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Passeggiata verso casa, e le mutandine nella carta

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con Fumiko, Sumon

00:19 Fumiko:
  [Verso casa] Continua distratta quella strada verso casa, i paesi che si muovono lenti durante il percorso mentre non bada a nessuno di quei pochi che ancora si aggirano per le strade. La scatola ancora per le ,amo ormai vuota, il piccoletto ha una pancia abbastanza grande per la sua età , un pensiero che la fa sorridere. Ed è proprio quando riaprirebbe gli occhi,c che le iridi violacee si fermerebbero su dei capelli che riconosce, e poi ovviamente sulla figura del ragazzo poco più in là. Di buon umore si scorderebbe la pedata che gli avrebbe regalato dritta dritta nella schiena, ma infondo se l'era meritato . Alza la mano in alto, la destra per la precisione, mentre la agita < Kumon! > un sorriso mente lo saluta provando poi ad avvicinarsi ulteriormente alla sua figura, gli occhi che si stringono un poco sotto il peso del sospetto < non è che stai ancora guardando o provando a guardare le intimità delle ragazze vero? > soffia me re indaga, il volto che si farebbe più vicino sè possibile, la destra adesso libera dalla scatola che si poggia sul fianco, il piede destro che inizia a battere ritmicamente al suolo < e non dirmi bugie! > e si comporta nuovamente da sorella maggiore nel momento di fiutare una qualche possibile bugia, o pronta per una bella strigliata.

00:31 Sumon:
  [Strada] Immerso nei propri pensieri e intento di sbirciare le intimità delle belle ragazze, una voce che si fa spazio tra quelle poche eprsone lo risveglierebbe in quellaa sorta di coma a occhi aperti,e fin da subito una volta spalancate le palpebre, comincerebbe a guardarsi attorno con sguardo indagatore <cosa?> perplesso inclinerebbe il capo verso la spalla sinistra <veramente sarei Sumon ma...> non completa la frase che la ragazza lo prenderebbe in contropiede, e cordendosi delicatamente il labbro inferiore con gli incisibi, inarca la schiena leggermente indietro come a voler prednere un attimo le distanze, poi, una volta che l'altra ha espresso la sua domanda, con un sorriso malizioso e di sfida stampato in viso, cerca di andare incontro alla ragazza, e protraendo il busto in avanti, collocherebbe il viso di fronte al suo, a circa una ventina di centimetri, o forse anche qualcosa di meno, <certo che guardo el intimità altrui>, l'indice della mancina si sollerevebbe per sfiorare con il polpastrello il mento altrui <sopratutto delle ragazze almeno belle quanto te>,e di nuovo con il sorriso stampato in viso, presta attenzione a ogni sua possibiel azione.

00:39 Fumiko:
  [Verso casa] < oh > il volto che si arrossa violentemente, il cuore che batte forte mentre si piaga in avanti in un inchino, le mani strette in grembo e il volto stretto in una smorfia di dispiacere < scusami,con avevo intenzione di sbagliare il tuo nome Sumon > rialzerebbe il volto finché il cuore non si ferma a trovarselo così vicino al proprio volto, e le parole che ne seguono la fanno indietreggiare se possibile di qualche passo < non devi farlo! > cerca di tornare seria , il volto ancora ben colorato e la voce che non si eleva più udì un sussurro < così non troverai una ragazza > e questo è un dato di fatto, mentre le braccia si incrociano sul seno andrebbe a riservargli un occhiata di sbieco , il Bento ben schiacciato in modo di coprire il seno < io stavo tornando a casa, che dici se facciamo un po di strada insieme, sempre che tu vada da questa parte > indicherebbe la strada con il dito, quella da dove probabilmente è arrivato il ragazzo < e poi non ti ho visto più in accademia > riprende a parlare con lo sguardo che si rifiata sul volto altrui < ti è successo qualcosa ? >. Chiede curiosa e ansiosa della risposta, immaginando chissà quali catastrofi possano essere capitate al bianco < e no, non è perché mi sei mancato > e con ciò andrebbe a seguire quella strada che ha già intrapreso, con o senza il ragazzo.

00:56 Sumon:
  [Strada] perplesos osserva la reazione della ragazza quando le viene fatto notare di coem ha sbagliatoa pronunciare il suo nome <Ma... in realtà non gli davo peso più di tanto>, commenta facendo spallucce con una mezza smorfia che torna a tramutarsi in un sorriso. NOn appena l'altra si fa indietro, le da pochi secondo di tempo ed ecco che [Tap-tap] si farebbe avanti di un paio di passi per cercare di ristabilire distanze simili a quelle precedenti, <non dire così che porta sfiga! comunque ok> con un cenno del capo la inviterebeb a procedere <andiamo, non ho nulla da fare>, e senza il minimo preavviso cerca di afferrare la mano sinistra della ragazza con quella sua destra,e come farebbe un bambino ecco che verrebbe fatta ciondolare avanti e indietro. Compiaciuto solleva il mentoe emette uno sbuffo di fumo dalle narici <lo sapevo che ti sarei mancato, eheh!> lentamente le guance alla domanda assumerebbero un colorito più scuro della sua pelle già mulatta <vedi, ieri ho provato a sigillare le mie mutande, così... per fare un pochino di esperienza>, nervoso calcerebbe un sassolinoa terra <ma poi quello stupido vento ha fatto volare via i foglietti!>

18:50 Fumiko:
 Continuerebbe a scusarsi se la propria attenzione non verrebbe trascinata verso altri argomenti più spinosi , e tenta di fare ancora qualche passo indietro cecando di allontanare il proprio seno dalla sua faccia, che ormai sembrano essere diventati due calamite. < non è portare sfiga, se ti getti su.. Su > le mani che coprirebbero i seni in tutta risposta per fargli capire a cosa si riferisce < prenderai solo schiaffi > e lei già gliene ha dati. Immagina soltanto quante altre donne lo hanno fatto. Non si aspetta mica che l'altro la afferri così , quel contatto che la fa irrigidire parecchio e la mano infine viene stretta tra la sua < a-aspetta > tenterebbe di parlare, ribellarsi , sperando che l'altro la ascolti e non faccia di testa propria. Ormai i piedi che vengono fatti muovere per forza di cose, quell oscillare avanti e indietro che le tira un poco il braccio , motivo che la porta a correre dietro di lui < ma non i tuoi modi > tenta di farsi sentire ancora e ancora e a quelle sue dichiarazioni di sigilli e mutande il volto diventerebbe ancor più porpora se possibile < c-che significa che hai provato a sigillare le...le > non riesce nemmeno a nominare l'intimo , solo per la paura che l'altro per colpa di quell esperimento, non ne indossi completamente < le hai... V-vero? > si fermerebbe cercando di arrestare anche il moto altrui, il seno che per forza di cose molleggia , gli occhietti che si fermerebbero sul suo volto cercando una risposta seria

19:09 Sumon:
 <cerca di tenere la sua mano stretta tra le proprie dita incurante di come l'altra stia cercando di liberarsi, semplicemente si limiterebbe a stringere un pochino di più la presa senza però arrivare al punto di poterle infierire il minimo dolore. Sorride divertito all'intento della ragazza di volersi coprire i seni ma non da peso al gesto continuandoa camminare a costo di trascinare l'altra con se, <quali modi?> le domanda guardandola con al coda dell'occhio e potendo la punta del naso versso l'alto e socchiudendo le palpebre cerca di dare un impressione austera di se, fiera <io sono una personcina carina e graziosa!>, e conseguentemente annuirebbe più volte di fila per cercare di raffozare e dare valore alle sue stesse parole. La resistenza di Fumiko nel volersi fermare lo lascerebbe con la gamba destra tesa che non riuscirebbe a toccare terra a causa della forza opposta altrui che la ferma <uhm?> incuriosito molla la presa della sua mano e si volterebbe verso di lei per cercare il suo sguardo <significa che lo detto, le ho sigillate!>, l'indice della mano destra spavalda verrebbe protesa verso la guancia della ragazza per punzecchiarla sulla gote <beh? ti sei morsa la lingua?>, le sorride dolcemente e innocente, mentre il basso le mani si incontrerebbero per andare a sbottonare il primo bottone dei propri pantaloni <ovvio che le ho, vuoi vederle?>, e con la linguetta della zip afferrata tra i polpastrelli pronto a tirarla giù, aspetta solo un consenso altrui per procedere.

19:25 Fumiko:
 Sbuffa spazientita dal comportamento dell'altro , cerca di tirare il braccio a se , ma poco fa , per la poca forza che possiede < questi modi ! > la voce che si alzerebbe di un po e rinuncia a liberarsi definitivamente, sicura che non l'avrebbe mollata nemmeno se si fosse accasciata a terra (?). Ormai nemmeno lo guarda più , si limita ad osservare avanti e ascoltarlo semplicemente < n-non direi > soffia in sua direzione contrariata abbastanza , però un po' se la ride, sotto sotto. Fino a che la mano non viene mollata e può infine fermarsi e liberarsi < n-non devi nemmeno costringermi > la sinistra che afferra la destra delicatamente m massaggiandola. Non sopporta più di tanto il contatto fisico , specialmente quando ha esplicitamente fatto capire che non le piace. E si becca pure quel buffetto sulla guancia . Chiude gli occhi stringendoli appena , non le ha fatto di certo male ma non se lo aspettava. È un attimo e poi li riapre, e gli occhi scendono sulle mani di lui, sul fatto che si stia spogliando davanti a se . Rimane inorridita, le guance completamente Bordeaux , nemmeno quello si aspettava sinceramente. Solo alle parole di lui riesce a riprendersi < AAAAH > e nulla, carica la destra allungando il braccio al massimo, la mano aperta e tenta infine di dare un sonoro schiaffo alla sua guancia sinistra con tutta la forza che ha. Il tutto continuando ad urlare e una volta che la mano avrebbe impattato contro di lui chiuderebbe gli occhi. Spera solo di averlo fermato prima che possa fare qualsiasi cosa .

19:42 Sumon:
 Le dita che gestiscono il bottone e la patta dei pantaloni che può aprire da un momento all'altro se non fosse che paralizzato dalla paura di quell'urlo improvviso, lascia che un oggetto non identificato impatti sul proprio viso che si deformerebbe di conseguenza, con tanto di occhi che per una frazione di secondo uscirebbero dalle orbite allungandosi a dismisura. Una scena che sarebbe interessante da vedere in rallenti, mentre il corpo del ragazzo verrebbe proiettato sempre più verso la vetrata di un negozio e [Stonk], fortuna vole che non si rompe, ma le persone all'interno del negozio saranno costrette a guardare la faccia del ragzzo spiaccicata e deformata dell'aspirante ninja che lentamente scivola sempre pèiù giù verso il basso in un cigolio costante che lo accompagnerebbe fino a quando in un tonfo il suo corpo non si accascia a terra. <CHE MALeeeee! male male male!>, con gli occhi lucidi si siederebbe a terra a gambe incrociare e con entrambe le mani che sfregano la guancia in una sorta di massaggio alla ricerca di un qualche sollievo, ma l'unica cosa che percepisce è il bruciore della guancia che si fa sempre più intenso. I pantaloni sarebbero rimasto solo sbottonati, nulla di più, non sono scesi e la ragazza non dovrebbe aver visto più del dovuto <ma che ti è preso? volevo solo farti vedere l'elastico delle mutande!> le risponde imbronciatomentre prova a mettersi in piedi per andare in contro alla ragazza. Richiuderebbe il bottone e ancora un pochino dolorante trova difficile a sorridere, almeno ora. Con la destra che ancora massaggia la zona interessata, resta li, imbambolato di fronte a lei, in attesa di qualche sua reazione.

19:51 Fumiko:
 La mano che brucia sotto quello schiaffo inferto con tutta la sua forza, impatta contro il volto di lui mandandolo poco più in là a schiantarsi contro il vetro di qualche negozio. Gli occhi che vengono aperti e vedendolo lì a terra un poco di rimorso lo prova, poco però , in quanto ancora seriamente infastidita dal suo comportamento. Incrocia le braccia sotto i seni, tra l'imbarazzo e la rabbia che prova, lo guarda di sottecchi pure mentre l'altro sente il bruciore sul proprio volto. < n-non voglio vederlo > ancora rossa in volto cerca di allontanarsi da lui, < vuoi accompagnarmi o no? Ma non dovrai molestarmi in alcun modo, diretto o indiretto > e inizia a dettare delle regole che l'altro potrebbe non ascoltare , è solo dopo che questo le abbia ascoltate e accettate, avrebbero continuato a camminare verso casa della donna. E no, non lo avrebbe invitato ad entrare [ end ]

20:03 Sumon:
 dolorante mentre la mano massaggia la guancia le sue palpebre sfarfallano alla domanda apparentemente retorica della ragazza. Inclina il capo verso la spalla destra, prova a prestarle ascolto, ma gli occhi si fanno lentamente vitrei, forse una mosca si posa anche sulla sua palla dell'occhio e lui non reagisce, il suo cervello si sarebbe spento non appena l'altra ha cominciato a impartire le direttive <è cosa... Hem, s-si certo>, le annuisce e questa volta, senza allungare la propria mano verso la sua, si limiterebbe a spostarsi in parallelo a lei,a circa in metro di distanza, con le dita intrecciate tra di loro dietro la nuca,e le gambe che più lunghe di quelle della ragazza, adatterebbero la propria andatura a quella alturi, lasciando che sia l'altra a decidere la direzione da intraprendere.

Semplice passeggiata con Fumiko