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con Raido, Hajime

12:26 Hajime:
 Come ogni giorno, nelle prime ore quando il sole picchia forte e colpisce la gente direttamente sul volto, il giovane genin di Kusa ha dei grossi problemi a tenere gli occhi aperti, come se delle piccole lance, anzi degli aghi, non facessero altro che punzecchiargli la pelle e, suo malgrado, rendergli la vita impossibile. Non importa se ci sia la pioggia o meno, tanto i raggi del sole ci sono comunque, anche se magari non sembra. Comunque sia, s'è svegliato nello stesso punto dove ieri s'è addormentato. Probabilmente s'è fatto tardi, forse l'ora di pranzo, almeno così potrebbe sembrargli visto il languorino che sente nello stomaco. La pioggia cade incessantemente, ricoprendolo e bagnando i vestiti che si era tolto e che aveva poi usato come delle pseudo coperte. Non gli importa se si stia bagnando tutto, tanto tra l'essere insabbiato, bagnato o entrambe nello stesso momento poco cambia. E ancora non ha intenzione di vestirsi, anche perchè ormai i panni sono completamente inzuppati e c'è ben poco da fare. Doveva essere molto stanco per essersi addormentato li e non essersi svegliato immediatamente sotto la pioggia. Ma alla fine non gli interessa. Infatti potrebbe benissimo coprire quei pochi metri che lo separano da quel boschetto li vicino, così da potersi riparare. Ma cosa gli cambierebbe? Anche se dovesse ammalarsi o prendere qualcosa non gli interessa. Dopotutto dovrebbe comunque restare li, fermo, nei pressi di questo dannato villaggio, aspettando gli "ordini" che gli sono stati dati, ovvero che qualcuno di quel gruppo dove s'è iscritto, con un patto fatto col sangue, lo contatti. Sbuffa quindi, portandosi una mano alla testa e arruffandosi i capelli, facendo cadere piccole gocce d'acqua in maniera casuale, che si unirebbero a quelle della pioggia. Il mare, dal canto suo, sembra agitato, com'è ovvio che sia. Uno spettacolo a dir poco spaventoso ed inquietante, ma che ha il suo lato di bellezza. Le onde, infatti, sembrerebbero voler sfidare la terra, tanto da avanzare minacciose sulla riva, dov'è presente la sabbia e sennò schiantarsi con foga contro le rocce e gli scogli. Cercherebbe di alzarsi, giusto per non restare ulteriormente seduto, lasciando lo zaino e quei vestiti ormai inutilizzabili li per terra, coprendo quei pochi passi che lo collegano alla riva. La sensazione sulla pelle è diversa da quella che normalmente ha trovato in questo villaggio. Sembra essere tutto più fresco. E niente, lo sguardo sarebbe perso in avanti, verso il nulla, con la pelle chiara che riflette le poche luci che lo circondano, in mezzo a quella pioggia che sembra non aver ne inizio ne fine.

12:43 Raido:
  [Spiaggia] Indosso porta un semplice kimono bianco che giunge fino alle ginocchia; le punte basse del kimono sono rosse così come le maniche. Una cintura rossa legato e stretta alla vita per tenere chiuso il kimono mentre sotto di esso non vi è niente ed è possibile vedere e notare dei pezzi di metallo e una vestaglia un po' più pesante del normale, qualcosa di aderente al corpo ovvero un'armatura pesante per proteggerlo da possibili guai in arrivo. Pantaloni neri a ricoprire le gambe, pantaloni da ninja mentre ai piedi porta dei semplicissimi sandali neri, sempre ninjeschi. Sulla schiena ha posto la samehada, sua fedele arma in ogni situazione ed è anche la più potente di tutto l'armamentario mentre alla vita ha legato la sua katana, compagna di mille avventure che non lascia indietro. Non ha l'equipaggiamento completo, non ne ha bisogno. E' solo una copia, una copia il cui compito è allenarsi nelle tecniche degli spadaccini per diventare sempre più forte ma non si toglie il piacere di vagare un po' per il territorio Kiriano in modo che l'originale abbia dei bei ricordi. Purtroppo è una copia e non sa degli ultimi avvenimento con Kaori, con Fumiko, non sa niente di niente e per essa è tutto rimasto immutato come un tempo. I suoi passi lo portano alla spiaggia sotto una pioggia che rovina il momento, il cielo si presenta scuro, grigio e l'acqua cade sul corpo dell'Oboro bagnandogli tutte quante le vesti. Avanza per la spiaggia senza ombrello, senza niente, si lascia bagnare completamente e i capelli cadono lungo la schiena mentre gli occhi sono portati al cielo, li tiene fissi su di esso cercando di rilassarsi, di stare tranquillo ma la guardia alta lo avverte che non è solo, vi è qualcuno in quel posto. Muove il capo in direzione di quei flebili rumori notando, infine, la figura di Hajime nella sabbia, coperto dai vestiti, dalla sabbia e poi? Nudo completamente, non ha niente a coprirlo se non quelle coperte di vestiti e la cosa lo indispettisce non poco. Si avvicina al giovane, lentamente e senza particolari motivi <Questo è un luogo pubblico, rivestiti> gli ordina come un vero tutore della legge. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

12:57 Hajime:
 Una voce che potrebbe riconoscere attira la sua attenzione, anche se non si volta in sua direzione, continuando a guardare lo specchio dell' acqua davanti a se, con le gocce che continuano a cadere dalle nuvole con un' insistenza quasi diabolica. Ha una piccola smorfia in volto, dovuta alla piccola curvatura che ha sugli angoli della boccam visto che in parte gli viene da sorridere, trovando la situazione divertente. Non ha la minima intenzione di rivestirsi, questo è certo. Anzi, alzato andrebbe anche a chiudere gli occhi, non puntandoli più sull' orizzonte. <è un peccato non sfruttare questo momento... Da quando sono arrivato qui non m'era mai capitato di vedere questo posto senza nebbia...> Andrebbe a dire, ignorando per ora la richiesta dell' altro, anche se per buoni motivi. Alzando una gamba alla volta, inizierebbe a incamminarsi verso il bordo dell' acqua, andando ad appoggiare prima un piede e poi l'altro in essa, o almeno nelle onde che, con grande energia, arrivano a conquistare centimetro dopo centimetro la spiaggia. <I miei panni sono bagnati... Non avrebbe senso vestirsi... E poi non ne ho voglia...> Commenterebbe, rispondendo alla fine alla domanda altrui. Ripensando a tutti gli insegnamenti che fino ad ora è riuscito ad ottenere nel proprio viaggio, non può far altro che chiedersi se essi possano essere veritieri o meno. Infatti, anche se ha ricevuto molte dritte sulla navigazione, sulla gestione della barca e cose simili, adesso che è sotto questa pioggia ininterrotta, con il mare e le sue onde che sembrano indomabili, non può non chiedersi come quei pescatori se la stiano cavando, perchè è ovvio, non avranno certo rinunciato ad un giorno di lavoro. è abbastanza convinto che deve essere affascinante quindi trovarsi a largo su un peschereccio in questo momento, sfidando ogni logica e legge con il semplice istinto di sopravvivere. Infatti, per quanto il mare sia bello e immenso, un errore in una situazione del genere potrebbe portare a conseguenze gravi, senza darti l'opportunità di raccontarle forse. <Ho trovato quella locanda... Esiste...> Commenta, pensando per un attimo all' ultima volta che ha visto l'altra figura, alla quale aveva chiesto informazioni senza però ottenere indizi su quel posto, ma scoprendo altre cose utili. <E si... Temo che avevi ragione Raido-sama... Penso sia un gioco... O almeno qualcosa del genere... Dettato da qualcuno del mio clan...> Si, perchè ormai è convinto che non sia stato un caso l'essere chiamato per cognome da quella che l'ha poi invitato a stringere quel patto di sangue. Resta comunque una cosa, ovvero che la sabbia sulla pelle gli da fastidio e, anche se piove, vuole togliersela del tutto. Quindi cercherebbe di avanzare per entrare nell' acqua. Gli occhi sempre chiusi, infastiditi dall' ora e dalla luce, anche se oggi è poca. Non essendoci scogli, poi, l'acqua dovrebbe salire molto velocemente, raggiungendo subito una grande profondità.

13:14 Raido:
  [Spiaggia] Non si veste, non mette qualcosa addosso ma anzi, persiste a stare in quella condizione che non può dargli altro che fastidio. Difficilmente qualcuno gli disobbedisce e quando succede una piccola nota di nervosismo gli giunge al cervello. Non gli piace quel comportamento anche se piove, solo per il puro pudore e niente di più <In estate c'è meno nebbia del solito, potevi semplicemente aspettare> una cosa ovvia per lui ma non per l'altro a quanto pare. Non può biasimarlo, non è mai stato a Kiri, non è mai andato via dal villaggio e questo è un gran problema alla fine <Non ne hai voglia?> chiede indirettamente, sa già la risposta <Beh, non m'interessa se non hai voglia o meno, rimettiti i vestiti anche se bagnati. I Kiriani non sono tipi a cui si può dire di no> oh no, a Kiri si passa subito alle mani e questo è un dato di fatto. Normale, i migliori ninja del mondo provengono proprio da questo villaggio, un villaggio dove vengono allenati i migliori shinobi che siano mai esistiti. Segue il ragazzo con lo sguardo cercando di non guardare in posti strani ma si concentra maggiormente sul di lui capo, non lo perde di vista cercando di vedere cosa fa e cosa vuole fare ma tutto passa in secondo piano quando va a parlare. Ricorda del discorso dell'ultima volta, alla ricerca di una locanda, cose strane che gli sono accadute e adesso si viene a scoprire che esiste, è tutto quanto vero, anche il giocare con lui <Mh> è una possibilità che ha preso in considerazione sperando che fosse falsa ma ora tutto cambia e bisogna prendere accortezze più decise che gli possano permettere di sopravvivere <Da qualcuno del tuo clan?> l'ultima volta ha detto di non sapere niente di se e ora ha addirittura un clan. E' passato del tempo dalla loro ultima chiacchierata e in questo lasso di tempo sono cambiate molte cose a quanto pare <Qual è il tuo clan?> chiede curioso di sapere la sua discendenza. Per fortuna conosce tutti quanti i capi clan di Kiri e può essergli utile, indirizzarlo verso qualcuno <Stai attento comunque, la cosa non mi piace molto> giocare con qualcuno non è mai bello. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

13:31 Hajime:
 Neanche compie mezzo metro che l'acqua inizia ad essere veramente profonda, coprendogli subito le gambe, i fianchi e parte del busto, arrivando più o meno al petto e alle spalle. è veramente fredda, molto di più di quello che pensava, tanto che dei brividi comincerebbero a percorrergli la schiena, portandolo a tremolare sul posto. Il momento più difficile è stato quando l'acqua ha raggiunto le parti intime, ma vabbè, è ovvio. Deve dare una risposta all' altro, lo sa benissimo, ma ci pensa ancora un po', riflettendo sulla situazione e, finalmente, riaprendo gli occhi, che subito tornerebbero ad essere investiti dalla pioggia. Il panorama comunque è piacevole, anche se ogni tanto si trova costretto a doversi riparare con le mani e le braccia la bocca e il naso, visto che qualche onda lo travolge, inzuppandogli ancora di più i capelli che ormai finirebbero per attaccarsi completamente al corpo del ragazzo. <Ora non si potrebbe dire che sono nudo... Appena uscirò dall' acqua mi rivestirò subito...> Dice, sperando di compiacere l'altro che dovrebbe essere soddisfatto da questa risposta. Dopotutto non poteva mica farsi il bagno vestito eh, almeno su questo dovrebbero essere d'accordo. <E poi... Sono anche io un kiriano... Quindi non puoi dirmi di no... Giusto?> Chiederebbe con una punta di sarcasmo nella voce, rivoltando lo stesso discorso fatto dall' altro. Ovviamente è ridicolo e sa benissimo che non è così, ma è anche vero che più giorni passano, più lo stato del ragazzo si altera, peggiorando, portandolo anche a comportarsi in maniera più sfrontata, quasi noncurante e offensivo. Il semplice fatto che continui a dare le spalle alla figura con cui sta parlando, senza neanche averla fissata per un istante, sarebbe già testimonianza di quanto il ragazzo che si sta facendo il bagno in realtà sia molto diverso da quello educato e rispettoso che è in generale con i superiori (vuoi più per paura che altro). <In realtà non so se sia qualcuno del mio clan...> Riflette sulle proprie parole mentre un' altra onda, più grande della precedente, torna ad investirlo, costringendolo a trattenere il respiro e facendogli anche ingoiare un po' di quell' acqua salata, portandolo anche a scomparire per un attimo sotto la superficie blu del mare. Sputerebbe, una volta tornato con la testa fuori, tossendo anche per qualche attimo. <Dicevo... In quel posto... Bhè... Per cercare di ottenere quello che mi serviva sono stato costretto a stipulare un accordo di sangue... Non una grande scelta... Anche perchè dai coprifronte segnati... Probabilmente la maggior parte dei ninja di quel gruppo sono traditori...> Racconta brevemente le parti principali di quello che ha scoperto, così da evitare forse ulteriori domande, o magari il contrario, chissà. <Comunque... Quello che volevo erano informazioni... E sono stato chiamato per cognome... Kori...> Dice arrivando al dunque, rispondendo quindi alla domanda dell' altro. Come già detto, o almeno lasciato intendere da quanto detto precedentemente, neanche al giovane piace, ma è abbastanza sicuro di non aver avuto altra scelta. <Già... Adesso oltre a Kusa ho un dovere verso questi... Che a giorni dovrebbero farmi sapere tutto quello di cui ho bisogno e che voglio scoprire...> Fa una piccola smorfia, soffiando via una ciocca di capelli fastidiosa che gli si è appiccicata sull' occhio sinistro. <Ho... Litigato e convinto Shinobu a tornasene a Kusa... Non era molto contenta... Forse non vuole più vedermi... Ma era la cosa giusta da fare...> Finisce di dire, soffrendo un po' anche nel tono di voce, senza tentare di nasconderlo, ma trovando giusto riferire la cosa al proprio superiore.

13:47 Raido:
 Sbuffa a quelle parole, non ha tutti i torti, ora è effettivamente coperto però in quell'acqua è sempre nudo. Hanno ragione entrambi ma discutere ancora su una questione del genere non gli piace e non ne ha nemmeno voglia, anche perchè sarebbero cose futili e di poco conto <Io posso e non sfidarmi Hajime> sta diventando più maleducato, più irrispettoso, forse è l'aria di Kiri che lo sta trasformando, forse è quest'avventura che sta vivendo che lo ha portato ad essere così. Non lo sa ma vuole scoprirlo. Nota come gli dia costantemente le spalle, non lo guarda mai ma tiene fisso lo sguardo altrove <Mh> sono dettagli che non tralascia cercando di capire cosa gli stia accadendo perchè è palese che qualcosa è entrato in lui cambiandolo, non è lo stesso ragazzo con cui ha parlato tempo e questo un po' gli dispiace, sarebbe potuto diventare qualcuno degno di nota. Il discorso ricomincia e le informazioni che gli vengono fornite sono una più spaventosa dell'altra, specialmente per il patto di sangue ma entrare in una locanda di traditori non è qualcosa che un genin dovrebbe fare, è qualcosa che non deve nemmeno sognare di fare <Voglio andare in questa locanda, se è vero quello che dici, quegli shinobi non possono rimanere impuniti e i traditori non possono stare in libertà all'interno del villaggio> vuole ucciderlo tutti quanti, non vi è clemenza per chi tradisce il villaggio ma non è l'unica cosa che vuole sapere <Che tipo di patto ti hanno chiesto? Cosa devi fare?> vuole sapere di più, vuole possedere più dettagli possibili fino a quando non ode il nome del clan. Non si vedono molti Kori ultimamente e sapere che Hajime fa parte del clan del ghiaccio lo lascia di stucco; ha davvero una discendenza a Kiri e fa parte di uno dei clan più potenti al mondo, non c'è che dire, è veramente incredibile <Kori..mh> ascolta le altre parole e vorrebbe intervenire ma prima deve sapere tutto quanto <Un dovere? Hajime parla, cosa devi fare?> lo richiede per l'ennesima volta per poi passare a Shinobu ma li il suo pensiero è chiaro <Hai fatto bene, invischiarti con un branco di criminali non è da ninja, lo sai, si? Ti stai andando a cacciare in qualcosa che non può portare benefici> solo guai e nient'altro. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

14:05 Hajime:
 Già, s'è invischiato in qualcosa di tremendamente pericoloso e sbagliato. Aveva la possibilità di lasciar perdere, girarsi per tornare a casa e non pensarci mai più. fare quello che forse sarebbe stato più logico, vista anche la sua stessa posizione. Ma non l'ha fatto, no. Non l'avrebbe più fatto, anche perchè non gli sarebbe più capitata questa occasione. Ha avuto esperienze simili, in cui ha sempre scelto di scappare e di sopravvivere, di fregarsene perchè l'importanza della propria esistenza è sempre stata messa al primo posto. Ma dopo aver conosciuto Shinobu, dopo aver avuto l'esperienza nelle fogne e il dialogo con Kouki, che l'ha fatto specchiare un po' con la realtà, dopo essere arrivato così vicino alla fatidica risposta, allora non può tornare più indietro. Resta il fatto che non ha assolutamente intenzione di sfidarlo, ci mancherebbe, infatti farebbe solamente un cenno con la testa, continuando a restare fermo nell' acqua fredda, sfidando una ad una le onde che si infrangerebbero sul suo corpo sotto quella pioggia. Sente le parole altrui e fa una piccola smorfia. è sia contendo che infelice allo stesso momento. <Ho firmato delle regole... Molto semplici... Non tradire la corporazione... Una volta accettato un contratto portarlo a termine o morire nel tentativo... Non parlare dell'associazione... E l'ultima regola... Che non ci sono altre regole... Quindi ci si può ammazzare tranquillamente a vicenda...> Va a dire esattamente quello che era nei patti dell' accordo. E quindi, finalmente, si volterebbe per guardare l'altra figura, dritto negli occhi, anche se sono ad una certa distanza. <Mi sono già cacciato in un guaio... E forse non ne uscirò fuori... Anche perchè riferendovi queste cose ho già infranto una delle regole... E quindi se dovessero scoprirlo probabilmente mi faranno fuori... Ma non importa... Non sono un traditore... Ne accetterò mai di servire dei ladri assassini...> Tornerebbe a voltarsi, fissando l'orizzonte, senza una meta ben definita. è contento che Shinobu se ne sia andata, proprio per questo. <Non voglio scappare... Non più... Raggiungere quel posto purtroppo non è facile... Per farlo bisogna attraversare una piazza che è controllata ventiquattro ore su ventiquattro da dei ninja molto abili... Tanto da disarmare chi non è un membro così velocemente da non lasciargli neanche il tempo di rendersene conto...> Riferisce quello che già sa, informazioni che però per un orecchio allenato potrebbero rivelarsi importanti. <Mi verrà consegnata una maschera... Senza di essa ogni soggetto che si avvicina è considerato ostile...> Fa una piccola pausa, ragionando sulla cosa, per finire con il fare un' altra smorfia e voltarsi nuovamente verso l'altro. <Ad essere onesti mi viene difficile pensare che chi comanda a Kiri non sappia dell' esistenza di un' organizzazione così sviluppata all' interno del villaggio stesso... Non può pensare che sia solo una leggenda senza essersi informato... Probabilmente hanno un accordo per lasciare a loro il compito di gestire incarichi che bho... Non dovrebbero essere pubblici...> Questa è una sua teoria, ma vabbè, gli sembra più che normale pensarlo. Dopotutto se in un villaggio è presente una zona sorvegliata, limitata da qualche ninjutsu, con dei membri costanti al suo interno, bhè, il Mizukage dovrebbe saperlo certamente.

15:17 Raido:
 Le domande vengono poste al genin, domande che pretendono una risposta ben concreta e non solo, vuole sapere tutto quanto nei minimi dettagli e così avviene. Non si tratta solo di criminali bensì di una vera e propria corporazione, un'organizzazione malvagia fatta dei peggiori uomini che possano esserci in questo mondo avente delle regole per niente stupide. Ode le parole del ragazzo, tutte quante senza mai interromperlo, lo lascia finire, almeno il primo step di informazioni e gli basta questo per convincerlo a intervenire e mettere fine a questa faccenda <L'ultima regola è quella che mi spaventa di più, rischi la vita ogni giorno, in ogni momento Hajime. Come hai fatto ad accettare una cosa simile? Con quale criterio? Per delle informazioni?> ma non finisce qua perchè è vero, ha rivelato delle cose e ora rischia la vita per averlo fatto. La mano destra va a stringersi, un pugno viene formato, la stretta diviene più salda mentre la rabbia comincia a salire e prima che possa parlare, altre informazioni giungono alle di lui orecchie. Ninja abili in grado di disarmare chiunque e la locanda è sorvegliata completamente. Non è una situazione facile ma l'agire di Hajime gli sta facendo onore, non è un traditore e fa bene, non ha paura di morire ma ora si presenta dinanzi a loro un problema a dir poco immenso, difficile da risolvere <Non ti toccheranno, ci penserò io a mettere un punto alla questione e poi, ninja abili, forti e potenti...sono una sfida niente male, forse troverò qualcuno che mi faccia divertire> lo spirito da combattente non scompare nemmeno davanti a una situazione del genere, non riesce a nasconderlo nemmeno ora <Nessuno è invincibile, hanno tutti quanti dei punti deboli e li scoprirò> già, tutti quanti possono essere battuti e uccisi, nessuno è immortale, serve solo un po' di ingegno e molta abilità. Le ultime parole che vengono dette lo fanno riflettere, è vero, è difficile che il Kage non sappia di una simile corporazione; Hotsuma ha occhi e orecchie ovunque e non accetterebbe mai di tenere qualcosa del genere attiva, non quando potrebbe usare gli spadaccini della nebbia <Sono sicuro che Hotsuma ne sia all'oscuro anche se mi sembra difficile> riflette ad alta voce, cerca di trovare delle spiegazioni a tutto questo. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

15:32 Hajime:
 Il commento che fa l'altro non potrebbe essere più giusto. Perchè firmare una cosa del genere, soprattutto se si ha abbastanza onore dal rifiutare di eseguire ordini dati da dei criminali? è un punto di vista ottimo, ma il ragazzo, almeno dal proprio punto di vista, non aveva scelta. Inizierebbe a compiere qualche passo per uscire dall' acqua, sentendo che, centimetro dopo centimetro con l'onde e la pioggia che lo spingono verso la sabbia, il proprio corpo inizierebbe pian piano ad emergersi. <Ho accettato... Perchè... Perchè voglio cambiare...> Risponde fissando i propri oggetti, lo zaino e i vestiti a diversi metri da lui. <Non c'è nessuna regola che mi obblighi ad accettare incarichi... Quindi anche se è disonorevole essere un loro membro... Non ho intenzione di obbedire a dei semplici criminali...> Andrebbe a far notare come questa falla sia abbastanza grande nel loro sistema. Del tipo, se voglio qualcosa devo collaborare, ovvio, ma una volta ottenuto quello che mi serve, fin quando non infrango le altre regole, nessuno può costringerlo a lavorare per loro. Ma comunque, non è questa la ragione principale. Arrivato ai propri vestiti proverebbe anche a rimettersi qualcosa addosso, iniziando dalla biancheria intima, dei box neri molto semplici. <Son cresciuto pensando solo a sopravvivere... Non ho mai pestato i piedi a nessuno... Ho sempre eseguito i comandi dei superiori per non avere problemi... Ho capito cosa voglia dire trovarsi del cibo... Ma...> Indossato qualcosa si bloccherebbe, finendo per piegare gli arti inferiori, abbassandosi sulle ginocchia fino al sedersi per terra. <Shinobu conta di più della mia sopravvivenza... Quindi devo diventare più forte... E devo sapere queste cose...> Si, perchè è più che convinto di non poter superare se stesso se non sa neanche chi sia in realtà. Ma non è tutto, o meglio, un' altra cosa l'ha smosso. <E poi... Nelle fogne di Kusa... Bhè... Avrei dovuto riferirlo all' Hasukage... Ma la paura mi ha bloccato... Paura della... Morte...> Si porterebbe le mani alla tempia, stringendosela con forza e appiattendo i propri capelli qui appiccicati sulla pelle. <C'è la morte... L'ho vista... E... Ho capito... Ho capito che è un capriccio essere vivi... Sopravvivere e basta... Qual'è la ragione...? Tanto vale scoprire chi sono... Almeno se devo morire voglio saperlo... è mio diritto...> Forse sta degenerando, anche perchè il suo stato mentale al momento non è dei migliori. Non lo sarebbe in una situazione standard dopotutto, vivendo dei momenti difficili, figuriamoci con un gene corrotto (che non sa neanche di avere) che giorno dopo giorno gli brucia il cervello. Non può commentare sulle altre parole dell' altro, anche perchè non sa che dire. Sfida o non sfida, il massimo sostegno che potrebbe dargli è portargli lo zaino. Comunque, riprenderebbe a vestirsi, con lo sguardo perso davanti a se.

15:52 Raido:
 Forse stanno raggiungendo il punto cruciale della discussione, qualcosa che potrebbe avere dell'interessante, più di quanto detto su questa famigerata corporazione. Cambiare, tutti quanti vogliono cambiare ma non è questo il modo di farlo e le sue parole non stanno in piedi; conosce fin troppo bene i criminali e sa che nessuno di essi è qualcuno di cui potersi fidare, nessuno. Scuote il capo non accettando le parole del ragazzo <Hajime...fare quel patto ti ha portato ad essere uno di loro, non lo capisci? Per quanto nobili sono le tue intenzioni, se una cosa del genere si venisse a sapere, tu verresti accreditato come criminale e poi, anche se non te lo hanno detto, non credo che non eseguire incarichi ti faccia uscire impunito. Lo hai detto tu, non ci sono regole e ognuno può ammazzare chi vuole e secondo me è proprio per questo che esiste una regola del genere, per uccidere chi non segue la corporazione in ogni sua parte> questa è l'idea che si è fatto in merito a questa famigerata squadra di criminali. Forse si sta sbagliando, forse ha preso un granchio ma questa è la sua idea per adesso ma nelle successive parole il ragazzo dimostra di essere maturato non poco. Da pensare sempre a se stessi, adesso pensa anche a una ragazza, pensa a lei, alla sua salute ma la rivelazione più sconcertante arriva in seguito. E' lui il ragazzo che Kouki odia, è lui quello che la Yakushi detesta, è con lui che ha vissuto quell'esperienza nella fogne <Mh> gli occhi permangono fissi sulla sua figura mentre esce dall'acqua, mentre si riveste, non lo perde di vista nemmeno per un momento. Riesce a percepire la paura insita in lui, una paura che ha messo le radici in lui come un rampicante <Kouki mi ha parlato di quello che è successo li dentro e di cosa avete affrontato. La paura è normale ma non è la morte che devi temere, prima o poi arriva per tutti. No, secondo me non avevi paura di morire, avevi paura di non rivedere Shinobu, avevi paura di non essere in grado di proteggere Shinobu in caso fossi sopravvissuto, paura di non scoprire mai chi sei> un mezzo sorriso va a crearsi sul volto dell'albino <Non si ha paura della morte> è una cosa che non riesce a concepire, si ha paura per tanti motivi ma non di morire, non si può avere paura di un qualcosa che è inevitabile per l'uomo. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

16:06 Hajime:
 Quello che dice l'altro è giusto e vero, ma cos'altro doveva fare? Non aveva alcuna scelta, era un' offerta che non poteva rifiutare. E infatti lo andrebbe ad esprimere. <Raido-sama... Non avevo una vera e propria scelta...> Direbbe ingoiando, mandando giù un boccone amaro che, secondo il giovane genin, è la pura e semplice verità. <Sono entrato in una taverna piena di ninja mscherati con la maggior parte il coprifronte sfregato... Come dei rinnegati... Tutti mi hanno visto in faccia e fissato... Poi quella che lavora li è stata così gentile da dirmi prima le regole... Poi darmi il foglio da firmare...> Scuote la testa, dopo aver indossato i boxer infatti andrebbe a mettersi i pantaloncini bianchi, che ormai tanto bianchi non sono, seguiti dalla camicetta marrone scuro che lascerebbe sbottonata. <L'ultima regola è la più brutta... Ma non era vietato a nessuno di quelli li presenti di farmi fuori... Quindi... O mi univo... Oppure sapevo troppo...> Scuote nuovamente la testa. <Dopotutto... Ipotizzando che lei ha ragione... Che effettivamente il Mizukage non ha trovato un modo per trovarli... Allora...> Non gli serve finire la frase, anche perchè lo stesso Raido, un jonin di Kiri, non sapeva dell' ubicazione di quel posto, ne della sua esistenza. Ergo quell' informazione è abbastanza off-limits. Tanto da non star a badare troppo della vita di un semplice genin o meno. Ha preso una scelta sbagliata, ma da quando ha messo un piede li dentro era tutto già scritto. Probabilmente poi la conclusione del ragionamento altrui è vera, ma almeno adesso sa di poter essere attaccato in qualunque momento, ma vabbè, che importa? Tanto non avrebbe molte speranze di difendersi. Invece, arrivati all' altro argomento, continua a guardare nel vuoto, li seduto sulla sabbia, pensieroso e un po' spaventato, senza nascondere un leggero tremolio. Kouki ha espresso il proprio punto di vista, di paura e reazione, ma lui non è certamente capace di reagire in quel modo, anche se è cambiato, questo non vuol dire fino a quel punto o da pensarla come lei. <No Raido-sama... In quel momento... Durante la notte... Se chiudo gli occhi e ci penso... Sento ancora i loro artigli... I loro colpi... I loro morsi...> Si porterebbe una mano al fianco, senza pensarci troppo, dove c'è l'unica cicatrice che è rimasta come vero e proprio segno dell' accaduto, o almeno quella più grande. La cosa che gli ricorda che non è stato soltanto un incubo. Ma che invece era reale. Gli basta sfiorarsi quel piccolo segno di pelle diverso dal resto, un' ammaccatura in quella pelle omogenea. <Non voglio smettere di esistere... Ma non voglio neanche che altri a cui tengo smettano di farlo... Sono ancora un... Egoista...> Andrebbe a constatare, mordendosi il labbro inferiore. Dopotutto sta pensando esattamente a quello che vuole lui, non alle cose che possono far comodo agli altri. Comunque sia finirebbe per rimettersi anche i sandali, così da essere pronto, rimettendo le altre cose nello zaino. Non sa che altro dire, anche perchè forse non c'è molto altro da aggiungere.

16:17 Raido:
 Non avere scelta è qualcosa di brutto e lui si è trovato in quella situazione, non poter reagire, non poter fare altrimenti ma queste sono le conseguenze di affrontare un viaggio da solo, un viaggio più grande di lui eppure ci deve essere un modo per impedirgli di cacciarsi ancora nei guai, un modo per far si che sia al sicuro anche quando lui non vi è ma quale? Un fulmine a cielo sereno arriva a colpirlo, un'idea che non è niente male <Ti prometto che farò in modo che questa corporazione venga sgominata, parlerò io stesso con il Mizukage e se hai bisogno del mio aiuto, manda un messaggio all'originale a Kusa e arriverò> lo informa prima di dire qualcosa di ancor più interessante <Per ora, cerca Icemyamo Kori, è il capo clan dei Kori, forse lui può aiutarti a scoprire qualcosa di più sul tuo passato e forse ti può aiutare a uscire da questo pasticcio. Se è grazie a loro che hai scoperto di essere un Kori, allora vuol dire che c'è un Kori invischiato in questa storia> gli da un nome da cercare, qualcuno con cui parlare. Finalmente il giovane si riveste, rimette tutto quanto in ordine e poi? Le fogne tornano a essere il discorso principale. Ha ancora paura, paura di quegli avvenimenti, paura di ciò che potrebbe ancora succedere <Non è un pensiero egoista ma vedrai, con il tempo tutto cesserà, devi solo riuscire a sconfiggere la tua paura> questo è l'ultimo consiglio che gli da prima di dargli le spalle iniziando a camminare verso il villaggio <Cerca il capo clan Hajime, non dimenticarti> rimembra questo piccolo dettaglio prima di scomparire definitivamente all'orizzonte e dalla vista del ragazzo. [END]

16:27 Hajime:
 Ascolta le parole dell' altro, le ultime prima di separarsi. E in tutto questo, sentendole, gli cresce un sorriso sulle labbra. Non perchè vogliano assicurargli sopravvivenza o qualcosa del genere, neanche gli interessa a dire la verità, ma perchè su una cosa potrebbe star certo. Il momento infatti in cui la copia dovesse scomparire e riferire tutto all' originale, se il giovane genin dai capelli bianchi non avesse ancora fatto ritorno al villaggio, anzi nel peggiore dei casi fosse morto proprio per mano di quei criminali, bhè il vero Raido sarebbe messo al corrente di tutti i fatti. E certamente interverrà di conseguenza, essendo lui originario di Kiri poi, probabilmente non volendo permettere a dei criminali del genere di passarla franca. E quindi, conscio di questa cosa e felice, perchè la vendetta a volte può essere piacevole tanto sa eguagliare il dolore, farebbe un cenno con la testa, dimostrando all' altro di aver capito. Riguardo al Kori, bhè, in parte pensa che abbia colto il segno. <Lo farò Sensei... E se è vero che c'è un Kori di mezzo... Bhè... Ho passato tutta la vita a pensare di essere nessuno... Adesso che forse so chi sono... Non permetterò a un mio parente di infangare il nome che è anche mio...> è una promessa che fa a se stesso più che all' altro, perchè è ovvio, dopo tutta questa storia, ci mancherebbe solo la beffa di portare il nome di chi tradisce il proprio villaggio. Sul cessare non dice nulla, non gli dice del mal di testa che ancora continua e di tutto il resto, non è il momento giusto dopotutto.. Ora è concentrato su un nuovo compito, trovare questo capo clan e ottenere più risposte. Quindi, con un ultimo cenno della testa, saluterebbe l'altro. <Agli ordini...> RIsponde, anche perchè alla fine è questo quello che ha ricevuto, un consiglio, ma anche un ordine per provare a mettere un punto sul problema. E quindi, mettendosi lo zaino in spalla, inizierebbe a incamminarsi verso il villaggio della nebbia... Kiri. [end]

La storia prosegue, rivelando notizie importanti, ottenendo consigli e, chissà, incamminandosi forse verso un finale inaspettato.