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Queste Stelle A Chi Hanno Sorriso Questa Sera?

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con Koichi, Masamune

22:22 Masamune:
  [ponte] Sono passi lenti i suoi, ormai. Strascicati, svogliati, stoici passettini uno in fila all'altro. Sena far baccano su sandali di paglia, chè di notte la gente dorme, e magari, tra quella, vorrebbe esserci anche lui. Ha già dormito all'aperto, sotto le stelle. Ha dormito entro grotte, sopra alberi, in mezzo a steli d'erba. Non che ci si faccia troppi problemi ma, quando si cammina a metà di un ponte sul suo piancito di legno, c'è quel qualcosa che fa venire in mente paese abitato, finalmente. Quello, assieme al tipico odore di animali da fattoria che rende meravigliosamente e profumatamente agreste la vicinanza di vita. E lui ci ringhia, alla vita. non coi denti, con la pancia. Perchè anzichè essere lui a dar morsi a qualcosa per placare la fame, è la fame che sta dando morsi a lui inesorabilmente. E lui, nel suo sacco a tracolla, ha finito le provviste. CI spiace luna calante, ma questa sera le tue stelle aspetteranno, dovesse anche intrufolarsi di soppiatto dentro una qualche finestra aperta malamente. Non che la sua figura ispiri chissà che scorribande, intendiamoci. è un ragazzo, in fin dei conti, di 19 anni, forse anche meno. con uno yukata di canapa sopra una sottoveste bianca, un po sgualcito e sporco che gli arriva a metà dei polpacci. nella obi che glielo tiene racchiuso, un bokken di legno pende incastonato, che forse farebbe meglio ad usare come bastone da passeggio non fosse che sarebbe troppo disonorevole per la via che sta seguendo. <yaaawwnnn....> la mano davanti alla bocca, una lacrimuccia schiacciata al lato dell'occhio destro. Ormai è visibilmente stanco, nella sua andatura ciondolante, ma nondimeno seguita a voler passare il ponte per trovarsi a kusa nel iù breve tempo possibile.

22:48 Koichi:
  [Ponte Tenchi.] Un cielo scuro, stelle che si evidenzierebbero in quel firmamento ed un paesaggio apparentemente solitario, tranquillo, da raggiungere e far sì che i propri passi, lenti, possano scandirsi. Piccole falcate, che permetterebbero un movimento lento, quell'accelerazione necesarria per potersi godere del panorama circostante e per potersi deliziare accuratamente. Difatti, stretta nella mancina mano, potrebbe comparire una busta cartacea, da cui fuoriuscirebbero semplici spiedi in legno, che attraverserebbero più porzioni di carne e vari condimenti. Quasi come se fosse un tesoro, tenterebbe di far molta attenzione a quel contenitore, affinché questo non caschi al suolo, su quelle pedane lignee. Esatto, i propri piedi sarebbero già a marcare il territorio, al di sopra del ponte Tenchi, distanziandosi lentamente dal plesso cittadino, in una direzione che potrebbe risultare opposta a quella adoperata dall'altro individuo, moribondo. Al contrario di quest'ultimo, il Chuunin si dimostrerebbe esser avvolto da un capo sicuramente più pulito ed ordinato, con un tessuto d'ottima fattura. Un Haori nero che presenterebbe una scollatura a v, lasciando appena intravedere parte dei propri pettorali, sviluppati seppur non sia un essere umano che basa sulla forza fisica il proprio centro. Al di sotto, dei semplici pantaloni elasticizzati che fasciano le leve inferiori, fino alla caviglia, ove si stringerebbero maggiormente, a favore di un paio di calzari, semplici e scuri, tipici del proprio mestiere. Equipaggiamento totalmente presente con sé, non volendo comunque abbassare la propria attenzione, rimanendo totalmente padrone di ogni minimo rumore o segnale di pericolo. Per tale motivo, il flusso energetico, frutto delle energie fisiche e psichiche, si troverebbe già in circolo, all'interno dell'organismo maschile, come un torrente in piena che fluirebbe in tutta l'estensione d'egli, fino alla sua naturale fuoriuscita mediante i punti di fuga. Silente, probabilmente più occupato ad agguantare con la destra uno spiedo e lasciar che quest'ultimo possa avvicinarsi alle labbra, lievemente schiuse. Un semplice istante, prima che i denti vengono evidenziati, nell'atto di addentare quelle prelibatezze, di cui avrebbe fatto carico, prima di avventurarsi lì, proprio con l'intenzione di godersi il panorama e di saziare intanto il proprio stomaco, alquanto brontolone. Si delizierebbe dinanzi a quei costrutti, mangiando in modo cortese e senza sembrare maleducato, incurante se vi siano altri ad osservarlo. Dopotutto la sua immagine deve esser comunque protetta, no? No. Al diavolo queste concezioni stupide di sembrare, di apparire; lui mangerebbe educatamente solo perché non avrebbe voglia di dimenarsi su quel lauto pasto, preferendo gustare completamente quelle delizie di carne. Ciocche azzurre che andrebbero a sfidare ogni legge della gravità, dato il loro modo d'esser così ribelli; una capigliatura che incornicia il viso maschile, su cui si possono notare due smeraldi arancioni, ambra, come se fossero due calamite per chiunque osi provar a guardarlo così diretto. Chi sarà il fortunato quest'oggi? [Chakra On][Equip.Scheda]

23:06 Masamune:
  [ponte] nell'avanzare lungo il raggio del ponte, dalla metà opposta ed apparentemente venendogli incontro, finalmente un altro segno di vita gli compare innanzi. Non che si debba per questo fare festa, ma senza dubbio è qualcosa per cui val la pena togliersi parecchi dubbi. un moto d'interesse dunque anima le iridi azzurro cielo allorquando Koichi rientra nel suo campo visivo. sopracciglia chiare che s'inarcano sulla fronte mentre lo studia senza voler apparire importuno. nel suo portamento, nel suo abbigliamento, nel suo modo di porsi ed anche in ciò che ha di visibile addosso. La prima occhiata non è tanto superficiale come sembra, sarà che è qualcosa di innato, sarà che è qualcosa che ha appresp per addestramento, sta di fatto che c'è, nel giovane, la volontà di denudare chi gli sta di fronte di ogni orpello per poterne giudicare il reale valore. tutte cose che finiscono comunque in secondo piano dal momento che, lo spiedo che koichi sta mangiando, gli appare decisamente più invitante. <glom> deglutisce secco, con la bavetta che già dilaga entro le labbra sottili ed ermeticamente serrate per evitare l'effetto cane scodinzolante, per quanto nonostante gli sforzi, comunque ci sembri ugualmente. allarga i gomiti, camminando, chè le mani vanno a porsi sull'obi per stringerlo meccanicamente, come riposo. la schiena drizzata, lo sguardo fisso finchè i passi non iniziano a rallentare sempre più <ehi...del villaggio. dolce notte a lei> ultimi due passi, e si ferma una volta giunto a breve distanza dall'altro, quei 4 o 5 metri che chi li sta percorrendo in direzione opposta, se non si ferma a sua volta potrebbe colmare in breve. <sto...cercando una casa da tè dove poter alloggiare e....> spiedo spiedo spiedo spiedo spiedo spiedo fameeee <mangiare.. un boccone...ehm...> deglutendo ancora, vistoamente stavolta <andrebbe bene anche un tempio nelle vicinanze...mi accontento...> arriccia le labbra tirando su col naso. mento alto, sguardo fiero in attesa di una risposta, ed aspettandosi che una risposta gli arrivi nondimeno in virtù di chissà quale atavica cortesia forestiera

23:27 Koichi:
  [Ponte Tenchi.] Passo dopo passo, un susseguirsi di orme che andrebbero a posarsi su quel pontile, permettendo al giovane di macinare metri come quei pezzi di carne che, regolarmente, verrebbero strappati dalla propria posizione, per potersene cibare correttamente. Almeno fin quando un giovane andrebbe a posarsi dinanzi a sé, sistemandosi appena il vestiario, prima di avanzare qualche parola in propria direzione. Sembrerebbe arduo che costui parli con qualcuno dietro di sé, non avvertendo altre presenze alle proprie spalle. <Uh?> Un mugugno appena interrogativo, prima di innalzare appena la mano destra, ancora carica di quello spiedo, per avanzare un semplice cenno, un elementare saluto, preferendo finire prima di masticare, per poi rispondergli: <Salve.> Ammetterebbe, mentre ascolta quelle parole, quelle richieste e studiando quelle reazioni del corpo umano opposto. <Sembri un vagabondo che sta tentando di prender ritorno a casa.> Non si preoccuperebbe di definirlo, di concedere un ruolo all'interno di tale serata, ma il braccio sinistro andrebbe a stendersi in avanti, inclinando quanto basta quella busta, in un chiaro segno d'offerta. <Puoi prenderli tutti, sicuramente saranno più utili a te che a me.> Lui ne avrebbe mangiato abbastanza, tutti quelli che lo avrebbero portato dal centro, ove li ha comperati, fino a quella zona; mica pochi, eh! Terminerebbe solo quell'ultimo spiedo, prima di soggiungere ancora: <Non è un problema se li accetterai.> Un piccolo sorriso di cortesia che andrebbe a presentarsi, un principio ove le labbra andrebbero ad estendersi ed allungarsi appena, curvando verso l'alto. Dopotutto, da aspirante medico, deve impegnarsi anche nella cura di chi sarebbe meno sfortunato, di chi avrebbe realmente fame. Cosa sarà mai privarsi di tutte quelle leccornie, rispetto alla sensazione benevola che potrebbe colmare il suo animo. Ed attende, la attende davvero, accorgendosi che nulla sembrerebbe giungere dentro di sé. Maledizione! <Per il posto ove riposare, potrai chiedere più in città, in qualche osteria.> La mani, ora libere, andrebbero ad abbassarsi, ad avvicinarsi ai corrispettivi fianchi. Ma non entrambe, in quanto la sinistra andrebbe ad avvicinarsi al proprio indumento, quello superiore, porgendo la mano all'interno di esso, quasi stesse frugando qualcosa da una tasca interna, nascosta. <Queste stelle a chi hanno sorriso questa sera?> Quasi come se volesse fargli rendere conto di quanto possa ritenersi fortunato, ad aver incontrato una di quelle personalità così disponibili. Ma non lui, ma chiunque troverà dopo, perché sicuramente il Chuunin non risulta essere fin troppo genuino, affatto. Non si presenterebbe, non ancora, preferendo voltare appena il corpo, torcendolo, avvicinandosi allo sconosciuto e ponendosi alla sua destra. <Ti accompagnerò, così potrai dirmi tutto ciò che potrei sapere> Almeno questo, dovrebbe essergli concesso, no? [Chakra On][Equip.Scheda]

23:55 Masamune:
  [ponte] al cenno di saluto con la mano di Koichi, il nostro caro dexter qui risponde esibendosi in un modesto, in effetti se vogliamo appena accennato ma comunque ben presente: inchino del busto. con le mani sulla obi, le maniche dello yukata risalite a metà avambracci mostrano dei polsi tatuati, con due linee nere il destro, a mò di braccialetti o, se vogliamo, di manette. mentre qualcosa spunterebbe anche dal polso sinistro ma, in quello, essendo il tatuaggio presente nella parte interna verrebbe per la maggior parte coperto dalla postura. <....> non replica. si limita a muovere gli angoli delle labbra inarcando un sorrisetto gioviale in tutta vece. anche perchè alla fin fine, non è che sia poi così sbagliata come congettura, la sua. <dici...davvero posso?> vedendosi offerto tutto il cartoccio, la sua pancia per poco non si mette ad ululare anzichè borbottare come solito. <la ringrazio molto allora> solleva le mani congiungendole palmo a palmo davanti alla fronte, lungo la linea centrale del viso, in un tipico ringraziamento buddhista. un paio di passi in avanti per avvicinarsi a koichi ed al suo cartoccio, la mano destra che si protende verso questo per prenderlo <oh...si certo.. una osteria. non ho molti spicci...saprebbe indicarmi quella più a buon mercato?> giusto perchè avendo ormai fatto 30, tanto vale fare 31. il 32 vien da se, infilando la mano nel sacchetto per prendere uno degli spiedi <ahhhmmmm> e socchiudendo gli occhi, addentarlo con gusto <mhn...masamune signore...della casa di Yagyu> annuendo con la testa mentre segue i movimenti del chunin che gli si sta avvicinando al fianco, dalla parte dove il bokken, una spada di legno classica, o come nel suo caso si direbbe più un bastone ricavato da un ramo che assomiglia vagamente alla forma di una spada. <non è educato chiedere di presentarsi senza averlo fatto a propria volta, sà?> dandogli un cenno con un colpo di mento

22:23 Koichi:
  [Ponte Tenchi.] Un semplice cenno del capo, in senso positivo, per confermare il proprio invito, a quell'offerta appena concessa a favore del moribondo: mano destra che si manterebbe tesa fin quando la mano avversa non coglierebbe quel sacchetto ed il palmo proprio potrebbe avvertire un netto peso in meno. <Nessun problema.> Confermerebbe, vocalmente, quando memorizzerebbe sia il suo nome, la presentazione di costui, e quella difficoltà economica, a riguardo delle osterie economiche. La mano destra dunque non andrebbe a ricadere, avvicinandosi al proprio fianco corrispettivo, ma andrebbe a risalire verso il proprio busto, verso quell'indumento superiore, con il tentativo di infiltrarsi sotto quel tessuto. Sembrerebbe quasi appoggiarsi ad esso, sfruttando la scollatura a v, ma le dita sembrerebbero muoversi sinuosamente, nell'atto di ricercare qualcosa, senza provocare troppa attenzione allo sguardo attento. Difficile, ma non propriamente impossibile. <Conosco un paio di osterie che potrebbero permettere qualche sera a poco prezzo.> E così che prenderebbe passo, lentamente, soggiungendo poco dopo: <Ti accompagnerò.> E non solo, in quanto la mano andrebbe a fuoriuscire, mostrando un piccolo e misero sacchettino, ma colmo di tintinnanti monete. <Questo dovrebbe bastarti per tre giorni, se sei fortunato.> Una somma irrisoria rispetto al patrimonio che starebbe conservando, i risparmi d'una vita relativamente breve. Eppure, eccolo a fornire quel sacchetto, lanciandolo lentamente, eseguendo un movimento a parabola che dovrebbe permettere al giovane tutta le capacitù di poterlo afferare, al volo o meno, in quanto la destinazione di quel lancio, di quel moto, sarebbe il petto maschile. Gli sarà sufficiente utilizzare il busto per attuire il colpo e stringere rapidamente le mani, avvicinandole al proprio tronco. <L'educazione dovrebbe dirti anche di non accettare caramelle da sconosciuti.> Un minimo accenno di sorriso, uno di quelli che si plasmano quando si è coscienti di aver vinto una battaglia verbale, uno scontro banale. Non dovrebbe aver ragione, dopotutto? <Ad ogni modo, il mio nome è Koichi.> Si presenterebbe a propria volta, continuando con una piccola informazione, superflua: <E sono uno Shinobi.> Non specificherebbe il villaggio a cui apparterrebbe, preferendo continuare a passeggiare, in direzione delle vie secondarie di Kusa, ove son presenti delle strutture decenti dove pernottare. Questa sera sembrerebbe stranamanete di buon'umore: realtà o finzione? [Chakra On][Equip.Scheda]

22:41 Masamune:
  [ponte] comunque ribadiamo il fatto che non siamo affatto moribondi eh. solo che avendo camminato tutto il santo giorno, magari è un po evidente che si è stanchi, col vestito un po trasandato. ma già ora che ha potuto metter le mani sul cartoccio con gli spiedini che si stava mangiando prima koichi, e già ora che le mandibole si sono attivate mangiando a quattro palmenti, pare che il giovane uomo qui stia rifiorendo a vista d'occhio. <oh bene...sei gentile. ti ringrazio> annuendo col viso, mettendosi quindi di fianco a lui con tutta l'intenzione di seguirlo per dove l'altro ha intenzione di portarlo. gli occhi azzurri hanno ripreso una vita gioviale, quasi brillante nel loro colore ed ora stanno ad osservare il chunin con rinnovata curiosità, sopratutto quando va ad estrarre un sacchetto tintinnante che, intuisce, sia di monete spicce <eh? oh ma.. no non posso accettare...ti ringrazio per la cena...ma quello sarebbe veramente troppo. io... non voglio contrarre debiti con nessuno...e poi, di solito ho di che guadagnare vendendo statuine di legno o...disegnando...> scuotendo il viso con un fermo diniego. ma l'altro pare aver già deciso che quel sacchetto glielo vuole lanciare addosso, e lui per non farlo cadere lo va a raccogliere da sotto con lasinistra, incassando il colpo con le gambe ed il busto che vanno a piegarsi appena prima di riaddrizzarsi <l'educazione? no....forse qualcuno diffidente... o se tu fossi un poco di buono> lo osserva ciondolando il viso verso la spalla <lo sei?> una domanda sciocca, ma che nasconde nella voce una serietà disarmante. <ah...capisco. quindi sei un guerriero...> pare pensarci un momento, come se la cosa lo incuriosisse. <non ne ho mai visto uno combattere...seriamente. che stile usi?> koichi ha ragione, lui per il ragazzo è un perfetto sconosciuto. motivo in più per conoscerlo dunque!

22:54 Koichi:
  [Ponte Tenchi.] Man mano che il cibo verrebbe ingerito, anche le forze del giovane sembrerebbero ritornare: eccolo attivarsi, mentre mangerebbe, divorerebbe, quegli spiedi, con quei pezzi di carne che verrebbero estratti l'un dopo l'altro. Affamato, sicuramente. <Puoi anche prenderli.> Alzerebbe le proprie spalle, incassando il capo fra le spalle, per qualche secondo, prima di ritornare in una posa semplice, come quella precedente, mentre ruberebbe altri metri, potendo già avvertire i primi sentieri, il primo odore che porterebbe il duo a percepire d'esser oramai rientrati da quell'ambiente solitario, potendo intercettare già un paio di persone, intenzionate a godersi il panorama. <Nel caso, se un giorno dovessi chiederti un piacere, ti ricorderai di questa sera.> Una risata che andrebbe appena a scoccare, su quel volto maschile, prima di rettificare, o non proprio, il proprio pensiero. <Stavo scherzando... oppure no.> Rilascerebbe il diritto del dubbio, senza conferire troppa verità, troppa solidità in quella proposta. Non può ritornare indietro, oramai avrebbe già avuto un contatto con il Chuunin e dovrà rispettarlo, fin quando il debito non sarà rimosso. A tempo debito, sarà. <Poco di buono?> Mugugnerebbe appena a quelle parole: <Per ciò che hai potuto notare, non credo d'esserlo.> Gli avrebbe offerto di tutto, sia il vitto che l'alloggio, luogo in cui starebbero prendendo passo. Ecco infatti che le strade andrebbero ad animarsi poco più e le prime insegne inizieranno a seguirsi, l'un con l'altra. <Non dovrebbe esser distante.> Andrebbe a commentare fra sé, ma percebile dalla controparte. <Utilizzo il Chakra elementale, per poter attaccare il nemico.> Qualcosa che potrebbe spiegare, in parole povere, il proprio modo di combattere. Non entrerebbe nello specifico, in realtà. <E tu? Quel bastone sembrerebbe essere utilizzata come se fosse una spada.> Gli ricorderebbe alcuni stili di combattimento, alcuni tempi con i suoi giovani monaci ad allenarsi con quelle armi così simili a quelle posseduto dall'altro. <Chi sei e come combatti?> Vorrebbe conoscere di più, riguardo sull'uomo che questa sera sembrerebbe aver salvato. [Chakra On][Equip.Scheda]

23:11 Masamune:
  [ponte] continua ad alternare lo sguardo tra i soldi e koichi, koichi ed i soldi. insomma a lui l'idea non sconfinfera granchè, ma ormai ce li ha in mano. <ah ecco...> schiocca le labbra poi, con un sopracciglio inarcato <questa è proprio il genere di situazione in cui non mi piace cacciarmi...se non ci sono proprio costretto> quella di dover un favore a qualcun'altro, intende. va ad emettere un sospiro lungo e pesante poi, che gli sgonfia il petto e fa socchiudere gli occhi per un momento solo <e va bene...ma se quel piacere andrà contro il cammino della spada che ho scelto di intraprendere, non se ne farà nulla> con l'indice appena sollevato ad indicarlo, ed una fermezza nel tono di voce che non pare ammettere repliche. di età sarà ancora meno che ventenne, ma di fisico e di testa c'è ben presente, ohibò <mh...per adesso si> ammette precedendolo da un mugugno, come a voler dire che nella vita non si può mai sapere <non ho bene inteso il tuo nome, tuttavia...perdona> il fatto è che se glielo ha detto, lo ha fatto prima che lui mangiasse gli spiedini e quindi la sua memoria era kaputt come gran parte delle sue altre funzioni cognitive. sta carburando solo adesso in pratica <ah si il chakra è..quella cosa, quell'energia che pervade l'universo e noi tutti...giusto? me ne avevano parlato...circa...> con la mano fa segno di noncuranza, segno che se anche gliene hanno parlato, o lui non è stato molto a sentire, o ci ha capito ben poco all'epoca <che elemento?> domanda a suo avviso banale, anche se nel caso specifico magari tanto banale non sarebbe visto che vorrebbe dire svelare qualcos'altro di ben più addentro nello stile di lotta altrui <si signore. mio padre era un samurai presso tetsu no kuni, rampollo della casa di yagyu, ed io ho deciso di seguire la via della spada per superarlo...ho già sconfitto due vagabondi prima d'ora...ma non so, mi hanno lasciato un po l'amaro in bocca...> storcendo le labbra <mi chiamo masamune...ma temo che per sapere come combatto, dovrai sfidarmi..> con un sorrisetto sul volto

23:38 Koichi:
  [Ponte Tenchi.] Sembrerebbe quasi divertito nell'avvertire quelle parole, quelle frasi che creano una lieve titubanza in quel volto altrui: avrebbe dovuto rifiutare tutto e non trovarsi lì, in quella situazione, in cui trovarsi debitore. <Tranquillo, non sarei così perfido nel chiederti qualcosa che potrebbe entrare in contrasto con la tua etica.> Piegherebbe appena il capo, verso destra: <Un samurai?> Avanzerebbe, in quella domanda, pressoché coerente date le informazioni che starebbe ricevendo dalla sua compagnia e dal suo modo d'agire. <Nel caso, ti chiederò aiuto in qualcosa di puramente semplice ed elementare.> Quasi a rincuorarlo, a rassicurare che non dovrà farsi uccidere o fungere da cavia per qualche losco esperimento. Nulla di serio, complesso, ecco. E poi i passi sembrerebbero arrestarsi, dinanzi ad una piccola locanda, il cui nome verrebbe inciso su una lastra di legno. <Ecco, questa dovrebbe esser perfetta.> Non sarà di lusso, ma sicuramente nella media, ove potrà trovare sia del cibo mediocre che una stanza decente in cui poter riposare. <Sfruttalo correttamente quella somma di denaro, perché non ne avrai altri.> Sembrerebbe quasi che stia ammonendo un bambino, pronto a spiccare il volo, pronto ad allontanarsi dal nucleo familiare per crearne uno tutto suo. <Esatto.> A riguardo del Chakra, per poi avvertire quella domanda. <Doton e Raiton.> Non vorrebbe appositamente spiegare che elementi siano, utilizzando i nomi tecnici: se l'altro non avrà seguito molto sul significato intenso del Chakra, potrà immaginare che non potrà associare quei due nomi agli elementi corrispondenti. Una sorta di vendetta, che andrebbe a concretizzarsi con quel semplice: <Potrebbe risultare interessante, dunque combatteremo.> Ammetterebbe, senza preoccuparsi se l'altro stesse scherzando oppure voglia dare reale dimostrazione del potenziale che può celare. <Però esordiamo in una scommessa.> Alzerebbe la posta in palio: <Se vinci tu, il tuo debito sarà rimosso, mentre se vinco io, potrò avere più libertà nel chiederti il favore da ricambiare.> Perfido, forse. <Ovviamente, non si tratterà di uccidere qualcuno o di farti uccidere.> Spiegherebbe brevemente, tranquillizzandolo. [Chakra On][Equip.Scheda]

23:59 Masamune:
 continuano a camminare affiancati mentre intanto scambiano altre parole. affabili, ed il giovane e sempre più a suo agio col chunin. anche se c'ha sempre quella punta, ad istinto, che gli pizzica le orecchie e che lo fa stare attento. non saprebbe come altro definirlo, e forse non è nemmeno la parola giusta ma è la prima che gli balena in mente in questo momento: viscidosissimo. <mh...si...sembra 'ideale. semplice..ecoomica e di poche pretese...> fermatosi anch'egli davanti alla casa da te, ed avendone studiato la targa e le circostanze <mhn?> lo osserva in tralice a quell'ammonimento <ti sembro il tipo che sperpera, zietto?> ora, vista la qualità dei vestiti del chunin, a confronto con quelli frugali del ronin, effettivamente quello che sperpera pare più l'altro, eh. <non so cosa voglia dire> sbrigativamente e riferito ai due termini tecnici. ovviamente, non avendo frequentato l'accademia per arti ninja, non ha idea di cosa l'altro stia dicendo <mh....sarebbe da idioti> scuote la testa con vigore, dopo aver ascoltato la sua scommessa <non ho alcuna conoscenza dell'arte ninja...per me sarebbe come scommettere su due cose di cui non ho assolutamente nozione...inoltre> con la mano sinistra si frappone tra lui ed il corpo dell'altro <sono solito ripagare i miei debiti, non vincerli....> pare che sia assolutamente inamovibile, lui, su questo punto. tutta sta sicumera, vien da se, dev'essergli derivata dall'aver ora la pancia piena! <dunque? domani? tra un mese da adesso? un anno? quando vuoi organizzata la sfida?> domanda insistendo con lo sguardo su quello di lui

00:09 Koichi:
  [Ponte Tenchi.] I loro passi si son mai arrestati, lasciando che il duo si componga uno dinanzi all'altro, in quelle ultime parole, che attendono solo un congedo del Chuunin, una dipartita che non tarderà a giungere dopotutto. <Zietto?> Potrebbero avere solo qualche anno in più all'altro e dovrà sentirsi quella parola, così... fastidiosa? Muoverebbe appena il volto, in una smorfia; un volto che andrebbe a stringersi in un'espressione che non premetterebbe nulla di positivo. Disgustato quasi da quella parola, non eccessivamente per la restante frase, sul fatto di esser più spendaccione del samurai. <Se provi a chiamarmi così nuovamente, potrebbe risultare difficile che tu riesca a sdebitarti.> Una minaccia velata, sicuramente non avrà adorato quell'appellativo, nella maniera più assoluta. Troppa confidenza strappata e sicuramente nel peggior dei modi. <Allora fa nulla, sarà un semplice scontro d'allenamento.> Prenderebbe dunque parola, notando l'insistenza dell'altro, su quando tale incontro dovrà avvenire. <Appena avrò completato alcune questioni, di una priorità maggiore.> Purtroppo alcune faccende personali sembrerebbero toccargli di più, di una sessione d'allenamento, di uno scontro amichevole con uno sconosciuto. <Ma ti converrà allenarti, perché non mi risparmierò.> Secco, pronto a concedere altra benzina su quel fuoco, su quella sfida appena compiuta. <Per ora, riposa.> Avrebbe cenato, ora tocca ristorar il sonno. Pochi passi che andrebbero ad esser mossi, in una direzione qualsiasi, mentre la mancina mano andrebbe a muoversi, ad agitarsi appena: <A presto, Masamune.> Unico verbo, l'ultimo, prima di scomparire nell'oscurità, senza avanzare altro. Come un'ombra, come uno spettro. Scomparirebbe, all'orizzonte. [Chakra On][Equip.Scheda][END]

Semplice giocata di conoscenza tra i Pg: Koichi, stranamente buono, accoglie uno sconosciuto, offrendo un pasto ed un posto ove riposare.

Ma, per ciò, Masamune avrà un debito, da consumare a tempo debito.
Ed intanto uno scontro, una sfida d'allenamento, sembrerebbe avverarsi!