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"Lei ti ascolta senza giudicarti"

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con Saisashi, Fumiko

22:23 Saisashi:
 E' ormai calata la notte sopra KOnoha, che dopo lungo periodo di caldo e sole, sembra ricoprirsi di nuvole. Il cielo piange, con qualche fulmine e saetta che risplendono di tanto in tanto nel cielo in modo alternato. TUtto questo rappresenta a pieno il periodo scuro di Saisashi, il suo umore sembra accompagnato dal meteo. In questi giorni non ha fatto altro che cercare di dare delle risposte a se stesso, cercare di superare questo momento come ha fatto mille altre volte...capire che cosa vuole realmente...tuttavia non è facile, e ciò che ha ottenuto in questi giorni è stata soltanto una ramanzina da un ragazzino effemminato. Le strade si sono svuotate, e data la pioggia ed i lampi, gli abitanti sono per la maggior parte chiusi nelle loro case, motivo per cui Saisashi ha deciso di farsi uno dei suoi giri notturni, con la speranza di poter riflettere in solitudine, insieme a quella che per anni, durante la sua vita per strada, è stata la sua migliore consigliera: la pioggia. Procede lento, senza una meta, passi alternati e scadenzati, mani infilate salde nelle tasche, e capo chino, con i capelli corvini e scompigliati che bagnati dalla pioggia cadono sul viso, quasi a coprirgli del tutto lo sguardo. Nonostante il tempo non sia dei migliori, indossa una semplice canotta piuttosto larga, nera con stampato un teschio arancione sul fronte, un paio di pantaloni grigi strappati sulle ginocchia ed un paio di soliti sandali neri ninja. Sulle mani un paio di guanti ninja neri, e sotto la canotta ben nascosta, vi è la pettorina da 50 kg che indossa ormai 24h su 24, quasi non la sentisse più sul suo corpo. Con se non ha nessun tipo di equipaggiamento,non gli serve. [ch ON]

22:32 Fumiko:
 La pioggia, qualcosa che ama follemente, l'acqua fredda che bagna il viso lavandolo da tutte le preoccupazioni che la rende estremamente felice per chissà quale motivo, dall'altra parte invece si staglia un grave problema, i suoi fiori. Quelli nelle aiuole piantate fuori che non possono essere presi e portati dentro il negozietto con l insegna di legno in mogano, scura e che si staglia lì vicino a lei che si ritrova quasi dall'altro lato della stradina tutta gocciolante è molto di fretta, non per se stessa quanto piuttosto per riuscire a coprire quei fiori con dei teli trasparenti. Purtroppo quel giorno non c'è Raido ad aiutarla ma tanto va bene comunque, non ha intenzione di sollevare anche quei vasi per oggi. Sta accovacciata con i capelli completamente appiattiti sul capo, l'acqua che si fa strada nel corpo trapassando il vestito aderente che le copre il petto e si collega sul collo, la gonna che scende fino a metà gamba con degli spacchi su entrambe le cosce. I capelli che non presentano nemmeno l'abituale rosa di carta che usa sempre così che una lunga cicatrice possa notarsi sul lato destro del capo , infatti non vi crescono capelli li. Gli occhi sono completamente struccati mentre le iridi viola creano di allungarsi oltre la pioggia per riuscire a vedere meglio mentre armeggia con i teli posizionandoli in modo da non schiacciare i fiori, tenuti a terra con dei sassi < ecco > un piccolo sorriso mentre continua a inzupparsi totalmente, le ginocchia ormai completamente nere per la sporcizia e la guancia destra presenta una macchia di fango, le mani infatti sono impastate di questo. L'altro potrà notare la sua figura ancora accovacciata prima che finalmente si rialzi dal proprio posto.

22:49 Saisashi:
 Procede indisturbato ed in totale pace. La via principale del centro è completamente deserta, gli unici a popolarla in questo momento sono i fantasmi della sua mente. Quasi gli sembra di percepirli di fronte ai suoi occhi: la sua paura, la sua tensione, il suo sentirsi inadatto e non capito...la sua indecisione su ciò che vuole fare da adesso in avanti. Il kage lo ha posto di fronte ad un bivio, e scegliere la strada da lui proposta, significherebbe andare contro a tutto ciò che fino ad oggi ha sempre pensato. Con il suono della pioggia contro l'asfalto che gli fa da colonna sonora, completamente immerso nei suoi pensieri, non sembra accorgersi di una presenza lungo la via del centro. A quanto pare non è il solo ad essere inzuppato fradicio, ma qualcun altro, per altri motivi a lui sconosciuti, sembra voler prendersi quell'acquazzone. Saisashi andrebbe a socchiudere gli occhi in silenzio, contemplando la pioggia con un lungo inspirare. Adora tutto di questo elemento, anche l'odore che si crea a contatto con il terreno. Sta per fare qualcosa che non fa da tanto tempo...qualcosa che era solito fare durante la sua vita in strada con Lind. Allargherebbe le braccia distendendole ai lati del corpo, dritte con la linea della spalle e dopo pochi istanti, si lascerebbe cadere all'indietro. Il corpo andrebbe ad impattare contro il terreno, senza avvertire nessun tipo di colpo o dolore. Il suo fisico è stato allenato così tanto, da non sentire più qualcosa di così piccolo. La testa nell'impatto verrebbe tenuta leggermente rialzata, poggiandosi poi a terra solo dopo aver disteso il corpo lungo il terreno. Il suo intento ? Semplicemente restare lì sdraiato sotto la pioggia, cercando di lavare via le sue preoccupazioni, in cerca di soluzioni [ch on]

22:57 Fumiko:
 Riesce bene nel proprio dovere, ci mette un po' ma alla fine tutti i fiori sono messi al riparo da qualsiasi goccia d'acqua che non venga versato loro con l'intento di farlo. Sorride un poco stanca mentre finalmente si riesce ad alzare, il corpo che si volta dopo aver dato un ultima attenta occhiata al proprio operato, infine si avvia ad attraversare la strada con passo lento per non scivolare a terra, ed è proprio quando attraversa che gli occhi che le si fermano sulla figura sconosciuta di Saisashi , che osserva per qualche secondo prima di impietrirsi sul posto vedendolo cadere, o almeno per lei si tratta di quello. Che si sia sentito male? La voce che rimane al proprio posto mentre il resto degli attrezzi viene sparso per la strada bagnata facendosi trasportare via dai fiumiciattoli creati naturalmente dalle pendenze varie . Le gambe che tentano di muoversi veloci come possono , le scarpette ormai fradicie che vanno ad impattare rumorosamente contro l'acqua mentre tenta di non prendere scivoloni. Solo una volta raggiunto il corpo a terra si piegherebbe e infine si inginocchierebbe al fianco destro, vicino la testa. Le mani gelide che andrebbero a prendergli subito il volto < Ei Ei! > preoccupata lo schiaffeggerebbe pure nel tentativo di farlo riprendere, non ha ancora capito il fare altrui < dannazione !> sbuffa forte cercando di mettersi sopra di lui a gambe aperte, le mani che tenterebbero infine di prenderlo per le braccia e quindi farlo alzare. Tocca all'altro dirle che non è necessario e che sta bene, e soprattutto che è uno stupido.

23:10 Saisashi:
 Anche questa sera la sua pace sembra stia per finire. Ormai è un rito quotidiano: esce, cerca di isolarsi un pò, si becca qualcuno che in qualche modo lo coinvolge in qualche stramberia. Ed è quello che sta per succedere. Tenendo gli occhi chiusi intento a godersi la pioggia, non si accorge di qualcuno che corre verso di lui. Tuttavia avvertirebbe una voce, senza capire di chi si possa trattare. Nemmeno il tempo di decidere il da farsi ed ecco che delle mani gelide poggiano sul suo viso <ma che....sono più fredde della pioggia!> esclama senza capire che cosa diamine stia succedendo tutto d'un colpo, per poi sentirsi schiaffeggiato in faccia <ma che c***o stai facendo, chi diavolo sei tu! MALEDET........> ed ecco che in questo momento, durante il suo più che giustificato sfogo, aprirebbe gli occhi sentendosi tirare le braccia verso l'alto....ciò che vede di fronte a se , non è facile da reggere tutto d'un colpo..non per lui almeno, famoso per la sua incapacità con l'altrui sesso. Il seno di Fumiko infatti, prosperoso e delineato del vestito bagnato, si trova proprio li di fronte al suo sguardo. Arrossisce senza riuscire a connettere, ancora non gli è chiaro chi sia e cosa voglia, e le sue verdi iridi passano ora al viso, che si trova più in alto rispetto alla posizione della testa di Saisashi. Arrossisce vistosamente, intento a balbettare, anche se non è facile da vedere con l'oscurità della notte e della pioggia, nonostante le luminarie del villaggio e le luci festose della Golden Week ancora in corso a KOnoha. <WAAAAAAAAAAAAAAAAAAA> si limita a gridare imbarazzato per sfogare il suo disorientamento. Tipico di lui. <che diamine fai, sto .be..be...bene insomma!!!> direbbe sforzandosi di non far calare lo sguardo sulle forme. [ch ON]

23:23 Fumiko:
 < più fredde della pioggia? > sarà anche per via del fango che gli avrà sicuramente lasciato in volto con quegli schiaffi e il ragazzo non sembra nemmeno capace di riconoscere una donna per adesso, usando termini che poco le piacciono. Ma fin qui non può fare granché se non provare a tirarlo su o al massimo trascinarlo fino al negozio. Solo che le sue grida la colgono completamente di sorpresa tanto che lo lascierebbe immediatamente tirandosi violentemente indietro in un gesto istintivo, le gambe che provano a indietreggiare dimenticando che vi è il resto del corpo del ragazzo. Il piede che finirebbe sulla gamba altrui fino a farla cascare giù all'indietro tra le gambe del ragazzo, le proprie che si alzano durante la caduta e finisce per inzupparsi ancor di più < coff coff > tossicchia violentemente, avrà bevuto pure acqua mentre tenta di rimettersi almeno con la schiena dritta < ai! > si lamenta infine andandosi a toccare i glutei che riporteranno sicuramente qualche danno di sorta e infine riesce a rimettersi seduta ,col volto diretto al ragazzo < ma cosa urli! > indispettita da quel comportamento tenta anche di alzarsi con poca grazia ed equilibrio, forse schiacciandolo un po ma non ne fa caso < che diamine ci fai a terra! Alzati adesso! > la voce candida e soffice in quel rimprovero. Sembra un gattino bagnato con quella furia che male le sta addosso, adesso tenta pure di tirarlo per la maglietta c ercando di alzarlo da terra è solo una volta che l'altro si ritrova alzato che tenta di trasportarlo al lato della strada dove sta il proprio negozio ancora aperto, le luci soffuse del interno che si intravedono .

23:31 Saisashi:
 La situazione si complica ulteriormente, come se già non lo fosse. Quella sconosciuta infatti, non contenta della reazione provocata in Saisashi, decide bene di spaventarsi per le sue grida, andando a cadere all'indietro proprio sulle sue gambe, senza dargli il tempo di capire che cosa fare. Probabilmente con la sua velocità avrebbe potuto prenderla al volo in un baleno, ma la situazione lo ha lasciato piuttosto spiazzato, tanto da non far girare la scimmietta battipiatti custodita all'interno del suo cranio. Fumiko cadendo all'indietro, ovviamente rincara la dose sollevando le gambe all'aria...ciò comporta una semplice cosa, data la sua gonna con gli spacchi. Il povero Saisashi, sollevando il busto per verificare che stesse bene, si ritrova con una vista diretta di fronte a lui, biancheria intima...se già qualche attimo prima poteva esplodere, ora la cosa si fa ancora più grave <co..co...co.> non riesce a completare la parola , deglutisce diventando rosso come un peperone <copritiiiiiiiii> riesce a sputar fuori dai denti quella parola tanto difficile, per poi adagiarsi nuovamente al terreno, distendendosi come se fosse privo di sensi, ad occhi spalancati e rivoltati verso l'alto. Si potrebbe quasi intravedere del fumo uscire dalle sue orecchie, per dissipare il calore che si è accumulato in viso. Cocciuta come pochi, Fumiko non si arrende e cerca ora di trascinare il ragazzo per la maglietta, che ancora disorientato, si solleverebbe sulle gambe, per poi venir portato verso meta sconosciuta <hey ma...ma si può sapere che su...succede??? Non si può nemmeno restare sdraiati a godersi la pioggia? E' forse reato dannazione??!> reagisce con fare e gesti tutti agitati e nervosi, verso quella ragazza che non ha mai visto prima. [ch ON]

23:43 Fumiko:
 Riesce a trascinarlo è solo una volta coperta dalla tettoia del negozio che si gira nei confronti del ragazzo, il volto completamente rosso facendo solo caso alle parole dette da lui < n-non è un mio hobby farmi vedere in intimo dagli estranei > la vocina che arrabbiata si farebbe più forte, quasi pericolosa in quei pugni chiusi accanto ai fianchi, le iridi sempre più sottili mentre lo osserva indecisa sul da farsi, se colpire o meno. Ma non fa nulla ovviamente ,un pensiero passeggero che poco si confà con la sua persona , o almeno così crede adesso < no che non puoi > indispettita va a voltarsi verso la porta aperta del negozio < se rimani là ti prenderai un bel raffreddore, e poi non ho visto mai qualcuno buttarsi così.. > si gira con lo sguardo ansioso ancora non del tutto sicura che l'altro stia bene , mentalmente < ho pensato che fossi svenuto o ti avesse colpito un qualche malore > oppure è abbastanza stupido da farsi prendere ovunque dalle sporcizie presenti per la strada, quali cacche di animali vari e sputi di gente , un mix di robe varie che evitano che la donna possa entrarci in contatto < su vieni > lo invita infine andandosi a riparare dentro il negozio attraversando una piccola porta in legno, dello stesso tipo dell'insegna . Quando l'altro passerà l'entrata, sempre che lo faccia, potrà notare file e file di fiori di tutti i colori i cui profumi si mescolano armoniosamente divenendo più forte grazie al l'odore della pioggia penetrato nel locale. La cosa particolare è che tutti questi sono sistemati in ordine di colore e tutti perfettamente piantati in vasi diversi. Alla propria destra un grande bancone si staglia contro il muro, un occhiata verso il luogo e rimane leggermente imbambolata prima che vada a dirigersi verso due porte che si trovano in fondo alla stanza quadrata. Aprirebbe con velocità quella a sinistra senza dire nulla e vi sparirebbe per qualche secondo prima di ritornare indietro con una pilla di asciugamani di tutti i colori < ecco prendine uno > un sorriso gentile infine mentre allunga la pila verso di lui, che sia entrato o meno non avrebbe accettato un no come risposta. Perciò attente in silenzio.

23:59 Saisashi:
 A quanto pare anche la ragazza sembra essersi imbarazzata almeno un minimo per quella scenetta improvvisa. In men che non si dica il genin si ritrova a non esser più colpito dalla sua amata pioggia. Guarda un istante sopra di se, riprendendo coscienza per quanto possibile, scrutando la tettoia sopra la sua testa. Sembra essere un piccolo negozietto, uno dei tanti di KOnoha. <non...non...non è un tuo hobby? E allora come lo chiami quel volo? E poi insomma...si cioè...metterti.....con ..con quelle.... sopra di me dannazione!> non riesce ad esprimersi a dovere, continuando ad imbarazzarsi al sol pensiero. Dopo tante battaglie, tanti allenamenti, sacrifici, superamento di problemi ecc, ancora non ha superato questo suo imbarazzo con le donne. <mh?> mugugna sbattendo le palpebre più volte con una smorfia stranita, fissandola in volto <non posso??? come sarebbe a dire.... mi stavo rilassado..e poi arrivi tu a prendermi a schiaffi..e ....e tutto il resto. Si può sapere chi sei??!> domanderebbe piuttosto agitato continuando con il suo comportamento intimidito, e le guance rosse <raffreddore dici? Bah, chissenefrega... non penso che potrei mai ammalarmi, e se succedesse non è nulla di che, passerebbe in men che non si dica... e poi mi sono solo lasciato cadere a terra, che c'è di strano?> beh le persone normali non lo fanno, ed anche se il suo fisico è orma resistente oltre livelli umani, chi può immaginare che lui non si ammali quasi mai, e che una caduta del genere non la avverte nemmeno? <pfff...malore? non potrebbe mai succedere..piuttosto tu , mi spieghi che ci facevi sotto la pioggia con questa tempesta? Non dovresti rintanarti a casa all'asciutto piutosto che importunare il Sublime sottoscritto?> si indica con il pollice della mancina chiamandosi con il suo "soprannome" attribuito da se stesso, con cui ormai ha una certa fama nel villaggio. Fisserebbe poi la ragazza, seguendola con le iridi smeraldine. Fa spallucce, muovendo qualce passo con aria annoiata, e smorfia di chi non comprende, entrando all'interno del locale. Il profumo intenso gli inebria le narici, forse fin troppo forte. Solo ora si rende conto di che negozio sia quello, e di come i fiori siano disposti in maniera maniacale per colore <wow...ehm..è tuo questo posto? Che voglia mettere tutto in ordine di colore> direbbe guardandosi intorno scrutando i vari fiori nella loro disposizione. Osserva gli asciugamani che gli vengono posti per poi girare il capo in altra direzione, con un'espressione buffa imbronciata, ed occhi che si assottigliano <non mi serve uno di quelli, ti ringrazio> abituato negli anni di strada, adora la pioggia, ed essere fradicio, non gli importa di ammalarsi. Ma la motivazione reale, è che non vuole togliersi i vestiti fradici per poi asciugarsi, è troppo timido. [ch ON]

00:13 Fumiko:
 < certo che parli troppo tu > borbotta comprensibile, il tono che volutamente si fa sentire dal ragazzo, sempre che l'altro la ascolti < s-sono venuta ad aiutarti > batte i piedini per terra con gli occhi che lanciando scintille nella sua direzione, i panni puliti che oscillano pericolosamente tra le proprie braccia < son caduta perché hai iniziato ad urlare quando volevo aiutarti > continua ancora più imbronciata adesso < quelle? > di certo non capisce al volo, non aveva nulla in mano perdendo pure i teli per coprire le piante < mi chiamo Fumiko e lavoro qui, diciamo che per metà è mio > ci sta solo lei là dentro ormai, da quando l'anziana signora che lo gestiva non ha avuto problemi di salute < e mi spiace ma non posso stare a guardare qualcuno che fa cose tanto stupide > gli da infine le spalle allontanandosi verso il bancone su cui poggia i teli, rabbrividisce dal freddo e così ne prende uno e si copre le spalle nude e bagnate , un altro che passa sui capelli togliendo quante più gocce può < stavo andando a riparare i fiori della parte opposta della strada, purtroppo non ho avuto tempo prima per colpa dei clienti ma adesso ci sono andata. E non era mia intenzione disturbare alcuno, solo cercare di capire come stessi > e si imbroncia di più portando un poco fuori il labbro inferiore coprendo un poco il piercing argentato. < è per non confondermi ed essere più veloce > spiega pratica < vado a cambiarmi, fa come fossi a casa tua > ovviamente non deve azzardarsi a toccare nemmeno un singolo petalo di alcun fiore o avrebbe rischiato molto più che un infarto dovuto alle proprie forme < torno subito > e nuovamente sparirebbe come una scheggia dentro la stanza precedente, chiudendosela dietro le spalle.

00:27 Saisashi:
 In effetti Fumiko ha ragione. Quando Saisashi è in imbarazzo o in difficoltà diventa logorroico, iniziando a parlare come una macchinetta, nell'intento di sembrar più disinvolto e non bloccarsi come un ebete. <aiutarmi....?> inarca un sopracciglio osservandola stranito, mantenendo quel suo solito broncio con fronte corrugata. <si...que....quelle insomma.... oooh lascia perdere > fa cenno con la mano per poi scuotere il capo cercando di andare oltre, meglio evitare il discorso, si imbarazza troppo. Ascolterebbe poi il racconto dell'altra per quanto riguarda il negozio <uhm capisco..> lui non ha mai avuto un lavoro, se non quello del ninja, enon sa bene cosa significhi tenere un negozio. <beh, quindi tu sei una che schiaffeggia a priori tutti quanti con quelle manine gelide come un cadavere??> domanderebbe ironico per poi procedere <ah beh..ok.> concluderebbe senza aver il ttempo di connettere, vedendola arretrare verso una porta che poi chiude dietro di se. Fare come se fosse a casa sua? In una fioreria? Beh cosa farebbe normalmente a casa propria, o meglio a casa Mekura? Sicuramnrte cercherebbe del cibo, a quest'ora lo stomaco brontola, e si abbufferebbe senza tregua. Ma questo non pare luogo ideale per trovar da mangiare. Smorfia buffa, sguardo che si posa prima sui fiori, poi sugli asciugamani <pfff...eh va beh..> fa spallucce per poi andare ad fferrarne uno..tanto vale far passare il tempo mentre l'altra si cambia. Non che gli dispiacesse vedere le linee aderenti del vestito bagnato. Andrebbe quindi a sfilarsi con entrambe le mani la canotta lasciandola cadere a terra <c***o! mi dimentico sempre di questa> direbbe osservando la pettorina da 50 kg, che slaccia sul fronte, per poi adagiarla a terra. Se la lasciasse cadere, probabilmente sfonderebbe il pavimento. Una volta mostrato il suo fisico asciuto e muscoloso, pieno di cicatrici e segni di duri allenamenti, aprirebbe l'asciugamano, per poi iniziare ad asciugarsi il busto, passando poi a braccia, viso e capelli, che una volta strofinati, tornerebbero scompigliati come suo solito. Al contrario di Fumiko non patisce freddo ne altro. <fiu...> pronuncia mentre porta a termine il suo operato. [ch ON]

00:37 Fumiko:
 Per le mani gelate l'altro ha ragione ma è stata un bel po di tempo fuori, impedita dal vento e dalla pioggia per rendere il proprio lavoro efficace fin da subito. Il tempo che passa dentro lo stanzino è esiguo, e infatti poco dopo ne uscirebbe tranquillamente con indosso una fascia a coprirle i seni e una salopette grigia a pantaloncini, molto comoda. I piedi sono invece trattenuti da un paio di infradito argentate e i capelli sembrano essere stati solo tamponati con un asciugamano. E com'è normale che sia gli occhi della donna vanno a posarsi sul corpo del ragazzo, un lieve rossore le colora le guance ma non vi è nessuna malizia nel guardarlo, quanto più una certa curiosità per quei segni evidenti, un po come la cicatrice sul capo che porta con se. Non si esprime su questo portandosi infine dietro il bancone da cui ne estrae una bottiglia già aperta di Sake e due bicchieri < ne vuoi un po'? > ecco il metodo che la donna USA in quei momenti in cui sente freddo, qualche bicchierino consumato in totale calma per ritornare normale < per lo schiaffeggio era per farti riprendere nel caso fossi svenuto > non sa nulla di medicina e di cure , cosa che non l'hanno portata ad alzargli direttamente le gambe da terra < tu ti butti per strada sempre? > alza un sopracciglio con tono interrogativo cercando qualcosa in lui. Sospira un poco ritornando a bere il proprio bicchiere con la destra, la sinistra che strofina un panno sui capelli per poterli asciugare e osserva di sottecchi il giovane di fronte, che non sembra essere particolarmente a suo agio in compagnia di lei.

22:24 Saisashi:
 Fumiko non ci mette molto a tornare, e Saisashi si ritrova ad osservarla a petto nudo continuando con il suo atteggiamento imbarazzato. Il suo sguardo si incrocia un istante con il suo, capendo che la ragazza lo stava guardando, e tanto quanto lei andrebbe ad arrossire leggermente, per poi inclinare il capo facendo una smorfia disinteressata, così da non far capire il suo disagio. In che situazione si è cacciato? Procede quindi ad asciugarsi dandosi un ulteriore passata ai capelli, che restano ancora più scompigliati del solito. Andrebbe poi a mettersi l'asciugamano intorno al collo, con i lembi che poggiano sul petto. <uhm... > ci pensa un attimo, osservandola con la bottiglia di Sakè. L'alcool gli fa uno strano effetto, lo sa bene...non lo regge per niente, ancor meno di una donna, e questo in passato ha portato a situazioni tragicomiche che è meglio non ricordare. <beh ecco... non saprei..> vorrebbe bere in effetti, perchè bere lo aiuterebbe a rilassarsi un pò e scacciare per qualche istante tutti quei pensieri cupi e quei pesi che si porta sulle spalle. Fa spallucce. <capisco...quindi tu per far riprendere qualcuno che sta male...gli fai ancora più male. Entra nei medici di Konoha, sicuramente le tue doti saranno utili> direbbe ironico, accennando un ghigno che mostra i canini affilati ed i denti splendenti. <comunque non mi ero buttato per strada....è semplicemente qualcosa che mi piaceva fare quando la strada mi accoglieva ed era la mia stessa casa...> accenna qualcosadel suo passato, anche se nel villaggio è ormai abbastanza conosciuto, e lo era già ai tempi in cui viveva per strada facendo casino <cercavo di sintonizzarmi con il cielo...anche lui stava piangendo. La pioggia è sempre stata una mia grande amica...sai, al contrario delle persone, con lei potevo sempre confidarmi...potevo fidarmi ciecamente...sapevo che mi avrebbe ascoltato, in silenzio e senza giudicare...sapevo chenon avrebbe mai detto nulla di ciò che avevo dentro...che ci sarebbe sempre stata, perchè una volta cessata, prima o poi sarebbe tornata a farmi compagnia...maaaa lasciamo stare> entra in un discorso piuttosto intimo e filosofico, che non è solito fare..la sua corazza da spigliato e gorilla è molto più semplice da mantenere. <Piuttosto tu. Dovresti chiedere scusa. Hai interrotto il mio silenzio e momento di riflessione, mi hai prso a schiaffi e oltre tutto...HAI MESSO IN SERIO PERICOLO LA MIA SANITA' MENTALE! DOVRESTI STARE ATTENTA CON TUTTA QUELLA ROBA CHE TI PORTI IN GIRO!> arrossisce ancora, mettendosi a braccia conserte e facendo il broncio.

22:38 Fumiko:
 Recepisce bene l'ironia dell altro , la sente e ciò la fa imbronciare parecchio < dovresti ringraziare piuttosto! Se ti fossi trovato seriamente in pericolo ti avrei salvato la vita > sbotta perdendo un attimo il controllo, le labbra che poggiano sul bicchiere tracannando il liquido fino a finirlo < non vuoi bere? > ancora più seccata da questo, motivo per cui si riempirebbe un altro bicchiere e ne berrebbe qualche altro sorso, un calore che si espande dentro di se e che le dona un certo piacere < oh > non commenta oltre il passato dell'altro , sa quanto è come possa essere doloroso parlarne perciò distoglie semplicemente lo sguardo. E rimane ferma ad ascoltare quelle parole. Pensieri che le fanno aprire gli occhi leggermente di più e la bocca pure mentre si volta nuovamente a guardarlo . Di certo non lo credeva capace di pensieri tanto profondi < è vero.. Ma la pioggia non solo piange con te, ma si porta via tutto lo sporco che hai addosso > continua quella metafora che anche lei sente < amo l'acqua > e si lascia andare un pochino anche lei mostrando un sorriso più dolce, comprensivo < se hai bisogno che qualcuno ti ascolti > e lì prenderebbe lo sgabello e glielo metterebbe davanti < siediti e parlane con me. Sicuramente adesso penserai "perché dovrei raccontare delle mie cose ad una perfetta sconosciuta? " e io direi , appunto perché sono una perfetta sconosciuta, puoi parlare senza alcun freno, senza la paura che possa giudicarti perché non so chi sei , non so che hai fatto. Quindi non tenerti nulla dentro e parla > e lo incoraggia con un altro sorriso sedendosi sul bancone proprio di fronte lo sgabello , le gambe tenute chiuse per evitare altri incidenti di sorta , il bicchiere in mano < ma quale roba? > e no, non capisce ancora che si stia riferendo proprio al seno abbondante che si porta avanti, non conosce nessun uomo a cui le proprie forme diano fastidio.

22:51 Saisashi:
 <cooosa?! RINGRAZIARE!! > si lascia andare al suo atteggiamento buffo e scorbutico, sbraitando in modo agitato in sua direzione portando il pugno destro di fronte al petto, serrato in una morsa, chiuso in un pugno. <e come mi avresti salvato, facendomi diventare la faccia rossa a suon di schiaffi forse?? Si salvi chi può dannazione!> ribadisce quanto prendere a sberle una persona non sia un metodo efficace per aiutarla, utile solo a peggiorare le cose...o come in questo caso, far incazzare qualcuno <beh ti do un consiglio. Capitasse ancora, NON schiaffeggiare nessuno. Ti rendi conto che hai malmenato il SUUUBLIME?> direbbe con aria orgogliosa con il titolo da lui autoeletto, stesso con cui è ormai famoso all'interno del villaggio. <beh vedi....diciamo che l'alcool mi da uno strano effetto> china il capo annuendo con la testa senza dare troppi particolari. Ascolta poi le parol altrettanto profonde della deshi. Gli è difficile parlare in un certo modo, motivo per cui si è interrotto. La proposta improvvisa della ragazza lo lascia un istante paralizzato. Era totalmente inaspettata... per lui, nonostante abbia migliorato alcuni lati del suo carattere e della fiducia, e nonostante sia molto maturato dall'inizio del suo percorso ninja, parlare di se stesso, aprirsi, mostrarsi per com'è realmente, resta comunque un ostacolo difficile. Deglutisce rumorosamente, fissandola negli occhi con le iridi smeraldine. Probabilmente resta in silenzios olo qualche secondo, ma nella sua testa sembra un eternità. Riprende coscienza < ehm...> avrebbe così tanto da sfogare..da dire..da tirar fuori..eppure da quelle labbra non riesce ad uscire parola <ti ringrazio ma..non vorrei annoiarti. Non sono tipo che parla...non sono mai stato bravo con le parole> accenna nuovamnte qualcosa che lo riguarda, una parte del suo passato e del suo carattere, con cui ha lottato e lotta ancora oggi. Decide di non dare ulteriori spiegazioni per quanto riguarda la sua definizione di "roba". Meglio non entrare nel dettaglio. Nel frattempo la pioggia sembra non voler cessare, ed il rombo di un paio di tuoni, rimbomba all'interno del negozio.

23:06 Fumiko:
 Al suo gridare il corpo si fa più indietro, le braccia che si stringono sul proprio corpo , odia quando le urlano addosso in quel modo, e si vede negli occhi sbarrati e nelle gambe che salgono a proteggersi < credevo di aver fatto del bene > sussurra lievemente , la voce che si incrina . lo credeva seriamente nonostante i metodi poco ortodossi che ha usato su di lui, una situazione che le è sembrata un emergenza e quello era stato il primo istinto. E le parole che l'altro le urla contro non fanno che spaventarla ancora di più,non è abituata a rispondere a tono cercando sempre di mantenere un tono gentile e cordiale ma che non viene apprezzato da tutti. Ecco il motivo per cui i grandi occhi violacei della ragazza si fermano sul suo volto, in silenzio tombale, tremano visibilmente e infine eccole, lacrime su lacrime che rigano il volto della giovane donna. Non ricorda di qualcuno che le abbia urlato mai in quel modo. La destra che sale sugli occhi per nascondersi mentre il corpo è scosso dai singhiozzi vari e con la manica che asciuga le lacrime che non smettono di scendere < m-mi .. D-dispiace sigh > un rantolio che esce dalle labbra strette della donna che non smette di piangere adesso mentre non sente cosa le dice l'altro , non più ormai perché i singhiozzi si sono fatti sempre più rumorosi mentre rimane lì, il bicchiere che viene posato sul bancone ed infine va a nascondere il volto tra le ginocchia che abbraccia con forza. Di certo il ragazzo deve imparare le buone maniere da mantenere con una donna.

23:16 Saisashi:
 La reazione di Fumiko non era certa attesa. Non gli è mai capitato che qualcuno si mettesse a piangere di fronte a lui, non per il suo modo di fare. Dopo tutto sbraita sempre e strilla, ma tutti sanno che è il suo modo di mascherarsi, è la sua corazza, ed hanno imparato a conviverci. Una cosa però è certa: Saisashi, per quanto si mostri duro all'esterno, ha il cuore d'oro. Ritrovarsi di fronte ad una donna che piange, beh lo manda subito in tilt. Gli è successo solo una volta con Mekura, solo la causa del suo pianto non era stato il suo carattere estroverso. Comincerebbe a sventolare le mani al cielo, andand nel panico < no no no no!> si avvicina lentamnete a lei, guardandosi intorno cercando di inventarsi qualcosa. <non volevo, non devi piangere, eheheh> ridacchia nervosamente <io strillo sempre, lo sanno tutti, il SUUUUBLIME sottoscritto ha una gran voce> ridacchia cercando di far smettere la ragazza per poi avvinarsi ulteriormente <hey dai, cosa posso fare per farti smettere?? guaaaaarda un pò qua?!?> direbbe verso di lei ad un passo di distanza, inginocchiandosi per arrivare alla sua altezza, per poi infilare gli indici ed i medi di entrambe le mani ai lati della bocca, per poi afferrarne i bordi, e divaricarli, facendo quindi una linguaccia con una smorfia divertente, al quale unirebbe gli occhi storti, incrociando le iridi tra loro <BLEAAAAAAEEE> fa pure l'onomatopea per non farsi mancare nulla. Spera in questo modo di strappare una risata a Fumiko, così che cessi quelle lacrime.

23:30 Fumiko:
 Quelle parole prive di alcuna dolcezza che le causano un pianto incontrollato, qualcosa che non sa perché ma adesso che ha iniziato sente il desiderio di fare, come per liberarsi di chissà quale peso inconscio che la preme dentro in attesa di uscire. Motivo che nemmeno lascia che l'altro parli e il tono della voce si fa più alto, quasi a spaccare i timpani di chi le sta vicino , il petto che viene scosso sempre più violentemente e le ginocchia nude che vengono inzuppate da lacrime e lacrime . Una voce che sembra farsi più forte alle parole e al tentativo dell'altro di farla calmare . Ed ecco qui che inconsciamente la sinistra afferra il bicchiere e nulla, proverebbe a lanciarlo con forza verso la sua figura. Un gesto che non avrebbe mai compiuto normalmente e che nemmeno si spiega, un desiderio di farlo smettere di parlare che le fa stringere i pugni con forza . Magari prenderlo a pugni sarebbe stata una buona valvola di sfogo per lei. È appena lo sente più vicino che aprirebbe leggermente le gambe per poterlo guardare, ma quella smorfia che fa non la fa sorridere per niente, qualcosa che non trova divertente specialmente in quel momento < v-va .. Via! > dice infine nascondendosi nuovamente, non vuole che la presenza dell'altro possa scuoterla ancora. Mandarlo via è l'unica soluzione possibile, e pensare che lei voleva solo aiutarlo, adesso si ritrova invece a piangere. Avrebbe atteso che l'altro se ne fosse andato prima di scendere dal bancone, chiudere il locale e scappare verso casa propria . Avrebbe voluto avere lo spadaccino lì in quel momento. [ end]

23:41 Saisashi:
 Quel pianto si fa sempre più forte, quasi a rendersi assordante per i timpani del povero Saisashi. Il suo tentativo non sembra aver effetto, eppure non ha fatto nulla di che, stava solo parlando con i suoi soliti toni alti, non ha attaccato la ragazza in nessun modo. Interrompe la smorfia notando come questa non abbia avuto effetto, mentre l'altra prosegue ininterrottamente. Il genin non sa che fare, che avrà mai fatto di così grave da scatenare una reazione simile? Che sia pazza? Come se non bastasse, Fumiko afferra il bicchiere tirandoglielo contro. Il taijutser non fa una piega, prendendosi in pieno il colpo contro il viso, per poi fissarla con aria indifferente e tono che si fa di colpo basso. <beh...se è servito a farti star meglio..> direbbe con sguardo diverso rispetto a prima. Per un attimo si era distratto dai suoi problemi, ma ora ecco che gli piombano nuovamente addosso. Quasi rassegnato, pensando che come sempre non sia in grado di aver a che fare con le persone, che le parole gli portino soltanto guai, e che siano pochi disposti a scavare oltre la sua corazza, si alzerebbe mettendosi eretto, per poi dare le spalle alla ragazza, ascoltando la sua richiesta in silenzio. Si avvicinerebbe alla pettorina che aveva poggiato a terra in precedenza, al suo posto poggerebbe l'asciugamano. Si dimenticherebbe della sua canotta, ma poco importa, ne può comprare quante ne vuole con i soldi guadagnati con la vittoria del torneo dei villaggi. Procedendo nel silenzio, e con sguardo rattristico uscirebbe dalla stanza blaterano qualcosa <FUCK! non cambierà mai...tutto questo non cambierà mai...ecco perchè...perchè voglio sparire da qui...e poi quella...prima mi schiaffeggia, poi mi trascina dentro, infine mi tira in faccia un bicchiere e mi grida di andarmene...pff...> probabilmente Fumiko non riuscirà a sentire. Uscito dalla stanza, senza dire altro, tornerebbe sotto la pioggia, indossando nuovamnete la pettorina. I capelli si riempiono immediatamente d'acqua, e lo stesso il corpo, ora a petto nudo. Vagherebbe sotto di essa senza meta, con sguardo perso, per poi mettersi da qualche parte, lungo la strada, cercando di immergersi nuovamente nei suoi pensieri, in cerca di una decisione per la sua vita. [end]

Saisashi vaga sotto la tempesta con i suoi fardelli sulle spalle. Si sdraia per strada, lasciandosi bagnare dalla pioggia, intento a riflettere in cerca di una soluzione a questo strano periodo della sua vita. Fa la sua apparizione Fumiko, che dopo averlo schiaffeggiato, lo costringe ad entrare nel suo negozio, dove Saisa affronterà situazioni inaspettate.