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con Fumiko, Jiren

22:26 Fumiko:
 È proprio un giorno di puro relax quello per la donna dai capelli blu e dagli occhi viola, un giorno che ha passato prima in buona compagnia del Senju dentro le terme della città. La fioreria l'ha lasciata chiusa , se le merita anche lei qualche giorno di vacanza no? E adesso si ritrova anche a camminare lungo le vie in festa della città. Ogni piccola o grande locanda che ospita quella sera varie anime, chi in dolce compagnia , chi per dimenticare, ma si ritrovano quasi tutti chiusi in quelle stanze che può benissimo vedere dal centro della strada. Avrebbe preferito avere quel giorno anche un certo ragazzo dai capelli bianchi, e sarebbe stata completa. Ma va bene così , sul volto non traspare alcun segno di inquietudine , nemmeno per i due biglietti ricevuti quel mattino, mandati da qualche sconosciuto, un ammiratore per lei. Perché di quelli non gliene mancano, regali davanti il negozio, qualche dichiarazione , ma purtroppo per loro solo una persona ha avuto un " si " . Quindi non la stranezza più di tanto, non è nemmeno circospetta nel guardarsi attorno. Il corpo che avanza per la strada in tutta calma e tranquillità , il corpo fasciato da un abito tutto svolazzante del colore della notte stessa . Le fascia i seni prosperosi lasciando che l'occhio possa allungarsi un po per lo scollo a V che presenta. Le spalle sono coperte dal tessuto dell'abito stesso che si stringe fino alla vita della donna e che si allarga in una gonna più o meno ampia , che termina parecchi centimetri sopra il ginocchio. I capelli sono acconciati alla stesso modo di sempre, con le ciocche del lato destro del capo sostenute da un fermaglio a forma di rosa, le palpebre sono truccate perfettamente con un blu con qualche punta di color petrolio. Sotto il labbro sfoggia un piercing a pallina, richiamo di quelli che ha al ventre ma che sono stati coperti quella sera . Di certo non le mancano gli sguardi addosso, ma non se ne cura più di tanto, continua piuttosto quella passeggiata serale. Magari avrebbe anche potuto mangiare un gelato.

22:36 Jiren:
 E' notte. Momento perfetto per un tipo come lui. Amante delle tenebre. Gli occhi sono vigili, osserva tutto quel trambusto che vi è in giro. Il proprio passo è lento, non ha una meta ben precisa questa sera. Gli occhi si socchiudono, andando a inspirare parecchia aria nei propri polmoni per poi “sputarla” fuori dalle proprie fauci nella maniera più calma assoluta in contemporanea con l'apertura delle palpebre. Il corpo è rivestito da un abito, nero, a cui è annesso un cappuccio dove è adagiato sul di lui capo, oscurandone parzialmente il volto. Gente che va e gente che viene, negozi ancora aperti per via di qualche festa . Non gli importa più di tanto, non gli sono mai piaciuto le situazioni rumorose, anzi. Ama la tranquillità . Se ha scelto di venir in questo posto è solo perchè non ha voglia di allontanarsi dalla propria abitazione e allontanarsi più del dovuto.

22:49 Fumiko:
 La figura tutta nera non viene vista al momento, è il motivo è chiaro come la luce del sole. Infatti la donna si è appena fermata in una delle piccole bancarelle presenti a quell'ora per strada, precisamente sul ciglio . Il profumo di polpette di polpo e polpette di granchio ha raggiunto anche lei che non si fa sfuggire l'occasione per qualche ghiottoneria serale. Un piccolo spuntino insomma < buonasera > un dolce sorriso per il commerciante < vorrei un po di Takoyaki e anche un po di quelle > ordina con entusiasmo, attendendo trepidante che le vengano servite le leccornie, nel frattempo paga anche il proprio pasto. Tra le mani presenterebbe un sacchetto con le polpette di polpo e di granchio ben infilate in degli spiedini . < grazie! Buona serata > un altro sorriso e finalmente si congederebbe dal commerciante . I passi che la riportano sulla strada , in linea a quella figura incappucciata a cui non presta attenzione , adesso veramente concentrata sul cibo. Estrae uno spiedino dal sacchetto e finalmente lo porterebbe alla bocca strappando un piccolo morso da una delle polpette . Purtroppo però quella concentrazione la porterebbe a dare un bel colpo di spalla e petto a Jiren. Il movimento le farebbe anche sfuggire la polpetta superiore che dovrebbe schiantarsi contro il ragazzo, sempre se l'avesse colpito. < oh cielo! > si fermerebbe facendosi indietro rispetto la sua figura < mi spiace , io non volevo > si inizia a scusare a raffica per quell'incidente , spera solo che il ragazzo non si arrabbi.

23:02 Jiren:
 Continua a proseguire dritto , vuole semplicemente fare due passi. Nulla di più. Le proprie iridi, anch'esse del medesimo colore del cielo attuale, scrutano le varie persone che vi si presentano d'innanzi a lui. Fumiko, attualmente, non è ancora sotto il suo raggio visivo. <Uhm?> Mormora nel momento in cui un bambino va a scontrarsi con la propria gamba destra per via di quell'oggetto sferito, nonché una piccola palla, finita per sbaglio accanto al suo piede. <....> Non una parole verrebbe proferita dallo Yaksha , nemmeno un sorriso emesso nei confronti del bambino. Nulla. Apatico. Riprende il proprio passo , lasciandosi ormai indietro la figura del piccolo e riprendendo il movimento precedentemente arrestato. Ambedue le mano, ora, vanno a infilarsi sotto l'abito per poi venir insaccate nelle rispettive tasche dei pantaloni . Il capo verrebbe ruotato verso manca andando ad osservare varie persone intente nel far acquisti nei pressi di una piccola ed umile bancarella. Non farebbe nemmeno in tempo a riportare il capo eretto che un'altra figura pare andargli a sbattere, questa volta con più forza. Tant'è che per via motoria a causa di un contraccolpo finirebbe con sedere per terra. Non poteva nemmeno cercare di arrestare la caduta con gli arti superiori poiché bloccati dalla tasche dei pantaloni. <Ehi!> Esclama, andando immediatamente a rialzarsi. Iridi che vanno ad osservare la figura femminile. <Sta più attenta>Solo ora s'accorge della polpetta finita sul proprio abito. La mano destra immediatamente andrebbe ad emulare vari colpi sulla zona colpa e sporca, cercando di pulirla.

23:16 Fumiko:
 E la figura del ragazzo cade per terra, il proprio moto molto più veloce del suo che ha fatto sì che la donna rimanesse in piedi , polpetta che inoltre vola sul ragazzo. Ci rimane male, avrebbe voluto mangiarla ma non è quello proprio il momento di essere triste per una simile cosa. Cercherebbe di aiutare il ragazzo ad alzarsi con una mano sola, la destra in quanto la sinistra è occupata con il sacchetto < m-mi dispiace > e le dispiace veramente, e quando arriva quel rimprovero si mortifica ancora di più . Uscirebbe un fazzoletto dalla propria borsa, un pezzo di stoffa ricamato finemente con il proprio nome scritto in lettere eleganti sul bordo, dello stesso colore dei propri capelli . Lo porgerebbe allo sconosciuto che adesso si pulirebbe dalla polpetta < tieni > con dolcezza e un mezzo sorriso di scuse e aspetterebbe che l'altro lo prenda < non guardavo la strada , mi spiace > e si sarebbe scusata più e più volte, il capino che si abbassa un poco con le gote rosse per l'imbarazzo e gli occhi leggermente lucidi. Cercherebbe un modo per potersi scusare ancora ma non ne troverebbe se non < per farmi perdonare, ti piacciono le polpette di polpo e di granchio? > una domanda che parrebbe assurda in quel frangente , ma là sinistra si allunga verso di lui con il sacchetto pieno, lo sta invitando a mangiare con lei.

23:27 Jiren:
 Osserva attentamente la reazione che ha la ragazza. Incredulo, alla fine è stato semplicemente uno contro tra due persone. Tutto sommato a lui poco gli importa. Rifiuterebbe la mano della donna nell'aiutarlo a rialzarsi. Ci riesce benissimo da solo. Maschilista com'è, non l'avrebbe accettato nemmeno in punto di morto se volgiamo dirla tutta. Cappuccio che per forza di gravità scivolerebbe da solo dal propria capo, mostrando l'intero volto alla donna. <Lascia stare...> Replica alle sue prime scuse nel mentre i suoi occhi andrebbero ad seguire tutti i suoi movimenti fino a scrutar quel fazzoletto che andrebbe ad estrarre. Accetterebbe quel dono, afferrandolo con la mano destra. <Eh?> Afferma prima di iniziar a pulire la veste. <Fumiko?> Una domanda rivolta a nessuno . <E' il tuo nome?> Tale quesito è rivolto di proposito alla sua interlocutrice. <Ti ringrazio> Aggiunge nel mentre l'andrebbe a pulire la zona colpita. Una volta terminato lo getterebbe per terra, senza pensarci due volte. Scuote il capo nell'ascoltar la sua ultima domanda, ha già mangiato. <No, grazie lo stesso. Sono pieno. > Le risponde. Capo che va a scrutar intensamente quello altrui solo ed esclusivamente per memorizzarlo nella sua testa. <Jiren.> Si presenta.

23:46 Fumiko:
 Se il ragazzo è maschilista , davanti a se ha incontrato il peggior nemico per lui, una femminista convinta. Apprezza anche la compagnia maschile senz'altro , ha pure un ragazzo , ma la gentilezza è un requisito che ha lei e pretende almeno che gli altri le portino rispetto. Ritira la mano , non è stato accettato il proprio aiuto, che sia per rabbia nell essere stato buttato a terra con il vestito macchiato o altro non può saperlo . Ma il fazzoletto viene recuperato dall altro e il sorriso sulla donna permane, così come la sua dolcezza. Evidentemente l'altro ha notato la scritta con il proprio nome sopra , si limita ad annuire per il momento < si è il mio nome. Fumiko, molto piacere > un piccolo inchino in avanti in segno di rispetto. Aspetterebbe di ricevere indietro il proprio fazzoletto, non è qualcosa che viene buttato così < e-Ei > la voce dolce che inizia a farsi sentire con più decisione e un certo disappunto nella voce. Andrebbe a calarsi per terra , i seni adesso in mostra per via del l'altezza ma non è importante per adesso < perché lo hai gettato a terra? > recupererebbe il tessuto facendolo sbattere un poco sul vestito giusto per togliere un po di polvere. Si rialza dalla posizione , sul volto si può cogliere la disapprovazione per quel gesto < benissimo, sono contenta di non dover condividere qualcosa con qualcuno di così maleducato > sbotta con la stessa voce di prima, più tagliente forse < è un piacere Jiren > lo fissa attendendo chiaramente delle scuse per quel gesto.

23:59 Jiren:
 Già gettare quel fazzoletto per lui non è poi un gesto così sfacciato. E' un misero pezzo di carta in fine. Cosa mai potrà fare della carta ad una persona?. Che sarà un ricordo?. Un regalo?. Se fosse così perchè darlo ad un'altra persona?. Certe cose non le capisce minimamente. <Non preoccuparti. Non amo essere aiutato. Me la cavo da solo.>Cercherebbe di dare una spiegazione alla donna per aver rifiutato la di lei mano. In fondo vive da solo, figuriamoci se gli servirebbe un aiuta per rialzarsi. <E come mai è inciso sul fazzoletto?. > Non capisce. < Li fabbrichi tu?> Le domanda. Sconvolto poi dalla sua reazione. Non si degna nel osservare le suo seno nel momento in cui lei s piega, può benissimo farlo ma non sarà l'unica ad averlo così prosperoso. <uhm?> Mormora nell'esatto momento in cui Fumiko riprenderebbe l'oggetto lanciato per terra precedentemente dallo Yaksha. <Ehi, donna...> La voce diviene più fredda accompagnata dallo sguardo, ora, senza palesare alcuna emozione. <Per quale motivo mi hai prestato un oggetto che a sua volta è stato sporcato per pulirmi?. Per quale motivo avrei dovuto restituirtelo?. Per lo più non più come me lo hai dato?. > Varie di domande che le porge. <Avresti fatto prima a non darmelo. Sarebbe finita lì la cosa, non credi?>Attende delle risposte nel mentre ambedue le braccia vanno a incrociarsi all'altezza del petto.

00:12 Fumiko:
 < non significa nulla che riesci ad alzarti da solo, sarebbe strano se non lo facessi. Un gesto di aiuto da parte di qualcuno dovrebbe essere sempre accettato, specialmente quando si tratta di cose così futili che non rientrano nel personale > rimbecca lei continuando a guardarlo, le proprie parole che escono veloci ma chiarissime . Riguarda il pezzo di stoffa, il fazzoletto può benissimo esser lavato < se tu riesci a scambiare della stoffa delicata con un misero pezzo di carta allora li c'è veramente qualcosa che non va > mette infine in dubbio le capacità del ragazzo, forse un comportamento non usuale per la gentile donna , ma adesso sta iniziando ad innervosirsi parecchio per quell'atteggiamento di strafottenza che l'altro ha nei propri confronti. Anche lei è sola, senza famiglia, e anche senza una parte di memoria, ciò non toglie che debba essere scontrosa con chiunque, ma lui avrà un trattamento speciale dalla "donna" < il nome è stato cucito a mano da me stessa, è un fazzoletto che is riutilizza dopo essere stato lavato. > continua a spiegare con un po di saccenza nel tono. Al sentirsi nominare in quel modo si gela, gli occhi leggermente più aperti < come osi chiamarmi così !> il femminismo che si fa sentire forte e chiaro, tanto che anche quelli che passano accanto si girano a fissarla < perlomeno sono una donna. Non si potrebbe mai definire uno così > e lo fisserebbe nella sua interezza per specificare chi sia "uno così " < un uomo o ragazzo. Un bambino dai modi scontrosi e maleducato, che non merita alcun rispetto di alcun tipo > la lingua che ormai è partita in quarta e non si fermerebbe tanti in fretta. Il corpo della donna che si spinge verso di lui, la destra su un fianco e la sinistra che regge ancora le polpette. Sembra pronta anche a picchiarlo, chi lo sa.

00:25 Jiren:
 Tace nel ascoltare le prime sue parole. <Hai finito?> Le domanda. <Non ti ho chiesto di certo di aiutarmi. Anzi, ho solo detto di stare più attenta. > Esclama <Hai detto che sono cose futili?. Esatto. Come futili sono anche le tue attuali parole. Non serve farmi la ramanzina , non m'importa niente di quello che stai affermando. Non mi cambi di certo la giornata.> Meglio mettere in chiaro alcune cose. <Se vuoi davvero aiutare qualcuno aiuta chi ne ha bisogno. Dona i tuoi pasti a chi non può permetterseli. Allora si che avrai aiutato qualcuno> Avrà capito ora?. Scosta lo sguardo sul fazzoletto prima di risponderle nuovamente. <Voi donne siete tutte così miseramente uguali. Vi preoccupate di un pezzo di carta?. E' così tanto inutile nella tua vita, non sarà quell'oggetto ad aiutarti. Vi preoccupate per cose inutili. > Scrolla le spalle accompagnato di un movimento ripetuto verso destra e manca del capo. Un gesto di assoluta negazione. <Uomo, ragazzo o bambino cosa cambia?.> Allarga leggermente le braccia. <Nulla. L'unica cosa che conta è di saper utilizzare il proprio cervello. Definiscimi anche un moccioso. Pensi che delle tue critiche m'interessi qualcosa?> Domanda in fine, ponendosi nuovamente nella posizione precedente: Braccia conserte all'altezza del petto. Sguardo rivolto sempre verso il volto altrui. Non si preoccupa della suo ultimo movimento. Ha ridotto le distanze è vero, ma che sarà in grado di fare?.

00:40 Fumiko:
 < di certo non voglio stare a cambiare la giornata della gente, né la tua vita. Cerco di farti capire che sei solo un maleducato , ma a quanto pare l'intelligenza di cui tanto ti vanti non la hai > oh sì, è molto più che arrabbiata. La destra chiusa in un pugno dal nervosismo < non vado in giro a dire cosa faccio per la società, d'altronde chi sei tu per dirmi o sapere cosa faccio io ? > è cresciuta per alcuni anni in orfanotrofio, sa bene cosa significa è motivo che la porta a recarvisi lì dentro a dare sempre una mano con quelli che considera i suoi fratellini < un altro motivo che mi porta ad aiutare la gente anche nelle minime cose. Ma non devo mica venire a spiegare a te > sibila quasi furiosa . E a quello che lui definisce solo un mero pezzo di carta non sembra vederci più < un pezzo di cart dici? Un pezzo di carta dove ho speso la cosa più importante che ho? Il mio tempo e la mia fatica? E dovrei farmelo buttare via da un essere così inutile? > essi , l'essere inutile è lui . Difatti sembra che stia guardando la peggiore feccia che abbia mai potuto vedere , peggio di uno scarafaggio. < non parlare di una intelligenza che non ti appartiene. Sei solo un cafone senza palle > sibila, il corpo che si farebbe più vicino in automatico. La mano che trema e punge e infine lo fa, alza la mano con velocità e cerca con un veloce movimento di fare impattare il palmo contro la sua faccia, contro la guancia sinistra di lui . Nemmeno utilizza le proprie abilità , non ne sente né il bisogno ma di certo non lo trova all'altezza di ciò < impara a stare tra la gente civile,e a trattare le donne come delle signore in qualsiasi momento, forse dopo potrei anche perdonarti > la furia che trattiene con quelle ultime parole . E se ne andrebbe, continuando per la propria strada con la furia addosso. Ecco cosa succede quando una femminista e un maschilista si incontrano.[ end]

00:56 Jiren:
 Tace alle parole proferite dalla ragazza. Per il momento non ha alcuna voglia di risponderle. Ha una propria concezione della vita, del tutto differente, sicuramente, da qualsiasi Shinobi o cittadino di Konoha. E? Ancora presto per poter far qualcosa, ancora troppo immaturo. Il futuro detterà legge, il presente si può solo ed esclusivamente viverlo. Lascia che la donna termini i propri discorsi. Almeno in parte. <Sarò ancora un maleducato per te, ma ti ripeto. Pensi che m'importi qualcosa di quello che tu mi stia dicendo?> Scrolla nuovamente le spalle. <No!> Secco nell'affermarlo. <Il mio era solo un suggerimento. Che tu aiuti già la gente è un tuo problema. E non m'interessa cosa tu faccia a loro. > Che cosa mai gli circolerà in mente?. Avrà davvero un cervello ?. Sarà mica psicopatico? . Bhè mi pare proprio di si. <Nessuno ti ha detto di spendere il tuo e tempo e la tua fatica in un oggetto. Di certo quel fazzoletto no ti ripagherà. Anzi. E' solo un essere inanimato al servizio di qualcuno. Nulla di più e nulla di meno. Osserva poi le movenza altrui, osserva quel gesto ormai imminente. Potrebbe provar a schivarlo o magari a pararlo ma si rifiuta di farlo. Il di lei palmo va a scontrarlo con la propria guancia mancina, provocando quel solito rumore proveniente da un ceffone. Per forza di inerzia il capo verrebbe spostato verso la propria destra, lasciando quel rossore sulla zona colpita. <Tutto qui, donna?> Abbozza un sorriso sarcastico nel mentre osserverebbe abbandonare la zona. Riprenderebbe anche lui il cammino, non preoccupandosi del dolore. E' solo momentaneo.

Fumiko incontra Jiren per strada, si scontrano prima fisicamente poi verbalmente.
Cosa succede quando un maschilista e una femminista si ritrovano a parlare?