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Minacce poco velate

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con Raido, Fumiko

21:45 Fumiko:
  [Entrata] Ormai la sera è giunta e la voglia di preparare la cena non la ha, motivo che l'ha portata a comprare del cibo in una piccola locanda lì vicino, il sacchetto di carta contenente takoyaki e ramen che viene tenuto dalle mani della giovane mentre sale le scale verso il proprio appartamento. È felice di aver rivisto Raido, di aver passato del tempo con lui, ma non lo è altrettanto per quella testa dura del jonin, Farlo ragionare sarebbe stato un impresa ardua, trattenere quel suo essere istintivo e portarlo a ragionare sulle sue decisioni frettolose sarebbe stato ancor più dura. Ormai in prossimità della porta gli occhi vanno verso la pianta dove ha nascosto la chiave della casa, il cibo che viene riposto con attenzione per terra così da non rovesciarne il contenuto. La recupera con la destra e mentre risale col corpo gli occhi per via di cose vanno a finire sulla cassetta delle lettere dove intravede qualcosa al suo interno. La apre con calma estraendo una lettera e prima di aprire la porta andrebbe ad aprirla per leggerne il contenuto. Le basta qualche secondo e inizia a tremare violentemente , la destra trema mentre quel foglio di carta viene riletto più volte . Le iridi sono sgranate, non credono alle parole che sta leggendo. Non ci crede, non vuole crederci, ma un brivido lungo la schiena, qualcosa di gelato che inoltra dentro le ossa attanagliando le proprie membra, stringendo il cuore così forte che sembra stia per scoppiare. I polmoni che smettono per vari momenti di portare aria dentro il corpo lasciando che la testa giri ancor di più,che la confusione le faccia da padrona allontanandola ancor di più dalla realtà . Non si rende conto di quello che accade intorno a se, ma l'unica cosa che sente è che è sola, completamente sola. Raido, l'unico che avrebbe potuto fare qualcosa che si ritrova in ospedale affetto da quella malattia. Non avrebbe potuto dire nulla di tutto quello è rischiare di aggravar quella situazione che è già troppo delicata, non avrebbe potuto dirgli come quelle minacce siano aumentate nel tempo. I primi biglietti che ha ingenuamente ignorato sono diventate quelle parole. Le rilegge per comprendere come siano vere e reali, come ogni parola sia intrisa di chissà quale malvagità . [ io ti vedo Fumiko,sei come quella tr**a di tua madre,bellissima. Konan sarebbe fiera di te e molto presto sarai di nuovo ...mia. ]. Le ginocchia che tremano finendo per accasciarsi al suolo davanti il portalettere posto accanto la porta di ingresso , la sinistra che sale alla bocca e le lacrime che iniziano a scendere. Si sente osservata, come se una presenza invisibile la segue in ogni movimento, in qualsiasi momento e non è al sicuro, non si sente tale. A chi avrebbe potuto dire qualcosa? Ad Hachiman, ad Hanako? Mai. Troppo giovani, troppo puri per un fardello di tale portata. Kaori? Non l'avrebbe aiutata oppure si? Lei stessa avrebbe trovato il coraggio di andare dalla Hyuga per chiederle aiuto? E un nome le si palesa in mente, Hiashi, magari lui avrebbe potuto aiutarla in qualche modo no? Il vento che smuove il tessuto di quello che indossa ,un semplice abito lungo con spalline sottili e uno scollo a cuore blu notte che ben si sposa con la pelle diafana, i capelli blu che si muovono ad ogni alito di vento e la rosa che muove i petali di carta espandendo un leggero odore di rosa. Gli occhi sono sgranati nascondendo le palpebre dipinte di blu , ma il volto è cereo. Non riesce ad alzarsi, non ce la fa, è spaventata a morte per quella lettera.

22:01 Raido:
  [Entrata] Nella mattina ha incontrato Kaori ai campi di addestramento, lo ha sorpreso mentre ha cercato di allenare il proprio corpo, di forgiarlo sempre di più e in maniera massiccia. Quello che ne è venuto fuori è una discussione improntata sui rimproveri della Hyuga nei confronti dell'albino, parole dure, difficili da buttare giù, parole che non hanno fatto altro che portarlo alla ragione. Ha smesso di allenarsi e ha acconsentito a ritornare a Kusa ma non solo. Il suo obiettivo di divenire Kage è stato praticamente distrutto e abbattuto dalle parole della ragazza mettendogli davanti la cruda realtà. Lui non è un politico, non è qualcuno che può stare dietro una scrivania a compilare carte e scartoffie; forse è in grado di governare un paese, è all'altezza per essere quel tipo di capo ma anche lui è consapevole che non riuscirebbe a stare troppo tempo seduto. Ha bisogno di muoversi, di far movimento e combattere ogni singola battaglia che gli si presenta davanti. Kaori ha nuovamente ragione su questo ma non si arrende. Deve imparare come controllarsi, come essere un buon Kage se vuole arrivare a quella carica il prima possibile e con il consenso di tutto quanto il popolo e di Yukio stesso. Deve tentare lo stesso quella strada ma prima deve farsi operare e ha chiesto proprio alla ragazza di essere l'artefice, ha a chiesto a lei di salvargli la vita. Tante cose sono successe in una sola mattina, tante cose significative e Fumiko? Fumiko merita di essere avvisata, merita di sapere tutte le novità odierne. In serata sarebbe partito per Kusa ma non può farlo prima di aver visto la sua ragazza. Con questo pensiero in testa si dirige verso la casa della ragazza con passo celere oltrepassando tutti quanti i paesani del villaggi, supera i vari negozi. Indosso porta un semplice kimono bianco che giunge fino alle ginocchia; le punte basse del kimono sono rosse così come le maniche. Una cintura rossa legato e stretta alla vita per tenere chiuso il kimono mentre sotto di esso non vi è niente ed è possibile vedere e notare dei pezzi di metallo e una vestaglia un po' più pesante del normale, qualcosa di aderente al corpo ovvero un'armatura pesante per proteggerlo da possibili guai in arrivo. Pantaloni neri a ricoprire le gambe, pantaloni da ninja mentre ai piedi porta dei semplicissimi sandali neri, sempre ninjeschi. Sulla schiena ha posto la samehada, sua fedele arma in ogni situazione ed è anche la più potente di tutto l'armamentario mentre alla vita ha legato la sua katana, compagna di mille avventure che non lascia indietro. Non ha l'equipaggiamento completo, non ne ha bisogno. Cerca di giungere a destinazione il prima possibile, vuole vedere la sua ragazza, ne sente il bisogno ma dentro di se sente anche una strana sensazione, una minaccia in agguato e si rivela, forse, vera. Arriva dinanzi all'entrata dell'abitazione della giovane riuscendo a notarla, a terra sulla soglia della porta, a terra come se qualcuno l'avesse attaccato o colpita. Gli occhi si spalancano, il panico va a formarsi sul viso del Jonin mentre scatterebbe in sua direzione sfruttando tutte le abilità in proprio possesso. China il corpo, piega le ginocchia arrivando a toccare con le mani le spalle della giovane <Amore mio> fa sentire la propria presenza, è li con lei adesso, non è da sola. Muove gli occhi, ne osserva il corpo riuscendo a intravedere il foglio di carta, una lettera ma non fa domande, non ancora <Cosa è successo?> chiede allarmato, ha bisogno di sapere ora, ha bisogno di capire cosa le stia accadendo. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

22:21 Fumiko:
  [Entrata] Non ha mai provato una sensazione tanto orribile, quella di esser controllata ogni giorno forse, ogni ora e chissà se non anche in quel momento qualcuno la stia osservando da lontano, da qualche altra abitazione , sotto false spoglie. Quello di non sentirsi libera ma braccata come un animale, quella disgustosa sensazione di non aver privacy . E l'ha mai avuto? Da quando era arrivato il primo biglietto l'ha mai avuta? O tutte le sue azioni, le proprie parole magari, tutto di se, le proprie intimità , i momenti passati con il proprio ragazzo, quello passato con Kaori dov'è tutte le sue debolezze sono state messe sotto controllo probabilmente? Quella schifosa sensazione di sentirsi totalmente alla mercé di chissà chi solo per chissà quale gioco. Ma di tutto ciò niente le sembra un gioco, la propria madre insultata in quel modo, una madre che lei non conosce e che adesso spunta fuori dal nulla dopo chissà quanto tempo. Ha mai conosciuto la madre? L'ha mai vista prima di perdere la memoria ? E poi quell'ultima parole l'agghiaccia più di tutte, mia. Cosa significhi non lo sa, è mai appartenuta a qualcuno? Un qualche ex geloso ? Le sembra improbabile solo per il paragono con la madre che è stata definita bellissima . E poi di nuovo lei, Konan, la donna a cui somiglia così tanto, che sia colui o colei che l'hanno voluta rendere tale e quale a lei? Una marea di pensieri che come onde vanno a infrangersi dentro la testa della ragazza, la confusione che aumenta così come la nausea. Il cibo ormai che si è raffreddato e infine lo sente, colui che avrebbe voluto vedere in quel momento, l'unico che non avrebbe dovuto sapere adesso. Quella malattia, non può permettersi di aggravargliela lei. Il capo che si volta , sembra sotto shock mentre lo guarda con sguardo vacuo e sente le sue mani su di se. Cosa fare? La destra che si stringe sulla lettera, la farebbe diventare una piccola palla sotto il palmo mentre tenta di nasconderla agli occhi del ragazzo, ma lui avrebbe già dovuto vedere la lettera, ma il contenuto? almeno quello deve venire celato ai suoi occhi. Porta la mano verso la gamba così da nasconderla se possibile e apre la bocca ma non esce e nulla che un sussurro strozzato < R-Raido > lo guarda , gli occhi che salgono sul suo volto finalmente e lo mette bene a fuoco < s-solo un capogiro > non è per nulla convincente specialmente quando si volta per non farsi vedere in viso così da celare lo sguardo terrorizzato nei propri occhi , nemmeno quando tenta di rialzarsi in piedi. La testa pulsa così come il sangue viene pompato nelle orecchie e le gambe che tremano , ma dovrebbe riuscirci con molta fatica < c-che ci fai qui > il tono che non è che un lieve sussurro , tutte le parole che escono a fatica mentre tenta di farsi forza davanti a lui per non crollare . Nella destra dovrebbe stare ancora quella lettera che tenta disperatamente di nascondere a lui.

22:40 Raido:
  [Entrata] Avrebbe voluto darle delle belle notizie, il suo tornare a Kusa per farsi operare, la sua intenzione di scalare la vetta e giungere al Kage. Tante cose belle, tante cose positive che avrebbero rallegrato la giornata di entrambi ma così non è, così non può essere in quanto la vede a terra, letteralmente. Gli occhi si riempiono di panico nel vedere la propria donna a terra davanti la soglia di casa sua. Qualcuno l'ha attaccata? Qualcuno le ha fatto del male o ha osato anche solo sfiorarla? Sono pensieri terribili quelli che si insinuano nella testa del Jonin in questo momento, pensieri che non dovrebbero esistere in modo alcuno eppure ci sono, sono presenti e lui e lo spaventano. Corre verso di lei alla massima velocità, cerca di raggiungerla nel minor tempo possibile, una frazione di secondo, pochi passi e si ritrova al suo capezzale con le mani poggiate sulle di lei spalle, lo sguardo preoccupato e impensierito per le sue condizioni. Riesce si a notare il foglio di carta ed è strano che le altre buste sono a terra ma quella lettera la tiene ben salda e stretta, strano come non appena la ragazza sente la presenza dell'albino vada a far scomparire quel foglietto all'interno del pugno. Nota ogni suo singolo movimento non volendo perdere niente di niente di quello che le succede intorno. Il suono della di lei voce è letteralmente strozzato, esce un piccolo sussurro e non è un capogiro, non è qualcosa di così semplice perchè ne incrocia gli occhi poco prima che cerchi di nasconderli e in essi vede il terrore, vede la paura verso qualcosa. I vari dettagli del corpo parlano da soli, le orecchie più rosse, il tremolio delle gambe, è agitato, fin troppo agitata. Non ha mai indagato così a fondo verso qualcuno ma deve cominciare a farlo, deve riuscire a capire ciò che la bocca non dice e deve riuscirci adesso prima che sia troppo tardi per essere tollerato. Si alza insieme a lei, l'aiuta a rimettersi in piedi tenendo una mano sulla schiena e una sul braccio così da non farla cadere <Sono venuto per vedere te> commenta nell'immediato ma non ha voglia di parlare di se, non vuole tirare fuori i suoi discorsi perchè, ora, è lei la più importante e vuole badare solo e soltanto a lei <Fumiko, non è un capogiro> ne ricerca lo sguardo, ricerca i di lei occhi <Andiamo dentro> apre la porta della casa cercando di portarvici la ragazza all'interno, tenta di farla entrare mentre va a raccogliere le buste lasciate a terra. Se fosse riuscito a portarla in casa andrebbe a richiudere la porta alle sue spalle dando un giro di chiave per una maggiore sicurezza. La sua malattia non può impedirgli di aiutare chi ama, non può impedirgli di essere di aiuto per la donna che ama. Cammina nell'abitazione dirigendosi verso la cucina ed è li che poserebbe le buste, sopra il tavolo che si trova al suo interno per poi andare nuovamente dalla deshi con passo celere <Non è un capogiro> ripete per l'ennesima volta cercando di farla desistere <Cosa è successo? E cos'hai in mano?> domanda ancora e ancora, vuole saperlo e lei non può nascondergli ancora per molto la verità, anche perchè l'avrebbe scoperta da solo. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

22:59 Fumiko:
 Perché è arrivato in quel momento? Perché non prima, non dopo così da non dover essere costretto a vederla nella sua debolezza? Perché gli occhi sono andati a finire proprio dove c'era la cassetta della posta, invece avrebbe potuta leggerla l'indomani e adesso non tremerebbe come una foglia <.. Capogiro > si ostina a continuare anche se un evidente sbalzo, una specie di scarica nel corpo le arriva ed è ben visibile quando il ragazzo la abbraccia. Non ha paura di lui, ma quel contatto così non se lo aspettava in quel momento di panico e confusione , seguito da vari brividi che la fanno sudare freddo . Ogni parte di se scoperta che sente formicolare in modo sinistro, qualcuno la sta osservando, li sta osservando? Grazie al ragazzo non cade a terra, non crolla e riesce a muovere dei passetti fino dentro casa che non le da nessun calore, forse una piccola speranza di essere al sicuro lì dentro ma non è stupida. Sa che se qualcuno l'ha seguita, pedinata, nel suo negozio,durante le sue camminate, commissioni, la avrà seguita pure fino alla propria casa, magari entrando lì dentro. La chiave che mette dentro la pianta , non sarebbe stato poi tanto difficile individuarla e prenderla per potersi inoltrare nella propria abitazione. L'oscurità che l avvolge e gli occhi che si perdono in quelle stanze che conosce ma che adesso potrebbero celare chissà cosa, magari è lì dentro ad attenderla? E se fosse entrata sola, anzi, sarebbe mai riuscita ad entrare da sola dentro la propria casa? E sente Raido, lo percepisce, dentro la cucina ma lei non osa avanzare quanto più si schiaccia contro la parete facendosi piccola piccola, non può togliersi la sensazione che lì dentro ci sia qualcun altro. Ma controllare non se ne parla, non adesso che non riesce nemmeno a respirare. Parlarne a Raido, chiedergli di controllare come se avesse cinque anni? No, non deve preoccuparsi, e cosa che la porta a cercare un poco di contegno mente non è lì a guardarla. Ha il tempo solo di ingoiare la saliva e non far scendere le lacrime che sente i passi tornare. Un altro brivido, il corpo completamente rigido appiattito contro la parete dai colori chiari, e la destra che stringe convulsamente quel biglietto. Sembra essere sul punto di vomitare. < s-sto bene > continua a mentire senza abbassare gli occhi . Ha notato la busta, cosa che la porta a nascondere ancora di più la mano dietro di se, tra il corpo e il muro, < n-non è niente, solo qualche tassa da pagare > tenta ancora con quella farsa, sa bene di non poter continuare a mentire per molto è l'unica cosa che deve fare e non far vedere quelle parole all'Oboro Con la sinistra cerca di asciugare il velo di sudore che le imperla la fronte, fortuna che si è pure appoggiata con la schiena sul freddo della parete, o sarebbe crollata lì in quel momento. Attende, spera solo ch l'altro non continui ad insistere.

23:20 Raido:
  [Casa] E' ostinata come non mai, continua a insistere su quel capogiro quando non è così, non è così che si comporta qualcuno che ha un giramento di testa e poi perchè dovrebbe averne? Debolezza? Può darsi o forse è solo la pressione per tutto quello che sta accadendo in questi giorni ed è tutto per causa sua, sua e di nessun altro. Se non si fossero mai conosciuti, se non avessero cominciato quella relazione, non si sarebbe mai sentita così male eppure incontrarlo è la sua condanna. Il Jonin non può fare poi molto, anzi, non può fare veramente niente, solo rendergli la vita più felice possibile e più serena stando al di lei fianco e non in una stanza di ospedale. Ecco perchè vuole essere operato subito, ecco perchè ha chiesto a Kaori di operarlo nell'immediato, si è davvero stufato di stare in quel letto ad attendere il miracolo dei dottori <Mh> non dice niente mentre entrano all'interno della casa. Tutte le luci sono spente come di consueto e non ha bisogno di accenderle, ha imparato a conoscere quella casa con il tempo, ha imparato dove sono collocate le varie stanze e sa come muoversi. I passi si susseguono, non sente più Fumiko la quale si va a schiacciare letteralmente contro il muro rendendosi invisibile a chiunque, persino agli occhi dell'albino che farebbe fatica a trovarla. Si nasconde da qualcosa, ha paura di qualcosa, un qualcosa che non si riesce a spiegare. Non l'ha mai vista così terrorizzata e non è per via del giramento di testa, vi è dell'altro sotto, altro che deve scoprire ad ogni costo se vuole vederla nuovamente sorridere. Si avvicina, pone le domande necessarie, le domande che più gli premono e lei..lei continua a mentire spudoratamente. Non sta bene, non sta affatto bene e i suoi occhi percepiscono tutto quanto, persino il movimento del braccio per nascondere la mano <Qualche tassa?> domanda curioso di sentire una nuova bugia <E perchè le nascondi?> una nuova bugia per rispondere a una bugia, questa è la prassi che ha scelto <Non sono stupido Fumiko> non lo è e ha capito che gli sta nascondendo qualcosa. Il tono diviene serio, duro, quasi distaccato mentre le parla prima di far ricorso a tutta la sua velocità, a tutta la sua abilità. Il chakra si muove all'interno del corpo andando a portarsi nelle braccia, cerca di irrorarle per dar loro energia e forza per poi tentare di muovere il braccio destro verso quello della ragazza, afferrarlo e portarlo dinanzi a se mentre con la sinistra andrebbe a prenderle il foglietto di carta nascosto nella mano. Il tutto verrebbe fatto sfruttando la sua velocità da shinobi, movimenti impossibili da vedere per chi ha riflessi troppo bassi ed è con la stessa velocità che andrebbe a muoversi verso l'interruttore della luce. Lo accende, mette in mostra la casa e anche le loro due figure. Apre il foglio, apre la lettera stendendola e iniziando a leggere quello che vi è iscritto. Assottiglia gli occhi, non crede a ciò che vi è scritto mentre il cuore comincia a battere fin troppo forte, varie fitte gli percuotono tutto il corpo. Digrigna i denti, abbassa il capo per il dolore ma non vuole mollare ne cedere in alcun modo <E tu volevi nascondermi una cosa del genere?> stringe la lettera nella sua mano stropicciandola <Che cosa vuol dire? Cosa significa? Cosa sta succedendo?> tante domande mentre il tono si fa furioso alla vista di quelle parole. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip][Agilità 125]

23:40 Fumiko:
 Non è nemmeno così stupida da dare per scontato che la propria farsa abbia successo, non è una gran bugiarda, quella situazione è come si sente rende tutto dannatamente difficile da nascondere. E sa che lui non è stupido, che non si sarebbe arreso a quelle e che avrebbe continuato finché lei non avrebbe ceduto sotto le sue domande, sotto la sua presenza che sente così vicino, sente il suo respiro nel silenzio tombale di quella stanza e per un secondo, un solo secondo, crede che non sia lui, che sia qualcun altro, qualcuno che non la ama , qualcuno che l'ha violata nella privacy, nel proprio intimo e nel proprio focolare. Rabbrividisce per il freddo che sente, e infine risente la sua voce e le sue domande a cui cerca di dare una risposta plausibile < s-sono un po alte > mente ancora , non sa quanto stia mentendo quella sera proprio a lui e si sarebbe maledetta per avergli mentito. Ma è necessario, almeno per lei è necessario ch lui non si preoccupi ancora e ancora . Alla dichiarazione rimane ferma immobile e non vede i suoi movimenti, non li vede ma percepisce qualcosa finché la mano destra non si svuota del foglietto < non leggerlo! > lo prega invano di non aprirlo e anche la luce viene accesa con suo grande fastidio, almeno per gli occhi che si erano abituati al buio della stanza. Lo guarda, ne segue le espressioni e tutta quella rabbia non fa altro che fargli male < basta non leggerla più > lo prega ancora e ancora provando anche a muoversi verso di lui, con la mano sulla parete per reggersi e gli occhi rossi . Il cuore che continua a battere più veloce, sempre più veloce di fronte quella furia < non ... Non volevo che tu.. > inizia a dire per poi fermarsi e rimanere ferma a guardarlo da lontano < non volevo farti preoccupare.. Non adesso > abbassa il capo con gli occhi che fissano il pavimento, la stretta allo stomaco che si rafforza ma normai sa che deve parlare, lui non le avrebbe per,esso di continuare a mentire < io.. Io non lo so > le parole che sono sussurri soffocati ma è sincera finalmente. Perché stava accadendo tutto ciò non lo capisce, non riesce a comprenderlo , non ancora < solo che.. Qualche tempo fa erano arrivati altri biglietti > non osa guardarlo sapendo che avrebbe trovato il suo volto contorto dalla rabbia e dal dolore < ma non erano così ..così .. > non riesce a spiegarsi ma deve farlo, deve sforzarsi più che può per fare capire le proprie intenzioni < dicevano solo che qualcuno mi osservava .. > e detto così l'altro l'avrebbe presa per stupida, ingenua, cosa che la porta a risollevare il capo puntandogli gli occhi addosso < p-pensavo fosse qualche ammiratore.. E poi non mi erano arrivati più .. Non credevo fossero importanti > si morde il labbro maledicendosi per aver stracciato i biglietti, per non aver badato a quelle parole che avrebbero dovuto metterla ancora più in allerta. E adesso non sa cosa fare, ma non va a se stessa il pensiero, ma a lui < R-Raido stai B-bene ?> sussurra provandosi ad avvicinare barcollante, la stanchezza che sopraggiunge ma si fa forza.

00:01 Raido:
  [Casa] Troppe bugie per una sola serata, troppe menzogne e nessuna di esse è credibile, nessuna può essere considerata tale in quanto la ragazza mente male, molto male, non è capace di dire bugie e lo ha dimostrato ampiamente mettendo su questa farsa che è crollata ancora prima di cominciare, una forza che non deve esistere, non con lui. Odia dover far ricorso alle sue abilità, odia usare la propria forza per ottenere ciò che vuole ma in alcuni casi, essa è estremamente necessaria. Fa ricorso alla propria velocità, si muove al massimo delle proprie possibilità strappandole quella lettera della mani, togliendole il privilegio di nascondere quel qualcosa di così importante e, accendendo le luci, tutto diviene più chiaro, più limpido nel verso senso della parola. La rabbia inizia a farsi sentire, una piccola dose di furia anche, una furia che va a possederlo totalmente a ogni parola scritta in quella breve ma concisa lettera. Insula la di lei madre, fa qualche complimento alla stessa Fumiko parlando di Konan e, alla fine, la etichetta come sua. Questo qualcuno crede che Fumiko sia sua. Il corpo trema dalla rabbia ma sa che non può lasciarsi andare ad essa, non può permettere a un sentimento tanto forte di prevalere su di lui, non può dare addito a ciò che prova. Per il proprio bene deve controllarsi, essere lucido, ragionare senza perdere il controllo. Fa appello al Kiriano che è in lui, ricerca quella figura dentro di se, ricerca gli insegnamenti di Hotsuma e, alla fine, pone le proprie domande in attesa che Fumiko parli raccontandogli tutta quanta la verità. Nota la verità nei suoi occhi, adesso non sta mentendo, è palese, fin troppo palese ma quelle parole che dice non le condivide, sono ciò che più lo fanno arrabbiare <E cosa sarebbe successo se l'avessi scoperto più in là? Non mi sarei preoccupato? Se fosse successo qualcosa di grave? Non me lo sarei mai potuto perdonare> ha sbagliato a non dirgli niente, ha dannatamente sbagliato e per quanto nobili siano le di lei intenzioni, lui è l'unico che può proteggerla, l'unico che affronterebbe l'inferno per lei se fosse necessario. Ode le successive spiegazioni e ancora una volta viene fuori la verità, una verità palese nei suoi occhi ancora terrorizzati <Hai ricevuto altri biglietti?> ma quanto può essere ingenua per sottovalutare una cosa del genere? Quanto può essere..stupida per non pensare alle conseguenze? Non la capisce a volte, non capisce in che modo ragiona o con quale metro di giudizio decide le cose <E giustamente hai lasciato andare tutto quanto, non ti sei preoccupata di avvisarmi o quanto meno di avvisare un tuo superiore di questi strani biglietti> si sta innervosendo ma mantiene il controllo, non alza la voce anche perchè le fitte non glielo permettono in alcun modo <Sto bene, le solite fitte, mi sono agitato troppo> anche lui è sincero adesso, non a motivo di mentire su questo, tutti sanno che è malato. Comincia a camminare, passo dopo passo riflette e pensa, pensa a qualcosa che possa tornare loro utile ma è difficile trovare qualcosa <Hai idea di chi possa essere? Sicuramente è qualcuno che ti conosce e conosce la tua famiglia> le parole dicono tanto anche se poche <Non riesce a ricordare niente?> forse le chiede troppo, davvero troppo. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

00:24 Fumiko:
 lo insegue con lo sguardo, in quel suo agitarsi che la fa preoccupare ancora e rimane rigida, le spalle contratte del fatto che non riesca a rilassarsi nemmeno in casa propria. Ha ragione, ha dannatamente ragione, avrebbe dovuto avvisarlo almeno dei primi biglietti, quelli che le sembravano ancora innocenti, ma qui l'unica innocente, l'unica ragazzina è lei. < non volevo che stessi male > ripete, non ha avuto nemmeno il tempo di pensare a cosa fare, a chi chiedere, qualche nome le era venuto in mente, Hiashi. Avrebbe chiesto a lui in quel momento di disperazione. Ma non lo dice apertamente, non vuole che sembri che si fidi più di un mezzo conoscente che del proprio ragazzo < non ho riflettuto > continua a riprendersi i rimproveri altrui, perché sono i rimproveri di un uomo più adulto ad una ragazzina, perché la loro esigua differenza di età adesso sembra essere quasi una voragine. Cala lo sguardo fissando le gambe altrui ma con la coda dell occhio < non devi prenderti colpe che non hai , la colpa è mia > non avrebbe sopportato che l'altro si fosse sentito in una qualche maniera come responsabile di lei, delle sue decisioni. Quelle le prende per sua scelta, senza dipendere da nessuno , nemmeno da lui. Ma capisce anche come abbia sbagliato in un certo senso < non so cosa avrei fatto > ammette calando le spalle < e non pensavo fosse qualcosa di ... Serio. Dopo tutti questi anni da quando ho perso la memoria, nessuno è venuto a cercarmi, nessuno si è avvicinato a me. Pensavo che fosse solo qualche ragazzino a cui piacevo > cerca di giustificarsi ancora e ancora nel tentativo di farlo calmare. Il suo nervosismo che la sfianca ancora di più se possibile mentre segue i suoi passi < n-non sforzarti ti prego > l'ansia nella voce mentre farebbe altri passi verso di lui, ancora qualche passo e avrebbe potuto toccarlo < non so chi possa essere > riconferma quello che l'altro sa già ma alle successive parole ferma il proprio moto per poterlo guardare, l'espressione lievemente ferita che si affretta a nascondere sotto una interrogativa < pensi che io ti stia mentendo? > gli ha già detto tutto quello che sa, gli ha raccontato la propria storia, quello che ricorda da quando ha memoria. Ma quella domanda le da una fitta al cuore. Se avesse solo avuto una vaga sfumatura, un disegno, una bozza di qualche immagine del passato glielo avrebbe detto immediatamente . Avrebbero cercato insieme il significato , ma non capisce il motivo di quella domanda, non comprende cosa passi per la testa del jonin. Il fatto che la ferita sul capo le abbia fatto dimenticare tutto può anche essere plausibile, il fatto che anche il suo subconscio, comandato dal proprio inconscio , abbia deciso che doveva dimenticare tutto, che tutto quello che ha vissuto deve rimanere sotterrato è una verità ancora troppo profonda per essere svelata. E ancora è così , non è pronta a rivivere chissà cosa, ma nemmeno questo lo sa e ciò la confonde ancora di più mettendole un altro macigno sulle spalle , qualcosa che la disturba e che non può capire.

00:51 Raido:
  [Casa] Tutti che si preoccupano per lui, tutti quanti si preoccupano della sua salute e nessuno gli dice niente, nessuno vuole farlo soffrire, nessuno vuole ferirlo e si è stancato di questa storia, si è stufato. Non vuole essere visto come un malato che non può affrontare niente della vita. Tutti lo vedono come qualcuno di già morto, di sepolto, qualcuno che non è in grado di compiere un singolo passo senza il rischio di sentirsi male. Odia questa storia e non vede l'ora che passi, che svanisca e che quel tumore venga meno una volta per tutte <Lo so e ti amo per questo> la ama per questa sua preoccupazione ma nonostante ciò non gli piace comunque. Non è una bella situazione quella in cui si ritrovano o meglio, quella in cui si ritrova la ragazza, lui è solo uno spettatore che deve aiutarla a uscirne, qualcuno di esterno che non c'entra niente <Lo so che non ha riflettuto, forse non ti fidi abbastanza di me da parlarmi> getta la pietra, il primo pensiero che gli passa per la testa, un pensiero che non vuole ascoltare ma è questo ciò che la mente va a dirgli a tradimento. Non hanno una chissà quale differenza di età, sono quasi coetanei in fin dei conti ma la maturità del Jonin è visibilmente più elevata di quella ragazza e riflettono in due modi completamente diversi. Lei è ingenua, molto ingenua mentre lui è più sull'attenti, razionale e pronto a scattare a ogni minima cosa strana che capita, non si fida di niente e di nessuno <Se ti accadesse qualcosa, di chi credi sia la colpa? Mia perchè non ti ho protetta> e qui gli torna in mente ciò che è successo a Kaori, il suo rapimento, il non essere al suo fianco nel momento più opportuno. Ha sbagliato con la Hyuga e non vuole sbagliare anche con Fumiko, non vuole che alla ragazza succeda qualcosa. Dei semplici biglietti, è vero, possono anche non allarmare nessuno, dei fan, dei ragazzi che la trovano attraente ma è un motivo in più per parlarne con lui, alla fine è il suo ragazzo <Anche se fosse Fumiko, sono il tuo ragazzo, pensi che mi piaccia che dei ragazzini infoiati ti mandino dei messaggi? Sono impulsivo ma non stupido, avrei fatto cambiare loro idea in modo tranquillo> non è sempre incazzoso come vuole far credere, sa anche essere razionale quando si parla di ragazzini. Le fitte fanno male ma sono sopportabili, più di quanto avesse creduto, riesce a stare in piedi, a camminare senza problemi, senza fare molta fatica andando avanti per quel corridoio <Sto bene> e alla fine viene toccato dalla donna, sente le sue mani posarsi sul proprio braccio, finalmente sono in contatto come avrebbe voluto fare fin dall'inizio. Volta il capo verso di lei, gli occhi a incrociare i suoi, li ricerca a quella domanda, cerca il suo sguardo per capire cosa le passa per la mente <No che non lo penso ma magari hai visto qualcosa nei paraggi in questi giorni oppure quei biglietti possono aver risvegliato qualcosa in te, non lo so, sto solo cercando di capire chi è che ti osserva e chi ti manda quei biglietti> è razionale anche qua, cerca di mettere insieme i pezzi ma sono troppo sparsi ed è quasi impossibile ricomporre il puzzle se non si ha tutto perfettamente. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

09:49 Fumiko:
 Si avvicina ancora di più se concesso, prova a mettere entrambe le mani sul suo petto continuando a guardarlo < anch'io ti amo > si ritrova a dire con un filo di rossore sulle gote. < che stai dicendo? > le iridi che si sgranano a quelle parole, non vuole crederci. Che l'altro davvero pensi che non si fida di lui? Inghiotte il groppo che si sta formando nella gola e riprende a parlare < sei l'unica persona a questo mondo che merita la mia piena fiducia. Il fatto che alcune volte non ti dica le cose è solo perchè non ho mai avuto qualcuno che si prendesse cura di me, che mi aiutasse nelle difficoltà. Sono sempre stata sola.. e mi viene difficile appoggiarmi a qualcuno. Non voglio gravarti addosso ancora di più > e questo in un certo senso l'ha aiutata, il fatto di contare solo sulle proprie forze , solo su se stessa aveva aiutato a forgiarla in un certo senso < imparerò col tempo > continua a dire fissandogli il petto < non voglio che pensi che non mi fidi di te > si infiamma leggermente a quelle parole < la colpa sarebbe unicamente mia, perchè sono troppo debole per proteggermi da sola, avendo bisogno che sia tu a farlo > sputa quelle parole con forza e rabbia, l'unica responsabile è lei, se dovesse accaderle qualcosa sarebbe colpa della propria debolezza, di nessun altro men che meno di Raido < non piace nemmeno a me quando lo fanno, ma son sempre ragazzini, dopo un pò gettano la spugna e vanno via > lo guarda intensamente, le iridi nelle sue mentre scuote il capo < non hanno risvegliato nulla. Però possiamo dire di aver avuto ragione riguardo a Konan e alla mia somiglianza con lei, qualcuno l'ha voluta oppure se ne è accorto > abbassa di nuovo lo sguardo puntandolo negli angoli bui della casa con una certa apprensione. Ha paura, è terrorizzata dalla possibilità di essere osservata in ogni momento. Ma la paura ben presto si trasforma in una sorta di rabbia ceca verso lo sconosciuto. Si stacca con violenza dal ragazzo e con una certa furia e determinazione si ritrova ad accendere le luci della casa e chiudere le tende di ogni finestra. < non saranno una protezione, ma nessuno mi guarda mentre sono in casa mia nella mia intimità > si ritrova a ripetere quei pensieri ad un tono abbastanza alto per essere sentito anche dal ragazzo. < nessuno insulta mia madre > il tono più flebile adesso in quel moto di affetto ingiustificato per una donna che non conosce < Forse dovrei cambiare casa per un pò > ritorna a guardare l'Oboro in cerca di consiglio.

10:15 Raido:
  [Casa] Sentire decantare il di lei amore è sempre qualcosa che gli piace, qualcosa per cui va matto e non vuole smettere di sentire quella parola venire pronunciata dalle di lei labbra "ti amo" gli piace sentirselo dire, ha un effetto ristoratore. Sorride semplicemente a quelle parole ma i suoi pensieri non sono poi così belli. E' vero, pensa che la ragazza non si fidi completamente di lui e fa male pensarlo, fa dannatamente male ma come può darle torto? Non si conoscono da chissà quanto tempo, un mesetto e poco più, non è abbastanza per instillare quella fiducia tale da renderli uniti. Bisogna lavorarci, bisogna lavorare su questo punto perchè una relazione senza fiducia è una relazione morta in partenza, qualcosa che non ha senso di esistere. Ha ricevuto troppe delusioni e non vuole che Fumiko sia una di queste, dopo Kaori non vuole rimanere deluso ancora una volta. Ode il dire di Fumiko in tal proposito, sente le sue parole e le comprende, stranamente le comprende. Chi vive da solo, chi impara a cavarsela da solo ha difficoltà a chiedere aiuto a qualcuno; la capisce ma vuole che almeno si sforzi in questi, vuole che provi a dargli quel briciolo di fiducia anche se è malato e non può agire nel modo più completo sfruttando tutte le sue forze nel migliore dei modi <Lo so Fumiko ma adesso ci sono io, non hai più bisogno di affrontare tutto da sola e anche se sono malato, anche se sono in una pessima situazione, puoi sempre contare su di me. Non sarò in grado di fare chissà cosa ma posso aiutarti> e sa che può farlo, ha abbastanza potere da creare qualcosa di concreto e ben più potente della semplice presenza di un uomo perchè questo è lui, un semplice uomo forte. Scuote il capo, non deve pensare questo, non deve nemmeno lontanamente pensarlo <Il mondo è pieno di gente formidabile e persino io non posso combattere tutte le mie battaglie da solo ma non perchè sono debole, semplicemente perchè esiste gente più forte di me, gente che è in grado di schiacciarmi e lo stesso val per tutti gli altri> sta cambiando lentamente. Un tempo avrebbe fronteggiato qualsiasi nemico ma il discorso di quella mattina con Kaori gli ha aperto gli occhi su qualcosa che lo ha sempre caratterizzato: l'impulsività. Ha sempre fatto tutto quanto da solo, ha sempre messo in moto i suoi pieni senza pensarci, forse è tempo di affidarsi agli altri per compiere le proprie gesta. Non si è mai fermato a pensare a tale evenienza, forse la via per il Kage non è così lontana e così ardua. I ragazzini gettano la spugna ma alcuni sono molesti, preferisce tenerli d'occhio ma qui non si parla di semplici ragazzi purtroppo <Quella somiglianza, secondo me c'entra davvero qualcosa> è un pensiero ma se c'entra la somiglianza con Konan vuol dire che sono difronte a un fanatico quasi sicuramente o comunque qualcuno che stravede per lei. La segue con lo sguardo mentre nota come accende le luci della casa combattendo contro il proprio terrore e chiude le tende alle varie finestre. Sorride nel constatare che non è debole, tutt'altro, è una donna forte e anche tanto <Se vuoi, posso mettere alcuni miei uomini a guardia della casa> si, ha degli uomini personali da poter utilizzare <Ci sono taijutser, ninjutser e genjutser> ecco le varie classi <Se lo desideri, sorveglieranno tutta quanta la zona e ti terranno al sicuro quando io sarò a Kusa> ecco la sua soluzione. Comincia a camminare verso di lei, si avvicina alla ragazza andando ad afferrarle i fianchi e avvicinandola a se ancor di più <Ma se vuoi cambiare casa va bene, ti aiuterò a trovarne una> avvicina il viso a quello di lei facendo incontrare le labbra con le sue per donarle un piccolo e tenero bacio. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

10:36 Fumiko:
 < lo so > si stringe le spalle e per quanto vorrebbe farlo, affidarsi completamente a lui, una parte di se, quella più profonda e nascosta la frena, non le fa avanzare alcuna richiesta ma nemmeno rifiuta il suo aiuto, almeno quello morale < grazie > sospira avvicinandosi di nuovo all'uomo così da poter sentire meglio la sua presenza < promettimi che non farai sciocchezze , tipo alzarti nuovamente dal tuo letto e venire qui. > lo fissa con gli occhi ridotti a due fessure, vuole che lo prometta e attende , non lascia che l'altro sfugga a quelle parole < ne che ti preoccuperai troppo per questa storia > sarebbe stata responsabile di un possibile affaticamento del bianco . Sospira senza dire nulla dandogli le spalle, ammira il salone, la propria casa che adesso manca di quel calore e della protezione di cui è sempre stata sicura, in cui si è sempre rifugiata < è strano no? Come ci possiamo sentire al sicuro nella nostra casa, tra queste quattro mura e che basta un semplice biglietto per non sentirsi più così. Forse sbaglio a credere che al mondo ci sia veramente un posto sicuro > parla con se stessa, non parla con l'Oboro, pensieri che si susseguono tenendo uno strano filo logico ma che in fondo ha senso. Non capisce come le possano uscire quelle parole e al fatto di abbandonare la propria casa non senta altro che un lieve pizzico dentro di se ma che sia già pronta ad andare via, a lasciarla senza alcun rimorso < posso anche lasciarla subito se necessario, il tempo di prendere le mie cose > il tono apatico, piatto senza alcuna sfumatura di emozione, solo meccanicità nel suo dire < mi spiace solo perchè era molto vicina al negozio > un lieve rammarico che scompare subito mentre si volta di nuovo verso Raido. Lo sguardo piuttosto freddo e distante < non voglio una scorta , mi limiterò a cambiare casa > al suo tocco le iridi si aprono di più prendendo coscienza di qualcosa che le sue parole sembrano aver già messo in chiaro, non è attaccata a quel focolare, non si spiace per doverla lasciare < credo di essere stata abituata a cambiare casa > confessa guardandolo , il tono interrogativo ma continua ad essere piuttosto piatto < dovrei sentirmi triste no? Lasciarla con tutti i miei ricordi, ma non sento nulla > sembra aver preso le sue emozioni e averle buttate dentro un cestino <ne cercherò una con un giardino > adesso può permetterselo , una piccola casa tutta sua < grazie > la dolcezza che si fa risentire, le mani che salgono sul suo petto e sulle spalle per stringerle un poco poggiando le proprie labbra contro le sue per qualche momento < tu cosa ci fai ancora a Konoha? >.

10:59 Raido:
  [Casa] Ancora quella storia, promettere di non alzarsi più dal letto dell'ospedale. Sta maledicendo quel malanno più di ogni altra cosa, vorrebbe gridare, mandare tutto all'aria, sfogarsi contro se stesso perchè solo colpa sua se si ritrova in quella situazione, sua e di quel sigillo maledetto che si porta dietro. Lo ha usato troppo e troppo a lungo ma deve capire come combattere i suoi effetti, capire come affrontarlo e usarlo senza subire le varie conseguenze. Quel tipo di potere attacca direttamente il corpo, ogni volta che lo attiva si sente debole e spossato, il fisico fa male ma deve riuscire a non risentire più di quei terribili effetti, di quelle orribili sensazioni che prova ogni vola <Te lo prometto ma sarà dura stare senza di te> molto dura e adesso ancora di più visto tutto quello che sta succedendo. Sapere che la sua ragazza è in pericolo o che comunque c'è qualcuno che la osserva non lo fa stare tranquillo. Ha bisogno di aiuto e se lui non può farlo, deve trovare un sostituto, deve trovare qualcuno di abbastanza forte e abile che possa proteggerla. Potrebbe chiedere a Kaori in una situazione normale ma questa non è una situazione normale e la Hyuga difficilmente l'avrebbe protetta ma forse..Hitomu si, potrebbe chiedere aiuto al Nono direttamente per la protezione di Fumiko <La fai facile> commenta sarcastico mentre ode il successivo dire della ragazza, un pensiero rivolto a se stessa che al Jonin, un pensiero espresso ad alta voce semplicemente. Durante i 16 anni di carriera ha capito che il mondo non è sicuro, non vi è niente di sicuro in questo mondo, ogni singola parte di esso presenta un pericolo e sono le persone che devono affrontarlo per rendere quella parte migliore ed è quello che ha sempre fatto lui <Il mondo non ha posti sicuri purtroppo, siamo noi a doverli rendere tali, con le nostre mani> anche casa propria non è sicuro se non ci si impegna a renderla tale <E' una dura verità che ho imparato con il tempo> e l'ultima guerra contro Ryota Nara è la prova, lui ha attaccato tutta quanta l'alleanza ninja rendendo ogni singolo villaggio un posto pericoloso. La decisione della giovane è presa, cambiare casa e lo fa con una facilità disarmante, non prova niente, non sente niente per quel posto dove ha vissuto tanto, dove vi sono i ricordi della sua attuale vita ma forse ha capito perchè, ha capito perchè prova tali sensazioni <Queste sono solo quattro mura, casa è dove ci sentiamo amati, un posto vale l'altro alla fine> ed è un pensiero più che giusto. Li non vi è nessuno che la ama, è normale che non provi rimorso nel lasciare quel posto in modo tanto semplice <Ma, se davvero qualcuno ti osserva e ti segue, non credi che scoprirà facilmente la tua nuova abitazione? Se fosse così, avresti cambiato per nulla> è un dubbio che gli è venuto ed è forse la cosa che potrebbe impedirle di andare via da li. La bacia, la stringe contro di se volendola sentire vicino e volendo farsi sentire vicino più che mai in questo momento ma la domanda è insidiosa a questo punto. Cosa ci fa ancora a Konoha? <Beh, stamani mi sono alzato presto e sono andato ai campi per...allenarmi> pronuncia quella parola con molta calma perchè già sa della di lei reazione <Dopo qualche ora è arrivata Kaori, ha visto che mi allenavo e mi ha fatto una ramanzina. Vedi, è venuta a trovarmi all'ospedale sotto richiesta di Kouki, ha scoperto lei del mio...malanno e questa mattina mi ha gridato contro neanche fosse mia madre> la prende sul ridere anche se la ragazza ha perfettamente ragione <Abbiamo parlato e stasera, sul tardi, partiremo per Kusa. Sarà lei a operarmi entro questa settimana. Ha detto che non ha ancora trovato niente che possa estirpare il tumore definitivamente ma le ho chiesto di rischiare...mi sono stufato Fumiko, sono stanco> stanco di aver a che fare con questa malattia da troppo tempo, si è davvero rotto le scatole <E ho deciso di studiare per poter, un giorno, riuscire a sostituire l'Hasukage> ovvero Yukio. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

11:23 Fumiko:
 < sarà dura anche per me, ma ci rivedremo presto > promette qualcosa che non può sapere, ma deve farlo in quel momento , non può lasciare che il ragazzo resti in pensiero per lei < me la caverò > sorride per rassicurarlo. Se la sarebbe cavata? Quanto di quello che vi era scritto nel biglietto era vero? E quel "di nuovo" che la tormenta dentro, le punge il cuore , lei è la donna di Raido per propria scelta, ha deciso così e non si pente di averla presa. Ma qualcuno che avanza una qualsiasi pretesa verso di lei, considerarla sua, questo la fa arrabbiare parecchio. Non sa delle intenzioni del ragazzo, venire protetta dal nono? Avrebbe rifiutato immediatamente, spingere l'hokage in persona alla protezione di un singolo ? Mai, ci sono cose più importanti di quella, almeno per lei. Fortuna che Raido non lo dice o avrebbe dovuto vedersela con lei e con la sua cocciutaggine. < credo di averlo sempre saputo > sospira < la cambierei in ogni caso Raido, sapere che qualcuno vi ha sbirciato dentro, magari vi è pure entrato. Mentre eravamo soli noi due, nella nostra intimità. Questo mi fa arrabbiare parecchio. Che mi stiano tenendo d'occhio? Non ho mai avuto la sensazione di occhi indiscreti addosso, non più di quelli che mi mandano solitamente > la stanchezza che la porta a chiudere gli occhi, ad appoggiarsi al suo petto per poterne trarre forza < cosa hai fatto? > la voce incredula, si stacca giusto per poterlo guardare negli occhi, una scintilla minacciosa nelle iridi < mi sa che devo finire per attaccarti al letto > una minaccia che sa di promessa e potrebbe continuare se non fosse che adesso viene messa in mezzo la sua ex. Le gote che sbiancano, non sa cosa dire. Confessargli che le due hanno avuto modo di vedersi? Che quella situazione si era rivelata tremendamente difficile e farlo preoccupare ancora di più? Ingoia quel rospo e cerca di comportarsi quanto più normale può < oh > era stata quella donna a trovare il male in Raido, sarebbe stata lei ad accompagnarlo a Kusa e sarebbe stata lei ad operarlo. Per quanto possa esserle grata non può che rimanere di sasso, il groppo in gola che viene fatto scendere a forza per non lasciarsi andare. Un sentimento disgustoso si insinua in lei, invidia? No. Gelosia. < rischiare?! > ritorna a guardarlo con apprensione < ho capito il tuo essere impulsivo, ma fino a rischiare?? Sai cosa significa questo? che se qualcosa andasse storto.. > non riesce a continuare la frase. Non capisce le sue parole, quella fretta di fare quell'operazione senza che siano veramente informati < non so quanto possa essere barava questa Kaori> il tono è quasi sprezzante nel parlare della sua ex, che sia stata lei a spingerlo verso quella decisione? Non lo sa, ma se così è avrebbe trovato il modo di fare una chiacchieratina con lei. < ma non è un male da prender sotto gamba, e un operazione tanto difficile come puoi pensare di affrontarla senza conoscere a fondo la situazione, chi ti garantisce che dopo questa non avrai più nulla? > non comprende tutta quella fretta e forse non ci riuscirà mai. Le sue successive parole la lasciano di stucco < un kage? > sorpresa ripete quella decisione. Non sa veramente cosa facciano a parte guidare una nazione. Se sapesse che questi stiano sempre dietro una scrivania farebbe fatica a vedere l'uomo dietro una di quelle, lui che con tutta la malattia si era alzato dal letto dell'ospedale per raggiungerla, solo perchè annoiato da quelle mura < ti sosterrò in ogni tua decisione, ma voglio che prima le ponderi, che tu ne sia sicuro. Dopo di ciò potrò solo essere dalla tua parte > e aiutarlo e sostenerlo come può. Ovviamente parla sia dell'operazione che del suo desiderio di voler diventare Hasukage .

13:13 Raido:
  [Casa] Già il fatto di vivere a Kusa è qualcosa che non gli piace, lo costringe ad avere una relazione a distanza con la propria ragazza e vederla poco, molto poco e ora, sapendo che non può fare nemmeno quello per via della sua permanenza in ospedale, costretto a rimanere a letto per non affaticarsi e spendere inutili energie. La tristezza lo assale al solo pensiero, si sente distrutto nel pensare che non la può vedere ancora per un po' e quello è l'ultimo giorno che possono stare insieme e non vuole sprecarlo, non vuole che tutto cada nella tristezza più assoluta. Deve risollevarla in ogni modo possibile <Lo so che te la caverai ma l'idea di lasciarti da sola non mi piace> lo fa stare male, lo fa preoccupare, lo rende triste e pensieroso. Oltre alla situazione del Jonin adesso vi è anche quella della ragazza, devono scoprire chi è che le da fastidio, scoprirlo e punirlo per ciò che ha osato fare. Non sono minacce esplicite, questo è vero ma riesce a riconoscere un pericolo quando ne vede uno e ne ha visto uno bello grande. Quello che dice Fumiko è giusto, magari costui è entrato in quella casa, vi ha sbirciato e magari lo ha fatto con loro dentro intenti a stare insieme. La cosa lo disgusta parecchio, lo fa arrabbiare, lo letteralmente infuriare. Non può permettere che una cosa del genere si ripeta, forse deve mettere della guardie per l'isolato, almeno resta tranquillo e si assicura che nessuno entri nuovamente. Si, deve decisamente farlo se non vuole correre davvero dei rischi <Ti capisco e ti aiuterò a trovarne una nuova> la vuole aiutare a trovare la casa perfetta per lei, la casa dei suoi sogni in un certo senso e per fortuna, per ora, quel discorso si conclude li, non vi è altro da dire se non agire verso quella direzione, una direzione che non sa dove potrebbe portarli. Alla fine parla, dice quello che è successo quella mattina con Kaori ma non prima di avere un pensiero al quanto malizioso verso le parole della ragazza. Non può farci niente, con lei certi pensieri gli escono con fin troppa facilità <Non mi dispiace come idea, a patto che ci sia anche tu> non ha bisogno di essere più esplicito, si capisce cosa intende dire e quello che vuole fare se una tale situazione si verificasse. Sa che parlare di Kaori con lei è difficile ma deve essere sincero, non può nasconderle quell'incontro e quello che è successo altrimenti le cose peggiorerebbero sempre di più e le di lei preoccupazioni sono più che giustificate. China il capo, lo tiene basso per qualche secondo prima di parlare, di dire la sua <Lo so e non la pendo sotto gamba ma parlando con Kaori è venuto fuori che anche dopo l'operazione c'è il rischio che il tumore torni perchè è difficile togliere tutte le cellule malate. Perchè devo attendere oltre? Preferisco rischiare adesso piuttosto che operarmi e poi vederlo rispuntare tra qualche anno. Non ha senso vivere così, per questo voglio rischiare per stare bene dopo> spiega le sue motivazioni e non ha voglia di affrontare una cosa del genere anche in futuro, non ha per niente voglia. Il discorso cambia ulteriormente passando sulla sua decisione di studiare per divenire un Kage più in là e la cosa gli piace abbastanza ma lei? Cosa ne pensa? <Ho ponderato e so che non sono del tutto pronto, ho bisogno di imparare ancora ma si, sono sicuro comunque> è sicuro di questa sua scelta e nessuno può fargli cambiare idea in alcun modo. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

14:18 Fumiko:
 Nemmeno a lei piace quella situazione, il non poter vedere il proprio ragazzo, non poter passare del tempo in tranquillità con lui, avere il modo di conoscersi meglio e invece con tutto quello che sta accadendo il già poco tempo a loro disposizione di era dimezzato drasticamente. < andrà tutto per il meglio > lo consola passandogli una mano sul volto, adesso vicina al corpo di lui sente un senso di protezione che mai ha provato. Non è sola, lui le ha promesso questo e lei vi avrebbe creduto con tutta se stessa. < non voglio lasciarti solo > vorrebbe seguirlo fino a Kusa, rimanere la per tutto il tempo necessario dell'operazione e oltre , tenergli la mano, visitarlo, dargli conforto e invece non può < ti ho promesso che sarei diventata una ninja a tutti gli effetti > e avrebbe messo tutta se stessa per diventarlo, per renderlo fiero in un qualche modo e per rendersi orgogliosa di se stessa, comprendere che può farcela e che non è poi così debole come crede. Il fatto che sia rimasta la dentro quella casa in quel momento, che abbia avuto il coraggio di attraversare tutte le stanze da sola per poter chiudere le tende e non tremare è una dimostrazione di quella forza che va oltre quella fisica. < non credo sarà difficile trovarne una > lo tranquillizza ancora < ma se ti fa piacere possiamo sceglierla insieme, so che tu hai la tua casa, ma se passerai del tempo da me voglio che ti piaccia > magari una piccola casa circondata dal verde, perchè no? Pensieri che chissà quando e se troveranno riscontro fisico. < per ora prenderò una stanza in qualche locanda, con la gente intorno sarà più difficile farmi trovare da sola > lo stringe ancora cogliendo quella malizia < ci deve essere qualcuno che ti dia da bere e che ti faccia mangiare, tutto legato potrai fare poco e niente > cerca di alleggerire l'atmosfera piuttosto cupa e soffocante . Lo vede chinare il capo < non farlo, non abbassare il capo con me. Quello ti è permesso solo per baciarmi > sorride dolce ascoltando le sue parole. Non ne capisce molto, ma capisce come quel male sia così difficile da estirpare completamente. Si morde il labbro con forza < bene, sarò con te tutto il tempo > e parla anche metaforicamente, il pensiero di lei sarebbe stato per lui per tutto il tempo . E non può ribattere, è una sua decisione e se c'ha ragionato pure non può fare altro che aiutarlo ad andare avanti, sostenerlo come può < ti amo > alza il volto cercando le sue labbra, e in quel momento niente avrebbe più importanza, i biglietti, la malattia, c'è solo lui. Avrebbero trascorso tutto il tempo insieme, finchè l'altro non sarebbe stato costretto a tornare a Kusa in compagnia della propria ex. [end]

14:33 Raido:
 E' sicuro, non può andare niente storto o non potrebbe perdonarselo minimamente, deve guarire e tornare da lei prima di subito, in un tempo praticamente infimo <Si e quando sarò guarito, per prima cosa, verrai a Kusa e andremo ai prati fioriti come ti ho promesso tempo fa e insieme riusciremo a tenerti al sicuro> da chiunque le stia letteralmente addosso in questo momento. Deve fare delle ricerche ma deve anche proteggerla per il tempo in cui è a Kusa. Hitomu è l'ipotesi migliore ma forse lasciare qualche uomo di nascosto non è una cattiva idea, un genjutsu e un ninjutser sono più che sufficienti per tenerla d'occhio, qualcuno di potente <Nemmeno io> lasciarla sola è la cosa peggiore che potrebbe fare eppure non può impedirlo, non può farci niente o potrebbe morire da un giorno all'altro nel verso senso della parola. Ricorda di quella promessa e non vede l'ora di vederla con il copri fronte, non vede l'ora di vederla affermarsi nel mondo dei ninja; è sicuro che possa scalare le vette gerarchiche delle kunoichi e potrebbe davvero diventare una delle più potenti con un po' di impegno in più <Lo so e non vedo l'ora che lo diventi> sorride nel sentire quell'affermazione godendosi quel tocco della sua mano, sta bene con lei, sta davvero bene. Ode il suo dire, la sua decisione è definitiva e concorda con lei, scegliere una casa insieme è un'ottima idea dopotutto, almeno è qualcosa che piace anche a lui, una casetta tranquilla dove possono stare tranquilli come non mai <Stai attenta nelle locande, non sempre sono sicure> e lo sa, li si nasconde la peggiore feccia esistente, criminali che fingono di essere brav'uomini, Kiri ne è piena di gente così. Sorride ma non dice altro fino a sentire quella frase, apre completamente gli occhi; vuole baciarla, vuole baciarla ancora e ancora. Avvolge il di lei corpo con le proprie braccia, la tira contro di se stringendola al corpo <Ti amo> poggia le labbra sulle sue, un bacio passionale, cercato e voluto, non può stare senza di lei, non può stare senza i suoi baci. Stare senza di lei è peggio della morte. [END]

Raido va a trovare Fumiko nella sua casa, la vede a terra per colpa di una lettera minatoria. Dopo vari momenti in cui la donna non vuole renderlo partecipe di quella sua paura, Raido usa le sue abilità per venire a conoscenza di quella (poco) velata minaccia. Trascorrono il loro tempo in caso, parlando della situazione di lei e dell'operazione imminente di lui, prima che questo ritorni in ospedale in compagnia di Kaori.