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[Anbu] - Raccolta sangue

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Giocata di Corporazione

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con Furaya, Namika

14:36 Furaya:
 Sta aspettando Artemis in prossimità della stanza delle torture, laddove Signor Testolina è ancora rinchiuso, in compagnia della copia di Hiashi, lasciata lì il giorno precedente ed in silenzio. Indossa la solita tenuta Anbu, formata da un pantaloncino nero, una t-shirt a maniche corte dello stesso colore, con sopra una pettorina verde scuro con il simbolo rosso della Corporazione. Sul bicipite destro, inoltre, compare anche lo stesso simbolo, in bella mostra essendo nei panni di un Anbu e non in quelli normali di Consigliera. I capelli son raccolti in una coda alta, mentre sul viso è calata la Maschera Anbu simil Volpe con striature rossastre, la quale, oltre a coprire il volto della giovane, ne maschera e altera anche la voce. Ai piedi, ha un paio di sandali ninja di colore nero, alti fin sotto le rispettive ginocchia e rinforzati metallicamente, esattamente come i vambracci che ha sulle braccia, sino ai gomiti. Attorno alla coscia destra, ha una Tasca Porta Kunai e Shuriken, assieme ad una Tasca Porta Oggetti sul gluteo sinistro. Dietro la schiena, in diagonale data la lunghezza dell'arma, è tenuta una Zanbato con l'elsa che rivolge verso la propria destra. La schiena è poggiata contro la parete destra, accanto alla porta d'ingresso, con le due guardie a protezione della stessa assieme a Gekido. Le braccia sono piegate ad altezza del petto, con le dita della dritta che ticchettano sul bicipite opposto. Zitta. [ Chk On - Equip Anbu ]

14:51 Namika:
 I giorni passano e con loro anche le ricerche sulla testolina mozzata all’interno della sala delle torture nella base degli Anbu. È proprio per questo che, piuttosto che andare in giro per il villaggio a zonzo e controllare come va la situazione, si trova a camminare all’interno dei corridoi del quartier generale delle forze speciali. La parte superiore del corpo è coperta da una semplice maglietta a maniche corte nera coperta a sua volta da una pettorina grigia. Un paio di pantaloni neri ed aderenti le fasciano le gambe magre ed esili e sulle caviglie lasciano il posto ad un paio di sandali ninja neri che fasciano anche gli arti inferiori rimanendo aperti sul davanti. Sul volto porta la maschera Anbu, è una maschera che prende le somiglianze dei lineamenti del muso di un lupo con delle striature rosa che rimangono più o meno della stessa tonalità dei capelli. Sulle mani porta un paio di guanti a mezze dita, anch’essi neri forniti dell’apposita placchetta di metallo che dovrebbe donarle una piccola protezione al dorso. L’equipaggiamento è adeguatamente riposto all’interno del portakunai fasciato alla coscia sinistra e ai due portaoggetti che sono agganciati alla cintura e cadono sui due fianchi, inoltre all’interno del portaoggetti sinistro tiene anche una piccola fiala vuota e sterile, nella quale dovrebbe raccogliere il sangue che continua a scorrere copiosamente dal capo mozzato, proprio come le è stato detto da Hiashi. Le leve inferiori si muovono veloci, fino a quando gli occhietti verdi non intravedono la figura della Nara. Ancora qualche passo e le distanze tra le due vengono ridotte notevolmente. <Gekido.> Dice dapprima, andando a fare un piccolo cenno di saluto formale con il capo per poi prendere un bel respiro e arrestarsi, incrociando le braccia sotto il seno acerbo. <Eccomi.> Scandisce infine, andando a posizionare lo sguardo sul generale, in attesa di sue indicazioni. [equip: guanti – maschera anbu | fianco sx portaoggetti: 1x fuda – 1x cartabomba – 4x fuda con tronchetto – 1x sigillo potenziante ninjutsu speciale – 1x sigillo potenziante fisico speciale | fianco dx portaoggetti: 2x tonico recupero chakra speciale – 2x tonico coagulante speciale – 1x veleno composto speciale – 1x veleno inibente – 5x fumogeni – trasmettitore | gamba dx portakunai: 5x kunai – 4x shuriken – 7x makibishi – 1x kunai con cartabomba]

15:12 Furaya:
 Si discosta dal muro, contro il quale è poggiata, tramite un movimento di reni che spingerebbe il corpo innanzi. Poggiati entrambi i piedi al suolo, resterebbe ferma davanti ad Artemis aspettando che arrivi man mano in sua direzione. < Andiamo. Hai tutto il necessario? > Gli occhi, da dietro la maschera, cadono sulle fialette e l'occorrente che, effettivamente, ha tra le mani. < Entriamo. > Dà un'occhiata alle guardie, le quali per ovvietà, essendo il Generale Anbu, la lasciano entrare nella stanza. Artemis dovrebbe poterla seguire, con l'anta socchiusa. Una volta entrata anche la giovane, la stessa porta verrebbe chiusa dietro di loro. In un angolo, non molto distante dalla testa sul tavolaccio, v'è la copia di Hiashi - od Okami, come dir si voglia in questi casi - lasciata lì il giorno precedente dallo stesso. < Buonsalve, testolina. > Saluta, sorridente, o fintamente in questo caso. Da dietro la maschera, è difficile dirlo. La testolina non sembra essere del tutto convinta e felice di vedere ancora una volta Gekido. < Penso tu possa prendere tutto il sangue che vuoi. > Basti vedere com'è impiastricciata la stanza, d'altronde. [ Chk On - Equip Anbu ]

15:59 Namika:
 I passi si arrestano non appena la distanza con Gekido si riduce quasi totalmente, lasciando che siano solamente un paio di metri a dividere le due. Annuisce un paio di volte alla sua domanda per poi andare a schioccare un paio di volte la lingua sul palato. <Si, dovrei avere tutto quanto.> Ammette semplicemente, andando poi ad osservare le guardie che stanno all’ingresso della stanza per poi lasciar andare un piccolo sospiro al ricordo dell’interrogatorio fatto pochi giorni prima. Spera solamente che la testa mozzata non si metta a parlare. Solamente quando il generale inizia a muoversi lei fa il primo passo seguendo la scia dell’altra per poi entrare nella stanza senza troppe esitazioni. Si gira verso la porta quando si chiude alle sue spalle e un piccolo sospiro viene lasciato andare dalle labbra sottili. Lo sguardo si assottiglia per qualche attimo mentre il capo inizia a muoversi per andare a scrutare quella stanza impiastricciata di sangue, sangue che rilascia un odore decisamente sgradevole. <Mhn.> Mugugna in visibile segno di disagio all’interno di quell’ambiente per poi incurvare le labbra e arricciare la radice del naso. <Ci vorrebbe una bella ripulita.> Commenta senza però dare troppo peso alle sue parole, sono solamente dei pensieri pronunciati a voce. Lo sguardo finisce poi su Okami o, per meglio dire, sulla sua copia che la Inuzuka osserva dapprima per poi alzare un piccolo cenno del capo in segno di saluto, come se non sapesse che si tratta di una semplicissima copia ed effettivamente è così. Ecco che, finalmente, le iridi verde smeraldo vanno a posarsi sulla testa mozzata e, a quella vista, non può che rabbrividire per qualche attimo. <Buongiorno.> Dice diventando improvvisamente fredda e distaccata senza però soffermarsi più di tanto su quest’ultima e, piuttosto, avvicinandosi al tavolino in cui si trova ed iniziare a sfilarsi i guanti a mezze dita. Mentre si mette un paio di guanti usa e getta uno sguardo viene posato su Gekido e un piccolo sospiro tirato. <L’altro giorno ho fatto delle ricerche insieme ad Okami sul Daymio per capire se fosse in pericolo o altro.> Ammette, andando a lanciare una piccola occhiata alla sua copia. <Tu che ne pensi? Potrebbe esserci davvero qualcuno che potrebbe azzardare un attentato?> Domanda rimanendo con gli occhietti fissi sulla Nara. [equip: guanti – maschera anbu | fianco sx portaoggetti: 1x fuda – 1x cartabomba – 4x fuda con tronchetto – 1x sigillo potenziante ninjutsu speciale – 1x sigillo potenziante fisico speciale | fianco dx portaoggetti: 2x tonico recupero chakra speciale – 2x tonico coagulante speciale – 1x veleno composto speciale – 1x veleno inibente – 5x fumogeni – trasmettitore | gamba dx portakunai: 5x kunai – 4x shuriken – 7x makibishi – 1x kunai con cartabomba]

14:09 Furaya:
 Annuisce un paio di volte in direzione di Namika, la quale attualmente nei panni di Artemis, deve occuparsi di recuperare del sangue da fare analizzare. Piegate le braccia sotto il seno, poggia la schiena contro la parete laterale di destra, rispetto alla porta. Solleva la leva inferiore destra, posando la suola del sandalo contro la parete stessa, attenta comunque a ciò che compie la testa - nel caso in cui succeda qualcosa - e a quello che deve attuare la Genin a breve. < Già, potresti farlo dopo. > Commenta, per quanto riguarda la ripulita del sangue rappreso e non sul pavimento della stanza che contiene la testa mozzata dell'appartenente al culto di Jashin. < Mi farebbe quasi comodo il vostro culto, comunque. E' veramente interessante. > Quante battaglie vinte nonostante le ferite? Nessun fermo, perché tanto si è immortali. Qualsiasi ferita non sarebbe più nessun problema per un Ninja. Eccetto per i sacrifici umani, appunto, sarebbe opportuno, idoneo, un ottimo Dio a voler ben vedere. < Ho parlato con Okami proprio qualche giorno fa. > Afferma verso la ragazza, osservandola da dietro le spalle. < Non ne sono sicura e spero vivamente che non ve ne sia bisogno. Tuttavia, ho già formato dei gruppi di guardie che faranno delle ronde nei punti principali della Golden Week e dove si incontreranno i Daimyo e l'Hokage. Insomma, tutte le persone importanti. > Si stringe nelle spalle. < Quando finisci qui, avrei delle cose da chiederti a proposito di quel ragazzo. Ricordi? > Par quasi ironica nel dir queste ultime parole, poiché l'ultima volta, nonostante Namika volesse soltanto far presente a Gekido della possibile presenza di un altro Anbu da poter reclutare, è costretta a scontrarsi con lo stesso. E non ha ricevuto altre notizie da questo punto di vista, quindi è naturale che il dubbio vi sia. [ Chk On - Equip Anbu ]

14:38 Namika:
 Lo sguardo si muove velocemente per la stanza, uno sguardo quasi schifato da tutto quel sangue, ma, per fortuna, l’espressone rimane coperta dalla maschera Anbu che porta sul volto. Inizia a mettere i guanti usa e getta sulle mani, in modo da non contaminare niente, per poi andare a posizionare gli occhietti verdi e svegli sulla Nara. Alle sue parole rimane sulla sua figura per qualche secondo per poi fare una rapida ispezione della stanza e tornare al suo punto di partenza. <Davvero?> Domanda quasi come se ciò che è appena uscito dalle labbra di Gekido sia uno scherzo. E spera vivamente che lo sia, per pulire quel sangue ci potrebbero volere ore di lavoro. Le successive parole della Consigliera non possono che attirare nuovamente la sua attenzione. Il culto di Jashin è un argomento che le frulla in testa da giorni, soprattutto da quando ne ha parlato con Hiashi e lui le ha espresso le sue idee, opinioni e ipotesi. <Mhn. Potrebbe rivelarsi anche una maledizione.> La vita eterna intende. E lei è ancora in bilico, sta cercando di capire se potrebbe valerne la pena vivere una vita vuota, nella quale tutti gli affetti se ne vanno. È una delle tante domande che le vengono in testa prima di addormentarsi in questi giorni. Un piccolo sospiro stanco esce dalle labbra sottili della Inuzuka e, mentre Gekido le parla, lei va ad estrarre una fialetta stretta e lunga stappandola e tenendola con la mancina, per poi andare con una pipetta, anch’essa sterile, a raccogliere con la destra parte di quel liquido che ormai impiastriccia tutta la stanza. Mentre le iridi verdi sono puntati sull’operazione che sta svolgendo. <Capisco, speriamo che si concluda tutto per il meglio.> Ammette per poi, alla sua successiva richiesta, andare a guardare la Nara con la coda dell’occhio e lasciare andare un piccolo sospiro. <Si, ricordo.> Purtroppo. Le labbra vengono incurvate leggermente e la lingua passa un paio di volte sulle labbra per umettarle e poi viene schioccata sul palato. <Chiedimi pure.> Dice mentre riversa il sangue che ha raccolto nella pipetta all’interno della fialetta. [equip: guanti – maschera anbu | fianco sx portaoggetti: 1x fuda – 1x cartabomba – 4x fuda con tronchetto – 1x sigillo potenziante ninjutsu speciale – 1x sigillo potenziante fisico speciale | fianco dx portaoggetti: 2x tonico recupero chakra speciale – 2x tonico coagulante speciale – 1x veleno composto speciale – 1x veleno inibente – 5x fumogeni – trasmettitore | gamba dx portakunai: 5x kunai – 4x shuriken – 7x makibishi – 1x kunai con cartabomba]

14:51 Furaya:
 La lascia lavorare in pace, dal momento ch'è lei quella che si occuperà di tutto. < Hai già in mente a chi mandare quella fialetta per farla analizzare? > Chiede verso la ragazzina, permettendole ovviamente di far ciò per cui è andata lì, senza interrompere in alcun modo il di lei fare. Ignora apparentemente le prime parole di Artemis, la quale spera vivamente che non debba pulire lei la stanza. Ma sotto la maschera, sta sorridendo, segno evidente che potrebbe essere uno scherzo, ma che al contempo non lo sia. Non è dato saperlo, anche perché quest'ultimo sorriso non è comunque possibile vederlo. < Dipende dai punti di vista. > La reale sé, dunque non Gekido proclamata alla causa degli Anbu e a tutto quello che ne concerne, la vita eterna sarebbe una maledizione eccome, visto e considerato come la di lei mente, quand'era affetta da Disturbo Post Traumatico da Stress, abbia sperato nella morte immediata, sia stata improntata al suicidio. L'importante, quantomeno, è che non sia arrivata a farlo. C'è chi l'ha frenata, chi ha deciso che non avrebbe dovuto farlo. C'è stata anche la propria forza di volontà, ma questa è tutt'altra storia. Torniamo a quella originale, la quale vede Namika ancora intenta a prendere il sangue che le serve. < Cosa hai deciso di fare a proposito di quel ragazzo? Ti ci scontrerai? Io ti osserverò da lontano, saprò cosa fate e come se la caverà. Cosa ne pensi? Non che tu abbia una scelta, Artemis, però mi piacerebbe sentire anche il tuo pensiero in merito a quanto ho scelto. > Si stringe nelle spalle, mentre la copia di Hiashi dovrebbe essere ancora nell'angolo della stanza, in perfetto e religioso silenzio. [ Chk On - Equip Anbu ]

15:17 Namika:
 Le gocce di sangue cadono dalla pipetta alla fialetta e, a poco a poco, la riempiono. Quel sangue rosso scuro e apparentemente normale che però nasconde in se un grande segreto, o almeno è quello che pensano. Alle sue parole la testolina viene per un attimo mossa in segno di negazione facendo ondeggiare con essa anche i capelli rosei. <No.> Ammette prendendo poi un bel respiro e continuando. <Stavo pensando a Satoru Aburame. È un ninja medico e mi fido di lui, ma è da un po’ che non lo vedo in giro, quindi non saprei. Hai qualche consiglio? Non conosco molti medici.> E detto questo un piccolo sospiro copioso viene lasciato andare dalle labbra sottili. Ci ha pensato su da quando Okami le ha detto di consegnarlo a qualcuno di cui potersi fidare, ma non ha molte conoscenze all’interno dell’ospedale e non le è venuto in mente nessun altro. Scrolla le spalle e schiocca un paio di volte la lingua sul palato, lasciando che le parole sul culto di Jashin le arrivino alle orecchie e vengano metabolizzate come si vede. Il naso viene leggermente arricciato mentre la fronte aggrottata. <Non penso che qualcuno voglia vedere tutti le persone che ama morire intorno a se, mentre rimani l’unico in vita. Rimani da solo, senza nessuno su cui fare affidamento. Non è davvero vivere quello.> Scandisce, mentre la pipetta ormai si è svuotata e va a finire all’interno di un piccolo sacchettino di plastica. <È una cosa da malati.> Conclude sul culto di Jashin per poi andare a tappare nuovamente quella fialetta ed inserirla all’interno del portaoggetti agganciato al fianco destro. <Dovrebbe andare bene.> Sussurra tra se e se per poi andare finalmente a posizionare gli occhietti verdi sulla Nara non appena si parla di Ren. Sospira lentamente e lo sguardo viene assottigliato, prendendosi tutto il tempo che le serve per rispondere a quelle domande. <Stiamo insieme.> Inizia decidendo di aggiornare Gekido sulla situazione tra i due. <Da un po’, non tantissimo.> E detto questo ecco che un altro sospiro esce dalle sue labbra ricordando quella conversazione con il Generale, all’interno del suo ufficio. <Non voglio scontrarmi con lui e tantomeno fargli del male. Così come non voglio che sia lui a doverlo fare a me. È l’ultima cosa che voglio. Ma, come hai detto tu, non ho scelta quindi non mi sembra il caso di discuterne.> Le parole le escono dalla bocca fredde, distaccate e, infine, un piccolo respiro profondo viene preso dalla Inuzuka, come se volesse in qualche modo calmarsi e tranquillizzarsi al pensiero di quell’evento in un futuro. <Voglio indossare la maschera quando mi scontro con lui però, non voglio che lui sappia che sono io.> È un’affermazione, ma ha il tono di una richiesta disperata. <Potrebbe tirarsi indietro.> Conclude così, chiudendo gli occhietti verdi sotto la maschera per qualche attimo, come se volesse trovare pace in qualche modo. [equip: guanti – maschera anbu | fianco sx portaoggetti: 1x fuda – 1x cartabomba – 4x fuda con tronchetto – 1x sigillo potenziante ninjutsu speciale – 1x sigillo potenziante fisico speciale | fianco dx portaoggetti: 2x tonico recupero chakra speciale – 2x tonico coagulante speciale – 1x veleno composto speciale – 1x veleno inibente – 5x fumogeni – trasmettitore | gamba dx portakunai: 5x kunai – 4x shuriken – 7x makibishi – 1x kunai con cartabomba]

14:15 Furaya:
 Annuisce un paio di volte. < Non conosco questo Satoru, ma se ti fidi.. > Si stringe nelle spalle. < Altrimenti, prova a contattare una certa Kaori Hyuuga. Non è la sorellina di Ren? > Piega il capo lateralmente, espirando da dietro la maschera, nel tentativo di riprendere conseguenzialmente fiato. Non che lì dentro ci sia chissà quanta buona aria pulita, c'è da specificarlo. < Ho già visto morire tutte le persone a me importanti, senza poter far niente per fermare ciò. Dunque, non sarebbe così malato, giacché non potrei veder morire più nessuno di a me caro. > Replica in direzione di Artemis con tono serio, non troppo alto, bensì quasi baritonale per via della frase pronunciata. Le braccia restano piegate sotto il seno, lei non si muove da dove si trova e lascia che sia solo Artemis a far quello per cui è lì. In fondo, l'idea non è stata del Generale questa volta e vuole vedere fin dove si spingeranno i suoi sottoposti nell'intervenire a proposito della testa mozzata del culto di Jashin. Sorpresa dalla rivelazione della Inuzuka, resta lievemente sbalordita anche perché l'ha detto senza pensarci due volte, come se fosse qualcosa di giusto e normale all'interno della corporazione avere una relazione con un altro Anbu. Non è impensabile, perché persino la Consigliera era sposata con un Luogotenente Anbu all'epoca, ma ciò non toglie che vuole ancora una volta mettere alla prova la giovane Artemis, essendo nella corporazione da poco tempo. Vuole conoscere a fondo le di lei debolezze e i suoi pregi al contempo, così da sopperire ai primi. < La Maschera è ovvia. Ti avviserò io quando sarà il momento di scontrarti con lui. > Dietro la maschera, tuttavia, sta sorridendo. Perché, nonostante tutto, Namika è ancora pregna di sentimento, è capace di scinderli e usarli. Non è un mostro, non è una macchina priva degli stessi. Da un lato, le fa piacere e il fatto che debba scontrarsi con Ren, con qualcuno che lei ama, che vorrebbe invece proteggere, le farà capire molte cose. Sia alla Inuzuka sia alla Nara. < E' perfetto. Mi fa piacere che tu abbia acconsentito. Fufufu. > Quando, in realtà, non ha acconsentito affatto. [ Chk On - Equip Anbu ]

14:40 Namika:
 Il sacchettino nel quale ha infilato la pipetta sporca viene inserito all’interno del portaoggetti assicurato al fianco sinistro mentre le parole della Consigliera le arrivano alle orecchie. Le labbra vengono incurvate a quel consiglio mentre la fronte leggermente corrugata. <Kaori è un medico?> Domanda sovrappensiero per poi stringere le spallucce e no, non lo sapeva. <Potrei chiedere a lei, si.> Inizia con il dire e con un tono di voce pensieroso, non troppo sicuro. <Anche se mi sembra che sia ancora ricoverata in ospedale.> Non ne è sicura, le informazioni che Ren le ha dato di lei non sono molte e soprattutto non è rimasta particolarmente aggiornata sulla situazione. La testa viene leggermente piegata di lato mentre un piccolo sospiro copioso esce dalle sua labbra. <Vedremo, magari un giorno di questi faccio un salto in ospedale.> Potrebbe essere il miglior modo per incontrare Satoru o Kaori, entrambi le dovrebbero andare bene per analizzare quella piccola fiala di sangue. Le successive parole della Nara la prendono alla sprovvista, era concentrata su altro e non si è nemmeno chiesta quali effetti avrebbero provocato le sue precedenti parole sui presenti all’interno della stanza. <Oh.> Inizia con il dire, la voce è sorpresa ma mantiene comunque quel calore tipico di lei. <Mi dispiace, non volevo..> Ammette, lasciando quella frase in sospeso e, piuttosto, tirare un sospiro stanco ed arricciare la radice del naso. <Qualcuno a cui voler bene ce l’avrai comunque, no?> Qualcuno che magari è lontano, qualcuno a cui magari non parla nemmeno più, qualcuno per cui magari non sa nemmeno di provare quell’affetto. Azzarda, dunque, quella domanda lasciando che il tono perda la sua schiettezza e impulsività, andando piuttosto a parare su qualcosa di più pacato e calmo, come se volesse farle intendere che non c’è un effettivo bisogno di rispondere. Un piccolo respiro viene preso non appena una sensazione di sollievo inizia a farsi strada dentro di lei, la maschera la deve tenere, per fortuna. <Va bene.> Inizia col dire per poi ascoltare le sue successive parole e, una volta che le sono arrivate alle orecchie, assottigliare lo sguardo fino a farlo diventare una fessuro. <Non mi sembra proprio di aver acconsentito.> Fredda e gelida nel parlare. <Si chiama sottostare agli ordini, non acconsentire.> E vuole che sia ben chiaro che lei non approva l’idea di scontrarsi con lo Hyuga. [equip: guanti – maschera anbu | fianco sx portaoggetti: 1x fuda – 1x cartabomba – 4x fuda con tronchetto – 1x sigillo potenziante ninjutsu speciale – 1x sigillo potenziante fisico speciale | fianco dx portaoggetti: 2x tonico recupero chakra speciale – 2x tonico coagulante speciale – 1x veleno composto speciale – 1x veleno inibente – 5x fumogeni – trasmettitore | gamba dx portakunai: 5x kunai – 4x shuriken – 7x makibishi – 1x kunai con cartabomba]

15:05 Furaya:
 Piega il capo dall'alto al basso un paio di volte, annuendo nuovamente alla domanda della ragazzina. < Esattamente. Mi ha aiutato un paio di volte per delle ferite. > Specifica, lasciando dunque scegliere a Namika quale Medico sia meglio per questa situazione. < Ovviamente, vacci in veste Anbu. Non ti faranno problemi. > Non può certo andarci nei panni della Inuzuka e chiedere informazioni che sono precluse agli Anbu. < Dille che le informazioni sono private, esattamente come il test che andrà a svolgere. > Ultima, assicurandosi una certa riservatezza per quanto riguarda la questione degli Anbu. < Meglio. Tu prova comunque a chiedere a lei e fammi sapere quanto prima se può aiutarti. Altrimenti, troveremo un altro Medico. > In fondo, in Ospedale dovrebbero essercene abbastanza, altrimenti ci si potrà rivolgere senza nessun problema al Luminare dell'Ospedale. Tuttavia, per ora, non c'è nessun problema specifico, almeno finché non riusciranno a contattare la Hyuuga. Nel caso in cui non potrà aiutarli, allora troveranno un altro compromesso. Evita, come prevedibile fosse, la risposta alla domanda posta dalla ragazza, per quanto riguarda se sia in vita ancora qualcuno a cui lei tiene. Sostanzialmente, no. Non riesce a trovare un nome che sia consono a questa specifica, sbattendo un paio di volte le palpebre da dietro la maschera, probabilmente perché il di lei cerebro sta cercando veramente una risposta alla stessa. Ticchetta coi polpastrelli della mandritta sul bicipite del braccio opposto, continuando ad osservare la Inuzuka, la quale dovrebbe aver terminato ormai il di lei lavoro in quest'ambito. < E qui funziona in questo modo. Qualsiasi sia la missione, devi sottostare agli ordini dei tuoi superiori. > Con un colpo di reni, si staccherebbe dalla parete, alternando un paio di passi in sua direzione. Le braccia si districano dall'intreccio precedentemente citato, distendendo l'arto predominante verso la spalla sinistra d'ella. < Stai andando bene, dai. > Il palmo s'adagerebbe contro la di lei spalla, qualora la ragazza non si tiri indietro, affinché possa in un certo qual senso prenderla addirittura in giro. Sa benissimo che lei non sia d'accordo, ma già il fatto di non opporsi fa di lei un Anbu. Lamentele a parte. < Possiamo andare? > Chiede, alla fine, aspettando consensi. [ Chk On - Equip Anbu ]

15:36 Namika:
 Si guarda per qualche attimo intorno, come se volesse scrutare ulteriormente quella stanza pregna di sangue per poi andare a posizionare gli occhietti verdi sulla Nara e scrollare le spalle prima di ascoltare le sue parole. Annuisce un paio di volte, lasciando intendere che ha capito come deve svolgersi tutta la procedura per poi socchiudere le labbra e prendere un bel respiro prima di parlare. <Certo. Il prima possibile vado in ospedale.> Dice per poi andare a fare mente locale delle cose che ha da fare in questi giorni. Lascia poi cadere l’argomento e lascia anche che quella domanda così delicata che le ha posto pochi attimi prima rimanga in sospeso in attesa di una risposta all’interno di quel silenzio che per qualche secondo cade sulle due all’interno della stanza delle torture. Non dice niente la Inuzuka, nemmeno quando la Consigliera decide di non rispondere e lascia che sia lei a romperlo andando a parlargli degli Anbu. Ascolta quelle parole e annuisce un paio di volte spenta. <Lo so.> Ammette con un filo di voce andando a lasciare andare un piccolo sospiro e chiudere gli occhietti verdi sotto la maschera per qualche attimo, come se volesse riprendere il controllo su quella freddezza che si era fatta strada un attimo prima. <Lo so.> Ripete questa volta con una voce più convinta scrollando le spalle e arricciando il naso. Lascia poi che Gekido le metta quella mano sulla spalla e lei, in tutta risposta, si gira verso sinistra andando ad osservare quel tocco di cui non riesce a comprendere totalmente il significato. È proprio per questo che non dice niente ma si limita ad aprire le labbra sottili solo per rispondere alla successiva domanda. <Si, ho finito.> Conclude per poi uscire insieme al Generale da quella stanza. [end]

Furaya e Namika, sotto vesti Anbu, si recano all'interno della stanza in cui è tenuta la testa mozzata per recuperare un po' del sangue che essa perde con il successivo intento di mandarlo in ospedale per delle analisi. Nel frattempo parlano del più e del meno.