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con Raido, Fumiko

21:13 Raido:
  [Centro] Anche quest'oggi ha preso il treno per venire a Konoha, ha passato tutto quanto il giorno con sua figlia, ha giocato con lei, hanno cucinato come farebbero padre e figlia, sono stati insieme ma ora ha bisogno di staccare un po', tornare nel villaggio della foglia per rivedere la sua donna. Il treno si è fermato da poco, il cielo è completamente scoperto dalle nuvole, le stelle fanno compagnia alla luna che brilla come non mai illuminando l'oscurità della notte e rendendo la serata meno tetra. Il villaggio è in fermento, tutti quanti si godono l'estate, escono felici e sorridenti, passano il tempo con le famiglie, vanno al ristorante, si godono la vita ed è quello che vorrebbe fare anche il Jonin. Tranquillo e spensierato si muove tra la marmaglia, si fa spazio nel chiasso e nella folla cercando di giungere alla casa della ragazza. Indosso porta un semplice kimono bianco che giunge fino alle ginocchia; le punte basse del kimono sono rosse così come le maniche. Una cintura rossa legato e stretta alla vita per tenere chiuso il kimono mentre sotto di esso non vi è niente ed è possibile vedere e notare dei pezzi di metallo e una vestaglia un po' più pesante del normale, qualcosa di aderente al corpo ovvero un'armatura pesante per proteggerlo da possibili guai in arrivo. Pantaloni neri a ricoprire le gambe, pantaloni da ninja mentre ai piedi porta dei semplicissimi sandali neri, sempre ninjeschi. Sulla schiena ha posto la samehada, sua fedele arma in ogni situazione ed è anche la più potente di tutto l'armamentario mentre alla vita ha legato la sua katana, compagna di mille avventure che non lascia indietro. Non ha l'equipaggiamento completo, non ne ha bisogno. Fa ancora caldo, camminare con tutto questo addosso è difficile ma resiste, resiste perchè non si sa mai cosa potrebbe accadere e finalmente giunge nei pressi dell'abitazione di Fumiko. Sale i gradini, si avvicina alla porta e, braccio alzato, va a bussare alla porta con pugno chiuso. Un colpo. Due colpi. Tre colpi. Uno dietro l'altro per poi attendere in silenzio. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

21:29 Fumiko:
 Il tavolo dell cucina non è mai stato tanto diverso, sopra infatti non vi stanno né piatti ne cibo, ma una serie di kunai , carte bomba fili di nylon e quant'altro . La donna li osserva un po titubante, una cosa è stata quella di richiamare il chakra e imparare le varie tecniche basi, un altra sarebbe stato l'esame pratico. Non si può dire che sia molto allenata , tra la ricca dei ricordi e del proprio passato, il tempo trascorso felicemente tra le braccia del proprio uomo, e il lavoro, il tempo a disposizione è sempre scarso. Avrebbe avuto bisogno di un maestro, qualcuno che le desse una via da seguire, dandogli anche diversi stimoli per proseguire. Le sopracciglia che sono tese così come lo sguardo, non tocca alcun oggetto, ma alza la mano destra guardandola. La sera prima ha dato il suo primo schiaffo , non che l'altro non lo abbia meritato in pieno, ma la sensazione che ha provato è stata strana e particolare. Dopo quel singolo tocco con la guancia destra avrebbe voluto continuare, come per sfogare chissà quale rabbia repressa dentro di se oppure un istinto a cui è stata abituata da piccola? Non ne ha idea, ma ecco uno dei motivo per cui cerca sempre di mantenere uno stretto controllo su di se, sulle proprie azioni per non sorpassare quella sottile e breve linea che la separa dal perdere il controllo, o almeno crede che sia questo. < mmmh > i denti affondano nel labbro inferiore, insistenti a tal punto da farle uscire qualche gocciolina di sangue. Il tutto viene infine tolto dalla mente quando un rumore alla porta si fa sentire . I piedi scalzi che si precipitano ad aprire nella speranza di ritrovare lui dietro quella porta, un veloce movimento del polso e la maniglia viene abbassata rivelandole il proprio desiderio. Gli occhi che seguono dal basso verso l'alto la figura dell'Oboro , finendo per perdersi negli occhi color ambra di lui. Il sorriso spontaneo si forma sul volto della donna < ciao > il tono basso e dolce, qualcosa di talmente intimo e sentito che non dovrebbe essere sentito da nessun altro. Lui invece potrà vedere come l'altra indossi un vestito parecchio succinto. Il tessuto ceruleo le copre le natiche e le intimità molto bene, finendo con del tessuto sul collo che regge tutto il resto. La schiena e il ventre sono completamente scoperti, e questo non si allunga molti centimetri sotto i glutei. Ma lo porta tranquillamente senza alcun problema che la gente possa vederla dalla strada a dalle casette vicine , difatti la posa è abbastanza rilassata. Nonostante alcuni si fermino pure a guardarla dal basso delle scale, una vista dal basso verso l'alto che gradiranno sicuramente < entra su > i capelli della donna sono lasciati spettinati senza alcun fiore a tenerli legati, non si vergogna più del ragazzo, ormai quell imbarazzo iniziale è andato via. Rientra in casa lasciando che l'altro possa farsi avanti e infine chiudere dolcemente la porta dietro le spalle

21:45 Raido:
  [Centro] L'attesa è estenuante, aspettare di essere aperto dalla propria ragazza è brutto, davvero brutto perchè non sa se è in casa, se è da qualche parte. Certo, sapere che un paio di giorni fa ha passato e si è fatta compagnia con un quindicenne non lo rassicura ma non crede nemmeno che a quell'ora della sera possa essere in giro altrove se non nella propria abitazione. I momenti passano così come la gente, nessuno si ferma a guardarlo anche se qualcuno parla di lui sottovoce, probabilmente lo hanno riconosciuto ma è strano, passa molto tempo a Konoha, nessuno più dovrebbe essere sorpreso di vederlo li in carne ed ossa. Sospira volgendo nuovamente lo sguardo verso la porta. Inizia a sentire dei movimenti all'interno, piccoli passai che vanno in quella direzione per poi vedere la porta aprirsi e la visione è qualcosa di bellissimo. Indossa un vestito molto stretto e piccolo, qualcosa che le scopre gran parte del corpo e gli occhi rimangono praticamente incollati su di lei non riuscendo a parlare o a dire altro, incantato completamente da cotanta bellezza. La bocca si apre leggermente, stupito e non risponde subito al saluto, passa qualche attimo <Ciao> il tono è intimo, le parole sono sussurrate in modo che solo lei possa sentirlo ma nota come anche i passanti fissano lo sguardo su di lei. Volta il capo cercando di capire chi sta osando tanto e per lo più sono vecchietti allupati ma ogni tanto vi è anche qualche ragazzino che ammira le forme della ragazza <Forse è meglio, troppi occhi qua fuori> una punta di gelosia è percepibile nella voce del Jonin mentre supera la soglia entrando nell'abitazione della ragazza. Finalmente è arrivato da lei, finalmente è con lei, ha aspettato troppo questo momento. Si volta verso la ragazza avvicinandosi, piccoli passi mentre le mani vanno ad appoggiarsi sui fianchi per poi tentare di lasciarle un bacio sulle labbra, un piccolo e minuscolo bacio dato con gli occhi chiusi <Te l'ho mai detto che sei bellissima?> le è mancata terribilmente. I pensieri hanno afflitto la sua mente, pensieri su Kaori particolarmente ma vuole dimenticarla e l'unico modo è passare del tempo con la sua donna. Purtroppo, però, ai suoi occhi non sfugge la presenza di armi sul tavolo, un'arsenale quasi completo depositato li <Mh> sporge il capo in quella direzione cercando di guardare meglio il tutto <Stai andando in guerra?> il tono è ironico ovviamente e la curiosità è tanta. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

22:05 Fumiko:
 Coglie quella gelosia e le scappa un sorriso dolce, indossa quegli abiti da sempre e non sa il motivo né il perché . Entrano finalmente nel piccolo appartamento illuminato da qualche luci a e qualche candela sparsa, un luogo intimo che l'altro conosce abbastanza ormai. Le braccia che si portano alle sue spalle mentre si regge sulle punte dei piedini per ricambiare quel bacio con dolcezza. < bentornato > e regala un sorriso che sa di "bentornato a casa" . A quel complimento arrossisce poggiando la fronte sul suo petto. Il naso che scorre sul tessuto leggero di quel kimono, sente il suo odore, l'aroma che lo differenzia da chiunque < grazie > sussurra un poco timida. L'attenzione che viene finalmente portata verso il tavolo della cucina, visibile anche da lì < oh > un poco interdetta andrebbe a sciogliere l'abbraccio portandosi nella cucina. La destra che afferrerebbe un kunai e lo fisserebbe < ho finito le lezione all'accademia , dovrò affrontare come ben sai due prove > si mordicchia il labbro ancora e ancora ma non lo guarda in volto. Sa bene che non potrebbe mentirgli perciò prende un poco di coraggio e si volta verso di lui < quella fisica.. Beh, ho un poco di paura > ammette distogliendo lo sguardo, le gote rosse dalla vergogna questa volta < non di farmi male o perdere > mette subito in chiaro < non sono una codarda > non lo è mai stata , non lo sarebbe stata nemmeno allora < ieri sera mi è capitato di incontrare un giovane che non prova rispetto per le donne, gli ho dato uno schiaffo...> sospira un poco prendendo posto su una sedia lì vicino , il capino ancora abbassato ad osservare il legno scuro < soltanto che avrei voluto fare di più... Ho come avuto la sensazione, il desiderio , di volergli fare molto ma molto male. Affondare questo nelle sue carni, ancora e ancora > il tono che inizia ad essere perso così come lo sguardo, non pensa più che stia parlando con l'altro, con una foga e un desiderio di sangue che si può sentire molto bene nelle parole, per chi ne conosce almeno . Sembra essere entrata in un altra dimensione , qualcosa che l'altro non può vedere. Le nocche che si stringono attorno all arma , i tendini che iniziano a farsi vedere con violenza, e il volto di lei assume una sfumatura di un essere puramente selvaggio. Qualcosa che trascende dalla condizione mentale che si impone di rigorosità e di rispetto verso la vita di tutti. Gli occhi felini e veloci si alzerebbero verso la sua figura, nessuna traccia di dolcezza e del suo essere "lei" vi sarebbe più nulla. Non sembra nemmeno vederlo veramente < sono pazza? > domanda più che legittima posta ad alta voce, che chieda il giudizio del ragazzo non è chiaro .

22:28 Raido:
  [Centro] Il bacio viene ricambiato, si lascia prendere dalla ragazza e il sorriso si forma sul di lui viso mentre la ragazza struscia il viso sul proprio kimono. Le labbra si avvicinano al di lei capo, le lascia un piccolo bacio. Vuole sentirla, sentire il di lei calore sulle proprie labbra, sentire tutto quanto di lei senza perdersi praticamente niente ma quel piccolo momento di intimità dura poco, molto poco. Riesce a notare il casino sul tavolo della cucina e si sorprende, non ha mai visto tanto bordello in quel posto e la cosa lo stupisce, specialmente perchè si tratta di armi. La lascia, la libera da quella presa per permetterle di andare in cucina e la segue, sia con il corpo che con lo sguardo. Non dice niente, preferisce restare in silenzio ad ascoltare ogni sua parole e l'inizio è a dir poco interessante. Ha finito le lezioni in accademia e ora deve affrontare l'esame, annuisce con un mezzo sorriso, fiero di questo suo traguardo raggiunto, fiero che la ragazza stia progredendo con tanta dedizione ma il tutto decade in quelle affermazioni. Un ragazzo senza rispetto che le ha fatto provare rabbia, una rabbia cieca, una rabbia assassina difficile da controllare e per quanto non gli piaccia ammetterlo, sa di cosa sta parlando, ha fatto la stessa esperienza anni e anni fa. Nota come la mano stringe sempre di più il kunai, un'arma piccola e pericolosa allo stesso tempo e non solo, la di lei espressione cambia, si tramuta in qualcosa di più selvaggio e crudele, qualcosa che è paragonabile all'espressione di un assassino. Si avvicina piano, con calma togliendosi di dosso la samehada e la katana; alza il braccio destro, la mano aperta va a circondare quella della ragazza che tiene in mano il kunai. Gli occhi ricercano quelli di lei, il sorriso non scompare ma anzi, si addolcisce ancora di più <Non sei pazza> non lo è per niente, ha un comportamento normale sotto alcuni punti di vista. Cerca di prenderle il kunai dalla mano, prova a sfilarglielo per poggiarlo sul tavolo <La rabbia è un sentimento terribile, ci spinge a fare cose di cui potremmo pentircene e ti saresti pentita se avessi ucciso quel ragazzo> le lascia la mano per poi cominciare a girovagare per la cucina, il viso chinato <All'inizio della mia carriera vidi mio padre morire per mano di un mukenin, è morto per proteggermi e in quel momento mi lasciai andare alla rabbia uccidendo quell'uomo. Ero un chunin appena promosso ma poi Hotsuma Oboro, Mizukage di Kirigakure, mi prese come suo allievo personale e mi insegnò a controllare la rabbia, a fare in modo che non mi renda cieco> si volta verso la ragazza cercando di spiegare meglio quello che sta dicendo <La rabbia dona forza è vero ma se non controllata diventa un impedimento ma controllandola riesci a combattere lucidamente e ad avere quell'energia in più che ti serve per vincere, inoltre controllandola ti impedisci di fare sciocchezze> si umidifica le labbra <Non sei pazza, solo devi imparare a gestire la rabbia, almeno secondo me> la sua teoria si ferma qua, non sa se è giusta. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

22:48 Fumiko:
 Quel velo che la acceca viene infine dissolto grazie al contatto con la mano di lui che la riporta alla realtà , la mano allenta completamente la presa sull'arma e come se fosse senza vita penzola al fianco della donna. Le palpebre che sbatacchiato più volte concentrandosi su di lui e su quel sorriso, sulle sue parole < io non voglio uccidere Raido > un sussurro debole, gli occhi tristi a quel pensiero < non voglio uccidere quel ragazzo > ed è vero, avrebbe voluto punirlo e sciacquargli la lingua col sapone, ma non quello < è stato come un istinto che si è risvegliato. cerco sempre di mantenere la calma per non eccedere in nulla > e l'altro che la conosce in parte può solo dare conferma di quello che sta dicendo < come posso avere una rabbia tale dal pensare di dover uccidere un innocente?> il tono che si fa isterico, sale di qualche ottava < una rabbia di cui non so nulla > le gambe che scendono dalla sedia e scatta in piedi prendendo a muoversi con più velocità del solito , finché non si ferma sentendo quello che l'altro le dice . Gli occhi che si fanno umidi e prova ad avvicinarsi, cercando di poggiare il capo sul suo petto, le braccia che lo circonderebbero con un poco di esitazione < mi spiace > chiude gli occhi stringendolo di più < non volevo > e no che non avrebbe mai voluto riportare a galla quei ricordi < non voglio quella rabbia.> le braccia che scivolano dal suo corpo per allontanarsi da lui < mi sento come divisa a metà . Tra quello che so che è giusto fare, il desiderio di proteggere gli indifesi e gli innocenti , quello di proteggere il mio villaggio. E dall'altra parte qualcosa invece sembra tirarmi giù con sempre più forza ogni qual volta che i miei desideri si fanno più forti > come quello di proteggere le donne, di proteggerle da quel ragazzo maschilista . E li avrebbe voluto esagerare punendo con la morte quel ragazzo. Un desiderio potente che vede come l'altra faccia della medaglia quella di dover uccidere solo perché lo ritiene estremamente importante. < non so se sia rabbia effettiva Raido > e in tutto questo gli sta dando le spalle, sta contemplando le armi sul tavolo < sei un sensei no? > ricorda quando le ha parlato di come la figlia fosse una sua allieva < vorrei..vorrei che mi mettessi alla prova Raido. Voglio vedere cosa succederebbe in un combattimento serio,cosa riuscirei a tirare fuori. > quale sia la sua natura, ma non lo aggiunge per non impensierire il ragazzo < se sono in grado di controllarmi o se sono un pericolo per innocenti > la voce che debole ormai si fermerebbe, le mani entrambe poggiate sul legno liscio e attende una risposta.

23:07 Raido:
  [Centro] Nessuno vuole uccidere, togliere la vita a qualcuno è forse il crimine peggiore che si possa commettere, qualcosa che chiunque dovrebbe evitare di fare ma i ninja vivono sugli omicidi, campano sulle vite che prendono. Il Jonin non si è mai fatto problemi a uccidere, quando va in missione non porta con se i sentimenti, è uno shinobi e come tale si comporta perchè lo hanno cresciuto così, lo hanno allenato in quel modo e Hotsuma non è un sensei abbordabile, tende a rendergli la vita difficile ogni qual volta incrociano le lame. Le di lei parole lo fanno pensare al sigillo che ha sul collo, un potere che una volta scatenato lo porta a non capire quasi più niente, lo porta a diventare una bestia anche se riesce a controllarlo quando è lui stesso a evocarlo <Due giorni fa ero sulle colline, ho parlato con la ragazza di Saisashi, voleva sapere cosa gli avessi fatto e ti sorprenderà ma in quel momento ho provato la tua stessa rabbia...volevo ucciderla anche se non aveva fatto niente, volevo stroncare la sua vita ma sono riuscito a controllarmi impedendomi di perdere il controllo> sono più simili di quanto si pensi alla fine ma forse quel tipo di rabbia può essere riconducibile al suo passato, a qualcosa che è successo in passato e che l'ha segnata talmente profondamente da farsi viva ancora adesso dopo tanto tempo. Si stupisce ancora per via di quell'abbraccio immediato, abbraccio che va a ricambiare stringendola contro di se <Non dispiacerti> non capisce il perchè, è un'essere umano e come tutti quanti prova dei sentimenti, positivi e negativi ma nuovamente si distaccano e questa volta gli vengono date le spalle. Si ritrova a guardare la di lei schiena, a osservarla in silenzio; quel pianto trattenuto, quelle parole che escono sofferte come non mai. Vorrebbe aiutarla ma questo vorrebbe dire sottoporla allo stesso allenamento che lo ha sottoposto Hotsuma e non sa quanto la giovane potrebbe resistere. Strizza gli occhi, continua ad ascoltare fino a quando non gli viene fatta quella precisa richiesta. Comportarsi da sensei, insegnarle qualcosa. China lo sguardo, guarda il pavimento per pochi attimi prima di riportarlo nuovamente verso di lei. Lo sguardo è più serio, distaccato rispetto a prima, lo sguardo di un vero sensei a non del suo ragazzo <Va bene ma sappi che come sensei non sono delicato, se vuoi che ti aiuti, preparati a mettere da parte l'orgoglio e tutto ciò che ti frena> ci deve andare pesante per aiutarla e soprattutto farla diventare una guerriera in grado di dominare le proprie emozioni <Al termine dell'allenamento saprai controllare ogni cosa> non promette niente anche se l'obiettivo è quello. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

23:25 Fumiko:
 Si volta, adesso da il petto al ragazzo che può ben vedere la sua espressione determinata e seria, specchio di quella di lui. < non voglio alcun privilegio Raido. Userai i tuoi metodi come più ti piace, nessun freno dovrà essere posto in questo caso > un perfetto rapporto tra un sensei e la sua allieva , senza alcun coinvolgimento emotivo anche se sarà difficile per lei vederlo in quel modo. Così freddo e distaccato dal portarla a fare un passo in avanti verso di lui , ma non lo tocca ne fa nulla a riguardo, si limita a guardarlo con quell espressione seria < sono disposta a sputare sangue per questo. Sono pronta a tutto > il lato combattivo che si fa sentire, il desiderio di proteggere qualcuno, poter proteggere a modo suo il ragazzo le da quella forza. < e devi esserlo anche tu. Se dovessi legarmi e appendermi a testa in giù come un salame, dovrai farlo. Non ci sarà nessuna conseguenza personale in questo, quindi non pensare che io possa arrabbiarmi per questo o per qualsiasi altra cosa. Se devi darmi un pugno in faccia fallo senza esitazione > la serietà che aleggia dentro quella stanza rende l'atmosfera pesante, nulla a che fare con la serata che aveva in mente. Ma indossa ancora quel vestito molto sconcio in effetti. L'espressione che passerebbe per una via più maliziosa forse < tranne se mi appendi completamente nuda > e stuzzica la gelosia del ragazzo < perché in quel caso potrebbero anche rapirmi > e scherza su quel fatto dimenticando completamente dei biglietti minatori, quelli che avrebbero dovuto metterla in campana ma che l'hanno soltanto fatta indisporre verso eventuali ammiratori segreti, anche se uno di quelli le ha lasciato modo di pensare < e tu non vuoi che mi rapiscano dico bene?> e continua su quella linea avvicinandosi ulteriormente < mio sensei > e quel titolo che viene usato in un gioco alquanto sporco che la donna metterebbe su in breve tempo < direi che siamo d'accordo > conclude da sola cercando di dargli un bacetto sulle labbra . Qualcosa di fugace che termina subito.

23:42 Raido:
  [Centro] I suoi metodi sono davvero poco ortodossi ma forse per la prima volta si ritrova nella situazione di dover davvero fare il cattivo per una volta. Se vuole far emergere quella parte assassina di lei, quella rabbia che la pervade, deve metterla in serio pericolo. Certo, non può farla arrabbiare a parlare, non ci riuscirebbe nemmeno volendo ma con le meni, portandola al limite estremo e mostrandole parte della sua forza, forse in quel caso qualcosa potrebbe smuoversi e lui potrebbe capire come aiutarla meglio e nel migliore dei modi. E' una promessa in fin dei conti, una promessa che non dice esplicitamente ma la lascia solamente intendere. La determinazione delle ragazza lo lascia senza parole, è ammirevole vedere quanto sia determinata ad andare avanti su questa strada, a percorrerla senza alcun timore ma anzi, affrontando la paura e tutte le insidie che possono scaturire dalla sua decisione. Non sorride, non dice nulla ma la fissa, la fissa intensamente. E' fiero di lei, fiero che abbia abbandonato la timidezza per diventare qualcosa di più <L'allenamento a cui ti sottoporrò sarò il più duro che abbia mai fatto allora> nemmeno con Saisashi è stato tanto severo. Il talento di quel ragazzo è innato e gli ci è voluto poco per temprarlo e farlo diventare la bestia che è adesso. Con Fumiko l'obiettivo è diverso ma il modo per arrivarci è lo stesso ma amplificato di 10 volte. Non può trattenersi, non può lasciarsi andare contro di lei, deve fare del suo meglio proprio come su richiesta. Questi pensieri vengono messi da parte per via dell'atteggiamento improvviso della giovane che ora si fa più malizioso, più seducente. Continua a guardarla senza distogliere minimamente lo sguardo. La osserva avvicinarsi, pronunciare quelle parole con tono suadente e gli piace, gli piace quel suo modo di fare e sorride, sorride malizioso a sua volta <Farti rapire sarebbe un ottimo allenamento invece...> accoglie quel bacio, lascia che loro labbra si incontrino per un breve istante prima di separarsi nuovamente <...ma forse ne conosco uno migliore per ora> e solo uno sciocco non capirebbe di che tipo di allenamento stia parlando. Si avvicina alla ragazza afferrandole i polsi per poi alzarli fino alla testa e non solo. Continuerebbe il movimento fino ad arrivare al muro più vicino e li lascerebbe che la giovane vada a sbattere con la schiena per poi girarla in modo che il ventre si contro di esso e il Jonin dietro di lei <Qualcosa che può piacere ad entrambi> malizioso a sua volta. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

00:01 Fumiko:
 Di certo non sa a cosa sta andando incontro, probabilmente e avrebbe iniziato a frequentare l'ospedale assiduamente dopo quegli allenamenti. Non conosce la fama del ragazzo sotto quel punto di vista,c'è chissà se riuscirà a farle uscire quel l'aggressività che normalmente le manca, quel controllo delle proprie emozioni che non ha, è emotiva e l'altro lo sa bene. Proprio per questa l'ha chiesto a lui che conosce molte sue debolezze e anche qualche punto di forza, in quel modo avrebbe avuto modo non solo di conoscerla ancora più a fondo , ma lei stessa avrebbe visto quel sensei e quella parte che ancora le manca. Deglutisce alla sua affermazione < non mi tirerò indietro > ed è tutto quello che ha da dire per quel momento, adesso il discorso vira verso allenamenti più intimi . Il rossore che ritorna sulle gote e gli occhi di nuovo lucidi < cosa intendi? > il tono che trema leggermente . Detesta non sapere cosa l'altro ha in mente di fare ma qualcosa le si chiarisce nella mente. Ma il corpo è quello a reagire ancora prima, le gambe si stringono tra loro e infine i polsi che vengono afferrati dal ragazzo è portato verso l'alto < e-Ei! > si lamenta non capendo ancora verso cosa stia andando a parare l'altro . È normale che non possa divincolarsi da quella presa, e nemmeno vuole . La schiena che impatta contro il muro e infine viene anche fatta girare. Sembra una bambolina che si muove sotto gli abili fili di un marionettista. Il seno prosperoso che si schiaccia sul muro lasciando che il volto non debba fare la stessa fine, la schiena inarcata in quella posizione < c-che stai facendo > la timidezza di nuovo che si fa sentire. Il proprio intento era chiaro e tondo, avrebbe voluto portarlo verso la camera da letto e da lì sarebbero rimasti tutta la notte insieme . Ma quella presa di posizione la spaventa leggermente, soltanto perché non sa verso cosa sta andando a parare il proprio uomo.

Cambio chat che è meglio

Raido accetta di allenare Fumiko per aiutarla a governare i sentimenti