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Imparare dai pescatori

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con Hajime

15:30 Hajime:
 Un altro giorno si palesa davanti agli occhi del ragazzo. Occhi arrossati, stanchi e che presentano una certa voglia di non fare assolutamente nulla. Ha mangiato una insalatona di mare per pranzo, gustandosi le peculiarità e le rarità che si possono trovare solo in queta parte del mondo. L'unica nota positiva di oggi. Infatti, anche se gli è stato assicurato che sarebbe stato contattato a giorni da qualcuno, ancora nessuna traccia di nulla. Dovrebbe tornare in quella locanda per saperne subito qualcosa? Non lo sa, però gli sembra stupida come cosa. Dopotutto ha firmato un patto di sangue, quindi non deve stare troppo a preoccuparsi di questo. E poi sa le regole adesso e presentarsi senza maschera, bhè, non sarebbe una genialata. Quindi, ad essere precisi, gli restano solo poche cose da fare. Ha deciso di offrirsi volontario, in un momento di pazzia, a dei pescatori del posto, allontanandosi dal centro di Kiri per raggiungere uno dei piccoli villaggi di pescatori nei dintorni. E adesso si trova a scaricare qualche barile contenente del pesce. Non ha chiesto ne di essere pagato ne altro, semplicemente di poter fare qualcosa. I pescatori infatti, partiti di notte con le prime luci dell' alba ancora molto lontane dal comparire, hanno accettato di buon grado una mano in più nello scaricare la barca con la quale hanno appena fatto ritorno. E ad essere onesti troppi pesci hanno trovato. Diverse tipologie, alcune affascinanti, altre meno. Alcuni hanno anche delle forme strane, sembrano avere dei baffi o delle strane spine sulla faccia, il giovane kusano non riesce bene a vederlo. "Che ci fa un ninja di Kusa da queste parti?" Gli andrebbe a chiedere uno dei pescatori, notando il coprifronte legato al bicipite destro del ragazzo. <Ammazzo... Il tempo...> Dice sogghignando in risposta, mostrando una dentatura bianca, molto di più dei propri capelli che sono decisamente sporchi. In effetti, guardando il look del ragazzo, non sembra affatto che stia passando delle ottime condizioni. Non si cambia da forse più di 24 ore ormai, dandosi si e no una veloce sciacquata con l'acqua quando ne ha avuto occasione. Indossa ancora tutto il completo che portava nel suo piccolo viaggio notturno nella palude, ovvero gli schinieri, i vambracci, l'armatura leggera e i guanti ninja. Ai piedi dei sandali marroni, mentre a coprirgli parzialmente le gambe dei pantaloncini grigi che gli arrivano alle ginocchia. Sopra una maglietta nera, a maniche corte, che non mostra nessun simbolo particolare. Ha legato il proprio coprifronte al proprio braccio destro, trovandolo oggi scomodo sulla fronte. In spalla ha lo zaino con tutte le sue cose. Ma ad essere precisi ha anche i due porta kunai/shuriken legati alle gambe, esattamente sulle cosce, con all' interno i kunai con arrotolate le carte bomba intorno e gli shuriken a spirale. Per finire ha dei porta oggetti legati ai fianchi. Al loro interno si può trovare due fumogeni, due bombe luci, due fuuda vuoti, un filo di nylon, una carta bomba mina e per finire due tonici, uno coagulante e l'altro per il mana. [Equip: Armatura leggera|Guanti ninja | Schinieri | Vambracci | 2 x porta kunai/shuriken | 2 x porta oggetti | 5 x kunai con carta bomba arrotolata | 5 x shuriken a spirale | 1 filo di nylon | 1 carta bomba mina | 1 tonico coagulante| 1 tonico recupero chakra | 2 x fuuda vuoti| 2 x fumogeni | 2 x bomba luce]

15:47 Hajime:
 Continua a fare il proprio lavoro a gratis, sogghignando continuamente tra se e se mentre quel puzzo di pesce morto non fa altro che entrargli nelle narici, senza però dargli troppo fastidio. Nota che quei marinai sembrano tutto fuorchè amichevoli o convinti dello stato mentale del ragazzo, però sanno che due braccia in più, specialmente se di un ninja, non fanno mai male, quindi non sembrano volerlo allontanare. Anche se, uno di quelli più grossetti, con un bel pancione che gli cade in avanti (chissà quanti pesci potrebbe nasconderci dentro... Forse bisognerebbe aprirgli la pancia per scoprirlo), con una maglia macchiata da chiazze di sangue dovute a tutti i pesci di cui si sarà preso certamente cura, gli si avvicina facendo una bella domanda con la sua voce roca. "sicuro di star bene ragazzo? non sembri affatto uno che stia... bene...". Scaricherebbe il barile a terra, dove li stanno raggruppando, davanti alla nave ormeggiata, prima di voltarsi per guardare quella figura. Si porterebbe una mano sporca anche da questa nuova esperienza, quindi unta e Dio solo sa cosa, tra i capelli bianchi, andandoseli a spettinare ancora di più, se possibile. Poi il giovane albino scoppierebbe pure a ridere divertito. Si appoggerebbe con la schiena a quel barile pieno, visto che non è poi questo gigante, non rischierebbe di scapotarlo. <Se io sto bene... Ma ti sei visto...? Sembri uno psicopatico spaccapesci... Probabilmente per la puzza che emana il tuo grembiule anche uno storpio cieco e senza arti potrebbe notarti...> Risponde senza troppi peli sulla lingua, provocando, dopo qualche attimo di silenzio, qualche risata tra quella ciurma di uomini senza dubbio esperti e vissuti in mare, persone che possono insegnargli così tante cose che lui neanche può immaginare. Non sembrerebbe essersela presa quello, infatti si avvicinerebbe, molto lentamente e goffamente, andando a sbattere sonoramente una mano flaccida e grassa sulla spalla del ragazzo, scoppiando in una burbera risata. "Hai fegato ragazzo... Ed è certo che non ci stai del tutto con la testa... Saresti proprio un buon marinaio..." E dicendo questo gli passerebbe oltre, puntando goffamente verso una delle casette, imprecando e dicendo agli altri che se ne starebbe andando a bere qualcosa. Il nome del liquore non riesce bene a capirlo il giovane kusano, ma senza alcun dubbio qualcosa di troppo forte per un quasi diciottenne (perchè dovrebbe avere più o meno quest'età Hajime). Mentre si gode questo momento di pausa, fissando la nebbia, non nasconderebbe un minimo di frustrazione per non riuscire a vedere perfettamente tra essa. Certo, passare così tanti giorni in questo posto ormai l'ha reso più capace di orientarsi, ci mancherebbe altro, però non lo è ancora perfettamente. Uno dei marinai sembrerebbe accorgersene, tanto che, dopo una bella scatarrata verso il mare, attirerebbe l'attenzione del ragazzo con un gesto, per poi aggiungere. "Non devi impuntarti nel fissarla come faresti con ogni altra cosa... O non ne uscirai mai... è un gioco di luci... Non cercare le sagome... Osserva le luci... Tutto ti sembrerà più facile... E non usare solo l'udito...". Fa una piccola smorfia il kusano, un po' infastidito da quel trattamento, come se fosse un poppante. "Non prendertela... Anzi... Se sei un ninja prova a salire in cima all' albero maestro... Da li guardati intorno e capisci bene quello che ti sto dicendo...". Mh... Potrebbe essere un ottimo consiglio? Dopotutto se vuole diventare un abile pescatore, allora deve imparare a vivere con una possibile nebbia costante. [Equip: Armatura leggera|Guanti ninja | Schinieri | Vambracci | 2 x porta kunai/shuriken | 2 x porta oggetti | 5 x kunai con carta bomba arrotolata | 5 x shuriken a spirale | 1 filo di nylon | 1 carta bomba mina | 1 tonico coagulante| 1 tonico recupero chakra | 2 x fuuda vuoti| 2 x fumogeni | 2 x bomba luce]

16:01 Hajime:
 Non restano chissà quanti barili da scaricare, o meglio, ne restano un po', ma tanto lui lo sta facendo a gratis per dare una mano, quindi fanculo e dare retta al consiglio che gli è stato dato è senza alcun dubbio la cosa più saggia e brillante da fare. <Vada... Però poi ho da chiederti delle cose... Devo sapere di più su queste specie di pesci...> Indica curioso con un gesto della testa i barili, visto che molti di quei pesci gli sono sconosciuti. "Ah... Tranquillo... Tanto non scappiamo da nessuna parte... Almeno in taverna... Ma prima impara ad essere un uccello nella nebbia... Poi puoi cacciare tranquillamente tutti i pesci che vuoi..." gli risponde quella figura del tutto anormale e puzzolente, che non conosce un briciolo di civiltà ed educazione molto probabilmente, come ogni buon marinaio di un piccolo peschereccio di Kiri insomma. E quindi, senza perdere ulteriore tempo, si risistemerebbe, staccando la schiena dal barile per riportare il proprio peso totalmente sulle gambe. Le allargherebbe leggermente, buttando il proprio baricentro all' interno di esse, lasciando appunto quei 50-60 centimetri tra un piede e l'altro per avere una maggiore stabilità. Poi, senza ulteriori ripensamenti, andrebbe a portare le mani davanti al petto, sollevando quindi le braccia all' altezza delle costole, per poi giocare con le dita, in modo di formare agilmente e facilmente il sigillo della capra. Fatto questo, senza stare a badare troppo alla respirazione (ormai è una prassi che ha fatto così tante volte che in realtà non dovrebbe neanche star troppo a concentrarsi), inizierebbe a focalizzarsi sulle proprie due sfere di energia. Per essere a tema, visto che ci troviamo a Kiri, un posto collegato all' acqua e sempre pieno di nebbia, le immaginerebbe una di colore grigio chiaro, l'altra azzurro acceso, quasi accecante. La prima sarebbe un' unione di tutte le proprie forze fisiche, raggruppate all' altezza della bocca dello stomaco, con energie che arriverebbero da tutti gli angoli del proprio corpo. Una volta arrivate tutte, comincerebbero ad ammassarsi e unirsi, modellandosi in una sfera perfetta. La seconda, quella abbagliante, raggrupperebbe tutte le forze mentali del ragazzo, richiamandole all' altezza dell' attaccatura nasale, tra un occhio e l'altro, proprio dove dovrebbe cominciare la mente del ragazzo. Queste, colme di tutti i pensieri ed i comandi portati dai neuroni del giovane, si unirebbero per formare una seconda sfera perfettamente liscia e perfetta. Le due, poi, sotto l'attenta guida della volontà del giovane, inizierebbero a roteare in senso orario. Un moto costante e lento alla prima apparenza. Ma un occhio vilige non avrebbe difficoltà a notare il costante aumento della velocità di rotazione. Raggiunto un valore accettabile per il giovane, le due sfere inizierebbero pian piano ad avvicinarsi, pronte a fronteggiarsi l'un l'altra. Arrivate quasi a contatto, sembrerebbero rallentare l'avvicinamento, mentre il loro moto rotatorio al contrario sembrerebbe accelerare, come se si stessero studiando e sfidando. Sotto l'attenta volontà dell' albino, però, esse inizierebbero pian piano ad unirsi, amalgamandosi in una terza sfera più grande, composta equamente da entrambe. E questa sfera sarebbe la fonte dell' energia che dovrebbe iniziare a scorrere nel corpo del ragazzo. Una carica così forte da farlo sentire più vivo che mai, come se fino a quel momento avesse semplicemente dormito e sognato. Quindi romperebbe il sigillo guardando davanti a se verso la propria meta. [tentativo impasto chakra][chakra 40/40][Equip: Armatura leggera|Guanti ninja | Schinieri | Vambracci | 2 x porta kunai/shuriken | 2 x porta oggetti | 5 x kunai con carta bomba arrotolata | 5 x shuriken a spirale | 1 filo di nylon | 1 carta bomba mina | 1 tonico coagulante| 1 tonico recupero chakra | 2 x fuuda vuoti| 2 x fumogeni | 2 x bomba luce]

16:17 Hajime:
 Muovendo i propri passi subito dopo, ecco che alternando le leve inferiori raggiungerebbe facilmente l'albero maestro. A dire la verità, visto da lontano, sembrava molto più basso di quanto non fosse. Ora che lo guarda da sotto, deve ammettere che effettivamente la punta è abbastanza in alto, tanto da sembrare un punto a se, isolato nella nebbia. Sorride, divertito da questa piccola sfida. Vuole scoprire cosa voglia dire giochi di luci, soprattutto imparare cosa voglia dire essere un uccello a caccia del pesce. "Che succede ragazzo... Paura?" Gli dice quello stesso di prima, prendendosi gioco di lui, scherzosamente... Forse. Si volterebbe l'albino, sogghignando divertito verso di lui, guardandolo dall' alto in basso per studiarne il fisico. <Mh... Si... Un po' di paura c'è... Metti che rischio di beccarmi un tuo sosia sulla punta... è un rischo da considerare...> Lo dice con tono gentile, quasi premuroso, proprio da paraculo. Ma prima di dare tempo all' altro di rispondergli, ecco che si concentrerebbe per accumulare del chakra sotto le proprie piante dei piedi. Lo scopo è molto semplice, creare una patina di diversi centimetri che investa il proprio arto e la superficie che sotto di essa si trova, qualunque essa sia, basta che resti una superficie ruvida e "penetrabile" con il proprio chakra. In questo modo, cercherebbe di formare un legame tra se stesso e quello su cui cammina, così da risultare una cosa unica, un unico corpo, quindi capace di muoversi su di essa in qualunque direzione, anche sfidando le leggi della fisica stessa. Dopotutto è questo che il chakra può permettergli di eseguire. Manipolare l'energia per far si di camminare anche in veritcale, creare un legame forte ed univoco tra i propri piedi e quello che c'è sotto così da poter correre su una superficie che, a vista di una persona normale, potrebbe risultare impossibile da scalare. E quindi, senza più timore ne altro, alzerebbe la gamba destra per prima, piegando il ginocchio verso l'alto, formando quasi un angolo retto tra coscia-ginocchio-polpaccio, per poi trasformarlo in un angolo piatto, con la suola del sandalo che andrebbe ad impattare sulla superficie del tronco. è un legno duro, lo può sentire semplicemente dall' averlo pistato. Ne deve aver viste parecchie, reggendo a sfide molto superiori rispetto al peso del ragazzo. Basti pensare che la sua larghezza è anche maggiore del busto del ragazzo, molto probabilmente. E quindi, dandosi uno slancio verso l'alto con il corpo, finirebbe per piegare in avanti la gamba appena appoggiata, con il ginocchio che farebbe da punta, per poi arrivare a sollevare l'altro arto per fare un procedimento molto simile a quello precedente. Così, trovandosi in una posizione perpendicolare al tronco e parallela al pavimento, inizierebbe anche a correre verso l'alto su di esso, alternando le gambe l'un l'altra, dettando il tempo con l'oscillazione delle braccia che accompagnano il movimento. Un piede sempre appoggiato in qualche modo sul tronco, per permettergli di restare saldo grazie al proprio chakra, fin quando non si ritroverà sulla punta, la propria meta. ][Equip: Armatura leggera|Guanti ninja | Schinieri | Vambracci | 2 x porta kunai/shuriken | 2 x porta oggetti | 5 x kunai con carta bomba arrotolata | 5 x shuriken a spirale | 1 filo di nylon | 1 carta bomba mina | 1 tonico coagulante| 1 tonico recupero chakra | 2 x fuuda vuoti| 2 x fumogeni | 2 x bomba luce]

16:35 Hajime:
 Eccolo li, finalmente tornato con la testa a posto, letteralmente. Infatti, salito quell' albero (non sa bene quanti metri, la nebbia non aiuta a rendere facile il calcolo) e arrivato in cima, potrebbe tornare in una posizione consona alle leggi della fisica. Non c'è molto da dire ad essere onesti, lo spazio non è poi chissà quanto, anche perchè i nodi delle vele che tengono su tutto quanto li si intrecciano e restano saldi, intemperie o meno, occupandone una bella porzione. Lui si trova sulle punte dei piedi, in un equilibrio che potrebbe sembrare precario, vista anche la costante oscillazione della nave, ma che per l'agilità del ragazzo dovrebbe essere più che sufficiente, almeno fin quando il baricentro del proprio corpo resta nell' aria delimitata dai propri piedi. Quindi... Inizia a guardarsi intorno, imprecando per quella fottuta nebbia costante. Digrigna anche i denti, infastidito da essa, non capendone la logica. O meglio, la logica e natura la capisce eccome, però a volte gli da proprio fastidio (?). Ma ha bisogno di calmarsi, prendere un profondo respiro per cercare di ottimizzare le proprie informazioni e capire la logica dei consigli che gli sono stati dati. Non deve cercare di identificare delle sagome o figure quindi, anche perchè è francamente impossibile. Ma allora cosa vuol dire osservare la luce? Cosa dovrebbe guardare? Non serve per identificare i bordi quest'ultima? Evidentemente non solo... Gli sta sfuggendo ancora qualcosa. Chiude gli occhi, sentendo i capelli bianchi che si muovono liberi nel vento, data l'altezza a cui si trova. Che cos'è la nebbia? La prima definizione che gli viene in mente è una cosa molto odiosa che ha dei pro e dei contro. Ma è evidente che non sia solo questo. Di per se la nebbia non è altro che acqua condensata in piccolissime gocce, ma forse è proprio questa la guida per trovare una soluzione a cui lui non aveva assolutamente pensato. L'acqua, o meglio, le gocce d'acqua, dovrebbero riflettere la luce, quindi creare una visione distorta di quello che hanno intorno, oltre che quello strano effetto che risulta evidente a chiunque guardi la nebbia, ovvero quella cosa simile al fumo. Quindi... Adesso si concentrerebbe ancora di più, avendo capito meglio cosa fare. A meno che un corpo non emetta una propria luce infatti, allora esso crea un' ombra. L'ombra dovrebbe ostacolare la luce, quindi anche quella riflessa dalle gocce. Il trucco dovrebbe essere semplice. Non deve guardare cercando delle sagome, deve guardare cercando di identificare le zone più scure/ombrose e quelle più luminose. Ecco la chiave per trovare le figure li dentro. Poi certo, fin quando non gli è addosso non può dire se si tratti di un fiore o di una palla di fuoco o una mazza enorme che ti viene addosso. Ma senza alcun dubbio aver realizzato questa cosa è già un punto di partenza. E quindi capisce anche cosa voglia dire la cosa di essere un uccello a caccia di un pesce. Non deve guardare la figura in se e per se, ma l'ombra che si rivela sulla superficie dell' acqua. Sorride ancora divertito, magari è riuscito a risolvere questo problema, localizzando forse qualche ombra nel cielo, che potrebbero tranquillamente essere stormi di uccelli o qualcosa del genere. Non può sapere cosa siano con precisione, ma sicuramente può sapere adesso che ci sono. Fa un' ultima smorfia, lasciandosi andare verso il basso e ricominciando la propria corsa per scendere da quella superficie, facendo lo stesso procedimento di prima, solamente adesso in direzione invertita.[Equip: Armatura leggera|Guanti ninja | Schinieri | Vambracci | 2 x porta kunai/shuriken | 2 x porta oggetti | 5 x kunai con carta bomba arrotolata | 5 x shuriken a spirale | 1 filo di nylon | 1 carta bomba mina | 1 tonico coagulante| 1 tonico recupero chakra | 2 x fuuda vuoti| 2 x fumogeni | 2 x bomba luce]

16:46 Hajime:
 Prima di arrivare completamente a terra, quando attraverso la nebbia riesce a rivedere le ombre che prima non notava, ma che adesso stanno a fargli capire che tra poco dovrebbe vedere delle sagome, si lascerebbe andare dal tronco, spingendo con entrambe le leve inferiori, piegandosi sulle ginocchia e sbilanciandosi sulle punte, per poi darsi uno slancio con la muscolatura delle cosce e dei polpacci in avanti. Quindi, facendo questo tuffo, andrebbe anche a portarsi le ginocchia al petto, nel movimento, chiudendo anche le braccia intorno ad esso per abbassare la testa in avanti. Sfruttando lo slancio del proprio corpo quindi farebbe una capriola seguendo quella direzione, ovvero in avanti. Fatta questa rilascerebbe dalla presa le gambe, tornando a distenderle e separando quindi le ginocchia dal petto. Non le lascerebbe totalmente rigide, comunque sia, infatti gli arti inferiori resterebbero un po' piegati, come degli ammortizzatori, pronti ad impattare e quindi ammortizzare l'atterraggio ed il peso del corpo, per evitare ripercussioni sulla schiena. Questa resterebbe il più possibile dritta però, in modo di scaricare il peso in maniera più perfetta possibile, le stesse braccia si allargherebbero, distendendosi e, a differenza degli arti inferiori, restando un po' rigide perchè più restano larghe, più l'equilibrio del ragazzo sarebbe maggiore. Quindi, atterrando, dopo un attimo di pausa in cui permette al proprio corpo di stabilizzarsi, abbasserebbe gli arti superiori e tornerebbe a distendere quelli inferiori, così da tornare in una posizione normale. <I consigli e le informazioni sul pesce un' altra volta... Quello che m'hai insegnato oggi vale già molto... Grazie...> Lo dice in totale onestà e calma, anche perchè senza alcun dubbio solo da persone che hanno vissuto tutta una vita in un posto del genere puoi ottenere informazioni importanti, conoscenze che sicuramente risulteranno utili per la sua professione. E come si dice, quando si ottiene qualcosa, mettilo da parte che tutto fa brodo (?). O era impara l'arte e mettila da parte, ma vabbè, stessa cosa (?). Quindi, anche se in realtà non si sente che deve sdebitarsi troppo, adesso che ha il chakra attivo e quindi il massimo delle proprie forze, si avvicinerebbe a due dei pochi barili che restano da scaricare. <Prendo questi due e poi vado...> Dice, afferrando quelle due botti piene di pesce, sollevandole e portandosele dietro. Scenderebbe dal pontile della barca, attraverso la trave che i marinai hanno posto come ponticello tra essa e il ponte della banchina, per poi andare ad appoggiare le casse vicino a quelle già scaricate. E quindi si volterebbe, direzione non bene precisata, ma sicuramente nei pressi del villaggio di Kiri, visto che aspetta ancora una risposta. [chakra 40/40][Equip: Armatura leggera|Guanti ninja | Schinieri | Vambracci | 2 x porta kunai/shuriken | 2 x porta oggetti | 5 x kunai con carta bomba arrotolata | 5 x shuriken a spirale | 1 filo di nylon | 1 carta bomba mina | 1 tonico coagulante| 1 tonico recupero chakra | 2 x fuuda vuoti| 2 x fumogeni | 2 x bomba luce][end]

Trovandosi a Kiri e non avendo niente di meglio da fare, visto che deve aspettare di essere contattato, Hajime decide di aiutare dei pescatori, ricevendo anche consigli che possono essere utili nella sua professione, consigli che proverebbe ad applicare fin da subito.