Giocate Registrate

Giocate Disponibili
Calendario
Trame
Giocate Registrate

{ Bentornata }

Free

0
0
con Hiashi , Kaori

22:39 Kaori:
  [Extempore] E' tornata. Tornata da un giorno eppure le sembra di non essere mai andata via per certi aspetti. In quei due mesi sono successe molte cose e Kaori è cambiata parecchio. Per un certo senso si potrebbe dire che è tornata quella di un tempo, per altri che è solamente una nuova evoluzione della se stessa in perenne trasformazione. Il suo viaggio è servito a farla crescere, maturare, portandola ad affrontare frontalmente il Demone che ha portato dentro di sé per mesi. Il lutto. Il dolore per la morte di suo padre non è mai scomparso, non è mai andato via e lei non ci ha mai realmente fatto i conti. Lo ha nascosto dentro di sé infondo a cumuli di altri sentimenti, infondo ad una montagna di impegni e priorità, rimanendo con l'animo spezzato ed una ferita sanguinante mai curata. Ma ignorare un problema non vuol dire risolverlo ed ignorare la propria sofferenza non vuol dire essere felici. Lo sguardo torbido e cupo della Hyuga ne era stata una prova. Da quando era tornata dalla sua prigionia non era più stata la stessa. Scostante, distaccata, lontana, con quell'aria fredda che poco le si addiceva. Alla fine ha deciso di dire basta a quel suo continuo temporeggiare e, grazie all'aiuto di Asia, ha affrontato a viso aperto il suo cordoglio. Ha vissuto da sola con la tigre per due mesi, convivendo solamente col proprio dolore e i propri ricordi. Si è lasciata travolgere dalla solitudine, dalla disperazione e dalla paura fino a quando non ha metabolizzato che quei sentimenti sono parte di lei. Fin quando non ha accettato fin nel profondo del suo cuore che era finita. Suo padre è morto, Akane è viva e lei è orfana di padre. Niente sarebbe cambiato e va bene così. Al momento la Hyuga si trova in piedi presso la riva del lago ai piedi della Cascata dell'Epilogo, sul versante ove è stata costruita la statua di Hashirama Senjuu. Osserva l'incedere violento dell'acqua che ricade su se stessa e ascolta lo scrosciare frizzantino della cascata mescolato al cicaleggiare dei grilli nei dintorni. Un alito di brezza smuove la vegetazione immergendo il luogo in una festa di suoni naturali rilassanti e piacevoli. L'odore di erba bagnata è penetrante così come quello della notte. La luna risplende alta nel cielo coperta però da nubi scure. La pioggia scende leggera in uno di quei tipici acquazzoni estivi destinati a terminare così rapidamente da non far rendere conto a nessuno di esserci persino stati. Kaori sente l'acqua caderle sul viso, sulle guance, fra i capelli, rimanendo col volto reclinato all'indietro puntato verso l'alto. Ciuffi scuri incollati alla pelle del viso, del collo, la canotta bianca incollata al ventre, al seno, lasciando le braccia nude e le spalle scoperte. I pantaloni bui le fasciano le gambe terminando in un paio di stivali da kunoichi alti al ginocchio. Abiti semplici, comodi, che le si attaccano alla pelle umida di pioggia. Riflette, pensa all'incontro della sera precedente con Raido, la sera in cui l'altro ha messo fine alla loro relazione dicendole addio. Fa male, le toglie il respiro, e le impedisce di stare a casa con sua madre un momento di più. Ha bisogno di rimanere sola, adesso, con il suo dolore, così come ha imparato a fare in quei mesi. [chakra: on]

22:47 Hiashi :
  [Ext] Lo shinobi indossa delle calzature in stile ninja di colore nero, un pantalone di tessuto nero più stretto di quelli che utilizza di solito ed una maglia semplice a maniche lunghe in tessuto, anche questa non aderente e di colore nero al di sotto della quale veste una seconda magli smanicata dato il freddo che c'è; le mani sono coperte dai guantini senza dita in tessuto con le placche metalliche sul dorso. In verde sulla fronte ha un tatuaggio, fatto da diverso tempo recante il simbolo del marchio della casata cadetta della Clan Huyga, che, seppur abolito, rappresentava per lui un modo per ricordare il padre mai conosciuto. Gli avambracci sono protetti da delle placche metalliche ed il suo coprifronte con il marchio della foglia inciso nel metallo si trova in bella vista assicurato ad una cintura che porta poco sopra gli occhi. Fuda con sigillato un tronchetto pronto per la tecnica della sostituzione si trovano nascosti sotto il coprifronte, sotto i vambracci e sotto gli schinieri, 5 in tutto e tutti non visibili. Dietro il fianco destro un porta kunai a dove sono inseriti 4 kunai e 4 shuriken ed a sinistra un portaoggetti con all'interno 5 Fuda vuoti, 3 bomba luce, 2 fili di nylon, 1 filo di nylon conduttore, 6 carta bomba, 3 tonico coagulante e 3 per il chakra. Altri due portakunai sono legati alle cosce, quello destro contiene cinque kunai i quali sono collegati tramite un filo di nylon lungo un metro ai fumogeni, il cui stock è assicurato al portakunai stesso in modo che lanciando il kunai questo si porti dietro anche un fumogeno almeno secondo le intenzioni dello Hyuga; nel portakunai sinistro invece ci sono 4 kunai con le carte bomba arrotolate attorno all'impugnatura. Per l'occasione ha deciso di sfoggiare anche una bella armatura pesante composta da più parti naturalmente e che vanno a proteggere le zone lasciate scoperte dalle altre protezioni e quindi cosce, braccia, spalle, petto e schiena mentre la testa è libera. Il braccio destro è coperto da bende dalla punta delle dita fino alla spalla e pertanto non è stato difficile aggiungere 1 fuda con il kanji "potenza" sotto l'avambraccio, mentre un secondo sigillo uguale è stato assicurato sul petto tramite due giri di bende aggiuntivi insieme ad un sigillo potenziante speciale per il ninjutsu ed uno per il taijutsu. Inoltre ha deciso di passare il filo di ogni sula lama con un veleno allucinogeno di classe A, tanto per mettersi al sicuro. Due dei fuda che si porta dietro sono stati preparati con i kanji inscioglibile e fiamma più 9 fialette del proprio sangue. Passi lenti, pesanti su quella terra bagnata, affiancato da quell'animale che tanto "ama" ed al quale si sente particolarmente affino... si stanno muovendo in direzione della Cascata <pensi che stia sbagliando?> parla con il canide, si forse è pazzo [Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai coscia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 3 bomba luce, 3 tonico coagulante, 3 tonico recupero chakra, 5 fuda, 1 fuda inscioglibile, 1 fuda fiamma, 2 nylon, 1 nylon conduttore, 9 fiale di sangue - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici - schinieri metallici - armatura pesante (+15 res) - 1 sigillo speciale potenziante ninjutsu - 1 sigillo speciale potenziante taijutsu - veleno allucinogeno A su tutte le lame -3 sigilli potenzianti petto (potenziante taijutsu), braccio destro (forza), gamba sinistra (agilità)][Chakra on][Lupo]

22:59 Kaori:
  [Extempore] Ha lasciato Asia a casa. Non ha voluto portare la tigre con sé, ha bisogno di rimanere per un po' sola coi propri pensieri, con il Villaggio al quale ha detto addio pochi mesi prima per poi ritornare di punto in bianco una volta sentitasi pronta per affrontare nuovamente ogni sfida con forza e determinazione. Kaori sente di aver fatto la cosa giusta. Anzi, no. La cosa migliore. La cosa migliore per se stessa. Sentiva di essere una persona rotta, incompleta, con dei pezzi che non riusciva a rimettere a posto e coi cui cocci continuava a ferirsi e tagliarsi fino a sanguinare da ogni dove. Adesso, invece, sa di aver rimesso ogni cosa al suo posto e di essere nuovamente integra. Certo, se non si considera il fatto che ha perduto una parte fondamentale della sua esistenza solo la sera prima... Non sa bene come andare avanti senza Raido al suo fianco, ma di sicuro sa che grazie al lavoro svolto su se stessa in quei mesi ora è in grado di non cadere. Raido è vivo, non è stato assassinato, l'ha solo lasciata. Kaori è forte, non più una ragazzina e può sopravvivere ad una relazione finita. Fa male, certo. Avrebbe fatto male forse per sempre, è sicura che lui sia l'uomo della sua vita, che non esisterà mai un altro dopo di lei. Eppure non si sente rotta. Non come l'ultima volta. Si sente devastata, distrutta, ferita. Sente dolore ad ogni respiro, il cuore si contrae in fitte perforanti ad ogni battito, ma lei è ancora sana e integra. E' ancora Kaori, è ancora tutta intera. Solo molto acciaccata, solo infinitamente sola. Se non fosse riuscita ad abbracciare la parte di sé ancora atterrita dal lutto di suo padre, probabilmente no, non sarebbe sopravvissuta anche a quella batosta. Probabilmente sarebbe saltata dal Monte dei Volti o semplicemente si sarebbe lasciata lentamente morire. Ma ora è diverso. Ora è più forte, è più consapevole di sé e sebbene soffra non cade. Non può permetterselo. Per se stessa e per la sua famiglia. Per sua madre, suo fratello e per Kouki. Soprattutto per lei. Respira a fondo l'aria della notte avvertendo le goccioline di pioggia scivolare sul suo viso come fossero lacrime. Sente la sensazione dei capelli che si incollano alla pelle e, nei suoni dell'ambiente circostante, si ritrova improvvisamente ad udire qualcosa di diverso. Dei passi, delle falcate. Una voce. Lentamente ruota il capo fino a quando, voltandosi, non s'avvede della presenza di una figura che non credeva avrebbe rivisto tanto presto. Hiashi cammina al fianco di un lupo con il suo solito stile misurato ed elegante. Da vero Hyuga. Sono mesi che non vede il ragazzo e sono mesi che pensa a lui. A dove fosse finito, se stesse bene, se l'avrebbe rivisto. Schiude le labbra, sorpresa, rimanendo a fissarlo in silenzio per alcuni istanti prima di smuovere le labbra e trovare la forza di dir qualcosa. <Sei tornato a Konoha, alla fine> la voce è bassa, perfettamente udibile, misurata, con una sfumatura quasi felice nella voce morbida e pacata. Lo guarda con le labbra leggermente incurvate verso l'alto, un piccolo sorriso appena accennato mentre ruota ora l'intero corpo verso di lui, fissando la sua figura coi propri occhi. <Buonasera, Hiashi> lo saluta, alla fine, inclinando leggermente il capo verso la spalla sinistra. [chakra: on]

23:09 Hiashi :
  [Ext] Se la voce del moro è familiare per Kaori, quella della ragazza è del tutto estranea per lo Hyuga. La voce di una persona che non esisteva più. La voce di una persona che ha cercato e non trovato. La voce di qualcuno che ha lasciato dietro di se solamente il vuoto. No, non è lei... non può essere lei. Lo Special Jonin cercherebbe di incrociare le mani davanti al petto all'altezza del plesso solare con le dita della mano destra che si alternano a quelle della mano sinistra ed entrambe si chiudono sul dorso dell'altra mano. Tutte tranne gli indici che, puntati verso l'alto, sono dritti e poggiati l'uno contro l'altro a livello dei polpastrelli: sta provando a formare il sigillo della Tigre. Prova a cercare la necessaria concentrazione per riuscire ad avvertire chiaramente il Chakra dentro di se e per riuscire a manipolarlo e quindi tenta di applicare un fine controllo in modo che una piccola quantità si incanali lungo le linee di flusso tentando di farlo muovere in direzione ascendente lungo il collo e fino alla testa dove tenterebbe di accumularlo a livello degli occhi mantenendo gli tsubo chiusi. Qualora vi fosse riuscito gli occhi andrebbero ad assumere una colorazione bianco lattiginosa e le vene del contorno occhi e degli zigomi andrebbero a gonfiarsi in modo innaturale per la maggiore affluenza di sangue e chakra nella zona agli angoli degli occhi. Se il Byakugan venisse attivato dovrebbe avere una visione frontale di 1000 metri, che si estende per 300° arrivando ad una visione laterale di 90 metri e con quella nuova prospettiva comincerebbe a scrutare da capo a piedi la donna che ha davanti. Il lupo avvertendo la rigidità e l'agitazione del suo padrone comincerebbe a snudare i denti, abbasserebbe il capo caricando le zampe posteriori e preparandosi a saltare in avanti in un assalto che non viene ancora lanciato <Kaori...> si è appena certo di aver visto un fantasma, non riesce a farsene una ragione. Perchè è li? Perchè è andata via? È lei o sta sognando? Di sicuro non è qualcuno che sta provando a tirargli un tiro mancino con una banale trasformazione <K-...> [Stesso equip][Chakra on 90/90 se 87/90][Lupo][Tentativo Byakugan III]

23:25 Kaori:
  [Extempore] La reazione di Hiashi porta la giovane a rimanere piuttosto sorpresa. Non aveva sinceramente pensato che lui potesse rendersi conto della di lei assenza. Ingenuamente non aveva mai pensato che Hiashi potesse rientrare nella cerchia di persone preoccupate per lei. L'ultima volta che si sono visti lui l'aveva avvertita di essere in partenza per un viaggio che non sapeva neppure quanto sarebbe durato, né dove l'avrebbe condotto. Avevano chiarito il loro rapporto per alcuni versi, l'avevano concluso per altri. Non per sempre, non definitivamente, ma solo per dar vita a qualcosa di nuovo. Una sorta di restart. Non sarebbero stati i Kaori e Hiashi di un tempo, sarebbero stati un nuovo Hiashi ed una nuova Kaori. Un rapporto che non sarebbe tornato ad essere quello di una volta ma che sarebbe semplicemente stato nuovo, diverso. Eppure a quanto pare si sbagliava. Il ragazzo la osserva come si potrebbe osservare un fantasma, con gli occhi grandi di sorpresa e l'espressione basita. La sua voce è bassa, colpita, mentre d'istinto va ad attivare il suo Byakugan per guardarla con un potere che non può ammettere inganni. Kaori non si muove, non ha nulla da nascondere, lascia che lui l'osservi ma sta ben attenta al lupo accanto allo Hyuga. Guardingo, pronto ad attaccare, snuda le fauci mettendosi in posizione d'attacco. Asia fa spesso la stessa cosa quando teme per la loro incolumità. <Sono io.> dice lei, con voce morbida, guardando Hiashi dritto negli occhi, senza scomporsi, con l'assoluta calma di chi non ha niente da temere. <Sono tornata> aggiunge col medesimo tono, mentre un alito di brezza soffia da est portandola a rabbrividire appena. Il contatto della brezza notturna con la sua pelle fradicia le causa una sorta di scossa, un brivido gelido che le risale la colonna vertebrale. <Mi avvicinerei per salutarti ma credo che il tuo lupo potrebbe non essere d'accordo> continua lei cercando di abbozzare un sorriso, di rendere l'atmosfera meno tesa, meno complessa, sebbene l'espressione sul suo volto sia in qualche modo piuttosto terrea. Non è in grandissima forma. Ha il segno di occhiaie fresche e il viso stanco. Non sembra felice ma abbastanza tranquilla mentre il suo sguardo si rivela essere quasi ringiovanito rispetto il loro ultimo incontro. L'ombra che l'aveva oscurato e appesantito è svanita, sostituita da un dolore più recente, più fresco, molto diverso. <Come stai, Hiashi?> [chakra: on]

23:38 Hiashi :
  [Ext] Kaori è li. Kaori è tornata. Cosa l'avrà portata ancora una volta a Konohagakure? Il viaggio della Hyuga era iniziato per esser senza ritorno come il proprio o era già previsto che fosse nuovamente qui? Oppure proprio come il moro è stato costretto a tornare per cause contingenti? Ma poi... perchè era andata via? Aveva perso suo padre è vero, ma aveva ancora un uomo al suo fianco ed una madre e poi anche Ren che con sorpresa ha scoperto essere il gemello di Kaori. Lei non era sola, al contrario di se stesso. Lui è solo. Come una schiacciante verità sente improvvisamente tutto il peso di quella condizione nella quale si è consciamente cacciato. È stato lui stesso a scegliere di essere solo eppure è ancora li in piedi a muovere un altro passo in avanti nella propria vita, eppure è ancora li in piedi a mettere a posto i tasselli di un mondo troppo complicato, eppure è ancora li in piedi ad obbedire agli ordini che gli vengono impartiti. Se lui così debole e fragile e solo è partito per non tornare ma è stato costretto a farlo, sarà stato così anche per lei? Si dimentica perfino che sta diluviando, si inginocchia insozzando l'haori ed il pantalone di fango per poter mettere la mano destra e l'avambraccio sulla testa e, parzialmente, sul collo dell'animale <Draugluin non è una nemica> anche lo Special stesso si "rilassa" sebbene non sia lo scanzonato adolescente che avrebbe potuto essere dieci anni fa è comunque meno rigido rispetto a qualche momento prima <io sto... sono qui> dove deve essere ma dove non vorrebbe essere <come stai Kaori-san? Se è stata una tua scelta tornare, sono contento di rivederti in queste terre> e disattiva anche il byakugan dato che non ne ha più bisogno [Stesso equip][Chakra on 87/90]

23:54 Kaori:
  [Extempore] Sì, sì era previsto che sarebbe tornata. Non sapeva quando, non sapeva come, ma ha sempre saputo che quel viaggio avrebbe avuto termine e che quando questa fosse arrivata sarebbe tornata a Konoha. Non c'era luogo alcuno che avrebbe preferito alla sua terra Natale, non c'era terra diversa che avrebbe protetto come avrebbe protetto la Foglia. Tuttavia questo nessuno può saperlo a parte lei ed è più che giusto e naturale che Hiashi di interroghi su questi quesiti nell'osservare la figura della ragazza. Kaori lo vede abbassarsi per cercare di calmare l'animale e solo se avesse dovuto vedere il lupo rilassarsi, sarebbe andata a muovere qualche cauto passo verso di loro. Uno dopo l'altro, lentamente, con la calma di chi non ha fretta, di chi non vuole spaventare nessuno con un movimento troppo brusco, troppo rapido. Mani abbandonate lungo i fianchi, gambe in moto ed alla fine si fermerebbe ad un metro scarso di distanza dai due, chinandosi a sua volta sui talloni, così da ritrovarsi all'altezza dei due. Ode la risposta del moro e si ritrova a fissarlo per qualche attimo negli occhi, cercando dietro le sue iridi la verità dietro quanto le ha detto. <Non sembri contento di questo, però> commenta lei notando il modo in cui l'altro ha risposto, quel tentativo di essere quasi diplomatico nel voler dare una risposta che non par essere totalmente sincera. O che, forse, vuole solo omettere particolari che preferisce tenere per sé. <Non credevo ti avrei rivisto a Konoha tanto presto... ho temuto che sarebbero potuti passare degli anni prima di rivederti> ammette lei, a quel punto, abbassando solo ora lo sguardo, ricordando quanto era stata triste al pensiero della partenza del ragazzo. Aveva trovato conforto fra le braccia di Raido e questo pensiero le toglie per un istante il respiro. No. Non vuole pensare a lui... non può concederselo proprio ora che stava trovando un briciolo di calma. <Sono felice di essermi sbagliata> aggiunge rialzando il capo e tornando a guardare Hiashi con fare sincero, intimidito, un piccolo sorriso a distendere le labbra morbide. Quando ode le sue parole, poi, si ritrova ad umettarsi le labbra e sospirare appena, piano. <Ka-o-ri> sillaba lei fissandolo, sporgendosi appena verso di lui, con le mani incrociate sulle ginocchia vicine al petto, in equilibrio sui talloni. <Niente suffissi.> gli ricorda quella loro ultima conversazione quando gli aveva detto quanto male le facesse sentire quel suo modo di chiamarla, quella distanza espressa in quel semplice "san" capace di ferirla ogni volta che lo sentiva chiamarla così. <Ci conosciamo da tanto tempo Hiashi... non sono un'estranea> gli dice ammorbidendo appena la voce. Forse non è più un'amica, non sarà più una sorella, ma non è neppure una sconosciuta. Può semplicemente chiamarla per nome, riconoscere almeno che un tempo sono stati qualcosa l'un per l'altra. <Io... sì. Sono tornata per mia scelta. Non vedevo l'ora di tornare in verità> spiega lei espirando piano, un piccolo sospiro stanco mentre cerca le parole per rispondere alla di lui curiosità. <Era un viaggio che dovevo fare. Non potevo rimandare oltre... dovevo farlo per me. Per tornare alla vita, per rimettere insieme i pezzi> ammette sapendo di non essere molto più chiara, ma non riuscendo ancora ad essere più specifica di così. <E sistemare la mia vita mi ha portato a distruggere il mio futuro> rivela, alla fine, con un sorriso amaro, lo sguardo ad incupirsi mentre la voce si fa improvvisamente venata di una sfumatura sofferente. <Fra me e Raido è finita.> [chakra: on]

00:11 Hiashi :
  [Ext] Il lupo ascoltate le parole dell'addestratore sembra rilassarsi ed assumere un aspetto decisamente più tranquillo e passivo ma sembra continuare a guardare abbastanza torvo Kaori, come se ancora non si fidasse completamente di lei e rimanesse dunque pronto a qualsivoglia evenienza possa sopraggiungere in quella serata bagnata. La puzza di cane bagnato si sente, non è piacevole nonostante il Lupo sia ben pulito ma è un odore che lo accompagna <Kaori> replica dunque il moro notando come la ragazza si sia abbassata fino a poter incrociare il suo sguardo. Sguardo che il moro tenterebbe di sostenere e ricambiare. Gli è costato tanto, è stato costretto a fare i conti con un pesante passato eppure è riuscito a venirci a patti ed ora può guardare gli occhi perlacei della ragazza senza per questo cedere alla follia scritta nel suo steso sangue. Proverebbe dunque a rialzarsi e con un cenno della mano proverebbe a indicare un albero poco distante, un tacito invito alla Hyuga affinchè lo segua; tenterebbe di avviarsi in quella nuova direzione mentre invece il Lupo comincia a prendere la propria via <Non allotanarti troppo Draugluin> il racconto che gli viene fornito è quello di una persona alla ricerca di se stessa e se è tornata vuol dire che è riuscita a ritrovarsi seppur lo scotto da pagare sia particolarmente alto <mi spiace che il tuo rapporto con Oboro-san si sia concluso> non ha idea di chi abbia rotto ne dei motivi sebbene sia facile da imputare alla sparizione della ragazza, non ha però intenzione di indagare oltre <al contrario di te ero partito per non tornare lasciando qui una mia copia, ma l'Hokage stesso ha richiesto il nostro impegno in particolare per una serie di eventi e manifestazioni. Mi sono visto costretto ad interrompere il mio viaggio nel momento stesso in cui avevo raggiunto la mia destinazione finale> e su questo Kaori ci aveva visto bene, era un lungo viaggio quello dello Special... potenzialmente infinito [Stesso equip][Chakra on 87/90]

00:29 Kaori:
  [Extempore] Kaori annuisce lentamente quando Hiashi ripete il suo nome. I due si trovano a guardarsi negli occhi ed è una situazione strana quella che si crea in quel momento. Kaori non è affatto abituata a quel gesto da parte dell'altro. Solo una volta, da quando si sono conosciuti, i loro sguardi si sono incrociati prima di quel momento ed in entrambi i casi è stata una grande sorpresa. Le riesce ancor strano accettare che finalmente il ragazzo sia in grado di sopportare quella vista ma ne è sinceramente felice. Aveva promesso che avrebbe cercato di aiutarlo ad uscir fuori da quel problema ma alla fine Hiashi è stato capace di uscirne anche da solo. Lo Hyuga si rialza portando la ragazza a seguire il suo moto tornando in posizione eretta. Segue il cenno di lui e, annuendo col capo, acconsente a seguirlo fino a quando fianco a fianco i due non raggiungono l'albero in questione. E' piuttosto alto con grandi rami ed una chioma verde ricca di foglie. Un riparo un po' incerto ma piuttosto utile al momento. Il lupo invece segue la sua strada lasciandoli soli mentre i due Hyuga raggiungono il riparo naturale offerto dal fogliame dell'albero. La ragazza andrebbe a poggiare la schiena contro il tronco umido, le braccia a scivolare lungo il corpo fermandosi con le mani all'altezza delle cosce. Il viso è ruotato verso quello di Hiashi per osservarlo. Sente le sue parole e, quando egli commenta la sua rottura con Raido, Kaori va a volgere il capo verso l'orizzonte con espressione triste, stoica. Si stringe nelle spalle sospirando stancamente. <Anche a me> ammette con voce abbattuta ma sincera. <Mi sembra assurdo che sia successo davvero. Credevo che avrebbe fatto parte della mia vita per sempre, sai?> mormora lei reclinando il capo all'indietro, osservando la pioggia che cade battendo sulle foglie sopra le loro teste. <Ma suppongo che le cose non vadano mai come ci aspettiamo> sorride amaramente lei tornando a guardare ora Hiashi, facendosi forza. Non piange, non si spezza. Vorrebbe farlo, sente le lacrime pizzicare dietro gli occhi in ogni istante da quando Raido le ha voltato le spalle la sera precedente. Tuttavia non è ancora pronta ad affrontare quel dolore. Cerca di resistere ancora un po' prima di farci i conti. Prima di abbandonarsi al pianto liberatorio che preme per uscire. Ascolta le parole dello Hyuga e tace fino a quando egli non termina la sua spiegazione. A quanto pare non sarebbe voluto tornare e la cosa le torna ora più chiara da capire. Ne era sicura. <Mi dispiace che le cose siano andate così> gli dice, sincera, con la voce bassa e cauta di sempre. <Anche se al tempo stesso sono felice di avere ancora un altro po' di tempo da poter passare con te> ammette, senza problemi, sorridendo timidamente, sincera, abbassando lo sguardo. <Ai miei occhi sei ancora il mio maestro, sai?> gli rivela lei risollevando lo sguardo verso di lui, rivedendo nei lineamenti dell'altro quelli del giovane che un tempo le ha insegnato come essere una kunoichi. Come essere una Hyuga. <Non credo che sarei mai pronta a saperti definitivamente lontano da casa. Anche se suppongo che tu non la consideri più tale, ormai...> [chakra: on]

00:45 Hiashi :
  [Ext] Il Lupo sembra svanire ben presto avvolto dall'oscurità della notte e dalle ombre della foresta, in una notte di pioggia battente come questa non è difficile passare inosservato ma è ben più difficile riuscire a cacciare efficacemente. Forse è per questo che si può sentire il verso spaventato di un leporide, forse una lepre o un coniglio scampati alla caccia del carnivoro... per ora, forse solo per ora, salvi nonostante il predatore. Se Kaori si potrebbe aspettare parole di comprensione dallo Special, ha sicuramente sbagliato persona, ma sicuramente ormai lo conosce talmente bene da sapere quale sia il suo ninpo o il suo modo di esser ninja che dir si voglia <Ricordo di avertelo detto una volta, tanto tempo fa, ma hai giustamente dovuto prendere le tue decisioni e vivere le tue esperienze> solleva le braccia incrociandole sul petto <la vita dello shinobi è solitaria, non è fatta per le relazioni o i rapporti troppo intimi. Finchè decidiamo di rispondere al nome di ninja allora la nostra vita è costantemente in pericolo; se dovessimo effettivamente morire ci saranno dei funerali e lacrime verranno versate probabilmente, ma nessuna altra vita sarebbe spezzata oltre la nostra: nessun marito a maledire un fato infausto, nessuna moglie senza neppure le forze di alzarsi da terra, nessun figlio ne figlia che crescano e vivano nella profonda incertezza di chi non conosce l'altra metà di se> non declina gli occhi, sostiene lo sguardo di Kaori ma mentre parla riacquista la propria sicurezza e forza d'animo come se esprimere quei concetti ad alta voce vadano a dare valore alle proprie scelte, scrifici, rinunce... <E' passato molto dall'ultima volta che io abbia potuto insegnare qualcosa a te. Non ho fatto altro che indicare la via, sono stati i tuoi piedi a percorrerla e ti hanno portato a compiere un lungo viaggio... i miei mi portano ad allontanarmi da Konohagakure... forse. Forse no. Non lo so. Devo concludere il mio viaggio prima di capire dove andare ma> si poggia la mancina sul petto <casa mia è qui dentro> [Stesso equip][Chakra on 87/90]

01:08 Kaori:
  [Extempore] Sì, ricorda quel loro discorso. Quel modo un po' freddo e cinico di vedere la vita di un ninja. Ma ad oggi pensa che forse, tutto sommato, aveva sbagliato a credere che fosse cinico. Forse, semplicemente, è davvero quella la strada di uno shinobi. Un guerriero solitario che vive a stretto contatto con la morte e la perdita. Qualcuno che potrebbe soffrire molto di meno già solo tenendo a distanza rapporti importanti come quello che Kaori aveva sviluppato con il kiriano. Forse Hiashi ha sempre avuto ragione, forse avrebbe dovuto solamente adattarsi a quel punto di vista e seguirlo alla lettera. Eppure in qualche modo non riesce ad accettare del tutto quella possibilità. Essere una kunoichi deve necessariamente privarla della possibilità di essere felice con qualcuno? <Immagino che tutti noi dobbiamo sbattere contro i nostri ostacoli prima di renderci conto della loro esistenza> replica lei con un sorrisetto amareggiato ma tutto sommato tranquillo. <Forse hai ragione a vederla così. Forse è più semplice impedirsi di aprirsi fino a questo punto con qualcuno.> osserva la Hyuga guardando il ragazzo, sostenendo il suo sguardo. <Ma credo che limitare i propri sentimenti a questo modo ci privi anche di una grande felicità. Aver perso Raido mi uccide dentro. Fa male come se avessi perso un braccio o una gamba. Ho perso una parte di me con lui. Ma sono felice di aver potuto provare la felicità che è stato in grado di offrirmi. Non mi pento di quello che c'è stato, non lo rinnego> continua lei sorridendo, ora, più sinceramente. Ha perso molto assieme alla figura dell'albino, eppure al tempo stesso ha ottenuto altrettanto. La sua vita è stata migliore grazie a lui e di questo lei è grata e riconoscente. <Non avverti mai il bisogno di qualcuno al tuo fianco?> gli domanda, dopo qualche attimo di silenzio, con fare cauto, delicato, temendo forse di star andando troppo oltre un confine sottile fra loro. <Non ti fa male questa solitudine?> la domanda esce bassa, incerta, mentre cerca genuinamente di capire, di comprendere meglio il suo compagno. Compagno che ricorda il loro passato, il periodo in cui è stato una guida per lei. Compagno che sembra essere certo di sapere dove sia la sua casa. Kaori, dal canto suo, ancora non sente di saperlo, di esserne realmente sicura. <Quante cose sono successe in un anno...?> sorride lei, a mezza bocca, guardandolo. <Siamo cambiati così tanto dal nostro primo incontro. Siamo cresciuti, siamo diventati più forti. E forse, in qualche modo, più confusi di prima> mormora lei alzando ora lo sguardo verso il cielo sopra di loro, coperto dalle foglie dell'albero. Un anno prima si sarebbe detta sicura dei suoi sogni e dei suoi obiettivi. Sicura di ciò che voleva della sua vita e di ciò che voleva fare della propria esistenza. Adesso si sente travolta dal peso di fin troppi eventi e le sembra quasi di arrancare in avanti sospinta dal semplice bisogno di non cadere, di non fermarsi. <Quale che sia la tua strada, Hiashi, spero che porterai sempre un pezzo di Konoha con te. Che non dimenticherai questo posto... e chi siamo stati> aggiunge, alla fine, ruotando verso lui il capo, ricercandone lo sguardo. [chakra: on]

01:22 Hiashi :
  [Ext] Se si sente solo? Se fa male? Se quella scelta è dura da portare avanti? Dannazione si! Dannazione si! Dannazione SI! È una scelta pesante la sua, maturata alla luce di quell'attimo di follia che Kurona una notte sola ha instillato nella sua mente, alla luce dell'amore di sua madre che l'ha spinta a sacrificarsi abbandonansi alle torture pur di salvarlo, alla luce del degenere rapporto che ha portato alla sua nascita avvenuto tra un padre ed una figlia... se questo è amore, se tutta questa follia è amore allora <Magari per certi versi comprendo questo bisogno di provare dei sentimenti, di avere delle persone accanto a te, di sentirsi parte di qualcun altro ma allo stesso tempo ritengo che mi permettano di pensare ed agire lucidamente come shinobi. Non è stata una scelta presa a cuor leggero la mia, ne si può dire che questa stessa scelta sia applicabile a chiunque> fa un attimo di pausa <vedi ad esempio Mekura-san che si occupa di due bambini> avrebbe portato Kaori stessa come esempio fino alla sera prima, ma alla luce delle nuove rivelazioni è impossibile <se la solitudine mi fa male? Mi farebbe più male morire lasciando qualcuno a me caro con la morte nel cuore per la mia perdita> come rivoltare la frittata, libro primo, capitolo uno <Come la goccia che cade sulla roccia fino a vincerla deformandola e rompendola, allo steso modo il tempo agisce su di noi. Smussa alcune parti di noi, ne appuntisce altre; ci colpisce e ci accarezza; ci dà e ci toglie... il tempo è tiranno e concubina. Dici bene Kaori, siamo cambiati. Ogni giorno cambiamo, ma siamo veramente più forti? Siamo veramente più confusi?> o forse è solo più difficile accettare la realtà? <Konoha scorre nelle mie vene e...> si interrompe sentendo un nuovo lamento provenire dal fondo del bosco ma qualche istante dopo Draugluin spunta dalle tenebre tenendo tra le fauci un leprotto <...perdonami ma devo riaccompagnare qualcuno a casa. Ho anche altri animali di cui occuparmi> un ultimo sguardo, un ultimo saluto <Bentornata Kaori> [End]

La sera dopo la rottura con Raido, Kaori riflette alla cascata sull'accaduto.

Qui incontra Hiashi col quale affronta una breve conversazione sugli ultimi eventi nelle loro vite. I due si confrontano ed in qualche modo sembrano trovare una sorta di equilibrio nel loro rapporto.