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Etichettiamo gli utensili e impariamo insieme!

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Giocata di Lavoro

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con Ikkino

13:04 Ikkino:
  [Magazzino utensili] Eccoci qua pronti per un’altra avventura nella fabbrica metallurgica “L’Inferno”, un nome che si addice completamente allo status del luogo, posto che sembra essere realmente caldo quanto gli inferi. Il nostro giovane quest’oggi, così come oramai sta facendo da tempo, è intento nel suo lavoro da apprendista, un part time che si trovò all’epoca e che fin ora sembra non aver ancora lasciato. Gli abiti? Quelli da lavoro ovviamente. Il nostro Ikkino Oboro è vestito di una tuta intera grigia con tasche praticamente ovunque, stivaletti ai piedi e capelli corvini brizzolati tirati all’indietro. Il caldo e l’afa fanno da padrone in questo posto, tant’è che il nostro giovane sembrerebbe esser rintanato dentro il magazzino con tutti gli utensili pronto per incominciare un suo lavoro extra che oramai si è prefissato nella mente. <Perfetto… Vediamo di iniziare che prima finisco prima posso tornare a casa…> a pranzare, a farsi una bella dormita e a riposarsi dopo un estenuante turno di lavoro dove il suo unico compito sarà sicuramente stato “vai qua e vai là. Portami questo e quello”, un lavoro da mulo che, pur di retribuire qualche extra, è costretto a fare.

13:16 Ikkino:
  [Magazzino utensili] <Vediamo un po’… Dove l’avranno mai messa!> l’indice e il pollice salirebbero fin sopra al mento, iniziando a reggerlo con un aria piuttosto pensierosa. Lo sguardo nel frattempo andrebbe a viaggiare a destra e a sinistra alla ricerca di qualcosa, un oggetto particolare che al momento sembra sfuggirgli <Mi avevano detto che era blu, perciò non dovrebbe essere difficile trovarla…> . Così, iniziando a procedere sui suoi passi, il giovane andrebbe a gironzolare fra gli scaffali alla ricerca di qualcosa di blu. E’ solo dopo un paio di metri che il nostro Ikkino sembra fare tombola <Eccola…> andando ad allungare subito le mani verso uno scaffale per poi tirarne fuori una bella etichettatrice di quelle istantanee. <Ora manca solo quel libro…> uno di quelli particolari come sempre. Ed ecco che, come prima, il nostro Oboro andrebbe ad iniziare una nuova ricerca, lasciando che gli occhietti cerchino un qualcosa di decisamente più visibile che potrebbe subito risaltare agli occhi <Eccolo qua… “Utensili da lavoro delle varie epoche” > leggerebbe ad alta voce il titolo della copertina, prima di aprirlo per sfogliarlo un po’.

13:27 Ikkino:
  [Magazzino utensili] Le pagine del libro andrebbero ad essere sfogliate velocemente, lasciando che le immagini vengano memorizzate dal nostro giovane senza leggere altro. Non è il momento per studiare, ma per fare un compito ben preciso a quanto pare. <Allora… Devo etichettare una stringa adesiva e attaccarla sul cassetto… Così gli operai sapranno sempre dove sono riposti gli attrezzi> un sorriso andrebbe a dipingersi sul suo volto, conscio che questa sua iniziativa personale potrebbe far trarre grossi benefici sia a lui che agli altri apprendisti di questo accaldante lavoro. <Perfetto! Vediamo un po’ come si usa questo aggeggio> che a parte spade , kunai e armi houjutsu, questo marchingegno sembrerebbe essergli nuovo, un qualcosa di misterioso con un potere sorprendente. *Click Clack* una lettera andrebbe ad essere indirizzata, il manico andrebbe ad essere spinto ed ecco che la stringa adesiva andrebbe a fuoriuscire dalla macchinetta con la prima letterina. <Uhm… Non sembra difficile… Speriamo che ci siano abbastanza striscette adesive!> che se no sarebbe un bel problema fare un lavoro a metà.

13:39 Ikkino:
  [Magazzino utensili] Così, capito l’uso del marchingegno satanico (?), il nostro Oboro andrebbe ad iniziare col suo lavoro extra-lavorativo. <Vediamo un po’… Iniziamo dalle chiavi inglesi…> che ovviamente sono di varia misura e lunghezza. Il libro andrebbe ad essere aperto e sfogliato fino alla parte relativa a questi attrezzi metallici, per poi andar a leggere solamente le cose fondamentali di tali utensili. <Allora… Chiave numero due, quattro, sei… Insomma tutti numeri pari…> e confermando il suo dire, il giovane andrebbe ad iniziare subito a lavorare. Il libro verrebbe posizionato aperto su di un ripiano, mentre la manin dritta reggerebbe la stampatrice di adesivi lungo il suo manico, lasciando che la manin gemella faccia il suo compito da “scassinatore” girando la manovella fin quando il *Click* finale non sembra indicargli che effettivamente la lettera è stata inserita correttamente. E’ questione di pochi istanti prima che la dritta vada nuovamente, più e più volte, a schiacciar il manico affinchè la lettera venga impressa sulla striscetta adesiva <Chiave… N… Due…> ovviamente fatto a numero <Sbarra… Dieci….> e fatta questa piccola operazione, al giovane non gli rimane altro da fare che staccar la prima striscetta e attaccarla al cassetto corrispettivo.

13:46 Ikkino:
  [Magazzino utensili] <E questi sono ordinati…> lo sguardo andrebbe a vagar intorno avvistando che effettivamente c’è ancora un bel po’ di lavoro da fare se si vuole considerare “completata” questa missione di livello inesistente (?). Così, come prima, il giovane andrebbe ad osservare un nuovo cassetto, lasciando che la mancina vada a girar le pagine del libro fino all’utensile che ha visto prima… <Martelli… Dimensioni piccoli, medi, grandi… Facile…> così, il nostro giovane oltre a fare un ottimo lavoro per i suoi colleghi, dovrebbe iniziar ad imparare al meglio il mestiere imparando i nomi di tutti gli utensili che si possono usare per lavorare. <Perfetto… Vediamo di incidere il tutto che almeno mi levo il pensiero…> e come prima, anche questa volta il nostro giovane andrebbe a pigiar il manico per confermare e stampare e con la mancina andrebbe a girar verso la lettera corretta. Un operazione semplicissima, ma quanto per lo meno lunga dato che i cassetti sono tanti e il tempo è quello che è.

13:55 Ikkino:
  [Magazzino utensili] Il tempo passa e lentamente il nostro Ikkino sembra stampare strisce adesive una dietro l’altra, lasciando che le manine facciano tutto il lavoro con un bello spreco di energie. <Se non altro mi rinforzo le mani per i combattimenti…> un allenamento secondario per il taijutsu, un rinforzo muscolare delle mani che potrebbero avere anche qualche funzione nell’houjutsu <Sembra che mi stia allenando a stringere il manico della mia spada!> un bel sorriso andrebbe ad essere fatto verso un interlocutore invisibile e inesistente, lasciando che il suo prodigar di lavorazione continui senza alcun disturbo. Fin quando… <Cavolo… E’ finita la striscetta… Doveva essercene una di ricambio da questa parte…> i passi si muoverebbero verso un cassetto degli attrezzi già visitato in precedenza durante quella lavorazione permettendo all’Oboro di estrarre una striscia di ricambio per poi smontar l’utensile per cambiar la cartuccia. <Ecco qua… Non è stato difficile… E io che mi immaginavo fosse chissà cosa…> l’Oboro sta imparando l’arte del fai da te a furi di fare tutte quelle operazioni da apprendista nella fabbrica. <Vediamo di finire il lavoro ora…> le ultime parole di Ikkino prima di prodigarsi nuovamente all'etichettar tutto di tutto.

14:01 Ikkino:
  [Magazzino utensili] Oramai il suo turno di lavoro è agli sgoccioli con un Ikkino che sembra aver finalmente strappato l’ultimo lembo di una striscetta adesiva che sembra etichettar un cassetto dedito interamente a vari chiodi di varia misura. <E quest è l’ultimo… Alla faccia…> il giovane andrebbe a guardare l’orario, scrutando un orologio posto su una parete del magazzino <Ci ho impiegato così tanto tempo? Mi sa che devo scappare ora… Sarà meglio andar a cibarsi e a bere acqua prima che svenga qui…> così, riposta anche l’etichettatrice al suo posto, insieme al libro con tutti gli utensili da lavoro, il giovane tenterebbe di uscire dal magazzino prima di dirigersi verso gli spogliatoi <Cavolo… Il tempo è volato via… Spero però che i miei superiori apprezzino tutto il mio sforzo che se no ho fatto un lavoraccio inutile…> parole dubbie che aspettano solo una parola di conforto e di elogio dai suoi colleghi mentre il nostro Ikkino, terminato il suo turno, dovrebbe spogliarsi, rivestirsi con gli abiti ninja, per poi timbrar il cartellino e andar via come sempre. E anche questa giornata di lavoro è conclusa e si va a mangiare… Forse! [END]

Ikkino prende una sua iniziativa personale iniziando ad etichettare tutti i cassetti degli attrezzi del magazzino della fabbrica metallurgica "L'Inferno" dove lavora. Così, insieme ad un libro che descrive tutti gli utensili, il giovane impara i termini dei vari attrezzi facendo una cosa utile verso i suoi superiori.