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Hajime

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con Saisashi, Hajime

Una nuova giornata trascorre silente nel villaggio della nebbia. Come da suo nome, è proprio questa ad aleggiare lungo tutto il centro, riducendo come sempre la visibilità e rendendo una normale giornata soleggiata, in un palcoscenico alla "silent Hill", tetro e cupo. Nonostante ciò, si può avvertire chiaramente il clima estivo, dato dal caldo afoso che in questo villaggio crea grande umidità, così alta da rendere più faticoso il respiro a chi non è abituato a viverci. E' passato qualche giorno da quando Hajime e Shinobu hanno seguito una pista riguardante una certa locanda "Nebbia Oscura", di cui non sono riusciti a trovare reale traccia. Entrambi, sono stati privati del loro equipaggiamento, senza capire come sia stato possibile. Che cosa decideranno di fare?

14:18 Hajime:
 Anche se ne ha parlato con Raido non molto tempo fa, la situazione non è assolutamente migliorata. Ne la sua ricerca, ne la sua situazione fisica. Il dolore alla testa è sempre crescente, la memoria gli butta brutti scherzi, la stanchezza fisica lo accompagna in ogni piccolo gesto, che sia alzare le bacchette per mangiare o che sia abbracciare la propria ragazza. Anche Shinobu se ne è resa conto, non nascondendo la preoccupazione per lo stato del ragazzo. Ma che deve fare? Non ha scelta, è così che si sente, ma non ha voglia di abbandonare la propria ricerca. Ormai non pensa ad altre cose, solo ad arrivare ad una fine. A pensarci bene a dire il vero, questo viaggio gli ha fatto capire una cosa veramente importante della propria vita, ovvero il peso di una vera e propria relazione con un' altra persona. Per quanto possa sembrare assurdo, vivere insieme questo periodo, vedere da così vicino le debolezze altrui, rapportarsi e sviluppare ulteriormente il loro rapporto, trasformandolo anche in qualcosa di più fisico, è stata un' esperienza incredibile che ha cambiato il ragazzo. Ma vabbè, è un' altra storia. Tornando invece al presente, anche se hanno ricomprato le cose che gli sono state rubate in una delle loro avventure qui a Kiri, il ragazzo ha deciso di non equipaggiarsi nessun' arma addosso, giusto per evitare nuovi furti. Invece, riguardo alle difese, si è messo tutto l'equipaggiamento che s'è portato da Kusa. Quindi, oltre ad indossare i nuovi abiti che ha comprato, dei pantaloncini lunghi e grigi ed una maglietta nera, ha deciso di mettersi sugli arti inferiori gli schinieri, su quelli superiori i vambracci, l'armatura leggera a coprirgli il busto e altre zone e, per finire, i guanti ninja con la placca metallica sulla parte superiore. Ai piedi porta dei normali sandali, non da ninja, marroni. Per finire sulla fronte indossa il coprifronte a sorreggergli i capelli. Come sempre fa caldo, e per la sua situazione attuale, non è una delle migliori cose. Cerca di asciugarsi un po' il viso, dove sia l'umidità che il proprio sudore creano un fastidioso patino sulla pelle. Ha deciso di provare a tornare nella stessa piazza dov'è stato derubato, giusto per vedere se di giorno fosse possibile ottenere qualche informazione che di notte gli è sfuggita. Si trova da solo per di più, visto che la ragazza era impegnata con la propria volpe. E quindi, scendendo per strada, ecco che si incamminerebbe verso la stessa direzione dell' altra volta, ovvero una piccola via che parte da una strada principale del centro, che lo porterebbe poi ad attraversare altri piccoli cunicoli ed un ponticello fino alla piazza misteriosa.[equip: Schinieri| Armatura leggera| Guanti ninja | Vambracci| Coprifronte]

Quel vicolo oscuro, passante sotto ad un ponte, si presenta cupo come la scorsa volta. Quel segno sopra di esso, la traccia che avevano seguito per poter giungere a quel punto, è ancora li in bella vista. Questa volta attraversandolo, il giovane potrà avvertire una strana sensazione, si sentirebbe scombussolato, privo di forze, proprio come successe nel loro primo tentativo. La nebbia prenderebbe piede intorno a lui, per poi lentamente diradarsi, senza portare nessuna conseguenza. Questa volta Hajime era già privo di equipaggiamento, quindi oltre ad una sensazione di giramento di testa, non noterà nulla di diverso. La piazza si presenta identica intorno a lui. Contrnata da alte mura che non lasciando passare la luce, lasciandola nel buio, illuminata solamente da torce appese in modo particolare qua e la contro i muri. Esse riflettono la luce su quella enorme stele al centro. Siamo giunti al punto di partenza della scorsa volta.

14:47 Hajime:
 Il passare in quell' ombra, dove non si vede assolutamente nulla, dove è stato derubato la volta precedente, è una situazione difficile per il ragazzo. Non perchè ci siano ostacoli o non sappia camminare eh, questo no, assolutamente. Semplicemente perchè è già in uno stato di grande stanchezza e questa mancanza di energie in questo movimento lo mette proprio k.o.. Si trova a barcollare, sfinito, portandosi il braccio sinistro e quindi la mano di questo arto alla pancia, come per reggerla, fatica a respirare e a mantenere la calma. Gli occhi, con le palpebre che si fanno pesanti, andrebbero a chiudersi. Gli stessi arti inferiori sembrano voler cedere, o quando meno trovare riposo. Quindi, rendendosi conto di non potersi opporre a questa necessità, finirebbe per portare la gamba destra leggermente più avanti rispetto all' altra, quasi mezzo metro, per poi finire per piegare entrambi gli arti. Sentirebbe lo sforzo iniziale dei muscoli di quest ultimi, con i polpacci che fanno la maggior parte del lavoro. Le gambe si piegherebbero formando due angoli sulle ginocchia, mentre la stessa schiena del ragazzo si curverebbe in avanti. E alla fine, mentre la gamba destra formerebbe un angolo retto tra coscia e polpaccio, con centro il ginocchio, quello della gamba sinistra, invece (il ginocchio), andrebbe a toccar terra e verrebbe quindi caricato con più peso. Una posizione semplice, che almeno può permettergli di riposarsi. Ma non è tutto, non ora almeno. Sa che non è in una posizione comoda, ne in una piazza "amica". Ha già avanzato diverse ipotesi questi giorni mentre ci pensava, ma prima di avvalorarle, ecco il bisogno di ritrovare le forze. E quale metodo migliore se non quello di richiamare le stesse energie che compongono l'essenza di ogni essere? Ha bisogno del proprio chakra per capirci. Sbuffando, alzando le braccia, se le porterebbe davanti al busto, andando a compiere con le mani il sigillo della capra. Quindi, concentrandosi sulle proprie energie, quelle prettamente fisiche da una parte e quelle mentali dall' altra, inizierebbe a immaginarsi due sfere composte da esse. Una, come qualcosa di più materiale, di fisico e vero, sarebbedi color grigio, come se fosse tangibile, ed ovviamente sarebbe quella delle forze fisiche. L'altra, invece, al contrario sarebbe di un blu scuro, come il colore dell' oceano più profondo, quasi nero. Uno specchio intangibile dove ci si può perdere con lo sguardo. Le due sfere, una volta composte, come se consensienti inizierebbero un moto rotatorio. Inizialmente lento, questo prenderebbe sempre più velocità, con una crescita costante, arrivando al punto da non essere neanche più percettibile la cosa. E poi, come per mutua sfida reciproca, inizierebbero ad avvicinarsi, fronteggiandosi, fino a scontrarsi l'una contro l'altra. Ma a differenza di quello che si può pensare, non si infrangerebbero, bensì, come due gocce che giocano tra loro, inizierebbero ad unirsi ed amalgamarsi in una sfera più grande. Quando anche la più piccola ed ultima parte delle due sfere si fosse unita, lasciandone un' unica più grande. Allora, se avesse funzionato, il ragazzo dovrebbe sentire l'energia scorrergli dentro, riacquistando sia un po' le forze che fiducia. E quindi riaprirebbe gli occhi, provando a fare qualcosa che l'altra volta non ha fatto, ovvero contare le luci qui presente e provare a calcolare la distanza che hanno una dall' altra.[tentativo impasto chakra][se attivo chakra 40/40][equip: Schinieri| Armatura leggera| Guanti ninja | Vambracci| Coprifronte]

Hajime decide di far ricorso al chakra, energia essenziale per qualsiasi tipo di evenienza. Riesce ad impastarlo con successo. Nel mentre si prende un attimo di riposo, per far si che quella sensazione di stanchezza possa passare. Ed è ciò che accade, pochi istanti dopo il genin potrebbe ritrovare la salute massima, nessun tipo di nausea o giramenti di testa. Ancora non è ben chiaro a cosa sia dovuta quella sensazione, quando si attraversa il vicolo per la prima volta. Che cosa farà ora, da solo senza Shinobu

15:05 Hajime:
 Sembra che l'idea di riposarsi un attimo sia stata una mossa azzeccata. Ovviamente non ha tempo da perdere, figuriamoci, ma questo lo sa benissimo. A cosa ha pensato questi giorni? Facile, a quello che non hanno fatto l'altra volta. Come prima cosa quindi, non sentendosi più stanco come prima, cercherebbe di far forza sulle proprie leve inferiori, in modo di poterle caricare per cercare di rialzarsi, tornando con la schiena retta e con tutti i muscoli pronti ad agire se necessario. Poi, senza battere ciglio, inizierebbe a muoversi velocemente, quasi correndo, per provare ad aggirare la stele, in modo di poterla fissare da dietro come aveva fatto la volta prima Shinobu da davanti. In fondo, nella loro stoltezza, non avevano assolutamente pensato di girarci intorno, giusto per assicurarsi che non ci fosse niente di sospetto o di diverso dall' altra parte. E poi si ricorda ancora del consiglio scritto dal lato frontale riguardo le ombre. Ha provato a dargli una logica ed è arrivato a semplici conclusioni, forse. La prima è che, se la stele emana qualche ombra, allora deve provare anche a fissarla da quella posizione, cercando di ottenere più indizi, dopo essersi comunque assicurato che null' altro gli stia sfuggendo. La seconda conclusione, invece, è che appena attraversata l'ombra dalla quale è passato, allora già si trova all' interno della locanda. Certo, non riesce a capire come sia possibile questa cosa, visto che è abbastanza convinto non si possa trattare di un genjutsu, è riuscito ad impastare il chakra dopotutto, muovendo le energie all'interno del proprio corpo (quindi o l'utilizzatore è molto più forte di lui, cosa possibile senza ombra di dubbio, oppure non si trova nel genjutsu (?)), però magari esiste qualche tecnica del genere, capace di cambiare l'aspetto alla vista degli altri, una tecnica di trasformazione evoluta... Forse (non può scartare questa ipotesi). E il fatto che i muri non abbiano ne finestre ne porte, in qualche modo vede questo come un avvalorare la propria tesi. L'ultima conclusione, invece, è che la stele di per se sia solo una distrazione, si trova in una zona sotto effetto di qualche tecnica, è ovvio, vista la mancanza di nebbia, allora non gli resta che spegnere le luci una ad una, per vedere che succede. Comunque, vuole procedere per odine, o almeno secondo i punti che si è stabilito da solo. Quindi, se riuscisse ad aggirare la struttura, inizierebbe a studiarla girandoci intorno, cercando di cogliere tutti i dettagli possibili, scrutando con lo sguardo ogni piccola fessura che possa anche risultare come incisione, provando anche a capire se le ombre che emana siano naturali o meno.[chakra 40/40][equip: Schinieri| Armatura leggera| Guanti ninja | Vambracci| Coprifronte]

Il kusano inizia a mettere insieme i pezzi. Prima l'indizio trovato sulla stele, alla quale nell'ultima volta non erano riusciti a dare un giusto significato...Poi le informazioni che ha ricevuto da uno strano vecchio durante le sue ricerche. Sembra che questa "ombra" sia l'elemento chiave. Raggirandola, Hajime potrà notare una specie di solco, posto proprio sul retro della stele. E' lontano e l'ombra oltre che la disposizione delle luci non aiuta di certo la visuale, eppure per un attimo potrebbe dire di aver visto qualcosa di strano sopra la superficie rocciosa della parete. Che sia qualcosa che era stato nascosto proprio dall'ombra appositamente per essere trovata? Magari decifrando l'indizio?

15:37 Hajime:
 Uno strano solco è presente. L'altra volta non l'avevano neanche visto, ma evidentemente è qualcosa che certamente sarà importante. Perchè è nascosto così bene infatti? Tra l'ombra e la disposizione delle luci sembra che qui si stia cercando di nascondere qualcosa. Lo osserva ancora con attenzione, cercando di capire, in linea molto blanda, da cosa possa essere stato causato. è una lavorazione precisa e voluta, magari fatta da qualcuno che ha curato con molta attenzione ogni piccolo dettaglio? Oppure è dovuta ad erosione? O magari è scheggiata ai bordi, visto che causata da un attacco di un' arma o qualche tecnica? Deve capire con cosa ha a che fare, giusto per evitare di rischiare ogni sorta di trappola. Magari potrebbe scattare qualcosa se si avvicinasse, facendo uscire una lama o chissà cosa, non può rischiare, è anche da solo. Per di più ha notato anche qualcosa. E questa cosa al momento ha la stessa priorità del solco. Se c'è una cosa nascosta, allora c'è tutta la possibilità che sia un indizio. Dopotutto è ovvio che questo non è certamente uno scherzo, ma una ricerca voluta da qualcuno. Come gli ha detto lo stesso Raido, in questo villaggio c'è la brutta abitudine di mettere molto alla prova i propri genin, a differenza di quello che può sembrare in altri villaggi. Lui ovviamente ha accettato la cosa per quello che è, dopotutto non ha molta scelta. Studia la distanza e l'altezza, cercando di capire se sia possibile raggiungere quella cosa misteriosa o meno. Nel mentre concentra anche il proprio chakra sotto la pianta dei piedi. Lo scopo è semplice, creare una patina sotto di essi, spessa diversi centimetri, così da poterla sfruttare per usarla come appigglio al terreno che lo circonda, soprattutto se dovesse provare una scalata. Infatti, a differenza di un semplice rilascio, questo chakra concentrato sotto i piedi gli servirebbe per formare un legame diretto con quello che lo circonda, ovvero collegare i propri arti alle altre superficie rendendo il tutto come un tutt uno. Questa ovviamente è una precauzione, anche perchè forse si sta sbagliando sulle misure, dato che è un po' lontano e che ultimamente sfarfalla con la testa. Comunque decide di avvicinarsi. Sfruttando i propri arti inferiori, farebbe un passo alla volta, fino ad arrivare a realizzare che il solco non è più in alto di un metro circa. E quindi potrebbe fissarlo con più attenzione da questa distanza, stando sempre piegato sulle ginocchia, pronto a scattare, caricando il proprio peso sulla punta dei piedi. Gli arti superiori sarebbero larghi e a mezz'aria, casomai fosse necessario intercettare qualcosa. E quindi niente, forse da una distanza ridotta potrebbe capire bene cosa sia nascosto in questa fessura.[chakra 40/40][equip: Schinieri| Armatura leggera| Guanti ninja | Vambracci| Coprifronte]

tira un D20

Hajime tira un D20 e fa 10

Hajime con il rilascio base, fa scorrere il suo chakra fino alle estemità inferiori, così da aderire al terreno per non si sa quale precauzione. Avvicinandosi alla stele, potrà notare come le luci delle torce, puntate in quella precisa disposizione, rendano fottutamente scura l'ombra della stele, una disposizione studiata ad OK. Nonostante questo, riuscirebbe con difficoltà a leggere quella che sembra un'altra frase, proprio a livello del solco, che a quanto pare, altri non era che una sottolineatura. Forse portarsi dietro qualcosa per illuminare l'oscurità sarebbe stata una saggia idea, ricordandosi appunto dell'oscurità del posto. La frase, letta con molta difficoltà sembra far riferimento a qualcosa di preciso: "Non tutti posseggono la capacità di vedere. E' l'energia che scorre dentro l'uomo a rendere ogni cosa possibile. La stele è viva. La stele non possiede questa energia." ed infondo alla frase, si potrebbe notare la forma di una mano, impressa sulla roccia.

16:04 Hajime:
 Purtroppo teme di aver capito cosa voglia dire quel messaggio, dopo una faticosa, anzi faticosissima, lettura. Sospira, un po' arrabbiato e un po' preso in giro. Serve un rilascio, è ovvia come cosa. Studia i tratti poi della mano che sembrerebbe disegnata, per capire se, dalla propria posizione, debba appoggiare la destra o la sinistra. Quindi, capito questo, deve accettare anche questa cosa che la stele sia viva. Perchè tanto ormai è convinto che questa non sia la cosa più assurda di tutta questa avventura. è una prova di "fede", se così si può chiamare. Scuote la testa, ancora incerto sul da farsi. Può anche ritirare il proprio chakra richiamato sotto i propri piedi, visto che, se la stele è viva, molto probabilmente non prenderà con gioia qualcuno che gli salta sopra. <Coraggio... Fottuto e stupido coraggio... Vediamo di cacciarci in qualche guaio...> DIce, cercando di autoconvincersi. E quindi, senza perdere altro tempo, allungherebbe l'arto superiore giusto, spalancando la mano e mostrando il palmo. Prima di appoggiarla sulla superficie, però farebbe la stessa cosa che ha fatto in precedenza sotto le suole dei piedi. Ovvero, concentrandosi, richiamerebbe un flusso di chakra che percorrerebbe tutto l'arto superiore fino ad arrivare agli tsubo della mano. Quindi, lasciando fuoriuscire questa piccola quantità di chakra, andrebbe a creare un piccolo strato su tutto il lato interno del palmo e delle dita. E niente, appoggerebbe la mano, curioso del vedere cosa stia per succedere, facendo anche fuoriuscire altro chakra per dirigerlo alla stele, come se volesse in qualche modo "donarglielo". Magari è questo di cui ha bisogno, chi può dirlo?! O magari adesso lo mangia vivo, cosa possibile, ma ormai è troppo tardi... Magari doveva pensarci prima (?).[chakra 40/40][equip: Schinieri| Armatura leggera| Guanti ninja | Vambracci| Coprifronte]

freeze

Il genin cerca di interpretare il messaggio riportato sulla stele. Questa volta al contrario dello scorso messaggio, per quanto in codice, sembra molto più semplice la soluzione. Forse giunti a questo punto, non vi è più l'intento di mettere alla prova gli avventurieri? Hajime decide quindi di far scorrere il suo chakra verso l'estremità superiore in modo da portarlo a contatto con la roccia. Tira un d20

Hajime tira un D20 e fa 9

Senza troppa fatica riesce quindi a portare il chakra verso la propria mano, così che possa entrare in contatto con la stele che ad un primo momento non sembra reagire in alcun modo. Dopo pochi istanti però, puoi sentire chiaramente che qualcosa non va. La tua mano sembra essere incollata alla roccia, come risucchiata dalla stele stessa. Hai improvvisamente un giramento di testa, avverti il tuo corpo perdere una grande quantità di energia, tutta in un colpo...avviene tutto così in fretta da costringerti ad inginocchiarti un istante, mentre la mano non sembra volersi scollare dalla stele. In tutto ciò, finalmente riesci a notare i risultati del tuo operato. Sotto la scritta precedente, incisa sulla roccia, sembra scorrere una luce azzurrina, riconducibile al colore del chakra...questa luce va ad illuminare una scritta, che poco prima non era possibile vedere in alcun modo <La stele ora è viva. Siamo nati nella nebbia...ed è nella nebbia che la nostra anima diventa visibile.> Queste le nuove parole che fanno comparsa. Che siano finalmente le ultime? Come le interpreterà Hajime? [-20 chakra per Hajime]

10:52 Hajime:
 Inizialmente sembra non succedere nulla, provocando un po' irritazione nel giovane genin albino. Tutti questi indovinelli, quasi sembrino una presa in giro. Sospira, pensando a cos'altro inventarsi, ma non c'è molto da fare. E poi, ecco che la propria energia viene risucchiata via. Un colpo secco, forte e mirato. Barcolla, non facendo neanche in tempo a capire cosa stia succedendo. Le gambe gli tremano, così tanto da cedere. Senza neanche rendersene conto si trova per terra sulle ginocchia. Per fortuna quell' incisione dove aveva appoggiato la mano non era per niente in alto, visto che la mano non da segni di volersi staccare. Ed ecco comparire un' altra scritta. Ma quest'ultima ha qualcosa di diverso, come se non fosse naturale. Infatti, a differenza di quella di prima, questa riesce a leggerla solamente perchè scritta con il chakra. Che fosse il suo stesso che gli è stato sottratto? Possibile. La domanda, ora, è quanto questa stele, visto che è viva, sia amichevole o nemica. Deve rifletterci un attimo, anche se la stanchezza e la confusione che l'ha colpito sono a livelli altissimi. Ma non può neanche non cercare di reagire. Se gli venisse sottratta un' altra quantità di chakra pari a quella appena presa, allora rischierebbe anche di rimetterci molto, forse anche troppo o tutto. Amica o nemica quindi? A dire la verità lui non le ha fatto niente, non l'ha colpita, non l'ha offesa, gli ha solo donato del chakra. Quindi non ci sarebbero motivi per dire "sei un nemico". Ma questo è relativo, perchè implicherebbe che, come prima cosa, la stele sia interessata a questa cosa, come seconda, che la stele ci guadagni qualcosa. Ovvero, se questa cosa ha più di qualche centinaio di anni, cosa possibile, cosa vuoi che gli importi del ragazzo? E se poi non è consensiente, ma ormai un entità che assorbe il chakra, perchè mai dovrebbe farsi scappare una qualche sorta di preda? Quindi, ostile o meno, alla fine è abbastanza convinto che vada interpretata come un nemico. Ha una mano blocata, deve agire con questo malus. Fa uno sforzo per mettere in ordine tutte le proprie capacità, fin quando non decide di provare l'unica che gli sembra possibile. Si porterebbe quindi la mano libera all' altezza dell 'altra, andando ad afferrare quest'ultimo arto bloccato sul polso. Quindi, cercando di ammassare adesso tutto il proprio chakra, o almeno una buona quantità di quello restante, in questo arto immobilizzato, andrebbe a manipolare la propria essenza suiton della propria energia. L'arto, quindi, se fosse riuscito a farlo, dovrebbe iniziare a prendere pian piano che le energie lo caricano un colorito biancastro, iniziando nello stesso momento a gonfiarsi. Più energia, quindi chakra, invia nel braccio, più quest'ultimo dovrebbe ingrandirsi e scolorirsi. Da questa distanza non dovrebbe mancare il colpo, quindi non gli resterebbe altro che sparare il proprio getto d'acqua. <Fottiti... Stele di merda...> Dice come imprecazione, giustamente perchè un volemose bene ci sta sempre (?) [chakra: -20 post fato= 20/40: -5 tecnica cannone d'acqua: 15/40][equip: Schinieri| Armatura leggera| Guanti ninja | Vambracci| Coprifronte]

Hajime decide di andare per il drastico. La mano sembrava essere incollata, è vero...tuttavia ora il suo chakra è stato risucchiato, e la scritta ha fatto la sua comparsa. Forse provare a scollarla facendo semplicemente un pò di forza, prima a passare all'utilizzo di una tecnica, gli avrebbe risparmiato del chakra, che vista la situazione potrebbe essere di vitale importanza. Riesce ad attivare la tecnica, facendo fuori uscire il getto, che data la pressione e la vicinanza con l'obiettivo, fa sì che la mano si scolli, facendolo rimbalzare all'indietro di un paio di metri, atterrando sulle chiappe. Ed ora?

11:13 Hajime:
 Sembra essersi liberato in qualche modo. E la cosa non gli dispiace per niente. Ma la domanda giusta, adesso, è un' altra. Che fare? Qui può rifletterci all' infinito, ma non vede molte vie d'uscita. La prima cosa, mentre si massaggia il sedere dov'è atterrato, sfruttando la mano finalmente liberata, è assicurarsi che non ci sia nient'altro da sapere da quella maledetta (?) cosa li al centro. In fondo è comparsa una nuova scritta fatta dal chakra, magari ne possono essere comparse altre. Sfruttando gli arti superiori, quindi caricando il proprio peso su mani e braccia, vorrebbe provare a rimettersi in piedi, tornando ad avere stabilità sui propri arti inferiori. Quindi, se ciò fosse riuscito, dopo un attimo di pausa in cui riprende fiato, giusto per essere sicuro di non star per svenire, inizierebbe ad alterare le gambe, facendo un passo alla volta, per girare intorno la stele. Lo sguardo fisso su di essa, cercando di notare nuove eventuali scritte. Non è molto convinto che questa cosa sia proficua, ma tanto vale tentare. Gli occhi che cercano ogni minimo cambiamento nella struttura, mentre le gambe, alzandosi in maniera alternata, formando piccoli archi sulle ginocchia mentre avanzano, appoggiandosi poi sul tallone del piede per caricare poi le punte per dare un altro slancio in avanti. Non sa quanto può impiegare a compiere un giro intorno alla struttura, ovviamente si prende tutto il tempo necessario, cercando di scoprire nuovi cambiamenti. Se non avesse visto niente, allora proverebbe ad incamminarsi verso la luce più vicina, visto che dalle pareti dovrebbe arrivare quest'illuminazione dettata dalle torce. Magari sono loro stesse a cancellare la nebbia e lasciare questa atmosfera minacciosa, non gli resta che scoprirlo.[chakra 15/40][equip: Schinieri| Armatura leggera| Guanti ninja | Vambracci| Coprifronte]

Questa volta Hajime, prendendo spunto dal modo di muoversi di Shinobu nel loro ultimo passaggio di fronte a lla stele, decide di assicurarsi che non siano comparse altre scritte sulla stele. Nulla di nulla, la scritta apparsa poco prima, resta ancora illuminata di una luce azzurrina, come se la stele si fosse realmente alimentata di chakra e fosse viva.

11:27 Hajime:
 Ok, non sembra esserci nulla di nuovo sulla stele che possa aiutarlo. Sprezzante, gli esce fuori un commento infastidito verso la stessa struttura. <Ma se sei viva... Non puoi parlare? Sei del tutto inutile... Bha...> Non riesce proprio a capire a che cosa servano tutti questi giochetti. O meglio, magari è solo una grande struttura che contiene sigillata al proprio interno delle cose varie, che escono fuori in seguito a donazioni di chakra. Sta di fatto che non può ne rischiare ne permettersi altre interazioni con essa. Quindi, si volterebbe verso una delle torce che determinano la strana illuminazione li presente. Vuole raggiungerla per vedere come prima cosa quanto sia in alto, se la fiamma o la luce che emana sia naturale e, quindi, se sia possibile interagirci e spegnerla. Inizierebbe anche a correre per raggiungere uno dei margini della piazza, in modo di risparmiare più tempo, iniziando a credere che Shinobu potrebbe preoccuparsi se non si fa più vivo.[chakra 15/40][equip: Schinieri| Armatura leggera| Guanti ninja | Vambracci| Coprifronte]

Tira un d20

Hajime tira un D20 e fa 5

La stele ovviamente non parla. Probabilmente il messaggio riportato in essa, voleva solo essere metaforico, intendendo che essa si attiva con la stessa energia di cui vivono i ninja. Nessuna rispost quindi da quella costruzione rocciosa. Osservando la torcia, il kusano non nota nulla di strano. A primo impattto, quella particolare disposizione è sta predisposta per far si che l'ombra della stele fossa cmpletamente scura e che si proiettasse per metri e metri, coprendo un vasto spazio dietro di se. La logica porta a pensare che fosse stato fatto per nascondere il messaggio riportato sul retro della stessa, molto difficileda trovare, e che in pochi conoscono. Nessuna particolare intuizione da parte del ragazzo, che probabilmente dovrebbe soffermarsi di più sulle parole dell'ultima scritta apparsa. E' ormai chiaro che tutto gira intorno a questi "indovinelli" se così si vogliono chiamare. Evidentemente, se questa "Nebbia Oscura" esiste, non vuole essere trovata...e ciò potrebbe già far scattare un campanello d'allarme. Pensa Hajime, pensa...forse un tentativo simile era già stato fatto.

ovviamente le torce emanano una luce normalissima, e la loro altezza e di circa 1,5 metri le più basse, fino a 5 metri le più alte. Non noti nulla di strano

11:50 Hajime:
 A dire la verità l'idea di tornare nella nebbia da dove è passato non gli sembra così producente visto che Shinobu la volta precedente c'aveva pensato, senza però ottenere nulla. Creare una nebbia è una strada che ha già percorso, e anche quella non ha portato a nessun frutto. Quindi è abbastanza convinto di provare a fare quello che sta facendo. La torica non è ad una distanza elevatissima. Le più basse può tranquillamente raggiungerle con un salto, anzi a dire la verità è capace di saltare abbastanza in alto per colpire la maggior parte delle torce. Per le più alte, invece, deve richiamare il proprio chakra per sfruttare una salita sulla parete. Se fosse questo il caso della torcia che si trova davanti, allora concentrerebbe le proprie energie restanti sotto le piante dei piedi. Quindi, facendo fuoriuscire dagli tsubo qui presenti la propria energia, andrebbe a creare una patina spessa diversi centimetri tra la propria suola dei piedi ed il terreno sottostante. Questo chakra avrebbe solo una funzione, ovvero permettere al corpo del genin di Kusa di poter interagire con le superfici che lo circondano. Non è abbastanza bravo da riuscire a farlo su superfici liquidi per ora, ma è più che allenato e capace di farlo su superfici solide. Quindi, facendogli prendere le dimensioni delle proprie piante dei piedi, in modo di farle combaciare perfettamente con il chakra sotto di esse e con il suolo, cercherebbe di manipolare la sua stessa energia per farla risultare come un collante, così che possa scalare verticalmente senza rischiare di cadere. Ai margini del muro, andrebbe a piegare l'arto inferiore sinistro per primo, tirando su la gamba. Con coscia e polpacci quasi perpendicolari, con un grande angolo ottuso sul ginocchio, porterebbe il primo passo sulla superficie verticale. Quindi, caricando poi la muscolatura della gamba, in modo di sforzare tutta la pianta del piede appoggiato, dal tallone alla punta, farebbe uno scatto verso l'altro, alzando l'altra gamba e, dopo averla piegata sul ginocchio (nel classico movimento di chi cammina), andrebbe ad appoggiare anche l'altro piede sulla superficie. Inizierebbe ad alterare il moto, una gamba alla volta, per cercare di salire più in cima. Se fosse riuscito ad arrivare a portata di braccia della torcia, allora, facendo scattare il braccio sinistro, cercherebbe di colpirla per farla cadere e vedere cosa succede. Il movimento del braccio, mentre la schiena è un po' rigida (vista la posizione non naturale, che comunque può creargli qualche problema), sarebbe rapido e veloce. Infatti, tutti i muscoli dell' arto sarebbero tesi. La mano aperta con le dita ravvicinate, come se dovesse dare un colpo di piatto, cercando di colpire con il lato esterno di quest'ultima. Avambraccio e bicipite tesi, da non creare nessun angolo sul gomito, così da poter scaricare più forza nel colpo.[chakra 15/40][equip: Schinieri| Armatura leggera| Guanti ninja | Vambracci| Coprifronte]

Riesci nel tuo intento di "scalata" raggiungendo la torcia designata. Il tuo colpo va a buon fine, facendo si che la torcia si scosti dal suo "appendino", per poi cominciare la sua picchiata verso il terreno, lasciando che la forza di gravità faccia il suo corso. Caduta a terra, un pò di brasca incandescente si sparge intorno ad essa, mentre la fiamma, inizia lentamente a consumare il suo moto. Nulla di strano insomma, resta li per terra, accesa...questo finchè non terminerà la sua durata. La soluzione sta sicuramente nella scritta. P.s. il buon fato ha dato un piccolo indizio extra nella scorsa stringa :D

12:05 Hajime:
 Quindi... Alla fine Hajime è riuscito a vincere contro una torcia... Almeno quello. è soddisfatto della cosa, anzi gli ridà pure un po' di orgoglio (?!). No vabbè, a parte gli scherzi, il ragazzo cercherebbe di scendere per tornare a terra. Se riuscisse, proverebbe pure a fare anche un saltino alla fine per fare un po' di scena, giusto una piccola capriola in avanti, portandosi le gambe al petto, con le ginocchia che toccherebbero quest'ultimo, le braccia che le afferrano sui polpacci per tenerle ferme mentre ruota, per poi rilasciarle e tornare ad allungare gli arti inferiori per atterrare sui propri piedi. Atterrato vicino a dove c'è la ei fu torcia, perchè un po' di drammaticità va messa, inizierebbe a guardarsi intorno, notando solo ora che l'unica cosa che ha ottenuto è aver alterato un po' la illuminazione, niente di più. Però... Un' idea gli balena in mente. Si piegherebbe in avanti per raccogliere la torcia. Se fosse riuscito a prenderla e a reggerla, allora procederebbe verso un' altra torcia, di quelle ad altezza più bassa. Lo scopo è molto semplice, vorrebbe semplicemente riaccendere la fiamma. Lo farebbe con il proprio chakra ma, per sua sfortuna, il fuoco non è e non sarà mai il suo elemento (?). Se fosse riuscito ad accenderla nuovamente, con questa nuova fiamma in mano, allora avrebbe solo un obbiettivo, ovvero provare a tornare nella strana nebbia dove era stato derubato la prima volta che era venuto. Magari con la luce potrebbe cambiare qualcosa. E se poi non dovesse succedere niente... Bhè... è tempo per bruciare la stele (?).[chakra 15/40][equip: Schinieri| Armatura leggera| Guanti ninja | Vambracci| Coprifronte]

La torcia era ancora accesa, e riprende ulteriore vigore una volta avvicinata alla fiamma dell'altra. Tornato nel vicolo, potrebbe finalmente vederci con più chiarezza. La nebbia non è più presente e.....niente è un normalissimo e semplicissimo vicolo. Le pareti sono in roccia, piuttosto vecchia. Nessun ulteriore dettaglio. Probabilmente, ci si sta allontanando dalla soluzione piuttosto che avvicinarsi. A volte tentare ciò che è stato fatto in passato, potrebbe avere altro esito, se la situazione è cambiata.

12:25 Hajime:
 Mh... Almeno ha potuto constatare che questo vicolo sembra del tutto normale, o quasi. Certo, se mette in fila le parole qualcosa gli suggerisce che magari c'è un dettaglio letterale che gli è sempre sfuggito, ovvero che la nebbia oscura, è perchè la nebbia va usata in un punto oscuro, che sia questo vicolo senza torcia o magari all' ombra stessa della stele. Tutto è possibile. E a rigor di logica dovrebbe seguire questa intuizione, almeno in una situazione normale. Si eh, va detto che la situazione deve essere normale, però non lo è affatto (?). Cioè, bisogna ricordarsi che il ragazzo è sotto gli effetti di un gene corrotto, di cui non sa assolutamente niente, ma da come si comporta e da come risponde è evidente che l'abbia alterato, rendendolo un po' più ostile e burbero rispetto a quanto non fosse normalmente. E quindi, incavolato con il mondo, se ne frega di mettersi a lanciare veli di nebbia o altre cose varie. Fanculo a tutto il resto, se qualcuno lo sta osservando in qualche modo, bhè, allora può mandargli un altro chiaro messaggio, no? Inizierebbe ad incamminarsi nuovamente verso la stele, un po' infastidito e un po' aggressivo. Prenderebbe un bel respiro prima di dire una semplice frase. <Viva o non viva... Ombra o non ombra... Tu non devi raccontarlo...> Ehm... Si, s'è messo a parlare con gli oggetti, vabbè (?). Prenderebbe ancora un attimo di pausa, poi con un piccolo sforzo, piegherebbe all' indietro il braccio che tiene la torcia con la fiamma ormai ravvivata. Quindi, facendolo scattare in avanti e provocando una torsione del busto nel senso opposto per coerenza, andrebbe a lanciarla, allungando tutto l'arto con cui la tiene in avanti e aprendo poi la mano per lasciar partire la torcia verso la stele. Obbiettivo, non ne ha uno preciso, vuole solo vedere se può darle fuoco, giusto per soddisfazione personale. Il resto, ormai non gli interessa, fanculo tutto e tutti, indovinello o quello che sia, è stanco e magari vuole mettersi semplicemente a ballare intorno alla stele se riesce a darle fuoco, divertito da questo (?).[chakra 15/40][equip: Schinieri| Armatura leggera| Guanti ninja | Vambracci| Coprifronte]

Hajime, in preda a qualcosa di simile ad un raptus mentale, scaraventa la torcia contro la stele. La roccia, resta roccia e come tale, si comporta esattamente come qualsiasi materiale roccioso: non prende fuoco. Sicuramente quel materiale non è un buon conduttore, la torcia si limita a rimbalzarci contro, e cadere ai suoi piedi, continuando a bruciare imperterrita.

12:40 Hajime:
 Non sa perchè non c'aveva pensato, ma forse è la testa a tirargli brutti scherzi, o magari era solo un gesto di sfogo. Sta di fatto che, in linea di massima, non è stupido, quindi sa benissimo che la pietra non può prendere fuoco. Ma vabbè, dettagli anche questi (?). è semplicemente cotto, con la testa che lavora da sola, o quanto meno così sembrerebbe. Proverebbe ad aggirare la lastra di pietra, fissandola con profondo disprezzo e lanciandogli contro la propria frustrazione. <Ti odio... Ti assicuro che prima di andarmene da questo maledetto posto vengo con un piccolo ariete o qualcosa del genere e ti butto giù... Dovessi metterci un mese o un anno per farlo...> Molto probabilmente non scherza, è una sfida nella sfida ormai. Quasi che lo stesso indovinello stia passando in secondo piano. Proverebbe a raggiungere la parte in ombra, andando ad appoggiare la propria schiena contro la superficie della roccia. In fondo il chakra scorre nel proprio corpo, indipendentemente dal fatto che sia la mano o il piede o la schiena stessa. Magari adesso quella chakrasuga (?) comincia nuovamente a prendergli le energie, sarebbe il colmo. Tutto è possibile poi, questo lo sa bene, ma alla fine che importanza ha? Deve anche riposarsi, quindi cercherebbe di chiudere gli occhi, di trovare una respirazione lenta e regolare, concentrandosi sulle proprie energie. Non può rischiare di usare una tecnica che può lasciarlo in fin di vita, o senza energie, che in questo caso sarebbe la stessa cosa, visto che l'ipotesi di trovarsi in una zona ostile è più che lecita. Comincia a chiedersi se questo villaggio sia proprio fatto così, se tutti i suoi abitanti siano degli schizzati o chissà cos'altro. Intanto che si concentra sulle proprie energie, con gli occhi chiusi ed il respiro regolare, non può far altro che sentire lo stesso elemento che lo caratterizza, il suiton, scorrergli nelle vene. <Ultimo tentativo...> Dice preparandosi mentalmente alla prossima tecnica. Ma prima bisogna essere sicuri che quella struttura non gli abbia succhiato via altro chakra, chissà.[chakra 15/40][equip: Schinieri| Armatura leggera| Guanti ninja | Vambracci| Coprifronte]

La stele non reagisce alle imprecazioni (ovviamente), inoltre quando il genin poggia la schiena contro di essa, non avverte nulla di strano. Il chakra non viene risucchiato ulteriormente, la stele è già sazia e viva.

13:32 Hajime:
 All'ombra dell' ultima stele, sembrerebbe quasi una canzone. Ma, oltre alle battute, al ragazzo non resta molto da fare. Avendo preso un attimo fiato e recuperata un po' di fiducia, dopo essersi concentrato sulla propria energia, ovvero sull' elemento dell' acqua che lo caratterizza, eccolo che riproverebbe ad eseguire la tecnica che ha provato l'ultima volta che si era trovato in questa strana piazza. La differenza più grande, però, è che adesso si trova all' ombra della struttura, invece che davanti ad essa. Può essere questa la chiave di lettura? Chissà, tutto è possibile. Prenderebbe ancora un bel respiro, tenendo il fiato dentro i polmoni senza rilasciarlo, in modo di rallentare il proprio battito cardiaco. Quindi, concentrato sul proprio elemento, sul suiton, tenendo gli occhi chiusi alzerebbe le braccia ed andrebbe ad intrecciare le mani, componendo in serie un piccolo numero di sigilli. In ordine corretto, i tre sigilli sarebbero drago topo e lepre. Per quanto questa tecnica di per se non risulti offensiva, ne ha grosse utilità all' apparenza, resta pur sempre la mossa che il giovane albino ha usato per il maggior numero di volte, e quindi quei tre sigilli gli vengono con totale naturalezza. Sorride, anche se non vede quello che lo circonda, in fondo non gli serve la vista, ma altro in questo momento. Concentrandosi sulle poche energie che gli restano, farebbe uscire una piccola quantità di chakra dagli tsubo che ha lungo il corpo. In maniera omogenea, creando inizialmente una patina che lo avvolge per tutta la lunghezza, per poi espanderla per così ricoprire qualche metro intorno a se e alla stele. Il raggio, in tutte e tre le dimensioni, sarebbe di tre metri, quello standard. Con il proprio chakra rilasciato, si concentrerebbe per andare ad unire la propria stessa energia alle particelle che lo circondano. Quindi, cercando l'acqua presente nell' aria, ovvero l'idrogeno, lo stesso ossigeno e la propria essenza suiton nelle sue stesse energie, cercherebbe di amalgamare il tutto in un' unica nuova particella, che darebbe vita ad una nebbia artificiale nella zona delimitata dalle sue stesse energie. Riaprirebbe gli occhi, sperando di essere riuscito nel proprio intento, quindi aspettandosi di essere circondato da una nebbia all' apparenza impenetrabile, il tutto all' ombra della stele. [charka: -6 tecnica velo di nebbia: 9/40][equip: Schinieri| Armatura leggera| Guanti ninja | Vambracci| Coprifronte]

Hajime opta per la tecnica del velo di nebbia. Quello che doveva essere "l'indovinello" più semplice, alla fine è stato meno ovvio. La foschia inizierebbe ad avvolgerlo lentamente, e con se la stele e tutta la piazza intorno. Ciò che accadrebbe di norma, sarebbe una vista ridotta, immergendosi nel biancastro della nebbia. Non è ciò che succede in questo momento. Più il velo di nebbia si infittisce, più per Hajime si fa chiara la vista di un edificio di fronte a se, a distanza d pochi metri. Terminata la tecnica, tutto ora apparirà chiaro. Intorno a lui, vi è la nebbia, che ha portato via dalla vista stele, torce e piazza...ma al loro posto, lì nell'ombra ha reso possibile la visione di qualcos' altro. Una struttura cupa, completamente in legno scricchiolante, molto datato, dalle pareti dipinte di nero. Qualche finestrella qua e la, che mostra una luce tremolante provenire dal suo interno. Un paio di torce di fronte ad un portone massiccio in legno che fa da ingresso, poste per illuminarlo in modo tetro. Sopra la porta, ad altezza del tezzo, un'insegna scritta in rosso, con una calligrafia quasi inquietante "La Nebbia Oscura". Dal suo interno proviene un forte brusio. Sembra che non sia vuota, anzi, vi è parecchia vita all'interno. Finalmente la leggenda di questa locanda viene smascherata. Esiste, è cosa reale ed è di fronte ad Hajime. Ciò che lo attende sembra tutt'altro che positivo. [end]

Con le informazioni in suo possesso, Hajime fa ritorno in quella strana piazza, questa volta senza la compagnia di Shinobu. Dopo svariati tentativi nel risolvere alcuni enigmi, e azioni randomiche paragonabili al circo di Moira Orfei, il genin risolve l'enigma, ritrovandosi finalmente di fronte a questa leggendaria locanda.
Premietto :P