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Ritrovarsi a Kiri

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con Raion, Hajime

01:14 Hajime:
 La stanza in cui alloggia è al piano terra, si trova lungo un piccolo corridoio dove ci sono altre quattro camere. La proprietaria del posto (che tra le altre cose si trova molto vicino alla zona povera di Kiri) è una vecchietta che dorme in una di quelle stanze. Non gli è sembrata sospetta a dire la verità, ma vabbè, dettagli. Comunque sia, arrivato davanti alla porta, aspetterebbe qualche secondo, convinto che il Sensei dovrebbe raggiungerlo da un momento all' altro. Non dice ancora nulla, più che altro si concentra sulla maniglia. All' apparenza non sembrerebbe esserci nulla, ma se uno si soffermarse a guardare attentamente, allora si potrebbe notare un piccolo filo teso, che parte dall' interno e, tenuto teso dalla stessa porta chiusa, andrebbe a formare un piccolo nodo con la maniglia. Ovviamente è molto sottile, ma Hajime sa benissimo che un ninja che dovesse voler entrare dentro la stanza se ne accorgerebbe benissimo. E quindi ha pensato anche ad un' altra cosa. Nel nodo fatto, nella parte interna della maniglia, avrebbe appoggiato anche tre piccolissime palline di carta arrotolate. Anche di questa è convinto che un ninja potrebbe accorgersene, ma quello in cui spera è che non gli verrebbe mai in mente di aprirle, perchè l'ordine in cui sono messe non è casuale, avendo le tre un piccolo segnino fatto su di esse di colore diverso. Il sensei potrebbe pensare che sia un pazzo paraonico, anzi sicuramente lo farà, ma Hajime non può farci niente a riguardo. Punto primo, sta effettivamente impazzendo. Punto secondo, sa di essere tenuto controllato, glielo hanno detto e confermato. Punto tre non sapeva che pesci prendere, insomma, ci siamo capiti. Controllerebbe le tre palline senza dir niente, controllando che siano nell' ordine corretto. Quindi, estraendo la chiave dall'interno della tasca, andrebbe ad aprire la porta. La camera è in un completo disordine. Il letto è sfasciato, i panni sono lasciati un po' a casaccio e anche l'armatura leggera è appoggiata un po' buttata là in un angolo. C'è solo una finestra, non troppo grande, che di giorno fa entrare la luce. La porta del bagno è aperta, all' interno per far cambiare aria c'è un piccolo condizionatore che si attiva con l'interruttore della corrente. Andrebbe ad accendere la luce, dirigendosi poi verso la finestra per controllare, con un simile giochino tipo quello fatto con la porta, che sia tutto in ordine. <Scusi per il disordine... Non... Non aspettavo visite...> Dice rivolto l'altro che dovrebbe essere ormai entrato. Cercherebbe di arraffare qualche cartaccia, tipo dei barattolini del ramen ormai vuoti e qualche altra scatola del genere, come se volesse mettere un po' in ordine, preso dall' imbarazzo. [chakra 40/40][equip: Schinieri|Vambracci|guanti ninja| 2 x porta kunai/shuriken| 6 x shuriken a spirale | 6 x kunai con carta bomba arrotolata]

01:24 Raion:
 Improvvisamente si ritrova non in missione ma catapultato in una missione anbu, una missione che dovrà rendere conto ai suoi superiore, Raflo deve avere un rapporto dettagliato su questa minaccia perché di minaccia si tratta. Sta prendendo seriamente la cosa più di prima, non che stesse scherzando. Ad ogni modo eccolo li, riemergere dalle tenebre, non dice nulla, rimane a guardarlo in attesa mentre terrebbe un orecchio teso ad ascoltare nel caso ci fosse qualche mal intenzionato che avesse deciso di seguirli. Osserva le strategie messe in atto da Hajime affascinato più che spaventato dalla situazione maniacale del ragazzo: va bene così, lo deve essere se vuole sopravvivere. Lo lascia entrare alla fine e lo segue osservando il modo selvatico nella quale vive Hajime. <...> è un peccato che sia paranoico solo nei riguardi della porta. Si piega a sua volta e afferra un barattolo di ramen osservandolo con altrettanto interesse. <stai mangiando solo questo?> chiede con una nota di rimprovero in un certo senso prima di buttarlo a sua volta dentro il bidone. <...è una fortuna che ho del cibo vero con me> del resto ha uno zaino con tutta la roba che gli serve e che ha preparato preventivamente. <...raccontami tutto ora> afferma il Seiun mentre andrebbe a disattivare la sua innata e si avvicina al letto mettendosi a sedere. [stessi oggetti, innata off ch 60/80]

01:39 Hajime:
 Sente nella voce un briciolo di critica, o almeno gli pare che quel commento del sensei sia un vero e proprio richiamo. Non se la prende, ne tanto meno lo mette in discussione. Il momento delle emozioni è passato, anche perchè è più la parte di sopravvivenza che conta in questo momento. Controlla un' ultima volta che la finestra sia ben chiusa, come la porta, con le tende chiuse così che da fuori nessuno possa vedere all' interno, almeno senza poteri particolari. Andrebbe quindi a portarsi davanti al letto, piegandosi poi leggermente in avanti per portare le ginocchia al terreno, così da potersi accomodare in una posizione abbastanza classica per un mondo orientale. <Sto cercando di risparmiare Sensei... Non ho portato con me tutti i soldi... La gente qui è chiusa e non è facile guadagnare qualcosa... Esclusi dei pescatori che ho potuto aiutare in un villaggio qui vicino... Sto razionando quello che mi resta> Non lo dice con cattiveria, ne con calma. Il tono è semplicemente spento, di uno che accetta le cose così come sono, il tono di voce che aveva il ragazzo appena arrivato in accademia, quel tono spento, di chi pensa a sopravvivere e basta. Raccontargli tutto, certo. Si porta le mani agli occhi, per massaggiarli. Questi sono la cosa più dolorante ultimamente, anche se la notte riesce a vedere più o meno normalmente, sicuramente meglio che di giorno. <Sono partito per questo viaggio perchè... Di mia iniziativa... Avevo trovato informazioni sul mio passato... Quanto meno avevo scoperto dove fossi stato lasciato in custodia al mercante che mi ha portato poi a Kusa...> Cerca di riorganizzare i ricordi. <Raido-sama ha acconsentito al viaggio...> Si blocca, solo adesso il cuore ricomincia a battergli all' impazzata. Ha pensato così tanto a sopravvivere da non essersi neanche reso conto di non aver chiesto ancora la cosa più ovvia. <Shinobu!? è arrivata a Kusa?! Sta bene?! L'ha incontrata?!> Lo sguardo del giovane si riaccenderebbe un attimo, preso dalla passione. <Scusi...> Direbbe subito dopo, rendendosi forse conto che non è ne il momento ne la situazione giusta per farsi prendere da attacchi del genere. Si morde il labbro inferiore, incolpandosi anche per quanto sia accaduto. <Shinobu mi ha accompagnato... Ma visti gli eventi recenti l'ho... Costretta? Si forse è il termine più giusto... L'ho rimandata indietro a Kusa...> Fa una piccola pausa, riprendendo il respiro più volte per calmare il battito del cuore e la respirazione stessa. <Inizialmente non abbiamo trovato nulla, però poi... Seguendo delle voci più che altro... Alla fine sono riuscito a trovare un posto segreto... Neanche Raido-sama ne sapeva l'esistenza... Qui dentro il villaggio... E pensare che lui è anche un Jonin di questo posto...> Fa una piccola pausa. <La nebbia oscura... Un posto pieno di ricercati e brutti ceffi... E forse le leggende non esagerano...> Deglutisce <Ma era il posto giusto per ottenere informazioni...> Ecco, per iniziare a raccontare, è pur sempre un punto di partenza. [chakra 40/40][equip invariato]

01:52 Raion:
 Non lo fa con cattiveria ma se continua a mangiare queste robe assurde gli farà solo male, diventerà debole, si ammalerà e di conseguenza sarà un facile bersaglio. Solleva il bacino allungando il braccio destro verso la testa di Hajime e proverebbe a scostare dei capelli dalla fronte. Se permesso continua quasi accarezzandolo come se fosse un gatto affezionato. <capisco> non dice altro sollevando un sopracciglio quando sente parlare di Shinobu, ma la sua espressione si fa più morbida quando capisce che non ha più notizie di lei da un po'. <...non lo so> in effetti non lo sa con certezza <non conosco Shinobu se non di nome, non ti saprei dire se sia tornata a Kusa mentre io mi stavo spostando a Konoha, purtroppo in questo caso non posso esserti in alcun modo d'aiuto> afferma rammaricato continuando a toccargli la testa. <hai fatto la scelta migliore in ogni caso, non devi rammaricarti, probabilmente sta bene d'accordo? ora devi concentrarti su te stesso e sulla situazione> intanto Hajime ha trovato a quanto pare un luogo segreto, una sede per questi che si fanno chiamare la nebbia oscura. <capisco, quindi è un grande centro della malavita> questo è interessante, questi tizi sono organizzati quasi in modo analogo agli anbu. <siediti vicino al letto, non stare li> chiede il seiun continuando a fissarlo andando, finalmente a togliere gli occhiali da sole, per mostrare i suoi occhi verdi <ti ascolto>

02:04 Hajime:
 Sente la mano del sensei appoggiarsi sulla testa. Non protesta, ne la scuote. Sentendo quelle parole riguardo a Shinobu, ovvero che non ci sono informazioni, il cuore gli si blocca per qualche attimo, come il respiro. Se le succedesse qualcosa allora non se lo perdonerà mai per il resto della vita, senza ombra di dubbio. Il discorso va avanti, arrivando a conclusioni più che giuste. Non si muove però, resta li fermo, perchè non ha molte energie o voglia di spostarsi adesso che si è seduto (?). <Quando sono entrato in quel posto... Bhè... Già dal fatto che ogni persona indossasse una maschera e nessuno sembrava particolarmente amichevole... Credo che le mie possibilità per uscirne vivo fossero poche... Anche perchè mi avevano pure sequestrato tutto... Ma forse è meglio... Almeno ho fatto l'unica cosa che mi sembrava... Bhè... La via di uscita...> Deglutisce, pensando bene alle scelte che ha preso. <Ho firmato un patto con loro... Un patto di sangue... Ufficialmente sono un loro membro... Anzi... Avendo tradito le loro regole, come quella del silenzio... Se in qualche modo dovessero saperlo...> Non finisce la frase, abbassa solo lo sguardo verso il pavimento, stringendo con le mani le proprie ginocchia, cercando di bloccare li le proprie emozioni per evitare tremolii o qualcosa del genere che potrebbero farlo sembrare debole. Deve comunque cercare di essere più preciso possibile per aiutare l'altro a capire più facilmente quanto stia succedendo, anche perchè in realtà non è del tutto facile farlo. <Lo so sensei... Può sembrare strano... Cercherò di essere più preciso possibile... Anche perchè non le ho ancora ben spiegato cosa ci facessi li...> Fa una pausa, prendendo un altro profondo respiro.< Da quando sono in questo posto... E come lo stesso Raido sensei mi ha spiegato... Ho capito che in questo villaggio le famiglie ninja sembrano voler mettere alla prova i propri giovani... In modo di vedere se siano capaci o meno di sopravvivere...> Non ha detto questo a caso, c'è un preciso motivo. <E se prima avevo solo ipotesi delle mie origini di Kiri... A quanto sembra la cosa è più che vera... Anzi dovrei appartenere anche ad un clan importante di questo villaggio... I Kori...> Fa una pausa. <Non so ancora informazioni più precise a riguardo... Quel pacco di prima infatti contiene una maschera importante per essere riconosciuto in quel covo...> Fa una piccola pausa. <Mi viene da pensare che i miei genitori fossero dei traditori... Perchè... cerco di fare due più due...> la cosa lo rattrista molto, quasi fosse una macchia stessa che gli ricade addosso. <Ho evitato di espormi troppo con i Kori anche per questo... Anche se la copia del sensei Raido mi ha consigliato di contattarli invece... Perchè devono sapere se un traditore del clan appartiene a quel gruppo...> Fa una piccola pausa, pensando forse che non gli ha detto molto di quel posto. <Cercavo informazioni... Nei vicoli e bassi fondi si sussurava di questo posto da dove nessuno entra o esce senza essere osservato... E dove tutte le notizie passano...> Scuote la testa, adesso le lacrime tornano leggermente a scendergli e rugargli il viso. <Shinobu mi aveva detto di lasciar perdere... Dovevo darle retta...> è un po' confuso forse il suo racconto, ma sta sicuramente cercando di esporlo al meglio delle proprie capacità, almeno quelle momentanee. [chakra 40/40][equip invariato]

10:33 Raion:
  [stanza] La storia di Hajime va avanti ed è quanto più confusa e difficile da capire...per una persona normale magari. Diciamo che gli anbu si sono comportati allo stesso modo con i loro agenti per molto tempo: li rapiscono e gli danno una possibilità di scelta che non è una possibilità, francamente non gli piace questo atteggiamento. CIOé, è un mucchio divertente rapire le persone, tuttavia...questo modo di fare è, come dimostrano la nebbia rossa, paragonabile alle azioni di un criminale e Raflo risente ancora dell'addestramento come agente speciale ai tempi del consiglio...è stupida ed aggressiva e non fa mai realmente qualcosa..tanto che le sue minacce sono pungenti come l'acqua. Questi invece sembrano fare sul serio con Hajime ma c'è qualcosa che non torna <perché dovrebbero essere interessati ad un genin che è andato a Kiri per riscoprire le sue origini? se fosse solo perché hai scoperto il loro covo, perché non ti hanno ucciso e basta....> come lo vogliono usare insomma. <dobbiamo agire con cautela allora se vogliamo sgominare questo gruppo di individui...dovrò parlare con Raido e capire cosa sta facendo adesso...e magari anche parlare con I Kori mentre tu invece continuerai a stare al loro gioco, in questo modo non sospetteranno di manovre strane. Per ora devi dare l'impressione che sei fedele e dalla loro parte, con il tempo e con maggiori informazioni proveremmo a fare qualcosa> afferma il sensei con gentilezza ma autoritario abbassando la mano <Hajime, come ti senti?> chiede alla fine guardandolo negli occhi. [ch on]

10:50 Hajime:
 A dire la verità quella stessa domanda se l'è posta diverse volte il ragazzo stesso, arrivando ad una semplice conclusione che adesso va a esporre all altro interlocutore. <Me lo son chiesto anche io... E alla fine sono arrivato ad una conclusione. Secondo la copia di Raido, è impossibile che il Mizukage sappia della loro esistenza e la tolleri... Anche se io non sono d'accordo con questa cosa ma... Non oso certo mettere in discussione un parere del Sensei> Fa una piccola pausa, aspettando un momento. <La prima volta che mi hanno contattato l'hanno fatto dentro Kusa stesso. Dentro le nostre mura... E non sono riuscito a scoprire nulla. Quindi... O hanno agenti così capaci da passare inosservati ovunque... Cosa che francamente mi sembra impossibile... Cioè potrebbero anche esserci ninja molto capaci nei loro ranghi... Ma non potranno mica essere abbastanza per ottenere tutte le notizie di cui hanno bisogno... Perciò... Sono passato a credere che reclutino o comunque tentino di avere gente che possa portargli informazioni anche da fuori... E in questo caso, io sarei una piccola scommessa...> Insomma, è un ninja di Kusa, è riuscito a viaggiare fino a Kiri, trovarli, magari vale la pena usarlo, o quanto meno vedere che potenziale può esprimere. <E poi... Le regole alla fine non impediscono certo di reclutare dei genin... Ne impediscono di farsi fuori tra membri... In generale se non sono loro a contattarti in qualche modo, da quello che ho capito c'è una bacheca. Li vengono poste tutte le richieste. Chi è in grado di compierne una la accetta... E poi devi completarla.... Senza fallire.> Ecco, questa pure è una brutta regola. <Non so cosa stia facendo il Sensei Raido e... A meno che non abbia già incontrato la propria copia... Ne sa quanto lei quando è partito... Non volevo scrivere troppe informazioni se la lettera fosse finita in mani sbagliate...> Anche se, fosse stata persa, allora sarebbe stata una condanna a morte ugualmente. è riluttante a collaborare con quei criminali, anche a tornarci in quel posto, ma capisce benissimo che non ha scelta. <Per entrare nel loro covo si passa in una piazza controllata ventiquattro ore su ventiquattro... Me l'hanno confermato. Poi c'è un piccolo test da fare... Se non sei del gruppo con il simbolo di riconoscimento... Allora ti prendono le armi... Non ho ben capito che jutsu usino... Ma è molto efficace... Ti fa venire un mancamento per qualche istante, il tempo di essere derubato...> Gli sembrano comunque informazioni importanti da dire, giusto per evitare di finire in una trappola. La domanda finale lo lascia un po' spiazzato. Sente di avere le guance un po' umide per qualche lacrima precedente e di questo si vergogna e si sente in colpa. Dentro è a pezzi, fisicamente è molto provato (non sa il motivo, ovvero il gene corrotto, ma comunque questo, dato che si è attivato, ha effetti), potrebbe essere più un vaso mezzo rotto vuoto all' interno che altro. Ma è pur sempre un ninja alla fine, o almeno questa è l'unica ragione che può essergli rimasta. Cercherebbe di rialzarsi, cercando di raggiungere l'unico armadietto della stanza per estrarre un asciugamano pulito. <Sto... Sono... Un ninja Sensei... Non importa come mi sento...> Dice continuando a fissare il pezzo di stoffa che tiene in mano. <Se vuole usare il bagno può prendere questo... Avrà fatto un lungo viaggio...>. Dice porgendo l'oggetto all' altro.[chakra 40/40][equip invariato]

11:15 Raion:
  [stanza] Ha senso, ma è incompleta. Non si gioca mai a dadi senza essersi assicurati di avere delle possibilità di vittoria, lo sa per esperienza che le corporazioni come la sua, o quella che hanno preso Hajime non lo fanno per sport ma per un piano, basato su informazioni concrete. Ed è realistico che il kage di Kiri possa sapere qualcosa, al momento seppure sono prove indiziarie e speculazioni farsi una domanda lecita su come mai questo gruppo ha tutta questa influenza è da chiedersi. <Raido conosce il mizukage, è un suo ninja di punta, non ha motivo per pensare che sia in qualche modo associato a questo gruppo, d'altro canto non ho alcuna ragione di credere ciecamente a quello che dice solo perché è il suo Kage> sospira <quindi, senza fare accuse, potrebbe, si, può darsi che il mizukage c'entri qualcosa, oppure che siano riusciti a manovrare così tanto il kage...> quando poi sente questa novità Raion sbianca e stringe i denti mentre la sua espressione si fa più torva e truce <come?> no, non è possibile che gli anbu di Kusa siano dei tali inetti, siano una squadra di incapaci assonnati, ma non deve sorprendersi, del resto la guerra non l'hanno vinta loro. <quindi ritorniamo al punto di prima, ovvero perché ti hanno reclutato. Hajime non è certo il fatto che hai ritrovato il loro covo il motivo per la quale ti hanno preso, penso che abbiano volutamente lasciato delle briciole e l'inizio della scia è a Kusa> insomma, non ci crede che stanno giocando a scommesse, c'è un piano dietro è evidente. <troverò la copia allora> afferma riduttivo, stanco e ancora serio, visibilmente serio, non ha nulla di gioioso rispetto al solito ma solo uno strano sguardo di fuoco. <bhe...a questo c'è sempre una soluzione> sorride senza aggiungere altro, un sorriso sempre strano, contorto come se stesse già macchinando qualcosa. Si solleva, lo segue e afferra l'asciugamano stringendolo tra le mani <ti ringrazio...ma sono più interessato a te per ora> afferma sinceramente provato dal viaggio ma stoico nelle parole <non sei solo> dice solo queste semplici parole <e quando avrà importanza per te come ti senti io ci sarò ad ascoltarti, va bene?> [ch on]

11:34 Hajime:
 Non può dire molto altro riguardo queste cose. Punto primo, cosa più importante, non è poi chissà quanto esperto sulla "politica" e questi dettagli. L'albino può solo riferire le cose che sa ed ha visto, nulla di più, nulla di meno, esprimendo anche la propria opinione quando necessario. E adesso non è più molto necessario, anche perchè se è un genin e non qualcosa di più importante, bhè, una ragione ci deve essere e l'esperienza conta tanto ma tano. Cede l'asciugamano all' altro quindi, andando così a liberarsi le mani. L'altro è comprensivo, lo percepisce, lo vuole aiutare, ma una parte di Hajime non può far altro che chiedersi cosa ci sia da aiutare. L'altro giorno, preso dalla collera, è finito con dormire nella palude, dove si è sfogato contro degli arbusti, andando a realizzare quanto in realtà non ci sia più nulla. Quanto il suo scopo potrebbe semplicemente essere voler uccidere tutti, ma non per rabbia o vendetta, semplicemente perchè poter vedere gli altri soffrire potrebbe essere quanto meno appagante. Ragionamenti contorti, certo, da uno che non sta bene. Si piegherebbe in avanti, andando a slacciarsi gli schinieri e poi i vambracci, togliendosi i porta kunai/shuriken dalle cosce e finendo per liberarsi anche dai guanti e da tutto il proprio equipaggiamento. <Grazie di essere qui Sensei... Ma che sia solo o meno... Alla fine l'unica cosa che conta è che questi ladri facciano la fine che meritano...> Direbbe con un sorriso amaro sulle labbra. <Ho tradito nuovamente la persona più importante che esista... Ho tradito me stesso e le promesse che ho fatto... In parte ho anche tradito il villaggio... Sono un ninja di Kusa... Ma per salvarmi non ho esitato a firmare un foglio con il mio stesso sangue... Ci si può fidare di un compagno pronto a tradirti...? Probabilmente ce l'ho anche nel dna il tradimento...> Fa una piccola pausa, cercando di rimanere più tranquillo possibile, o almeno con una respirazione regolare. <Posso fingere di aver chiesto aiuto perchè voglio portare questi tipi davanti alla giustizia... Ma alla fine la verità è che sono solo un codardo che spera di rifugiarsi dietro altri per sopravvivere...> Scuote la testa, cercando di ridestarsi per prendere un cuscino ed una coperta per fare uno pseudo sacco a pelo di fianco al letto. <Ho... Ho anche rifiutato di fare rapporto su una cosa successa a Kusa per... Perchè non volevo riviverla nella mente...> Il passo gli traballa un po', incerto, ma non per questo non proverebbe a continuare nel proprio intento. Deve pur creare un giaciglio dove dormire. Già dorme poco, non può perdere tempo prezioso. <Sarebbe meglio non provare niente... Non è questo che vogliono qui...? Delle armi perfette... Niente emozioni... Niente di niente...> Alla fine, per molti aspetti, gli sembra la cosa migliore di tutte [chakra 40/40]

11:53 Raion:
  [stanza] Hajime ha dei dubbi, dubbi profondi che alla fine mostrano effettivamente quanto si senta solo e senza vie di uscita vere e proprie. Si sente in colpa per un tradimento verso il villaggio, verso la persona che ama, si sente un traditore perché per sopravvivere ha deciso saggiamente di non sprecare la sua vita lanciandosi in un attacco disperato. <farai i conti con le tue scelte dopo Hajime e ti dirò una cosa in più riguardo ai ninja> afferma serio guardandolo ancora in faccia <il significato della parola ninja è guerriero corvo. I ninja sono usati come agenti per infiltrazioni, spionaggio, assassinio, siamo la carta vincente per avere le informazioni prima di altri. Dietro ogni nostra missione, anche quella più semplice c'è un mondo di ombre e noi facciamo parte del meccanismo> sospira mettendo una mano sulla testa di questo <tu, hai solo fatto quello che ti è stato insegnato, ovvero sopravvivere e per ora ci stai riuscendo piuttosto bene, dobbiamo lavorare su alcune cose ma sarebbe da ipocrita considerarti un traditore quando non ha avuto la scelta di poter tradire. quindi smettila di pensarci e piuttosto concentrati corpo e mente alla soluzione del problema> lo osserva con attenzione, il modo di fare stanco e le risposte dopo, la voce, fanno piegare di lato la testa al sensei che cerca di portare la mano dalla testa del ragazzo fino alla spalla dando una pacca. Li, con un sorriso amorevole con il pollice e l'indice afferrerebbe un lembo di pelle e tessuto e lo torcerebbe in senso anti orario cercando di fare volutamente male al ragazzo solo per un paio di secondi poi mollerebbe la presa allontanando la mano <bene, ora descrivimi come ti senti> [ch on]

12:09 Hajime:
 A dire la verità, più che le stesse parole del sensei, la cosa che smuove di più il ragazzo è lo stesso pizzicotto che l'altra figura gli da. Una vera e propria provocazione che ridà un po' di colorito e di grinta al volto del ragazzo che, voltandosi per guardare bene la figura del sensei, andrebbe a dire facendo leggermente l'offeso. <Sa qual'è la particolarità dei gatti maestro? Che vivono per sopravvivere e pensano a se stessi... Se insiste con questi pizzicotti potrei graffiarla...> è una piccola minaccia. Dopotutto è giovane e, in parte, ha anche lui come tutti gli esseri viventi un lato del genere. Fa anche una piccola smorfia. Che sia un sorrisetto? Oppure una piccola provocazione? Resta il fatto che la domanda che gli viene posta dopo lo lascia un po' pensieroso. <A dire la verità ultimamente mi sento sempre peggio. Pensavo di farmi vedere in ospedale... Ma forse è più lo stress che altro. Comunque... Ormai sono troppi giorni che mi porto dietro un mal di testa perenne... Se non tengo attivo il chakra il più possibile mi sento come senza energie... Le prime ore del giorno non riesco a tenere gli occhi aperti alla luce... Un po' male insomma...> Fa una piccola risata. Gli viene naturale quasi. <A volte mi sembra di avere vuoti di memoria...> Non dice di sentirsi anche impazzito, come quando s'è fatto esplodere una carta bomba non troppo lontano, giusto per il gusto di farlo (?), o quando ha deciso di farsi il bagno nudo nel mare. Ma vabbè, dettagli (?). Magari non vuole sembrare uno svitato più di quanto non sia. Gli verrebbe di fare una battuta, tanto che cercherebbe di divincolarsi per raggiungere il giaciglio che stava preparando, andando ad allungarsi sopra per incastrare la faccia nel cuscino. <Magari mi son drogato senza neanche rendermene conto... Certo non è certo il momento per scoprirlo o per visite mediche...> Insomma, a dire la verità i medici non gli piacciono neanche. Sia perchè li ha sempre visti come figura tabù, poi gli hanno sempre fatto ramanzine, del tipo che dovrebbe mangiare meglio, dovrebbe stare più attento allo stato di igene, tutte queste cose che, bhè, non hanno mai potuto far parte della sua vita. Andrebbe a cercare di togliersi la maglietta, mostrando un po' di sgraffiate e segni sulla propria pelle, anche se il più evidente sarebbe il segno del morso che ha sul fianco, una dentatura che non si capirebbe bene se sia di un animale o di una persona. L'albino fa finta che non ci sia nulla, perchè non vuol vedere nulla. <è umidissimo la notte qui... Le lascio il letto... Ma l'avviso... Sarà un inferno la prima notte... Se è arrivato oggi> Lo dice come info, giusto per dargli un benvenuto (?).[chakra 40/40]

12:18 Raion:
  [stanza] Solleva le spalle, sorride e le mani vengono portate in alto al livello della testa <visto? in parte è quello che volevo provare> scuote il capo sogghignando <sai perché abbiamo emozioni? perché da queste impariamo come impariamo dal dolore, sono necessarie, non tanto perché ci rendono più forti, ma perché ci insegnano cosa è la paura ed il dolore e ci tengono ancorati alla vita, ci motivano a fare di più, ad evolverci, a trovare nuove soluzioni per sopravvivere, ecco perché abbiamo delle emozioni ed è per questo che dobbiamo essere coscienti di come controllarle ed usarle> da un colpo di tosse alla fine chiudendo gli occhi mentre lo ascolta. Sicuramente è stress, quel ragazzo era già stressato prima, immagina quanto deve essere dura ora. <non sai quanti ne ho io, una volta pensavo di essere a casa dalle zie e invece ero a dormire nel peggiore buco di Kusa> già, quel giorno ha scoperto di essere un Seiun. <hum..hum, tu invece dormi oggi, non ci sono storie, non ti toglierò il letto, ho comunque un sacco a pelo da viaggio, starò benissimo li dentro, immagino che faccia anche freddo> ci pensa su, guarda le dimensioni del letto e medita <....potremmo anche condividerlo> [ch on]

12:26 Hajime:
 Ci pensa un attimo su, l'offerta di condividere il letto a dire la verità non gli dice poi chissà cosa per ora. Cioè, non può mica vederci qualcosa di diverso dal condividere qualcosa di comodo (?!). Eh, qua ci sono certamente più pensieri della storia del pacco. Ma vabbè, dettagli. <No sensei... Insisto... Anche perchè l'ho fatta venire io in questo buco... E poi l'assicuro che un cuscino e una coperta per me bastano e avanzano...> Non vuole aggiungere altri dettagli, ha dormito certamente in posti ben peggiori di questo, posti dove una persona sana non avrebbe neanche messo piede ma vabbè, dettagli. Inizia a respirare regolarmente, chiudendo anche gli occhi. Ripensa alle parole dette dalla figura che si trova a pochissima distanza da lui. <è difficile Sensei... Trasformare una debolezza in forza e viceversa... Le emozioni...> Esprime un proprio pensiero confuso, magari guidato anche dal sonno e dalla stanchezza. <Grazie di essere venuto... Io... Credo di volerle bene...> Non può esserne convinto, anche perchè fino ad ora alle persone a cui l'ha detto, bhè, non è stato un buon segno diciamo, o almeno le cose non sono andate esattamente come dovevano. Ma a questo al momento non vorrebbe proprio pensare. Quindi andrebbe anche a chiudere gli occhi, lasciandosi scivolare definitivamente nel mondo dei sogni. [end]

13:05 Raion:
  [stanza] Un cuscino ed una coperta eh? preferisce non insistere e togliendosi lo zaino dalla schiena lo appoggia contro il muro alla destra della porta del bagno. Abbassa l'asciugamano verso il proprio petto, in modo che stia stretto tra le gambe e non vada a contatto con il suolo. quindi va a prendere i suoi effetti personali, tra questi anche i fuuda con all'interno il suo sacco a pelo. Lo aprirà più tardi, per ora ha effettivamente bisogno del bagno. Fa una doccia veloce, si cambia mettendosi addosso una canotta bianca ed un paio di pantaloncini neri da tuta, insomma nulla di che uscendo con l'asciugamano sulla testa ed i panni piegati con cura che appoggia per un secondo sui piedi del letto. Raion a questo punto guarda in direzione di Hajime trovandolo profondamente addormentato. Porterebbe avanti per un po' la sua routine serale e finalmente una volta preso il sacco a pelo lo aprirebbe completamente a mo di coperta e cercando di fare attenzione lo poggia sopra il ragazzo nel suo giaciglio in modo che possa stare al caldo. Lui d'altro canto indosserebbe solo una ulteriore felpa grigia e si mette a vegliare. Infatti spegnendo la luce rimane sdraiato sul letto con le gambe incrociate e le mani dietro il cuscino guardando il soffitto, mentre la destra regge un kunai. Rimane li in quella posizione con l'arma nascosta sotto la testa pronto ad usarla...probabilmente risveglierà anche la sua innata per assicurarsi che qualcuno non usi le tenebre per fare i suoi comodi e tenere d'occhio il ragazzo. [end]

Sensei e allievo si ritrovano. Un incontro inaspettato che si sposta nella camera del ragazzo, dove i due, chiarita un po' la situazione, potranno forse riposare, o magari no...