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Itadakimasu! L'Aburame scrocca la merenda.

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con Hanzo, Hachiman

16:47 Hachiman:
 Il sonno, o quanto meno suoi rimasugli, accompagna questo tranquillo pomeriggio del giovane ragazzo di Konoha che, senza neanche cercare di nasconderlo, cammina stiracchiandosi e sbadigliando. S'è appena svegliato infatti, dopo una piccola (ma neanche troppo) pausa che ha passato dormendo sotto ad un grande albero in uno dei giardini del villaggio. Come sempre in questi giorni d'estate non ha gran voglia di far qualcosa, ne di costruttivo, ne di svago. Camminare e leggere bastano ed avanzano come cose. E non s'è neanche accorto della pioggia, non fin quando è stato al riparo da essa sotto le protettrici foglie della pianta. Ma adesso, rialzato e stiracchiato, il tutto accompagnato da degli sbadigli, quel picchiettare che sente sulla testa è leggermente fastidioso, tanto da svegliarlo forse un po' troppo bruscamente. Non indossa niente di particolare, dei pantaloni lunghi e molto larghi che gli scendono lungo il corpo, arrivando fino ai piedi, coprendo gli arti e non lasciando una vera e propria immagine di quello che si nasconde sotto di essi. Questi, di color nero, sono in totale contrasto con la maglietta del ragazzo, che è bianca. Un bianco panna, forse un po' ingiallito, con lo stemma del clan Senjuu stampato sulla schiena. Questa, un po' come i pantaloni un po' larga, è anche lunga, arrivando a coprirgli la vita. Il colletto ha una pronunciata scollatura a "u", unico particolare importante oltre al simbolo del villaggio. Ai piedi porta delle semplicissime scarpe basse, nere con delle righe rosse, senza particolari simboli su di esse. I capelli sono lasciati liberi di svolazzare nell' aria mentre cammina tranquillo e beato, infastidito si dalla pioggia ma non per questo demoralizzato. Nessun altro segno, ne sul corpo ne sul viso. Nessun pezzo di armatura o equipaggiamento, ne tatuaggi o segni che possano andare in contrasto con quegli occhi un po' strani tra il violetto ed il grigio scuro. Magari ha qualche foglia attaccata lungo il corpo, di questo può non essersene neanche accorto, o forse intrecciata tra i capelli. Dopotutto s'è appena risvegliato ed è appena uscito da quel parchetto, camminando per una delle stradine principali del centro di Konoha senza una vera e propria meta.

16:51 Hanzo:
  [Konoha ♣ Strada] Il cielo è grigio, gravido d’abbondante acqua tanto da non riuscire più a contenere quando accumulato in questi giorni. Piove, gocce che cadono in un costante scroscio il quale ha ormai inzuppato tutte le vesti del biodino. La maglia smanicata che in origine era di un grigio chiaro, ora è molto più scura ed è ormai appiccicata all’esile corpicino, i calzoncini color kaki sembrano spugne pregne d’acqua mentre il blando passo del ragazzino non sembra trovare impedimenti di sorta. Gli stivaletti ninja proseguono nel loro costante lavorio [Tap Tap] incontrando persino delle pozzanghere che non vengono aggirate [Splash] ma piuttosto affrontate senza alcun timore, ormai è ben conscio di non aver più un centimetro di pelle, men che meno di capelli, asciutto. La lunga coda di cavallo si è pesantemente afflosciata dietro la schiena ed il ciuffo che nasconde l’occhietto sinistro e parte del coprifronte ben legato intorno al capo segue il profilo del viso e di ciò ad esso agganciato, come per esempio la placca metallica con l’effige di Konoha. Ai fianchi pendono due sacche nelle quali sono riposti diversi strumenti ninja e, intorno la coscia destra ad altezza del bicipite femorale, vi è un avvolgimento di bianca benda che protegge ed isola il laccetto di cuoio del portakunai ben stretto in quel punto. [Equip On]

17:04 Hachiman:
 Mentre cammina, senza un pensiero troppo preciso, quindi con la testa sgombra da eventuali problemi, si trova a guardarsi intorno, osservando quello che lo circonda. è in parte incredibile come le cose possano cambiare radicalmente semplicemente per il tempo. Un capriccio di qualcuno o qualcosa che non si può stabilire, ma che influenza in maniera drastica tutto quanto. Dai semplici uccellini, che normalmente si divertono a canticchiare in giro per il villaggio, ma che con questo tempo si trovano costretti a nascondersi nei loro nidi a riparo, alle stesse bancarelle dei mercanti di Konoha, che si trovano costretti a sistemare le cose alla bell e meglio per evitare che si bagnino o danneggino. Saltella allegro, essendosi ormai svegliato del tutto, continuando a guardare quello che lo circonda. Curioso in parte, ma dall' altra un po' spaventato-preoccupato di essere coinvolto in qualcosa, ha due chiazzette un po' pronunciate da un rosa acceso sulle guance. Queste sarebbero molto facili da notare, data la pelle molto chiara del ragazzo. Ma guardandole bene, si capirebbe senza alcun problema che non sono dettate da imbarazzo o altro, semplicemente dal carattere del giovane. E quindi, mentre cammina-saltella per la strada, osservando quello che lo circonda come se fosse nel paese delle meraviglie (?), ecco che noterebbe una strana figura che, a suo modo, sembrerebbe divertirsi, visto che non prova neanche ad evitare le pozzanghere, anzi ci finisce dentro attirando leggermente l'attenzione del giovane. è alta quanto lui, più o meno, anche se sembra decisamente diversa sotto un aspetto, che certamente non è la lunghezza dei capelli eh. Semplicemente quella figura è completamente bagnata, come se stesse sotto la pioggia da chissà quanto. Anche Hachiman sta iniziando a bagnarsi, anche se è ancora molto lontano dai livelli dell' altro. Se riuscisse ad avvicinarsi, sempre saltellando, facendo un piccolo sorriso e piegando la testa di lato se ne uscirebbe con un tono molto allegro e tranquillo. <Secondo me sei un po' bagnata...> Con tono tranquillo. Perchè darle della donna? Magari potrebbe essere un uomo dai capelli lunghi e una muscolatura non troppo pronunciata con un corpo abbastanza piccolo, o magari ancora molto giovane da dover ancora crescere. Non può dirlo al momento, non ha neanche sentito il tono della sua voce, che magari potrebbe trarre in inganno come quella del giovane Senjuu, visto che è ancora un po' "effemminata" dato che è ancora un po' piccolo. Però vedendolo così su due piedi ha semplicemente detto la prima cosa che gli è venuta in mente, trasportato dal suo spirito un po' giocoso (? Bho).

17:16 Hanzo:
  [Konoha ♣ Strada] Lo stillicidio prosegue senza sosta, unna sinfonia di sottofondo con quel costante tamburellare sulle superficie rigide dei tetti o sui tendoni dei vari chioschetti <Che suono estremooOOooo>, affascinato da quella martellante mitraglia che lo accompagna nella usa umidiccia passeggiata. L’azzurro occhietto destro vaga lungo la strada, osserva e capta i movimenti delle persone. Non pare vi sia il solito clima sereno di qualche giorno fa, qualcosa lo si percepisce o semplicemente è una sua impressione derivante dal fatto che quel fattaccio l’ha segnato e non poco <…Mh…>, incerto <…Sembrano tutti più tesi in modo estremooOOooo> e la pioggia di sicuro non aiuta a mettere allegria nel cuore delle persone. Che lo voglia o meno, quel suo fisico esile e quei lunghi capelli color del grano non fanno altro che ingannare la vista i un ragazzino, suo coetaneo che gli si avvicina a saltelli, come preso e trasportato da un’incredibile euforia. Prima un sorriso e poi quelle parole che, a conti fatti non verrebbero comprese dal Genin. L’occhietto azzurro verrebbe strabuzzato ed un aria perplessa prenderebbe piede su quel giovane viso <Eh?!>, domanderebbe dando proprio l’impressione di essere spaesato <…Stai parlando con me?!> puntando l’indice al proprio petto e, nel dire questo, si volterebbe rotando il capo, sia mai che dietro di lui ci sia una ragazza che, come detto del morettino, è fradicia come l’Aburame. [Equip On]

17:26 Hachiman:
 Come può trattenere una piccola risata in una situazione del genere? Cioè la reazione dell' altro è assolutamente divertente, anche perchè sembra proprio quella giusta per uno che si trova nel paese delle meraviglie (?). E infatti Hachiman non riesce a trattenerla guardandolo voltarsi, come se stesse cercando qualcuno/a nei paraggi. Piegandosi leggermente in avanti per le risate, si porterebbe anche una mano alla bocca, per cercare di nasconderla con il palmo aperto, per non sembrare troppo scortese o offensivo. Magari l'ha preso contro piede perchè non si aspettava che qualcuno lo interrompesse nei propri pensieri, oppure ha detto qualcosa che l'ha scosso, chissà. Di certo c'è solo una cosa, non dovrebbero restare ulteriormente sotto la pioggia, oppure potrebbero prendersi un malanno. <Spostiamoci da qui!> Propone con quel tono sempre allegro e un po' divertito/innocente, accompagnato da un piccolo sorriso mentre piega leggermente la testa di lato. E quindi ricomincerebbe a camminare-saltellare come fatto in precedenza, cercando una terrazza o una sporgenza dove potersi nascondere/riparare. Chissà se l'altro lo sta seguendo. Magari l'ha preso per un pazzo, magari è un pazzo e l'altro lo è altrettanto, tanto da seguirlo. Magari ci sono altre mille cose, chissà qual'è quella giusta. C'è da dire che Hachiman, avendo dato le spalle all' altro, non può saperlo. Quindi, continuando a fare forza sulle leve inferiori, piegandole a turno sulle ginocchia, quel giusto che basta per poter contrarre i muscoli per permettergli di slanciarsi sulla punta dei piedi per continuare un saltello dopo l'altro e atterrare poi sul tallone dell' altro piede, magari riuscirebbe pure ad arrivare in un posto coperto, privo di pozzanghere, o qualcosa del genere. Si volterebbe, sorridendo e guardando anche un po' intorno per studiare la gente che c'è, chiedendosi anche se l'altro l'abbia seguito o meno.

17:43 Hanzo:
  [Konoha ♣ Chiosco] Il tutto sembra divertire e non poco il qui presente ragazzino che non solo ha avuto la brillante idea di dare della ragazzina bagnata al povero Hanzo ma ride di gusto nel vedere quest’ultimo che non riesce a comprendere di cosa stia parlando l’altro o meglio, è ben chiaro l’altrui discorso ma non trova il nesso logico <…>, ancora con il viso che volge alle sue spalle, non vede nulla e dunque c’è una sola soluzione, tornare a puntare l’occhietto su chi gli si para davanti e ride di gusto, per quanto nasconda il gesto con la mano <…Ma non sono una ragazzina…>, puntualizzerebbe con enfasi <…Il tuo è un errore estremooOOooo>, già perché a tutti gli effetti è un ragazzino con tanto di pisellino. L’altro non sembra comunque gradire la perpetua caduta di pioggia, ma ovviamente ad Hanzo la cosa non a molta differenza <Perché?!>, domanderebbe lui per capire il motivo di un possibile spostamento <Non si sta bene qui…>, e dicendo questo, notando che l’altro si sta già muovendo cercherebbe la sua attenzione <Andiamo là…> levando il braccio ed il dito vero un chiosco di ramen <Mi offri la merenda Estremaaa perché mi hai dato della ragazzina…>, come cerca di cogliere la palla al balzo. La logica vuole che lui muoverebbe il passo vero il luogo da lui stesso indicato <Su-su…devi pagare la merenda…>, ribadendo il concetto come se nulla possa fargli cambiare idea. Dovrebbe avvicinarsi al piccolo localino ambulante, un comunissimo chiosco con pochi sgabelli ed un lungo bancone. Seguirebbe il proprio istinto prendendo posto in un posto libero ma mostrerebbe le spalle al locale osservando la via, in attesa che l’altro arrivi <DAI…>, urlando in direzione del vuoto. [Equip On]

17:55 Hachiman:
 Oh, bhè, ecco svelato l'altrui problema, tanto che l'unica cosa che ne può uscir fuori per il giovane Senjuu sono solamente altre risate. Soprattutto per quel modo di dire "estremo" assurdo che l'altro ha. Ride divertito e con piacere, piegando gli angoli della bocca e formando due cunette con le guancette. Allargherebbe le braccia in senso orizzontale, cercando di aprirle il più possibile, estendendole per tutta la loro lunghezza, per poi rivolgere i palmi delle mani aperte verso l'interno, come se stesse facendo un gesto di misura. <Ma estremo estremo...> Si muove un po', oscillando con le spalle per mettere in risalto il movimento delle braccia che stanno cercando di identificare un' unità di misura. Poi proverebbe a capovolgere le mani, portandole in senso verticale e scuotendo con la testa, in modo di spostare i capelli che cominciano ad essere umidicci sulla fronte, per liberarla. <Oh... Estremo estremo?> Non c'è una vera logica in questo, cioè magari si, ma a me sfugge, però per Hachiman sembra un ragionamento perfettamente sensato, e forse potrebbe anche argomentare ma vabbè (?). Quello che lo lascia un po' perplesso è il fatto di dover offrire qualcosa da mangiare all' altro. Infatti, sentendo le sue parole, arrivato sotto una tettoia per coprirsi si volterebbe per guardarlo, come detto prima, un po' incuriosito e preoccupato. Lo vede anche sedersi e continuare a chiamarlo in qualche modo. Si porterebbe una mano alla tasca dei pantaloni, in modo che possa contare quante monete ha con se. Non sono molte, quel poco che rimane della nuova paghetta ridotta che gli è stata concessa nuovamente. Però dovrebbero anche bastare per due ciotole di ramen. Tornerebbe quindi dall' altro, attraversando quei pochi metri sotto la pioggia con i capelli che svolazzano leggermente in alto per la piccola corsetta di quei metri, per poi tornare ad appoggiarsi sulla schiena. <Due ciotole di ramen...> Direbbe facendo un sorriso verso l'interno, sedendosi di fianco all' altro sul primo posto libero disponibile. <E buon pomeriggio!> Aggiunge, continuando a sorridere come un cretino. Poi, tornando a prestare attenzione all' altro ragazzo, si porterebbe l'indice della mano del lato interno (cioè del lato che sta rivolto al biondo) alle labbra, appoggiandocelo sopra come se stesse pensando. <Senti freddo?> Chiederebbe subito dopo, un po' preoccupato.

18:05 Hanzo:
  [Konoha ♣ Chiosco] Nella disgrazia è riuscito ad accaparrarsi una bella ciotola di ramen, fumante e deliziosa. Attende che il giovane sconosciuto possa varcare la soglia del localino, prendere posto ed ordinare il suo premio o dono per fari perdonare, da parte dell’altro. Hachiman continua a ridere, ridacchiare come se fosse la sua principale occupazione, di rimando in ugual modo porgerebbe un sorriso genuino e gentile <…Eh grazie…!>, non badando troppo alla mimica o a quel discorso che sembra fari beffe del modo di dire dell’Aburame <…Devi farti perdonare anche queta…mi prendi in giro in modo estremoooOOooo>, e calca la mano per fargliela pagare all’altro. Immediatamente cercherebbe l’attenzione del proprietario del chiosco <Le due ciotole e anche dei dango…eheheh>, ridacchiando divertito mentre porgerebbe lo sguardo sul poveretto che ha fatto l’errore di scambiarlo per una ragazzina <Spero tu sia della mia stessa idea…Eh!>, cerca persino complicità <Non faresti la mia stessa cosa, in modo estremoooOOoo, se uno ti scambiasse per una ragazzina?!> e glielo domanda pure come se la sua teoria sia inattaccabile. [Equip On]

18:16 Hachiman:
 Ehm... No? Il dango o qualunque altro gnocco che l'altro potrebbe volere lui non può permetterselo?! Quindi cercherebbe di fermarlo subito, facendogli notare questo piccolo particolare. <Hem... No il ramen basta e avanza... Mi dispiace ma non ho abbastanza soldi per altro...> Dice abbassando lo sguardo e sentendosi un po' in colpa per questo, come se fosse per questi attimi inadatto alla situazione. Cerca di deviare lo sguardo, distraendosi su qualcos altro, tipo fissando il pavimento mentre aspetta che le due ciotole siano pronte e servite, fumanti e cariche di cibo. Poi arriva quell'assurda domanda, tanto che rialzerebbe un po' la testa, riportando lo sguardo verso l'altro. è un po' impacciato in questo momento, ma cercherebbe di riprendersi dandosi anche da solo un pizzicotto sulla gamba. A dire la verità il fatto che l'altro l'abbia bellamente ignorato quando gli ha fatto una domanda lo lascia un po' infastidito, ma vabbè, non gli darà troppa importanza alla cosa. <Ma... Non ho mai detto di non esserlo...> Andrebbe a far notare. Non che questo voglia dire che lo sia o che a lui piaccia essere scambiato per tale, cosa che comunque capita anche troppo spesso, ma vuole studiare la reazione dell' altro, chiedendosi se qualcosa del genere possa condizionare questo momento o meno. A lui, d'altro canto, non importa minimamente una cosa del genere, ne lo influenza. Gli piacce il proprio abbigliamento e look, quindi non vede perchè dovrebbe cambiarlo. E poi, pensare che uno sia un maschio o femmina alla fine vuol dire poco e niente, dipende da che inclinazzione si voglia dare a queste parole (?). Ma vabbè, filosofia a parte, piegherebbe la testa di lato, cercando di studiare la reazione altrui. Nel mentre arriverebbero anche le due porzioni ordinate. Allungando le piccole mani per prendere due bacchette, se le porterebbe davanti al volto, proprio a pochi centimetri dal naso, chiudendo i palmi delle mani intorno ad esse e lasciando queste ultime in posizione da preghiera. Quindi, facendo un piccolo inchino con la testa in avanti, chiudendo anche gli occhietti nel movimento, renderebbe omaggio per il cibo. <Itadakimasu!> Direbbe quindi, rompendo quella posizione e separando le due bacchette facendo una piccola forza sui legnetti, Iniziando poi a mangiare.

18:29 Hanzo:
  [Konoha ♣ Chiosco] La curiosità dell’altro era superflua, se avesse sentito freddo non sarebbe rimasto sotto la pioggia in piena armonia con la stessa ascoltando quel concerto fatto di ticchettii e rintocchi più grevi, deve essere questo il motivo per cui non ha sentito la necessità di rispondere. A parte questo le due ciotola giungono in breve tempo, fumanti ed appetitose, ma i dango non potranno fare da accompagnamento <Che peccato…>, dice con aria rattristata <Vorrà dire che la prossima volta li mangeremo…>, preventivando che ci sarà un’altra occasione per scroccare qualcosa dal giovane, forse sta abusando della pazienza di tutti, ma poco importa non sembra pensarci troppo a questa conseguenza . Prima di poter afferrare le bacchettine mimerebbe il fare dell’altro <Itadakimasu!>, per poi afferrarle e cogliere dalla ciotola un bel boccone di spaghetti accompagnati da una succosa fetta di carne di manzo. Si ficcherebbe tutto in quella vorace boccaccia [Chomp] iniziando a triturare il tutto con foga. Attimi in cui non pronuncerebbe una parola, non prima di aver ingurgitato il tutto. Solo in quell’istante si volterebbe verso il ragazzo <E’ veramente estremooOooo>, allungando la manina destra per presentarsi <Hanzo Aburame…>, come se la cosa possa interessare molto <e Tu?>, al biondino questa informazione gli sembra utile. Che la stretta avvenga o meno al giovane genin verrebbe in mente quanto notato prima <Ma…>, cercando appunto l’attenzione dell’altro <Non ti è parso che in giro ci sia tensione…>, lui ha avuto l’impressione di aver visto visi ben più tesi <…E’ tutto così estremoooOOooo da dopo i fatti dell’inaugurazione della Golden Week in presenza del Daymio…>, lui era presente alla parata, sa cosa ha visto e sa cosa è successo, probabilmente si sta facendo solo suggestionare da quella scena cruda [Equip On]

18:42 Hachiman:
 Ed ecco che iniziano a mangiare in totale tranquillità, con le due ciotole fumanti che son piene di spaghetti, carne, uova e tantissime altre peculiarità. Se la gusta con la testa sgombra da pensieri, senza star a preoccuparsi troppo di quello che succede, fin quando l'altro non fa la mossa di presentarsi. E qui potrebbe succedere qualcosa di strano, o meglio, qualcosa d'inaspettato. Infatti, quando l'altro gli dice quel nome, il giovane Senjuu si ferma un attimo a pensare. Non tanto perchè sa chi sia o lo conosce, più che altro perchè cerca di riordinare tutte le informazioni che può collegare al clan altrui. E questo... Bhè... Lo porta a collegare quella figura a solo un' immagine. Un mare di insetti. E dal volto del ragazzo si potrebbe tranquillamente intuire cosa stia pensando. Si ferma a fissare la mano altrui, avvicinando la propria con molta preoccupazione e cura, quasi voglia punzecchiarla con l'indice per essere sicuro che non succeda nulla di male. <Non usciranno mille insetti da quella mano... Vero...?> Lo dice un po' schizzinoso, preoccupato da una possibile invasione d'insetti di cui non sa minimamente le intenzioni. Ovviamente, come Senjuu, conosce tutti gli altri clan del villaggio, in quella assurda mentalità peculiare dello stesso clan dove la sopravvivenza di tutti è priorità. Però, conoscendo un po' i clan del villaggio, non può far altro che notare come alcuni lo preoccupino e lo inquietino non poco. A partire dagli spettri Hyuga (eh... Guardateli negli occhi e dite che non lo sono!), a finire con gli Aburame... Brr... Un brivido lo prende lungo la schiena. <Hachi... Hachiman Senjuu...> Risponde, ancora intimidito dalle possibilità di quella situazione. Se pensate che gli facciano schifo-paura gli insetti, bhè, è esattamente così (?!). Cioè, dipende da quali insetti si considerano, le coccinelle, le farfalle, altre piccole creature così non gli creano nessun problema, anzi gli trasmettono allegria, ma se poi guardi le formiche, i bruchi (prima che diventino farfalle insomma) e altre cose striscianti del genere... Bhè... Meglio non vederle (?). Per il resto, mentre torna a mangiare, non sa bene come rispondere alle domande altrui. Non è il tipo che presta troppa attenzione a queste cose, anche se ovviamente a casa ne hanno parlato, non chiedendo il suo parere però, visto che è ancora giovane e neanche un ninja (?). <Mh... Basta non farci caso... No?> Andrebbe a rispondere piegando la testa di lato per riuscire a guardare in faccia l'altro.

19:03 Hanzo:
  [Konoha ♣ Chiosco] Il pasto viene consumato con altrettanto gusto da Hachiman il quale sembra bloccarsi, come frenato da un atavico timore che molte persone si portano dietro ma che non hanno modo di motivare o controllare. La stretta di mano diventa un grosso ostacolo e non sembra poter trovare soddisfacimento. L’occhietto calerebbe su quei movimenti restii ma è la domanda che diventa come un faro nella notte <…Ehehehe>, ride per stemperare la tensione <Certo che no…se non lo decido io…>, giusto per rassicurarlo ma solo in un primo momento, il dubbio resta ed un capriccio dell’Aburame potrebbe scatenare l’inferno. Ecco infatti che lo sguardo del giovane spazierebbe per il luogo, le luci potrebbero aver attirato qualche insettino volante. La sua attenzione i concentrerebbe su di una mosca e, rivolgendosi a questa nello strano linguaggio che solo la sua gente conosce inizierebbe a conversare con questa <Ehi mosca…>, mentre questa dovrebbe avvicinarsi un poco in un volteggiare in cerchio <…che ne dici di posarti sul naso di Hachiman…>, ma ovvio il movimento dell’insettino che non sembra voler sottostare al volere del giovane. Un discorso fatto di versi e brusii incomprensibili. Pochi istanti per poi tornare sull’interlocutore <Dice che vorrebbe tuffarsi nella tua ciotola di Ramen…>, una bugia bella e buona ma l’altro non ha modo di saperlo <E farsi un bagnetto estremoooOOoo come alle terme…> o suicidarsi, come è meglio interpretabile quel gesto. Il disinteresse altrui per i recenti eventi ha dell’innaturale, diciamo pure che scandalizza il giovane Genin, cresciuto ed istruito in certi principi morali, da una famiglia dedita e fedele al villaggio <Cosa?!>, il tono si fa ben più serio <Ignorare quel messaggio di Iwa e Kumo?!>, non ci crede, non si capacita di dover dire una cosa simile <Hanno minacciato l’Hokage, il Daymio e le Forze Anbu…>, i tre cardini del Paese del Fuoco <Per non parlare di Konoha e di ci vive…>, a quanto pare l’altro sa ma non gli interessa <…Quel gesto è stato EstremoooOOooo…ma comporta che ci sarà una guerra…ancora non ti interessa…?!>, doveva scroccargli molto di più e fargliela pagare. [Equip On]

19:16 Hachiman:
 Non capisce bene di cosa stia parlando l'altro, non riuscendo a capire la sua chiacchierata con la mosca, ne prestando ad essa troppa attenzione visto che comunque è semplicemente una mosca. Quindi, dopo quella stretta di mano difficile, visto che è ancora molto scettico a riguardo, guarda l'altro dritto negli occhi, cercando di capire di cosa stia parlando, senza riuscirci però. Continua a mangiare, anzi, finisce di mangiare, visto che la proprio ciotola ormai è quasi vuota. In effetti aveva fame, non può nasconderlo, anche perchè dopo aver dormito un bel po' è normale voler fare una bella scorpacciata di cibo. Ma la reazione che l'altro ha alle sue parole lo lascia perplesso e preoccupato. Cerca di vederla in modo razionale il giovane Senjuu infatti, non lasciandosi buttar giù da quello che succede, ne però volendo interagirci. <Hem... Ti scaldi troppo...> Commenterebbe tranquillamente, a differenza dell' altro che sembra essersela presa. <Tre corpi... è vero... Ma ti sembra che se fossero capaci di colpirli... Allora non l'avrebbero già fatto?> Chiede un po' dubbioso. Infatti non capisce la logica di una cosa del genere, è come giocare a scacchi dicendo le proprie mosse all' avversario prima di compierle. <Che poi... Se fossero veramente Iwa e Kumo i responsabili... Sarebbero così stupidi da dirlo apertamente...?> Continua a parlare sempre un po' scettico, come se questa cosa gli puzzasse un po'. Non ha visto la scena, ma ne ha sentito parlare ed ha potuto ragionarci sopra. <E poi... Dimentichi una cosa... Io mi fido dei miei genitori... Dei ninja del mio clan... Dell' Hokage e di tutti quanti...> Fa spallucce, come a voler scagliare via un problema che non lo riguarda. <Loro ci proteggeranno come fanno sempre... E no... Non sono un ninja... Mi importa che il villaggio stia bene... Ma non posso fare più di quello che è nelle mie capacità... Quindi non si parla di interesse o meno...> Lascia cadere la frase. è un po' come il discorso che ogni volta fa con sua madre, quando viene sgridato. Non si tratta di quello che uno vuole o non vuole, bisogna prima considerare quello che piace o non piace ad una persona. Lui ad esempio odia le lezioni in classe, per questo cerca di saltare sempre l'accademia. Può sgridarlo anche all'infinito, ma è fatto così, che le piaccia o meno (?). <Me ne vado> Aggiunge con tono tranquillo, andando a prendere i soldi controllati prima nella tasca ed appoggiandoli sul bancone. Dovrebbero essere precisi.

19:28 Hanzo:
  [Konoha ♣ Chiosco] La situazione crea qualche attrito, due pensieri opposti ed agli antipodi <...Sono stati capaci di eliminare gli Anbu, mozzargli la testa e sostituire il dono portato dal Daymio con i tre corpi…>, per lui la logica in quel gesto è ben diversa <Non vogliono svelare le proprie mosse…ma mettere una paura estremaaaa in chi ha assistito al tutto, la gente fuggiva nel panico generale…>, questi i fatti e gli accadimenti e come gli aveva suggerito lo stesso Hiroto, così anche Hachiman la pensa alla stessa maniera <Non sei l’unico che pena che non siano loro i diretti responsabili, ma chiunque sia, se non sono di Iwa e Kumo, vuole creare tensione tra Konoha e gli altri villaggi…>, tattica o giochi nell’ombra, una bella fregatura. Come il moro anche l’Aburame abbraccia quella fettina di discoro <Anche io ho fiducia nel Nono…lui è estremoooOOooo>, per quanto non abbia mai avuto a che fare con lui direttamente si percepisce l’entusiasmo nel parlare di questi <…Ma se ci sarà una guerra non si tratta più di essere protetti ma di dover proteggere…>, parla per sé stesso puntando il dito sulla placca di metallo che sbuca da sotto il ciuffo biondo <Non mi sono diplomato perché volevo giocare al ninja come facevo da piccolino in modo estremoooOOoo…ma perché credo di poter dare molto al villaggio…> decisamente molto patriottico, i genitori lo sono altrettanto. L’altro vuole andarsene ed ormai la ciotola è vuota ed i soldi sono già stati messi sul bancone <Si…>, Il capo si muoverebbe con assenso <grazie per la merenda estremaaaa…ma>, una risposta ben più brusca <…Vado anche io…>, come se si fosse offeso. Scenderebbe dallo sgabello per imboccare la strada e svanire[Equip On] La situazione crea qualche attrito, due pensieri opposti ed agli antipodi <...Sono stati capaci di eliminare gli Anbu, mozzargli la testa e sostituire il dono portato dal Daymio con i tre corpi…>, per lui la logica in quel gesto è ben diversa <Non vogliono svelare le proprie mosse…ma mettere una paura estremaaaa in chi ha assistito al tutto, la gente fuggiva nel panico generale…>, questi i fatti e gli accadimenti e come gli aveva suggerito lo stesso Hiroto, così anche Hachiman la pensa alla stessa maniera <Non sei l’unico che pena che non siano loro i diretti responsabili, ma chiunque sia, se non sono di Iwa e Kumo, vuole creare tensione tra Konoha e gli altri villaggi…>, tattica o giochi nell’ombra, una bella fregatura. Come il moro anche l’Aburame abbraccia quella fettina di discoro <Anche io ho fiducia nel Nono…lui è estremoooOOooo>, per quanto non abbia mai avuto a che fare con lui direttamente si percepisce l’entusiasmo nel parlare di questi <…Ma se ci sarà una guerra non si tratta più di essere protetti ma di dover proteggere…>, parla per sé stesso puntando il dito sulla placca di metallo che sbuca da sotto il ciuffo biondo <Non mi sono diplomato perché volevo giocare al ninja come facevo da piccolino in modo estremoooOOoo…ma perché credo di poter dare molto al villaggio…> decisamente molto patriottico, i genitori lo sono altrettanto. L’altro vuole andarsene ed ormai la ciotola è vuota ed i soldi sono già stati messi sul bancone <Si…>, Il capo si muoverebbe con assenso <grazie per la merenda estremaaaa…ma>, una risposta ben più brusca <…Vado anche io…>, come se si fosse offeso. Scenderebbe dallo sgabello per imboccare la strada e svanire[Equip On]

19:58 Hachiman:
 è vero, quello che hanno fatto sa di qualcosa come se fosse incredibile, ma questo non vuol dire che siano capaci di far altro. O che non fosse un movimento già studiato in precedenza. Magari quei cadaveri sono di persone colte alla sprovvista o che non se l'aspettavano. Loro certamente non possono saperlo. Ma resta il fatto che, per quanto possa essere bello e nobile voler sacrificarsi per qualcosa di più grande, come proteggere il villaggio, cosa che tra l'altro (essendo un Senjuu) anche lo stesso Hachiman approva, questo non vuol dire che bisogna cercare di fare gli eroi se non si è eroi. Insomma, se uno è un buono a nulla, preoccuparsi di aiutare con le bende, feriti, cibo o qualcosa del genere, potrebbe essere altrettanto importante. Infatti le cose che diamo per standard lo sono perchè c'è gente che se ne occupa. L'altro comunque è un vero e proprio ninja, o così sembrerebbe, quindi ha tutto il diritto e dovere di vederla in quel modo. <Bhè... Spero tu riesca a proteggerci allora> Gli lascia anche un sorriso, tranquillissimo. E poi niente, anche lui si alza e si prepara per andarsene. <Ciao...> Lo saluta, per poi prendere la propria strada via da li. <end>

Una comune giornata di pioggia ma, per quanto comune possa essere, c'è Hachiman che rimescola le carte in tavola. Il Deshi scambia Hanzo per una ragazzina e quest'ultimo coglie la palla al balzo per farsi offrire del Ramen, il tutto per scusarsi della terribile gaffe. I due parlano e nel momento di presentarsi Hachiman mostra grande timore per via degli insetti che albergano nel corpo del giovane Aburame. Non solo questo, in breve si amplifica il divario per delle affermazioni da parte di Hachiman riguardo gli accadimenti di qualche giorno prima. Hanzo non è per nulla concorde con l'altrui pensiero ed i toni si accendono.