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con Mekura, Raido

19:45 Raido:
  [Fucina] Sta sudando come non mai, è al lavoro da questa mattina e gli ordini non sono ancora finiti e la cosa peggiore è che non sa che fine abbia fatto il suo apprendista, Raikin. E' letteralmente scomparso e ora si ritrova a lavorare da solo senza aiuto alcuno, per non parlare della noia poi. Sta facendo le stesse cose dalle 8 del mattino, sono quasi 12 ore di lavoro ininterrotto e crede di potercela fare ancora per molto. Ha contattato Mekura, i loro lavori si assomigliano e possono lavorare un po' insieme, anche perchè deve fare un'armatura e le sue conoscenze di conciatrice possono tornargli utili per assemblare l'armatura dello Hyuga. E' vestito con una tenuta da lavoro, circa. I pantaloni sono neri tenuti su con una cintura marrone, ai piedi ha dei sandali ninja blu mentre il petto è completamente scoperto, il busto è visibile più o meno a tutti se non fosse per il grembiule in pelle che usa mettere per evitare di ferirsi e sporcarsi. Si trova nella stanza sul retro a battere con il martello sull'incudine un pezzo degli spallacci dell'armatura per Hiashi. Sbatte forte, deciso in modo da creare qualcosa di estremamente resistente e potente, proprio come la richiesta del giovane Hyuga. Attende l'arrivo della ragazza in silenzio lavorando con dedizione estrema e senza mai concedersi delle pause, anzi, lavora in questo modo per arrivare a finire tutti gli ordini il prima possibile così da essere praticamente libero per i prossimi giorni. Però è in gran forma, il fisico non può far altro che giovarne da questo lavoro, le braccia divengono più grosse e le spalle si allenano, è soddisfatto. [Chk on]

19:51 Mekura:
  [fucina] BHe questa è nuova: sta per lavorare fuori dal suo laboratorio perché...perché Raido ha voglia di lavorare con qualcuno presente? ...deve mancargli infinitamente Kaori per chiedere a lei una cosa del genere. Magari, è proprio per questo che l'ha chiamata invero. Ad ogni modo, eccola li, davanti alla porta, sotto braccio la pelle arrotolata e legato alla schiena uno zaino tecnico con tutti i suoi strumenti e le misurazioni fatte nel calco del braccio destro di Hiashi. I pezzi fortunatamente li ha già disegnati sul retro della pelle, dovrà solo tagliarli e rifinirli. Ha portato anche il materiale per cucire, ago per la cucitura a mano e un particolare tipo di macchina da cucito apposito per quel tipo di lavori. Tra l'altro il guanto deve essere composito, con alcune variazioni dal normale guanto per falconeria. Infatti deve essere non solo adatto per il combattimento, ma deve essere necessariamente adeguato per un combattente Hyuga. Quindi le dita devono essere quanto più libere, ma al tempo stesso devono essere protette. Ha macchinato diversi studi, diversi disegni, finalmente è arrivata ad un incrocio apprezzabile. Indosso porta una camicia celeste pallido con le maniche arrotolate fino ai gomiti, pantaloni in derim blu scuro e scarponi da lavoro che arrivano a coprire la caviglia. Oltre a questi porta un copri pantalone di pelle di camoscio chiara ma chiazzata di vernici varie e comunque usata per il lavoro. Tale grembiule di protezione copre quasi del tutto la gamba fino alle caviglie mentre il retro è scoperto mostrando i pantaloni a vita alta. Alla cintura porta comunque dei guanti in pelle spessa da lavoro. Insomma è pronta per lavorare insieme a qualcosa in più che potrebbe servirle. Cerca di raggiungere la fucina cercando di tenersi lontano da cose pericolose per la sua salute e si palesa. <Raido?> chiede cercandolo, chiamando il kiriano ad altavoce. [ch on]

20:08 Raido:
  [Fucina] Finalmente la ragazza arriva alla porta della fucina, la sente entrare e pronunciare il suo nome. Ferma il proprio fare posando il martello sull'incudine al fianco dello spallaccio per poi incamminarsi uscendo dalla stanza sul retro e mettendosi dietro il bancone per accogliere i clienti. La vede, vede la Hyuga con tutto l'occorrente e Mekura può vedere il Jonin in tutto il suo splendore <Sei arrivata, prego> indica la propria sinistra dove un pezzo di bancone può essere sollevato per passare dall'altra parte, semplice ed efficace <Non sono molto presentabile al momento> sta lavorando, è anche normale essere in disordine o quanto meno non al massimo della forma. Si porta nuovamente nella stanza sul retro <Vieni> facendosi seguire dalla ragazza. Oggi devono lavorare insieme e serve loro tanto spazio, molto di più di quello che occorre a lui. Porta lo sguardo su Mekura, attende che la ragazza entri all'interno della stanza prima di ricominciare a parlare nuovamente <Scusa il poco preavviso ma Hiashi mi ha commissionato un'armatura speciale e mi servirebbe il tuo aiuto per la pelle da applicare sotto le placche> in questo modo potrebbe essere più resistente del normale, almeno lo spera, chissà, è la prima volta che prova un'operazione del genere da quando è fabbro e se funziona possono mettere su una piccola attività <Dimmi ciò che ti serve e te lo procuro> dovrebbe avere tutto quanto l'occorrente in quel posto, forse ha anche di più di quanto gli serva veramente per il proprio lavoro. [Chk on]

20:23 Mekura:
  [fucina] Osserva Raido in tutto il suo splendore: se fosse stata più giovane, molto più giovane avrebbe avuto dei grossi problemi, eccome, ma ancora alla sua età non riesce a trattenere una certa dose di imbarazzo guardandolo dall'alto in basso per poi sollevare un sopracciglio piuttosto colpita. Non aiuta che lui sia, come detto in passato, praticamente identico al primo uomo che l'abbia baciata, il suo sensei d'accademia. Scuote il capo sbattendo gli occhi evitando di guardare direttamente per un po' <oh eh...si, lo vedo anche io che non sei presentabile> da un colpo di tosse portando una ciocca di capelli indietro mentre entrerebbe all'interno <buongiorno comunque>piega la testa passando dietro il bancone e quindi verso la stanza sul retro. <ah...anche a te?> a quanto pare Hiashi ha voglia di shopping. <comunque nessun problema, ho della pelle in più oltre a quella che devo usare per il guantone da falconiere....hum> mugugna guardandosi intorno osservando la fucina di Raido preoccupata per una cosa mentre guarda la zona dei forni <...perché non in un luogo più arioso? succede un incidente e sei nei guai, ti prende fuoco la fucina e non te ne accorgi> lo guarda di nuovo, questa volta pronta mentre rimette a posto il rotolo di pelle che si porta appresso. <comunque ho bisogno di un tavolo libero e pulito..avrò bisogno anche di un martello, nulla di troppo grosso, mi servirà solo per dei perni...ah si, ti devo chiedere anche un gancio ed una catena per il guanto già che ci siamo, serve per il falco in modo da averlo legato, un sistema di sicurezza>. [ch on]

20:59 Raido:
  [Fucina] Riesce a scorgere un minimo di imbarazzo nel tono e nel viso di Mekura. Un mezzo sorriso si forma sul volto del Jonin a tale visione, è sempre soddisfatto quando accadono cose del genere ma non si concentra molto su questo, la serata è lunga e il lavoro da fare è tanto, troppo per uno solo <Ma almeno tu non sei mezza nuda> ribatte con fare tagliente. E' così, lui è praticamente mezzo nudo, ha parti di se allo scoperto ma cosa lo lascia sconcertato? Il saluto della ragazza. Apre gli occhi per poi cominciare a ridere di gusto <Buongiorno? Solo 8 di sera passate, al massimo buonasera> altra piccola cosa che le va a dire. I rapporti tra i due sono migliorati con il tempo, prima ha cercato di ucciderla e adesso ci chiacchiera tranquilla e senza difficoltà, anche perchè sono in pace e non hanno niente di cui discutere al momento, meglio godersi i momenti <Già, deve avere soldi da spendere> come l'Oboro stesso ma non lo da a vedere, circa. La porta nella stanza dietro il bancone, il suo posto di lavoro, il suo sancta sanctorum, un posto dove può essere se stesso senza vergognarsene <Perchè nessuno mi deve vedere mentre lavoro e nessuno deve vedere ciò che faccio. Non sempre costruisco armi normali e la privacy è grandemente richiesta anche in questo settore> dai clienti ovviamente ma anche da lui, essere visto non è la cosa che più gli piace al mondo. Resta in silenzio ascoltando le richieste di Mekura per poi cominciare a muoversi per la stanza prendendo un tavolo di ferro e trascinandolo verso la ragazza, su di esso vi appoggia un martello, il gancio <Catena?> non sa se ne ha una da qualche, ha bisogno di controllare. Cammina per tutta la fucina passando in un'altra stanza e per fortuna riesce a trovarne una che andrebbe a mettere sul tavolo per la ragazza <Ecco tutto, direi che possiamo iniziare> e detto questo va a prendere la corazza di acciaio iniziando a batterla sull'incudine, una corazza presa direttamente dal fuoco. [Chk on]

21:34 Mekura:
  [fucina] Soleva un sopracciglio a sentirlo <come scusa?> e certo che qualcuno qui non è mezzo nudo, non tutti si possono permettere le tettine ine al vento <certo che non lo sono, devo lavorare, proteggere il petto e gli arti> Mekura scuote di nuovo il capo e solleva le spalle <buongiorno, buona sera, se hai ancora tempo di fare distinzioni significa che non stai lavorando abbastanza> cinguetta alla fine ascoltando quello che Raido dice <soffocare non è una giustificazione al tuo lavoro, ma se pensi che sia meglio vedi tu> si sgranchisce la gola andando ad appoggiare la pelle, per poi srotolarlo interamente. <si catena, una catenella resistente, serve anche un gancio in modo da legarlo alla zampa del falco, in modo da creare un sistema per tenerlo fermo. Da una occhiata al lavoro di Raido mentre successivamente scuote il capo, si lega i capelli all'indietro e inizia a lavorare. Dallo zaino tecnico tira fuori una sorta di astuccio che srotola mostrando i suoi strumenti di lavoro, tra questi le forbici da pelle e da cuoio. Seguendo il profilo delle tracce disegnate precedentemente, la ragazza ritaglia i pezzi in modo ordinato rimanendo in piedi a lavorare. Finirebbe la parte dedicata al taglio e si concentra alla successiva parte: ovvero organizzare le parti da poter cucire insieme . [ch on]

21:47 Raido:
  [Fucina] Non gli sarebbe dispiaciuto vedere Mekura nel suo intimo, questo lo deve ammetter a se stesso però ha anche ragione lei, deve lavorare e deve proteggere il proprio corpo da eventuali danni <Beh, io mi trovo meglio a lavorare così, mi sento più libero, riesco a muovere meglio le braccia e i miei lavori vengono decisamente più di qualità> e fino ad ora nessuno si è mai lamentato delle sue armi, nessuno ha osato dirgli qualcosa, specialmente sulla qualità delle suddette. Ode ancora il dire della Hyuga inarcando un sopracciglio <E' proprio perchè sto lavorando da stamattina che riesco a distinguere bene l'orario, dopo un po' diventa faticoso e stancante e se penso che la giornata non è ancora finita...non ho mai desiderato un letto come in questo momento> è stanco, ha sonno ma non solo per il lavoro; in questi giorni ha lavorato tanto anche su un altro fronte, in più va messo in conto il sigillo attivato di recente e questo ne debilita il corpo non poco. L'attivazione di quel potere lo porta ad essere stanco per giorni e questa è la prova più concreta e lampante che ci sia <Ho scelto di lavorare così perchè ho visto com'è lavorare all'aperto, sono stato un'apprendista anche io> ricomincia a battere sulla corazza con maggiore forza. Essa si presenta spessa, fatta di un acciaio molto raro e poco conosciuto, specialmente in quella parte dell'alleanza. Il martello si abbatte sul pezzo di armatura con forza, con fragore <Il gancio dovrebbe essere vicino alla catena che ti ho dato> commenta senza distogliere lo sguardo dal proprio lavoro, non deve sbagliare nessun passaggio, ne vale della sua paga <Comunque, come stai? Non ci vediamo da tempo> sono mesi che non la vede effettivamente. [Chk on]

22:04 Mekura:
  [fucina] Gli sta quasi dando le spalle mentre lavora con dedizione sullo stesso fronte, ovvero creare qualcosa per Hiashi. Apre una cassetta e da questa ne tira fuori il macchinario per la cucitura. Monta il fino da inserire all'interno e poggia all'interno di una rientranza le due parti del guanto. Il guanto in se è particolare, infatti, le dita sono coperte, tuttavia solo la parte legata al pollice è fissa, la pelle invece per le altre dita è aperta sotto in modo che possa sfilarla velocemente in caso non avesse bisogno del suo uso da falconeria. Organizza tutto e successivamente poggiando la mano sinistra su una manovella mentre la destra sorregge le due parti, la ragazza inizierebbe a girarla e con un "takataka" inizia a cucire le due parti insieme velocemente senza parlare se non di sfuggita <la verità è che hai caldo mentre lavori, non ti biasimo sai? non deve essere facile lavorare davanti al fuoco ed al metallo rovente> sospira continuando a lavorare in silenzio annuendo quando lo sente parlare di quanto stia lavorando oggi. Finita quella parte butta un occhio verso l'acciaio rimanendo li ad osservarlo, senza capire molto a dire il vero. <si ho visto> Quindi la ragazza afferra un ago e pensa alle parti da cucire a mano. Prende un ditale, lo infila nell'indice della mano sinistra e con la destra regge l'ago iniziando a cucire velocemente e con maestria. <...arrabbiata, ma lo sono sempre> sospira continuando a lavorare esprimendo la sua rabbia solo con un cenno del capo <a Konoha ultimamente ci sono stati degli attentati e per poco non facevano male a Ken. Questi vigliacchi hanno contraffatto delle carpe di carta riso con delle carte bomba, sono morti tre bambini> sospira tenendo lo sguardo basso, mentre infila l'ago e lo sfila <poteva essere mio figlio e per questo sono intenzionata a parlare con Hitomu per occuparmi personalmente di questo terrorista, o meglio di questi terroristi>afferma seria serrando la mandibola scuotendo di nuovo il capo <per il resto...tutto bene diciamo, sono in pausa come Kunoichi, nessuna missione, faccio da mamma, mi sta anche bene ma prima o poi dovrò tornare in azione...lo sento è una sensazione sempre più forte> [ch on]

22:18 Raido:
  [Fucina] Non può darle torto, lavorare in una fucina fa troppo caldo, nessuno potrebbe sopravvivere a un'esperienza simile, di certo non qualcuno che non vi è abituato ma per fortuna lavora come fabbro da 16 anni, ha il fisico e la mente temprata per questo genere di cose <Non ne hai idea, d'estate specialmente, è un inferno. Fa caldo sia fuori che dentro l'officina e non ho un attimo di pace, nemmeno il bagno riesce a darmi quella freschezza che cerco> nemmeno l'acqua gelata per intenderci, non vuole che si creino malintesi di nessuno genere. Continua a battere sulla corazza aggiungendo vicino uno degli schinieri il quale subisce la stessa e identica sorte. Li forma e li tempra attraverso quel martello mentre ode il dire della Hyuga su degli attentati a Konoha. Non crede alle sue orecchie, altri attacchi terroristici, non cessano mai, il villaggio è continuamente sotto attacco <Konoha è una calamita per i guai, qualsiasi cosa succeda, avviene sempre a Konoha> ed è una bruttissima verità questa ma spera che in futuro le cose possano cambiare <Hai fatto bene, ti meriti una pausa> ma è parlare di attacchi che gli viene in mente un argomento piuttosto scottante e su cui deve fare chiarezza il prima possibile <Devi parlare con Saisashi Mekura, vuole padroneggiare il potere del sigillo maledetto> l'avverte prima su questo prima di continuare il discorso vero e proprio <Io l'ho aiutato a padroneggiare meglio le porte del chakra nella speranza che la smettesse di esserne ossessionato ma a quanto pare ho fallito, vuole il potere a tutti i costi senza sapere che ne ha già tanto di suo dentro> le porte del chakra sono un potere immenso che solo in pochi riescono a controllare. [Chk on]

22:44 Mekura:
  [fucina] Mekura mugugna in tutta risposta, non dice nulla occupandosi della fabbricazione del guanto o almeno della prima parte. Poi passerebbe alla seconda parte ovvero la parte dedicata alla protezione per combattimento. Questa parte non è molto difficile, diciamo, ma sicuramente è più liscia rispetto alla prima parte, in più ha le dita mozze solo il pollice anche in questo caso è coperto. Continua a cucire con la macchina le due parti dopo averle tagliate e si accerta che vada tutto bene. Quando sente parlare di Saisashi tira uno strattone alla pelle tanto da fare un rumore apparentemente inquietante ma che lei afferra senza battere ciglio. <ah-ah...e chi gli ha dato l'idea al riguardo?> non lo guarda, ma frecciatina che in realtà era più simile ad una scarica di Juken al cuore era riferita a lui. Quando sente che la cosa non ha funzionato, non fatica a crederci <è una testaccia dura e caotica, spinto dalle sue emozioni che sono altrettanto burrascose> sospira pesantemente <vedrò che cosa posso fare> afferma continuando a lavorare <ma lui ha bisogno di un esempio concreto, oltre alla reclusione a casa a vita..eccome se si merita una cosa del genere dopo una tale st******a> sta montando di rabbia <e tu lo hai anche aiutato> e ancora con le "frecciatine" <perché siete tutti così? no sul serio, perché ci sono solo uomini che vogliono dei poteri maledetti? che fascino ci trovate nel avere qualcosa di nero e disgustoso che potrebbe farvi perdere il controllo?> sospira pesantemente guardando Raido abbandonando per un secondo il lavoro rimanendo in silenzio, rilassandosi stringendo le braccia <lo so che ha potere, l'ho visto che lo aveva dal primo giorno, lui e...> sospira pesantemente, un'altro allievo, un'altro fallimento da parte sua di crescerlo <...comunque, mi servirà una mano dopo avergli fatto un certo discorso, dobbiamo fargli vedere e capire cosa significa avere un sigillo maledetto, del rischio di ferire le persone alla quale vuole bene> si sgranchisce la schiena <detto questo, saremo costretti a combattere noi due e lui deve essere presente> ed ormai è chiaro dove vuole arrivare, per Saisashi sta potenzialmente mettendo a rischio la sua vita. <ci stai?> [ch on]

22:56 Raido:
  [Fucina] Sa che quel discorso è abbastanza difficile da affrontare, ne è consapevole ma allo stesso tempo è qualcosa di cui devono parlare ma non comincia nel migliore dei modi purtroppo. Continua a battere sull'armatura sentendo le parole di Mekura in tal proposito <Se ti riferisci al torneo, avevo promesso a Furaya di combattere con tutto me stesso e il sigillo fa parte di me adesso> non ammette repliche su questo piccolo dettaglio. Annuisce tranquillamente concordando con la donna sulla testardaggine del genin e si sorprende nel sentirla parlare di dimostrazione, ciò vuol dire mettere in atto il sigillo, cosa al quanto rischiosa <Io l'ho aiutato a sbloccare parte del suo potere e l'unico modo per farlo era promettergli il sigillo, solo così avrebbe potuto vedere che non ne ha bisogno> continua a spiegare mentre Mekura parla, stra parla provocando le ire del Jonin. Sbatte sui pezzi di armatura per poi sollevare il martello facendolo abbattere con forza decisamente maggiore sull'incudine, il suo che se ne crea è assordante, lo sguardo dello stesso Jonin si scurisce e gli occhi sono chinati verso il basso <Non ci trovo nessun fascino ad avere una schifezza del genere dentro il mio corpo. Ho sacrificato me stesso, anni della mia vita per ospitare un potere del genere per capire come batterlo e fidati, se potessi, lo avrei già estirpato ma farlo significherebbe morire> riprende a forgiare i pezzi dell'armatura di Hiashi. E' nervoso ma gli passa presto continuando ad ascoltare la ragazza e ancora una volta le di lei parole lo fanno bloccare. Spalanca gli occhi, guarda avanti a se prima di portare lo sguardo sulla Hyuga <Vuoi che io combatta contro di te utilizzando il sigillo? Mekura, morirai, non riesco a controllare tutto quel potere, non riesco a rendere gli attacchi meno dolorosi> una volta sprigionato è difficile da tenere a bada <Certo che non ci sto, non voglio farti del male> non vuole e non può farlo. [Chk on]

23:21 Mekura:
  [fucina] Non ribatte alla questione: non è colpa di Raido, lo deve ammettere. Ha visto quel potere al torneo, Furaya era in grado di gestirlo volendo, o quanto meno non farsi uccidere e si trattava di un posto sicuro, ha il diritto di usarlo se serve e non può impedire alle pessime idee di entrare nella testa di Saisashi. Intanto quell'altro inizia a innervosirsi come uno che è stato truffato, ma dalla Hyuga ben poco avrò compassione al riguardo. <hum> sospira tornando al lavoro <e cosa credi? che non lo sappia? ho amato due persone che hanno..o avevano lo stesso sigillo, ogni volta che attivavo il Byakugan vicino a loro vedevo quella massa, mio fratello mi stava per attaccare quando è stato sopraffatto dal sigillo> afferma con pacata calma tornando al lavoro di nuovo <non è pesante solo per chi ce l'ha il sigillo, ma anche per chi sta accanto> corruga la fronte stringendo le labbra mentre osserva il suo lavoro quasi concluso. <vorresti avere una vita serena, con loro, costruirti una famiglia, ma non puoi averla, ti puoi fidare di loro ma la verità è che devi essere sempre pronta a decidere che cosa fare quando il sigillo e se prenderà il sopravvento. Per quale motivo si attiverà il sigillo? perché era troppo stressato? perché era troppo arrabbiato? ti devi aspettare di essere strozzata nella notte per via di un raptus omicida?> solleva un sopracciglio guardandolo direttamente questa volta seria <si potrebbe dire che non abbia fiducia di loro> fa schioccare la lingua <ma la verità è che non ho fiducia in questo sigillo e mai ne avrò, come trovo che qualsiasi motivo per averlo non ne vale la pena> prende un lungo respiro pesante e si occupa di altro, in particolare rispondere a Raido ed al suo no categorico di aiutarla con il suo piano. <bhe, allora non resta altro che la ramanzina, la classica e spesso inefficace ramanzina...ma hai ragione, potrei morire> [ch on]

Freeze

09:51 Raido:
  [Fucina] Può comprendere il pensiero di Mekura e la capisce meglio di chiunque altro, il marchio è un peso non solo per chi lo porta ma anche per chi sta intorno al portatore. Se non si è in grado di controllare il suo potere, si finisce per diventare delle bestie, degli esseri che di umano non hanno niente se non il nome. Ci ha messo tempo, ci ha messo un certo tipo di impegno ma alla fine è riuscito a tenere a bada il proprio potere, a soggiogarlo alla sua volontà...questo finchè non inizia a provare forti emozioni come la rabbia, la tristezza, la disperazione, tutto questo va a condensarsi all'interno del sigillo rendendo il controllo su di esso praticamente nullo. Ascolta la storia della ragazza annuendo semplicemente e concordando con quanto detto <Già, è un potere oscuro e maledetto. Sono riuscito a controllarlo, lo attivo quando voglio io ma è quando perdo il controllo che diventa veramente pericoloso. Se mi arrabbia troppo potrei non controllarlo più e finirei per fare del male a qualcuno che mi sta accanto e c'è un'altra cosa> la cosa peggiore che quel sigillo può portare con se, la morte. Le parole muoiono in gola, non sa come dirlo e fin'ora l'unica che ha udito determinate parole è Kaori <Il sigillo deteriora il corpo, lo porta allo stremo e ogni volta che lo attivo...mi porta via anni di vita. E' una cosa che ho scoperto dopo il torneo> continua a sbattere il martello sui vari pezzi di armatura con maggiore forza cercando di finire il prima possibile <Morirò giovane e lo sento, sento le ossa e i muscoli sempre più fragili. Forse è solo con me che fa così ma non so ancora per quanto posso andare avanti> una nota di tristezza nella di lui voce, una nota piccola a insignificante ma c'è. Si torna a parlare di Saisashi mentre le proprie braccia stanno forgiando l'armatura di Hiashi e la vede, vede come essa prenda sempre di più forma e consistenza, sta diventando una piccola opera d'arte <Affrontalo> ecco cosa vuole fare lui <Affrontalo e giudica tu stessa quanto sia diventato forte e se riesce anche solo a ferirti, vuol dire che non ha bisogno del marchio, che ne dici?> una buona alternativa <Sorveglierò io lo scontro> è l'unico che può fermarli entrambi senza farsi male. [Chk on]

10:05 Mekura:
 La hyuga continua a fissarlo interessata ad ascoltarlo non continuando a lavorare per un po' mentre appoggia il pezzo di pelle sul banco di lavoro. Dalla prima volta che ha avuto a che fare con quel potere si è sempre domandata il perché, ma sopratutto cosa implica avere un potere così distruttivo? ed ecco la risposta, una risposta che alla fine non la sorprende più di tanto: si muore. Non è come le porte di chakra è una cosa completamente differente. Anche queste detraggono la forza fisica e vitale della persona, hanno un costo immenso, ma si tratta del proprio corpo ed i danni sono di sfiancamento muscolare ed in casi più gravi danni alle ossa. Ricorda abbastanza bene che cosa aveva fatto sua madre a Raido quando ancora si nascondeva dietro il cappuccio rosso: lo aveva ustionato e danneggiato gravemente solo aprendogli le porte del chakra, ma, anche grazie alla resistenza del kiriano, è sopravvissuto e si è ripreso. Il sigillo a quanto pare è più simile ad un parassita. Ritorna ad impiegare le sue forze nella attività manuale e nel mentre risponde a Raido <vallo a dire al metallo che stai battendo> ironizza lei azzardando un sorriso sotto i baffi <e vallo a dire a Kaori, non penso che vorrebbe sentire certi discorsi da te, starai bene, credimi> sospira piano tornando seria: dove è quella ragazza? <..lei come sta?> chiede continuando a dare le spalle a Raido mentre lavora azzardando un sorriso quando il kiriano tira fuori quella parola. <Ramanzina, affrontarlo, sinonimi Raido, sinonimi, ma se vuoi darmi una mano in questo modo...direi che va bene> finita la parte più copiosa del lavoro Mekura estrae una sorta di coltellino con la lama ricurva e sui bordi inizia a tagliare e levigare. [ch on]

10:21 Raido:
  [Fucina] Ha fatto un discorso abbastanza strano effettivamente, ha elencato solo i lati negativi perchè non ne ha molti positivi se non quello di aumentare la potenza in modo esponenziale. Continua a sbattere sul metallo con quel martello senza sosta, senza mai smettere in alcun modo, continua a battere sempre di più fino a quando è Mekura a prendere la parola e ciò che dice non è proprio quello a cui ha pensato. Parla di Kaori..non sente il suo nome da tanto tempo e il viso lentamente si inscurisce sempre di più. Ora sta con Fumiko ma non può negare che la Hyuga gli manca terribilmente, vorrebbe abbracciarla almeno un'ultima volta ma sa che non è possibile, oramai tutto è andato in fumo e non può farci niente, non sa nemmeno come è successo ma vorrebbe scoprirlo <Kaori li ha già sentiti questi discorsi> commenta distaccato pensando a battere sull'armatura ma quella domanda lo uccide. Vorrebbe avere una risposta, vorrebbe poter dire qualcosa ma cosa? <Non lo so, ci siamo distaccati e non la vedo ne la sento da mesi> un ultimo colpo prima di fermare il martello <La faccenda di cappuccio rosso l'ha distrutta e non si è più ripresa...spero solo che trovi il modo di essere felice...> ricomincia a battere <...lontano da qui> perchè è così, è l'unico modo che ha la ragazza per andare avanti altrimenti potrebbe cedere sotto il peso di questo mondo infausto. Si torna a parlare di Saisashi, della sua idiozia e del modo per farlo desistere, è l'unico modo per impedirgli di morire prima del tempo <Male che vada intervengo io a dargli una lezione> commenta sarcastico verso la ragazza <Ho finito, l'armatura è pronta> ferma il martello osservando il suo lavoro magistrale, un bellissimo lavoro d'autore di cui ne va estremamente fiero. [Chk on]

10:39 Mekura:
 La donna, non batte ciglio, continua a lavorare in silenzio mentre sente le informazioni che ha su Kaori fissandosi sul lavoro senza dire altro. Era ancora traumatizzata...a nulla è servito il matrimonio, la vittoria al torneo, la pace, suo fratello ritrovato, a quanto pare non era pronta ancora e forse è successo a causa della tigre. Si era intestardita con la tigre di Kurako perché si immedesimava in lei..ed è forse come lei ha deciso di scomparire. Non dice altro, non ribatte nei confronti di Kaori, lo sente dalla voce del Kiriano che tutto questo lo ferisce <tanto capisce il contrario di quello che dovrebbe capire e lo fa sempre urlando...ah...non lo so davvero, lo schiaffeggerei tutti i giorni solo per abbracciarlo dopo, è stupido, idiota, fragile ed allo stesso tempo un ragazzo d'oro e mi si spezza il cuore sapere che anche lui vuole prendere quella strada, sopratutto quando non ne ha bisogno> Da un leggero soffio, ammorbidisce la pelle controllando la flessibilità e alla fine si gira mostrano a sua volta il lavoro. Osserva l'armatura con interesse sbattendo gli occhi <oh..> interessante. <raccontami un po' di questa armatura, le caratteristiche che hai voluto dargli ed il design che hai pensato> insomma, parliamo di lavoro mentre lei mostra il suo guantone da falconiere che tuttavia può essere smontato rapidamente per lasciare spazio ad un guanto protettivo da combattimento. [ch on]

11:52 Raido:
  [Fucina] L'argomento Kaori viene accantonato facendo spazio, nuovamente, a Saisashi. Gli viene da ridere nel sentire queste parole, è tutto vero, il genin è davvero così, idiota, scemo e con un cuore d'oro, lo sa benissimo e proprio per questo che vuole farlo desistere in ogni modo possibile e immaginabile dall'essere umano. Il sorriso è ancora stampato sul viso <Sai, parlando con Yukio di Kurako, so che era assetato di potere, voleva essere forte a ogni costo ed è una cosa che condivido ma non condivido i metodi, ne suoi ne di Saisashi> si ferma qualche secondo per riprendere fiato e pensare a cosa dire <Per avere la mia forza ho lottato anni e anni, mi sono allenato duramente cercando di superare i miei limiti e continuo a farlo. L'ho fatto quando ho salvato Kaori e l'ho fatto prima di affrontare Furaya nel torneo, ho sempre cercato di arrivare oltre con l'allenamento e il sigillo è solo qualcosa in più> riflette più da solo che con Mekura, esprime i pensieri che la fanno da padrone in lui, pensieri vecchi di anni e anni <Oramai sono diventato più potente persino di Hotsuma e non serve a niente negarlo e nemmeno mi vanto, solo è così. Posso fare a meno del potere del sigillo, non mi serve e mai mi servirà> conclude il suo dire per poi udire la successiva richiesta di Mekura. Porta gli occhi sull'armatura, è la prima volta che gli chiedono di parlare del suo lavoro e lo fa con molto piacere a dire il verso. Schiarisce la voce <E' fatta con un metallo che viene direttamente da Kiri, il migliore in circolazione, è spessa ma non pesante e questo favorisce ottimi movimenti e una grande protezione. E' ha pezzo, puoi scegliere cosa indossare e cosa no, è molto versatile ed è perfetta per un taijutser come lui> finisce di raccontare la sua avventura con l'armatura. [Chk on]

12:06 Mekura:
 Perché Kurako deve cicciare fuori da ogni discussione tra loro due? sono cugini va bhe e lei e Kurako sono, o meglio hanno avuto un passato turbolento riguardo al potere, ma qui sembra quasi che il Senju sia sempre a sussurrare all'orecchio di qualcuno il suo nome...o peggio. annuisce e appoggia il suo lavoro sul bancone incrociando le braccia e appoggiando il sedere sul bordo del tavolo di ferro incrociando le gambe mentre ascolta con attenzione. <bhe, bene così allora, meno si usa, meglio è come abbiamo constatato> intanto parlando di armature Mekura si distanzia e si avvicina al lavoro senza toccarlo, ma lo guarderebbe con attenzione <aspetta, un metallo che viene da Kiri? non starai parlando di quel metallo kiriano che ha reso le spade del tuo villaggio leggendarie? un metallo flessibile e leggero, quel metallo?> chiede anche se non dovrebbe poi sorprendere più di tanto dato che lui è un ninja di spicco, con degli agganci a Kiri adatti a recuperare tale materiale <ci credo bene che è pezzo singolo, fare un unica armatura di solo questo metallo è un prezzo esorbitante e un costo di produzione mica da poco, solo le persone molto ricche se lo potrebbero permettere> è davvero affascinata dalla cosa ma qualcosa ancora la turba <sicuramente per le caratteristiche del metallo ma voglio vedere anche il design della armatura in se...è da un po' di tempo che sto cercando di appuntarmi degli studi anatomici in modo che le armature di pelle e di cuoio di mia produzione non solo siano leggere ma siano anche il meno opprimente possibile. Voglio arrivare a creare una sorta di seconda pelle, adatta in particolar modo a missioni di infiltrazione e spionaggio, insomma a quelle determinate azioni che richiedono il massimo del silenzio...e armature troppo pesanti e complesse sono spesso molto rumorose...potrei provare a fare un tentativo ed a mettere delle sottili placche metalliche all'interno del materiale per dare un minimo di difesa in più> pensa alla fine tra se e se mentre continua ad osservare. [ch on]

12:18 Raido:
 E il discorso potere viene accantonato facendo spazio a qualcos'altro ovvero l'armatura in se e ai suoi dettagli ma nota lo stupore della ragazza nell'apprendere del metallo kiriano. Un mezzo sorriso si forma sul viso del Jonin <Proprio quello e si, so che costa abbastanza ma Hiashi mi ha chiesto qualcosa che possa proteggerlo sempre e in modo impeccabile e purtroppo questo è l'unico modo che ho trovato, difatti dovrò alzare il prezzo> si guarda intorno mostrando tutti i pezzi tagliati e la polvere che vi è in quel posto per via dell'armatura <Ci ho lavorato duramente e ho mandato fin troppi messaggi per averlo, non ho trovato difficoltà ma sai, reperirlo non è facile, specialmente a un buon prezzo ma per quello che l'ho pagato, sono soddisfatto> si distacca dall'incudine cominciando a camminare per la stanza, ha bisogno di rilassarsi un po' dopo quello che ha fatto questa sera <Sono distrutto> sussurra a se stesso con calma mentre fa un po' di stretching con le braccia cercando di calmarsi un pochino ma Mekura continua, vuole sapere sempre di più su quell'armatura. Si muove andando verso il bancone, prende dei fogli da un cassetto per poi appoggiarli sul tavolo della ragazza aprendoli e cosa mostrano? Un manichino con l'armatura addosso <Guarda, i singoli devono avere attaccature ben delineate e in posti in cui non posso dare fastidio ai movimenti, quindi non sotto l'ascella, non vicino al collo e in più, per renderla leggera, il segreto è la forgia. Non è vero che più un'armatura è spessa più è resistente. Quella di Hiashi è sottile ma va temprata, sagomata alla perfezione, limata nei punti giusti per non renderla ingombrante. E' vero, ha anche lei un suo peso ma niente di impossibile, basta avere un po' di forza, tutto qui> cerca di togliere i vari dubbi alla ragazza <E per le armature in cuoio è la stessa cosa a mio parere>. [Chk on]

12:56 Mekura:
 Continua ad osservare i dettagli mentre lo ascolta in particolare quando Raido mostra i disegni lei si fionda letteralmente a studiarli osservandoli con interesse <certo che va sagomata, si tratta di un tessuto alla fine, deve essere tagliata di base e cucita> insomma fare una armatura di metallo e uno di cuoio è particolarmente differente anche se vuole raggiungere uno scopo comune <il problema è che pelle e cuoio seppure siano materiali elastici non deflettono come il metallo, un buon taglio di spada e l'armatura di pelle si taglia come il burro, farla più spessa non serve a nulla, la materia diventa solo più dura da modellare e impedisce i movimenti, un pessimo risultato, Tuttavia, per aumentare la resistenza si può usare due spessori di pelle con all'interno un laminato sottile di metallo a placca, oppure ad trama a maglia, non voglio usare un pezzo unico diventa troppo rigido> sospira piano mentre continua a studiare i lavori e le carte...solo allora con i propri pensieri che si placano, la ragazza si accorge che Raido è distrutto <ah...ok, meglio non fare altre domande allora> da un colpo di tosse sospirando dispiaciuta di non poter studiare ancora. <bhe, il mio lavoro è concluso, il tuo anche, pausa? andiamo a prendere qualcosa da bere?> chiede incrociando le braccia mentre lo fissa di sottecchi. [ch on]

13:02 Raido:
 Si, ha ragione ma metallo e cuoio sono molto diversi, anche metallo e pelle e questo va capito quando si ordinano delle armatura e quando si costruiscono <Le armature di metallo sono sempre più resistenti di quelle di pelle e di cuoio, è una cosa normale ma vanno bene per chi punta tutto quanto sulla velocità> per chi vuole essere veloce ed è un'ottima cosa per chi sa cosa volere dal proprio scontro. Alla fine si, è distrutto, non ce la più e vorrebbe andare solamente a dormire, un lungo sonno ristoratore, magari passare un po' di tempo con sua figlia, stare sul divano a giochicchiare un po' come padre e figlia <Bere? No grazie ma qualcosa da mangiare si, anzi, vieni da me a cenare, ti posso ospitare per la notte se vuoi, ci sono stanze in abbondanza> ecco la sua proposta mentre va a rivestirsi pronto per andare via. Indipendentemente dalla risposta della ragazza andrebbe verso la porta per uscire in sua compagnia e per contattare Hiashi, la serata è finita e anche la giornata per fortuna. [END]

13:26 Mekura:
 <ovvio> afferma la ragazza la quale è una di questi: velocità, leggerezza e silenzio: il colpo che non vedi non puoi pararlo. <?> solleva un sopracciglio <ma intendevi alcolico? no no, io ero più per il the freddo> solleva le spalle prendendo un lungo respiro azzardando un mezzo sorriso. <ah...bhe comunque per la cena ok, solo non posso rimanere, prederò il treno così posso tornare a casa, ho due figli con cui stare e non voglio perderli di vista> sopratutto con quello che è accaduto di recente. Lo segue verso l'esterno preparando mentalmente il messaggio da consegnare a Hiashi per dirgli che il suo guanto da falconiere è pronto e che, quando lo incontrerà per lo scambio, potrà avere già una mezza idea di che cosa si troverà davanti e come utilizzarla, comunque la giornata è andata bene, il lavoro anche e per una volta, per quanto possa risultare strano, non ha litigato con Raido...è inutile stanno invecchiando tutti e due, non hanno nessuna voglia di sbranarsi a vicenda. [end]

Mekura e Raido costruiscono gli ordini di Hiashi e parlano di Saisashi, di Kaori e roba varia