a premere contro il suolo. Andrebbe ad inspirare a fondo e quindi si darebbe una spinta delle piante contro il terreno per scattare in avanti al massimo della sua velocità. Tenterebbe di alternare le leve inferiori al massimo dello sforzo possibile portando una gamba davanti all'altra in una corsa che vorrebbe seguire la distanza percorsa dal terzetto. <Aspettate! Fermi!> griderebbe alle loro spalle sforzandosi di essere il più rapida possibile, ma senza gran successo. <Vogliamo solo parlare! Se qualcuno vi ha attaccato possiamo aiutarvi! Per una volta potete starci a sentire?> esclama la ragazza con tono sincero, stanco e leggermente piccato, stanca dello sforzo eseguito dalle leve inferiori non particolarmente scattanti ed allenate. Sicuramente non quanto quelle del terzetto, evidentemente. <Non vogliamo batterci, vogliamo solamente continuare le nostre indagini. Magari potrebbero coincidere con le vostre, possiamo darci una mano a vicenda se solo vi fermaste!> E così, alla fine, si ritroverebbe a fermarsi dopo circa una quarantina di metri incapace di correre oltre quella distanza. [Sharingan I] [Movimento 20 mt - 2/4] [Movimento 20 mt - 2/4] [chakra: 15/34] [x1 fumogeno; x1 tonico coagulante speciale; x1 tonico chakra speciale; x1 kunai; x1 carta bomba] I kunai vengono lanciati, seppur non tutti arrivino a destinazione i danni sono sufficienti dal distruggere l'intento offensivo dei propri avversari e portarli alla fuga. Questo dovrebbe essere abbastanza dal calmare i loro animi e dal fermarli dal portare avanti ulteriori offensive, e se fosse per Arata proseguirebbe in questa sorta di caccia all'uomo per lasciare effettivamente uno solo di loro da affidare agli ANBU per guadagnare informazioni, ma..Akira propone un'alternativa definitivamente più pacifica, un cenno del capo, è il caso di fare un ultimo tentativo prima di tornare ad utilizzare la shirasaya, adesso riposta nuovamente nel suo fodero al fianco destro del corpo. < Ho provato a parlare con il taijutser..> si giustifica inizialmente, sospirando quasi infastidito. Ma segue un semplice cenno del capo. < D'accordo, li blocco. > Afferma, ruotando il corpo nella direzione nella quale hanno iniziato a correre. Lo scopo adesso è di fermarli e di farlo in fretta, motivo per il quale si appresta rapidamente a volgersi nella direzione del trio. La postura di partenza vede le braccia portarsi distese della schiena, mantenendo i palmi rivolti verso l'alto e il busto particolarmente piegato in avanti, quindi con il tronco inclinato, il collo è piegato e la testa è sollevata, osservando ciò che è presente dinnanzi a sè. Tenterebbe così di darsi un primo slancio sfruttando la punta del piede sinistro per gettare il corpo in avanti, e portando le gambe una dietro l'altra ad accompagnare quel movimento per non perdere l'equilibrio e partire dunque in uno scatto che richiama in tutto e per tutto lo stile ninja. Difatti è fondamentalmente silenzioso, lo rende un bersaglio più difficile, e sfrutta quanto più la propria velocità per poterli raggiungere in breve. Dovrebbe arrivare rapidamente ai 40 metri destreggiando tra i tetti, ma proseguirebbe per altri 10 in modo da avere un vantaggio decente rispetto a loro, qualora tentassero ancora di..fuggire. Cercherebbe così un punto dal quale scendere, che sia un balconcino o simili, ma qualora non lo trovasse non ne farebbe una grossa tragedia, una volta saltati su scendere non sarà niente di che. Andrebbe semplicemente a piegar le ginocchia e portare il peso sulla punta dei piedi, prima di darsi uno scatto verso la strada e assicurandosi che la caduta sia priva di ostacoli. Andrebbe così a sollevare la testa, parte fondamentale che non deve toccare il suolo. Le mani a distendersi in avanti con lo scopo di far sbattere i palmi assieme ai piedi per attutire la caduta, piegando conseguentemente le caviglie e le ginocchia anche. Al primo contatto con il suolo tenterebbe semplicemente di mantenere le ginocchia piegate e di curvare la schiena in avanti, in modo da rotolare appena di pochi centimetri per distribuire la forza dell'impatto equamente sul corpo e per non sentirne così le conseguenze, il chakra sarebbe d'aiuto in questa procedura. Si ritroverebbe così fermo, davanti a loro, e dall'altra parte Akira, a parlare. Non dice nulla, è lì soltanto perchè crede nel gioco di squadra. [chakra attivo ] [In 2/4 può correre fino a 40 metri.] [Tentativo di scendere dal tetto più avanti rispetto al trio] [agilità 40] [equip sempre lo stesso]Akira tira per favore un d20
Akira tira un D20 e fa 16
Bisogna un attimo analizzare le ferite dei tre ragazzi, quanto meno dell' elemento abile nel Taijutsu, che alla fine è il più colpito del trio. Questo ha subito un colpo precedentemente al petto, quando si trovano sul tetto, un colpo adesso al braccio. Il sanguinamento, essendo ferite da affondo/taglio, l'ha accompagnato in tutto il suo movimento, andando ad accentuarsi ovviamente con la corsa, anche se accompagnato/tirato dai compagni, causando alle ferite di peggiorare solamente. Il ninja abile nell' Hojutsu è l'unico che, in linea teorica, esclusa una sbucciatura perchè è caduto precedentemente, non sembra avere riportato danni. Il terzo elemento, invece, ha un kunai nella spalla, lanciato sempre da Arata. Verrebbero raggiunti dagli avversari e in questo lasso di tempo il Tijutser perderebbe anche i sensi, avendo subito troppi danni per un ragazzo della sua età. La Uchiha sembra voler parlare, ma qui la scelta delle parole diventa importante. davanti a lei si posizionerebbe il terzo elemento, mentre l'Hojutser andrebbe a frapporsi davanti ad Arata, così che entrambi possano fare scudo al proprio compagno privo di sensi. <Parlare? Fino ad ora non avete fatto altro che attaccarci... Siete degli assassini... Ecco cosa siete... Fate finta di chiamarvi ninja... Solo una scusa...> Gli invetta contro l'Hojutser, direttamente verso la ragazza. <Quanti di noi volete uccidere eh... Voi con le vostre minacce... Non fate paura... Assassini... Ve ne serve solo uno vivo tanto no...? E poi fate finta di voler difendere gli abitanti del villaggio... Patetici...> Ovviamente il terzetto di ragazzini al momento non è neanche lontanamente intenzionato a parlare con i due ninja, anche perchè da come sono andati gli eventi c'è poco da fare. A voi la mossa, ma attenzione, la role sta arrivando verso la fine e, se prese delle scelte particolari, potrebbe terminare.][Missione livello C][Akira-Arata][turnazione akira-arata ][quest chiusa][Akira distanza 5 metri, Arata distanza 6.5 metri][tempo: 20 minuti primo, 20 + 5 secondo][21:30]
Arata è estremamente più veloce della genin e in men che non si dica si piazza davanti al terzetto impedendo loro di proseguire mentre uno dei tre finisce al suolo ferito ed esausto. I due rimasti si posizionano di modo tale da fargli da scudo e difenderlo mentre Akira, con un leggero fiatone a causa della perdita di energie, si ritrova a rallentare fino a fermarsi. Ascolta quanto viene loro detto e stringendo i pugni cerca di trattenere la vena polemica che pulsa violentemente nel fondo del suo stomaco. Inspira a fondo gonfiando di aria i polmoni per poi andare a disattivare lo Sharingan in un desiderio di dimostrare loro le sue più nobili intenzioni. <Non voglio attaccarvi.> inizia col dire alzando ora le mani e posizionandole ai lati del petto. La destra aperta, vuota, la sinistra a reggere il sacchetto con l'erba puzzolente. Tenterebbe di muovere con estrema lentezza un paio di passi così da non dover gridare per riuscire a comunicare con l'houjutser, muovendosi con la stessa cautela che si riserva ad un animale spaventato e ferito. <Attaccarvi? Voi ci avete attaccati per primi. Io stavo controllando questo sacchetto quando proprio tu sei uscito fuori dal vicolo correndo verso di me armato con due coltelli.> Cerca di essere logica, cerca di esporgli la chiara e innegabile verità dei fatti. <Avrei potuto farti del male ma ho preferito limitarmi a immobilizzarti per parlare. Tu mi hai presa in giro e ti sei ferito per raggiungere i tuoi amici> continua lei citando il susseguirsi di eventi che alla fine ha portato a questo scontro. <Non so cosa abbia fatto il mio compagno ma non puoi negare che io non ho cercato di ferirti in alcun modo> Dopotutto, poi, l'altro non può certo imputare a lei la colpa di quella voragine apertasi sotto i suoi piedi e dentro la quale egli crede di esser precipitato. <Non vogliamo uccidervi né farvi ulteriormente del male. Siete feriti, siete in difficoltà. Permetteteci di aiutarvi> continua Akira respirando a fondo, piano, nel tentativo di rimanere lucida e calma. Cerca di imitare nell'inflessione della voce la calma serafica di Katsumi, i suoi modi accomodanti che ispirano fiducia e sicurezza alla semplice vista. Non è semplice, niente affatto, ma prova a trasmettere loro la stessa calma fredda che il puro è in grado di ispirarle quando le parla. <Cosa è successo a Koko? Siete stati attaccati?> domanda allora la ragazza cercando di essere cauta, di parlare con delicatezza. <Possiamo aiutarvi se ci permettete di capire cosa è successo. Possiamo collaborare se ce lo permettete> [chakra: 15/34] [x1 fumogeno; x1 tonico coagulante speciale; x1 tonico chakra speciale; x1 kunai; x1 carta bomba] Rimane immobile li dove si trova Arata, non un passo in meno non uno in più, soltanto gli occhi scivolano attenti sui movimenti di chiunque in quel trio, scivolano minaccioso perchè non vuole alcun tipo di sorpresa spiacevole. Ma le ferite dei loro nemici sembrano esser particolarmente utili per mantenerli inchiodati nella loro posizione, dovrebbero aver capito che la fuga non è un elemento contemplato, a meno che non siano disposti a sacrificare qualcosa..e non lo sono. < Le funzioni dei ninja sono: spionaggio, sabotaggio, infiltrazione, assassinio e guerriglia, quindi sì, in teoria rientriamo tra gli assassini. Non vi abbiamo attaccati perchè ci andava di farlo, ma per difesa, è la vostra incapacità di ragionare che vi ha portati a questo. Il taijutser mi ha aggredito durante un semplice giro di ricognizione, se al mio posto ci fosse stato qualcun altro lo avrebbe fatto cadere per parecchi metri senza difesa. > Un cenno del capo in direzione del taijutser che s'è ormai accasciato a terra. Lo sguardo si rivolge conseguentemente su Akira, molto più adatta per parlare in queste situazioni dove 'essere ninja' passa in secondo piano per dar spazio all'essere umani. Lo aveva intuito ed ora ne ha la conferma, loro sono vittime di questa situazione, è bastato un primo sguardo. < Ma perchè non provate a ragionare!? > La mano libera va posandosi sulla fronte, il tono va alzandosi mostrando una nota nel tono di fastidio, lasciando che Akira possa esplicare in maniera più pacata quali siano gli argomenti a loro favore. < Qualunque cosa sia successa al vostro amico se l'avessimo fatta noi lo sapremmo e non avremmo bisogno di chiedervelo. E poi che ci fate in mezzo alla strada!? Se avete tanto da lamentarvi dei ninja iscrivetevi all'accademia e diventate genin, lo stipendio è buono e non ci vuole nulla..> Buono è un eufemismo, ma è quantomeno accettabile. Ed è ora che Akira sta esponendo quel che ha da dire che anche Arata va pacando il suo istinto più semplice e primordiale, lasciando spazio ad un tono più confuso. < E comunque un coagulante a testa e i feriti si riprenderanno come nulla, forse gli servirà soltanto del riposo a Hyashiro per rimettersi. E poi potrete tornare ad attaccare le persone che fanno il loro lavoro senza problemi, oppure mettervi la testa a posto e smetterla di vivere da vittime con la forza che avete. > E' tipo quella persona che ti sta dicendo cose buone trattandoti male, il poliziotto cattivo della situazione...ma quantomeno con le armi dentro i loro rispettivi foderi ora. [chakra on]Akira cerca di avvicinarsi, ma dopo un metro, non può che non aspettarsi solo una risposta dal ragazzino. Dopotutto un' animale che si sente in gabbia e minacciato può solamente mostrare i denti come ultimo tentativo di difesa. <Non provare a fare un altro passo> Punta i colettini verso di lei, nascondendo qualunque paura si possa avere nell' usarli. <Dici di non avermi attaccato... Ma hai usato quei tuoi occhi diabolici... Pff...> In parole povere gli sta rigirando solo contro le sue stesse parole. In fondo è solo una serie di punti di vista, punti di vista che a quanto sembra possano cambiare totalmente la situazione da come la si vede. <Non vogliamo il vostro aiuto... Lasciateci in pace se volete essere utili...> Gli risponde quindi, prima che Arata possa effettivamente entrare nel discorso. Quello che dice, inizialmente, sono forse le parole più sbagliate che si possano utilizzare, soprattutto quando è evidente che quei ragazzini abbiano un qualche odio motivato contro i ninja. Andare a sottolineare che questi rientrino nella categoria degli assassini, bhè, non è la mossa più furba. Per di più il taijutser è svenuto, quindi qualunque cosa dice, agli occhi degli altri, può essere fasulla, tanto che il terzo membro del trio andrebbe a commentargli sarcastico. <Infatti sei sceso tu con una ferita al petto dal tetto... Ed è stato uno dei miei amici a tirarmi questo kunai che fino ad un attimo fa avevo nella spalla... Vero?!> Lo schernisce, prendendolo in giro, anche perchè, agli occhi del terzo, quello è esattamente un assassino come gli altri ninja, non crede neanche che li lasci andar via in santa pace. <Io non diventerò mai una feccia come te... Meglio la morte che un assassino ammazza famiglie...> Gli risponde, alle altre cose non commenta neanche, perchè lo fa l'altro ragazzo, l'Hojutser. <Non sapete nulla... Certo... Ma guarda caso stavate guardando proprio il cassonetto dov'è finito Koko... Ed eravate insieme a quella stessa signora... A chi volete prendere in giro... Mi fate schifo...> Gli dice quel ragazzo. Se ne frega se sono in svantaggio o meno. è evidente che abbiano subito qualche forma di preparazione precedentemente e che potrebbero competere facilmente in un esame per genin. Inoltre, vivendo per strada, è evidente che non abbiano poi questa paura delle conseguenze, tanto peggio di così come può andargli? Intanto il sanguinamento continua e, benchè il coagulante possa aiutare, ad un ninja che ha subito più di tot danni non è certo un coagulante che può guarirlo.[Missione livello C][Akira-Arata][turnazione akira-arata ][quest chiusa][Akira distanza 5 metri, Arata distanza 6.5 metri][tempo: 20 minuti primo, 20 + 5 secondo][22:00]
Akira si ferma non appena il ragazzino le intima di non muoversi. Non muove un altro passo rimanendo con le mani alzate e il respiro affannoso. Arata ha un approccio decisamente più pragmatico, diretto e sfrontato del suo al punto che per qualche istante Akira ha quasi temuto che i ragazzini potessero ricominciare a voler combattere con loro. Tuttavia in qualche modo nessuno solleva la propria arma e il tutto si mantiene fisso su una conversazione più o meno civile. <Sì, li ho usati. Per impedirti di attaccarmi. Avrei dovuto lasciare che mi accoltellassi?> domanda Akira con tono calmo sbattendo le ciglia con fare lento, tranquillo, ricordando una volta ancora al moccioso che l'inizio di quelle ostilità non è in alcun modo iniziato da lei. Il gruppetto pare decisamente convinto ad odiare i ninja, li trova in qualche modo pericolosi e ignobili ed Akira ovviamente non può comprenderne il motivo. Tuttavia si ritrova ad aggrottare le sopracciglia quando quelle ultime parole vengono sputate fuori quasi con disprezzo nei loro confronti. <Non c'era nessuno in quel cassonetto.> rivela la ragazzina, confusa. <Ho visto le ammaccature e ho pensato di controllare. Sembrava che qualcuno ci fosse stato sbattuto contro, così ho pensato di assicurarmi che non ci fosse nessuno ferito lì attorno. O... lì dentro> reprime a stento un brivido di disgusto ricordando il nauseante olezzo di quel bidone pieno zeppo di rifiuti. <Oh. Forse è Koko che ha ammaccato il cassonetto?> arriva a pensare quindi, subito dopo, con aria pensosa, sbattendo le ciglia rapidamente e osservando l'houjutser con aria dubbiosa. <Quella signora?> domanda lei ora più seria. <Ha fatto qualcosa di male?> domanda lei abbassando ora le mani, lasciandole ricadere molli lungo i fianchi. <Noi siamo stati ingaggiati da quella donna per cercare una spilla perduta. Quando credevamo di averla trovata abbiamo scoperto che si trattava di un falso e così siamo dovuti tornare a cercarla. Per questo eravamo lì, oggi, con lei. Non sappiamo neppure chi sia quella signora> rivela con onestà l'Uchiha fissando il ragazzino dritto negli occhi. <Ma è evidente che sapete qualcosa su quella donna... deve avervi fatto qualcosa. Diteci di cosa si tratta e magari potremo aiutarvi> ripete, per l'ennesima volta, andando a portare ora la destrorsa verso la tasca porta oggetti. Ne estrarrebbe il tonico coagulante che aveva portato con sé e tenderebbe la mano verso il ragazzino col palmo all'insù e la sfera medica in equilibrio su di esso. <Questa è una medicina. Serve a fermare il sanguinamento e a ridare un po' di energie. Dalla al tuo amico. Se si sentirà meglio vorrà dire che potete fidarvi di noi, no?> azzarda allora lei con disarmante logica, la semplice innocenza che la accompagna da sempre e che la porta a fare sempre i pensieri più semplici. [chakra: 15/34] [x1 fumogeno; x1 tonico coagulante speciale; x1 tonico chakra speciale; x1 kunai; x1 carta bomba] Parole sbagliate o meno, non è questa la cosa che importa per Arata. Dovrebbe porsi nei confronti del suo obiettivo senza passione e discernimento alcuno, senza alcuna sensazione ad ogni suo attacco verso qualsiasi entità vivente. La cosa più ovvia in questo mondo è di sfruttare metodi tutt'altro che simili alla diplomazia per ottenere ciò che è necessario, e lo stesso Arata non si distacca particolarmente dal male tanto osannato dai ragazzi davanti a loro, ma non saranno quelle parole a scuoterlo. Rimane comunque zitto, lasciando che sia la genin a parlare, prima di intervenire. < Vedi Akira? > Lo sguardo si rivolge verso di lei, prima che in direzione dei ragazzi per rispondergli. < Stavamo cercando oggetti smarriti ed in meno di una settimana eccoci dove ti avevo descritto..> A combattere per sopravvivere, per il bene apparente del villaggio, senza che nessuno li ringrazi o li aiuti, o li guidi nella stessa identica cosa. E' una cosa alla quale era già pronto, l'odio. Tutto gira attorno all'odio in questo mondo, per questo può sembrare a volte così banale. < Nessuno darà mai valore al fare del bene quanto a fare il proprio dovere. > La mancina a scivolare lungo il proprio portaoggetti, questa volta ciò che viene afferrato non è un kunai ma bensì uno dei suoi coltelli a filo singolo. < E la risposta più giusta che dovrei mostrare è il distacco. > Dovrebbe semplicemente far ciò che è giusto. < Ma non sarebbe giusto nei tuoi confronti. > Akira è parte di un mondo fondamentalmente diverso. Ed è proprio per questo che afferrando abbastanza grezzamente il kunai andrebbe semplicemente a portare il braccio lungo il fianco, distenderlo al proprio lato sinistro per poi piegare il gomito verso l'interno, con lo scopo di far giungere la sua stessa arma alle proprie costole, per infliggersi una ferita d'entità non lieve, ma nemmeno grave. La reazione iniziale è l'ovvia espressione del viso che va con fatica a resistere a quella sensazione, seguita dai muscoli dell'intero corpo che andrebbero irrigidendosi e lasciando uscire dalle proprie labbra dei lamenti, che tenterebbero di essere arrestati poco dopo. < V-vedi..ora se togliessi il kunai probabilmente inizierei a sanguinare, fa davvero male. > Un paio di passi in avanti verso il ragazzo che si para davanti a lui. < Quindi avanti, continua a chiudere gli occhi sulla realtà e sporcati le mani di sangue come avrebbe fatto il tuo amico. L'odio è amore contro amore, voi siete stati feriti. E se siete solo alla ricerca di un modo per sentirvi meglio togliete con le vostre mani il kunai, sporcatele. > Si avvicina ancora, lascia scoperto il suo corpo all'eventualità. < Ma quando si sveglierà il vostro amico ditegli che lo avete fatto perchè io lo ho attaccato per primo, e guardatelo in volto mentre sentirà il peso delle vostre azioni su di lui. > Akira ha esposto le sue ragioni per bene, ma Arata vuole spingere oltre il semplice malinteso tutto ciò. < Oppure aprite gli occhi sulla realtà, smettete di giudicare e miscelare il bene con il male. > termina così. [chakra on] [tentativo attacco con kunai a sè stesso, punteggio d'attacco applicato 30 (armatura -8) e conseguente scontro con resistenza corpo.]Le cose procedono in maniera drammaticamente opposta. Da un lato Akira sta esattamente ottenendo quello che vuole, ovvero raggiungere un compromesso, ottenere informazioni per arrivare a quella risposta. <Ci hanno sbattuto Koko vorrai dire... Quelle figure che erano insieme alla signora... Non so chi fossero... Ma Koro è senza alcun dubbio il più veloce di noi... Non lo vedreste neanche muoversi... Ma è come se lui non si fosse mosso...> L'hojutser abbassa la testa verso il terreno, mordendosi il labbro, quasi sentendosi in colpa per aver fatto forse qualcosa che non doveva, come scappare abbandonando un compagno. <La medicina e ti di---> Starebbe per dire quel ragazzo, ma quello che succede dall' altra parte è qualcosa che interrompe ogni discorso. Per qualche ragione, magari guidato dalla propria indole on, Arata decide di andarsi a colpire da solo, come se volesse dimostrare qualcosa a quei ragazzini. Cosa francamente del tutto inutile (cioè, è come se durante il nazismo ad un ebreo un tedesco andasse a dire "non tutti i tedeschi sono così"... Non ci crederebbe mai...) Ma ovviamente non dimostra praticamente nulla, anzi a qualcuno che ti odia, per di più un ragazzino, qualunque parola possa essere usata gli entra da una parte e gli esce dall' altra, non solo, se gli si da un qualche bastoncino di vendetta, allora non gli pare proprio vero. Il terzo ragazzino si fionderebbe diretto sull' arma, pronto a colpire l'altro, spingendola ancora più a fondo o strattonandola verso l'alto e poi verso il basso se necessario, giusto per fargli più danni possibili. <Muori assassino!> Gli grida pure, mentre scatta.[aziona solo Arata][difesa extra][8 minuti][azione di 1/4]
[22:35]
nota sui danni subiti dal ragazzo. La resistenza è di 20, quindi ha una riduzione in percentuale del 14%. Si considera l'arma come un coltello base, quindi danni 27, visto il tipo di attacco, non considero la forza in esso. l'armatura va tolta sul danno totale, no in percentuale, quindi Arata subisce [-15 pv]
Lo sguardo scivola in direzione di quei tre ragazzini, il suo sguardo scivola su colui che gli si getta addosso, inspira profondamente dalle narici e sposta per un istante soltanto lo sguardo in direzione di Akira. No, dimostrare qualcosa a quei ragazzini non era il suo obiettivo principale, era il modo migliore da parte propria di fargli cambiare attitudine, ma non era il suo obiettivo. Andrebbe semplicemente a mantenere il piede destro piantato al terreno, sfruttandolo come perno per permettere al suo intero corpo (gamba sinistra compresa) di ruotare su sè stesso con lo scopo di schivare quell'attacco semplicemente scansandosi il necessario, e considerando che il ragazzino s'è fiondato, dovrebbe perdere l'equilibrio da solo. < Grazie per avermi aiutato a non pensare d'esser folle. > Lo sguardo è rivolto al ragazzino che lo ha attaccato, ma sta attento a non ricevere sorprese dall'altro. < Feccia, noi..> sospira soltanto adesso, rilasciando il fiato precedentemente recuperato. < Valete davvero mezzo punto. > Non aggiunge altro, tutto ciò non è rivolto a loro, le sue parole mirano ad Akira, ma sono pacate ora. [agilità 40] [scansamento ruotando su un piede.]Arata, con un movimento rotatorio, sfruttando come perno il proprio piede, riesce a schivare l'attacco diretto. Si dimentica però che ha un coltello piantato nel proprio corpo, inserito da se stesso. Questo non è proprio un agevolazione nel muoversi e potrà sentire fastidio nella prossima azione. Il danno non è sostanziale ma, comunque, fastidioso. L'altro ragazzo, quello che non ha partecipato a questo scambio tra Arata ed il proprio compagno ancora lucido, resta momentaneamente spaesato, non capendo effettivamente se questo ninja di Kusa sia tutto o meno. Comunque il sanguinamento di quello a terra continua, essendo da diversi turni doppio, questa è l'ultima azione per provare ad ottenere informazioni. .[Missione livello C][Akira-Arata][turnazione akira-arata ][quest chiusa][Akira distanza 4 metri, Arata distanza ingaggio][tempo: 20 minuti primo, 20 + 5 secondo][22:46]
In qualche modo sembra che il ragazzino armato di coltelli stia lentamente calmandosi. Forse l'approccio pacato e accomodante di Akira è riuscito a tranquillizzarlo, forse il fatto che lei non l'abbia fisicamente ferito è uno stimolo in più a credere che non voglia ferirli. Forse l'idea di accettare la sua medicina è un buon incentivo a crederle, non lo sa, ma fatto sta che il ragazzino inizia lentamente a parlare. Akira ascolta avidamente le sue parole e quando si ritrova ad udire quel discorso lo sguardo le si assottiglia dubbioso. <Mhn. Quindi sono stati loro...> mormora Akira portandosi una mano al mento. <La donna ha detto che è sempre circondata da uomini. Ma non sappiamo chi siano.. Voi ne sapreste descriverceli? Erano ninja?> domanda lei cercando di strappar loro anche il più piccolo dettaglio per poter indagare sulla natura di quello strano episodio. <Qualsiasi indizio può andar bene, cercheremo di scoprire qualcosa> garantisce lei azzardando una espressione affrettata prima di ritrovarsi agghiacciata esattamente come lo stesso ragazzino. Arata le rivolge delle parole che i due non possono ovviamente comprendere. Ma lei ricorda. Ricorda chiaramente la loro conversazione, quel discorso e si ritrova a notare quanto effettivamente egli abbia ragione. E' quasi agghiacciante il modo in cui avesse predetto quello che sarebbe accaduto e lo sguardo della genin si specchia in quello del compagno con fare sperduto. Annuisce meccanicamente, timidamente, abbassando successivamente lo sguardo. Ma è il verso che sfugge dalle labbra del genin che la riporta all'ordine. Vede il kunai conficcato nel suo fianco, il sangue e subito si ritrova a sbiancare sconvolta. <Arata!> esclama spaventata, sorpresa, pallida in volto. <Cosa stai facendo?!> esclama stravolta, sentendo il cuore batterle a mille nel petto mentre il giovane par cercare di voler provocare il ragazzino con il suo gesto. Non per scatenare la sua ira ma solo per dimostrargli la sincerità dei suoi intenti. Solo per dargli una spinta emotiva. Il ragazzino tuttavia non è dello stesso avviso e si fa beffe di quel suo gesto andando semplicemente a cercare di colpirlo con forza e violenza. Akira assiste pietrificata col tonico in mano e la bocca asciutta. Arata schiva, si scosta e si salva dall'affondo del suo avversario per poi dimostrarsi quasi rassegnato a quanto appena successo. <Arata... per favore. Basta> mormora lei con voce spezzata, bassa, ricercandone lo sguardo e scuotendo morbidamente il viso come a volergli chiedere di non andare oltre. Fa male. Quell'intera faccenda, quella conversazione, l'idea di vedere il sangue sgorgare scarlatto dal suo fianco. Non le piace. La fa sentire triste. Non vuole. E' a quel punto che la sua attenzione torna sul ragazzino armato, lo sguardo ora malinconico, ricco di una tristezza profonda mentre tenterebbe di avvicinarsi porgendogli il tonico fra le mani. <Prendilo. Curate il vostro amico, fateglielo ingerire. Sta perdendo tantissimo sangue, è pericoloso. Non rischiate la sua vita solo per cercare di darci una lezione> dice lei con voce accorata, calda, andando a guardare il ragazzino negli occhi. <Non siete ragazzini qualunque. Siete forti. Siete tutti molto più veloci di me e tu sei capace di usare le armi mentre io so solamente fare trucchetti mentali. Non siete sprovveduti, sapete vivere per strada. Se davvero quelli sono riusciti a far del male al vostro amico allora sono persone pericolose e vanno fermate.> riprende Akira con fare quasi di supplica, espirando piano. <Diteci tutto quello che è successo. Dove, quando, come. Aiutateci a fermare quegli uomini.> La ragazzina morde il proprio labbro inferiore e quindi andrebbe a flettere il busto in avanti abbassando il capo di conseguenza, portando le mani a poggiarsi sulle ginocchia in un mezzo, rispettoso inchino. <Per favore> termina, stancamente, sospirando. [chakra: 15/34] [x1 fumogeno; x1 tonico coagulante speciale; x1 tonico chakra speciale; x1 kunai; x1 carta bomba] Placa immensamente il suo scatto d'emotività poco fa mostrato con quel gesto che potrebbe quasi apparire estremo, per qualcuno inutile..ma profondamente legato all'ideologia di una figura. Fare di tutta l'erba un fascio è sempre stato per certi versi sbagliati, ma davanti a lui ci sono dei ragazzini, ma neanche questo li giustifica ai propri occhi, dopotutto è palese che per vivere abbiamo dovuto sempre combattere, hanno vissuto in questo schifo, come possono tenere così tranquillamente una benda negli occhi? In ogni caso, il dolore al fianco non è qualcosa che ha ignorato, ma star fermo non sarebbe stato ugualmente utile..ha limitato il movimento al necessario. Il danno potrebbe essere abbastanza dall'aver causato lievi danni ad una costola, ma sommariamente non è nulla di impattante sulle sue prestazioni. Dovrebbero bastare delle bende ed un tonico per rigenerare il giusto. Ha capito cosa vogliono per le informazioni, motivo per il quale andrebbe a scattare appena per annullare le distanze tra sè e il ragazzo svenuto. Busto piegato in avanti ed abbastanza incurante dell'ottimizzare il movimento, sfruttando la mancina per mantenere stabile kunai e minimizzare il suo dolore. Dal portaoggetti presente alla propria vita qualcosa verrebbe afferrato, ma il fare di Akira lo anticipa, e forse è meglio che sia lei a fare ciò che va fatto. Braccia nuovamente lungo i fianchi, nuovamente il busto a flettersi in avanti accompagnato dalle ginocchia lievemente piegate, spostando il baricentro in avanti e dandosi una semplice spinta per portarsi al fianco della ragazza prima che qualcun altro possa tentare di infierire su quella triste ferita che ora mantiene nel suo stato, senza sentenziare ulteriormente. [chakra on] [movimenti semplici - agilità 40]Il ragazzino, più per il bene del proprio compagno che per se stesso, si trova costretto ad accettare il tonico offerto dalla ragazza, per poi portarlo al ragazzo ferito, mentre l'altro ragazzino torna vicino ai propri compagni, sistemandosi di fianco a loro. <Ovvio che erano ninja... E se hai un briciolo d'istinto di sopravvivenza eviti di rompergli le scatole... Quel sacchetto che hai preso... Era cascato loro e abbiamo provato a rubarglielo... Non so bene cosa stessero combinando... Ma stavano trafficando con qualche oggetto...> Fa una piccola pausa mentre si assicura che le condizioni del proprio compagno stiano bene, provando anche a fermare le ferite con i propri angoli dei vestiti. <Quella che tieni in mano non è una borsa di pelle qualunque... La usano per tenerci una particolare erba... è una droga... la si vende al mercato nero... Non so perchè non l'abbiano ripresa... Ma sicuramente avevano qualcosa di più importante a cui pensare...> E detto questo cercherebbe di mettersi il proprio compagno sotto spalla, portandoselo via con l'aiuto dell' altro compagno. [Missione finita][uscite libere]
Alla fine il ragazzino accetta l'aiuto offerto dalla genin e va a far ingerire il tonico al suo compagno mentre Arata ritrova il suo posto al fianco della Uchiha. Akira lo guarda preoccupata fino a quando i due ragazzini non iniziano a spiegare quanto accaduto. Akira appunta mentalmente ogni informazione ricevuta e guarda la sacca che ha per le mani con occhi grandi di sorpresa e stupore, ritrovandosi dunque ad annuire quando tutta quella storia inizia a trovare un senso. In tutto questo non ha idea di cosa c'entri la spilla della donnona, ma di sicuro hanno trovato un caso di cui doversi occupare. <Grazie. Grazie per l'aiuto offerto. Cercheremo di scoprire cosa sta succedendo e di fermare quegli uomini. Ve lo prometto> asserisce la genin con convinzione, vedendo a questo punto i tre allontanarsi lasciandoli soli. Akira sospira, stanca, un po' emotivamente stravolta, colpita da come le cose fossero andate a cambiare. Lo sguardo torna a posarsi su Arata, sulla ferita sanguinante al suo fianco, mentre una fitta di preoccupazione le stringe il cuore. <Sei proprio uno stupido tu> mormora a labbra strette con una palese nota di ansia nella voce. <Vieni, andiamo a darti una sistemata> sospira, alla fine, alleggerendosi della tensione di quel piccolo scontro, cercando di aiutare il compagno a muoversi fino ad un posto abbastanza isolato dove poterlo medicare. O, in alternativa, fino all'ospedale. [END] Segue il fare di Akira permanendo adesso di fianco a lei, di tanto in tanto si presenta qualche fitta ma è un dolore che regge senza mostrare troppo. Sembra che la faccenda si sia incasinata molto più del necessario, ma hanno parlato di persone più veloci del loro membro del team più veloce. Probabilmente non è una cosa che potrebbero affrontare nel loro stato attuale, questo è da riconoscere. Ma..per quanto ancora rimarranno in questo 'stato attuale' ? Chissà. Segue conseguentemente muovendosi assieme ad Akira per allontanarsi, e soltanto una volta lontano da quella strada, diretti in un luogo dove poter mettere apposto le proprie ferite, andrebbe a rispondere. < Non potrò permettermi questi gesti quando costruiremo ponti tra ogni mare, tanto vale capire adesso fin dove vale la pena spingersi. > Il tono è particolarmente disinvolto, quasi come se tra un poco potesse mettersi a fischiettare. Ma la verità dietro questo evento è molto più profonda e oscura. < E poi anche tu nelle condizioni ideali avresti fatto qualcosa del genere, forse peggio..> chiude un occhio, posando lo sguardo su di lei. < Era tutta una lezione per farti capire che non ne varrà mai la pena. > Oh..che sia così o meno, l'importante è che abbiano trovato qualcosa e che stiano sommariamente bene, missione compiuta? [end]