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con Furaya, Hanako Yui

14:27 Furaya:
 Nonostante il caldo, tendente ormai all'estate, la donna non può fare a meno di indossare i propri e soliti abiti, in veste di Capo Clan e Consigliera. Difatti, indossa un pantaloncino di colore nero, arrivante sino a metà cosce, con un paio di sandali ninja del medesimo colore, rinforzati metallicamente e raggiungenti la base delle ginocchia. A coprire l'addome, ha una di quelle maglie simili a delle reti che utilizzano i Ninja, con un lieve scollo a V, ma niente di veramente eclatante, anche perché se porta una terza di seno è un miracolo per lei. Sulle spalle, è poggiata anche la giacca nera tipica dei Jonin, con il simbolo relativo dietro la schiena. I capelli della giovane son raccolti in una coda di cavallo non molto alta, con il coprifronte posato sulla sommità del capo e legato tramite una cinghia in tessuto di colore grigio scuro. Attorno al collo, porta una fascia rossa, aderente allo stesso, memore d'una storia passata, assieme ad un altro pendaglio con il simbolo del Clan Uchiha. Contro il rispettivo fianco mancino, sorrette tramite una cintura nera attorno alla vita, son presenti due Katane: la prima ha un'elsa bianca e nera e pare in ottimo stato, nel proprio fodero; la seconda, invece, ha l'elsa sfilacciata ed è difficile interpretare di che colore realmente sia il tessuto che la compone. Agganciata attorno alla coscia destra, quindi dal lato opposto delle due Katane, vi è anche una Tasca Porta Kunai e Shuriken con un totale di nove Kunai avvelenati e con carta bomba. Sul gluteo dal medesimo lato, quasi fosse un'armeria vivente, v'è anche una Tasca Porta Oggetti con Tonici di Recupero Chakra, Coagulanti, Fili di Nylon e Fuda. Ulteriori Fuda sono sparsi per il corpo della giovane: due si trovano sui rispettivi polsi, nei quali ha sigillato la Falce e la Zanbato ( rispettivamente, destra e sinistra ed entrambe avvelenate ). Sul petto, infine, ve ne sono almeno un'altra decina, ovviamente nascosti dagli abiti in più parti; stessa cosa per il tatuaggio Anbu sulla spalla destra, coperto persino da una fascia bianca. La cicatrice attorno al collo è invece coperta dalla fascia rossa di proposito. Ha già fin troppe cicatrici: meno ne mostra e meglio è per se stessa. E' visibile solo quella sulla coscia destra, per circa un paio di centimetri in base al totale e alcune sparse per i bicipiti e gli avambracci. Sulle spalle, è comunque posato un haori grigio scuro, con il simbolo del Clan Nara sulle estremità frontali. Si sta dirigendo lungo il corridoio che, dai suoi Uffici, conduce alla propria abitazione, in fondo al corridoio, ad una estremità dell'Ala della Magione. < Allora? Come ti sembra questo tempio? > Perché, in realtà, è una riproduzione del vecchio tempio Nara, ridefinito e ricostruito. Dovrebbe esservi Hanako con lei, ma la starà seguendo? [ Chk On - Equip On ]

14:32 Hanako Yui:
  [Casa Fufu-chan] I codini neri svolazzano a destra e a sinistra, seguono il ritmo del passo lento e calmo della fanciulla che si trova dentro al dojo dei Nara, soltanto per conversare un po' con Furaya, visto che è da molto che non si vedono - quindi le è mancata un po' (tanto). Il passo leggero rimbomba per il corridoio, tipo in realtà nemmeno lei sa dove sta andando, continua a camminare confusa, un attimo prima era con lei. <...questi corridoi sono tutti uguali...> La triste verità è che ha perso Fufu-chan di vista. E' venuta qui insieme a lei, e puff, si è girata un attimo e non l'ha trovata più, come volatilizzata. Porta la mancina sul capo, lo sguardo confuso e perso: le sopracciglia aggrottate, le labbra arricciate e gli occhi spalancati. Sta camminando da dieci minuti, e ancora non è riuscita a tornare indietro. Scrolla le spalle e si passa una mano sul viso, con fare disperato. Ma come fa l'altra a vivere qui dentro? Forse in realtà è tutta impressione sua visto che di solito ha sempre abitato in case estremamente piccole. Incrocia le braccia al petto e prova a tornare indietro. Porta una gonna a balze, rossa, parecchio lunga, arriva poco sopra il ginocchio. Invece il busto è fasciato una top acquamarina che si allaccia dietro il collo. Ai piedi un paio di tipici sandali neri. Sulla caviglia destra porta una piccola cavigliera con un charm che tentenna ad ogni suo passo. Abbattuta si appoggia al muro, il viso leggermente piegato verso il basso che osserva il pavimento. Si morde il labbro inferiore, poi ritira le labbra verso l'interno formando un espressione parecchio dura. Volge il capo verso il soffitto e riflette qualche secondo, poi fa la cosa più stupida che le viene in mente. <FUFU-CHAAAAAAAAAAANNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNN!> Inizia ad urlare come una scalmanata, degna dei migliori cantanti lirici di Konoha. Spera soltanto che l'altra riesca a sentirla visto che secondo le sue impressioni si è allontanata decisamente molto, fin troppo dalla figura dell'altra donna; sicuramente è finita in una parte completamente opposta. Urla di nuovo, una seconda volta. <DOVE SEIIIIIIIIIIIIII?> Riuscirà a sentirla prima o poi? Scuote la testa e sospira, per poi continuare a camminare lanciando qualche sguardo di tanto in tanto alle varie decorazioni che ornano la casa.

14:49 Furaya:
 Alterna le inferiori leve, senza alcuna preoccupazione, giacché conosce quel luogo a memoria. E pensa che anche Hanako non abbia problemi a starle dietro. Al contrario, si perde nei meandri bui e oscuri (?) della Magione Nara. Si blocca quando non riceve nessuna risposta da Hanako, girando sul posto e cercando il di lei viso. Il corridoio è vuoto, praticamente, oltre alla Consigliera. Inarca un sopracciglio. < Cosa diav-- > Blocca la frase, poiché l'urlo di Hanako le fa saltare un battito per la preoccupazione. Facile intuire da dove provenga, soprattutto se urla in quel modo per ben due volte. In realtà, le basta terminare quell'angolo di corridoio, arrivare all'ingresso dello stesso e sbucare lungo l'altro corridoio che s'incontra in maniera orizzontale con quello verticale. < Cos'è successo, Hanako-chan? > Commenta, aggrottando le sopracciglia e sbucando con appena solo il capo oltre l'angolo, scrutandola con attenzione. In poche parole, non è rimasta poi molto indietro rispetto alla donna dai capelli rosei. Avanza d'un altro paio di passi, cosicché possa avvicinarsi alla Tsukiyori. < Dai, su! Siamo quasi arrivati. Manca solo questo corridoio, ecco. > Si stringe nelle spalle, con l'indice destro che gratta la cute della tempia sinistra. Un po' come in una scena tragicomica, c'è la ragazzina che piange perché ha perso la mamma e la mamma che, in realtà, non è altro che affianco alla bambina. Insomma, c'è da divertirsi con Hanako, a differenza di altre persone che hanno avuto l'ardire di entrare in quella parte della Magione. < Resta al mio fianco, anziché dietro di me e vedrai che non ti perderai. > Gli angoli delle labbra si piegano verso l'alto, in un piccolo sorrisetto d'incoraggiamento ad ella rivolto. < Scusami, comunque, pensavo fossi dietro di me. > Commenta, arricciando il naso. [ Chk On - Equip On ]

15:02 Hanako Yui:
  [Casa Fufu-chan] Si sente stupida, forse un po' tanto. Aggrotta la fronte e fa una piccola smorfia che le contorce il viso, certo che quella è stata una vera e propria figuraccia. Sospira lievemente mentre vede la testa della donna sbucare dal corridoio. Cammina lentamente verso l'altra con sguardo parecchio imbarazzato, le guance rosse come dei pomodori. Umetta il labbro superiore mentre scruta intorno a lei, poi verso la donna fa un piccolo inchino abbassando semplicemente il capo. <...scusa, pensavo di essermi persa...> La voce molto flebile, sbatte gli occhi un paio di volte. Poi ridacchia quando si accorge della sua figuraccia. <Siamo quasi arrivate?> Alza le spalle e poi le stringe mentre si avvicina, anzi, quasi si attacca all'altra visto che non ha nessuna intenzione di perdersi di nuovo come prima, e per giunta, non è andata nemmeno molto lontano, anzi ha sempre percorso gli stessi corridoi fino allo sfinimento. Degno di lei, sì. Alza gli angoli della bocca in un breve sorriso. <No tranquilla...sono stata sbadata io!> Mugugna ed unisce le mani fra di loro. Solo in quel momento si ricorda che sta portando con sé una piccola sacca - appesa alle sue spalle. La sacca contiene qualche porta pranzo, per fortuna quella mattina si è ricordata di cucinare qualcosa alla donna visto che glielo aveva promesso. Ha fatto un po' di tutto, okay, forse ha persino esagerato. Schiude le labbra e fissa la donna per qualche secondo, con lo sguardo quasi perso nel vuoto, poi si illumina. <Fufu-chan, ho scordato di dire che ti ho portato delle cose...> Gratta la nuca con un certo vigore, ancora imbarazzata. <...forse ho cucinato troppo...> Bofonchia imbarazzata mentre abbassa lo sguardo al pavimento, stringendosi nelle spalle. <E ho portato anche un libro...> Sbatte le lunghe ciglia e riporta lo sguardo sulla donna.

14:52 Furaya:
 Rallenta il proprio passo, in modo tale che possa permettere ad Hanako di riuscire a starle dietro. < Non ti preoccupare. Resta a fianco a me e vedrai che non ti perdi. > Si stringe nelle spalle, mentre percorre il corridoio. < La porta in fondo. > Supera il corridoio, gli uffici vari laterali, ossia il proprio e la stanza con le foto e ritratti dei precedenti Capo Clan. La tendina è aperta, quindi la saletta è visibile tramite una finestra con vetro trasparente. Giunta in prossimità della porta d'ingresso, d'un colore nero con una targhetta dorata sul davanti indicante il nome della Consigliera, la donna prende una chiave dalla tasca destra e s'accinge ad aprire. Spingendo l'anta, la stanza che si presenta innanzi alla ragazza è come una qualsiasi casa giapponese. Il salotto è piuttosto ampio, con un divano grigio scuro e un tavolino centrale. Frontalmente, v'è anche un camino - ovviamente spento, dato il periodo annuale -. L'angolo a destra della casa, frontale all'ingresso e defilato, è fatto completamente di vetro ed è visibile esternamente l'albero di Sakura che ha fatto piantare nel giardino. Ci sono due tende, attualmente semi aperte per far filtrare la luce. A sinistra, l'angolo cucina con un ripiano in marmo per pranzare. Fiori sono sparsi un po' ovunque, assieme ad una libreria sulla parete affianco alla vetrata. D'un tratto, appena entrata, Choco si insinua tra le gambe della donna, iniziando a far le fusa come suo solito. E' un certosino dal manto grigio, e miagola. < Ehy, piccolina. > Piccolina un corno. E' abbastanza grandicella. < Entra pure e mettiti dove vuoi. Puoi poggiare ciò che hai preparato di là. E tranquilla, non importa! Voglio assaggiare. > Ridacchia, chiudendo la porta dietro di sé. < Che libro? > Sgancia la cintura con le Katane contro il fianco sinistro, poggiandole sul tavolino posto tra il divano e il focolare. Ha una teca nell'altra stanza dove tiene tutte le armi, ma in questo momento preferisce non allontanarsi troppo. < Volevo parlarti d'una cosa. > Esordisce, d'un tratto, seria, quasi apprensiva. [ Chk ON - Equip ON ]

15:09 Hanako Yui:
 Avanza a piccoli passi, leggermente intimorita da tutto quello sfarzo. Sbatte gli occhi un paio di volte e inizia a guardarsi intorno, è sicuramente un bel posto, specie per la parte fatta interamente di vetro, che entusiasma Hanako a dismisura, la quale, inizia ad avanzare a passi veloci verso il vetro in questione dal quale si può vedere l'albero di Sakura piantato in giardino. Appiccica letteralmente il faccino al vetro, respirando forte così da creare un leggero alone sulla superficie. Peggio dei bambini, così entusiasta e con quello sguardo meravigliato da quella vista così colorata. <C-che bello!> Commenta, appoggiando anche le mani, oltre la faccia. Inspira e espira, continuando a fissare il paesaggio per qualche secondo, con la bocca leggermente aperta. E' sempre una bella sorpresa un paesaggio esterno, specie se si tratta di alberi di Sakura. Stacca gli occhi dal vetro per poi voltarsi, così da appoggiare la schiena contro la fredda superficie, scrutando la donna con attenzione, ancora con la sacca appesa sulle spalle. Inizialmente sgrana gli occhi, poi arrossisce leggermente. <O-oh... sì!> Già ha dimenticato che ha portato con sé del cibo e il libro, ovviamente. Avanza con più calma rispetto a prima per poi appoggiare il contenuto sul ripiano un marmo. Osserva la creaturina che fa le fuse. Inizialmente ne è quasi intimorita, del resto, non ha mai visto un gatto da così vicino - cosa che a prima vista può sembrare strana, ma con tutto il tempo che ha passato a lavorare durante quegli anni non ha avuto spazio per fare conoscenza con gli animali. Lo trova dannatamente carino, infatti non può fare a meno di inginocchiarsi sul pavimento, come a richiamare la creatura. Gli occhi brillano, letteralmente. Si volta leggermente verso la donna, in un pieno di euforia. <E' un gattino?> Batte la mani mostrando un sorriso a 32 denti. Inizia a gattonare verso lo stesso micio, ritrovandosi faccia a faccia con lui. Alza una mano, vuole provare a toccarlo. Inizialmente dopo un primo contatto la ritira quasi subito, per poi appoggiare nuovamente la stessa sopra il capo del certosino. Oltre ad essere appiccicata al gatto, è anche attaccata alla stessa Furaya, infatti può tranquillamente guardarla dal basso verso l'alto. Arriccia le labbra, le guance ancora arrossate mentre cerca di accarezzare il micetto in modo calmo, così da non farlo spaventare. <O-oh, è un libro di tecniche... non ho voluto sbirciare più di tanto perché so che comunque non sarebbe giusto nei tuoi confronti visto che non appartengo ancora al 100% a questo clan, così ho preferito portarlo...> Le ultime parole vengono sussurrate con una certa calma. Avvicina il viso allo stesso gatto, il quale, con i suoi baffi, solletica leggermente il viso di Hanako. <P-parlarmi?> Sospira. Solitamente quando qualcuno dice questa frase non sono mai buone notizie. Un piccolo brivido le percorre la schiena. <D-di cosa vuoi parlarmi?> Forse ha fatto qualcosa?

15:31 Furaya:
 Non può trattenere una risata di puro divertimento quando vede il volto di Hanako appiccicato a quella finestra. < Ti piace? > Chiede retoricamente, perché è ovvio che le stia piacendo la visuale. Di sotto, può intravedere un cane Ninja dalle mastodontiche dimensioni, poiché ormai adulto. Ha il manto chiaro, con qualche macchia marroncina e che sta correndo nel prato, dietro ad una palla teoricamente o comunque a qualsiasi cosa sia, forse una farfalla che ha avuto l'ardire d'avvicinarsi ad un cane enorme. C'è un motivo se non abita in casa con la Nara, no? Potrebbe distruggerle quel bel salotto in due secondi netti, appena agita la coda o abbaia. Piega la testa lateralmente quando Hanako le chiede se quello sia un gatto. Inarca un sopracciglio e annuisce un paio di volte col capo, proprio per rispondere a questa di lei domanda quasi fuori luogo. Choco, invece, la fissa. Non sa esattamente come muoversi, poiché abituata alla Nara e non ad altre persone esterne, che non fossero Haruma, Daiko e Kurako. In un primo momento, innanzi alla mano tesa di Hanako, il micio allunga la propria zampa - priva d'artigli fortunatamente - per cercare di colpire quella della ragazzina. La evita una volta, alla seconda la sfiora e alla terza cerca di colpirla con la forza che possiede, quindi minima pensando che quella mano sia uno dei giocattoli coi quali la Consigliera la fa rimbambire. < Si chiama Choco. Ed è una femminuccia. E' con me da tanto. > Avanza nella propria dimora, fermandosi non molto distante dalla Tsukiyori. < Mi fido di te, Hanako. Ma hai ragione, purtroppo. Per il momento, non hai accesso alle tecniche se non a quelle di rango Genin e, tra l'altro, non dovresti neppure. Appena possibile, però, dobbiamo fare questo test e toglierci il pensiero. > Deve capire se riesce ad attivare l'Innata Nara. < Per ora, vorrei tenerli io, quei libri. > Spiega, in quanto Capo Clan deve preservare il tutto e stare sicura che non accada niente di male a quegli scritti così importanti per il Clan. < Ascolta- > S'irrigidisce un poco. < -io abito da sola, da molto. Con me, ho solo Choco e gli altri animali che vedi in giro per casa o in giardino. > Ergo, un altro gatto ( Shika ), il Cane Ninja e il Falco albino. < Ho una casa abbastanza grande, tu sei da sola- > Non sa esattamente come esternare ciò che pensa. < Non so se Hayato te ne ha parlato, tuttavia so che state- assieme, no? > Sorride, in un certo senso innervosita dalla situazione che s'è creata. < Vorresti venire a vivere qui? > Soffia fuori tutto d'un fiato. [ Chk On - Equip On ]

15:22 Hanako Yui:
  [Casa Fufu-Chan] Si alza con una certa lentezza dal pavimento, mantenendo lo sguardo ben basso, rivolto verso il terreno. Annuisce lentamente dirigendosi verso il ripiano in marmo, dove agguanta velocemente dalla sacca un libro dalla copertina parecchio pregiata; le pagine sono ingiallite a causa del tempo, sembra si tratti di un oggetto abbastanza antico. Sbatte le lunghe ciglia un paio di volte e scruta silenziosamento la donna mentre incomincia ad avvicinarsi a lei a grande falcate fino ad arrivare faccia a faccia; la guarda intensamente negli occhi mentre inclina il viso verso sinistra. Allunga le minute braccia verso la figura, le mani ben strette intorno al tomo. Glielo porge. <Infatti sono venuta qui anche per portartelo, so bene che non è giusto leggerlo, non è un mio diritto attualmente...quindi quale idea migliore se non fartelo leggere di persona?> Dopo averlo dato all'altro, andrebbe ad incrociare le braccia al petto, tenendole ben strette mentre l'altra rivela che possiede tanti altri animali. Stringe le spalle e gli occhi luccicano. <O-oh che bello, mi piacciono gli animali... cioè a dir la verità prima di questa volta non ho mai toccato un gattino...> Lo sguardo passa sulla figura di Choco che in precedenza cercava di colpire la sua mano - l'ha sicuramente scambiata per un giocattolo. Sospira pesantemente lasciando che le braccia scivolino lungo i fianchi. <Spero di rifare presto l'esame pratico, l'ultima volta ho fatto così tanti errori... un disastro.> Scuote la testa mentre le labbra vengono ritirate verso l'interno. <Cosa doveva dirmi Hayato?> La guarda dubbiosa, la fronte è perennemente aggrottata. <S-si stiamo insieme...> Balbetta quasi imbarazzata, le mani passano sul viso, nascondendolo. Ma quell'azione dura ben poco mentre l'altra continua a parlare. <V-v-vivere da te?> Questo significa automaticamente...adottarla? Avere una famiglia, o per meglio dire, una madre? Gli occhi luccicano, non tanto per la presenza degli animali ma più per l'emozione che sale formando un piccolo groppo alla gola. <T-tu vorresti adottarmi? Lo faresti davvero...?> Stringe le mani a pugno, talmente forte che iniziano ad arrossarsi mentre le lacrime iniziano ad accumularsi, pronte a scendere.

15:55 Furaya:
 Resta immobile, in piedi, in quella regalità che esterna soltanto per gli stemmi che porta indosso. E' un ruolo che le spetta di diritto, qualcosa che tuttavia s'è guadagnata negli anni, non aspettando che ogni cosa le venisse servito. E attualmente vuole guadagnarsi la fiducia di Hanako, il suo bene e il suo amore. Allunga anch'essa le proprie mani, afferrando il tomo ch'ella le sta porgendo. S'avvicina, poi, agli scaffali posti sulla destra dell'ingresso, la libreria in legno contro il muro. Sistema il libro affianco ad altri tomi, ma s'assicurerà in futuro di metterlo in un posto più protetto come il Tempio stesso. < Mi fa piacere- Appena posso, riuscirò a farmi una piacevole lettura. > Sorride in sua direzione, ascoltando le ipotetiche risposte che avverranno a seguito delle richieste fatte dalla Nara. < Davvero? Non hai mai potuto accarezzare un gattino? > Sbatte le palpebre, quasi fosse sorpresa dalla veridicità dei fatti. Potrebbe anche aver subìto qualcosa di peggio, ma in questo momento ha ben altro a cui pensare anziché gattini, uomini o il fatto che Hanako possa non aver mai sfiorato un animale. < Non preoccuparti. Vedrai che questa volta andrà meglio- > Spera che queste parole, per quanto misere, possano bastare per far sì che la giovane creda più in se stessa. < Allenati con qualcuno della tua stessa età o del tuo stesso rango. Hayato potrebbe essere un valido avversario- Ho saputo che è molto bravo. > In realtà, ha un certo occhio di riguardo per quel ragazzo e lo sta tenendo d'occhio. E' particolare il di lui modo di fare e, sotto sotto, gli ricorda un po' quello di suo fratello Haruma. Per comportamento, s'intende. < Esattamente quanto t'ho proposto, Hanako. L'ho fatto prima presente ad Hayato, perché volevo sapere cosa potesse pensarne a proposito di ciò. > Della presunta adozione e del fatto che la Tsukiyori possa vivere dalla Consigliera, nel Quartiere Nara. < C-C'è qualcosa che non va? E' stato troppo improvviso? Ho sb-sbagliato, eh? > Balbetta a sua volta, notando come la ragazzina sembri sul punto di piangere. La Nara è una di quelle che si fa i complessi, dai. Distende l'arto superiore destrorso, allungando la mano verso la spalla di lei, ma ritraendola a metà tragitto, impaurita a sua volta dalle possibile rimostranze della Deshi. < ... > Sbatte le palpebre, confusa, col cuore che accelera il battito. E' già proiettata col pensiero verso la risposta negativa, ovviamente. [ Chk On - Equip On ]

16:12 Hanako Yui:
  [Casa Fufu-Chan] Ascolta attentamente le parole di lei e osserva per bene il suo gesto, visto che decide di ritrarre improvvisamente la mano a metà percorso. La mano destra si poggia sul suo occhio sinistro, sfregandolo velocemente; non voleva di certo spaventare l'altra o preoccuparla. Aggrotta le sopracciglia per qualche secondo e poi andrebbe ad appoggiare entrambe le piccole mani sulle spalle dell'altra, confortandola mentre si stampa sul viso il più bel sorriso che possiede. <S-scusa non volevo preoccuparti...> Lo sguardo inizia a vagare per la stanza, le palpebre tremano un po' così come il suo labbro inferiore, rendendo evidente il suo stato d'animo. Scuote vivacemente la testa, scompigliando tutti i capelli, rizzandoli verso l'alto; si rende molto più buffa e bambinesca in questa maniera. <Non hai sbagliato...> La fissa negli occhi, mordendo voracemente il labbro inferiore. <L-la verità è che sono super-emozionata...> Batte gli occhi, ormai tremendamente lucidi mentre deglutisce parte della saliva in modo da sopprimere il pianto imminente. <Non me lo aspettavo... una proposta simile, mi ero ormai arresa al fatto di poter avere un padre...o una madre, insomma una figura su cui contare perché del resto colei che ti fa da madre solitamente non dovrebbe fare solo quello, è più amica, una migliore amica con un ruolo un po' più speciale rispetto a quello che hanno le altre persone...> O almeno questa è la sua idea, quella della madre è una figura speciale, molto speciale; anche se lei non ci ha davvero passato chissà quanto tempo per affermare una cosa simile. <T-ti va bene anche se sono pasticciona, un po' sbadata e magari sono molto timida?> Stringe le spalle verso l'interno mentre un brivido scorre lungo la sua schiena. <So di avere tanti difetti...> Così come dei pregi ovvio, del resto siamo umani. <M-magari dovrai riprendermi molte volte prima che io capisca per bene qualcosa...> Continua a fissarla negli occhi mantenendo le mani sulle spalle, mentre inizia ad avvicinarsi lentamente a lei. Stacca le mani dalle spalle altrui, avvolgendo le minute braccia intorno alla schiena di lei, così come la guancia al suo petto, respirando lentamente. Il suo gesto equivale ad una risposta ben precisa, e poi, si è sempre fidata di Fufu-chan, fin dal primo momento in cui l'ha conosciuta; sa bene quante qualità abbia quella donna nonostante venga considerata da molta gente come 'consigliera', guardando soltanto la lei più superficiale ed esteriore, quando in realtà si dovrebbe dare più importanza ai dettagli e ai particolari.

16:51 Furaya:
 Quando esternamente si è forti, soltanto perché probabilmente ci si è allenati tanto per raggiungere un obiettivo e la propria sicurezza, non vuol dire che lo si sia anche all'interno. Questo è il caso della Nara, la quale internamente è come se fosse un gelato che, appena avvicinato un po' di più al fuoco, si scioglie in men che non si dica. La di lei sicurezza vacilla ogni volta, giacché al di lei fianco non ha nessuno che possa permettere lei una vita migliore. Certo, dall'esterno, si potrebbe dire che non le manca niente. Ha una casa che definire tale è persino riduttivo. Ha tutto ciò che qualcuno vorrebbe, potrebbe persino essere invidiata, ma lei non la pensa esattamente in questa maniera, bensì l'esatto opposto. Ed è per questo che pensa che Hanako stia pensando in modo negativo, che voglia rifiutare l'offerta posta dalla Nara. Non sa esattamente cosa pensare e la di lei mente vortica in numerosi, troppi pensieri. Timore, ecco. < ... > In silenzio, aspetta soltanto che Hanako possa parlare, possa esternare tutto quello che pensa innanzi alla proposta altrui. Un sorriso, rapidamente quand'ella afferma d'essere emozionata, che quindi la risposta non è negativa, ma che potrebbe essere esattamente quella che la Consigliera voleva sentirsi dire dall'inizio. < A me va bene in qualsiasi modo tu sia. > Il sorriso s'allarga sempre di più, maggiormente sincero nei di lei confronti. E quando la vede avvicinarsi a lei, non può far altro che allargare le braccia a sua volta, circondarla con le proprie e poggiar la guancia contro il capo altrui. La tiene stretta lì, come un cucciolo indifeso che ha sol bisogno d'amorevoli cure e protezione. < Se ti ho fatto questa richiesta è perché ne necessito a mia volta, perché mi va bene anche che tu sia una rompiscatole- ma non lo sei. Dunque, se vuoi accettare questa mia proposta, sarò ben lieta d'aprirti le porte della mia casa. > La stringe più forte a sé, or finalmente felice, con un sorriso sincero e palese sul di lei volto. E dunque non le resta da far altro che accompagnarla a prendere le sue cose, in caso, e iniziare le pratiche. No? [ End ]

17:16 Hanako Yui:
  [Casa Fufu-Chan] Sul viso fa capolino un bellissimo sorriso, che rende ben palese la sua emozione nonostante gli occhi sia letteralmente gonfi, pronti a scoppiare in qualsiasi momento: è estremamente emozionata e le sue emozioni sono bel palpabili. Nonostante il suo sia solo un semplice sorriso, dentro di sé sta letteralmente scoppiando dalla gioia, nascondendo in parte ciò che sta provando. Non ha voglia di piangere, non le sembra il momento adatto per una cosa simile, specie se si tratta di piagnucolare. Vuole semplicemente godersi quel momento al massimo, restando stretta in quel tenero abbraccio. La mano - ben ferma sulla schiena dell'altra, inizia a fare dei movimenti che vanno dall'alto verso il basso, in leggere carezze che andrebbero a rassicurare l'altra visto il precedente timore che ha visto nei suoi occhi, sicuramente aveva paura che Hanako rifiutasse la sua proposta. Il viso si struscia sulla maglia dell'alta annusando il buon odore floreale che proviene dalla stessa. E' quasi rilassante, o meglio, le fraganze floreali son sempre state le sue preferite. <Quindi non sono una rompiscatole...> Ridacchia allegramento alle sue parole annuendo leggermente con il capo mentre continua ad accarezzare la sua schiena. E' sempre stato uno dei suoi desideri avere una madre, o comunque qualcuno di cui potersi fidare ciecamente; una persona dalle mille qualità che molti ancora non sono riusciti a scorgere, scordandosi bene che le persone...non sono oggetti. Non sa bene come avviene un'adozione, ma è certa che Fufu-chan ne sa più di lei sull'argomento, ad occhio e croce dovrà sicuramente parlare con qualcuno per mettersi d'accordo su una cosa simile e far iniziare delle pratiche che attesteranno la relazione fra le due. Batte gli occhi un paio di volte per poi strizzarli leggermente mentre una lacrima inizia a scendere lungo la gote, bagnandola leggermente. <...grazie...> Si tratta di una semplice parola, è vero, una semplice parola che contiene un'infinità di sentimenti. E' proprio vero quando si dice 'ricordati di non dare mai per scontato chi ti sta accanto'. [END]

{ Io e Flo siamo molto originali coi titoli- }

Furaya propone ad Hanako di andare a vivere da lei e d'essere adottata dalla prima.
Hanako accetta ♥