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Una nuova amicizia

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con Hitomu, Tayuya

13:36 Tayuya:
  [Monte] La giovane Akimichi quest’oggi indossa uno dei suoi soliti kimono corti e smanicata, sembra che ne abbia uno stock intero nel proprio armadio ma di colori diversi. Quello di occhi è di un tenue color azzurro, ornato da un motivo floreale di colore blu, stesso colore dei bordi e della fascia che lo tiene stretto e chiuso all’altezza della vita. Tale fascia si lega dietro alla schiena a formare un fiocco morbido e delicato, non troppo grande e vistoso. Sul tessuto del kimono vi è presente il simbolo del suo clan Akimichi, sia sulla schiena a livello infra scapolare, che sul davanti, in alto a destra, all’altezza del cuore. Ora che ha imparato a padroneggiare la sua Innata, si sente un po’ più degna di mostrare quel simbolo. Al di sotto di quel kimono indossa un paio di pantaloncini neri e stretti, ma dal tessuto elasticizzato per non impedirle i movimenti. Essi sono lunghi fino ad arrivare a circa metà coscia e si intravedono per un bel pezzetto da sotto al kimono. Ai piedi un paio di scarpe nere da ninja, sembra che abbia abbandonato le sue solite, mentre alla coscia destra vi è il porta kunai e shuriken e alla vita, dietro alla schiena sul lato destro, vi è il porta oggetti. Ovviamente non può mancare il suo segno distintivo, ovvero il copri fronte di Konoha tenuto allacciato sulla fronte. I capelli rossi sono tenuti corti, mossi e ribelli, nemmeno perde più tempo a pettinarli ormai, ed incorniciano il viso roseo e quei suoi occhi espressivi e viola. Al collo indossa, come sempre, il ciondolo che le ha lasciato suo padre prima di tradire Konoha… un ciondolo di forma rotonda con sopra disegnato un albero rosso e stilizzato su sfondo azzurro. Un ultimo ricordo, prima che egli tentasse di attaccare l’Hokage per poi scappare una volta scoperto. Un’onta che ha segnato lei e sua madre per il resto della vita agli occhi della maggior parte dei membri del clan. Non tutti ovviamente la trattano come se fosse una traditrice anche lei, ma gli sguardi sono pesanti e ci sono, una situazione terribile che ha fatto ammalare sua madre, la quale si trova tutt’ora in ospedale da circa un anno. Nonostante tutto, lei custodisce quel ciondolo gelosamente, sperando con tutto il cuore di ritrovare il padre e cercare di evitargli una fine orribile. I pensieri della giovane sono questi al momento, mentre si trova sulla montagna dei volti, intenta ad osservare il villaggio che tanto ama. Nonostante qualcuno abbia paura che anche lei, ora che è divenuta ninja, possa seguire le orme del padre, è intenzionata a dimostrare coi fatti che lei questo villaggio lo vuole proteggere ad ogni costo. Come le ha detto il capo clan, lei è diversa da suo padre e col tempo i membri del clan che dubitano lo capiranno. Pensieri che dovrebbero renderla triste, ma che in realtà le donano un’espressione sorridente e decisa, gli occhi carichi di passione, desiderosa di percorrere la strada che ha scelto contro il parere di tutti, anche di sua madre. Rimane quindi seduta sul terreno, le gambe raccolte al petto e circondate dalle braccia, mentre accanto a lei vi è un pacchetto di paratine e un succo all’ACE. Nonostante le piaccia mangiare, e tanto, ha un fisico nella norma, ben proporzionato, merito di un metabolismo veloce probabilmente. [Equipaggiamento: 6 kunai – 6 shuriken – 14 fukumibari – un set da 4 fumogeni – 1 hakiwari – 3 fuda con ognuno un tronchetto sigillato – 1 tonico recupero chakra speciale – 1 tonico coagulante speciale]

13:45 Hitomu:
 Il Sole splende in alto nel cielo dipinto solo di azzurro con qualche lieve sfumatura bianca. La temperatura della giornata è alta e in molti, soprattutto gli anziani del Villaggio, soffrirebbero il clima odierno. Per questo motivo, sono stati installati in molti punti del Villaggio dei chioschi in cui ci si può rinfrescare bevendo qualche bibita ghiacciata. Tutto gratis e offerto dal Villaggio, ovviamente. La salute degli abitanti viene al primo posto, in qualunque momento. Il jinchuuriki della Foglia si trova sui Monti dove sono raffigurati i volti dei precedenti Hokage e, per ultimo, il suo viso. Scalfito su quella roccia, i suoi occhi si rivolgono verso il Villaggio. Non può distogliere lo sguardo dalla Foglia, in nessun momento. E il Nono si trova seduto proprio sopra il suo volto. Fissa il Villaggio, proprio come fa quella roccia che tanto gli assomiglia. In quel luogo, su quel monte, il caldo si sente poco di meno. Vista l'altitudine, una leggere brezza soffia tra gli alberi presenti dietro di lui. Il jinchuuriki è appena arrivato scalando la montagna tramite lunghi balzi e utilizzando il chakra sui suoi piedi lungo la parete rocciosa. Non si accorge di chi potrebbe esserci attorno a lui. Il primo movimento che fa, una volta giunto sul posto, è quello di voltarsi verso il Villaggio, poggiare i glutei sul terreno e rilassarsi per qualche minuto. Una breve pausa per staccare dalla fatica che comporta il suo lavoro. Sempre chiuso in quell'ufficio lavorando per garantire un futuro sempre migliore al Villaggio. Il biondo indossa la solita maglia di colore blu con le maniche lunghe su cui sono raffigurati i simboli del Villaggio del Vortice, mentre sotto porta un paio di pantaloni neri con una fasciatura bianca sulla coscia destra e, infine, un paio di sandali da ninja neri. Le maniche della maglia sono arrotolati all'insù, giusto per non sentire troppo caldo in questa giornata di Sole. Rimane seduto, in silenzio, ammirando ciò che si mostra davanti alle sue iridi azzurre: il Villaggio della Foglia. [chk off]

14:02 Tayuya:
  [Monte] Alla fin fine rilassata e tranquilla, si gode quel panorama e i caldi raggi del sole che l’accolgono… forse un po’ troppo caldi per i suoi gusti, ma sempre meglio della pioggia, almeno si può godere quel momento di relax. Prende un profondo respiro, alzando il torace ed espandendo i polmoni al massimo, come se volesse ricaricare le energie con quell’aria pulita. Il respiro viene trattenuto per qualche secondo e poi rilasciato lentamente dalle labbra appena dischiuse e sorridenti. Certo, lei è una kunoichi adesso, eppure solo il giorno prima non ha compiuto il suo dovere al meglio, dimostrando in tutto e per tutto la sua goffaggine e quella sua incapacità di valutare le situazioni che le si presentano. A quel pensiero il viso si imbroncia, andando per qualche istante a dar ragione a sua madre… forse non è adatta a fare il ninja. Un pensiero fugace, infatti all’istante andrebbe a scuotere violentemente la testa, scacciando via quelle parole e facendo ondeggiare le ciocche ribelli. No, lei deve andare avanti. Ha sbagliato? E allora imparerà dai suoi errori e la prossima volta farà di meglio. Il sorriso torna determinato sul suo viso, mentre gli occhi rimangono rapiti dal panorama che mostra una Konoha ancora addobbata per la festa che si svolgerà. Si volterebbe ora verso il sacchetto di patatine posto al suo fianco per prendere qualcuna di esse, e il suo sguardo, distrattamente, andrebbe a posare sulla figura di un biondo che non dovrebbe essere molto distante dalla sua posizione. In un primo momento non sembra farci molto caso, forse presa dai suoi stessi pensieri. Una manciata di patatine viene presa e lei rivolge nuovamente il suo sguardo verso il villaggio mentre avidamente consuma la sua merenda. Mastica, mastica, ma ad un certo punto si blocca. Immobile come una statua, e il cervello sta realizzando solo in questo momento la figura del biondo. Lentamente il viso viene voltato nuovamente verso l’Hokage, gli occhi sbarrati e il viso intento in un’espressione che è un misto tra l’ansia e l’assoluta adorazione. Del resto lui, come i ninja più famosi, sono degli eroi per lei, persone dalle quali trae ispirazione. Ed eccoli lì, è proprio lui, non ci sono dubbi. Deglutisce con fatica non avendo idea di che cosa fare. Vorrebbe avvicinarsi, salutarlo, sarebbe un grande onore per lei… ma gli farebbe piacere? E se disturbasse? E se si stesse concentrando per un qualche tipo di allenamento? Distoglie lo sguardo puntandolo sulle sue ginocchia. Cosa fare? Potrebbe offrirgli delle patatine? Ma certo, a chi non piacerebbero delle patatine? Sorride, nervosa, ma si alzerebbe andando a prendere il proprio maxi pacchetto e il succo. È un po’ più sicura di quel suo piano, ma con l’ansia nel cuore inizierebbe ad avvicinarsi alla figura del biondo. Ad ogni passo un battito sempre più forte del proprio cuore. Se fosse riuscita ad avvicinarsi il giusto, allora cercherebbe di attirare la sua attenzione con la propria voce, sperando di non balbettare. <H-Hokage…!> speranza inutile, per quanto la voce voglia sembrare educata e spensierata, il nervosismo si intuisce in quel balbettio pietoso. Il sorriso c’è, ma anche la sua goffaggine, che, presa dalla tensione, le farebbe mettere un piede in fallo facendole perdere l’equilibrio. <Ah!> è un attimo, le braccia si muovono per cercare di mantenere l’equilibrio e lei si salva… le patatine un po’ meno. Il sacchetto finirebbe rovinosamente a terra facendone uscire qualcuna sul terreno, pregando i Kami che non finiscano addosso all’Hokage. Mentre il succo verrebbe stretto nella mano con la quale lo sorreggeva, facendo partire un getto dalla cannuccia. Un disastro. Un disastro terribile proprio davanti all’uomo più importante del villaggio… vorrebbe solo sedersi in un angolino scuro e piangere. [Equipaggiamento: 6 kunai – 6 shuriken – 14 fukumibari – un set da 4 fumogeni – 1 hakiwari – 3 fuda con ognuno un tronchetto sigillato – 1 tonico recupero chakra speciale – 1 tonico coagulante speciale]

14:25 Hitomu:
 I muscoli si rilassano, i lineamenti del viso di distendono e il jinchuuriki riesce a trovare un attimo di pace in questa giornata calda e faticosa. E quando quel leggere vento soffia, sul volto del kyudaime si disegna un piccolo sorriso a dimostrare quanto sia gradita quell'aria che tira. Gli occhi si socchiudono lentamente cercando di ritrovare quella pace interiore che gli possa permettere di riposare per qualche minuto. Rimanere tutto il giorno dentro le mura della magione risulta troppo difficile anche per lui. Per questo, in questo ultimo periodo, preferisce prendersi una pausa a metà giornata e uscire facendo un giro per il Villaggio. Tra le vie della Foglia, nel frattempo, gli abitanti continuano a trascorrere la loro quotidianità. Il loro vociare giunge sino ai Monti dove il jinchuuriki si trova e un sorriso si disegna sul volto del Nono quando nota i piccoli bambini del Villaggio giocare tra di loro. Ad un certo punto, qualcosa rompe il silenzio che si era creato. Il rumore di passi sul terreno attira la sua attenzione fino a quando non è la stessa voce di una ragazza a presentarsi accanto al jinchuuriki del Kyuubi. Il viso del kyudaime ruota in direzione della figura accanto a lui, ma il Nono non farebbe neanche in tempo a guardare in volto la ragazza che quest'ultima combinerebbe un gran pasticcio. L'Akimichi perde l'equilibrio e il pacchetto di patatine volano in aria per poi cadere al suolo, mentre il succo viene gettato con irruenza al di fuori della cannuccia. Il jinchuuriki, per fortuna, riesce a non essere coinvolto nel piccolo incidente sfortunato e ne esce, letteralmente, pulito. <Yona.. Akimichi> si ricorda di lei ora che può guardarla in viso. Era presente anche durante l'incontro avvenuto poco tempo fa in magione. <Buongiorno anche a te> sorride il Nono lasciando cadere la scena in un tono ironico sperando che la ragazza non si preoccupi più di tanto per ciò che è avvenuto. <Non avevi più fame?> scherza il jinchuuriki in riferimento alla caduta della patatine al suole. Il Nono rimane seduto al suo posto con il viso rivolto verso quello della ragazza. Aspetta, ora silente, la reazione della Akimichi con gli occhi azzurri che rimangono fermi su di lei. [chk off]

14:38 Tayuya:
  [Monte] Perché a lei? Perché davanti all’Hokage? Si dispera all’interno del suo animo, piangendo lacrime amare immaginarie, mentre il viso si colora di un intenso rossore, segno del suo evidente imbarazzo. Le patatine a terra, non tutte almeno, e il succo che è stato letteralmente sparato dalla cannuccia. Fortunatamente è riuscita a non colpire l’Hokage, il quale ne è uscito assolutamente pulito. La quindicenne quindi rimane immobile, a fissarlo con un sorrisino nervoso ed imbarazzato pensando di fare dietro front e scappare più in fretta possibile. Tuttavia il viso sorridente dell’altro sembra tranquillizzarla appena, mentre ascolta il proprio nome che viene pronunciato dal biondo. Il cuore batte all’impazzata, un misto di sorpresa e felicità si manifesta sul suo viso. <Si ricorda il mio nome! Come mai?> esclama in sua direzione, per rendersi conto solo un attimo dopo di aver posto una domanda stupida. Stupida, lui è l’Hokage, lui sa tutto, probabilmente anche di chi è figlia. La felicità si tramuta in ansia e paura nel giro di un nano secondo, e non si preoccupa di nascondere quello stato d’animo che si riflette inevitabilmente sul proprio viso. <C-cioè… buongiorno a lei!> cerca di salvare la situazione, il sorriso torna a delinearsi sulle rosee labbra, mentre si lascerebbe cadere con le ginocchia nude sul terreno. A dire la verità avrebbe voluto semplicemente inginocchiarsi, per prendere posto, ma il tutto alla fine è sembrato troppo irruento. Trattiene un gemito di dolore per le ginocchia che hanno cozzato sul terreno, quindi poserebbe il succo accanto a sé e con le mani cercherebbe di riprendere il sacchetto. Le patatine che sono cadute fuori le lascia a terra, per il momento, le butterà dopo, mentre ora gli occhi vanno ad osservare quelle rimaste intonse nel sacchetto. La battuta ironica dell’uomo la fa arrossire ancora di più e le sfuggirebbe una piccola e nervosa risata. <Io… mi spiace! Uhm…> si guarda intorno non sapendo esattamente cosa fare o cosa dire. <Come sta?> azzarda quella domanda, andando ad osservare l’Hokage in viso. <I-i-i-io volevo offrirle delle patatine! Se le vanno!> e dicendo questo tenderebbe le braccia verso di lui, le mani terrebbero entrambe il sacchetto il quale verrebbe teso verso il biondo. Ma che sta facendo? E dire che era piena di buone intenzioni, eppure ora ha paura di star rovinando tutto con quel suo essere impacciata e del tutto fuori luogo. Offrire delle patatine all’Hokage ora le sembra una cosa dannatamente infantile e sciocca, eppure le era sembrata una grande idea! Ma ormai è troppo tardi, la bocca e il corpo si sono mossi prima della ragione e nulla… ora se ne rimane immobile con il sacchetto verso di lui e un’espressione sorridente ma tesa sul viso, mentre lo fissa. [Equipaggiamento: 6 kunai – 6 shuriken – 14 fukumibari – un set da 4 fumogeni – 1 hakiwari – 3 fuda con ognuno un tronchetto sigillato – 1 tonico recupero chakra speciale – 1 tonico coagulante speciale]

15:13 Hitomu:
 La ragazza rimane immobile cadendo in uno stato di imbarazzo per la situazione accaduta. Capita a tutti di finire in scene come queste, dunque non ci sarebbe nulla di male. Anzi, il peggio è stato evitato per fortuna. Il jinchuuriki rimane attento con le iridi azzurre fisse sulla ragazza mentre ascolta le sue timidi parole. Yona chiede come mai l'Hokage ricordi il suo nome e il kyudaime andrebbe a rispondere velocemente al quesito posto dalla Akimichi. <Conosco, in gran parte, tutti i nomi dei ninja di Konoha. Questo perchè appena usciti dall'accademia, ricevo un rapporto dettagliato delle vostre abilità. E, inoltre, ogni volta che terminate una missione, ricevo sempre una scheda dettagliata su come avete agito. Per questo, associo il vostro nome alla foto presente sui rapporti> ecco spiegato i motivi per cui riconosce quasi tutti i ninja della Foglia a prima vista. <Bisogna avere una buona memoria, però> e alcuni ninja portano dietro delle storie particolari. Per questo, alcuni di loro è più facile ricordarseli. La kunoichi si getta per terra con le ginocchia e riprende in mano il pacchetto di patatine precedentemente caduto. La Akimichi si scusa spiegando quali erano le sue reali intenzioni. La ragazza offre il pacchetto di patatine in direzione del jinchuuriki con la speranza che questi accetti il suo dono. Gli occhi attenti del jinchuuriki cadono prima sul pacchetto avanzato in sua direzione e, successivamente, sulle iridi violacee della kunoichi. <Volentieri!> sorride nuovamente il Nono verso la Akimichi. La mano destra si alza andando a pescare all'interno del pacchetto e afferrare una manciata di patatine che inizierà a mangiare cautamente. Le patatine finiscono sotto i denti del jinchuuriki e vengono sgranocchiate finendo per essere ingerite. <Ti ringrazio, sono buonissime> afferma sinceramente il kyudaime guardando nuovamente la ragazza. <Vieni qui..> le indica di sedersi vicino a lui. <Ammira il Villaggio da qui> vuole mostrarle il panorama che lascia sempre senza fiato lui in ogni momento. Magari lei lo avrà già visto e sa cosa la attende. Ma perchè perdere l'occasione per dargli un'altra occhiata? <Come ti trovi al Villaggio?> domanda ora, un po' più seriamente, il jinchuuriki alla Akimichi aspettando una sua risposta. [chk off]

15:31 Tayuya:
  [Monte] Il biondo va a rispondere a quella sua prima domanda, dando una risposta più che dettagliata e logica, andando a dirle qualcosa alla quale lei non aveva mai pensato sinceramente. Non sapeva che ogni deshi, una volta uscito dall’accademia, venisse schedato in un rapporto leggibile dall’Hokage. Gli si sgranano di puro stupore, incredibile quanta memoria lui debba avere per ricordarsi di tutti. <Davvero? E cosa si dice di me? Sulle mie abilità?> parla a macchinetta, desiderosa di sapere cosa mai venga scritto su di lei, lei che è convinta di essere una frana anche se si impegna con tutta se stessa per migliorare ed essere un ottimo ninja. Gli occhi sembrano brillare dalla curiosità. <Lei ha davvero un’ottima memoria, al contrario di me, davvero si ricorda di tutti? Proprio tutti?> è incredibile per lei, e sembra che l’imbarazzo stia andando via via a scemare, dimostrandosi ben più espansiva. Tuttavia poi va a fare quello che per lei è l’ennesimo errore, offrire quelle patatine. Ma soprattutto… quelle patatine sono appena cadute e lei le offre all’Hokage? Va bene che gli sta offrendo quelle che si sono salvate, ancora all’interno del sacchetto, ma magari lui potrebbe prenderla come un gesto offensivo. Cavolo, non ci aveva pensato. Si mordicchia il labbro inferiore, ormai è troppo tardi per ritirare tutto quello che ha detto e fatto. Verrà marchiata a vita come quella che ha offerto patatine cadute all’Hokage! Ma ancora una volta la voce dell’altro la stupisce piacevolmente. Sorride ed accetta quel pensiero, riempiendo l’animo della quindicenne di gioia. Il sorriso si amplia, gli occhi si illuminano, provando un’ebrezza incredibile. <Prego!> lo invita ancora una volta a servirsi, e il biondo va a prendere una manciata di patatine… si, lei potrebbe anche sembrare una stalker, ma lo fissa con quell’espressione estasiata per tutto il tempo in cui lui mastica. Attendendo forse un giudizio. Infatti non appena le viene proclamata la bontà delle sue patatine, la ragazza sembra rilassarsi e dona un sorriso dolce ed educato verso l’uomo. <Ne sono felice.> e lo è davvero, ancor più quando viene invitata a sedersi accanto a lui. Arrossisce, in preda alla tensione, ma non può rischiare di mancargli di rispetto o fare altre figuracce… inoltre vorrebbe cercare di mantenere la propria spontaneità. Si siede accanto a lui, dunque. <Grazie…> un sospiro e lo sguardo torna sul villaggio, su quel bellissimo panorama. <Il villaggio da qui è bellissimo, si può abbracciare quasi con tutto lo sguardo. Sembra magico!> esclama col sorriso, gli occhi ricolmi di amore per quella sua terra natia, nonostante non stia vivendo proprio bene al momento. Ma non importa, vuole proteggerlo e proteggere tutti, anche coloro che la denigrano. L’ultima domanda del ragazzo va a cogliere quel particolare momento, e la ragazza pare intristirsi leggermente anche se il sorriso permane, forse per cercare di non lasciarsi andare troppo a quello che prova, dimostrandosi sempre allegra. <Io… mi trovo bene, diciamo. Ho potuto conoscere delle belle persone, e anche se devo ammettere che non è facile stare all’interno del mio Clan.> è seria e sincera, sempre sorridente mentre gli occhi continuano ad essere puntati verso il panorama. La mano destra va istintivamente a stringersi attorno al proprio ciondolo, come a voler richiamare a sé la forza necessaria per sopportare tutto. <Occuparsi di tutto da sola è complicato, ma lo faccio con piacere! Così sono sempre impegnata e non ho occasione di poltrire.> ammette con una piccola risata, lasciandosi andare a una lieve confidenza senza però andare oltre. Dopo tutto non vuole assillare l’Hokage con discorsi simili, quindi torna a tacere, senza aggiungere altro. [Equipaggiamento: 6 kunai – 6 shuriken – 14 fukumibari – un set da 4 fumogeni – 1 hakiwari – 3 fuda con ognuno un tronchetto sigillato – 1 tonico recupero chakra speciale – 1 tonico coagulante speciale]

15:54 Hitomu:
 Le parole del jinchuuriki scaturiscono della curiosità nella ragazza accanto a lui. Domande alle quali l'Hokage non potrà risponderle, però. Lo sguardo si sposta sul Villaggio con un piccolo sorriso che si disegna sul suo volto. <Purtroppo, sono informazioni segrete che non possono essere svelate pubblicamente> non può scavalcare le regole presenti all'interno della Foglia. <Posso solamente dirti di continuare così, con tanto impegno e allenamento. Sei sulla strada giusta> gli piace regalare delle motivazioni ai suoi ragazzi, infatti lo fa con quasi tutti i ninja con cui parla. Però, non dice mai bugie. Solamente la verità, sempre. Il jinchuuriki ascolta anche l'altra domanda posta dalla ragazza <Più o meno, ecco> ridacchia sorridendo ancora verso la Akimichi. La maggior parte dei nomi se li ricorda, anche se capita la volta in cui gli sfugge il nome del ninja davanti a lui. Soprattutto dei più giovani, quelli appena usciti dall'accademia. <Riesco a ricordarmi della maggior parte, ma può capitare che me ne dimentichi qualcuno. Penso sia normale..> spiega il jinchuuriki. Alla fine, è un essere umano e alle volte, la mente fa brutti scherzi alle persone. Ascolta le parole della kunoichi, successivamente. Le parole di Yona sono dolci verso il proprio Villaggio e il jinchuuriki non può fare altro che essere d'accordo con lei. China la testa più volte il Nono dimostrando di essere dello stesso parere della Akimichi. Yona, infine, risponde alla domanda del Nono Hokage spiegando che si trova bene, ma è difficile vivere all'interno del suo Clan. <Bene, dai. Avere la giornata occupata è un bene, almeno non ti annoi sicuramente> si trova d'accordo con il dire della kunoichi. Vuole, però, soffermarsi sul discorso del Clan per capire meglio la situazione che lei sta vivendo. Il jinchuuriki conosce qualche dettaglio della storia della ragazza, ma vuole che sia proprio lei a spiegargli ogni singolo fatto. <Come mai ti trovi male all'interno del tuo Clan? Spiegami, se vuoi..> non vuole essere troppo invadente e, dunque, lascia la possibilità alla ragazza di rifiutare di parlarne e passare ad un altro discorso. Tutto è nelle sue mani e il Nono attende una sua risposta. [chk off]

19:17 Tayuya:
  [Monte] L’Hokage le rivela anche che non può parlare di quelle determinate informazioni, anche se riguardano la ragazza stessa. Arrossisce imbarazzata per quanto possa essere stata stupida a pensare che cose simili si potessero dire con tanta facilità. <Ah, mi scusi, non pensavo.> si lascia sfuggire una piccola e tenera risata. <Non sapevo fossero informazioni riservate, cioè, anche se riguardano me!> cerca di giustificare la propria sbadataggine o stupidaggine a dir si voglia. Tuttavia le viene dato un prezioso consiglio, un aiuto che non può che accentuare la sua determinazione a continuare sulla sua strada. <Grazie infinite! Mia madre non è d’accordo sulla scelta che ho fatto, dice che non sono adatta a fare la kunoichi, si preoccupa per me. Pensa che io sia troppo buona…> ammette con un dolce sorriso al ricordare la sua povera madre. Quante delusioni, non l’ha ascoltata dandole preoccupazioni in più. <Eppure sono così convinta della strada che ho scelto, che voglio andare avanti. Ho degli obiettivi e li raggiungerò, come la maggior parte delle persone del resto.> continua a parlare, ormai ha preso il via e difficilmente si tratterrà, risultando forse logorroica. <Ieri è successa una cosa che mi ha fatto pensare che mia madre avesse ragione, e che io non fossi portata per fare la kunoichi… ma le sue parole, Hokage, mi hanno rincuorata!> sapere direttamente da lui di essere sulla strada giusta, non può che riempirla di gioia. <Povera mamma, spero che non si preoccupi troppo.> non vuole rischiare che le sue condizioni peggiorino. E povero Hokage che si ritrova travolto dalle parole dell’Akimichi, la quale si zittisce solo per permettergli di rispondere alle sue successive parole. Insomma ha memoria, ma è comunque un essere umano, e lei annuisce colpevole di averlo idealizzato troppo forse? Comunque sia continua a sorridere, osservando il villaggio. <Penso che lei sia davvero una grande persona. Si preoccupa per tutti allo stesso modo ed è davvero qualcosa che apprezzo.> le da’ un senso di sollievo in effetti sapere che esistono persone come lui. Non perché è Hokage, ma proprio come persona, carattere. O almeno è quello che lei avverte da lui, in base a quello che fa e a come si comporta nei confronti del villaggio. Infine quel silenzio viene interrotto dalle parole del biondo, il quale le chiede spiegazioni in più sulla sua situazione. La mano destra si stringe ancor di più sul ciondolo e il viso si corruga. Che fare? È comunque l’Hokage, non può tenere informazioni nascoste a lui, anche se crede che lui sappia benissimo di cosa lei stia parlando. Emette un piccolo sospiro, dandosi coraggio. <E’ per mio padre.> sussurra appena, anche se perfettamente udibile. <Da quando un anno fa ha… fatto quello che ha fatto…> le è ancora difficile ammetterlo, le procura un intenso dolore al cuore, ma si fa forza, deve farlo. <Ha tradito il villaggio cercando di colpire l’Hokage, tradire l’Alleanza, buttandosi alle spalle tutto e fuggendo… lasciando me e la mamma. Uccidendo colui che amavo come uno zio, il suo migliore amico e compagno. Io ancora non mi capacito, non riesco a capire il perché.> i pugni si stringono, il colore le sale fino in gola, chiudendogliela. Lo sguardo si fa serio, sempre fisso sul villaggio. <Molti membri del Clan ci hanno isolate da allora… mi guardano come se portassi sulle mie spalle la colpa di mio padre, come se si aspettassero che tradirei il villaggio da un momento all’altro.> fa male il ricordo di tutti quegli sguardi, lei non ha ceduto, ma sua madre si. <Non tutti sono così fortunatamente, il capo clan per esempio è molto buono e ho conosciuto un ragazzo Akimichi con cui ho fatto amicizia.> un sorriso, carico di dolcezza e sollievo. <Ma per via di tutti coloro che ci denigrano, mia madre non ha retto, si è ammalata ed è in ospedale da allora. Quegli sguardi io non li sopporto, ma sono determinata a dimostrare che non sono come mio padre!> si sente meglio man mano che ne parla, infatti lentamente pare rilassarsi, ritrovare il sorriso dolce e determinato che le appartiene. <Io amo questo villaggio e non lo tradirei mai. L’unica cosa che voglio è riuscire a ritrovare mio padre, cercare di comprendere le sue motivazioni e dargli la giusta pena per il suo crimine. Che non sarà, in alcun modo la morte.> ci tiene a precisarlo. Sa che sta parlando con l’Hokage, sa che le decisioni spettano a lui, e probabilmente la ragazza si batterebbe all’ultimo per evitare la morte a suo padre. È sincera e determinata in quello che dice, sicura di andare avanti per quella strada, mentre gli occhi rimangono puntati verso il villaggio. [Equipaggiamento: 6 kunai – 6 shuriken – 14 fukumibari – un set da 4 fumogeni – 1 hakiwari – 3 fuda con ognuno un tronchetto sigillato – 1 tonico recupero chakra speciale – 1 tonico coagulante speciale]

19:45 Hitomu:
 I discorsi di entrambi proseguono nella più totale armonia. I due scherzano, ridono e trattano anche argomenti piuttosti seri. Una bella chiaccherata per passare una piacevole giornata, un paio d'ore dove trovare serenità e pausa dal lavoro. La kunoichi si scusa con il Nono pensando che potesse sapere quelle informazioni su di lei. Il jinchuuriki posa lo sguardo su di lei, sorridendole, divertito dalla scena di imbarazzo di lei. <Tranquilla, era normale che tu pensassi di poterle sapere. Ma preferisco mantenere il segreto> così non si montano la testa se ci sono troppi complimenti. Invece, testa bassa e lavorare. Come dice sempre il jinchuuriki ai suoi ragazzi. La ragazza spiega successivamente il pensiero della madre e la sua convinzione nella scelta che ha fatto. <Devi dimostrare a tua madre che si può fidare di te nelle vesti di kunoichi. Solo così potrà essere anche lei sicura della strada che hai intrapreso> spiega il kyudaime alla Akimichi. <Raggiungere i tuoi obiettivi potrebbe essere il modo migliore per farle capire della bontà della tua scelta> un altro consiglio alla ragazza che sembra essere molto sicura di ciò che vuole dalla vita. Ed è molto importante questo aspetto. <Di nulla.. Figurati> sorride il jinchuuriki quando lei dice che le parole del Nono l'hanno rincuorata. <Non smettere mai di credere nelle tue scelte..> se lo facesse, rovinerebbe ogni cosa purtroppo. Se non si è i primi a credere in se stessi, gli altri non lo faranno per te. Questo è sicuro. <Oh, ti ringrazio Yona> i complimenti lo fanno sempre arrossire leggermente e gli scappa l'ennessimo sorriso sul viso. Dopo di che, la ragazza spiega come mai il suo Clan non la veda di buon occhio e le motivazioni sono riconducili al padre. Uno shinobi del Villaggio che ha tradito la Foglia per poi fuggire senza lasciare traccia di se stesso. Una brutta situazione, soprattutto per Yona e la madre. <Credo che dovrai dimostrare che tu sei tu e non hai nulla a che fare con tuo padre. Il suo sangue scorre dentro di te, ma questo non significa che dobbiate avere gli stessi ideali. Io sono sicuro che tu sia diverso da lui ma se qualcuno non lo capirà, non ci dovrai perdere la testa. Non possiamo stare simpatici a tutti e qualcuno che ci vorrà criticare, ci sarà sempre.. Ricordatelo> il jinchuuriki esprime il suo pensiero sulla storia della ragazza. <Lo troveremo, credimi. E avrà la giusta pena> la morte? No. Dalla storia della madre di Mekura, ha deciso di non voler più percorrere quella strada. Avrà quel che si merita fino a quando non capirà l'errore commesso. La via della morte sarebbe troppo facile, per entrambe le parti. [chk off]

20:00 Tayuya:
  [Monte] Quello scambio di battute e pensieri continua ad andare avanti, in maniera così liscia che la giovane potrebbe anche dimenticarsi di avere di fronte a sé l’Hokage. Gli parla come parlerebbe con un amico, anche se sono poco più che dei conoscenti, ma la quindicenne prende confidenza molto in fretta, fidandosi delle persone quasi ciecamente. In buona fede, o persino fin troppo ingenua, ma ancora non ha trovato motivo di cambiare se stessa. <E segreto sia.> annuisce con convinzione, alla fine le basta sapere che continuando in quel modo riuscirà a raggiungere i suoi obiettivi. La strada è giusta e lei deve credere in se stessa. <Continuerò ad allenarmi per migliorare ed arrivare dove desidero.> più che determinata, il lavoro e la fatica non la spaventano… certo, alle volte può anche deprimersi in un lampo, ma sa ritrovare altrettanto velocemente la strada giusta. Quando si tocca il tasto della madre, però, la ragazza si lascia sfuggire un piccolo sorriso, ma annuendo a quelle parole che le vengono dette. <Ha ragione, però fino a quando non li avrò raggiunti, lei continuerà a temere per la mia vita, a preoccuparsi, e le sue condizioni rischiano di peggiorare.> come effettivamente è accaduto. Si trova come dilaniata in due… da una parte vorrebbe rimanere tranquilla, per far star bene la madre, ma allo stesso tempo non può e non vuole abbandonare i propri sogni e i propri obiettivi. È dura, ma ce la sta mettendo tutta. Il sorriso permane sulle sue labbra, certa che il biondo abbia ragione. <Per il momento cerco di starle accanto più che posso. Le racconto delle mie giornate, i miei miglioramenti.> sospira, rilassando le spalle e portando lo sguardo verso il cielo, andando a toccare il proprio ciondolo lasciatole dal padre. Forse unico indizio per ritrovarlo. <Ma lei sembra si felice per me, ma ogni volta sempre più triste.> la vede spegnersi, e non sa come fare per trasmetterle la sua forza. Ma non vuole lasciarsi andare allo sconforto, la testa viene scossa con forza per scacciare quei pensieri e rendere sereno il suo viso. I consigli dell’Hokage sono giusti, deve continuare a credere in se stessa, e non mollerà. <Prego!> lo vede un po’ in imbarazzo per quel complimento, ma non ne sembra essere stato disturbato, almeno. Accentua il suo sorriso, una piccola e sincera risata prima di affrontare nuovamente l’argomento di suo padre. <Già, sono le stesse parole che ha usato anche il capo Clan. So che dovrò impegnarmi per dimostrare che si sbagliano… anche se per un lungo periodo mi sono sentita tremendamente in colpa per quello che ha fatto mio padre.> si ammutolisce, stringendo ancora di più quel ciondolo. <Mi ha lasciato questo prima di sparire, e non capisco nemmeno il perché di questo ultimo regalo.> ci deve essere qualcosa dietro, per forza. La fronte si corruga, pensierosa, mentre le dita accarezzano lievemente la superfice di quel ciondolo. È grata per quelle parole… ma non appena sente le sue ultime parole, gli occhi viola della ragazza si puntano nuovamente sul viso del biondo. Sono carichi di speranza, mentre un’espressione carica di gioia si dipinge. <La giusta pena… si, quindi non lo farà uccidere, vero?> sembrerebbe una supplica, che spingerebbe la giovane ad avvicinarsi ancora di più all’uomo. Il cuore batte forte, deve avere quella conferma. <Io non voglio che muoia… so che quello che ha fatto è sbagliato, ma non voglio che venga ucciso. Deve capire il suo errore, darmi delle spiegazioni e avere la possibilità di redimersi.> ed è un concetto che vorrebbe applicare per tutti i criminali, non solo per suo padre. È decisamente agitata ora, anche se non si capisce se sia una cosa negativa o positiva, ma parla, veloce, e il respiro si fa agitato. [Equipaggiamento: 6 kunai – 6 shuriken – 14 fukumibari – un set da 4 fumogeni – 1 hakiwari – 3 fuda con ognuno un tronchetto sigillato – 1 tonico recupero chakra speciale – 1 tonico coagulante speciale]

20:20 Hitomu:
 Al jinchuuriki piace parlare in questo modo con i suoi ragazzi. Riesce a trovare pace nel confrontarsi con la nuova generazione che sta nascendo ed è felice di poterli aiutare con le sue parole, per quanto possa riuscirsi. La kunoichi riprende il suo discorso e il kyudaime rimane attento ad ascoltarla restando in silenzio. Continuare ad allenarsi, sì <Questa è la strada giusta, brava> si complimenta con lei ora. L'Akimichi spiega che la madre sarà sempre preoccupata per lei fino a quando non le dimostrerà i suoi progressi e che le sue condizioni potrebbero peggiorare nel frattempo. <Penso sia normale per tua madre avere questa apprensione nei tuoi confronti. Lei tiene molto a te.. Le sei rimasta solo te, purtroppo. Per questo, vuole che tu sia al sicuro e non rischi la tua vita. La capisco, ecco..> il jinchuuriki spiega che il punto di vista della madre non è totalmente sbagliata e starà a Yona cercare di far stare la madre più tranquilla possibile. La kunoichi spiega che sta cercando in tutti i modi di starle vicino per farla stare tranquilla. L'Akimichi racconta alla madre le sue giornate e gli insegnamenti che sta ricevendo. E, anche se la madre sembri felice per la figlia, le sue condizioni sembrano sempre peggiori. <Mi dispiace tanto, Yona..> afferma sinceramente il jinchuuriki. Vorrebbe dirle qualcosa di più, ma in campo medico non è uno specialista. <Posso solo consigliarti di starle il più vicino possibile e non farle mancare mai la tua sicurezza. Lei vuole sapere che tu sia al sicuro, per questo non metterle mai il dubbio che la tua vita possa essere in pericolo. Potrebbe essere difficile per lei accettarlo> conclude il Nono spiegando come potrebbe evolversi la situazione. Ma è sicuro che la ragazza se la saprà cavare. Il jinchuuriki guarda con le sue azzurre iridi l'ultimo oggetto lasciato dal padre a Yona prima di sparire. <Deve essere sicuramente qualcosa di prezioso per tuo padre. Trattalo con cura, magari sarà utile per ritrovarlo> se nel momento in cui stava per commettere il tradimento al Villaggio ha avuto la forza di pensiero per lasciare quell'oggetto alla ragazza, significa che qualcosa dietro esso possa celarsi. Bisognerebbe capire cosa, però. <Uccidere?> il jinchuuriki riflette per qualche attimo in silenzio. <No. Sarebbe troppo semplice.. Dovrà capire i suoi sbagli e potrà trovare il perdono se dimostrerà di averli capiti. Almeno, spero accadda questo..> spera che la strada del perdono sia percorribile. Se non riuscissero a capire i loro errori, potrebbero passare l'eternità dentro una gabbia. <Penso che il mio riposo sia terminato.. Devo tornare in magione, ora> spiega il Nono alla kunoichi. Ora è tempo di tornare a lavorare. [chk off]

20:31 Tayuya:
  [Monte] Sorride al biondo, si sente davvero bene ora, è come parlare con qualcuno che può capirti sempre e comunque. Ascolta il suo dire riguardo alla madre, cercando di comprendere il suo punto di vista, ed annuisce… già, lo sa. <Le sono rimasta solo io. Non voglio che si preoccupi in alcun modo, seguirò il suo consiglio Hokage!> le starà vicino, e cercherà di non farle mai pensare di essere in pericolo. L’Hokage la capisce e il solo poterne parlare con qualcuno è già tanto per la ragazza. Il sorriso si accentua, si fa più gioioso, e nuovamente annuisce alle sue parole. <L’importante è anche solo avere qualcuno con cui parlarne. Mi dispiace di far pesare la mia situazione a lei, che stava solo cercando riposo.> è sincera nelle sue parole, e nervosa si lascia sfuggire una piccola risata. L’attenzione poi passa al suo ciondolo e lo sguardo viene portato su di esso… a lungo viene fissato mentre ascolta le parole dell’uomo. <Mi ha detto… Non separartene mai, Yona. E’ un ciondolo molto importante. Quando ti mancherò, guardalo e potrai sentirmi vicino a te.> riproduce fedelmente le ultime parole che le ha lasciato suo padre, quasi mimandone anche il tono. Sorride alla fine, stringendolo ancora tra le mani. <Potrebbe voler dire tutto o niente purtroppo! Ma spero che significhi qualcosa. Non me ne separo mai, trovo il coraggio stringendolo, e mi ricorda di rimanere fissa sul mio obiettivo.> un buon incentivo insomma. Un grande sollievo quando sente le ultime parole dell’Hokage, viene travolta da così tanta euforia che cercherebbe di gettarsi sull’Hokage per abbracciarlo. Se ci riuscisse si stringerebbe a lui con forza, grata di quelle parole… grata che quel peso le sia stato tolto. <Oh, grazie! Grazie mille!> è buono, molto buono. In seguito ascolterebbe le sue ultime parole e si distaccherebbe da lui, alzandosi con rinnovata gioia. <Allora andrei anche io, buona serata e buon lavoro, Hokage!> andrebbe a salutarlo, cercando di esprimere tutta la sua buona volontà, tutta la stima che ha per lui. Non aggiungerebbe altro… prenderebbe le sue cose, anche le patatine cadute, rimettendole nel sacchetto e quindi correrebbe via, verso l’ospedale. Deve raccontare tutto a sua madre… ha potuto parlare tanto apertamente con l’Hokage! [Equipaggiamento: 6 kunai – 6 shuriken – 14 fukumibari – un set da 4 fumogeni – 1 hakiwari – 3 fuda con ognuno un tronchetto sigillato – 1 tonico recupero chakra speciale – 1 tonico coagulante speciale][END]

20:50 Hitomu:
 I discorsi terminano e la ragazza accetta i consigli dell'Hokage. Il jinchuuriki è sicuro che lei terrà a mente le sue parole di questa giornata trascorsa sui monti per staccare un po' di tempo dal lavoro. La ragazza spiega come le dispiaccia la situazione in cui la madre è costretta a vivere. E la kunoichi sa quanto quel ciondolo possa essere importante, come se nascondesse qualcosa dietro la sua forma materiale. <Non possiamo sapere cosa si nasconda dietro quell'oggetto, ma qualcosa potrebbe esserci> magari la ragazza scoprirà qualcosa durante i prossimi mesi. I discorsi tra i due vanno terminando e ora anche la ragazza saluta il jinchuuriki. Lei prende tutte le sue cose e fugge via salutando il kyudaime dirigendosi verso l'ospedale dalla madre. Il jinchuuriki della Foglia ritorna in posizione eretta, invece. Da un'ultima occhiata al Villaggio dalla roccia scolpita a somiglianza del suo volto per poi spiccare un balzo verso giù. L'aria che lo avvolge, come se stesse volando. Poi arriva sopra di un tetto poggiando i piedi attentamente attenuando la caduta dall'alto. Inizia a saltare di edificio in edificio per raggiungere velocemente la posizione della magione. Dopo di che, salirà nel suo ufficio e si siederà dietro la sua scrivania. Passerà il pomeriggio a lavorare e poi tornerà a casa dalla sua famiglia. Un'altra giornata sta trascorrendo al Villaggio e l'Hokage è sempre al lavoro. [END]

Yona e Hitomu si trovano ai Monti degli Hokage e, tra un discorso e l'altro, trascorrono una piacevole giornata inaspettata