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Meglio il Bento che gli alberi in faccia...

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con Hanzo, Fumiko

21:09 Hanzo:
  [Centro ♣ Parchetto] Notte serena se non per qualche nuvoletta che fluttua placida in quella scura distesa, il fresco venticello, figlio di recenti acquazzoni, non fa che solleticare tutti coloro che hanno deciso di mettere piede fuori dalle loro abitazioni e godersi i festeggiamenti, le luminarie e le bancarelle della Golden Week che, nonostante i recenti accadimenti, non sembra essere stata interrotta. Non lontano da una delle vie principali, lungo l’arteria pulsante di Konoha i è un parchetto, decisamente piccolo con qualche giostrina e degli alberelli sparsi in giro. Due stradine che si incrociano nel centro e partono rispettivamente lungo i quattro punti cardinale per unirsi nel centro dove, in effetti, vi è una piccola collinetta. Al centro, come punto focale di tutto il complesso ludico, un bell’albero dalla densa fronda verdeggiante. Qualche lampione sparso lungo le quattro stradine, illuminano ed indicano la strada da percorrere e rischiarano a tratti i gesti di un ragazzino che sembra intento a compiere qualcosa. Per ora il biondino si sta letteralmente arrampicando, in veste di scimmia, sull’alto tronco dell’albero posto al centro del parco. La maglia grigia, leggera e smanicata, si sta arruffando durante la risalita, si impiglia nei piccoli rami che sporgono dalla corteccia e così anche i lembi inferiori di pantaloncini color kaki che, a tutti gli effetti , sono la zona più esposta visto che è la sola forza delle cosce a reggere il peso del piccolino nel momento dello stacco e dell’allungo <Oooooh…>, suda, si sforza in modo disumano per giungere verso la cima fatta di tante e piccole foglioline <Che fatica estrema questo Rilascio del chakra…>, per quanto non stia ancora facendo nulla di quanto detto. Tra le rosee un lungo stecco di legno con infilzati dei dango, non si sa bene cosa voglia fare ma, è certo che si muove come un primate o un vermiciattolo.

21:20 Fumiko:
 La donna si concede finalmente una passeggiata in solitudine completa, dopo il pomeriggio passato con quella ragazza appena conosciuta, i piedi l'hanno portata dove il corpo la chiama. Alla ricerca di un posticino dove mangiare tranquillamente . In mano porta una scatola, un Bento per l'esattezza di medie dimensioni, finemente intagliato do disegnino volpi e rose, il tutto colorato con i colori del tramonto. Rivolge i passi in una delle strade del centro della città , e cammina non per molto prima che un verde la colpisca gli occhi, quello di un piccolo parco dove avrebbe potuto sedersi per consumare quel pasto all aperto. Indossa un semplice abito nero, lungo fino alle caviglie con delle spalline sottili a sorreggerlo sul corpo formoso. Il petto presenta una leggera scollatura a u, non troppo profonda per fare sbirciare eventuali molestatori, il tessuto si stringe intorno al seno e alla vita della donna, dove il tessuto si increspa un pochino data la presenza dei quattro piercing adesso nascosti , e infine si allarga in una gonna a campana. Il volto è sporcato solo dal trucco presente sugli occhi violacei, un blu notte che si fonde col petrolio e che risalta il colore delle iridi. I capelli orti e blu sono acconciati nello stesso modo di sempre, con la rosa bianca a reggere alcune ciocche del lato destro. Manca poco ormai e finalmente si ritrova dentro il palchetto, alla ricerca di un posticino per lei. Ritrovandosi infine davanti quel l'albero , la bocca aperta e gli occhi allarmati < ragazzino! Hai bisogno di aiuto? > tenta anche di avvicinarsi al ragazzino, cercando di capire cosa stia facendo.

21:35 Hanzo:
  [Centro ♣ Parchetto] Un movimento sistematico e continuo, le braccia ad abbracciare la corteccia, la schiena si inarcherebbe con il sedere che spingerebbe verso l’esterno ed ecco il colpi di reni. Si stirerebbe rilasciando la presa con le braccia così che siano le sole gambe a fare il lavoro più sporco <….Nnniiiiiiih!>, denti che si serrano per portare su quell’esile corpicino oltre alla fatica di non perdere gli spiedi d legno con i dango infilzati. Arrivano ad una bella altezza, circa [4] metri non farebbe altro che puntellarsi con i piedi, le suole degli stivaletti ninja dovrebbero dunque aderire alla corteccia e far presa così che ora il braccio destro possa perdere il contatto con l’albero e svicoli oltre il fianco, lungo la zona lombare. In quell’esatto punto vi sarebbe un piccolo fodero contenente un coltello dalla corta lama, una specie di pugnale da furfante. Estratta la lucente e piccola lama la punterebbe verso la corteccia per infierire sulla stessa e creare deli intagli entro i quali conficcare i dango che svetterebbero come tante palline di natale <Ecco…un motivo per risalire il tronco…>, deve motivarsi e pare aver trovato il giusto modo per farlo <Sarà un rilascio estremooooOOoooo>, mentre mollerebbe la presa, sia con le braccia che con le gambe, per cadere a peso morto verso il suolo. Il contatto verrebbe ammortizzato da un piegare dei bassi steli, ammortizzerebbe l’urto e, lavorando in un preciso gioco con le articolazioni, proverebbe persino a mantenere l’equilibrio per non caracollare a terra e rotolare lungo la collinetta come una pallina da pachinko [Tap-tap]. Come un ginnasta provetto proverebbe a rimettersi in piedi stendendosi in tutta la sua statura, per quanto sia ancora un ragazzino e dunque paragonabile ad un nano da giardino. Il suo agire non passa inosservato, non era solo per quanto quel triste parchetto e per lo più meta di gatti spelacchiati e cani randagi <Mh?!>, sentendo una voce che pare rivolta verso la sua posizione. Si volterebbe, un movimento istintivo e di scatto verso tergo così che possa torcere la sua intera figura e iniziare a mostrare il sottile a magro visino, con tanto di ciuffo dorato che scivola leggero nell’aria per poi adagiarsi sul viso nascondendo nuovamente l’occhietti sinistro e parte del coprifronte con l’effige di Konoha. Lo sguardo partirebbe da terra per poi risalire la figura della donna <Mi preparo per un allenamento estremooOOooo…>, e qualche metro sopra di lui quei dango che sbucano dalla corteccia come palline decorative, per quanto deliziose. Per quanto abbia già rivolto parola alla sconosciuta non ha comunque risposto al quesito <…Nnnhhh-No!>, il capo verrebbe scosso, per quanto sia incerto e lo sguardo punti verso il cielo come se la sua immaginazione stesse già viaggiando lontano <…Anzi si-si!>, indeciso sino al midollo <Chiama qualcuno che mi rompo in mille pezzettini estremiiiii…>, paragonandosi ad un vaso di cristallo. Ciò detto non farebbe altro che porgere la mani al petto, dinnanzi il plesso solare. Esse si congiungerebbero in una peretta posa e seguendo il corretto intreccio delle dita così da poter creare il sigillo della capra. Si concentrerebbe, deve farlo se vuole poter attingere da due fonti precise e ben distinte. L’idea partirebbe da quel sentimento che lo spinge e lo veicola verso le proprie decisioni. Eccitazione, agitazione, ansia, determinazione, una mescolanza di sentimenti che devono sfociare in un unico nettare che si distaccherebbe dal quel luogo chiamato psiche. Un fiume che verrebbe convogliato verso il basso e bloccato in una pozza ancora arida, almeno per il momento. Di pari passo l’energia fisica, ogni fibra, ogni muscolo teso. Un contrarre e rilassare, un lavorio costante così che quella forza venga pompata fuori, spremuta sino all’ultima goccia e fatta scivolare verso l’eterogena compagna. Un gorgoglio, un vortice che deve trovare il proprio equilibrio e chetarsi prima di poter vorticare in senso orario e dar dunque vita al chakra. La sua attenzione tornerebbe con concretezza sulla donna con il bento <…Ooook…>, sembra pronto mentre le dita rilascerebbero la presa sciogliendo il sigillo imposto <Tieniti pronta a chiamare i medici…>, pare che voglia farsi male o forse è solo consapevole di potersene fare <Questa prova è estremaaaa…>, ma nonostante tutto non sembra spaventato. [Tentativo impasto del Chakra]

21:46 Fumiko:
 Il ragazzino che fa come se nulla fosse, tranquillo scenderebbe come una piccola scimmietta lasciando la ragazza a guardarlo basita, la scatola ancora per le mani a mezz'aria e nulla, rimane lì ferma, bloccata e un poco sconcertata. Osserva il piccoletto, dai capelli biondi Dino ai piedi, soffermandosi principalmente sul copri fronte già visto . Un lieve sorriso compare sul volto mentre tenta di raggiungerlo sulla collina , il passo che sarebbe celere < allenamento estremo? > educata chiede informazioni, attendendo < ma quindi sì o no? > un poco confusa non comprende né le parole del giovane né il parlare , che siano tutti così a quel l'età ? Non ne ha memoria < in cosa ? > sbatte più e più volte le palpebre, gli occhi leggermente sgranati mentre non sa cosa fare se non poggiare a terra la propria cena , giusto per avere le mani libere. Lo osserva bin quella sua concentrazione, una tale che può quasi riconoscere subito in quanto anche lei ha iniziato a prendere praticità con il chakra, è quello sarebbe, secondo lei, la prima parte, il richiamo delle energie < sei un piccolo ninja allora > e gli parla come se fosse il proprio fratellino, occhi dolci e sguardo dolce come il miele, le mani che si poggiano sulle ginocchia mente il busto si piega verso di lui <i-i medi Il? > balbetta confusa e spaventata < n-non farti ma
E! >
una raccomandazione che si perderebbe col vento, mentre attende il fare altrui, pronta nel caso ad intervenire come può . Magari salvandogli l'osso del collo.

22:05 Hanzo:
  [Centro ♣ Parchetto] Una bella iniziativa, una bel premio se solo riuscisse a raggiungere la cima. Ci sono tutti o presupposti per essere motivati e la concentrazione sembra al culmine, ma vi è comunque quella ragazza che non sembra comprendere appieno il farneticante blaterare del piccoletto <Si…estremoooOOoo>, perché per lui lo è un po’ tutto, senza discriminazione di sorte. Fumiko non ha ben inteso se il biondino dai lunghi capelli raccolti in una coda di cavallo necessiti o meno di una mano <Se hai delle dritte su come Rilasciare il chakra in modo estremo e camminare lungo il tronco…allora si…>, sia mai che gli possano fornire altre istruzioni, in aggiunta a quelle che già gli sono state fornite da Sakura e Hiashi. Affermativo su tutto il fronte <In ogni caso si…>, quindi quella sua prima negazione era frutto di un momento di incertezza perché ancora non si era figurato le eventuali conseguenze <…Mi serva una mano estremaaa se mi rompo tutto…ehehehe>, quindi gli pare di aver chiarito la situazione <Se raggiungo i dango in cima allora sono stato estremoooOOoo in modo etsremooooOOooo> e qui si esagera con il suo intercalare, sfruttato ed abusato come le virgole ed i punti in un libro di testo. Un’ultima e decisa occhiata <…Devo controllare il chakra…convogliarlo nelle piante dei piedi e mantenerlo…>, una check-list della cose da fare ed anche un buon espediente per spiegare a Fumiko in cosa si consiste questo allenamento <…Poi non devo che camminare lì…> allungando il braccio ed indicando con l’indice la corteccia <…una passeggiata estremaaaa…>, come se fosse tutto rose e fiori. Eccolo che partirebbe <Incrocia le ditaaaa…>, parla sempre con l’ignara spettatrice mentre le falcate aumenterebbero di ritmo. Colpo su colpo per accelerare in modo opportuno ed arrivare a ridosso dell’alto albero in un baleno. Quando ormai la distanza è prossima abbasserebbe la postura andando a reclinare in modo ben più accentuato il basso stelo sinistro, di rimando il destro salirebbe in modo che l’arto possa distendersi e la suola della calzatura si posizioni parallela alla grezza e ruvida superficie di legno. Solo all’ora lo sforzo sarebbe tale che il chakra, in costante moto, dovrebbe precipitare come una cascata verso la zona più periferica del corpo. Si potrebbe persino notare, in quella notte illuminata dai soli lampioncini, un alone azzurro apparire lungo la suola della calzatura. Uno strato sottilissimo e quasi impercettibile. Per quanto questi sembra esiguo l’irruenza della corsa andrebbe in contrapposizione <Eeeeeeh…> mentre proverebbe ad innalzarsi e lasciare che sia la sola suola destra ad entrare in contatto e diventi il puntello per proseguire. Caso vuole che non vi sia capacità e coscienza nel dosare le energie. Come se si trattasse di una saponetta il piede devierebbe ricadendo in un pestone verso il basso. Il corpo, in una reazione obbligata ed impulsiva verrebbe catapultato in avanti ed il viso [Stock] dritto e diretto verso la corteccia. Un colpo secco, non sembra poter fare nulla mentre si affloscerebbe ai piedi dell’albero, dolorante e con le parole che muoiono in gola <Mhhhnnn>, massaggiandosi la punta del naso. Occhietti chiusi per cercare di dissipare il dolore il prima possibile. [Chakra 30/30]

22:17 Fumiko:
 Ascolta con più interesse il suo discorso, e la destra viene sollevata al volto per stringere il mento in una posizione pensierosa <rilasciare il chakra nelle piante dei piedi... Per poter camminare sul tronco intendi? > cerca di tirare i fili di quella conversazione stramba è quasi a senso unico, mentre crea di correre dietro le parole del giovane cercando il reale significato , insieme a tutti quegli estremi. < hai già provato suppongo? > tenta di dire creando di farsi più vicina al giovane. Non lo fermerebbe di certo, ma starebbe attenta nel caso l'altro si faccia male. Lo osserva , gli occhi che notano quel bagliore azzurrino sulle piante dei piedi, e aspetta. Osserva i movimenti del ragazzino, ogni passo, e cercherebbe di posizionarsi dietro di lui, le mani allungate verso la sua figura nel caso cada all'indietro , sarebbe pronta quindi a recuperare il corpicino del giovane nel caso il suo moto non andasse come previsto. È infatti è così, ma le mani della donna si ritrovano ad afferrare il nulla mentre osserva un secondo la faccia spalmata del biondino contro la corteccia. Un riso proviene dalle sue labbra piene, è solo dopo qualche secondo che proverebbe ad afferrare dalle spalle e poi abbracciarne il busto come un bambino, cercando di trascinarlo un poco più lontano dalla corteccia < stai bene ?> richiede cercando di farlo distendere sull erbetta, sempre che sia riuscita ad afferrarlo e fare il resto.

22:30 Hanzo:
  [Centro ♣ Parchetto] Primo tentativo, un completo fallimento. Se la donna se lo domandava la risposta arriva ben presto <…Mai…>, telegrafico perché subito riporterebbe la mano a massaggiarsi il nasino e la bocca che si sino arrossate per l’urto. Quel colpo ha di certo messo sul chi vive l’ignara spettatrice di quel teatrino da quattro soldi bucati e, per quanto la scena risulti ridicola e grottesca, si premura di soccorrere il poverino che verrebbe afferrato con gesti gentili, spostato dal luogo del misfatto e steso sulla tenere erbetta che incornicia l’alto albero. L’azzurro occhietto destro verrebbe rivolto all’altrui volto <Si-si…>, per poi defilare lo sguardo verso le gambette che verrebbero agitate su e giù per accertarsi che sia tutto al suo posto <Si-si…>, ancora una volta da conferma di qualcosa <…tutto intero…>, sorridendo alla ragazza con un genuinità ed innocenza. Quel che dice Fumiko viene ricomposto dopo qualche istante <Proprio così…camminare in modo estremoooo lungo un albero>, levando il braccio verso quell’infingardo ostacolo ma indicando i dango il cui stecco è stato volutamente bloccato nella corteccia con un piccolo scavo <…Quelli dovevano motivarmi…tipo zuccherino estremooOOooo>, ma non sembra che siano serviti a qualcosa. Resta steso a terra, meglio restare lì ben comodo <Hanzo Aburame…>, spostando il braccio, che poco prima indicava l’albero, spostandolo tra lui e la donna. La manina tesa in un gesto cordiale <Si-si…un ninja di Konoha…> e la fascia di tessuto, legata intorno al capo con tanto di placca metallica con l’effige dovrebbe dar conferma di tutto.

22:40 Fumiko:
 < capisco > sorride divertita solo per qualche secondo prima che si accerti anche delle condizioni della sua faccia, nulla di grave, o almeno le sembra così < sarebbe potuta andare peggio di così , almeno sei intero > sospira sollevata cercando di tenerlo con la schiena alzata passandogli il braccio destro dietro la schiena, non dovrebbe essere poi così difficile vista l'altezza molto inferiore rispetto la propria. La mano di lui che la fanno voltare nuovamente verso l'albero , gli occhi che infine si fermano su qualcosa che ancora non aveva notato < ti sei messo un obiettivo da raggiungere > commenta con tono pacato, il volto che ritorna a lui infine allungandogli la mano che si libererebbe dalla sua schiena, non prima di essersi accertata che l'altro possa reggersi da sola. La mano che andrebbe a stringere quella del biondino, delicata ma decisa < piacere Hanzo, io sono Fumiko > qualche secondo e lascerebbe la presa altrui < ho notato > un cenno verso il copri fronte altrui < io sono un allieva dell'Accademia , e non ti posso aiutare su questa cosa ma.. > si solleverebbe sulle gambe velocemente andando a recuperare la propria cena che si sarà raffreddata un poco < ho del cibo con me > e con ciò apre il Bento con delicatezza in modo che il legno non si rovini . Al suo interno l'altro potrà vedere che è colmo di cibarie, dal riso bianco ,a qualche pezzetto di salmone, ma quello che ingombra di più la scatola sono i takoyaki, polpette succose di polpo che ormai non fumano più < saranno diventate un poco più fredde ormai > si scusa poggiando il contenitore sull erbetta, allungando un paio di bacchette presenti sul coperchio di questo < serviti pure > e tenterebbe di invogliarlo a mangiare. In quanto a se, andrebbe a prendere un paio di bacchette e con velocità e maestria prenderebbe una polpetta e in men che non si dica questa sparirebbe nella propria bocca.

22:57 Hanzo:
  [Centro ♣ Parchetto] La preoccupazione è palpabile, si capisce dal modo di fare della ragazza, da come cerca di sostenere il biondino che a tutti gli effetti potrebbe essere un fratellino minore <…Tutto calcolato in modo estremoooOOooo>, un piccolo genio del crimine, aveva già messo in conto di farsi quasi per certo male. Sinceratasi che possa reggersi con la propria forza lascerebbe la presa così che il giovane Genin possa sedersi con la schiena ben ritta dinnanzi la ragazza. I Dango erano il suo premio <Si-si…>, l’obiettivo doveva aiutarlo, ma non ha messo in conto la difficoltà dell’allenamento <Li lascio a qualche uccellino…>, sa i non meritarseli. Al cospetto vi è una deshi, per quanto anche sin troppo cresciuta <WooooH>, non crede a ciò che sente <Ma non hai la mia età…>, come a voler dire <Sei più grande di me in modo estremoooOOooo…> e non si tratta di sola statura <Fumiko-san…>, nasce spontanea questa domanda <Cosa facevi prima di entrare in accademia?> e mentre il quesito si esaurirebbe che la controparte femminile gli offre parte del suo bento <…>, osservando la scatola con quella gustose leccornie e di rimando il viso della ragazza. Dal viso di Fumiko scenderebbe nuovamente sulla scatola del Bento in un rimbalzo riproposto più volte <Sembra buono…>, un apprezzamento per l’aspetto e la disposizione delle pietanze <Sarebbe estremoooOOooo>, anche perché la pancina gorgoglia impaziente ora che i profumi si fanno insistenti <…Non ho fatto nemmeno merenda oggi…>, e visto che è ancora lì in quel parchetto <E nemmeno la cena…>, uno scappato di casa ma le cose non stanno proprio così <Se lo sa la mamma che ho saltato anche la cena…>, e il visino si contorcerebbe come se il dolore diventasse reale <…sai che mattarellate sulla testa…!!>, pratiche di una madre irascibile <…e in modo estremoooOOooo…ha una mira infallibile…>, elogi verso quella cecchina nata, peccato si limiti al lancio del mattarello o della scopa. Ciò detto proverebbe ad afferrare un paio di bacchette e le affonderebbe in quello scomparto con dentro il riso bianco..[Chomp Chomp].

23:06 Fumiko:
 Sorride gustandosi quella cenetta divisa con il ragazzino < su su prendi quanto ne vuoi > aggiunge prima di servirsi una seconda polpetta , che nel giro di qualche secondo sparisce nello stomaco affamato della ragazza. Sorride di cuore a quelle scene che si immagina tra la madre e il piccoletto, una gioia sentirle per lei < sono contenta che ti piaccia, l'ho cucinato io > e vivendo da sola è normale che sappia farlo, solo che sta divenendo quasi una passione ormai. Mastica lentamente ascoltando e guardando il giovane Aburame e prima di parlare inghiotte un altra polpetta . < sono più grande di te > ammette in quanto cosa abbastanza ovvia che può essere notata da tutti, solo non si espone a dire la propria età, lascia all'immaginazione del ragazzo < prima dici? Purtroppo ho perso parte della mia memoria , quindi non so dirti molto. Ma da qualche annetto sono qua a Konoha, e lavoro in un negozio di fiori , qualche giorno se ti va passa da me e ti darò dei fiori da portare alla tua mamma > non può resistere alla sincerità di un bambino e a quella ingenuità , per cui non si fa problemi a raccontare anche se il tono è tenuto leggero e sul volto aleggia sempre quel sorriso dolce da sorella maggiore < tu sei molto giovane, e sei già in ninja. Non farai mica parte di un qualche clan importante?> chiede curiosa di saperne di più , anche se già sa che l'Accademia solitamente è frequentata da allievi molto più giovani di lei. Lascia che sia l'altro a terminare il cibo, mentre ascolta in silenzio quello che dirà .

23:17 Hanzo:
  [Centro ♣ Parchetto] Quel bel pasto, preparato con cura e disposto con altrettanta attenzione nella scatola di legno inizia a diminuire nelle dosi. I due si gustano il buon cibo ed il piccoletto dal lunghi capelli biondi non può fare a meno di afferrare ora una delle polpette a base di polipo <…Beramende…>, mentre masticherebbe con gusto per poi ingollare tutto quanto <…veramente buono…!>, domande alla ragazza un sorriso gentile, sta apprezzando tutto quanto di quella persona, soprattutto l’incondizionata dolcezza dei suoi modi e gesti. Per quanto il momento sia gioioso vi è quella sbavatura amara nel racconto dell’altra <Sicuramente eri una cuoca estremaaaa…>, rimarcando quanto stia apprezzando il tutto. A sentire Fumiko ora non si destreggia più dietro i fornelli per professione ma solo per diletto. I fiori sono la sua nuova mansione <…Sarebbe estremoooOoooo…>, c’è un motivo valido per tanto entusiasmo <Ne abbiamo tantissimo in giardino…>, e dice la pura verità <La mamma si occupa anche di quelli…>, ed anche per questo hobby apparentemente innocente vi è un fine ultimo <…Si-si…>, annuendo alla domanda dell’altra <Il Clan Aburame collabora da tantissimo con Konoha…> per quanto sia uno dei clan più giovani. Puntualizzerebbe sulla questione, giusto per far capire la questione <…Noi usiamo gli insetti in missione…>, che vuol dire tutto e niente.

23:25 Fumiko:
 Ridacchia portandosi la mano davanti le labbra < su non parlare con la bocca piena > un richiamo gentile il proprio < ti ringrazio > un lieve cenno col capo verso la sua figura . Alle sue parole non può che sorridere e far finta di nulla < molto probabile > accondiscendente soltanto per non deludere quel frizzante ragazzino < oh, vedo che ancora c'è chi apprezza il giardinaggio > e non ha ovviamente compreso a cosa serve quel tipo di giardino, non conosce quel clan < il clan Aburame? Mmh non credo di averne sentito parlare in giro > l'espressione che si fa dubbiosa mentre cerca di ricordare nei testi letti, ma nulla da fare, è una espressione di dispiacere si diffonde sul volto pallido < scusami, non so davvero di cosa stai parlando. In che senso con gli insetti? > qualcosa che va oltre la propria immaginazione attuale, non sa della esistenza di molti clan presenti , e avrebbe fatto meglio a cercare informazioni. Magari avrebbe trovato qualcosa sul proprio passato . Gli occhi che si alzano al cielo, la luna bella che alta che illumina il tutto sporadicamente, le stelle che si intravedono oltre la coltre di nubi < forse è meglio che tu torni a casa, o tua mamma ti sgriderà > sorride e con questo attende che l'altro finisca di mangiare tutto, o quasi.

23:40 Hanzo:
  [Centro ♣ Parchetto] Fumiko sembra possedere una spiccata inclinazione nel comportarsi come un premurosa sorella maggiore tanto da preoccuparsi persino che il ragazzino si comporti in modo adeguato in ogni situazione <Ehehehe…Perché non hai visto me e Joshi quando facciamo a gara per chi finisce prima la cena…>, e qui l’immaginazione potrebbe spaziare verso le più brutte animalesche scene messe in campo da due ragazzi sin troppo iperattivi. La cena verrebbe terminata <Grazie mille Fumiko-san…>, riponendo le bacchette sula scatolina di legno. Ora è come se dovesse pagare pegno, e si sente in dovere di mostrare all’altra qualcosa che gli appartiene <…Si-si…ama il giardinaggio ed i nostri insettini amano i fiori che la mamma coltiva…>, ecco perché ne hanno così tanti. Solo all’ora si prenderebbe qualche istante per meditare <Un secondo solo..>, perché c’è da interpellare colei che risiede in lui <Devo chiede una cosa alla regina…a Chakura-Sama>, perdendosi in un monologo interno *Chakura-sama…buonasera…*, un primo approccio per poi focalizzare le sue idee spingendole verso il basso ventre, sede in cui risiede la regina *…serve qualche soldatino…* e così dicendo il chakra verrebbe immesso in tutto il corpo, fatto circolare aumentandone la frequenza con cui viene veicolato nel corpo. L’azzurro occhietto salirebbe cercando il giovane viso della ragazza <Ora non ti spaventare in modo estremoooOOoooo…>, mentre lui leverebbe il braccio destro in avanti e da sotto la grigia maglia, sbucando da sotto i lembi, apparirebbe una minuta carovana di piccoli puntini neri <Loro sono i soldati…>, ma il nome specifico è ben diverso <Sono i Kekkai Konchu>, e dunque essi si disporrebbero lungo quella fila per proseguire sino al raggiungimento del dorso della mano del giovincello <Mettetevi in riga…>, l’ordine diretto ed elementare che sembra possa essere portato a termine senza problemi. Ben [4] insettini ben ordinati e dinnanzi quella spettatrice ignara dei poteri del clan <…Loro sono i nostro insetti…> e lo dice con candida e sincera naturalezza. Si è sicuramente perso, divagando e senza rendersi conto di una cosa. Fortuna vuole ci sia Fumiko e riportarlo con i piedi per terra <Eeeeh…Si!>, consapevole della pena capitale che lo attende <…Hai proprio ragione Fumiko-san>, ciò detto si alzerebbe e con esso li insettini che si metterebbero a svolazzare intorno a lui <Buonanotte e grazie del Bento…>, dicendo questo svanirebbe a lunghe falcate oltre il parchetto. [EnD] x [Tentativo Attivazione Innata Lv.1] x [Positivo, Chakra 29/30]

23:52 Fumiko:
 Può solo rinvangare i ricordi , quando i propri 'fratellini' erano soliti fare quelle gare, sporcando e facendo salire il nervoso alla capo sala . Ridacchia a quei ricordi < prego > sorride andando a chiudere infine la scatola di legno, le dita sempre delicate in tutti i movimenti < avete delle farfalle? > la prima cosa sensata che passa per la giovane mente della donna < la regina? > un sopracciglio che si inarca mentre va a spaziare con la testa ovunque nei dintorni cercando qualcuno, una presenza strana ma non vede nulla, se non il ragazzo che sembra avere lo sguardo vitreo. < non spaventarmi di cosa? > gli occhi attirati dal braccio teso del giovane e da quei puntini che si muovono. Invece di spaventarsi tenterebbe di avvicinarsi un poco giusto per vedere meglio, i soldati che vengono messi in riga dal comando del giovane < ma è..straordinario! Non pensavo esistesse qualcosa del genere > per un amante e rispettosa della natura non riesce a non meravigliarsi della cosa. < corri Hanzo! > lo incoraggerebbe sicura che l'altro sappia difendersi da malintenzionati, probabilmente più di lei. Osserva il ragazzino allontanarsi per poi alzarsi anche lei in piedi e tornare sulla strada di casa con calma, il volto tirato verso l'alto a godersi quello spettacolo serale di luci.

Hanzo si prefigge un obiettivo, raggiungere la cima di un albero, e per fare questo pone dei dango sulla sommità dello stesso. Tutto ciò è necessario per poter apprendere rapidamente il rilascio del chakra base e recuperarli camminando lungo il tronco. Il risultato e dei più penosi ma non è solo, vi è una spettatrice che si vuole godere il proprio bento ed al tempo stesso di preoccupa per le sorti del malcapitato genin. Fumiko offre parte della propria cena all'Aburame, il quale accetta di buon grado. Il loro discorso spazia su vari argomenti: dal passato dimenticato di Fumiko, all'accademia e per finire la dimostrazione pratica di Hanzo di cosa sia il Clan Aburame e che cosa controlla.